Pagine

giovedì 15 gennaio 2015

Blitz antiterrorismo in Belgio: 2 morti e un ferito “Stavano preparando attentati a Bruxelles”

L’operazione della polizia a Verviers, vicino Liegi. I terroristi erano appena rientrati dalla Siria. Un testimone: «Ho visto due magrebini vestiti di nero»

Un blitz antiterrorismo per sventare imminenti attacchi a Bruxelles. Nell’operazione della polizia a Verviers, vicino a Liegi, ci sarebbero due morti e un ferito, ritenuti jihadisti. Secondo i media i tre erano appena rientrati dalla Siria. Al momento non risultano vittime tra le forze di polizia.
L’operazione è stata condotta al 16 di rue de la Colline, in un’ex panetteria, nel quartiere della stazione di Verviers.

Continua qui

A tre mesi dalla bomba d’acqua che investì la provincia di Alessandria, ancora interrotte 15 strade

A Gavi si lavora al contenimento delle due frane maggiori che minacciano il paese

Le frane sul monte Moro ed il Forte che sovrasta l’abitato

ALESSANDRIA A tre mesi esatti dal 13 ottobre, quando una «bomba d’acqua» investì Novese, Ovadese e Tortonese, in tutta la provincia sono ancora una quindicina le strade provinciali chiuse. Le ferite della triplice alluvione che ha colpito il territorio in un mese tra ottobre e novembre in molti casi sono ancora aperte. La Provincia e i Comuni finora hanno utilizzato loro risorse per gli interventi di somma urgenza assegnati con ordinanza per fermare le frane che incombevano sui centri abitati e riaprire, dove possibile, le strade più importanti, ma attendono ancora i soldi da Regione e governo per gli altri interventi.


Le strade interrotte
Risultano ancora vietate al traffico le provinciali 18 e 38, a Rosignano Monferrato e Castelletto Merli; la 70 e la 72 a Lu e Vignale Monferrato; la 104 a Volpedo e la 139 a Sant’Agata Fossili; la 123 e la 137 a Garbagna e la 135 a Borghetto Borbera; la 158 della Lomellina tra Gavi e Novi Ligure; la 160 della Bocchetta a Voltaggio; la 227 a Melazzo e la 220 a Montechiaro d’Acqui; infine, la 176 a Castelletto d’Orba e la 199 a Rocca Grimalda. Rispetto a quest’ultima, dalla Provincia spiegano: «Ripristinare in toto la strada, con le palificazioni, costerebbe 300 mila euro. Stiamo lavorando per riaprire una sola corsia».
Il sindaco di Rocca Grimalda, Giancarlo Subbrero, aggiunge: «Abbiamo contatti con i proprietari dei terreni, speriamo di chiudere l’emergenza quanto prima. Come Comune, abbiamo segnalato tutte le criticità, specie per la strada delle Fontane, all’imbocco del paese». Sulla 227 del Rocchino, i tecnici provinciali fanno sapere: «Sono in corso i rilievi per valutare con precisione l’entità dello smottamento e la migliore soluzione. Servirà ancora del tempo». Dal canto suo, il sindaco di Borghetto Borbera, Enrico Bussalino, sottolinea che «sono in vigore ancora 16-18 ordinanze di sgombero nelle frazioni di Sorli e San Martino» .
Sono state riaperte intorno a Natale la 160 tra Gavi e Francavilla Bisio e l’ex statale 456 del Turchino a Ovada. Risolto definitivamente a Lerma l’isolamento della frazione Cirimilla con la posa del ponte Bailey. A Ovada, invece, resta chiusa la circonvallazione (comunale) di frazione La Guardia. 

Continua qui

Siria, libere Vanessa Marzullo e Greta Ramelli. "Presto in Italia"

Le due cooperanti lombarde sono state liberate. Lanciata da fonti della resistenza anti-Assad su Twitter, la notizia è stata confermata da un tweet di Palazzo Chigi. Erano state sequestrate il 31 luglio scorso

Siria, libere Vanessa Marzullo e Greta Ramelli. "Presto in Italia"

ROMA - Sono state liberate Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due volontarie italiane rapite il 31 luglio scorso in Siria, dove erano arrivate con la loro ong Horryaty per aiutare la popolazione della parte settentrionale del paese sconvolto dalla guerra. A togliere in condizionale dalla bellissima notizia, un tweet diramato da Palazzo Chigi.

Continua qui

LIBERE MA PROVATE STANOTTE IN ITALIA 

 

PREVISIONI METEO: VENERDI arriva la NEVE sulle Alpi

Venerdì peggiora al nord con piogge in pianura e neve sulle Alpi, nubi al centro, bello al sud, non farà freddo. Venerdì instabile al centro-nord con quota neve in lieve abbassamento, ancora in attesa il meridione. Domenica abbastanza buono, ma più freddo al centro-nord, perturbato con piogge sparse al meridione. 

Continua qui

Il papà di Delnevo: «Mio figlio un eroe». Renzi: «Nessuno gli dedicherà un giardinetto»

Roma - «Non è un eroe chi uccide in nome di dio: è blasfemia, una bestemmia uccidere in nome di Dio. Su questo non ci può essere nessuna indulgenza». Così M atteo Renzi su La7 commenta le parole del padre di Giuliano Delnevo, jihadista italiano morto in Siria dove era andato a combattere. «Con il massimo rispetto dico che lui non era un eroe».

Nel corso della trasmissione “Le invasioni barbariche” viene mostrata al premier un’intervista al padre del giovane italiano convertitosi all’Islam: «Chiedo di riavere i resti di mio figlio, mio figlio è un eroe», afferma Delnevo, che definisce gli autori della strage di Charlie Hebdo dei “disgraziati”. 

Continua qui 

Nuova anagrafe digitale, nazionale e con indirizzo di posta certificata. Al via il progetto

Un'unica anagrafe nazionale, digitale, al posto delle attuali 8048 presenti in ogni comune italiano. L'obiettivo è di creare una banca dei dati anagrafici dei cittadini centralizzata, in grado di dialogare con gli altri data base di rilevanza nazionale e regionale "in modo che le informazioni di anagrafe, una volta rese dai cittadini, si intendano acquisite dalle pubbliche amministrazioni", evitando duplicazioni.

L'Anagrafe unica della popolazione residente, infatti, consentirebbe infatti di eliminare gli adempimenti a carico dei cittadini in caso di variazione dei dati anagrafici e di stato civile, con riduzione dei tempi e dei costi per gli utenti e risparmi di risorse per le amministrazioni.

Non si parla solo dei classici riferimenti anagrafici come nome, cognome, codice fiscale, sesso, stato civile, data e luogo di nascita ma anche di posta elettronica certificata, che ogni cittadino potrà usare per comunicare con la Pubblica amministrazione.


Continua qui

mercoledì 14 gennaio 2015

«Je suis Charlie Coulibaly» Dieudonné in stato di fermo

Il controverso polemista, più volte condannato per antisemitismo,
accusato di «apologia del terrorismo». Lui: «Faccio solo ridere della morte»

L’umorista Dieudonné (Ansa/Messara)

L’umorista francese Dieudonné è in stato di fermo da mercoledì mattina nella sua casa nel centro della Francia. Lo riferisce la rete all news iTelé. Lunedì la procura di Parigi aveva aperto un’inchiesta per apologia di terrorismo a carico del controverso umorista, già finito nei guai con la giustizia per messaggi razzisti e antisemiti (sua è l’invenzione del gesto della «quenelle», considerato dalle autorità francesi, dagli ebrei e da gruppi anti-razzisti un saluto nazista invertito). Domenica sera, dopo la marcia di Parigi, cui aveva preso parte, Dieudonné aveva scritto su Facebook di sentirsi «Charlie Coulibaly», unendo il nome del giornale satirico colpito a Parigi dagli attentatori e quello di uno dei terroristi, Amedy Coulibaly, che invece ha colpito il supermercato ebraico.

Continua qui

Charlie Hebdo, il nuovo numero esaurito in edicola e a ruba su eBay

Parigi, al Qaeda nello Yemen rivendica l'attacco e minaccia nuove tragedie. Usa: video autentico

La Val Borbera (AL) vista dai camminatori fotografi

La Val Borbera in tutta la sua maestosità e bellezza negli scatti di fotografi camminatori, turisti e residenti 

Le altre foto

Napolitano si è dimesso: gli onori e il commiato, finisce così la presidenza più lunga

Napolitano si è dimesso: gli onori e il commiato, finisce così la presidenza più lunga

Guardie d'onore schierate per gli omaggi, bandiera del Quirinale ammainata: il capo dello Stato rieletto per due volte al Colle lascia la residenza istituzionale e torna nel rione Monti da senatore a vita. Grasso 'reggente'. Renzi su Twitter: "Grazie presidente". Ora la partita sul successore si apre ufficialmente

Continua qui

Pensioni: stangata nel 2015 su quelle dei lavoratori autonomi

Salasso in vista per le pensioni dei lavoratori autonomi. La riforma Fornero del giugno 2012 prevede infatti l'aumento delle aliquote Irpef per questa categoria di lavoratori, aumento che a differenza dello scorso anno il governo non è in grado di scongiurare.


COSA CAMBIA - I più penalizzati sono gli iscritti alla gestione separata Inps che non fanno parte di alcuna cassa. Per loro, infatti, si prevede un salasso importante, visto che l’aliquota di contribuzione è passata, dal 1 gennaio 2105, dal 27,32% al 30,72%. I soggetti esclusivi, invece, si vedono aumentare l’aliquota dal 28,72% al 30,72% (il rincaro in questo caso  minore), mentre per quelli non esclusivi il passaggio è meno netto, di 1,5 punti percentuali, ovvero dal 22% al 23,5%.

COSA CAMBIERA' - Ma non è finita qui, perchè la riforma Fornero prevede un percorso di aumenti delle aliquote per i lavoratori autonomi esclusivi o in possesso di altra previdenza obbligatoria; per loro è previsto un aumento crescente fino al gennaio 2018 quando le aliquote raggiungeranno, rispettivamente, il 33,72% e il 24%, con aumenti percentuali annui dell’1%. Una stangata assurda e priva di ogni fondamento, che va anche contro le logiche economiche, perché di fatto taglia le gambe alla ripresa e alla crescita.

Continua qui 

Inps, conti in rosso. E lo Stato li ripiana con le tasse degli italiani

 

 

martedì 13 gennaio 2015

Crisi, in centro a Cremona 93 negozi chiusi. Un cittadino li mette su Facebook

Si chiama "Cremona affittasi" la pagina con le foto degli esercizi costretti ad abbassare le saracinesche. Solo nell'ultimo anno una quarantina di cessazioni: "Vederli in fila fa impressione". L'assessore: "Agevolare le locazioni"

Crisi, in centro a Cremona 93 negozi chiusi. Un cittadino li mette su Facebook

Scatti di negozi chiusi, a Cremona. Istantanee che raccontano la tristezza di un centro storico che ha visto nell’ultimo anno una quarantina di cessazioni di attività. Insegne spente, ben 93, che un cremonese – che preferisce non essere citato se non con le iniziali (N.B.) – ha immortalato, passeggiando per le vie del centro, creando ad hoc una pagina facebook intitolata “Cremona Affittasi”.

“Il senso del titolo dell’album – spiega – è quello di voler tirare le somme di un anno non facile anche per la ricca Cremona”. Si è letto e scritto tanto sulla crisi del commercio: sul negozio X che a fine anno chiuderà, l’attività Y che abbasserà le serrande. “Dai e dai – ha scritto ancora il giovane cremonese – mi è venuta la curiosità di sapere effettivamente quante sono ad oggi le vetrine spente in centro. Eccole qua, sono 93. Mera statistica quindi, lungi da me l’intento di sollevare questioni politiche. Ma il vederle tutte in fila, confesso, mi ha fatto un certo effetto”. E lo avrà fatto, sicuramente, a tutti i cremonesi che amano la propria città.

Continua qui 

Chiuso per crisi: in tutta Italia scompaiono negozi e botteghe storiche

Crisi, a Mirandola ferie forzate per operai Smalteria Italia: ‘Senza certezze su futuro’

 

 

 

Nuovo video shock Is, bambino spara a due prigionieri

La direttrice del giornale Site posta un fermo immagine su Twitter

ROMA - Un video di sette minuti e mezzo che vede come protagonista un ragazzino sui 10 anni che spara a due prigionieri. E' l'ultimo filmato diffuso dai terroristi dell'Is. Un fermo immagine del filmato è stato pubblicato sul suo account Twitter da Rita Katz, la direttrice del giornale on line Site. "L'Is ha raggiunto un nuovo livello di depravazione morale", commenta Katz.

Continua qui

Attentati a Parigi, è il giorno dei funerali Hollande: agenti morti per nostra libertà

Commozione nella capitale e a Gerusalemme dove sono giunte le salme delle quattro vittime del supermercato kosher

Commemorazione a Parigi per i funerali degli agenti uccisi negli attacchi terroristici. L'evento più sentito è quello legato al rito funebre di Ahmed Merabet, il poliziotto musulmano assassinato sul marciapiede davanti alla sede di Charlie Hebdo. Il presidente Hollande ha presieduto un omaggio solenne nel cortile della prefettura. Intanto anche a Gerusalemme si sono tenuti i funerali delle 4 vittime del supermercato kosher.  

Continua qui

Charlie Hebdo, scandalo registrazione logo: già 50 richieste

 

 

Treviso, in fuga dai carabinieri dopo il colpo al bancomat: 2 morti

Inseguiti dai carabinieri dopo un colpo allo sportello Bancomat. L'auto finisce in una scarpata

Rapina finisce nel sangue. Due rapinatori sono morti e due sono rimasti feriti mentre tentavano di fuggire in auto, inseguiti dai carabinieri, dopo un colpo allo sportello Bancomat della filiale del Credito cooperativo di Monastier e Silea.

L'incidente è avvenuto a San Cipriano di Roncade, nel Trevigiano. La vettura è uscita di strada ed è finita in una scarpata. I due feriti sono stati trasportati in ospedale. Facevano parte, come le due vittime, di una di una banda di "giostrai".

Fonte

 

Fatima, la jihadista italiana. La madre: lotta per una giusta causa

Gli investigatori seguono gli spostamenti della giovane da anni. Da Roma avrebbe preso un volo per Istanbul

Maria Giulia Sergio, Fatima, è la 27enne italiana sospettata di essere una dei quattro foreign fighters arruolati volontari dall'Isis in Siria. "Dietro al velo non si nasconde una terrorista. Mia figlia Fatima è buona, chi la conosca può confermarlo. E ha la forza di chi lotta per una causa giusta", afferma a Repubblica la mamma Assunta Bonfiglio.

Anche Assunta porta il velo da quando si è convertita all'Islam assieme alle figlie. Oltre a Fatima c'è Marianna, trent'anni, la prima in famiglia ad avere scelto "la strada del Profeta". Una svolta arrivata dopo il matrimonio con un ragazzo egiziano. Anche Fatima ha sposato un ragazzo marocchino, pizzaiolo a Inzago. Ma stando a un'amica l'uomo non osservava in modo corretto i precetti della religione e per questo lo ha lasciato e ha sposato un giovane albanese.

Continua qui

 

 

"Pino Daniele si poteva salvare. Dovevano vietargli il viaggio"

"Il suo cardiologo doveva impedirgli di viaggiare. Erano 160 chilometri di distanza da percorrere in macchina in quelle condizioni"

"Pino Daniele si poteva salvare e vedo troppo sciacallaggio intorno alla sua morte". Parla il fratello Nello al settimanale Chi. "Il suo cardiologo doveva impedirgli di viaggiare – dice – Erano 160 chilometri di distanza da percorrere in macchina in quelle condizioni". La sera del 4 gennaio Pino Daniele, che già soffriva di problemi cardiaci, si è sentito male nella sua casa di Orbetello in Toscana. Con lui c'era la compagna Amanda Bonini, che lo ha accompagnato – su volontà del musicista – fino a Roma per farlo visitare dal cardiologo di fiducia di Daniele, Achille Gaspardone.

Continua qui

Morto “Suicida” il poliziotto che indagava su “Charlie Hebdo”…E’ SOLO UN CASO?!?

Il vice direttore dell’Ufficio federale di Limoges, un poliziotto di 44 anni, si è tolto la vita nel suo ufficio sparandosi con freddezza utilizzando la la sua arma di servizio.
Secondo il quotidiano ‘Le Populaire du Centre’, stava lavorando nella missione della Polizia Giudiziaria al caso ‘Charlie Hebdo’. Non sono ancora chiare le cause che abbiano spinto l’ uomo a compiere questo gesto!

La notizia è apparsa su varie testate… la fonte da cui abbiamo appreso tale fatto è ”L’ ANTIDIPLOMATICO“.

La notizia ha fatto in poco tempo il giro del web suscitando lo scalpore di molti…Tanti sono gli interrogativi in merito all’accaduto. Infatti si cerca di indagare e di trovare risposte ad un caso che appare già complicato. Una morte al quanto strana che lascia sorgere dubbi sull’ effettivo suicidio da parte dell’uomo o magari su un vero e proprio omicidio!
Continua qui


"Terremoto" modelli: da venerdì tanto MALTEMPO con NEVE nelle Alpi e attenzione...

Il modello europeo ipotizza anche nevicate sino in pianura la prossima settimana al nord e sulla Toscana, a quote basse sul resto del centro. 

 
RIVOLUZIONE: una vera rivoluzione barica è in atto da stamane nelle mappe modellistiche, che per la prima volta ridimensionano in maniera vistosa il ruolo dell'anticiclone delle Azzorre e la spinta della corrente a getto, proponendoci una seconda parte di gennaio tutta da vivere in compagnia del tempo spesso instabile, a tratti perturbato, di stampo tardo autunnale e forse anche con qualche momento invernale.

NEVICATE: giungeranno da venerdì sulle Alpi e potrebbero persistere anche nel fine settimana cancellando dal cahier de doleances tutte le lamentele per la mancanza di neve naturale. Gli apporti più significativi sono attesi sulle Alpi e le Prealpi centro-orientali a partire dai 1100-1200m, ma con limite che dipenderà molto dal microclima delle valli. Comunque sia sarà una bella boccata d'ossigeno per tutte le località alpine.

 

Continua qui

lunedì 12 gennaio 2015

Francia, indagini: "Coulibaly aveva complice". Dopo strage, escalation di atti anti-Islam: più di cinquanta

Registrate in Turchia impronte di Hayat Boumedienne, donna in fuga "armata e pericolosa". Rafforzate misure di sicurezza a scuole ebraiche. Netanyahu visita negozio kosher: Eliseo gli aveva chiesto di non partecipare a marcia. Indagato l'umorista Dieudonne: aveva detto "io sono Charlie Coulibaly".

PARIGI - Il giorno dopo la grande manifestazione di solidarietà alla Francia sotto attacco da parte del terrorismo jihadista, continuano e si estendono le indagini sulla cellula di attentatori che il 7 gennaio scorso hanno attaccato la redazione del settimanale Charlie Hebdo facendo 12 vittime - 20 nel complesso i morti tra mercoledì e venerdì - e che due giorni dopo hannno tenuto per una giornata intera la Francia nel terrore fino ad essere intrappolati e uccisi dalle forze speciali. Amedy Coulibaly, autore della strage di quattro ostaggi ebrei nel negozio kosher di Parigi e prima di una poliziotta, "aveva senza alcun dubbio un complice". Ne è convinto il premier francese Manule Valls che ha annunciato come "la caccia continua": Nel giorno del massacro, il 9 gennaio, si era sospettato della compagna, Hayat Boumeddiene, che però si è poi accertato aver lasciato la Francia una settimana prima, il 2 ed essere dall'8 in Siria. Circostanza confermata ufficialmente oggi dalla Turchia, attraverso il cui confine la ragazza è transitata.

Continua qui

Incidenti in montagna, 3 morti tra Piemonte e Alto Adige pericolo per le condizioni meteo

Anche un ferito sotto valanga Piz Boè; pericolo condizioni meteo

 © ANSA

Tre morti in altrettanti incidenti avvenuti nelle montagne del Piemonte e dell'Alto Adige: è il pesante bilancio di una domenica segnata da condizioni meteo particolarmente pericolose, con vento forte e temperature anomale e molto alte per il periodo, ma caratterizzata anche da notevoli escursioni termiche. L'incidente più grave è avvenuto sul versante altoatesino del Piz Boè, vetta di 3.152 metri del gruppo del Sella che forma il confine tra le Province di Bolzano, Trento e Belluno: una slavina di grandi dimensioni ha travolto un piccolo gruppo di scialpinisti, quattro giovani della Val Badia esperti e ben equipaggiati, provocando un morto, Luca Valentin, idraulico di 31 anni di Corvara, e un ferito. Il gruppetto è stato investito dalla massa di neve e ghiaccio nella zona del Lago Gelato, a circa 3.000 metri di quota. Uno sciatore è stato solo sfiorato dalla valanga e ha subito dato l'allarme, per poi liberare un compagno che era stato solo parzialmente sepolto dalla neve.

Continua qui

Francia, allerta per scuole ebraiche e siti sensibili Schierati 10 mila agenti. Valls: caccia ai complici

Il governo ordina uno spiegamento di forze straordinario. Ieri la grande marcia a Parigi. Il premier: «I terroristi non hanno agito da soli». Il Papa: risposta unanime contro l’Isis



Il giorno dopo la grande manifestazione di Parigi, in Francia la tensione resta alta e il governo ordina uno spiegamento di forze straordinario. Quasi 5.000 agenti si stanno occupando della protezione delle scuole ebraiche. La decisione è stata assunta dopo che si è scoperto che Amedy Coulibaly l’autore del massacro di 4 ebrei nel negozio kosher di Vincennes come raccontato qui da La Stampa avrebbe voluto compiere una strage in un asilo ebraico. Ma non è tutto. Il ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian ha fatto sapere che altri diecimila militari saranno dispiegati da domani per sorvegliare i siti sensibili in tutto il Paese. I militari si aggiungono ai «4100 gendarmi e Crs già al lavoro».

Continua qui

Torino, il giallo dell’amianto importato in Italia dall’India

Quantitativo record da New Delhi: il pm Guariniello apre un’inchiesta



Torino

«La scoperta è sorprendente e allo stesso tempo inquietante: nonostante i divieti vigenti dal 1992, l’Italia ha importato nel 2012 ingenti quantità di amianto dall’India, addirittura come maggiore importatore con 1040 tonnellate. È tutto scritto in documenti ufficiali. Il dato è stato anche confermato dall’Agenzia delle Dogane». A svelare questo giallo commerciale, illustrato in atti governativi con tanto di tabelle e percentuali, è il pm torinese Raffaele Guariniello, il magistrato che ha combattuto nelle aule dei tribunali gli effetti micidiali del minerale-killer, portando alla sbarra i magnati dell’Eternit, colosso nella produzione di manufatti in amianto. Su questa vicenda ha aperto un’inchiesta esplorativa, per chiarire eventuali responsabilità nella gestione dei canali di importazione di «asbesto» e nell’impiego del materiale. Al momento non ci sono indagati né ipotesi di reato. La sorpresa sta nel fatto che la legge 257 del 27 marzo 1992 ha vietato «l’estrazione, l’importazione, l’esportazione la commercializzazione di amianto di prodotti di o contenenti amianto». Pur prevedendo delle limitate deroghe, vanno autorizzate dal ministero.

Continua qui

Parigi, due milioni in piazza. Leader in prima fila. Hollande: "Oggi capitale del mondo"

Parigi, due milioni in piazza. Leader in prima fila. Hollande: "Oggi capitale del mondo"

E' ufficiale: con 3,7 milioni di persone in tutto il Paese, il corteo contro il terrorismo è stato la più grande manifestazione nella storia della Francia. Presenti oltre 50 tra capi di Stato e di governo, tra loro anche Netanyahu e Abu Mazen. Hollande con il premier israeliano nella Grande Sinagoga. Vertice dei ministri dell'Interno e della Difesa. In serata la tv israeliana rilancia la minaccia Is: Vaticano prossimo obiettivo.

Continua qui 

Parigi: in migliaia per ricordare il poliziotto freddato dai fratelli Kouachi

 

sabato 10 gennaio 2015

Charlie Hebdo mercoledì torna in edicola: un mln di copie, anche fuori dalla Francia

I vignettisti scampati al massacro, ospitati nella redazione di Libération, sono al lavoro per chiudere il prossimo numero. Agenzie internazionali hanno deciso di distribuire il periodico e di devolvere il ricavato alle famiglie delle vittime

 Charlie Hebdo mercoledì torna in edicola: un mln di copie, anche fuori dalla Francia

PARIGI - Il terrore non ferma Charlie Hebdo: dopo l'attentato nel quale sono morte 12 persone, tra cui il 8 giornalisti, due agenti assegnati alla protezione del direttore, un ospite che era stato invitato alla riunione di redazione e il portiere dello stabile, il settimanale satirico torna in edicola: mercoledì sarà pubblicato in un milione di copie (invece delle consuete 60.000), anche fuori dal territorio francese. A curare il numero i vignettisti sopravvissuti al massacro, che da venerdì sono ospitati negli uffici di Libération per poter lavorare al numero.

Numero normale. "Il prossimo numero di Charlie Hebdo sarà un numero 'normale', per così dire: noi ci siamo sempre, ma ci sono anche i terroristi, quindi ci saranno i numerosi Charlie Hebdo, con tutte le rubriche, gli spazi, consueti, usuali, tutti i vignettisti, tutte le penne di Charlie Hebdo, saranno presenti". Lo ha annunciato il nuovo direttore della rivista satirica francese che ha subìto il sanguinoso attentato, Gerard Biard. "Tutti avranno il loro spazio, il loro posto, in questo numero che vuole dire che non hanno ucciso questo settimanale - ha proseguito Biard -. Tutti i lettori vi ritroveranno lo spirito di questa rivista, lo ritroveranno nelle edicole, magari anche coloro che non hanno mai comprato Charlie Hebdo e lo faranno stavolta, devono sapere, non quello che era, ma quello che è ancora Charlie Hebdo e devono sapere che cosa questi assassini hanno voluto attaccare attaccando Charlie". "Hanno attaccato chiaramente la libertà di stampa, la libertà di espressione, il diritto alla satira e alla caricatura, ma i terroristi hanno attaccato il laicismo. Perché se non c'è il laicismo, nessuna libertà, nessuna fraternità, nessun tipo di uguaglianza è possibile", ha concluso.

Continua qui

Francia, media: "Compagna Coulibaly in Siria". Allerta massima per il corteo di Parigi


Musulmani in piazza contro il terrorismo

 

 

 


E' morto Francesco Rosi, regista che sfidava la verità

Uno dei grandi del cinema italiano, aveva 92 anni

E' morto stamattina a Roma il regista Francesco Rosi, aveva era nato a Napoli il 15 novembre del 1922. Uno dei grandi del cinema italiano, Leone d'oro alla carriera nel 2012, già Leone d'oro (Le mani sulla città), Palma a Cannes (Il caso Mattei), Legion d'onore, e tributi alla carriera a Locarno e Berlino, per non parlare di Grolle, David, Nastri. LA SCHEDA SU ANSA CINEMA