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domenica 9 giugno 2019

NASA: IL NUOVO STRAFALCIONE DI DONALD TRUMP SULLA SCIENZA SPAZIALE

Secondo Donald Trump, che ha attaccato la NASA, la Luna fa parte di Marte. Poche settimane fa, il presidente aveva annunciato un viaggio sul satellite

Il nuovo strafalcione di Donald Trump. Dopo aver evidenziato gli “evidenti” (almeno per il presidente degli Stati Uniti) limiti della NASA sul concentrarsi su obiettivi più grandi, il presidente ha regalato una gaffe clamorosa dal punto di vista spaziale. Infatti, in un tweet, il tycoon ha sorpreso molti appassionati di astronomia, riscrivendo completamente le leggi dell’universo.
Per tutti i soldi che spendiamo, la NASA non dovrebbe parlare di andare sulla Luna, lo abbiamo fatto 50 anni fa. Dovrebbero concentrarsi su cose più grandi, incluso Marte (di cui la Luna è parte), Difesa e Scienza.” ha scritto Donald Trump. Ora, inutile dire dove sia il colossale errore. La Luna, satellite creato dalla collisione tra la Terra e un’entità di dimensioni planetarie, si trova a circa 225 milioni di chilometri da Marte.
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sabato 8 giugno 2019

Bloccato striscione ironico con Di Maio e Salvini

Librandi (Fpl): 'Stop da Digos perché contro i vicepremier'. Questura: 'Il Pincio è tutelato'. Di Maio: 'Mai chiesta la rimozione'

La Uil lamenta lo stop ad uno striscione che definisce “ironico” con Luigi Di Maio e Matteo Salvini che il sindacato aveva preparato in occasione della manifestazione unitaria sul pubblico impiego. "Volevamo mettere lo striscione al Pincio questa mattina ma ci hanno bloccato perché troppo grande. Abbiamo poi provato a metterlo per strada ma è intervenuta la Digos, dicendo che visto che questo striscione era contro i due vicepremier non poteva essere aperto". Lo racconta il segretario generale della Uil Fpl, Michelangelo Librandi.
"Giusto per chiarire - interviene Di Maio - e senza alcuna polemica: non ho mai chiesto e non mi sarei mai sognato di chiedere la rimozione di uno striscione che, ironicamente e pacificamente, critica il governo. La libertà di pensiero vale sempre". 
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Lunedi 10 e martedi 11 giugno attenzione ai FORTI TEMPORALI al NORD

Ad eccezione della Liguria e dell'Emilia Romagna, le regioni settentrionali apriranno la settimana prossima sotto intensi temporali.


La dicotomia climatica che sta spaccando in due il nostro Continente, con fresco ed instabilità ad ovest e caldo intenso più ad est, continuerà per gran parte della prossima settimana.
Qualche giorno addietro avevamo affermato che sarebbe stato molto difficile inquadrare un vincitore in questo lungo braccio di ferro che tende ad assomigliare sempre più ad un patto di non aggressione.
Sta di fatto che le regioni settentrionali si troveranno sotto il tiro delle correnti umide meridionali che interagendo con la catena alpina, determineranno la nascita di temporali anche forti. I fenomeni tenderanno ad organizzarsi a nord del Fiume Po, mentre più a sud le precipitazioni risulteranno più sporadiche.
La prima mappa mostra la sommatoria delle precipitazioni attese in Italia nell'arco di tutta la giornata di lunedi 10 giugno:
Le zone maggiormente bersagliate dai temporali saranno la Val d'Aosta, l'alto e medio Piemonte, l'alta Lombardia e il Triveneto. Fenomeni assenti invece sulla Liguria e sull'Emilia Romagna; sul resto d'Italia non si prevedono temporali e il tempo dovrebbe restare abbastanza stabile e caldo, specie al meridione e sulle Isole.
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Giorgetti sfida Draghi sui minibot. E Salvini evoca il rimpasto di governo

I minibot «sono una delle soluzioni». L'uno-due di Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti è un messaggio diretto a Mario Draghi. Il presidente della Bce solo ieri ha bocciato l'idea leghista di pagare i debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese con «minibot»: «o sono valuta illegale» o fanno salire il debito. La Lega fa sapere di non essere d'accordo. «Non sono la Bibbia ma sono una possibilità», dichiara Giorgetti. E Salvini ribatte a Confindustria che bolla i mini-titoli come valuta da Monopoli: «Ma che moneta alternativa, sono decine di miliardi già debito dello Stato». «Tutte le soluzioni nuove sono contestate», taglia corto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

Salvini dalla D'Urso: «Nessun rimpasto, ok a revisione contratto e squadra più compatta»
 
Ma la scelta di ingaggiare un duello con Draghi stupisce anche gli alleati M5s, che non commentano, così come nulla trapela da Palazzo Chigi. L'uscita è stata ponderata e a serata fonti leghiste fanno notare che, a dispetto dell'allarme dei commentatori, i mercati non hanno reagito male, lo spread non è salito. I minibot sono «una» delle soluzioni, non «la» soluzione, ma pagare i debiti della P.a. è «un'emergenza e stiamo valutando come farlo», dice Salvini. «La strada maestra è la crescita», aggiunge Giorgetti. Il leader della Lega si premura anche di aggiungere che i minibot non sono la premessa all'uscita dall'Euro. Ma aggiunge che «piacciono agli italiani». E così la sfida al «no» di Draghi (e della Confindustria) incarna in pieno lo spirito della sfida della Lega all'Europa sui temi economici. È la mina che rischia di rendere impervia la trattativa di Giuseppe Conte e Giovanni Tria con Bruxelles per evitare la procedura d'infrazione.

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Migranti. 62 naufraghi a Pozzallo. Saranno accolti in strutture della Chiesa

La nave cargo Asso 25 approda al porto ragusano. Le persone accolte nelle strutture della Caritas, come confermato anche dalla Cei

Il rimorchiatore italiano Asso 25 con 62 naufraghi salvati a Sud di Lampedusa è approdato al porto di Pozzallo, scortato da due motovedette della Guardia costiera e della Guardia di Finanza. Sulla banchina ad attendere le persone salvate ci sono i responsabili del servizio di prima assistenza, identificazione e accoglienza.
Il caso della nave cargo che batte bandiera tricolore ha messo in crisi le direttive del governo contro i vascelli di salvataggio. Il rimorchiatore, che supporta le attività delle piattaforme petrolifere italiane, difficilmente avrebbe potuto essere dirottato verso porti lontani, come avvenuto alcuni giorni fa con una nave della Marina militare dirottata verso Genova. Il rischio, infatti, sarebbe stato quello di danneggiare le attività petrolifere. 
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venerdì 7 giugno 2019

Coppia lesbica schernita e picchiata sul bus a Londra

La foto-denuncia dell'aggressione omofoba fa il giro del mondo

Due ragazze sono state pestate su un autobus a Londra da un gruppo di uomini omofobi che avevano capito che formavano una coppia, dopo aver inutilmente cercato di imporre loro di esibirsi in un bacio. Sono adolescenti - tra i 15 e i 18 anni - i quattro arrestati, riporta la Cnn. 

    La Bbc riporta la foto della 28enne Melania Geymonat e della sua compagna Chris, entrambe con il volto tumefatto e il naso sanguinante.

    Le due donne erano a bordo di un bus a Camden Town. "Ci hanno circondate - racconta Geymonat alla Bbc - hanno iniziato a dire frasi veramente aggressive, a parlare di posizioni sessuali e ci hanno ordinato di baciarci mentre loro stavano a guardare".

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Poliziotti da 155 giorni senza contratto. Silp Cgil: "Salvini promette tutele e poi..."

Prosegue la protesta delle divise. Installato un contatore sul sito del sindacato di polizia sui giorni della "inerzia del Governo"




Un contatore per ricordare da quanti giorni i poliziotti sono senza contratto di lavoro e ricevono solo “promesse, a parole, di maggiore dignità e tutele” . Lo ha lanciato la Silp Cgil sul proprio sito. E, ad oggi, sono 155 i giorni di ”inerzia del governo nei confronti dei lavoratori in divisa”. 
Il contatore è un monito del sindacato di polizia nei confronti del Governo, Matteo Salvini in primis. 
“Poliziotti, penitenziari, carabinieri, finanzieri e militari sono da 155 giorni senza contratto di lavoro. Abbiamo deciso di ricordare ogni giorno al governo questa situazione inaccettabile con un contatore pubblicato nella home page del nostro sito internet che ogni giorno si aggiornerà e accompagnerà il nostro percorso mobilitazione”, ha affermato Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil.
“Chi oggi ha la responsabilità politica di governare questo Paese - dice Tissone - promette, a parole, maggiore dignità e tutele per i poliziotti ‘dimenticandosi’ di convocare i tavoli per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto a dicembre e, soprattutto, non apposta risorse adeguate nella legge di stabilita né, tantomeno, nuove indispensabili risorse per i correttivi del riordino delle carriere”.
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giovedì 6 giugno 2019

Ex Ilva, ArcelorMittal mette 1400 operai tarantini in cassa integrazione per oltre 4 mesi. Fiom e Uilm: “Grave, preoccupati”

A nemmeno un anno dalla firma dell'intesa sindacale davanti al ministro Di Maio, i nuovi padroni dell'ex Ilva tornano sui loro passi e tagliano del 17% la forza lavoro che si erano impegnati a reintegrare nell'impianto pugliese, dove avevano riassorbito 8.200 dipendenti. Uilm: "Segnale sbagliato per i lavoratori e messaggio di disperazione per quelli in amministrazione straordinaria". Fiom: "Da mesi chiediamo incontro al Mise"


Cala la richiesta del mercato, cala il numero di operai. ArcelorMittal ha deciso di spedire 1.400 dipendenti dello stabilimento di Taranto in cassa integrazione per 13 settimane. A nemmeno un anno dalla firma dell’intesa sindacale davanti al ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, i nuovi padroni dell’ex Ilva tornano sui loro passi e tagliano quindi di poco più del 17% la forza lavoro che si erano impegnati a reintegrare nell’impianto pugliese, dove avevano riassorbito 8.200 dipendenti. La decisione avrà effetto dai primi giorni di luglio e  comporterà la fermata di treno nastri 1, colata continua 5, e laminazione a freddo. 

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Unilever, la multinazionale lascia l’Italia e 76 dipendenti senza lavoro

mercoledì 5 giugno 2019

Italia verso la bocciatura europea: "Procedura d'infrazione giustificata"

La Commissione Ue presenta le sue raccomandazioni. Dombrovskis: "Ora il parere del Comitato economico"

L’Italia rischia l’apertura della procedura di infrazione per debito eccessivo. Il rapporto tra debito pubblico e Pil italiano si è attestato al 132.2% nel 2018, è uno dei debiti più alti del mondo e il secondo in Ue, con peso medio per abitante di 38.400 euro. Si tratta di una spesa media di 1000 euro annui per abitante, che impedisce all’economia italiana lo spazio fiscale di cui ha bisogno per stabilizzarsi. A causa di fattori economici rilevanti quali il disavanzo primario e la l’incompiutezza di processi di privatizzazione si stima che il debito italiano possa toccare il 133.7% nel 2019, per arrivare al 135.2% nel 2020, a causa del cosiddetto «effetto palla di neve». Queste le conclusioni cui è giunta la Commissione europea riportate a Bruxelles durante la presentazione del bilancio annuale dei paese membri dell’Ue da Pierre Moscovici, commissario agli Affari Economici dell’Unione europea, che si è cosí espresso a riguardo: «Il governo italiano dovrà dare le necessarie informazioni. Non siamo qui a dire dovete fare questo e quello», e ha poi aggiunto «siamo sempre pronti ad uno scambio di vedute su cifre ed elementi oggettivi, fatti che possono essere addotti dal governo italiano».

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Usa, bambino incatenato muore di stenti

Il padre e la matrigna accusati di omicidio e maltrattamenti

Un bambino di 12 anni è morto di fame e stenti dopo che è stato trovato incatenato e con un collare al collo da una settimana nel bagno di un motel in Indiana, dopo aver subito anche maltrattamenti e percosse. Eduardo Posso - scrive la Cnn - è morto in ospedale per complicazioni. Il padre, Luis Posso, 32 anni, e la compagna di lui, Dayana Medina-Flores, di 25, sono stati arrestati con l'accusa di omicidio, abbandono di minore, sequestro di persona e percosse.

Istat, in Italia disoccupazione al 10,2% Peggio di noi in Ue solo Grecia e Spagna

Il tasso di disoccupazione registrato in Italia lo scorso aprile (10,2%) è risultato essere inferiore solo a quelli di Grecia (18,5% a febbraio) e Spagna (13,8%). Lo ha reso noto Eurostat. Situazione analoga per la disoccupazione giovanile, dove ad aprile la Grecia ha segnato il tasso più alto (38,8% a febbraio), seguita dalla Spagna (32,7%) e dall’Italia (31,4%). Nell’insieme dell’Eurozona la quota dei senza lavoro è scesa al 7,6% di aprile dal 7,7% di marzo, il livello più basso da agosto 2008. Nella Ue a 28 è rimasto invariato ad aprile rispetto a marzo (6,4%).
La disoccupazione tra i giovani. In Italia, il tasso di giovani tra i 15 e i 24 anni senza un lavoro ad aprile è salito di 0,8 punti rispetto a marzo, toccando il 31,4%. Il tasso di occupazione in questa fascia di età è del 18,3%, con un calo di 0,3 punti su marzo e un aumento di 0,6 punti su aprile 2018 mentre quello di disoccupazione è di 12 punti inferiore al massimo raggiunto nel 2014 e 12 punti superiore al minimo raggiunto nel 2007. Davanti all’Italia, come si diceva, la Grecia, che ha segnato il tasso più alto di disoccupazione tra i giovani (38,8% a febbraio), e la Spagna (32,7%). Nell’insieme dell’Eurozona la quota dei senza lavoro è scesa al 7,6% di aprile dal 7,7% di marzo, il livello più basso da agosto 2008. Nella Ue a 28 è rimasto invariato ad aprile rispetto a marzo (6,4%).

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martedì 4 giugno 2019

Olanda:stuprata da piccola a 17 anni ottiene l'eutanasia

Noa Pothoven è morta domenica in casa con l'assistenza medica


Una ragazza olandese di 17 anni, Noa Pothoven, ha chiesto e ottenuto, dopo una lunga battaglia, l'eutanasia, legale nei Paesi Bassi, dopo anni di sofferenze psichiche seguite ad una violenza subita da bambina. La giovane è morta domenica in casa con l'assistenza medica fornita da una clinica specializzata.
La ragazza aveva dichiarato di non sopportare più di vivere a causa della sua depressione. A seguito della violenza subita, soffriva anche di stress post traumatico e di anoressia. Lo riferiscono i media olandesi.
In un ultimo post su Instagram, la ragazza ha scritto "amore è lasciare andare, in questo caso", chiedendo ai suoi follower di non cercare di farle cambiare idea. La sua scelta si è fatta realtà dopo una lunga battaglia legale. In Olanda l'eutanasia può essere accordata a partire dai 12 anni di età, ma solo dopo che un medico abbia certificato che la sofferenza del paziente è insopportabile e senza via di uscita. Nel 2017, circa 6.585 persone hanno chiesto e ottenuto l'eutanasia in Olanda, circa il 4,4 per cento dei decessi totali nel Paese, secondo un comitato che si occupa di monitorare il fenomeno.
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Giuseppe Conte: “Basta liti o lascio”. Strappo coi leghisti sui cantieri

Di Maio: stop attacchi ai 5S, serve un vertice. Ma a Palazzo Chigi salta la riunione notturna


Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte
ieri ha incontrato la stampa a Palazzo Chigi
ROMA
L’atteso ultimatum arriva dopo venticinque minuti di preambolo, partito con il bilancio di un anno di governo e sfociato nell’ammissione di una tensione ormai insostenibile: «Non mi presto in nessun modo a vivacchiare o galleggiare. Se non ci sarà una chiara presa di responsabilità e comportamenti conseguenti, rimetterò il mandato nelle mani del presidente della Repubblica». Al primo piano di Palazzo Chigi, in quella stessa Sala dei Galeoni in cui cinque anni fa l’allora premier Enrico Letta tentò un impossibile rilancio del suo governo il giorno prima che ne venisse decisa la fine, è ora il presidente del consiglio Giuseppe Conte a tentare qualcosa di simile, rivolgendosi ai due azionisti dell’esecutivo, il vicepremier Luigi Di Maio e ancora più nettamente il parigrado della Lega Matteo Salvini - decidano se vogliono andare avanti – mettendo sul piatto in caso contrario le dimissioni. «Chiedo una risposta chiara, inequivoca e anche rapida». E la rapidità non manca: Salvini affida a un post su Facebook il suo «la Lega c’è» senza troppa cortesia, mentre ancora il premier sta parlando; Di Maio poco dopo, sempre con un post: «Andiamo avanti con lealtà e coerenza». 
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lunedì 3 giugno 2019

30 anni fa Tiananmen, arresti e stretta per l'anniversario

La denuncia di Amnesty mentre la Cina blocca anche Wikipedia

Nella notte tra il 3 e il 4 giugno del 1989, le truppe dell'Esercito di liberazione popolare fecero irruzione in piazza Tiananmen e, malgrado gli appelli alla "desistenza", avviarono la "normalizzazione" della protesta degli studenti, reprimendola nel sangue con molti che finirono stritolati dai cingoli dei carri armati.
    Sono passati tre decenni, ma Wu'er Kaixi, uno dei leader delle proteste del 1989, non ha mancato l'occasione per ribadire nel fine settimana, da Taiwan, l'orgoglio della partecipazione alle proteste ("perché agimmo") credendo nella democrazia come "l'ultimo uomo comune. Potrebbe non essere un tipo di cibo, ma ha un impatto sull'economia e sulla nostra vita quotidiana che ognuno può percepire", ha raccontato a un evento di tre giorni a Taipei, dedicato alla tragedia. "Probabilmente solo coloro che sono diventati ricchi avvantaggiandosi dei sistemi democratici potranno sentire che la democrazia non è importante. Sento tutto il senso dell'importanza della democrazia", ha aggiunto l'attivista, in esilio a Taiwan, nel resoconto dei media locali.
    Mai come quest'anno, l'anniversario cade a Pechino così "indesiderato", tra le forti tensioni della guerra commerciale con gli Stati Uniti e la congiuntura economica dai profili incerti, proprio quando il presidente Xi Jinping ha chiamato alla mobilitazione per una "nuova Lunga Marcia".
    Se la stabilità è l'ossessione del Partito comunista cinese, non sorprendono arresti e stretta preventivi che non hanno risparmiato neanche Wikipedia, la "libera" enciclopedia online, al bando da alcuni giorni per scongiurare ricerche scomode.

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Crac da 4 miliardi di euro del gruppo Marenco, 51 denunciati

Nel corso dell'inchiesta sono stati sottoposti a sequestro preventivo beni per un valore complessivo di 107 milioni di euro

Asti - Sono 51, le persone denunciate per il fallimento delle società facenti capo a Marco Marenco, imprenditore del gas ed ex patron dello storico marchio di cappelli Borsalino. Gli avvisi sono stati notificati alla chiusura delle indagini, condotte dalla guardia di Finanza di Torino e Asti. Accertato un crac societario di oltre 4 miliardi e condotte "distrattive" per 1,12 miliardi. Gli indagati sono accusati di bancarotta fraudolenta ai danni di 12 società del gruppo, di import-export gas naturale e produzione di energia elettrica.

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Imperia: soccorso sul monte Frontè, ciclista con e-bike chiede aiuto dopo aver esaurito la carica

Impossibilitato a proseguire senza la pedalata assistita, ha richiesto l'intervento di una squadra di soccorsi.

Intervento dei Vigili del Fuoco questo pomeriggio sul monte Frontè dove un ciclista, un uomo di circa 40 anni, di Sanremo, ha chiesto aiuto ai soccorsi dopo aver esaurito la carica del mezzo. Impossibilitato a proseguire senza la pedalata assistita, ha richiesto l'intervento di una squadra di soccorsi. A bordo dell'elicottero è stato trasportato ad Albenga.

domenica 2 giugno 2019

Venezia, incidente tra una nave crociera e un battello, panico e polemiche. Vertice prefettura: 'Subito deviazione'

Due persone contuse, in modo lieve, tra i passeggeri del battello turistico. Altri due sono stati portati a loro volta in ospedale a scopo precauzionale


A Venezia scontro tra una nave da crociera della Msc e un battello gran turismo. Lo scontro si è verificato nel porto. Momenti panico e fuga dei turisti dal battello.
 Secondo le prime informazioni, la 'Opera' era in attracco al molo di San Basilio quando ha tamponato sul lato di poppa il battello, anch'esso in fase di ormeggio. 
Ci sono due persone contuse, in modo lieve, tra i passeggeri del battello turistico. Altri due sono stati portati a loro volta in ospedale a scopo precauzionale. Non si conosce ancora la nazionalità dei contusi. 
Deviare "in tempi ristretti, almeno parzialmente" sul canale Vittorio Emanuele III il traffico delle navi da crociera per la stagione in corso nella Laguna di Venezia.
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Papa Francesco: “Meglio vivere come ateo che andare in chiesa e odiare”

Le parole di Papa Francesco nel corso della prima udienza generale del 2019 nell’Aula Paolo VI in Vaticano sono vere più che mai e servono a smascherare tutti i falsi ipocriti. Noi oggi ve le vogliamo riportare senza alcun ulteriore commento:

Quante volte noi vediamo lo scandalo di quelle persone che vanno in chiesa e stanno tutta la giornata lì e poi vivono odiando gli altri o parlando male della gente. Meglio non andare in chiesa, vivere come ateo. Se tu vai in chiesa devi vivere come un figlio, come un fratello. Non devi dare una contro testimonianza, ma una testimonianza dell’essere cristiani
Bisogna pregare Dio come un figlio, non come un pappagallo che parla, parla, parla
Dove c’è il Vangelo c’è rivoluzione. Il Vangelo non lascia quieti, ci spinge: è rivoluzionario. […] In un punto strategico, al centro del discorso della montagna. Gesù incorona di felicità una serie di categorie di persone che nel suo tempo – ma anche nel nostro! – non erano molto considerate. Beati i poveri, i miti, i misericordiosi, le persone umili di cuore… Il grande segreto che sta alla base di tutto il discorso della montagna è questo – Ha aggiunto Francesco – Siate figli del Padre vostro che è nei cieli
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Ex Ilva: Bonelli (Verdi), nascosti dati su 600 bimbi malformati

'Sono nati tra il 2002 e il 2015. A Taranto si continua a morire'

"La notizia che non fa notizia: 600 bambini nati con malformazioni congenite tra il 2002 e il 2015 a Taranto, come riportato nel Rapporto di Valutazione del Danno Sanitario dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal Italia di Taranto. E' la storia che si ripete, e come accaduto nel 2012 non si rendono pubblici i dati dell'indagine epidemiologica Sentieri dell'Istituto superiore di Sanità su Taranto che li analizza fino all'anno 2018". Lo dichiara il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli.

    "Il governo nazionale - aggiunge - ha deciso di non presentare nel mese di maggio scorso l'indagine epidemiologica, rinviandola il mese di luglio, ovvero dopo le elezioni europee.

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La marcia dei terremotati verso Roma: «Il governo mantenga le promesse»

Dopo la protesta dei lenzuoli, nuova iniziativa del Comitato Norcia e di altre associazioni tra cui quelle della provincia di Macerata, colpite dal sisma del Centro-Italia del 2016.

La ‘Carovana’ dei terremotati arriva sul raccordo anulare per «accerchiare Roma» e chiedere di accelerare sulla ricostruzione post sisma 2016: «Le attività commerciali faticano a ripartire», dicono i manifestanti nel loro video-appello. La manifestazione di protesta è stata organizzata dal Comitato Rinascita Norcia insieme ad altre associazioni del Maceratese.

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sabato 1 giugno 2019

Pensionati contro governo, 'Non siamo un bancomat'

In 100mila a manifestazione. Sindacati, servono risposte


"Dateci retta": i pensionati tornano in piazza per la manifestazione nazionale indetta da Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp, attaccano il governo che "non fa nulla" per gli anziani ma continua soltanto a tagliare i loro assegni, chiedono "più attenzione" e dicono basta ad essere usati come "bancomat". "Centomila", dicono gli stessi organizzatori, in piazza San Giovanni a Roma, da dove è partito il percorso di mobilitazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil lo scorso 9 febbraio, con tappe già programmate fino al 22 giugno a Reggio Calabria, per chiedere al governo di cambiare la politica economica e sociale. I pensionati insistono e, in assenza di risposte, chiamano a nuove iniziative, anche provocatorie: lo sciopero dei nonni, se non lo sciopero generale di tutti i lavoratori.

"Meno chiacchiere e meno annunci, più fatti per tutelare davvero le persone": lo dice la leader della Cisl, Annamaria Furlan, dalla piazza della manifestazione dei pensionati rivolgendosi al governo e parlando anche della lettera "misteriosa" all'Ue. "La certezza oggi è che il Paese è a crescita zero, il tema vero è come si fa a crescere, con quali gli investimenti" evitando il rischio recessione. Dunque "meno risse e più contenuti: pensino davvero agli italiani e non solo ai loro equilibri interni". 

"Meno chiacchiere e meno annunci, più fatti per tutelare davvero le persone": lo dice la leader della Cisl, Annamaria Furlan, dalla piazza della manifestazione dei pensionati rivolgendosi al governo e parlando anche della lettera "misteriosa" all'Ue. "La certezza oggi è che il Paese è a crescita zero, il tema vero è come si fa a crescere, con quali gli investimenti" evitando il rischio recessione. Dunque "meno risse e più contenuti: pensino davvero agli italiani e non solo ai loro equilibri interni". 

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Petrolio ai minimi da sei mesi ma la benzina non scende


La paura di un rallentamento dell’economia globale, sull’onda della guerra dei dazi tra Usa e Cina, sta pesando anche sulle quotazioni del petrolio. Dopo che il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha intensificato le tensioni sul fronte del commercio estero, minacciando dazi anche al Messico, le quotazioni del greggio si stanno muovendo verso i minimi degli ultimi sei mesi. Nel pomeriggio il petrolio del tipo Brent quota a 64,70 dollari al barile (-3,20%) mentre il tipo Wti è a 54,90 dollari (-3,5%). 
Il calo è evidente. Niente si muove invece al distributore. «Ancora un giorno di calma sulla rete carburanti italiana – fa notare oggi Quotidiano Energia -. Nessuna compagnia ha mosso, infatti, i prezzi raccomandati di benzina e diesel con le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo anche ieri in lieve discesa». 
E stabile di conseguenza il quadro dei prezzi praticati sul territorio. In particolare, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è pari a 1,626 euro/litro, con i diversi marchi che vanno da 1,625 a 1,637 euro/litro (no-logo a 1,609). Il prezzo medio praticato del diesel è a 1,514 euro/litro, con le compagnie che passano da 1,513 a 1,527 euro/litro (no-logo a 1,497). 

Quanto al servito, per la verde il prezzo medio praticato è di 1,760 euro/litro, con gli impianti colorati che vanno da 1,735 a 1,826 euro/litro (no-logo a 1,657), mentre per il diesel la media è a 1,651 euro/litro, con i punti vendita delle compagnie tra 1,636 e 1,730 euro/litro (no-logo a 1,545). Il Gpl, infine, va da 0,637 a 0,661 euro/litro (no-logo a 0,631). 
La speculazione sulle vacanze degli italiani 

Intanto il Codacons fa notare che il dato sull’inflazione di maggio diffuso dall’Istat dimostra in modo inequivocabile le speculazioni sui prezzi dei carburanti registrate in Italia in occasione delle partenze degli italiani per le festività di Pasqua e i ponti.
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Un problema tra l'esercito e il ministro Trenta rischia di guastare il 2 giugno

Secondo i quotidiani, ai generali non va già che la parata sia dedicata al 'Peace&Love' e non piacciono i tagli che l'esponente grillina vuole imporre


Cosa sta succedendo nell’esercito italiano? Salvo rare eccezioni, il tema è su tutte le pagine dei quotidiani. “I generali contro la parata del 2 giugno. ‘L’esercito è maltrattato, non andiamo’” si legge su La Stampa. “Ammutinamento del 2 giugno. I generali contro la Trenta” titola Il Giornale. “Generali in rivolta contro la ministra grillina” fa eco Libero. “Il gran rifiuto dei quattro generali. ‘Disertiamo la parata del 2 giugno’” la Repubblica.
È una protesta che non ha precedenti, si legge sul Corriere. “Tre generali in pensione hanno annunciato che non assisteranno alla tradizionale parata militare di domani per le celebrazioni della Festa della Repubblica”. I protagonisti del clamoroso gesto sono Mario Arpino e Vincenzo Camporini, entrambi ex capi di Stato maggiore della Difesa, e Leonardo Tricarico, dell’Aeronautica. I quali contestano al governo una serie di mancanze, vere o presunte, nei confronti dei militari: dalle scelte organizzative alle “dichiarazioni di vuoto pacifismo” del premier, fino ai tagli alle pensioni.
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Il cantante Marco Carta arrestato per furto aggravato

Rubate magliette per 1.200 euro alla Rinascente in piazza Duomo a Milano


Il cantante Marco Carta è stato arrestato ieri sera, insieme a una donna di 53 anni, per furto aggravato alla Rinascente di piazza del Duomo a Milano. Stava uscendo dal grande magazzino con sei magliette del valore di 1.200 euro a cui aveva tolto l'antitaccheggio, ma non la placchetta flessibile che ha suonato all'uscita. Arrestato dalla Polizia locale, per il vincitore di Amici e poi di Sanremo 2009 e Tale e Quale Show nel 2017, ieri sera sono stati disposti gli arresti domiciliari.
 
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Usa: sparatoria Virginia, almeno 13 morti

Ucciso autore strage, ha fatto fuoco indiscriminatamente

Una sparatoria nel centro municipale di Virginia Beach, Virginia, ha causato almeno 13 morti e cinque feriti. A tracciare il bilancio sono state le autorità, che hanno reso noto che l'autore della strage, un dipendente 'scontento' del municipio è morto.
    Secondo una prima ricostruzione, l'assalitore è entrato in azione ieri a metà pomeriggio e ha aperto il fuoco colpendo in modo "indiscriminato" i dipendenti all'interno di un edificio municipale. La polizia ha risposto al fuoco, uccidendo il sospetto, che era un impiegato di lunga data del dipartimento cittadino dei lavori pubblici. Ancora ignoto il movente.
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