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mercoledì 30 dicembre 2020

Covid, morto deputato Usa appena eletto: aveva 41 anni

Il repubblicano Luke Letlow era risultato positivo al coronavirus il 19 dicembre, lascia la moglie e due figli. Il presidente Joe Biden punta a un milione di vaccini al giorno

Luke Letlow, deputato repubblicano eletto in Louisiana il 3 novembre scorso alla Camera degli Stati Uniti, è morto martedì notte per complicazioni legate al Covid-19, pochi giorni prima del giuramento. Aveva 41 anni. Il portavoce di Letlow, Andrew Bautsch, ha confermato la morte del membro del Congresso eletto all'Ochsner-LSU Health Shreveport. "La famiglia apprezza le numerose preghiere e il sostegno negli ultimi giorni, ma chiede privacy durante questo momento difficile e inaspettato", ha detto Bautsch in una nota. La delegazione del Congresso di otto membri della Louisiana ha definito la morte di Letlow "devastante". I medici hanno riferito che il politico non aveva alcuna condizione di salute o patologia pregressa che lo avrebbe messo a maggior rischio per Covid-19. Letlow lascia la moglie, Julia e due figli.

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Coronavirus nel mondo, superati gli 80 milioni di contagi. Cina, nuovo focolaio: deciso screening di massa


Insultata l'infermiera prima vaccinata contro il Covid in Italia. "Vediamo quando muori"

Sul web Claudia Alivernini è finita nel mirino di negazionisti e no-vax. La giovane aveva scelto di cancellare i suoi profili social per tutelare la sua sicurezza

Roma, 29 dicembre 2020 - Il suo volto, o meglio i suoi occhi e la parte visibile con la mascherina, sono diventati il simbolo della campagna di vaccinazione anti Covid in Italia. Nel mondo virtuale, invece, Claudia Alivernini, l'infermiera a cui per prima è stato somministrato il siero Pfizer-Biontech, ha ricevuto gravi minacce di morte e una pioggia di insulti da parte dei no vax."E ora vediamo quando muori", è un esempio di quello che le scrivono sul web i negazionisti e i contrari alla vaccinazione per sconfiggere il virus del Covid.

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martedì 29 dicembre 2020

Tutto quello che devi sapere per smentire le bufale sul vaccino di un No Vax

Da quando è partita la campagna di vaccinazione contro il coronavirus, sono tantissime le fake news circolate in rete. Tra chi afferma che il vaccino non sia sicuro perché sviluppato in troppo poco tempo, chi dice che modifichi il patrimonio genetico di chi lo riceve e chi sostiene che non garantisca immunità perché il virus è già mutato, proviamo a smentire tutte le bufale di negazionisti e no vax.

Il vaccino contro il coronavirus non è sicuro perché è stato approvato troppo velocemente. Il vaccino comunque è inutile perché il virus è già mutato. E modifica il patrimonio genetico di chi riceve il farmaco. Queste sono solo alcune delle fake news che abbiamo letto in queste settimane, con l'avvio della campagna di vaccinazione contro il Sars-Cov-2. I negazionisti, sin dallo scoppio dell'emergenza, non solo hanno minimizzato la gravità dell'infezione, ma sono arrivati ad affermare che lo stesso virus non esistesse, scendendo in piazza contro quella che hanno chiamato una "dittatura sanitaria". Diffondendo al tempo stesso una numerosa quantità di bufale che ora si stanno concentrando sul vaccino. E che sempre più esperti e autorità scientifiche si trovano a dover smentire. Abbiamo messo insieme le precisazioni e i chiarimenti di Aifa, Iss e ministero della Salute: proviamo ora a fare un po' di debunking.

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Terremoto in Croazia di magnitudo 6.4: almeno due morti, distrutto il centro di Petrinja

Un forte terremoto si è verificato vicino a Zagabria, in Croazia, oggi alle 12.23 ed è stato avvertito anche in Italia. L’epicentro è stato individuato a 44 chilometri dalla capitale croata, nella città di Petrinja. La magnitudo registrata dall’INGV è di 6.4. Si registrano almeno due morti e danni gravi e centinaia di edifici. Chiusa una centrale nucleare in Slovenia. La scossa è stata avvertita a Trieste, Bologna, Verona e Padova ma anche nelle Marche e in Abruzzo e persino a Milano e Napoli.

Sale a due il bilancio ancora provvisorio dei morti causati dal terremoto in Croazia. Dopo il bambino morto a Petrinja un'altra persona ha perso la vita a Majske Poljane; nella stessa località un'intera famiglia è intrappolata tra le macerie di una casa.


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Confcommercio, nel 2020 oltre 300.000 imprese in meno.

Cifre molte chiare e per questo “impietose” quelle fornite dall’Ufficio Studi Confcommercio nella sua analisi sulle chiusure delle attività nel 2020.  L’effetto combinato del Covid e del crollo dei consumi del 10,8% (pari a una perdita di circa 120 miliardi di euro rispetto al 2019) porta a stimare la chiusura definitiva di oltre 390mila imprese del commercio non alimentare e dei servizi di mercato, fenomeno non compensato dalle 85mila nuove aperture. La riduzione del tessuto produttivo nei settori considerati ammonterebbe a quasi 305mila imprese (-11,3%). Di queste, 240mila, esclusivamente a causa della pandemia.

L’emergenza sanitaria, con tutte le conseguenze che ne sono derivate, restrizioni e chiusure obbligatorie incluse, ha acuito drasticamente il tasso di mortalità delle imprese che, rispetto al 2019, risulta quasi raddoppiato per quelle del commercio (dal 6,6% all’11,1%) e addirittura più che triplicato per i servizi di mercato (dal 5,7% al 17,3%).

I “numeri” delle chiusure

Delle 240mila imprese “sparite” dal mercato a causa della pandemia, 225mila si perdono per un eccesso di mortalità e 15mila per un deficit di natalità. Una riduzione del tessuto produttivo che risulta particolarmente accentuata tra i servizi di mercato, che si riducono del 13,8% rispetto al 2019, mentre nel commercio rimane più contenuta, ma comunque elevata, e pari all’8,3%.

Tra i settori più colpiti, nell’ambito del commercio, abbigliamento e calzature (-17,1%), ambulanti (-11,8%) e distributori di carburante (-10,1%); nei servizi di mercato le maggiori perdite di imprese si registrano, invece, per agenzie di viaggio (-21,7%), bar e ristoranti (-14,4%) e trasporti (-14,2%). C’è poi tutta la filiera del tempo libero che, tra attività artistiche, sportive e di intrattenimento, fa registrare complessivamente un vero e proprio crollo con la sparizione di un’impresa su tre.

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Svezia e coronavirus: i numeri del fallimento

A dieci mesi dall’arrivo dell’epidemia di coronavirus in Europa, ancora molte cose sono poco chiare alla comunità scientifica, ma nella gestione del contagio una certezza sembriamo averla: la Svezia non è un modello da seguire.

Se nelle due ondate la maggior parte dei Paesi in Europa ha scelto di introdurre misure molto restrittive per ridurre le interazioni sociali, il Paese scandinavo ha lasciato un ampio margine di libertà ai suoi cittadini, non optando per il lockdown e fornendo, al massimo, delle raccomandazioni su che cosa fare.

Dopo diversi mesi, è sempre più evidente che questa strategia si è rivelata essere un fallimento. Vediamo nel dettaglio il perché.

L’obiettivo dell’immunità di gregge

La strategia svedese è stata ideata dalla Folkhälsomyndigheten (Fhm), l’ente statale che si occupa della salute pubblica, e in particolare dall’epidemiologo Anders Tegnell, capo del dipartimento dedicato all’analisi dei dati.

Sin dalla prima ondata, il piano svedese non è stato quello di limitare il più possibile la diffusione del virus nella popolazione, ma quello di evitare il collasso del sistema sanitario. Il governo di centrosinistra di Stefan Löfven ha per lo più solo incoraggiato i cittadini a seguire le raccomandazioni emesse dalla Folkhälsomyndigheten, puntando molto sulla responsabilità individuale. Per esempio, le scuole per chi aveva meno di 16 anni sono rimaste aperte, così come ristoranti, bar, negozi e palestre. L’utilizzo della mascherina non è stato reso obbligatorio e non è stato fissato un numero massimo di persone che potevano incontrarsi.

Agli occhi del mondo la Svezia stava perseguendo la strategia della cosiddetta “immunità di gregge”, che consiste nel far ammalare il maggior numero di persone al fine di fargli sviluppare gli anticorpi e limitare, in modo per così dire naturale, la diffusione del virus. Se infatti il 60-70 per cento delle persone riesce a sviluppare l’immunità, il contagio tende via via a sparire. Un livello di immunità minore potrebbe comunque rallentare la circolazione del contagio.

Secondo Tegnell, i lockdown non avevano alcuna base scientifica e i Paesi europei si stavano facendo condizionare da quanto fatto in Cina: mirare all’immunità di gregge sarebbe stata invece una strategia più sostenibile sul lungo periodo, viste le lunghe tempistiche previste per lo sviluppo di un vaccino.

«In autunno ci sarà una seconda ondata. La Svezia avrà un alto livello di immunità e il numero di casi sarà probabilmente piuttosto basso», disse a inizio maggio Tegnell al Financial Times. «Ma la Finlandia avrà un livello di immunità molto basso. La Finlandia dovrà entrare di nuovo in un lockdown completo?».

I dati hanno però smentito le previsioni svedesi.

Non è andata come sperato

Secondo diverse stime, la Svezia è ancora parecchio lontana dall’immunità di gregge. In base a uno studio pubblicato a settembre dalla Fhm, a fine giugno solo il 7,1 per cento degli svedesi aveva contratto il coronavirus. Una percentuale superiore, per esempio, alle stime del 2,5 per cento sulla popolazione italiana (indagine Istat pubblicata a luglio), ma comunque distante dal livello del 70 per cento visto prima.

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lunedì 28 dicembre 2020

Covid: sono 8.585 i nuovi casi, scende il tasso di positività

Le vittime nelle ultime 24 ore sono 445

Sono 8.585 i positivi al tampone per il coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 445.  Sono 68.681 i tamponi per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 59.879. Il tasso odierno di positività è del 12,5%, in calo rispetto al 14,8% di ieri. Sono in calo di 15 unità i pazienti in terapia intensiva per il Covid-19, nel saldo tra ingressi e uscite, secondo i dati del ministero della Salute. Gli ingressi giornalieri sono 167. In totale i ricoverati in rianimazione sono 2.565. 

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Coronavirus, scoperta "variante italiana simile a quella inglese"

Aumentano i casi ad Alessandria e Tortona

Leggero aumento di positivi nel capoluogo, quando nelle altre città e nel resto del Piemonte sostanzialmente i casi stanno scendendo. Gli ultimi dati

ALESSANDRIA - 386 alessandrini positivi. Dopo le feste natalizie sono tornati ad aumentare di una dozzina i casi nel Comune. Crescono anche a Tortona e Acqui. Stabili ad Ovada e in diminuzione nelle altre città centro zona della provincia. 765 il numero delle persone colpite ufficialmente riconosciute come colpite dal coronavirus al 27 dicembre.

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Bollettino coronavirus: 475 nuovi positivi e 17 decessi in Piemonte


Tragedia: si getta dal ponte sullo Scrivia tra Serravalle e Cassano, inutili i soccorsi

SERRAVALLE - ORE 13 - Tragedia a Cassano Spinola questa mattina verso le 10,30. Un uomo di circa 65 anni si è gettato dal ponte lungo la strada 35 dei Giovi finendo nel sottostante torrente Scrivia.


Sul posto, con i carabinieri della stazione di Cassano Spinola, sono intervenuti i vigili del fuoco e le equipe sanitarie del soccorso di emergenza 118, ma per l’uomo che ha messo in atto un gesto disperato non c’è stato nulla da fare. È morto dopo un volo di circa 25 metri, sui sassi dell’alveo del torrente.

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Neve e gelo in arrivo: le Ferrovie cancellano i treni.

L’allerta meteo spinge Rfi a cancellare numerose corse sulle linee verso la Liguria e tra Alessandria e il Novese.

L’allerta meteo gialla e arancione per la provincia di Alessandria ha spinto Rfi a cancellare diversi treni nella giornata di domani, 28 dicembre, tra Piemonte, Lombardia e Liguria. “In base al bollettino meteo diramato dalla Protezione Civile – spiegano le Ferrovie -, Rfi ha attivato per la giornata di domani, lunedì 28 dicembre, la fase di emergenza dei Piani neve e gelo su alcune linee della Liguria, Piemonte e Lombardia. Il bollettino della Protezione Civile prevede anche la possibilità di gelicidio in alcune aree dell’entroterra ligure e del basso Piemonte.

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Venti centimetri di neve e Aspi chiude le autostrade ai camion.

domenica 27 dicembre 2020

Salvini e i pasti ai bisognosi a Natale, è polemica dopo la denuncia di un uomo: "Quella è mia madre e non è una clochard"

Il caso è esploso immediatamente sui social, dove gli utenti accusano il leader leghista di "sciacallaggio"

Il 25 dicembre, Matteo Salvini, a Milano, ha accompagnato i volontari dell'associazione City Angels a consegnare pacchi dono ai bisognosi. Un uomo, Michele Tibello, della Rete Italiana Antifascista, afferma su Facebook di essere il figlio di una donna apparsa nelle foto dell’iniziativa pubblicate del leader leghista e aggiunge: "Morisi (il capo della comunicazione di Salvini, ndr) ha fatto una foto del suo capitano con mia madre nel nostro cortile mentre gli donava un regalo offerto da altri. Vi ricordo che mia madre non è una clochard che vive in mezzo alla strada, ma in quanto nera è utile alla loro propaganda buonista". Il caso è esploso immediatamente sui social, dove gli utenti accusano Salvini di "sciacallaggio". 

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Meteo: tutta la NEVE in arrivo sino a Capodanno! Ecco dove e quanta ne cadrà...

La neve è in arrivo dalle prossime ore al nord, ma l'evento potrebbe essere bissato intorno a Capodanno.

La neve al nord arriverà dalla tarda serata odierna. Non tutti la vedranno. Il Garbino e la lama dell'aria mite anche al suolo ne impediranno la caduta su una delle città simbolo della neve: Bologna! Per vedere la neve cadere in Emilia bisognerà dirigersi verso Parma e soprattutto Piacenza. 

Più fortunata (almeno sembra) in questa occasione la Lombardia occidentale con fiocchi previsti anche a Milano, più corposi in provincia, ma pioggia ad esempio sul Mantovano e in mattinata anche sull'est della regione, Bresciano e Cremonese in primis.

Anche il Piemonte occidentale non risulterà coinvolto da nevicate rilevanti, qui non per mancanza di freddo, ma per le correnti "sbagliate", poco Scirocco e troppo Libeccio, spingeranno via rapidamente il fronte e con esso tutta l'aria umida verso est.

Neve invece abbondante su tutta la fascia pedemotana veneta e del basso Trentino, Vallagarina in primis, ma anche sulla pedemontana friulana nelle prime ore. Neve moderata su tutto il comparto alpino, Aosta, Trento e Bolzano comprese. Qui le mappe riassuntive delle precipitazioni nevose previste tra notte e primo pomeriggio (verde, giallo e marroncino sono i colori della neve):

Martedi 29 e mercoledi 30 ecco le correnti di Libeccio localizzare le precipitazioni su nord-est e regioni tirreniche, risparmiando il nord-ovest, ma favorendo ancora rovesci di neve a quote collinari sull'arco alpino centro-orientale...

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Vaccino Covid in Italia, primi vaccinati allo Spallanzani nel V-day

Parte ufficialmente in Italia il 'Vaccine-day' europeo, la campagna di vaccinazione contro il coronavirus. Già effettuate le prime tre somministrazioni allo Spallanzani di Roma (VIDEO /FOTO). La professoressa Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore sociosanitario Omar Altobelli sono stati, alle ore 7.20 di questa mattina, i primi in Italia a ricevere il vaccino anti-Covid.


Presenti nell'Istituto il commissario straordinario per l’emergenza covid Domenico Arcuri, il ministro della Salute Roberto Speranza, il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti, l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio d’Amato e il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia.

''Oggi è soltanto un giorno che serve a dare l'idea di una bella Europa che ha comprato i vaccini per tutti e che ha organizzato la distribuzione. Dalla prossima settimana comincerà la vaccinazione di massa'', ha detto Arcuri, aggiungendo: ''Facciamo il tifo perché anche gli quattro altri vaccini che l'Unione Europea ha sottoscritto possano essere autorizzati''. "Non è la fine, è ancora lunga ma è l’inizio della fine. Passo dopo passo, grazie agli operatori sanitari, è l’inizio della fine", ha commentato Zingaretti, continuando: "Oggi è una giornata di speranza, un giornata simbolica. Ma non dobbiamo abbassare la guardia, ci aspettano mesi di dura battaglia in una fase nuova".

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Vaccino anti Covid, in Liguria somministrate dosi alla task force sanitaria regionale. C’è anche l’infettivologo Bassetti


Coronavirus nel mondo. I contagiati superano gli 80 milioni. Svezia: primo caso "variante inglese" 


sabato 26 dicembre 2020

Covid: 55mila persone controllate a Natale, 823 sanzioni

Dati Viminale, 8.800 le verifiche sulle attività commerciali

Sono 55.486 le persone controllate nel giorno di Natale nell'ambito delle verifiche per il rispetto dei divieti introdotti con il decreto del 18 dicembre. Di queste, 823 sono state sanzionate e 7 denunciate per aver violato la quarantena.

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Natale: 94enne solo a casa chiama Cc per fare brindisi

'Non mi manca niente, solo una persona" per scambiare auguri

(ANSA) - BOLOGNA, 25 DIC - Ha telefonato ai Carabinieri della centrale operativa di Vergato, nel Bolognese per dire che si sentiva solo e per chiedere di poter condividere con qualcuno un brindisi natalizio. Protagonista della vicenda un 94enne di Alto Reno che ha chiamato i militari dicendo di essere "solo in casa: non mi manca niente, mi manca solo una persona fisica con cui scambiare il brindisi di Natale.

Se ci fosse un militare disponibile, 10 minuti a venire a trovarmi perché sono solo".
    Così, sentita la telefonata, gli uomini dell'Arma si sono recati a casa del signor Fiorenzo che li stava aspettando. Ai Carabinieri, il 94enne ha raccontato aneddoti di vita come quello dello suocero, il maresciallo Francesco Sferrazza che all'epoca della Seconda guerra mondiale comandava la stazione dell'Arma di Porretta Terme.

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Meteo a LUNGO TERMINE: Improvviso STRATWARMING, FREDDO a OLTRANZA e rischio NEVE per CAPODANNO e BEFANA. TENDENZA

 

E' tornato l'inverno, quello vero, come ai vecchi tempi. Quest'anno la stagione si sta rivelando molto dinamica, fredda e ricca di sorprese. E anche le prospettive per il futuro paiono molto interessanti: le previsioni sul lungo termine, infatti, confermano per le prossime settimane un freddo "ad oltranza" con possibilità di neve sia a ridosso di Capodanno, sia per la Befana.
Inoltre, sopra il Polo Nord sta avvenendo qualcosa di anomalo e improvviso, denominato in termine tecnico Stratwarming.
Scopriamo subito di cosa si tratta tracciando una tendenza per le prossime settimane col tempo atteso sull'Italia.

Partiamo col dire che gli ultimi aggiornamenti a nostra disposizione depongono a favore di una serie di ondate di freddo già a partire dagli ultimi giorni del 2020. E' confermato il peggioramento di domenica 27, con forti nevicate fin sulle pianure del Nordovest: la neve è attesa anche in città come Cuneo, Torino, Milano, Varese e Bergamo, con oltre 10/15 cm di accumulo entro la fine dell'evento. Un nuovo impulso instabile potrebbe poi irrompere sull'Italia proprio per Capodanno, con rischio di nuove precipitazioni nevose al Centro-Nord, ancora fino a quote molto basse.

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venerdì 25 dicembre 2020

Vita da detenuti, Stasi al centralino, le Misseri sarte

Bossetti ripara macchine da caffé, Olindo ai fornelli, Rosa al cuoio

C'è chi studia, chi sta ai fornelli, chi risponde al centralino del call center, chi rigenera macchine per caffè: dopo aver diviso più volte l'Italia tra innocentisti e colpevolisti, quei detenuti che per settimane o mesi, fino alla condanna definitiva, hanno "resistito" sulle prime pagine dei quotidiani vivono ora la reclusione impegnandosi in attività lavorative che consentono loro di mantenere un ponte con la società. Sono retribuiti con la mercede (così si chiama lo stipendio dei reclusi), da poche centinaia di euro e in qualche caso fino a mille euro: denaro che alcuni riservano per sé, altri destinano alle loro famiglie.


    Alberto Stasi, condannato a 16 anni per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi (Garlasco, 13 agosto 2007), è impegnato nella casa di reclusione di Bollate (Milano), modello avanzato di struttura penitenziaria, come centralinista: opera al call center di una nota compagnia telefonica, che ha stipulato una convenzione con la "Bee4 altre menti", impresa sociale fondata nel 2013, che offre opportunità di riscatto a persone che hanno incontrato il carcere.

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Mauro Bellugi non ha più le gambe

 L'ex calciatore dell'Inter è ricoverato per COVID-19 all'ospedale Niguarda di Milano, da dove «piange e ride» della malattia e delle sue terribili conseguenze

L’ex calciatore Mauro Bellugi, già difensore dell’Inter e della Nazionale, è ricoverato dal 4 novembre all’ospedale Niguarda di Milano, dopo essere risultato positivo al coronavirus. Recentemente gli sono state amputate entrambe le gambe: il 13 novembre la prima, il 20 la seconda. La doppia amputazione è stata decisa dai medici in seguito al peggioramento di altre patologie che Bellugi aveva prima di contrarre il COVID-19.

La notizia della sua malattia e delle amputazioni è stata data ieri dallo stesso Bellugi in un’intervista al giornalista Luca Serafini. Bellugi, che giocò anche nel Napoli e nel Bologna, vinse il campionato di Serie A con l’Inter nel 1971 e partecipò con la Nazionale ai Mondiali del 1974 e del 1978. Nell’Inter segnò una sola rete, in Coppa dei Campioni nel novembre 1971. Proprio riferendosi a quel gol, Bellugi ha detto a Serafini: «Hanno persino tagliato la gamba con la quale ho segnato contro il Borussia Monchengladbach».

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Santo Stefano TURBOLENTO con NEVE a bassa quota in Appennino

Santo Stefano con la NEVE sull'Appennino centrale anche a bassa quota.

Ci siamo! Il cambiamento del tempo che abbiamo seguito nei giorni scorsi su carte e modelli sta per divenire realtà sul nostro Paese.

Le temperature stanno già scendendo al nord, così come la quota neve tra l'Appennino Ligure ed Emiliano. Vi sono anche temporali stante il contrasto tra l'aria molto mite preesistente e l'aria fredda in arrivo.

Nella giornata di Santo Stefano il maltempo interesserà con maggiore decisione il centro e il meridione, mentre al nord subentrerà un temporaneo miglioramento.

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Previsioni meteo: freddo, piogge e neve a Santo Stefano al sud, lunedì tocca al NORD

Covid, il furgone con le prime dosi di vaccino in viaggio verso Roma

E' diretto all'ospedale Spallanzani ed è scortato da Carabinieri

Ha varcato in mattinata  la frontiera del Brennero, proveniente dal Belgio, il furgone con le prime 9.750 dosi del vaccino anti-Covid di Pfizer-Biontech destinate all'Italia. Il mezzo con il prezioso carico, è scortato dai carabinieri ed è diretto all'ospedale Spallanzani di Roma.

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Covid Italia, 19.037 contagi e 459 morti: il bollettino


Marco Bentivogli ricoverato d’urgenza: l’ex segretario della Fim-Cisl nel reparto Covid

Il coordinatore nazionale di Base Italia ed ex segretario nazionale dei metalmeccanici Cisl ha contratto una re-infezione dopo averla superata lo scorso novembre ed è stato trasportato all'ospedale Torrette di Ancona

Marco Bentivogli, coordinatore nazionale di Base Italia ed ex segretario nazionale della Fim-Cisl, nel primo pomeriggio è stato ricoverato d’urgenza al reparto Covid dell’ospedale Torrette di Ancona, a seguito di un peggioramento delle sue condizioni. Bentivogli ha contratto una re-infezione da Covid-19 dopo averla superata lo scorso novembre. Bentivogli, come aveva raccontato nelle scorse settimane, era risultato positivo una prima volta lo scorso 23 ottobre dopo aver scoperto, grazie a Immuni, un contatto a rischio. “Sto bene”, aveva raccontato alla festa de Il Foglio. Ieri, 23 dicembre, aveva spiegato sui social di essere risultato nuovamente positivo ma rassicurando sulle sue condizioni.

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Gentiloni: «Non è un lieto fine, Brexit monito contro nazionalismi». Made in Italy, salvo mercato da 25 miliardi

Soddisfatti per l’accordo raggiunto anche gli esponenti del governo italiano e i rappresentanti delle associazioni produttive

«Conclusa la riunione della Commissione. Von der Leyen e Michel Barnier hanno presentato l'accordo raggiunto. Un ottimo risultato». Lo scrive su Twitter il commissario europeo Paolo Gentiloni. «Ora guardiamo avanti nei rapporti tra Europa ed il Regno Unito - aggiunge -. Ma non è un lieto fine. La Brexit ci ricorderà quanto è pericoloso alimentare l'illusione nazionalista».

Oltre a quella del commissario Ue Gentiloni, non si sono fatte attendere le reazioni all’accordo da parte del mondo politico italiano e di alcuni rappresentanti delle associazioni produttive, come ad esempio Assolatte.

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Papa: ogni scartato è figlio di Dio

Francesco nella messa di Natale: 'Invece che piangerci addosso aiutiamo chi soffre'

"Ogni scartato e figlio di Dio": lo sottolinea Papa Francesco nella Messa della Notte di Natale chiedendo di rivolgere lo sguardo a chi è più in difficoltà. Guardando al Dio che si è fatto bambino, il Pontefice sottolinea: "Il suo amore disarmato e disarmante ci ricorda che il tempo che abbiamo non serve a piangerci addosso, ma a consolare le lacrime di chi soffre.

Dio prende dimora vicino a noi, povero e bisognoso, per dirci che servendo i poveri ameremo Lui". "Abbiamo bisogno di lasciarci attraversare dal suo amore gratuito, dal suo amore instancabile, dal suo amore concreto. Quante volte invece - ha detto ancora il Papa nell'omelia -, affamati di divertimento, successo e mondanità, alimentiamo la vita con cibi che non sfamano e lasciano il vuoto dentro!". E' una Messa della Notte, quella nella basilica vaticana, che è stata anticipata per rispettare le norme anti-Covid.

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giovedì 24 dicembre 2020

Covid: 18.040 positivi, 505 vittime. Superati i 2 milioni di casi in Italia

Effettuati 193.777 tamponi, il tasso di positività risale al 9,3%. In calo terapie intensive e ricoveri

Con i 18.040 positivi delle ultime 24 ore in Italia sono stati superati i due milioni di casi registrati da inizio epidemia, secondo i dati del ministero della Salute. Sono ora 2.009.317. Le vittime registrate sono invece 505. Ieri i positivi erano stati 14.522, le vittime 553. In totale i morti da inizio epidemia sono 70.900. Gli attualmente positivi sono 593.632 (-5.184), i guariti e dimessi 1.344.785 (+22.718).

Sono 193.777i tamponi per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 175.364, circa 18 mila in meno. Il tasso di positività è del 9,3% (ieri 8,3%). Sono diminuiti di 35 unità i pazienti in terapia intensiva per il Covid-19 in Italia, nel saldo tra ingressi e uscite, secondo i dati del ministero della Salute. Gli ingressi del giorno sono 149 (ieri 216). 

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Scatta il lockdown di Natale, Italia in zona rossa fino al 27


mercoledì 23 dicembre 2020

Covid Italia, 14.522 contagi e 553 morti: il bollettino

Sono 14.522 i nuovi contagi da coronavirus in Italia resi noti oggi, 23 dicembre, secondo i dati contenuti nel bollettino della Protezione Civile pubblicato dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 553 morti che portano il totale a 70.395 dall'inizio dell'emergenza legata all'epidemia. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 175.364 tamponi, il tasso di positività scende all'8,2%. I guariti sono 20.494 in più, incremento che porta il totale delle persone che hanno superato il virus dall'inizio dell'emergenza a 1.322.067. Gli attualmente positivi rispetto al giorno precedente sono 7.139 in meno. In totale le persone positive al coronavirus in Italia sono 598.816. Sono 63 in meno di ieri le persone ricoverate in terapia intensiva con coronavirus, diminuzione che porta il totale dei pazienti nelle rianimazioni a 2.624. Cala invece di 402 il numero dei ricoverati con sintomi. Al momento nei reparti ci sono quindi 24.546 persone.

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In Gran Bretagna individuata un'ulteriore variante del covid