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mercoledì 6 marzo 2019

Otto marzo, scioperi in vista: a rischio trasporto locale, sanità e scuola

La manifestazione delle sigle sindacali autonome che si uniscono all'appello di Non Una Di Meno

MILANO - Possibili disagi in vista per la giornata dell'8 marzo, durante la quale sono previste agitazioni da parte delle sigle sindacali autonome. Lo sciopero generale è stato proclamato da Slai Cobas, Cobas, Adl Cobas, Si Cobas, Cobas del Lavoro Privato, Usb (per il trasporto ferroviario dalle ore 00.00 alle ore 21.00), Usi (per le Ferrovie dalle ore 00.00 alle ore 21.00, per i vigili del fuoco dalle ore 08.00 alle ore 14.00), Cobas-Comitati di Base della Scuola, Anief per la scuola, Sgb, Cub (per il trasporto viaggiatori e merci dalle ore 00.00 fino alle ore 21.00). Tra i motivi della protesta, l'adesione all'appello del movimento Non Una Di Meno, l'opposizione alla violenza maschile sulle donne e alla violenza di genere, nonchè contro le politiche "reazionarie, razziste e xenofobe dell'attuale governo".

Tra le società coinvolte rientra il Gruppo Fs Italiane, i cu dipendenti potrebbero aderire ad uno sciopero generale, da mezzanotte alle 21 di venerdì 8 marzo 2019. Nei giorni scorse, Ferrovie dello Stato Italiane ha spiegato che lo sciopero è stato indetto da Slai Cobas, Usi, Cobas, Usb, Usi-Ait, Cub, Sgb.


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Donna violentata in Circumvesuviana a San Giorgio, fermati tre ragazzi appena maggiorenni: avevano già tentato di abusare di lei

Sono tre italiani del posto, hanno tra i 18 e i 20 anni. Incastrati dalle telecamere di videosorveglianza e dal racconto della vittima. Il sindaco: "Tre animali"

San Giorgio a Cremano. La svolta è arrivata nella notte, dopo l'esame delle telecamere di videosorveglianza: così è scattato il fermo dei tre presunti componenti del branco della Circumvesuviana che ha violentato nell'ascensore della stazione di San Giorgio una ragazza di 24 anni, ieri pomeriggio. 

Sono tre ragazzi italiani tra i 18 e i 20 anni, residenti nell'area vesuviana, per i quali è stato emesso un fermo di polizia giudiziaria.  Sono accusati di violenza sessuale di gruppo. Il provvedimento dovrà ora essere convalidato dai magistrati. Secondo quanto riferito dalla vittima, tre settimane or sono, la ragazza aveva subito un primo tentativo di violenza da parte degli stessi tre giovani che hanno poi abusato di lei mercoledì sera. L'episodio, non denunciato, è avvenuto sempre nella stazione della Circum di San Giorgio a Cremano, dove un amico aveva presentato alla ragazza i tre giovani
Ieri, con il pretesto di chiederle scusa per quel fatto, l'hanno invitata con insistenza a fumare una sigaretta in loro compagnia, per poi aggredirla.

Le indagini sono condotte dal commissariato di San Giorgio a Cremano guidato dal dirigente Pasquale Toscano e dalla squadra mobile, sono coordinate dal pool "Fasce deboli" della Procura, diretto dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone. Fondamentali, oltre alle immagini, il racconto e la descrizione fornita della ragazza, originaria di Portici, che aveva già detto agli investigatori di conoscere di vista i suoi tre aggressori, giovani tutti incensurati.


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Reddito, partenza nel caos ancora scontro sui “navigator”

Da oggi si possono presentare le domande sul portale Internet, alle Poste e ai Caf, ad aprile arriva la card. Di Maio: ridurre da 6 mila a 4.500 gli operatori che aiutano chi cerca lavoro. Ma le Regioni dicono no

ROMA - Oggi il via alle domande per il reddito di cittadinanza nel caos. Non solo agli sportelli di Poste e Caf, ma anche istituzionale. Le Regioni si dicono pronte al ricorso alla Corte Costituzionale contro l'assunzione dei navigator. I Comuni chiedono di eliminare il termine dei 6 mesi entro cui preparare i lavori di pubblica utilità da assegnare a chi prende il sussidio. Il Forum delle famiglie cita il dato diffuso ieri da Istat - il 50% dei beneficiari saranno single.

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Reddito Cittadinanza. Da Milano a Bari, volti e storie di chi ha bisogno d'aiuto


È morto il bimbo caduto da un carro di Carnevale

La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo contro ignoti

Non ce l'ha fatta il bimbo di due anni e mezzo caduto dal carro di Carnevale martedì  pomeriggio durante una sfilata in centro a Bologna. Il piccolo, Gianlorenzo Manchisi, è morto all'ospedale Maggiore del capoluogo emiliano-romagnolo dove era ricoverato in gravissime condizioni. Ne dà conferma l'Ausl di Bologna, mentre la famiglia chiede che sia rispettato questo momento di dolore.
La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo contro ignoti, per lesioni colpose, sul caso del bambino. Lo ha spiegato il procuratore capo Giuseppe Amato. 
Il bambino è caduto martedì pomeriggio da uno dei carri allegorici che stavano sfilando nel centro di Bologna durante la tradizionale parata del Carnevale, organizzata dalla Curia, in occasione del Martedì grasso. Il piccolo era stato trasportato con l'ambulanza all'ospedale Maggiore dopo essere stato rianimato in strada da un soccorritore e dagli operatori del 118: terminati gli esami diagnostici era stato portato in sala operatoria e sottoposto a un delicato intervento. Conclusa l'operazione, il piccolo era stato ricoverato nel reparto di rianimazione in prognosi riservata e in pericolo di vita. I carabinieri hanno sequestrato il carro.
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Caporalato e violenza sessuale: cinque arresti a Reggio Calabria

Per i fermati ci sono anche le accuse di estorsione e istigazione alla corruzione


Caporalato e violenza sessuale. Sono questi alcuni dei capi di accusa che hanno portato all'arresto di cinque persone ad opera dei carabinieri di Reggio Calabria. Oltre a quei capi d'accusa i fermati sono anche accusati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, estorsione e istigazione alla corruzione. Questi i reati contestati a vario titolo a cinque persone nei cui confronti i carabinieri di Reggio Calabria, coordinati dalla Procura della Repubblica di Palmi (Rc), hanno eseguito altrettante ordinanze di custodia cautelare. Gli indagati, negli ultimi due anni, avrebbero impiegato cittadini romeni e un maliano come braccianti in due aziende agricole dell'area pre-aspromontana, con paghe irrisorie (in media, meno di un euro per ora di lavoro) e in totale e continuata violazione della normativa in materia.


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Migranti irregolari: quanti ne ha rimpatriati Salvini in 8 mesi di governo?

di Milena Gabanelli e Simona Ravizza

A gennaio 2018 Matteo Salvini in campagna elettorale promette: «Non vedo l’ora di vincere le elezioni per riempire gli aerei e riportare gli immigrati a casa loro. Ce ne sono troppi». Le elezioni le ha vinte. Nei primi sei mesi da ministro dell’Interno (giugno-dicembre 2018) ha rimpatriato 3.851 irregolari. Nello stesso periodo di tempo, l’anno prima, l’allora ministro dell’Interno Marco Minniti aveva eseguito 3.968 rimpatri. Dal primo gennaio 2019 al 17 febbraio sono stati 867, 18 al giorno. Complessivamente nel 2018 — con il governo Gentiloni per la prima metà dell’anno e della Lega-M5S per la seconda — ci sono state 6.820 espulsioni, sempre 18 al giorno. Nel 2017 sotto Gentiloni 6.514, ovvero 17 al giorno. A conti fatti, discostarsi da questi numeri è difficile. Ecco perché.

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martedì 5 marzo 2019

Navigator in alto mare

Secondo i piani (confusi) del Governo in Piemonte saranno circa 800. Ma sulle modalità di selezione e formazione di queste figure chiave per l'erogazione del reddito di cittadinanza è scontro con le Regioni. Pentenero: "Si tratta di una nostra competenza specifica"

Popolo di santi, poeti, ma non ancora di navigator. Già, perché è proprio su questa figura, taumaturgica nella narrazione pentastellata della soluzione ai problemi della ricerca del lavoro, che si sta consumando un duro bracco di ferro tra Regioni e Governo. Le prime, adeguandosi spesso obtorto collo a una misura che non condividono come il reddito di cittadinanza, chiedono di essere loro a ad assumere e ancor prima a selezionare i navigator, mentre lo schema seguito dal ministro del Lavoro Luigi Di Maio prevede che sia Anpal Servizi, branca dell’Agenzia nazionale per le Politiche del Lavoro, a fare direttamente le assunzioni.

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Il reddito di cittadinanza slitta a maggio: si teme l'assalto alle Poste

lunedì 4 marzo 2019

Locanda dei Girasoli, furto vergognoso: portati via incasso, pc e stampanti ai ragazzi down

Una notizia che ha dell’ignobile: la Locanda dei Girasoli di Roma, il ristorante gestito da ragazzi Down, è stata colpita da un furto: alcune persone non ancora identificate si sono intrufolate nel locale del Tuscolano portando via computer, stampanti e l’incasso della serata precedente per un valore di circa 2mila euro.
 Il ristorante non è un semplice ristorante, ma uno di quei posti emblema dell’integrazione sociale. La Locanda dei Girasoli ha aperto nel 1999 e da allora si sono succeduti nel lavoro ragazzi Down o autistici.
Dal 2013, con l’aiuto di altre imprese sociali, è iniziato un vero percorso di rilancio e di riorganizzazione della Cooperativa che ha aumentato di molto l’attività del ristorante e soprattutto ha portato ad una visibilità del progetto sia nazionale che internazionale, che però non ha altrettanta ricaduta positiva sui conti.
Infatti ad oggi è attiva una petizione perché il locale è a rischio chiusura: i costi di gestione sono alti e la zona non faciliterebbe l’arrivo di nuovi clienti, la “collocazione del locale risulta assolutamente inadeguata, si trova in una zona periferica e residenziale, con una oggettiva difficoltà di accessibilità”.
E ora un altro duro colpo si staglia su questo magnifico luogo, esempio che è possibile ottenere tutto, ma davvero tutto, con ostinazione e buona volontà.
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Tornado Alabama: 22 morti, anche 2 bimbi

Allarme meteo esteso a Georgia, Florida e South Carolina


Almeno 22 persone, tra cui due bambini, sono state uccise da un tornado che ha colpito l'Alabama, distruggendo case prefabbricate e sradicando alberi. Lo ha reso noto Jay Jones, sceriffo della contea di Lee.
    L'allarme meteo è stato esteso a Georgia, Florida e South Carolina.
    Il tornado si è abbattuto con violenza su Beauregard, una comunità a circa 100 km a est di Montgomery, la capitale dell'Alabama.

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Ferisce alla gola un ragazzo di 14 anni che aveva invitato al suo compleanno

Abuso di droga e alcol, 40 punti sutura. Arrestato dopo fug

Durante la sua festa di compleanno, sembra a base di alcolici e stupefacenti, ieri sera a Vizzini un ventenne ha sferrato un colpo di coltello al collo di uno dei suoi invitati, un ragazzo di 14 anni, procurandogli una ferita di 15 centimetri. La vittima se l'è cavata con 40 punti di sutura. L'aggressore, Samuele Monterosso, è stato arrestato dopo la fuga, nei pressi dell'abitazione di un conoscente. Il ventenne ha preso un coltello dalla cucina, ha afferrato l'ospite per i capelli e l'ha colpito.
Il ventenne, ricostruiscono i carabinieri, ieri sera ha invitato a casa la ristretta cerchia di amici, tra i quali il 14enne, per festeggiare il ventesimo compleanno. Festeggiato e invitati sembra abbiano abusato di sostanze stupefacenti ed alcoliche fino a perdere ogni freno inibitore facendosi prendere così da una eccessiva euforia. Circostanza che, spiegano i carabinieri, ad un certo punto della serata ha visto il padrone di casa alzarsi di scatto, recarsi in cucina per prendere un coltello, tornare indietro e, pronunciando frasi deliranti, afferrare per i capelli il minorenne e infliggergli un taglio al collo da parte a parte per poi fuggire via. La provvidenziale telefonata fatta ai militari dell'Arma da uno degli esterrefatti invitati, ha consentito l'intervento sul posto di una ambulanza del 118 che ha soccorso e trasportato la vittima all'Ospedale di Lentini (Siracusa), dove i medici hanno dovuto richiudere la ferita.
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Quota 100, assegni a rischio: le risorse non bastano

Le risorse stanziate dal governo potrebbero non bastare. Brambilla: "Serve un rubinetto". Ecco cosa può succedere

Rischio coperture per quota 100. A lanciare l'allarme sul nuovo sistema previdenziale è il professor Alberto Brambilla che ai microfoni di Tgcom24 sottolinea un rischio imminente che riguarda migliaia di lavoratori che chiedono di poter accedere alla pensione: "Le domande sono tante, oltre 77mila.



Se consideriamo che siamo partiti da circa un mese, oggettivamente sono parecchie, più di quanto previsto. Di questo passo - continua - penso che dovrà scattare l’articolo 28 (commi 3 e 4): in sintesi, se le domande cominciano a essere più di tante occorre mettere un rubinetto". Insomma il tecnico vicino alla Lega prospetta lo scenario di un cambio in corsa che di fatto possa mettere delle barriere ulteriori all'uscita anticipata per frenare la corsa alle risorse stanziate dal governo. È noto che con la manovra varata poco prima di Capodanno, l'esecutivo gioca un partita rischiosissima: rischia di dover spendere più di quanto c'è in cassa. E il caso quota 100 in questo senso è abbastanza emblematico.

Secondo quanto riportato dall'Inps, le domande pervenute all'istituto di previdenza sociale per una uscita dal mondo del lavoro con il nuovo regime previdenziale. Se il trend venisse confermato allora nei conti del governo risulterebbero 133mila uscite in più rispetto alle 315mila che aveva stimato l'esecutivo. E questo scenari può portare ad un esito finora imprevedibile: una drastica riduzione delle uscite per evitare un aggravio di costi sulle casse dello Stato. Infatti per Quota 100 in un primo momento erano stati stanziati ben 6,7 miliardi. Poi dopo il braccio di ferro tra i gialloverdi e l'Ue, le risorse messe a disposizione hanno toccato quota 4,7 miliardi. Una cifra nettamente inferiore a quella prevista in partenza.

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Fuori 23mila medici in 3 anni per pensioni e quota 100

Primarie Pd, trionfa Zingaretti: “I delusi stanno ritornando”. L’affluenza supera 1,8 milioni

Gentiloni verso la presidenza del partito. L’obiettivo è la pace interna con i renziani


ROMA
Non sono andati a vuoto gli appelli di Prodi, Veltroni, Letta e dello stesso Renzi: la chiamata alle armi del popolo della sinistra ha funzionato e le primarie del Pd sono state un successo imprevisto alla vigilia. Un milione e mezzo di votanti ai gazebo, assicurano dal Nazareno, qualcuno si spinge a dire oltre 1,8 milioni, più del 2017 quando fu eletto Renzi: del resto code fin dalla mattina ai gazebo facevano presagire un esito eclatante. E anche grazie a questa poderosa affluenza, Nicola Zingaretti, classe 1965, governatore del Lazio, si afferma e vince sfiorando il 70%, secondo i dati ancora parziali nella notte ma già indicativi. «Il nuovo Pd dovrà essere fatto di unità e cambiamento. Vorrà dire guardare le persone non dal dirigibile, ma da vicino nella loro vita concreta. Basta con le figurine, le incomprensioni, io sto con quello tu con l’altro, la politica non ha senso se si distanzia dalla condizione umana degli individui», è il suo biglietto da visita, seguito da un «non sarò mai capo, ma leader di una comunità». Con l’orgoglio di poter dire «i delusi stanno tornando», guardando ad una possibile rivincita.

domenica 3 marzo 2019

LUNEDI arriverà qualche PIOGGIA su alcune zone del NORD, vediamo dove...

La coda di una perturbazione riporterà un po' di pioggia al nord dopo quasi un mese di secco. Sulle Alpi arriverà anche qualche nevicata.


Dopo un febbraio disastroso al nord e su parte del centro, trascorso tra nebbia, inquinamento e temperature sopra media, in questi giorni la situazione sta lentamente cambiando.
L'alta pressione è stata elimitata dall'Europa, ma ora si attende qualche risultato in termini precipitativi anche su quelle zone che non vedono cadere acqua dal cielo da diverso tempo.
Una prima perturbazione (debole) si farà vedere al nord nella giornata di lunedi 4 marzo; purtroppo si tratterà di piogge mal organizzate e non risolveranno i problemi di carenza idrica che affliggono queste zone; inoltre, non tutte le regioni del nord verranno coinvolte.
Per dare un'idea delle regioni che verranno interessate, ecco la sommatoria delle precipitazioni che cadranno al nord nella giornata di lunedi 4 marzo (fino grossomodo alle 8 di sera).
Come si nota dalla mappa, le precipitazioni bagnerannola Liguria centro-orientale (specie le zone interne), la Lombardia (specie i settori settentrionali), l'alto Veneto, il Trentino e il Friuli.
Sulle Alpi tornerà anche un po' di neve sopra i 1500-1700 metri a partire dalla Val d'Aosta.
Qualche pioggia potrebbe spingersi anche sul Piemonte orientale e settentrionale, unitamente all'alta Toscana.
Tempo invece asciutto su Ponente Ligure, Piemonte centro-occidentale, Emilia Romagna e basso Veneto, zone che resteranno sottovento al flusso portante da sud-ovest.

Code ai gazebo delle primarie Pd: «Le schede non bastano, servono fotocopie»

Roma - È la domenica delle primarie per il Partito democratico. Lunghe code, fin dalle 8, per eleggere i mille componenti dell’Assemblea nazionale e per scegliere chi sarà il nuovo segretario dem tra Maurizio Martina, Nicola Zingaretti e Roberto Giachetti. Oltre 7000 i seggi, fra Italia ed estero, aperti fino alle 20. Possono votare tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto 16 anni e quelli dell’Unione europea e di altri Paesi, residenti in Italia: occorre avere la tessera elettorale e un documento di identità. Chi non è iscritto al Pd dovrà lasciare un contributo di almeno 2 euro. Sono inoltre previsti seggi speciali negli ospedali, case di cura, case di riposo.
Genova, 10mila al voto in mattinataSecondo quanto comunicato intorno alle 14 da Alberto Pandolfo, segretario del Pd a Genova, fra le 8 e le 12, sul territorio dei 9 Municipi genovesi e nei Comuni della provincia di Genova (più sotto, tutti i seggi) «hanno votato circa 10mila persone: si tratta di un ottimo segnale, che ci auguriamo venga confermato anche nel pomeriggio».

Fallimento Fogliani, chiudono Moody e Pasticceria svizzera

Genova - Dietro ai due banconi bianchi del Moody di via XII Ottobre è un via vai di camerieri e barman che spostano centinaia di paste e sandwich. «Dobbiamo portare via tutto - dice uno di loro - Oggi sono venuti i curatori e ci hanno detto che da domani il locale resterà chiuso. In attesa di capire cosa succederà. Anche a noi». Qualcuno saluta i colleghi con una piccola scatola di dolci in mano, che tanto il giorno dopo non potrà acquistare nessuno. Altri aspettano che gli ultimi clienti seduti ai tavolini si alzino. Così anche l’ultima porta verrà chiusa con una catena da moto.
Quella di ieri è stata l’ultima giornata di attività del Moody, storico bar del centro, e della Pasticceria Svizzera di via Albaro. Martedì scorso, il collegio di giudici della sezione fallimentare del tribunale di Genova ha sentenziato il fallimento della Moody srl, la società di Gregorio Fogliani che gestisce oltre a questi due locali lo stesso marchio Pasticceria Svizzera. E, ieri, le due curatrici fallimentari nominate dal tribunale, Olga Russo ed Elisabetta Vassallo, hanno deciso di non concedere alle tre realtà l’esercizio provvisorio
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Dall’Ecotassa all’ecobonus, cosa cambia per gli automobilisti

I chiarimenti sono arrivati in extremis, ieri sera. Ma la risoluzione 32/E, con cui l’agenzia delle Entrate ha dato le prime indicazioni ufficiali su ecobonus ed ecomalus, non lascia dubbi su un punto: il bonus non si può ancora prenotare, l’ecotassa va invece pagata subito. E facendo attenzione

PER SAPERNE DI PIU’ 
Ecotassa 2019 sull'auto si paga subito, l'ecobonus può attendere 
Mercoledì con il Sole / Auto, tutti i modelli con ecobonus e quelli con ecotassa 
Ecotassa 2019: tutte le offerte delle case auto



Ecotassa, ecco 20 modelli auto diffusi che la pagheranno



Ecotassa sulla CO2 sopra i 160 g/km, l'elenco delle auto colpite


Fa troppo caldo Caldo: mandorli, albicocchi e peschi pronti a sbocciare, natura in tilt

Mandorli, albicocchi e peschi in fiore già pronti a sbocciare ma tutte le coltivazionisono in grande anticipo per un mese di febbraio insolitamente caldo e siccitoso che ha mandato la natura in tilt, con lo spuntare addirittura di fiori spontanei come le viole nei prati.
“Questa “finta primavera” ha ingannato le coltivazioni favorendo un “risveglio” che le rende particolarmente vulnerabili all’annunciato ritorno del freddo con danni incalcolabili per la produzione. Gli effetti peraltro – sottolinea il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – si fanno già sentire sugli ortaggi dove è saltata ogni programmazione dei raccolti con broccoli, cavoli, sedano, prezzemolo, finocchi, cicorie, bietole che maturano contemporaneamente per le temperature primaverili”.
Temperature massime di 2,8 gradi superiori alla media compromettono le coltivazioni che si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa con l’inizio del rigonfiamento delle gemme nelle piante da frutto.
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Sondaggi elettorali del Termometro, il PD si avvicina al Movimento 5 stelle


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Bologna: uccise una donna in preda ad una 'tempesta emotiva', pena dimezzata

Sentenza di appello. Olga Matei fu strangolata il 5 ottobre 2016


Una 'tempesta emotiva' determinata dalla gelosia può attenuare la responsabilità di chi uccide. Anche sulla base di questo ragionamento la Corte di appello di Bologna ha quasi dimezzato la pena a Michele Castaldo, 57 anni, omicida reo confesso di Olga Matei, la donna con cui aveva una relazione da un mese e che strangolò a mani nude il 5 ottobre 2016 a Riccione (Rimini). In primo grado era stato condannato a 30 anni dal Gup di Rimini, per omicidio aggravato dai motivi abietti e futili.
Davanti alla Corte di assise di appello di Bologna il pg Paolo Giovagnoli, nell'udienza del 16 novembre, aveva chiesto la conferma della sentenza. Ma i giudici, pur riconoscendo l'aggravante, hanno ridotto la pena a 16 anni, concedendo le attenuanti generiche. 

Nella sentenza, da poco depositata, si spiega che la decisione deriva in primo luogo dalla valutazione positiva della confessione. Inoltre, si legge nell'atto, sebbene la gelosia provata dall'imputato fosse un sentimento "certamente immotivato e inidoneo a inficiare la sua capacità di autodeterminazione", tuttavia essa determinò in lui, "a causa delle sue poco felici esperienze di vita" quella che il perito psichiatrico che lo analizzò definì una "soverchiante tempesta emotiva e passionale", che in effetti, "si manifestò subito dopo anche col teatrale tentativo di suicidio".
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sabato 2 marzo 2019

Milano: marcia antirazzista 'People, prima le persone': 'Siamo in 200mila'

In piazza sfilano ong, sindacati e scout

A Milano la manifestazione contro il razzismo 'People, prima le persone'. All'iniziativa partecipano - secondo la stima dell'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino - 200mila persone. 
Apre il corteo uno striscione giallo con il nome dell'evento, tenuto dagli scout, vicino a loro il sindaco di Milano Sala. 'E' un momento di grande cambiamento per il Paese, è questa la nostra visione dell'Italia. Uno spartiacque per la società', dice. Fra i presenti i segretari della Cgil, Maurizio Landini, della Uil, Carmelo Barbagallo, i governatori della Toscana, Enrico Rossi, e del Lazio, Nicola Zingaretti. Molte le famiglie con bambini arrivate alla coloratissima manifestazione. 
 "Una grande iniziativa pubblica per dire che vogliamo un mondo che metta al centro le persone. La politica della paura e la cultura della discriminazione viene sistematicamente perseguita per alimentare l'odio e creare cittadini e cittadine di serie A e di serie B. Per noi, invece, il nemico è la diseguaglianza, lo sfruttamento, la condizione di precarietà".
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Camorra, preso il superlatitante Di Lauro

Salvini: "Nessuna tregua ai criminali". Classe 1980, è latitante dal 2004: quarto figlio di Paolo di Lauro, soprannominato "Ciruzzo o' milionario"

Al centro il superlatitante di camorra Marco Di Lauro catturato grazie a un'operazione congiunta di Polizia e Carabinieri, Napoli, 2 marzo 2019. ANSA/FUSCORIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
Catturato il superlatitante di camorra Marco Di Lauro, grazie a un'operazione congiunta di Polizia e Carabinieri: lo rende noto il titolare del Viminale Matteo Salvini che fa i complimenti alle forze dell'ordine. "Dopo l'arresto di un terrorista algerino dell'Isis - afferma - mettono a segno un'altra operazione importantissima. Nessuna tregua ai criminali".
Marco di Lauro si nascondeva in un appartamento di via Emilio Scaglione, nel quartiere di Chiaiano, periferia nord di Napoli. Alla vista delle forze dell'ordine non ha opposto resistenza. Classe 1980, Di Lauro è latitante dal 2004: quarto figlio di Paolo di Lauro, soprannominato "Ciruzzo o' milionario", fondatore della famiglia camorristica napoletana di Secondigliano, figura nella lista dei 30 latitanti più pericolosi.
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Difesa del suolo, su 11 miliardi solo 4,7 milioni per il Piemonte

La Regione protesta: “Dal governo discriminazione inaccettabile, il precedente esecutivo attribuiva alla nostra regione 470 milioni”

Il Piemonte è una delle Regioni maggiormente soggette a rischio idrogeologico
TORINO
Piemonte dimenticato da Roma: anche sul fronte della difesa del suolo. «A noi solo le briciole». La protesta parte dall’assessore regionale Francesco Balocco:, che tra le deleghe ha anche la Difesa del suolo. «Continua la penalizzazione del governo Lega-5 Stelle nei confronti della nostra regione - esordisce l’assessore -. La ripartizione degli 11 miliardi annunciati da Conte per il programma Proteggi Italia, che però considera solo i danni delle alluvioni del 2018, assegna al Piemonte solo 4,7 milioni con regioni che si assicurano cifre quasi 200 volte più grandi: 750 milioni al Veneto, 333 alla Liguria.
«Fondi spariti»
Le risorse complessive, aggiunge Balocco, sono le stesse messe a disposizione del piano Italia Sicura del governo precedente, che però attribuivano al Piemonte 470 milioni per interventi urgenti già concordati e programmati e altri programmabili. Alcuni esempi: 55 milioni per l’area metropolitana torinese, 27 milioni per frane e valanghe, 69 milioni per le inondazioni, 8,6 milioni in prevenzione del dissesto, 40 milioni per la manutenzione diffusa del territorio, destinati e comuni e province. «Appena insediato il Governo Conte ha azzerato Italia Sicura, togliendo sostanzialmente la copertura finanziaria per questi impegni e perpetuando l’ennesimo furto al Piemonte - conclude l’assessore -. Ora, quasi una beffa, questa ridicola “mancia”: 4,7 milioni per l’intervento su Bussoleno, una cifra che copre solo la metà del necessario per la frana.
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venerdì 1 marzo 2019

A7: sbaglia direzione, fa inversione a 'U' e prende l'autostrada contromano

GENOVA - Sbaglia uscita e imbocca l'A7 e per tornare indietro fa inversione a U e prende l'autostrada contromano. E' successo alcuni giorni fa e adesso la polizia stradale ha identificato il conducente responsabile della manovra azzardata. Si tratta di un albanese di 50 anni, denunciato dagli agenti. L'uomo ha imboccato l'A7 alle 4 del pomeriggio al casello di Genova Bolzaneto per tornare verso Recco.
Sbaglia strada e invece di imboccare la A12 prosegue verso Genova Ovest. A quel punto, accosta in una piazzola e inverte la marcia mettendosi in contromano. Una volta entrato nella galleria Rivarolo, dopo avere evitato una vettura, riesce a evitare anche un furgone della manutenzione. L'autista lo avvisa e gli fa invertire marcia. La polizia stradale ha analizzato le immagini delle telecamere e sentito i testimoni e grazie al numero di targa è riuscita a risalire al guidatore.
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Tav, la nuova relazione dimezza gli svantaggi. Via ai bandi, 5S spaccati

Ponti ricalcola i costi-benefici su mandato di Conte, il saldo negativo passa da 7 a 3,5 miliardi. Verso un progetto low cost. E il premier incontrerà Macron

Chiamare i bandi di gara «ricognizioni tra le imprese» che dunque «non preoccupano», come dice il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. Aggiungere un allegato all’analisi costi-benefici «che abbatte di circa la metà l’eccesso di costi passando da 7 a 3,5 miliardi, perché si considerano solo le spese che sosterrà l’Italia», come spiegano Marco Ponti e Francesco Ramella, autori della prima analisi e ora del supplemento...

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Airola: "Se il Movimento dice sì alla Tav, me ne vado, ma mi tengo il simbolo"

“Furbetti” degli esami del sangue Al San Martino, gli indagati sono 2.300

Genova - Nessuna possibilità di minimizzare: è salito a 2.300 il numero delle persone indagate nell’ambito dell’inchiesta sulle analisi di laboratorio fatte ad amici e parenti senza pagare il ticket all’ospedale San Martino, un’indagine partita da alcuni esposti presentati in procura tre anni fa. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Nas, tra il 2015 e il 2016, almeno 600 dipendenti avrebbero evitato a conoscenti, amici, parenti - e a se stessi - di pagare il ticket per le analisi di laboratorio. Le accuse, a vario titolo, sono falso, truffa ai danni dello Stato e accesso abusivo al sistema informatico.
Il sistema scoperto dai Nas era semplice: per evitare code e ticket si faceva risultare il paziente ricoverato. Il dipendente accedeva al sistema dell’ospedale e immetteva i dati della persona consentendo risparmi ogni volta di 6, 15 o 36 euro. La Corte dei conti nel 2017 aveva condannato a un risarcimento di quasi 96 mila euro, 37 dipendenti ed ex dipendenti del laboratorio di analisi dell’ospedale San Martino,(tra loro anche il direttore del laboratorio, Michele Mussap) senza troppo clamore.
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