Quando compriamo un elettrodomestico facciamo
attenzione a diverse caratteristiche: prezzo, ingombro, consumo
energetico… ma raramente ci domandiamo quanti anni funzionerà. Altroconsumo
ha fatto chiesto a 34.000 soci residenti in cinque diversi Paesi, di
cui 8.000 in Italia, quanto fossero soddisfatti, sul lungo periodo, dei
loro elettrodomestici. L’indagine ha evidenziato i problemi più comuni, i
punti deboli e le criticità delle 15 marche più presenti sul mercato
italiano.
Quelle posizionate in cima alla classifica delle
lavastoviglie, valutando affidabilità e soddisfazione, secondo il
giudizio dei consumatori sono: Miele, Siemens e Bosch. Per questo
apparecchio, usato da molti consumatori anche tutti i giorni, il
problema più diffuso riguarda la pompa di scarico. Per i frigoriferi
combinati invece, a maggiore criticità è l’isolamento delle porte. Sul
podio della classifica ci sono: Lg, Siemens e Bosch.
La stessa metodologia di ricerca utilizzata da Altroconsumo, basata sull’esperienza diretta di un gran numero di persone, è stata adottata dalla rivista francese 60 Millions de Consommateurs che
ha chiesto ai lettori di rispondere a un questionario. In questo caso
l’indagine ha preso in considerazione solo apparecchi acquistati al
massimo dieci anni prima, valutando l’affidabilità, la soddisfazione e
la disponibilità di pezzi di ricambio. Secondo la rivista gli
inconvenienti i guasti e quant’altro non sono il risultato di
un’obsolescenza programmata dalle aziende, ma piuttosto l’esito di
scelte industriali che cercano in tutti i modi di abbassare i costi di
produzione.
Anche per questo motivo conviene seguire alcuni consigli:
– Pagare di più un elettrodomestico potrebbe servire, perché in
genere quelli venduti a minor prezzo raramente sono progettati per
durare molto o per essere riparati. Va detto, però, che i modelli di
fascia alta non sono necessariamente più robusti.
– In genere conviene scegliere le aziende che hanno ricevuto buoni
risultati nei test comparativi che pubblicano le riviste dei consumatori
perché il rischio di guasti è inferiore e le parti di ricambio sono
disponibili per lungo tempo.
– Evitare i dispositivi complessi e con tante funzioni “extra” perché potrebbero aumentare le criticità
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martedì 13 febbraio 2018
lunedì 12 febbraio 2018
Tensione M5S su rimborsi, buco forse oltre un milione di euro
Rispetto a stime media. Di Maio: "Chi viola regole è fuori"
Potrebbe superare il milione di euro il 'buco' nelle restituzioni volontarie dei parlamentari del M5s sul conto del microcredito. Lo staff dei 5Stelle per ora non dà cifre, ma ammette che 'mancano più soldi di quanto affermato dalla stampa'. 'Non permetteremo a nessuno di inficiare il nome del M5s. Le mele marce le trovo e le metto fuori', assicura Luigi Di Maio, che nelle prossime ore tornerà ad incontrare Le Iene, la trasmissione di Italia 1 che ha condotto l'inchiesta. L'incontro potrebbe essere inserito dal programma nel sequel al servizio messo ieri sul sito del programma.Sono in corso, a quanto apprende l'ANSA, le verifiche dei vertici M5S sulle restituzioni volontarie fatte sul conto del microcredito. Dai primi riscontri si evince che non solo i parlamentari, ma anche alcuni consiglieri ed europarlamentari versano i rimborsi sul conto e, dai calcoli fatti, i vertici sottolineano che "mancano più soldi di quanto affermato dalla stampa". Dallo staff di Luigi Di Maio si fa sapere che chi ha violato le regole interne avrà "lo stesso trattamento di Andrea Cecconi e Carlo Martelli".
"Non permetteremo a nessuno di inficiare il nome del M5S. Le mele marce le trovo e metto fuori", ha detto il leader del M5S Luigi Di Maio sul caso rimborsi. "Io non conosco i nomi ma sia chiara una cosa le mele marce ci sono ovunque. Da noi vanno fuori negli altri partiti li fanno ministri", spiega ancora Di Maio sottolineando di aspettare il resoconto del Mef per avere un quadro più preciso del caso.
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Le iene: Restituzioni false degli stipendi a 5 Stelle (video)
NEVE: attenzione alle prime ore di mercoledì!
Il fronte in arrivo nelle prime ore di mercoledì verrà pure spezzato dall'arco alpino occidentale ma qualche fenomeno nevoso potrebbe comunque riuscire a determinarlo
Il fronte che più di tutti avrebbe potuto determinare un episodio invernale esteso a
molte regioni andrà ad infrangersi da ovest contro le Alpi nelle prime
ore di mercoledi, a causa di un temporaneo rinforzo delle correnti
occidentali, che impediranno un'ondulazione sufficiente delle correnti
in quota da consentire l'inserimento deciso del corpo nuvoloso.
In ogni caso il corpo nuvoloso introdurrà aria molto umida che, nel corso della notte su mercoledì, potrebbe determinare qualche debole spruzzata di neve sulle pianure del Piemonte e dell'ovest della Lombardia, ma soprattutto sull'Appennino ligure di Levante e sull'alta Toscana sin sulla costa sino al Viareggino.
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domenica 11 febbraio 2018
Aereo cade a Mosca, morti i 71 a bordo. Il giallo del guasto tecnico
E' precipitato poco dopo essere decollato dall'aeroporto Domodedovo
Un aereo di linea russo con 71 persone a bordo, un Antonov AN-148, è precipitato poco dopo essere decollato dall'aeroporto Domodedovo di Mosca. Morte tutte le persone a bordo: 65 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio.
Secondo il ministro dei Trasporti, Maxim Sokolov, considerate le condizioni sul luogo dell'incidente, sarà necessario "svolgere i test del dna prelevando materiale genetico dai parenti" per identificare le vittime.
Sul luogo dove è precipitato il velivolo ci sono molti corpi e resti di corpi e il relitto dell'aereo "è disseminato su un chilometro". Ritrovata una scatola nera, fa sapere il ministero delle emergenze citato dalla Tass.Continua qui
Il momento più FREDDO della settimana (Guarda la mappa all'interno)
Fino a giovedi 15 febbraio aria fredda sull'Italia. Ecco l'apice del freddo...
Nuova puntata dell'inverno nel cuore del Mediterraneo.
Non aspettiamoci il gelo diffuso, ma i termometri punteranno decisamente al ribasso all'inizio della settimana prossima, con gelate anche in pianura al nord e nelle zone interne dell'Italia centrale...ovviamente in caso di cielo sereno e assenza di ventilazione.A risentirne meno saranno le estreme regioni meridionali e la Sicilia, dove le truppe fredde arriveranno più attenuate...anche se accompagnate da episodi di maltempo anche significativi.
Ecco la mappa che mostra il momento più freddo della settimana, ovvero la mattinata di martedi 13 febbraio.
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Un altro tir perde il carico, l’A10 riaperta su una corsia dopo 6 ore
Genova - È stata riaperta intorno alle 18 anche se solo su una corsia l’autostrada A10 fra Albisola e Celle. Era stata chiusa poco prima delle 12 fra Savona e Celle Ligure (in
direzione di Genova) per un incidente avvenuto all’altezza del km 35,
nella zona dell’ormai famigerata “curva maledetta”: il rimorchio di un
camion che trasportava pasta di olive si è ribaltato e gran parte del carico è finita sull’asfalto; nessuno è rimasto ferito.
Ovviamente pesantissime le ripercussioni sul traffico: i veicoli diretti a Genova sono stati costretti a uscire a Savona e potevano rientrare a Celle Ligure; sul posto sono intervenuti il personale di Autostrade per l’Italia e tutti i mezzi di soccorso sanitari e meccanici.
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Ovviamente pesantissime le ripercussioni sul traffico: i veicoli diretti a Genova sono stati costretti a uscire a Savona e potevano rientrare a Celle Ligure; sul posto sono intervenuti il personale di Autostrade per l’Italia e tutti i mezzi di soccorso sanitari e meccanici.
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Val Borbera: Un referendum per uscire dal Piemonte?
È innegabile che la val Borbera sia una delle più belle valli
dell’Appennino ligure-piemontese ed è quindi logico che i suoi
estimatori non perdano occasione per immortalarne gli aspetti più
suggestivi. Tra i vari siti e profili facebook, che di questo territorio
si occupano, ce n’è uno su tutti, il gruppo Val Borbera che propone
pressoché quotidianamente splendide immagini, ma a volte anche accese
discussioni. Difficilmente esiste nei social, tema che non sfoci in
duelli rusticani all’ultima battuta, ma la scorsa settimana un
argomento sembra aver messo d’accordo tutti i partecipanti: uscire dal
Piemonte e chiedere l’annessione ad una delle regioni limitrofe. La Val
Borbera, com’è noto, sorge alla confluenza di quattro province;
Alessandria, Piacenza, Genova e Pavia, quindi Piemonte di cui la valle
appunto fa parte, Emilia, Liguria e Lombardia. Quest’ultima pare non
essere nei desideri dei valborberini, le più gettonate sono Emilia e
Liguria. Tra i commentatori del gruppo c’è Michele Negruzzo, presidente
della più longeva associazione valligiana; quella degli albergatori e
ristoratori e patron dell’Albergo Ponte di Cosola. Con lui abbiamo
approfondito l’argomento.
Avete postato un bell’articolo dal titolo “Abruzzo, la montagna ignorata e una regione governata dalla spiaggia”, del giornalista e scrittore Stefano Ardito, pubblicato su Montagna.tv, ,che lamenta la scarsa considerazione che la politica mostra, o ha mostrato per l’Appennino dell’ Italia centrale, con le conseguenze che tutti sappiamo.
“Esatto. Anche noi riteniamo che la Regione Piemonte ci dedichi poca attenzione. In Piemonte si parla solo di Alpi, Torino, Langhe, Alba e poco altro… la Val Borbera? Un luogo marginale del Basso Piemonte, talmente marginale che potremmo chiedere l’annessione a Liguria, Lombardia o Emilia senza timore che si opponga qualcuno. In un post una persona ha raccontato che don Luciano anni fa è andato in Regione a Torino per alcune richieste, e gli fu detto: ‘avete sbagliato, dovete rivolgervi a Genova’.Così da quell’articolo, sono iniziate una serie di riflessioni ironiche ma anche provocatorie , e non c’è ironia che non abbia un fondo di verità. Noi non abbiamo gli stessi problemi dell’Abbruzzo o del Molise, la nostra in teoria non è zona sismica, ma è comunque una zona idrogeologicamente fragile, che andrebbe curata con attenzione. Vivere in queste valli non è semplice. Chi come me ci vive e ci lavora, lo sa bene. Diventano difficili anche le piccole cose, come vedere un programma televisivo, se non si ha un satellite, idem con i collegamenti internet, infatti, se ho voluto restare in contatto con il mondo, ho dovuto provvedere in proprio”.
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Avete postato un bell’articolo dal titolo “Abruzzo, la montagna ignorata e una regione governata dalla spiaggia”, del giornalista e scrittore Stefano Ardito, pubblicato su Montagna.tv, ,che lamenta la scarsa considerazione che la politica mostra, o ha mostrato per l’Appennino dell’ Italia centrale, con le conseguenze che tutti sappiamo.
“Esatto. Anche noi riteniamo che la Regione Piemonte ci dedichi poca attenzione. In Piemonte si parla solo di Alpi, Torino, Langhe, Alba e poco altro… la Val Borbera? Un luogo marginale del Basso Piemonte, talmente marginale che potremmo chiedere l’annessione a Liguria, Lombardia o Emilia senza timore che si opponga qualcuno. In un post una persona ha raccontato che don Luciano anni fa è andato in Regione a Torino per alcune richieste, e gli fu detto: ‘avete sbagliato, dovete rivolgervi a Genova’.Così da quell’articolo, sono iniziate una serie di riflessioni ironiche ma anche provocatorie , e non c’è ironia che non abbia un fondo di verità. Noi non abbiamo gli stessi problemi dell’Abbruzzo o del Molise, la nostra in teoria non è zona sismica, ma è comunque una zona idrogeologicamente fragile, che andrebbe curata con attenzione. Vivere in queste valli non è semplice. Chi come me ci vive e ci lavora, lo sa bene. Diventano difficili anche le piccole cose, come vedere un programma televisivo, se non si ha un satellite, idem con i collegamenti internet, infatti, se ho voluto restare in contatto con il mondo, ho dovuto provvedere in proprio”.
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Benedicta: allo sfascio i ruderi della cascina, altri 750 mila per il centro di documentazione.
Per la manutenzione del sacrario i soldi non ci sono, mentre la Regione spinge per terminare la “cattedrale nel deserto”. Bavastro (consigliere del Parco): “Difformità tra il progetto e i lavori, costati più del dovuto”. Bisio (sindaco di Voltaggio): “Andare avanti ma prima verificare quanto fatto finora”.
La Regione vuole a tutti i costi spendere altri 750 mila euro per il centro di documentazione della Benedicta mentre per i ruderi della cascina, in pessime condizioni, non c’è un soldo. La logica della “grandi opere” fa danni anche a Capanne di Marcarolo. Per l’edificio in costruzione ormai da sette anni nel sacrario bosiese, costato finora 810 mila euro (e non 750 mila), l’amministrazione regionale ha imposto agli enti locali la firma del protocollo di intesa entro febbraio, al massimo marzo, poiché si rischiano di perdere gli altri 750 mila euro stanziati da Regione e Provincia per i prossimi due anni. Per fare cosa? Concludere i lavori del centro, dove è previsto un indefinito “archivio” dedicato alla Resistenza e alla civiltà contadina di Capanne, un bel doppione dell’Istituto per la storia della Resistenza di Alessandria (Isral) e del museo contadino di Voltaggio. Chi lo gestirà e con quali fondi? Per ora c’è solo un bel “vedremo”, come è emerso nell’ultima seduta del consiglio del Parco Capanne, alla quale hanno preso parte anche i sindaci dell’area protetta. Nell’occasione, la firma del protocollo è stata rinviata: ancora troppi i dubbi intorno alla “grande opera”.
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sabato 10 febbraio 2018
MALTEMPO all'estremo sud ma al NORD entro lunedì sera diverse zone sotto la NEVE?
Depressione afro mediterranea determina condizioni di maltempo all'estremo sud, tempo variabile altrove con isolati rovesci, nevosi in montagna. Domenica tregua. Lunedì perturbazione in transito su tutto il Paese, ma al nord approfondimento di una depressione con neve a bassa quota su alcune zone, martedì fiocchi sul medio Adriatico, poi miglioramento.
STRAT-WARMING: gran parte dei modelli (tranne quello europeo) confermano stamane il condizionamento della troposfera a seguito dell'imponente riscaldamento stratosferico che si sta determinando nella zona polare. Al momento tale condizionamento appare modesto e soprattutto supportato da ben poco freddo in discesa dalle alte latitudini verso sud. Del resto nessuno aveva mai detto che la conseguenza sarebbe stata necessariamente l'arrivo sull'Italia di correnti artiche o siberiane con freddo e neve nell'arco di pochi giorni. Di sicuro non mancheranno condizioni spiccatamente variabili e dinamiche da qui alla fine di febbraio; appena ne sapremo di più entreremo nei dettagli. SITUAZIONE: una depressione afro-mediterranea interessa le nostre regioni joniche determinando piogge e temporali in movimento da Sicilia orientale, Calabria verso il Salento, con il mar Jonio sottoposto ad un'intensa figliazione di nuclei temporaleschi. Sul resto del Paese è ancora presente aria moderatamente fredda che genera condizioni di moderata instabilità con spunti temporaleschi o rovesci a ridosso dei rilievi.
EVOLUZIONE: domenica il tempo tenderà temporaneamente a
migliorare, mentre per lunedì ci attendiamo il passaggio di un'onda
perturbata che coinvolgerà un po' tutte le regioni. Al nord
l'inserimento di aria fredda potrebbe determinare nevicate anche a quote
basse su diverse zone, in trasferimento martedì sul medio Adriatico.
NEVICATE: tra il pomeriggio di lunedì e martedì mattina
possibile abbassamento delle nevicate sino in pianura tra basso
Piemonte, gran parte della Lombardia e dell'Emilia, solo sporadicamente
sul Triveneto e sulla Romagna, dove comunque nevicherà sui rispettivi
rilievi a quote basse e localmente sin nei fondovalle.
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Abbattuto aereo militare israeliano impegnato in Siria
Un drone iraniano lanciato dalla Siria è stato intercettato nello Stato
ebraico dall'aviazione di Israele. Subito dopo, l'aviazione israeliana
ha colpito la postazione iraniana in Siria da dove era partito il drone.
Un aereo israeliano F16 che partecipava all'azione in Siria è caduto
mentre si trovava nel territorio di Israele: i due piloti si sono
lanciati dall'abitacolo, uno è grave. Poco prima missili antiaerei
sarebbero stati sparati dalla Siria verso il Golan. Nuove sirene di
allarme nel nord di Israele. Riunione con Netanyahu al ministero della
difesa.
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L’allarme carenza medici base, 45 mila in pensione in 5 anni (e non ci sono i sostituti)
Secondo la stima della Fimmg rimarranno senza medico di base circa 14 milioni di italiani. Sicilia, Lombardia, Campania e Lazio le regioni più critiche
Una «emorragia» di 45.000 medici in 5 anni: è quella che si determinerà in Italia per effetto dei pensionamenti e che riguarderà sia i medici di famiglia sia i medici del Servizio sanitario nazionale. Allarme ancora maggiore a 10 anni: al 2028, infatti, saranno andati in pensione 33.392 medici di base e 47.284 medici ospedalieri, per un totale di 80.676. A lanciare l’Sos sono la Federazione medici di medicina generale (Fimmg) ed il sindacato dei medici dirigenti Anaao. I pensionamenti dei medici di famiglia «nei prossimi cinque-otto anni priveranno 14 milioni di cittadini di questa figura professionale» ha spiegato il segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti. «Appare quasi ridicolo - sottolinea - assistere al fatto che nessuna forza politica che aspira a governare il Paese proponga e si impegni sul tema dell’assistenza territoriale». La carenza di medici specialisti «interessa tutte le Regioni, con l’evidente paradosso per cui se, e quando riapriranno i concorsi, mancheranno i medici da assumere» commenta il segretario del sindacato dei medici dirigenti Anaao-Assomed, Costantino Troise.
Blocco del turn over
Il dato grave, rilevano le organizzazioni sindacali, è anche un altro:
le uscite stimate per effetto dei pensionamenti non saranno comunque
bilanciate dalle presumibili nuove assunzioni. Per i medici di base,
infatti, le borse per il corso di formazione in medicina generale messe a
disposizione sono oggi circa 1.100 l’anno e se il numero rimarrà
costante, afferma la Fimmg, ad essere «rimpiazzati», al 2028, saranno
non più di 11mila medici, mantenendo un saldo in negativo a quella data
di oltre 22mila unità. Per i medici del Servizio sanitario nazionale
rileva l’Anaao, fare un calcolo di quanti potranno essere i nuovi medici
assunti a fronte delle uscite per pensionamento è molto difficile: da
un lato infatti, spiega il vice segretario nazionale Anaao Carlo
Palermo, «non sappiamo quando saranno banditi i concorsi da parte delle
regioni e per quali numeri, e dall’altro va ricordato che in varie
regioni è ancora in atto il blocco del turn-over parziale o totale».
Restano i dati allarmanti e la necessità, affermano Fimmg e Anaao, di
coprire con urgenza le carenze che si determineranno.
L’anno nero sarà il 2022
Al 2028, dunque, verranno a mancare 33.392 medici di famiglia e 14.908
sono invece i pensionamenti da qui al 2022. L’anno «nero», che
registrerà il picco delle uscite, sarà per i medici di base proprio il
2022: solo in quell’anno andranno in pensione 3.902 medici di base.
Sicilia, Lombardia, Campania e Lazio le regioni che registreranno, sia
nel breve sia nel lungo periodo, le maggiori sofferenze. Quanto ai
medici del Ssn la situazione non si prospetta migliore: nei prossimi
dieci anni ne verranno a mancare per pensionamento 47.284. Inoltre,
evidenzia Palermo, «l’attuale sistema delle scuole di specializzazione
in medicina non garantirà un numero sufficiente di specialisti per il
prossimo futuro: oggi, infatti, i posti resi disponibili per le scuole
di specializzazione sono complessivamente circa 6.500 l’anno, ma secondo
le nostre stime ne sarebbero necessari almeno 8.500. A mancare nelle
corsie - conclude - saranno a breve soprattutto pediatri, chirurghi,
ginecologi e cardiologi».
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venerdì 9 febbraio 2018
Istat, Italia sempre più vecchia: popolazione in calo e nascite al minimo storico
Diffusi i dati sugli indicatori demografici del Paese. Età media di 45 anni. Immigrazione in aumento, emigrazione in calo
La popolazione italiana resta più o meno stabile sopra i 60 milioni a fine 2017 con un nuovo minimo storico per le nascite e l'incremento del saldo migratorio e delle immigrazioni.
L'Istat ha diffuso gli indicatori demografici del Paese rilevando come al primo gennaio 2018 si stima che la popolazione italiana ammonti a 60 milioni e 494mila residenti, quasi 100mila in meno sull'anno precedente (-1,6 per mille).
Nel 2017 si conteggiano 464mila nascite: dato che segna il nuovo minimo storico e il 2% in meno rispetto al 2016, quando se ne ebbero 473mila. Si tratta della nona consecutiva diminuzione dal 2008, anno in cui furono pari a 577mila.
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La popolazione italiana resta più o meno stabile sopra i 60 milioni a fine 2017 con un nuovo minimo storico per le nascite e l'incremento del saldo migratorio e delle immigrazioni.
L'Istat ha diffuso gli indicatori demografici del Paese rilevando come al primo gennaio 2018 si stima che la popolazione italiana ammonti a 60 milioni e 494mila residenti, quasi 100mila in meno sull'anno precedente (-1,6 per mille).
Nel 2017 si conteggiano 464mila nascite: dato che segna il nuovo minimo storico e il 2% in meno rispetto al 2016, quando se ne ebbero 473mila. Si tratta della nona consecutiva diminuzione dal 2008, anno in cui furono pari a 577mila.
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giovedì 8 febbraio 2018
Igina, morta a 71 anni coi polsi legati: sotto sequestro la “villa dei misteri”
Alessandria - Nessun segno di violenza, i soldi, sebbene pochi, ancora nel borsellino. È ancora giallo sulla morte di Igina Fabbri, 71 anni, avvenuta martedì pomeriggio nella villa disabitata di località Pessino, ad Arquata Scrivia.
Non una morte violenta, dai primi riscontri investigativi, ma avvenuta probabilmente per ipotermia. La casa era infatti senza luce e senza riscaldamento.
Dall’autopsia, che dovrebbe essere disposta dal magistrato, potranno
arrivare alcune risposte per fare luce su quanto è avvenuto quel
pomeriggio di neve, pioggia e gelo, all’interno dell’abitazione della
famiglia. A trovare la donna, in stato di semi incoscienza, è stato il
figlio, Mauro Traverso, 45 anni. La donna era stesa su una brandina, nel
locale di ingresso della villa, con i polsi legati da un laccio di plastica
, tipo fascette, quelle che usano gli elettricisti. Era vestita normalmente, giacca e maglione indosso.
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Gasolio sulla strada: chiusa via Frugoni, motociclista cade in corso Saffi
Genova - Una lunga scia di gasolio, per quasi 5 chilometri dal casello di Genova Est sino a corso Aurelio Saffi, ha provocato questa mattina un incidente e costretto alla temporanea chiusura di un tratto di via Frugoni.
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Raid americani sulle truppe di Assad, oltre cento soldati uccisi
Scontri fra i governativi e le Forze democratiche sostenute dagli Usa nell’Est della Siria
Oltre cento soldati dell’esercito governativo siriano sono stati
uccisi nella notte da raid dell’aviazione americana nell’Est della
Siria. I cacciabombardieri Usa hanno colpito una colonna “di oltre 500
uomini” che ha attraversato l’Eufrate nella regione di Deir ez-Zour e si
era diretta contro le Forze democratiche siriane che controlla la zona a
Est del fiume. L’attacco è stato confermato da un comunicato ufficiale
del Pentagono. E’ il primo di questo tipo dall’inizio della guerra in
Siria.
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Giordano Stabile
inviato a Beirut
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Italo-Ntv accetta offerta fondo Usa Gip da 1,980 miliardi
In mattinata Cda, procederà a ritiro domanda sbarco in Borsa
Ntv-Italo mette in soffitta la quotazione in Borsa e corre nelle braccia del fondo Usa Global Infrastructure Partners (Gip). La società ha accettato la nuova offerta da 1,980 miliardi di euro ricevuta da Gip per il 100% del capitale sociale. Inoltre è previsto che gli attuali azionisti di Italo incassino il dividendo di 30 milioni deliberato dall'assemblea della società e che la stessa sostenga spese relative all'interrotto processo di quotazione fino ad un massimo di 10 milioni di euro, quindi il controvalore complessivo dell'offerta americana è di 1,980 miliardi di euro. L'offerta prevede poi che la sottoscrizione del contratto di compravendita, la cui esecuzione (closing) è condizionata dal via libera dell'Antitrust, avvenga entro l'11 febbraio.
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Ragazza uccisa a coltellate in casa a Milano. Fermato un sospetto
La vittima, di 19 anni, sarebbe stata aggredita da un 39enne, che la stava ospitando nel suo appartamento, dopo un tentativo di approccio
E' stato fermato Alessandro Garlaschi, il tranviere 39enne sospettato dell'omicidio di Jessica Valentina Foaro, la 19enne trovata morta questa mattina in via Brioschi, a Milano, nell'abitazione dell'uomo. Lo si è appreso da fonti giudiziarie. L'uomo, interrogato dal pm Cristiana Roveda e dagli uomini della squadra mobile, ha fatto parziali ammissioni.Secondo una prima ricostruzione della polizia, la ragazza è stata aggredita da un uomo, che la stava ospitando nel suo appartamento, dopo un tentativo di approccio. L'uomo avrebbe atteso l'uscita della moglie da casa per approcciare la giovane. Ci sarebbe un rifiuto dietro l'omicidio di Jessica Valentina Faoro. Il 39enne è in stato di choc.
Urla e insulti contro il tranviere. "Sei un mostro", "maledetto", "spero marcirai in galera", "pezzo di m..." gli insulti rivolti all'uomo da alcuni vicini e passanti mentre veniva portato via dalla polizia che lo ha interrogato a lungo in via Brioschi, nell'appartamento dell'aggressione. Le prove nei confronti dell'uomo, secondo quanto raccontato dagli investigatori, sarebbero numerose e schiaccianti.
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mercoledì 7 febbraio 2018
L'Italia resta ancora coinvolta da condizioni instabili: lieve rialzo termico ma ancora precipitazioni al centro ed al sud
Una circolazione di BASSA pressione coinvolge il nostro Paese, garantendovi ancora tempo molto instabile con precipitazioni che quest'oggi si faranno vedere soprattutto al centro ed al sud. Lieve ed effimera ripresa delle temperature, nuovo calo al nord da domani.
SITUAZIONE ATTUALE ED EVOLUZIONE: il MALTEMPO si sposta sulle regioni del centro e del sud, liberando il settentrione dalle nevicate e dalle precipitazioni talora anche abbondanti che hanno interessato soprattutto basso Piemonte, bassa Lombardia, Emilia Romagna e Liguria, con neve sino a quote collinari. Questa mattina i rovesci più organizzati interessano le regioni del medio e basso Tirreno, tenderanno ad intensificarsi ulteriormente nel corso della giornata per poi attenuarsi in serata. Non sarà escluso qualche colpo di tuono sulle seguenti regioni: Toscana, Lazio, Campania e Calabria. Migliorano almeno temporaneamente le condizioni atmosferiche al nord. Giovedì attesa una fase di variabilità con prevalenza di nubi al centro ed al sud, ampie schiarite al nord.
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STRATOSFERA: avviati a grandi passi verso lo STRATWARMING, ecco le conseguenze
PREVISIONI METEO: confermato un trend moderato di FREDDO almeno sino alla prima metà del mese
Legata ai polsi e in stato di incoscienza, muore donna di 71 anni ad Arquata
[AGGIORNAMENTO] Sono ancora in corso le
indagini da parte dei Carabinieri ad Arquata dove nel pomeriggio di
martedì una donna è stata trovata in casa, in stato di semi incoscienza,
con i polsi legati. E' deceduta durante il trasporto in ospedale. A
dare l'allarme è stato il figlio.
La vittima si chiamava Igina Fabbri ed era di origini genovesi. Era
venuta ad abitare in Piemonte nel 2005. Secondo una prima
ricostruzione, la donna non sarebbe stata uccisa intenzionalmente, ma
lasciata legata, al freddo. Il riscaldamento era infatti spento e la
casa, una villa nella quale la donna non era residente, è in una zona
piuttosto isolata.
CRONACA - E' giallo ad Arquata Scrivia dove una donna di 71 anni è stata trovata in casa, in località Pessino, con i polsi legati e in stato di semi incoscienza.
CRONACA - E' giallo ad Arquata Scrivia dove una donna di 71 anni è stata trovata in casa, in località Pessino, con i polsi legati e in stato di semi incoscienza.
Nuovo fotomontaggio choc per Laura Boldrini
E' comparso sulla pagina dei Sentinelli di Milano che avevano denunciato il precedente fotomontaggio della presidente della Camera sgozzata
Dopo quello in cui la presidente della Camera è ritratta sgozzata, un altro fotomontaggio con protagonista Laura Boldrini, la cui testa è stretta da una sorta di cesoia tenuta in mano da un personaggio col volto insanguinato, è apparso sulla pagina dei Sentinelli di Milano, che avevano segnalato su Facebook il primo post di minacce contro la candidata di LeU. "Giustizia per Pamela Mastropietro barbaramente uccisa e fatta a pezzi - è scritto sul fotomontaggio - da una risorsa nigeriana amica della Boldrini".
"Questa è arrivata sulla nostra pagina stanotte - si legge sulla pagina social dei Sentinelli -. È tempo di maldestri emuli, avvoltoi da social, disperati che provano, dispensando odio in rete, a essere considerati per cinque minuti".
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Terremoto a Taiwan, 150 persone salvate da edifici danneggiati
Si cercano ancora persone intrappolate nell'hotel. Almeno 2 morti e 200 feriti. Scossa di magnitudo 6.4, persone intrappolate in altri edifici
Almeno 150 persone sono state tratte in salvo da alberghi ed edifici residenziali danneggiati nella città di Hua-lien, in seguito al terremoto che ha colpito l'isola di Taiwan. Prosegue invece il tentativo di soccorrere le persone intrappolate nel Marshal Hotel, dove ha ceduto il piano terra. Un membro del personale è stato salvato, ma altri due sono intrappolati dentro, insieme ad altre persone. Un testimone oculare ha riferito alla Bbc che "le persone stanno facendo luce con i telefoni per fare sapere che sono ancora là dentro". Dopo il sisma di magnitudo 6.4, che ha provocato almeno quattrio morti e 225 feriti, circa 40.000 case sono senz'acqua, le autostrade ed i ponti sono stati chiusi. Per i soccorsi è stato mobilitato anche l'esercito. I dispersi sono almeno 140.
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martedì 6 febbraio 2018
Il meteo in Liguria: prorogata l’allerta neve, e nell’entroterra diventa “arancione”
Genova - La Protezione Civile Regionale ha diffuso l’allerta meteo per neve diramata da Arpal sulla base degli ultimi aggiornamenti meteo. L’allerta è modificata e prolungata secondo queste modalità:
ZONA B (COMUNI INTERNI): allerta gialla fino alle 9 di domani, mercoledi’ 7 febbraio
ZONA D (Vallestura, entroterra savonese fino alla Valbormida): allerta gialla fino alle 18 di oggi, martedi’ 6 febbraio, poi allerta arancione fino alle 9 di domani, mercoledi’ 7 febbraio
ZONA E: allerta gialla fino alle 9 di domani, mercoledi’ 7 febbraio
Neve in Valtrebbia, Fontanigorda si sveglia imbiancata (Foto)
Il meteo in Liguria: un giorno di tregua, poi ancora precipitazioni e burrasca
La pioggia darà domani qualche ora di tregua, ma le precipitazioni sono pronte a tornare tra giovedì e venerdì, e con esse la probabilità che la neve scenda in Liguria anche nell’immediato entroterra e nei rilievi più bassi della nostra regione.
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Previsioni Liguria
Dalla webcam sull'Antola
ZONA B (COMUNI INTERNI): allerta gialla fino alle 9 di domani, mercoledi’ 7 febbraio
ZONA D (Vallestura, entroterra savonese fino alla Valbormida): allerta gialla fino alle 18 di oggi, martedi’ 6 febbraio, poi allerta arancione fino alle 9 di domani, mercoledi’ 7 febbraio
ZONA E: allerta gialla fino alle 9 di domani, mercoledi’ 7 febbraio
Neve in Valtrebbia, Fontanigorda si sveglia imbiancata (Foto)
Il meteo in Liguria: un giorno di tregua, poi ancora precipitazioni e burrasca
La pioggia darà domani qualche ora di tregua, ma le precipitazioni sono pronte a tornare tra giovedì e venerdì, e con esse la probabilità che la neve scenda in Liguria anche nell’immediato entroterra e nei rilievi più bassi della nostra regione.
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lunedì 5 febbraio 2018
Seguiva il navigatore: camion bloccato in Val Borbera
Resta chiusa la SP138 a Borghetto fino alla rimozione del mezzo
Seguiva il navigatore il conducente del mezzo pesante che blocca dalle 14.00 di oggi la SP138 a Borghetto di Borbera. Appena iniziate le curve, complice la neve e la strada non strutturata al transito di mezzi pesanti, ha toccato la banchina ed è rimasto in parte sospeso. Il mezzo è stato ancorato e la strada resta chiusa al traffico almeno fino alla giornata di domani. Sul posto sono intervenuti la polizia municipale di Borghetto di Borbera, i carabinieri di Serravalle Scrivia e i tecnici della Provincia.
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Seguiva il navigatore il conducente del mezzo pesante che blocca dalle 14.00 di oggi la SP138 a Borghetto di Borbera. Appena iniziate le curve, complice la neve e la strada non strutturata al transito di mezzi pesanti, ha toccato la banchina ed è rimasto in parte sospeso. Il mezzo è stato ancorato e la strada resta chiusa al traffico almeno fino alla giornata di domani. Sul posto sono intervenuti la polizia municipale di Borghetto di Borbera, i carabinieri di Serravalle Scrivia e i tecnici della Provincia.
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Ventinove donne senza velo arrestate in Iran. La polizia: "Turbano l'ordine sociale". Proteste contro il codice d'abbigliamento che impone di indossare il copricapo
Proteste a Teheran contro l'obbligo di indossare il velo e abiti lunghi
Sono 29 le donne arrestate a Teheran per essersi mostrate in pubblico con il capo scoperto, senza il velo imposto dal codice d'abbigliamento in vigore dalla rivoluzione islamica del 1979. Le agenzie Fars, Ilna e Tasnim hanno citato un comunicato della polizia, che afferma: "La polizia ha arrestato 29 persone che turbavano l'ordine sociale e le ha consegnate alla giustizia".
Negli ultimi giorni sui social network
vengono diffuse le fotografie, scattate a Teheran e in altre città, di
ragazze e donne che si mostrano a capo scoperto nelle strade, di solito
in piedi su centraline elettrice e con il velo legato in cima a un
bastone. Anche alcuni uomini hanno aderito alla protesta, così come
donne che hanno manifestato indossando il velo. La campagna promossa
online è stata soprannominata del 'mercoledì bianco', come il colore dei
veli sventolati.
Protestano contro la legge che
stabilisce un codice d'abbigliamento per le donne, obbligandole a
indossare il velo e abiti ampi e lunghi. Imitano così il gesto della
prima donna arrestata per aver protestato in questo modo, Vida Movahed,
soprannominata 'la ragazza di via della Rivoluzione'. Vida è stata
arrestata a fine dicembre e poi scarcerata dopo circa un mese, aveva
fatto sapere l'avvocata Nasrin Sotoudeh, premio Sakharov e attivista per
i diritti umani.
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MALTEMPO: le precipitazioni attese per MARTEDI 6 FEBBRAIO in Italia (LE MAPPE)
Il maltempo dovrebbe gradualmente coinvolgere buona parte d'Italia...
La prima mappa mostra le precipitazioni attese in Italia tra le 00 e le 12 di martedì 6 febbraio.
I rovesci più intensi colpiranno la Corsica, l'est della Sardegna e il Tirreno. Al nord avremo ancora nevicate a bassa quota, tra i 200 e i 500 metri in media, ma i fenomeni tenderanno ad attenuarsi temporaneamente.Piovaschi di rientro da est saranno possibili anche sul delta del Po, mentre altrove il tempo resterà asciutto.
Al nord farà ovviamente freddo, mentre al centro e al sud l'atmosfera sarà decisamente più mite stante la ventilazione sciroccale.
La seconda mappa mostra la situazione attesa tra le 12 di martedi e le 00 (su mercoledi 7).
Nuovo peggioramento al nord con precipitazioni anche piuttosto intense e neve sui 300-500 metri, localmente anche a quote più basse in caso di rovesci intensi.
Piogge e rovesci anche al centro ad eccezione della Sardegna che vedrà delle schiarite. Quota neve compresa tra i 700 dell'Appennino settentrionale e i 1000 di quello centrale.
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Previsioni in Liguria
Ultimissime meteo delle 12: ci sono novità?
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