Berlusconi, rinviato accordo con Tunisi La Lega apre ai permessi temporanei
Ancora sbarchi, anche in Sardegna. Il premier con Maroni in Tunisia, ma l'intesa ancora non c'è. Altri 800 sbarcati, avvistate imbarcazioni mentre procedono i trasferimenti. A Manduria i migranti minacciano sciopero della fame, tensioni in Toscana. La Ue: legittimo l'asilo provvisorio. In serata il via libera del Carroccio
ROMA - Berlusconi e Maroni incontrano il premier tunisino Beji Kaid Essebsi, ma l'accordo sull'emergenza immigrazione tra i due paesi ancora non c'è. Il governo di Tunisi è disponibile a trattare sul problema dei rimpatri e da entrambe le parti "c'è l'assoluta volontà di trovare delle soluzioni". Che però non sono ancora state individuate. Dichiara Berlusconi: "L'Italia darà il suo aiuto mettendo a disposizione tutti i mezzi utili a raggiungere l'obiettivo". Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha lasciato in Tunisia una commissione tecnica, e tornerà domani per "verificare i risultati". E sottoscrivere l'eventuale intesa, raggiunta forse durante la notte. Intanto l'Ue fa sapere che se aumenteranno i flussi si potrebbe attivare la direttiva che permette di concedere asilo per almeno un anno "nel territorio degli stati membri". E in serata, in un vertice a Palazzo Grazioli, arriva, almeno secondo le indiscrezioni, il via libera della Lega ai permessi di soggiorno temporanei che consentirebbero agli stranieri la libera circolazione nell'area Schengen e dunque la possibilità di lasciare l'Italia per altri paesi europei.
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