Pagine

venerdì 4 gennaio 2019

Manovra: nel testo finale più tasse, meno investimenti e rischio crescita

Il ministro dell'Economia Giovanni Tria (Ansa)
L'impianto della manovra su cui si sono accese le risse di questi giorni alla Camera è molto diverso da quello approvato in prima lettura a Montecitorio solo 22 giorni fa. Le modifiche decise dal governo e ratificate nell’esame sprint al Senato non si sono limitate a cambiare il peso complessivo della legge di bilancio. Ma ne hanno modificato gli equilibri interni, a partire dai rapporti fra spesa corrente e investimenti e fra misure espansive e recessive.
In sintesi, le novità si traducono in tre cifre chiaveun valore della manovra alleggerito ai 31 miliardi indicati dal ministro dell’Economia Tria, 7,2 miliardi di deficit nominale in meno rispetto alla versione del balcone e un effetto stimato sulla crescita ridotto a quattro decimali di Pil dai sei decimali dei primi due programmi inviati a Bruxelles. Nel frattempo, la congiuntura raffreddata ha tagliato anche i calcoli sulla crescita tendenziale, cioè quella che il Paese raggiungerebbe senza le nuove misure. Il compito delle regole approvate definitivamente è quindi di far accelerare l’economia italiana nel 2019 dal +0,6% tendenziale al +1% fissato come nuovo obiettivo dal governo, e non dal +0,9% al +1,5% scritto nelle vecchie e contestate tabelle del Mef.
Dietro a questi numeri macro si nascondono gli effetti concreti dell’architettura ripensata della manovra. E le conseguenti nuove incognite da affrontare a Bruxelles e sui mercati a partire da gennaio. L’incrocio fra gli 1,2 miliardi di maggiori entrate prodotte dai correttivi dell’emendamento europeo (nuove tasse sui giochi, web tax, tagli a crediti d’imposta e il contestato e già parzialmente rinnegato raddoppio dell’Ires sul non profit), la crescita di base più modesta e l’effetto espansivo più contenuto produce prima di tutto l’aumento di pressione fiscale dal 42% al 42,4% illustrato dal presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio nell’audizione di giovedì a Montecitorio. E la strada scelta per riportare il deficit nominale previsto al 2% riduce di 4,6 miliardi i fondi appostati per l’avvio di reddito di cittadinanza e quota 100, e sposta quote importanti di investimenti dal 2019 agli anni successivi. Quando però sono coperti dalle maxi-clausole Iva che i leader di maggioranza hanno già detto di voler cancellare. Da qui le incognite aggiuntive.
Continua qui

Il senatore M5s Matteo Mantero: "Il decreto sicurezza è incostituzionale e stupido"

Il pentastellato, 'graziato' dai probiviri: "Fa far bella figura alla rivolta strumentale di Orlando. Bastava ascoltare Raggi e Appendino"


Il pentastellato Matteo Mantero torna all'attacco sul decreto sicurezza. Il senatore M5s, i cui procedimenti disciplinari erano stati archiviati dai probiviri nel comunicato con cui erano stati espulsi i vari De Falco, De Bonis, Moi e Valli, lo ha scritto sul suo profilo Facebook.
"Quello che si ottiene emanando un Decreto incostituzionale e stupido, a solo scopo propagandistico, che auspicabilmente sarà smontato dalla consulta: creare illegalità dove non c'era, ridurre l'integrazione peggiorando le condizioni di vita di italiani e stranieri, far fare bella figura ai sindaci del pd che hanno contribuito a creare il falso problema dell'immigrazione e ora passano per i paladini dell'integrazione. Filotto insomma...", si legge nel post.
Continua qui

"Non mi faccio visitare da un 'negro'". E il medico di Cantù gli risponde: "Grazie. Ho un quarto d'ora per bere un caffè"

La risposta della giovane guardia medica fa il giro dei social


"Non mi faccio visitare da un negro" ha detto una paziente che si era presentata nell'ambulatorio della guardia medica di Cantù, trovandosi di fronte al dottor Andi Nganso, 30 anni, nato in Camerun e da 12 anni in Italia. "Ti ringrazio. Ho un quarto d'ora per bere un caffè", ha postato ironicamente su Facebook il medico, come riportano oggi alcuni quotidiani.

"Sono medico da due anni e capita di rendermi conto che i pazienti sono sorpresi e magari un po' incerti davanti a un medico nero, ma una reazione tanto violenta - ha poi commentato il dottore, che prima di arrivare a Cantù ha lavorato al centro di accoglienza di Bresso e pure in quello di Lampedusa - non mi era mai capitata prima". 

Continua qui

Statali e Quota 100, la buonuscita sarà congelata fino a otto anni

Per gli statali che lasceranno in anticipo il lavoro utilizzando lo scivolo di Quota 100, la buonuscita verrà pagata soltanto al momento in cui matureranno i requisiti previsti dalla legge Fornero, ossia una volta raggiunti i 67 anni. È una delle norme inserite nel decreto legge per la riforma delle pensioni e per il reddito di cittadinanza che il governo approverà probabilmente in consiglio dei ministri il prossimo 14 gennaio. Quello del trattamento di fine servizio (Tfs) e di fine rapporto (Tfr) degli statali, era uno dei nodi più complessi da sciogliere. Pagare immediatamente le liquidazioni ai dipendenti pubblici avrebbe avuto un costo proibitivo per le casse dello Stato, oltre 7 miliardi di euro, che andrebbero sommati ai 21 miliardi che già costa in tre anni la misura. Il pagamento, dunque, sarà posticipato. Un ritardo che nei casi più estremi potrebbe arrivare anche fino a otto anni. 

Continua qui

Non è esente da rischi la nuova e-fatturazione

L'operazione fatturazione elettronica è partita. Un po' alla carlona, ma è partita. Da ieri è infatti scattato l'obbligo di emettere fattura elettronica, un adempimento che interesserà 2,8 milioni di imprese, il 56% delle partite Iva italiane (sono esclusi medici, farmacisti, società sportive dilettantistiche e chi sceglierà di aderire al regime dei minimi o forfettario). Si stima che già nel 2019 saranno trasmessi in digitale qualcosa come 3 miliardi di documenti. Qualcuno si chiede se le infrastrutture di Sogei saranno in grado di reggere l'urto o, come è già successo altre volte, i contribuenti dovranno sopportare intasamenti, rallentamenti, o addirittura paurosi crash informatici.

Ma il problema vero è un altro: tutti questi dati sono un vero e proprio pozzo di petrolio, che fa gola a numerosi soggetti. Il Garante della privacy è intervenuto più volte per rilevare la mancata protezione dei dati. Ma finora si è risolto ben poco. Si è inibita la trasmissione delle fatture contenente dati sanitari (peraltro, una duplicazione) e si sono desanzionati i primi nove mesi, trasformandoli di fatto un periodo di prova tecnica di trasmissione.

Continua qui

Reddito e pensioni di cittadinanza, paletti sempre più stretti per potervi accedere

Oltre all'Isee, il governo vorrà conoscere il reddito familiare, ossia le entrate monetarie della famiglia disponibili sul conto corrente (questo parametro è fissato in 6 mila euro all’anno, incrementati del 40% (2.400 euro) per ogni componente maggiorenne). Nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario di autoveicoli immatricolati

Reddito e le pensioni di cittadinanza, dalle prime bozze del decreto che li farà partire da aprile 2019, saranno sempre di meno le persone che vi potranno accedere. Oltre al reddito ai fini Isee, infatti, per poter stabilire la platea dei beneficiari, si terrà conto anche di un altro parametro, cioè quello reddito familiare, ossia le entrate monetarie della famiglia, disponibili sui conti correnti. Ma anche del possesso di un'automobile. Secondo una prima bozza del decreto, fortemente voluto dal M5s e dal suo capo politico Luigi Di Maio, che dovrebbe essere varato dal governo Conte entro la fine di questo mese, e della sua relazione tecnica, e che ItaliaOggi ha avuto la possibilità di vedere in anticipo, i nuclei familiari che saranno coperti dalle due misure saranno 1,375 milioni, per una spesa a regime di 8,1 miliardi di euro. «Nel primo anno, nel 2019, per la partenza ritardata ad aprile del Reddito, l’esborso per le casse dello Stato sarà inferiore, 6,11 miliardi di euro. Rispetto alle prime simulazioni effettuate dai tecnici del governo, la platea dei beneficiari si è ridotta di circa un milione di famiglie, passando da 2,267 milioni di nuclei a 1,375. Risultato, probabilmente, anche dei paletti incrociati che il governo ha deciso di stabilire per l’accesso al sussidio».

Continua qui

giovedì 3 gennaio 2019

Bari, 25 euro al mese per chi va a lavoro in bici: è il primo capoluogo in Italia a rimborsare i ciclisti

Il bando mette a disposizione dei ciclisti urbani i buoni mobilità: 20 centesimi di euro per ogni chilometro fatto nel tragitto casa-lavoro e 4 centesimi per altri percorsi cittadini. Previsti anche incentivi all'acquisto di FRANCESCA RUSSI


Sul conto corrente arriverà ogni mese un bonifico fino a 25 euro. È il premio in contanti che il Comune di Bari è pronto a garantire a chi utilizza la bicicletta per andare a lavoro. Il progetto sperimentale di mobilità sostenibile, finanziato con 545mila euro dal ministero dell'Ambiente, mette a disposizione dei ciclisti urbani i buoni mobilità: 20 centesimi di euro per ogni chilometro fatto nel tragitto casa-lavoro e 4 centesimi per altri percorsi cittadini.

Cifre dimezzate, invece, per chi usa la bici elettrica. I rimborsi chilometrici, in ogni caso, non potranno superare l'importo di 1 euro al giorno e di 100 euro in quattro mesi. "A pedalare si guadagnerà, non solo in salute" fa mettere nero su bianco il sindaco di Bari, Antonio Decaro, nella delibera approvata dalla giunta cittadina che dà il via alla sperimentazione della durata di quattro mesi.

Il capoluogo pugliese, infatti, è il primo in Italia ad adottare il modello francese e a offrire soldi a chi rinuncia all'automobile e opta per la bicicletta. E tra gli incentivi finanziati dal progetto ci sono anche i contributi per l'acquisto delle biciclette, che siano mountain bike, pieghevoli o a pedalata assistita: 150 euro per un mezzo nuovo di fabbrica, 250 euro per il modello elettrico e 100 euro per una bici ricondizionata.

Continua qui

A Castelluccio un mare neve e ghiaccio

Viaggio nel 'borgo dell'anima' nell'inverno "più difficile"


(di Gianluigi Basilietti) (ANSA) - NORCIA (PERUGIA), 3 GEN - È un mare di neve e ghiaccio quello che si apre agli occhi arrivando sul Pian Grande. Sullo sfondo, tra le nuvole trasportare dal vento gelido, quel che resta di Castelluccio di Norcia, dopo che il terremoto del 2016 ha raso al suolo più della metà di questo borgo dell'anima raggiunto ancora dall'ANSA. Un viaggio dentro il terzo inverno post sisma, quello, a detta di tutti, più duro perché la ricostruzione pesante non è ancora iniziata e lo scoramento di chi qui vive e lavora comincia ad affiorare. Prima di arrivare tra le macerie di Castelluccio c'è da attraversare la lunga lingua di asfalto screpolato che taglia in due il manto bianco che rende unica e suggestiva la grande piana. I cavalli del "Sibillini ranch" hanno da tempo guadagnato la vallata di Norcia, in lontananza c'è solo un gruppo di amanti della ciaspolata, l'unico rumore è quello del fischio del vento che scende giù dal Monte Vettore. 

Continua qui (foto)

Tonfo di Apple in Borsa, dove perde il 10,01%. Spread risale a 270

Sui listini del Vecchio continente si abbatte l'effetto del colosso di Cupertino che ha tagliato le stime del primo trimestre

Tonfo di Apple in Borsa, dove arriva a perdere il 10,01%, per un capitalizzazione di mercato inferiore a Google. Il crollo è stato innescato dalla revisione al ribasso delle stime per i ricavi in seguito al rallentamento dell'economia della Cina e della domanda di iPhone nel paese. 
Intanto lo spread tra Btp e Bund resta in area 270 con oscillazioni su 273 punti base.

Quando Salvini diceva ai sindaci della Lega: “Disobbedite contro i matrimoni gay”

”Col Pd caos e clandestini, con la Lega ordine e rispetto. Certi sindaci rimpiangono i bei tempi andati sull’immigrazione, ma anche per loro è finita la pacchia”.
Su Twitter il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, torna a scagliarsi contro la ‘rivolta’ dei sindaci disobbedienti, guidati dal primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, che annunciano la sospensione della legge sicurezza e immigrazione.
Poi, in una nota, il vicepremier leghista rincara la dose: “I porti italiani sono chiusi, abbiamo accolto già troppi finti profughi, abbiamo arricchito già troppi scafisti! I sindaci di sinistra pensino ai loro cittadini in difficoltà, non ai clandestini”.
Questo è il Salvini di oggi, che mal sopporta la disobbedienza annunciata da una lista di sindaci destinata ad allungarsi: Leoluca Orlando a Palermo. Luigi de Magistris a Napoli. Dario Nardella a Firenze. Marco Alessandrini a Pescara. Renato Accorinti a Messina.
Ma da segretario della Lega, era il maggio del 2016, Matteo Salvini chiamò i sindaci d’Italia a disobbedire contro una legge dello Stato. Solo che quella volta al centro c’erano, come li chiamava il leader del Caroccio, “i matrimoni gay”; alias le unioni civili.
Nel giorno in cui sul provvedimento venne posta la fiducia Matteo Salvini invitò infatti i sindaci della Lega a disobbedire, a non celebrare le unione civili. Insomma, a rifiutarsi di firmare l’unione tra persone dello stesso sesso.
“Sindaci della Lega disobbedite” l’invito lanciato dall’allora segretario del Carroccio ai sindaci leghisti. “È una legge sbagliata, anticamera delle adozioni gay”.
Addirittura Matteo Salvini arrivò a minacciare di espulsione la sindaca di Oderzo (Treviso), Maria Scardellato, che unì in “matrimonio” Pasquale e Andrea, compagni da 11 anni.
“Non ho fatto nulla di male” la difesa della sindaca: “È un contratto previsto per legge. Sono contraria alle adozioni delle coppie omosessuali, ma ho applicato la legge”.

M5S ha espulso troppi senatori, ora ha bisogno della Meloni. Rampelli (FdI): “Se lo scordano, nessun appoggio esterno”

Le due espulsioni avvenute il 31 dicembre nel Movimento 5 stelle (De Falco e De Bonis) e le due nell’aria (Nugnes e Fattori – ieri intervistata da TPI) hanno aperto un problema non da poco nella maggioranza: i numeri al Senato ora sono troppo stretti.
Al momento sono appena quattro i voti di margine. Troppo pochi per garantire la tenuta dell’aula di Palazzo Madama. Ed è per questo che il Movimento 5 stelle, di fatto il “responsabile” dell’erosione avvenuta nella maggioranza, ha iniziato, almeno sui media, a corteggiare Fratelli d’Italia.
L’ultimo in ordine di tempo è stato il senatore Stefano Patuanelli che, in un’intervista al Messaggero proprio sul restringimento della maggioranza a Palazzo Madama, ha dichiarato che verso Fratelli d’Italia “non c’è nessun tabù”. In fondo “nella scorsa legislatura il M5s ha votato con il centrosinistra i provvedimenti che riteneva necessari per il Paese. E lo stesso avrebbe fatto se avesse governato il centrodestra. Allo stesso modo, se altre forze politiche percepiscono la bontà dei nostri provvedimenti ben vengano i loro voti”.

> Tutti gli espulsi del Movimento Cinque Stelle: la videoscheda

Il Movimento 5 stelle apre quindi a Fratelli d’Italia. Ma l’invito è caduto nel vuoto. “Queste sono le dichiarazioni, unilaterali, di un esponente del M5s” ha replicato Fabio Rampelli, membro del direttivo del partito di Giorgia Meloni, interpellato da TPI.
Continua qui

La ribelle M5S Elena Fattori a TPI: “Il Movimento si sta spostando verso destra, e anche i suoi elettori”

Incidente per cinghiali su A1, un morto

Coinvolte tre auto nel lodigiano,10 feriti di cui due gravissimi

Un uomo di 28 anni è morto alle 4 del 3 gennaio in un grave incidente sull'Autosole fra Lodi e Casalpusterlengo causato dal passaggio di cinghiali. Nell'incidente sono rimaste ferite altre 10 persone, fra cui cinque minorenni.
    Secondo la ricostruzione della polizia stradale, nell' incidente sono rimaste coinvolte tre macchine che andavano in direzione Sud. La prima ha investito due cinghiali e si è fermata. Una seconda auto arrivata ha investito le carcasse degli animali e poi urtato il veicolo fermo. Il conducente è sceso, probabilmente per chiedere aiuto, ed è stato travolto da una terza vettura, una Polo, che poi si è scontrata con le due auto ferme.

Continua qui

Francia, arrestato Eric Drouet, leader dei gilet gialli

Uno dei leader delle dimostrazioni antigovernative dei gilet gialli in Francia, Eric Drouet, è stato arrestato dalla polizia e messo sotto custodia nella serata di mercoledì per aver organizzato una protesta non autorizzata nel centro di Parigi. Lo riportano i media francesi citando fonti della Procura. 

Secondo quanto spiegano fonti di polizia, Drouet è stato fermato mentre si dirigeva verso gli Champs-Elysees: una dozzina di manifestanti si erano radunati fuori da un fastfood vicino al'Arco di Trionfo e lo stavano aspettando.


Continua qui

mercoledì 2 gennaio 2019

Carige, amministrazione straordinaria L’Ue: «Seguiamo da vicino gli sviluppi»

Genova - Il cda di Banca Carige è decaduto, in seguito alle dimissioni di altri quattro consiglieri, tra cui il presidente Pietro Modiano e l’a.d Fabio Innocenzi, comunicata lo scorso 31 dicembre. Le autorità di vigilanza, dovrebbero procedere alla nomina di una terna di commissari, tra cui lo stesso Modiano e Innocenzi, a cui affidare la messa in sicurezza della banca, scossa dal no della famiglia Malacalza all’aumento di capitale.
La banca è in amministrazione straordinaria
Banca Carige conferma che è stata posta in amministrazione straordinaria da parte della Bce. Lo si legge in un comunicato dell’istituto, nel quale si specifica che i commissari sono Fabio Innocenzi, Pietro Modiano e Raffaele Lener mentre è stato nominato un comitato di sorveglianza composto da tre membri: Gian Luca Brancadoro, Andrea Guaccero e Alessandro Zanotti. La banca sottolinea come sia «garantita la consueta operatività senza alcun impatto su clienti, depositanti e dipendenti». Carige spiega che «in continuità con la strategia in atto verranno proseguite da parte di Innocenzi, Modiano e Lener le attività di: rafforzamento patrimoniale; rilancio commerciale attraverso recupero delle quote di mercato nei segmenti core; derisking attraverso la riduzione dei Non Performing Loan; ricerca di possibili `business combination´». 

Quel 2 gennaio senza Fausto Coppi

Come ogni anno, oggi, il mondo del ciclismo va in processione a Castellania, un borgo su una collina del Tortonese, da Coppi, Fausto Coppi, il Campionissimo


E’ un appuntamento, un evento, un anniversario. E’ un rito, una cerimonia, una tradizione. E’ un appello, un censimento, un riconoscimento. E’ una messa religiosa eppure anche laica, una messa a preghiere eppure anche a pedali. E’ una corsa sul posto, una volata nel tempo, un gran premio della montagna nella memoria. E’ una festa nonostante si celebri un lutto (una festa luttuosa?, un lutto festoso e festivo?), quello che il 2 gennaio 1960 investì l’Italia e travolse il ciclismo. E così ogni 2 gennaio si va a Castellania, un borgo su una collina del Tortonese, da Coppi, Fausto Coppi, il Campionissimo. Nella sua casa, la prima, quella della famiglia, oggi trasformata in una sorta di museo, e nell’altra casa, l’ultima, un mausoleo, elevato anch’esso a museo, ma anche a sacrario, a santuario, uno dei luoghi di pellegrinaggio più conosciuti e frequentati.

Coppi morì alle 8.45 nell’ospedale di Tortona. Malaria, si disse, si scrisse, si ammise troppo tardi. Il ciclismo lo aveva scolpito, la febbre lo aveva prostrato. Dimostrava più anni di quelli che aveva, quaranta, era nato il 15 settembre 1919 (e il prossimo 15 settembre sarà il centenario della nascita: un’altra festa luttuosa infinita). Ma da quanto aveva sopportato – un uomo solo al comando, con la bici ma anche senza, in mille corse e in due matrimoni – Coppi era già alla sua seconda, forse addirittura alla soglia della sua terza vita. La notizia dell’ultima, definitiva fuga, quella mortale, in tempi in cui esistevano i quotidiani del pomeriggio ma non Internet, fu diffusa alla radio e alla televisione, echeggiò fra cascine e bar, risuonò in chiese e tinelli, ribollì in redazioni e tipografie. Coppi era il ciclismo, lo sport. Coppi era il mito, la leggenda. Coppi era, da vent’anni, l’Italia, la storia dell’Italia, prima e dopo la guerra, cioè la miseria, la rinascita, la ricostruzione. Coppi era sogni e rivincite. Coppi era la parola d’ordine come codice di un’appartenenza. Coppi era una colonna sonora muta, ma che ognuno aveva riempito di esclamativi, esortazioni, soddisfazioni. Coppi – come spiegavano, senza spiegare, corridori e giornalisti folgorati dalle sue imprese - era Coppi.

Continua qui

Novi, via agli eventi per il centenario della nascita del Campionissimo Coppi

Calendario 2019: feste, ponti quando capitano. I consigli per come organizzarsi con le ferie

Calendario 2019: feste, ponti quando capitano
Prendendo 11 giorni di ferie si riescono a organizzare in tutto ben 37 giorni di vacanza




Calendario 2019: feste, ponti quando capitano
Con undici giorni si ferie si può fare più di un mese di vacanza. Sono gli incastri del calendario 2019 che, tra ponti e festività, può regalare un po' di relax extra. Basta solo prendere appunti, calendario alla mano, e organizzardi. Pasqua, quest'anno, capita il 21 aprile: sabato, domenica e lunedì di Pasqua e Pasquetta concedono i tradizionali tre giorni di break.

Con il 25 aprile, per la festa della Liberazione, il primo aiuto del calendario. Cade di giovedì, con un giorno di ferie si può ottenere un lungo weekend di 4 giorni. Il Primo Maggio, invece cade di mercoledì, creando un'ottima occasione per organizzare una piccola vacanza di 5 giorni.
Se si decide di combinare i ponti di Pasqua, 25 aprile e primo maggio si ottengono viaggi dai 6 ai 12 giorni e, precisamente, dal 20 al 25 aprile, dal 25 aprile al primo maggio e dal 20 aprile al primo maggio. 

Il 2 giugno è di domenica mentre Ferragosto, se non si è già in ferie, si può scegliere con appena due giorni di regalarsi un viaggio dal 10 al 15 o dal 15 al 19 agostoOgnissanti, 1 novembre, è venerdì e permette lungo weekend autunnale per staccare la spina prima di Natale.

Continua qui


Potrebbe interessarti: https://www.romatoday.it/attualita/giorni-festivi-ponti-ferie-2019.html
Seguici su Facebook: https://www.facebook.com/pages/RomaToday/41916963809

Capanne di Marcarolo, disposta l'autopsia per il corpo ritrovato senza vita

Solo l'esame autoptico potrà dare certezze e rivelare se il corpo senza vita rinvenuto lunedì 31 dicembre nei boschi di Capanne di Marcarolo, frazione di Bosio, sia quello di Saverio Tagliafierro, il 75enne cercatore di funghi disperso dall'inizio di novembre proprio in quelle zone


CRONACA - Solo l'esame autoptico potrà dare certezze e rivelare se il corpo senza vita rinvenuto lunedì 31 dicembre nei boschi di Capanne di Marcarolo, frazione di Bosio, sia quello di Saverio Tagliafierro, il 75enne cercatore di funghi disperso dall'inizio di novembre proprio in quelle zone.

Nell'ultimo giorno del 2018, un escursionista si trovava nell'area protetta del parco naturale delle Capanne di Marcarolo, in una zona particolarmente impervia, quando ha fatto una sconvolgente scoperta: il cadavere di un uomo in avanzato stato di decomposizione. Subito sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco.

Il sospetto è che possa trattarsi di Saverio Tagliafierro, il cercatore di funghi che lo scorso 3 novembre aveva fatto perdere le proprie tracce nella stessa zona dove è stato trovato il cadavere


L’uomo, 75 anni, originario di Pegli (Genova), sabato 3 novembre era andato nei boschi insieme a un amico. I due a un certo punto si erano separati e quando l’amico, nel tardo pomeriggio, non aveva visto tornare Tagliafierro alla macchina, aveva allertato i soccorsi. 


Continua qui


Uomo di 53 anni trovato senza vita in un campo: ipotesi omicidio


.

Tambureggiante arrivo dell'aria FREDDA sull'Italia!

Prevista NEVE da questa sera lungo le coste adriatiche!


L'ondata di freddo che da giorni stiamo seguendo su mappe e modelli è ai nastri di partenza.
Il fronte freddo visibile nella prima immagine, sta valicando in queste ore l'arco alpino e si dirigerà con la sua parte più attiva verso il versante adriatico e al meridione.
Sulle regioni settentrionali darà luogo a forti venti di Foehn che nella giornata odierna spazzeranno le pianure e la Liguria.
Diverso il discorso per le regioni adriatiche ed interne; qui è previsto un repentino aumento della nuvolosità da nord con le prime precipitazioni, nevose a quote sempre più basse, che si faranno vedere già attorno al mezzogiorno.

Campione d'Italia, tutti licenziati: il Capodanno più amaro nell'ex paradiso

I sindacati cercando di essere ottimisti: "Ora si riparte"

Como, 2 gennaio 2019  - «Campione d’Italia ha toccato probabilmente il punto più basso della sua storia e adesso non resta che ripartire». Cerca di trovare una nota di ottimismo Christian Toini, segretario dello Snalc – Sindacato Nazionale Autonomo Lavoratori Case da Gioco – che si dichiara pronto a collaborare con il commissario straordinario, non appena verrà nominato dal Governo, per riaprire al più presto la casa da gioco. Nei giorni scorsi i sindacati avevano definito un errore il licenziamento dei 469 dipendenti. «Speriamo fino all’ultimo in un ripensamento – aveva dichiarato Mimma Agnusdei segretario della Slc Cgil Como – La scelta dei curatori fallimentari è prevista dalla procedura, ma non esistono atti obbligati. Tanto più che dopo mesi ci troviamo di fronte a una chiara indicazione del Governo per riaprire la casa da gioco». Secondo Toini, sostenuto anche da Fisascat Cisl e Ugl, i licenziamenti in base all’attuale impianto normativo in materia di ammortizzatori sociali sono «conditio sine qua non per consentire ai lavoratori residenti in Italia di poter accedere alla Naspi e poter riscattare il Tfr».

Continua qui

Usa, gas lacrimogeni contro 150 migranti al confine con il Messico

Tra le persone prese di mira anche donne e bambini, nonché alcuni reporter


Le autorità americane hanno usato gas lacrimogeni per respingere circa 150 migranti arrivati con dall'Honduras che stavano tentando di sfondare la recinzione al confine tra Usa e Messico, a Tijuana. Lo scrive l'agenzia Associated Press, riferendo di almeno tre raffiche di gas nella parte messicana della frontiera. Tra i migranti presi di mira anche donne e bambini, nonché alcuni reporter.

martedì 1 gennaio 2019

Scossa di terremoto 4.2 con epicentro a Collelongo (L'Aquila)

Al momento non sono segnalati danni a cose o persone


Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 con epicentro a tre chilometri dalla località di Collelongo (L'Aquila), ad una profondità di 17 chilometri, è segnalata dall'Ingv.

Al momento non sono segnalati danni a cose o persone.

La scossa con epicentro a Collelongo, centro situato a circa 54 chilometri dall'Aquila, è stata avvertita anche nei paesi limitrofi fino a propagarsi per tutta la Marsica: ad Avezzano le persone si sono riversate nelle strade.

Continua qui

Possedere un'auto costa, da 5 mila a 8 mila euro all'anno

Tra le voci di spesa maggiore i carburanti e le tasse


Se fino a qualche anno fa l'auto era considerata un vero e proprio oggetto del desiderio, da possedere a tutti i costi, oggi le cose sono decisamente cambiate. Da un lato la possibilità di scegliere differenti soluzioni di mobilità, economiche e veloci - dallo sharing al car pooling passando per i servizi di noleggio - dall'altro la volontà di risparmiare i costi legati alle tasse e all'assicurazione, spingono sempre più persone ad allontanarsi dall'idea di acquistare un'auto.

Anche perché, oggigiorno, mantenere una vettura, costa. E non poco: si spendono circa tra i 5mila e gli 8mila euro all'anno, a seconda del modello e dell'alimentazione scelta, per una percorrenza media di 15mila km. A partire dalla spesa d'acquisto che per gli italiani, stando a quanto sostiene AutoScout24, è un vero e proprio salasso: per comprare una vettura occorre accumulare più di 14 stipendi (peggio di noi solo gli spagnoli) con un budget medio di spesa di circa 22.400 euro.

Al di là dell'acquisto dell'auto, che secondo l'Osservatorio Autopromotec, è al secondo posto tra le voci di spesa, il costo maggiore riguarda sicuramente il carburante (60,7 miliardi di euro su un totale di 195,3 miliardi, in pratica l'11% del Pil).
Continua qui

Professione reporter, sempre piu' morti

Nel 2018 hanno perso la vita 94 giornalisti nel mondo

Video


Botti, un ferito grave nel Milanese

Ragazzo ha mano dilaniata e grave ferita alla testa


(ANSA) - MILANO, 1 GEN - Un ragazzo è rimasto gravemente ferito per l'esplosione di un petardo a Cesate, nel Milanese.
    Secondo le prime informazioni ha riportato una grave ferita alla testa e alle mani, una delle quali, la sinistra, è stata dilaniata. La destra ha perso un dito e il volto ha riportato ustioni.

Continua qui

Tre accoltellati in stazione a Manchester, si indaga per terrorismo

Accoltellamento ieri sera in stazione Victoria al grido 'Allah'


Ieri sera un uomo ha accoltellato tre persone, tra cui un agente di polizia, alla stazione ferroviaria di Manchester, in Gran Bretagna, ed è stato arrestato. I feriti, un uomo ed una donna, oltre al poliziotto accoltellato ad una spalla, sono stati ricoverati in ospedale. Le forze dell'ordine sono accorse alla stazione Victoria in seguito ad una telefonata che li avvisava di quanto stava accadendo.

L'indagine sul'attentato è condotta dal reparto antiterrorismo.  La Polizia dei trasporti britannica (Btp) ha confermato che un uomo è stato arrestato, aggiungendo che non c'è nulla che possa suggerire una minaccia più ampia. In un comunicato, la Btp spiega di aver ricevuto una chiamata poco prima delle 21 dell'ultimo dell'anno.
Continua qui