Pagine

sabato 14 febbraio 2015

Nuovo scandalo vitalizi: pensioni d'oro a familiari dopo 67 anni

Vitalizi infiniti dall'assemblea regionale siciliana: le pensioni a vita passano a familiari

E' di mezzo milione di euro al mese, equivalente a sei milioni all'anno, la spesa dell'assemblea regionale siciliana per i vitalizi infiniti pagati a chi prende la pensione anche da 40 anni. Il tutto in una Regione sommersa dai debiti, denuncia il Tgcom, dove diventa sempre più difficile districarsi tra sprechi e privilegi elargiti nel corso degli anni ai 90 deputati.

Prendiamo la reversibilità della pensione: a Palazzo dei Normanni  bastano 6 mesi per la pensione a vita, che passa a familiari (moglie e figli) in caso di morte. Alcune pensioni vengono percepite da mogli di onorevoli in carica ben 67 anni fa.

Come Ignazio Adamo, che deputato fino al 1955 prese la pensione fino alla sua morte, avvenuta nel '73. Oggi, 43 anni dopo, amministrazione versa 3.900 euro al mese alla moglie Irene e altrettanti alla figlia Annarosa. Una pensione di 5.900 euro al mese va anche al figlio del primo presidente della Regione, Giuseppe Alessi2000 euro al mese poi vanno alla figlia di Natale Cacciola, eletto nel partito monarchico nel lontano 1947.

Continua qui

Dimessa da ospedale,bimba muore a Napoli

Familiari presentano un esposto, la Procura apre un'inchiesta

(ANSA) - NAPOLI, 13 FEB - Una bimba di otto mesi, che era stata dimessa ieri dall'ospedale 'Santobono', è morta oggi a Napoli dopo che le sue condizioni si erano aggravate e i genitori la stavano riportando al presidio sanitario. Lo si apprende da fonti investigative. I familiari hanno presentato un esposto alla polizia. Aperta una inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Luigi Frunzio.

Fonte

Riforme, lunga maratona notturna, poi approvati gli emendamenti. Renzi plaude, "Bene così"

Il premier, "Le opposizioni si rammarichino". Via libera finale a marzo


ROMA - Maratona notturna alla Camera sul ddl riforme. L'esame degli emendamenti e l'approvazione quindi dei 40 articoli che riscrivono la Costituzione avviene però in un'Aula semivuota: le opposizioni infatti, come annunciato, non sono sedute ai loro banchi, con l'eccezione di una manciata di deputati del M5S e di Fi a presidio - secondo quanto raccontano loro stessi - del regolare andamento dei lavori. "Credo che a rammaricarsi debbano essere il centrodestra, le opposizioni - commenta il premier Matteo Renzi parlando in Transatlantico a Montecitorio - noi bene così, andiamo avanti".

Continua qui

venerdì 13 febbraio 2015

Meteo a 7 giorni: ondata di MALTEMPO sull'Italia con NEVICATE COPIOSE sulle Alpi

Valpadana "graziata" da temperature troppo alte: avrà solo pioggia, nelle Alpi tanta neve, inizialmente a quote basse. Precipitazioni intermittenti anche al centro-sud, specie sui versanti tirrenici e sulla Sicilia. Da mercoledì tendenza a graduale miglioramento e da venerdì anticiclone in rimonta sull'Italia con temperature miti.

 

 
Poteva essere una grande nevicata per la Valpadana se le termiche fossero state quelle giuste, perchè il maltempo che arriverà nelle prossime 72 ore è destinato a colpire soprattutto il nord e non ha alcuna voglia di scherzare.

Ci sarà infatti un doppio passaggio perturbato, il secondo aggravato dall'approfondimento di un minimo depressionario sul Golfo Ligure, in spostamento lento verso il Tirreno centrale, ma al suolo farà troppo caldo per la neve.

Se in pianura sarà dunque in prevalenza pioggia, sui rilievi, già a partire dalle quote collinari, cadrà tanta neve, copiosa oltre i 1000-1500m con le modalità già descritte in questo articolo:
http://meteolive.leonardo.it/news/In-primo-piano/2/forti-nevicate-sulle-alpi-tutti-i-dettagli-zona-per-zona-/48986/

La fase critica potrebbe intervenire tra lunedì e martedì quando, pur con un limite delle nevicate più alto, alcune zone dell'alto Piemonte, segnatamente l'Ossola ed il Biellese, potrebbero sperimentare accumuli anche di oltre mezzo metro di neve in sole 12 ore.

Continua qui 

Dove pioverà o nevicherà nei prossimi 7 e 16 giorni in Italia e Europa

Libia, ambasciata agli italiani: "Lasciate il Paese"

Le forze Is conquistano Sirte: appello di al-Baghdadi da una radio locale. Rapiti 21 egiziani copti

ROMA - L'ambasciata d'Italia a Tripoli invita i connazionali a lasciare "temporaneamente" la Libia. L'indicazione, già data il primo febbraio dalla Farnesina sul sito www.viaggiaresicuri.it, viene rinnovata nel giorno della conquista, da parte dell'Is, di una stazione radio nella città di Sirte.

Continua qui 
 

Isis, dentro la fabbrica dove le donne si cuciono il «niqab» 

 

Telefonata Lotito-Iodice, Tavecchio censura contenuto e modalità

Il n.1 della Federcalcio critica le parole del presidente biancoceleste: "Noi garanti della regolarità dei campionati". E il dg dell'Ischia rincara la dose: ''Ci sono altre telefonate, Beretta e Tavecchio dovrebbero dimettersi''. Il presidente della B Abodi: ''Conta solo il campo. Verra insabbiato tutto? Non è possibile''. Ulivieri: ''E' la fine dello sport''

ROMA - Dure le reazioni del mondo del calcio alle parole del presidente della Lazio, Claudio Lotito, nella telefonata con il dg dell'Ischia, Pino Iodice, il cui testo è stato pubblicato su repubblica che ha diffuso sul suo sito anche l'audio della conversazione. Su tutte quelle del N.1 della Federcalcio, che ha proprio in Lotito uno dei suoi maggiori sostenitori. "Toni e contenuto della telefonata sono da censurare, così come le modalità con cui è stata realizzata". Deciso anche il commento del presidente della serie B, Andrea Abodi, tirato in ballo da Lotito: Su Twitter ha risposto alle domande dei tifosi. "Conta solo il campo e questo principio vale per tutti noi della B: 22 Club e la Lega!". Intanto la Procura federale sta valutando se aprire un fascicolo.

Continua qui

Lotito, ascolta tutta la telefonata delle polemiche

Mercatone Uno Imola, 400 milioni di debiti: l’azienda chiede il concordato


Proclamato, dalle segreterie nazionali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, lo stato di agitazione dei lavoratori della Mercatone Business, impresa emiliana che nei giorni scorsi ha presentato al Tribunale di Bologna istanza di concordato preventivo

Pronti alla mobilitazione qualora l’azienda non dovesse fornire sufficienti garanzie circa il futuro dei lavoratori. Rispondono alla richiesta di concordato preventivo in bianco avanzata da Mercatone Business dichiarando lo stato di agitazione, i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, “allarmati per l’istanza presentata da un’azienda che in Italia conta 3.700 dipendenti, senza che però la proprietà fornisse ai rappresentanti dei lavoratori adeguate informazioni circa le ricadute che tale richiesta avrà sulla loro occupazione”. Negli ultimi anni Mercatone Uno, realtà storica italiana specializzata nella distribuzione organizzata del mobile, di complementi di arredo e casalinghi, con casa madre a Imola e 79 sedi sparse per la penisola, spiega Rosa Dammicco, delegata Filcams Cigl di Castelfranco, “ha vissuto una situazione di progressivo deterioramento, tanto che abbiamo dovuto sottoscrivere accordi sindacali per l’utilizzo dei contratti di solidarietà, che avrebbero dovuto avere lo scopo di consentire il processo di riorganizzazione dei punti vendita, così da rilanciare l’azienda e renderla competitiva, contenendo, al contempo, il costo del lavoro e salvaguardando l’occupazione”.

Continua qui

L'Italia precipita al 73esimo posto nell'Index sulla libertà di stampa




Non era mai precipitata così in basso, l'Italia, nella classifica mondiale della libertà di stampa: il 73.mo posto la sbatte in coda ai paesi occidentali, facendola scivolare di ben 24 posti in un solo anno. Scivolano in giù anche gli Stati Uniti, che eppure hanno una solida storia di sensibilità nella difesa del giornalismo, e scendono al 49.mo posto, perdendone comunque tre, soprattutto a causa delle insistite pressioni della magistratura americana sul reporter del “New York Times” James Risen, perchè rivelasse la fonte delle sue informazioni (la disputa, poi, un paio di settimane fa, ma già in questo 2015, si è risolta con il riconoscimento del diritto alla segretezza). L'Italia però, e anche gli Usa, sono soltanto gli indicatori significativi d'un anno davvero disgraziato per la libertà di stampa in ogni paese del mondo, perchè – a scorrere velocemente la classifica di Reporters sans Frontières del 2014, confrontandola con il 2013 – i numeri denunciano un autentico disastro: non ce n'è quasi nessuno che si salvi, dei 180 paesi, soltanto la Francia tra le democrazie, che guadagna un posto, e sale il 38.mo, e poi altri pochi paesi di aree dove però l'ecosistema del pluralismo è assai rarefatto, la Costa d'Avorio, la Georgia, il Nepal, il Brasile.

Continua qui

“Ai nostri ex offerti 50 mila euro”. È polemica

Il gruppo parlamentare e il blog di Grillo rendono pubblico l’audio tra la fuoriuscita Mucci (Alternativa Libera) e Rabino (Scelta Civica). I due: «Metodi fascisti, pronti alle vie legali»

«50mila euro al mese di soldi dei cittadini per appoggiare il governo Renzi». Così il gruppo parlamentare dei 5 Stelle titola un audio «pirata» tra l’ex Movimento Cinque Stelle Mara Mucci, ora Alternativa Libera, e Mariano Rabino, deputato di Scelta Civica. La telefonata, sotto forma di file video, è stata pubblicata sulla pagina Facebook del gruppo e sul blog di Beppe Grillo. Nella registrazione si sente Rabino offrire la possibilità agli ex M5S di entrare nel gruppo di Scelta Civica e così avere a disposizione (come previsto dalle norme) 50mila euro al mese per le necessità organizzative del gruppo stesso.

Rabino: «Metodi da Gestapo»
«Siamo a metodi da Gestapo: l’audio pubblicato dai 5 stelle è estrapolato dal contesto. Mi riservo iniziative di carattere legale», annuncia Mariano Rubino commentando l’accusa dei parlamentari del Movimento. «Io - aggiunge - non ho detto nulla di scandaloso, non vi è nessun mercanteggio: ho solo ipotizzato un processo di avvicinamento politico tra gruppi. E le risorse sono quelle a disposizione dei deputati, usate anche dal gruppo dei 5 Stelle». 

Continua qui

Lotta ai tumori, scoperto il gene che "spegne" il cancro

Uno studio dell'Istituto Humanitas di Rozzano svela un meccanismo "nuovo e unico" che potrebbe portare a una cura concreta

La lotta ai tumori segna un decisivo passo in avanti grazie a una ricerca tutta italiana. I ricercatori dell'Istituto Humanitas di Rozzano (Milano) hanno scoperto che un particolare gene, Ptx3, è capace di "spegnere" il cancro con un meccanismo "nuovo e unico". Il loro studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Cell: è stato coordinato da Alberto Mantovani, e finanziato dall'Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro. 

Gli scienziati, in particolare, hanno dimostrato che in alcuni tumori questo gene "viene 'spento' precocemente. Questo porta il tumore a reclutare i macrofagi, cellule del sistema immunitario che finiscono per promuoverne la crescita e l'instabilità genetica. "Si tratta di una scoperta inattesa, da cui ci aspettiamo importanti implicazioni sul fronte clinico". I ricercatori ora stanno lavorando per cercare di trasformare le potenzialità di Ptx3 in una cura concreta, attraverso una sperimentazione clinica.

 

Continua qui

Rissa Pd-Sel nella notte alla Camera sulla riforma del Senato. La minoranza Dem chiede riunione


Seduta fiume, fino alle 4.30, a Montecitorio per il ddl Boschi. Tensione con il movimento 5 stelle. Dopo l'una arriva in aula anche Renzi. Prevista in mattina la riunione del gruppo Dem

 ROMA - Prima l'accordo sfiorato tra M5s e Pd, poi la bagarre in aula e infine la "rissa a sinistra", con scazzottata tra deputati di Sel e di Pd. E' quello che ha riservato la seduta notturna della Camera dedicata alla riforma costituzionale, la seconda della seduta fiume decisa mercoledì sera dalla maggioranza.

La seduta è andata avanti fino alle 4.30 e riprenderà alle 10.30 (la diretta tv).

LEGGI Giovedì tra risse, ostruzionismo e tentativi di mediazione


A notte inoltrata, all'1.30, a Montecitorio è arrivato anche Matteo Renzi, per cercare di calmare i mal di pancia all'interno del Pd (video). La minoranza ha infatti chiesto un'assemblea del gruppo per esprimere il "malumore" per il "pantano" in cui è finita la riforma. Il gruppo Pd dovrebbe riunirsi in mattinata.

Continua qui

giovedì 12 febbraio 2015

Non c'è posto in tre ospedali, neonata muore in ambulanza

Una neonata è morta in ambulanza mentre veniva trasferita a Ragusa. La piccola aveva avuto gravi crisi respiratorie dopo la nascita in una clinica privata di Catania e doveva essere trasferita d'urgenza in ambulanza nel reparto di rianimazione pediatrica dell'ospedale di Ragusa perchè a Catania non c'erano posti disponibili. E' morta prima del ricovero.

Continua qui

Neonata morta, il procuratore: “Ci sono indagati”

 

Il servizio del Gabibbo a Striscia la Notizia girato a Novi sulla vicenda Ilva andrà in onda fra stasera e sabato

C’è attesa fra gli autotrasportatori per la messa in onda delle immagini girate al presidio ieri mattina. Si sta valutando una clamorosa protesta al Festival di Sanremo



Novi Ligure (AL)
Continua a tenere banco la vicenda degli autotrasportatori novesi e non solo, che da 7 mesi l’Ilva non paga. Dopo l’arrivo ieri del Gabibbo di Striscia a Novi

Continua qui

Ucraina, summit di Minsk: 'Accordo sul cessate il fuoco dal 15 febbraio'

L'intesa arriva dopo il lungo vertice tra Putin, Poroshenko, Merkel e Hollande

Raggiunto l'accordo per il cessate il fuoco in Ucraina a partire dal 15 febbraio: è il risultato dei colloqui a Minsk tra i leader di Russia, Ucraina, Francia e Germania. Il primo ad annunciarlo è stato il presidente russo Vladimir Putin: "Siamo riusciti a raggiungere un accordo sui punti essenziali". Il cessate il fuoco partirà alla mezzanotte di sabato. Il presidente francese Francois Hollande ha confermato che  è stato raggiunto un accordo globale sul cessate il fuoco e un accordo politico globale sulla crisi.

Continua qui

In vendita la villa che Napoleone usò come quartier generale per la battaglia di Marengo

Valenza, il complesso sorge sulla Colla e fu realizzato su progetto di Juvarra


VALENZA(AL)
È In vendita, per meno di 5 milioni, la villa che Napoleone utilizzò nel 1800 come quartiere generale per la battaglia di Marengo. È La Voglina, storica magione posta sulla sommità della Colla, con a Sud la distesa della pianura alessandrina e a Nord Valenza.

Continua qui

Naufragio Concordia, Francesco Schettino condannato a 16 anni. Ma non va in carcere

Respinta la richiesta di arresto: "Non c'è pericolo di fuga". L'ex comandante non è in aula, ha ascoltato la sentenza dal suo albergo a causa della febbre.  La procura aveva chiesto 26 anni, i pm: "Soddisfatti, confermate tutte le accuse".  Interdetto per 5 anni dal comando. Con Costa dovrà risarcire anche alcuni superstiti come Domnica Cemortan.  Durante l'ultima udienza ha interrotto il suo discorso e pianto: "Quel 13 gennaio sono morto in parte anche io"

GROSSETO -  L'ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino è stato condannato a 16 anni di reclusione e 1 mese di arresto nel processo di primo grado per il naufragio della nave all'Isola del Giglio del 13 gennaio 2012 in cui persero la vita 32 persone. Schettino, non in aula, ha ascoltato la sentenza dalla sua stanza d'albergo a Grosseto perché secondo i suoi legali avrebbe la febbre. I giudici hanno respinto la richiesta di arresto avanzata dalla procura, Schettino quindi per ora non andrà in carcere. Nei confronti dell'ex comandante non ci sarà nessuna misura cautelare perché secondo il collegio giudicante esiste solo "un astratto" possibile pericolo di fuga e non un "concreto" rischio in tal senso. A favore ha giocato anche "il comportamento" tenuto durante la fase processuale in cui è stato sempre presente, tranne che in un'udienza a causa della febbre e il periodo dell'obbligo di dimora successivo al naufragio. Il tribunale ha anche rigettato ogni richiesta di misura cautelare, anche il semplice ritiro del passaporto per il divieto di espatrio.

Continua qui

mercoledì 11 febbraio 2015

Meteo a 7 giorni: il nord-ovest rischia una forte *NEVICATA*, maltempo su tutto il Paese

In arrivo fase perturbata per il week-end, che potrebbe portare anche la neve, anche abbondante a quote basse sul nord-ovest e in generale sull'arco alpino. Altrove piogge in arrivo ma senza freddo. Il maltempo potrebbe proseguire sino a circa la metà della prossima settimana, specie al centro-sud e sulle isole.

 

 
2 modelli ad area limitata su 4 puntano sulla neve per la giornata di sabato al nord-ovest, il tutto grazie ad un rientro di aria fredda tra i bassi strati e i 1000m, la situazione è dunque incertissima, ma al momento il nostro modello opta per una linea nevosa sino in pianura tra Piemonte, ovest Lombardia, che alla fine andrà localizzandosi solo sul Piemonte e sui rilievi di Varesotto e Comasco, oltre che su tutto l'arco alpino.

Gli accumuli potrebbero risultare anche abbondanti lungo la fascia collinare lombarda, nevicherà comunque su tutto l'arco alpino, penalizzato da termiche troppo alte invece l'Appennino.

(...)

sabato 14 febbraio: nella notte possibili deboli nevicate su Alpi occidentali e Valpadana occidentale sino all'Adda, anche miste a pioggia, neve anche sul fondovalle aostano e ossolano, debole neve su Alpi centrali, sul Triveneto e l'Emilia-Romagna generalmente asciutto. Al centro locali rovesci su Elba e coste toscane, nuvolaglia su Umbria, Lazio e Sardegna ma senza piogge, velato sulle centrali adriatiche, nuvolaglia sulla Campania, poco nuvoloso sul resto del sud. Dal pomeriggio peggiora su tutte le regioni tirreniche con piogge e rovesci, isole comprese. Continuerà a nevicare sino alle 15 sul nord-ovest con fiocchi misti a pioggia sino al Milanese e su tutto il Piemonte, neve forte dalla sera su alta Lombardia e Canton Ticino oltre i 400m, sul resto del nord debole neve sulle Alpi oltre i 500m, tendente a localmente moderata dalla serata sulle Prealpi. Temperature stazionarie al nord, in lieve aumento al centro-sud. Venti meridionali.

domenica 15 febbraio: ancora neve sul Piemonte sud occidentale sino in pianura o oltre i 300m, neve oltre i 500-600m sul settore alpino e prealpino, più abbondante sui rilievi lombardi e dal pomeriggio su quelli trentino e veneti. Al centro-sud molto nuvoloso con piogge e rovesci un po' su tutti i settori e limite della neve in Appennino oltre i 1300-1500m.

lunedì 16 febbraio: al nord ancora debolmente perturbato su ovest Alpi e Valpadana con piovaschi o rovescio, neve oltre i 600m, tendenza a miglioramento, asciutto su Liguria, Triveneto ed Emilia-Romagna, instabile su tutto il centro-sud con piogge sparse e rovesci. Temperature in calo al nord dalla sera, in lieve calo altrove.

Continua qui 

Nel week-end maltempo sul Tirreno e al nord-ovest con NEVE sulle Alpi

La mappa del Fisco: ecco chi sono i più tartassati d'Italia

Il sistema tributario pesa di più nelle regioni dove la concentrazione della ricchezza è maggiore

L’Ufficio studi della CGIA di Mestre ha messo a confronto il gettito fiscale versato dai lavoratori dipendenti, dagli autonomi, dai pensionati e dalle imprese di tutte le regioni d’Italia. Ne esce un quadro che indica una corrispondenza tendenzialmente lineare tra il gettito fiscale, il livello di reddito e, in linea di massima, anche la qualità/quantità dei servizi offerti in un determinato territorio. Vediamo nel dettaglio in quali regioni si paga di più e la distribuzione del gettito tra i vari livelli di governo.

TASSE: SVETTA LA LOMBARDIA

A svettare in questa particolare classifica è la Lombardia: ogni residente di questa regione corrisponde all'Erario e ai vari livelli di governo locali mediamente 11.386 euro. Seguono i residenti del Lazio, con 10.763 euro e quelli emiliano-romagnoli, con 10.490 euro. Appena fuori dal podio troviamo i residenti nel Trentino Alto Adige, con 10.333 euro pro capite e quelli della Liguria, con 10.324 euro pro capite. Chiudono la classifica i campani, con 6.041 euro pro capite, i calabresi, con 5.918 euro pro capite e, infine, i siciliani, con 5.598 euro pro capite

Continua qui 

 

Allarme pensioni: potranno calare fino al 47%

 

 

Immigrazione: choc superstiti naufragio, oltre 330 morti. Il Consiglio d'Europa boccia la missione Triton

A raccontarlo sono stati i nove superstiti raccolti da un mercantile italiano e giunti stamane a Lampedusa con una motovedetta della Guardia Costiera

Sono quattro in tutto i gommoni partiti dalla Libia e naufragati, ognuno con un centinaio di persone a bordo, secondo quanto riportato dai superstiti della tragedia, e su un totale di 420 persone partite - compresi i 29 morti assiderati - le vittime sarebbero circa 330: lo ha detto all'ANSA Flavio Di Giacomo, portavoce in Italia dell'Oim.


Continua qui

Sotto accusa i gadget sulle auto: fanno aumentare gli incidenti stradali

Aumentano le vittime della strada e i gadget installati sulle auto finiscono sotto accusa: nel Regno Unito, nei dodici mesi fino allo scorso settembre, dopo un calo pressoché ininterrotto negli scorsi tre decenni, il numero degli incidenti stradali è tornato a salire: il numero dei morti dell’1%; morti e feriti gravi del 4%, arrivando a toccare quasi quota 25mila.

Continua qui

Ucraina, bombe su Donetsk in attesa del vertice di Minsk

Colpita la stazione degli autobus: almeno quattro i morti. Oggi l'incontro fra Merkel, Hollande, Putin e Poroshenko

E' DI ALMENO 4 morti il bilancio provvisorio di un colpo di artiglieria che ha centrato la stazione degli autobus nella città di Donetsk controllata dai separatisti ucraini filo-russi. Lo riferiscono fonti dei ribelli che accusano le forze di Kiev. Il tutto a poche ore dall'inizio a Minsk dell'atteso summit a quattro tra il presidente russo Vladimir Putin, l'ucraino Petro Poroshenko, il francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca, Angela Merkel.

Continua qui

Cdm approva il pacchetto antiterrorismo: "Reato arruolarsi con i jihadisti"

Tra le misure previste una black list dei siti e l'arresto per chi detiene materiale esplosivo. Condanne severe per foreign fighters e lupi solitari: "Condanne severe per chi va a combattere all'estero è diventato reato"

ROMA - Il consiglio dei Ministri ha approvato stasera il pacchetto antiterrorismo, la cui discussione era stata rinviata più volte. Nel decreto, annuncia il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che ha parlato di provvedimenti  studiati per "rendere l'italia un posto sicuro nel quale vivere sereni", c'è anche una stretta sul web: sarà stilata una black list dei siti che inneggiano al terrorismo e ci sarà il potere di oscuramento dei siti.  "Abbiamo anche previsto l'arresto per coloro i quali detengono materiale esplosivo che serve a preparare le armi o per quelli che omettono di denunciare il furto di questi stessi materiali", ha aggiunto il ministro. 

Continua qui

martedì 10 febbraio 2015

Stato islamico, Obama conferma: "Kayla Mueller è morta"

Il capo della Casa Bianca promette: "Gli Stati Uniti troveranno e assicureranno alla giustizia i terroristi responsabili della sua cattura e della sua uccisione". In una lettera scritta alla famiglia durante la prigionia tutta la sua forza: "Mi è stata mostrata l'oscurità e la luce e ho imparato che anche in prigione, si può essere liberi". Ancora un ostaggio Usa nelle mani dell'Is

WASHINGTON - L'ostaggio Kayla Mueller è morta. A confermarlo "con profonda tristezza" è stato il presidente Usa, Barack Obama: "Non importa quanto tempo occorrerà: gli Stati Uniti troveranno e assicureranno alla giustizia i terroristi responsabili della sua cattura e della sua uccisione", ha detto il capo della Casa BIanca. Lo Stato islamico, ha aggiunto, è "un gruppo terroristico odioso e ripugnante". L'Is aveva fatto sapere il 6 febbraio che la cooperante 27enne era morta sotto un bombardamento dell'aviazione giordana, ma non erano arrivate conferme dall'America. "In nome del popolo americano, Michelle ed io rivolgiamo le nostre più profonde condoglianze alla famiglia di Kayla, i suoi genitori Marsha e Carl, suo fratello Eric e la sua famiglia e tutti coloro che amavano Kayla. In questo momento di inimmaginabile sofferenza, il Paese si unisce al loro dolore", si legge in un comunicato della Casa Bianca.

Continua qui

Uccide moglie a bastonate davanti al figlio e fugge in bus: preso

Arrestato dopo caccia all'uomo a Borgaro, nel Torinese. Era ricercato da ieri pomeriggio

E' stato arrestato dai carabinieri a Borgaro, nel Torinese, Lucian Valcelian, il romeno di 28 anni ricercato da ieri pomeriggio per avere ucciso a bastonate la moglie. L'uomo era poi fuggito su un autobus, in direzione Torino, e aveva fatto perdere le proprie tracce. 

Continua qui

Storia delle foibe - La strage dimenticata

Le foibe sono cavità carsiche di origine naturale con un ingresso a strapiombo. È in quelle voragini dell'istria che fra il 1943 e il 1947 sono gettati, vivi e morti, quasi diecimila italiani.

La prima ondata di violenza esplode subito dopo la firma dell'armistizio dell'8 settembre 1943: in Istria e in Dalmazia i partigiani slavi si vendicano contro i fascisti e gli italiani non comunisti. Torturano, massacrano, affamano e poi gettano nelle foibe circa un migliaio di persone. Li considerano 'nemici del popolo?. Ma la violenza aumenta nella primavera del 1945, quando la Jugoslavia occupa Trieste, Gorizia e l'istria. Le truppe del Maresciallo Tito si scatenano contro gli italiani. A cadere dentro le foibe ci sono fascisti, cattolici, liberaldemocratici, socialisti, uomini di chiesa, donne, anziani e bambini. Lo racconta Graziano Udovisi, l'unica vittima del terrore titino che riuscì ad uscire da una foiba. È una carneficina che testimonia l'odio politico-ideologico e la pulizia etnica voluta da Tito per eliminare dalla futura Jugoslavia i non comunisti. La persecuzione prosegue fino alla primavera del 1947, fino a quando, cioè, viene fissato il confine fra l'italia e la Jugoslavia. Ma il dramma degli istriani e dei dalmati non finisce.


Continua qui (video)