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domenica 30 giugno 2019

Decreto crescita è legge. Tutte le novità: incentivi ai sexy shop

Moltissime le misure approvate dal Senato. Tagliate le tariffe Inail e giro di vite sui servizi in stile Airbnb. Addio agli scontrini di carta e riaperti i termini per rottamare le cartelle esattoriali

Roma, 27 giugno 2016 - Di tutto di più. Il decreto crescita, che dopo l'ok del Senatoè diventato legge, nei suoi 60 articoli lascia ben poco di intoccato. Si va dal via libera al ministero dell'Economia per entrare in Alitalia al taglio delle tariffe Inail. Salvi il finanziamento per Radio Radicale, il sostegno ai fornitori di Mercatone Unoe la riapertura dei termini per rottamare le cartelle esattoriali. Scatta un giro di vite sui servizi in stile Airbnb; sarà più facile e conveniente aprire sexy shop e presto diremo addio agli scontrini di carta. A partire dal 2020, sulle ricevute digitali si aprirà anche una vera e propria lotteria a livello nazionale con chance più alte per chi paga con bancomat o carta. Salta invece il trasferimento alle Regioni della titolarità dei Fondi per lo sviluppo e la coesione. Ma vediamo in dettaglio cosa cambia dopo il sì di Palazzo Madama.
STOP AGLI SCONTRINI DI CARTA
Anche i piccoli esercizi, che finora avevano beneficiato di una deroga, dovranno trasmettere gli scontrini in via telematica all'Agenzia delle Entrate.
LOTTERIA SCONTRINI, BONUS CON CARTA O BANCOMAT
Aumenta del 100% la probabilità di vincita dei premi per chi partecipa alla lotteria degli scontrini, che partirà nel 2020, pagando con bancomat o carte di credito. La legge di bilancio per il 2017 prevedeva una probabilità di vincita aumentata del 20% per chi usa queste forme di pagamento rispetto alle transazioni in contante.
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Levi, l'Italia ignorante, il governo pensa ai sexy shop


sabato 29 giugno 2019

Con il caldo record le nevi si sciolgono e sul Bianco spunta un lago azzurro

COURMAYEUR - Il fenomeno, testimoniato dalla foto scattata da una guida, è segnalato dalla fondazione “Montagna Sicura” tra le ripercussioni delle temperature di questi giorni. La formazione è nei pressi del gruppo di Rochefort.

Le temperature canicolari di questi giorni hanno frantumato i primati di caldo nel fondovalle, ma i loro effetti in quota non preoccupano meno chi si occupa di clima. Sul Monte Bianco, per effetto di uno zero termico che ha raggiunto quota quattromila metri, oltre a essersi create le condizioni sporadiche per cui almeno 150 parapendisti sono riusciti ad atterrare sulla vetta l’altro ieri, un lago si è formato nelle scorse ore per effetto del rapido scioglimento delle nevi.
Tecnicamente parlando, un “lago effimero”. Lo segnala, sul suo profilo Facebook, la fondazione “Montagna Sicura”, condividendo una fotografia della guida di Courmayeur Gianluca Marra (autore anche di un video), che riproduce l’inusuale fenomeno, testimonianza delle “molte ripercussioni sull’alta montagna” delle “temperature record di questi giorni”.
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Sea Watch in porto Lampedusa. La GdF arresta la comandante

Indagata la capitana. Nuovo affondo di Salvini contro l'Olanda: 'Comportamento disgustoso'

La Sea Watch, ferma da tre giorni al largo di Lampedusa, è entrata nel porto dell'isola. La comandante Carola Rackete ha deciso di procedere nonostante la mancanza di autorizzazioni da parte delle autorità. La nave è rimasta per qualche minuto all'esterno del porto, bloccata da una motovedetta della Gdf, e si è poi diretta verso la banchina, dove ha attraccato. "Basta, dopo 16 giorni entriamo in porto", ha scritto la ong su Twitter. Successivamente, i militari della Guardia di Finanza sono saliti a bordo della nave ed hanno prelevato la comandante, che è stata portata in caserma. Secondo quanto si è appreso, Rackete è ora in stato di arresto per violazione dell'Articolo 1100 del codice della navigazione: resistenza o violenza contro nave da guerra, un reato che prevede una pena dai tre ai 10 anni di reclusione.
Dopo qualche ora è iniziato lo sbarco dei 40 migrati a bordo della Sea Watch. I primi quattro sono già saliti su uno dei mezzi che li trasferirà al centro di accoglienza sull'isola e le procedure di sbarco stanno proseguendo senza problemi. Prima di sbarcare dalla nave i migranti hanno salutato e abbracciato i volontari della ong che in queste due settimane li hanno assistiti. A bordo della nave ci sono anche gli uomini della Guardia di Finanza e della Polizia che stanno ponendo sotto sequestro l'imbarcazione.
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venerdì 28 giugno 2019

Ponte Morandi, il VIDEO della demolizione a Genova

Alle 9.38 di venerdì 28 giugno l’esplosione delle pile 10 e 11 del viadotto. Un suono di sirena ha dato il via alla demolizione del Ponte Morandi, mentre gli idranti bagnavano il terreno per ridurre le dispersioni di polvere. 

Era stato aperto nel 1967. Il 14 agosto scorso il crollo che portò alla morte di 43 persone

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giovedì 27 giugno 2019

Caldo record, città da bollino rosso. Tre morti

Le vittime in Lombardia, Marche e Veneto

Arriva il caldo torrido e uccide. L'annunciata ondata di temperature roventi al suo esordio in Italia ha già fatto tre vittime, in Lombardia, Marche e Veneto: un senzatetto cardiopatico a Milano, un pensionato nelle campagne di San Benedetto del Tronto e un'altra persona a Mozzecane, nel Veronese. Anche se nelle prossime ore è previsto il picco per l'emergenza caldo nella penisola con 16 città da 'bollino rosso'. 
Nella Capitale, unica città d'Italia ad avere il bollino rosso per tre giorni di seguito, il caldo aggrava anche un'altra emergenza, quella sui rifiuti. Dopo che nelle scorse ore la Regione Lazio ha lanciato l'allarme allertando le Asl rispetto "ai possibili effetti sulla salute pubblica" collegata al "protrarsi della mancata raccolta dei rifiuti", oggi si è verificato in periferia l'ennesimo rogo di rifiuti provocando fumi tossici e la distruzione dei cassonetti, definito dalla sindaca Virginia Raggi "un vero attentato alla salute ed alle tasche dei contribuenti" attuato da "piromani ad orologeria". E dopo l'Sos della Regione Lazio, l'Ama si è concentrata nella raccolta rifiuti proprio nelle aree attorno agli ospedali. La prima vittima del caldo è stata Costantin Stroe, un romeno di 69 anni. Il corpo è stato trovato da un passante prima delle 8 in un'aiuola non lontano dalla stazione centrale di Milano. Nelle tasche aveva dei documenti sanitari da cui è emerso che era un cardiopatico, mentre altri senzatetto hanno confermato che viveva come loro in strada.

Affidamenti illeciti di minori, arresti

Nel Reggiano, a bimbi anche 'lavaggio cervello' in psicoterapia

Diciotto persone, tra cui il sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti, politici, medici, assistenti sociali, liberi professionisti, psicologi e psicoterapeuti di una Onlus di Torino sono stati stati raggiunti da misure cautelari dai carabinieri di Reggio Emilia. Al centro dell'inchiesta 'Angeli e Demoni', coordinata dal sostituto procuratore Valentina Salvi, la rete di servizi sociali della Val D'Enza, accusati di aver redatto false relazioni per allontanare bambini da famiglie e collocarli in affido retribuito da amici e conoscenti.
Gli indagati sono decine e quello ricostruito dagli investigatori è un giro d'affari di centinaia di migliaia di euro. Tra le contestazioni emergono 'lavaggi del cervello' ai minori in sedute di psicoterapia, anche con impulsi elettrici per "alterare lo stato della memoria". Tra i reati contestati frode processuale, depistaggio, abuso d'ufficio, maltrattamento su minori, lesioni gravissime, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione, peculato d'uso.
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Ex Ilva, avviso di chiusura Mittal: «Con la legge che cancella l'immunità si chiuderà il 6 settembre»

Senza una soluzione per Taranto, lo stabilimento ex Ilva chiuderà il 6 settembre prossimo, lo stesso giorno in cui scatterebbe, in base all’articolo 46 del decreto Crescita che in questa settimana sarà convertito definitivamente in legge, lo stop all’immunità penale. ArcelorMittal, il colosso franco indiano che ha rilevato l’Ilva, è chiarissimo. E indica anche la data del “game over”. «Il Governo continua a dirci di non preoccuparci, che troverà una soluzione, ma finora non c‘è niente. Quindi il 6 settembre l‘impianto chiuderà» ha detto Geert Van Poelvoorde, ad di ArcelorMittal Europa a margine di una conferenza di Eurofer.«Abbiamo ancora due mesi, spero che il governo trovi una soluzione, siamo aperti a discutere» ha aggiunto.

Ex Ilva, il veto di Di Maio: a rischio l’acciaio italiano

Ex Ilva, 1.400 lavoratori in cassa integrazione: «In crisi il mercato dell'acciaio»


Ma è chiaro che non sarà facile. Una volta approvato definitivamente il decreto Crescita (dopo l’ok della Camera adesso è in Senato dove verrà posta la fiducia per il via libera entro la scadenza del 29 giugno), l’unica possibilità è appesa all’ordine del giorno presentato dalla Lega, in cui si impegna il governo a «verificare la coerenza» della nuova norma con gli accordi firmati con la nuova proprietà. Che la Lega su questa vicenda faccia da sponda alla multinazionale lo conferma il vicepremier Matteo Salvini: «Non ci possiamo permettere la chiusura dell’Ilva, sono 11 mila posti di lavoro diretti e altrettanti indiretti. Gli imprenditori arrivati adesso hanno ereditato una situazione disastrosa e in nove mesi non possono sistemarla». E poi: «C’è una sentenza pendente della Corte, io avrei lasciato la garanzia legale. Di Maio mi assicura che non rischia, io mi fido. Con 15 mila posti di lavoro non si scherza. Non si può cambiare un contratto in corso d’opera».

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mercoledì 26 giugno 2019

Olimpiadi Milano-Cortina, lo Stato ci guadagna | Stime, Pil crescerà tra il 2020 e il 2028

Questa edizione, in linea con i dettami della Carta olimpica, sarà allʼinsegna del rispetto della politica ambientale e dello sviluppo sostenibile



Le Olimpiadi invernali targate Milano-Cortina porteranno non solo prestigio, ma anche benefici economici. Secondo un'analisi commissionata dal governo all'Università La Sapienza, "i Giochi contribuiranno positivamente alla crescita dell'economia: gli incrementi del Pil tra il 2020 e il 2028 vanno da 81 a 93 milioni di euro annui". La manifestazione, dunque, porterà un saldo economico chiaramente positivo per lo Stato.

Lo studio ha "ampiamente verificato che le uscite dell'Amministrazione Centrale per finanziare i Giochi 2026 sarebbero compensate dagli introiti diretti e indiretti connessi alle attività sviluppate attorno ai Giochi nel periodo 2020/2028".

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Istat: pressione fiscale nei primi tre mesi al 38%, top dal 2015

La pressione fiscale nei primi tre mesi del 2019 è risultata del 38,0%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. E' il dato più alto dal 2015. Lo rileva l'Istat, precisando che anche in questo caso vale solo il confronto annuo, tra stessi trimestri. Nel primo la pressione fiscale, come sempre si osserva, mostra un livello più basso rispetto al resto dell'anno.

Fonte


Corte dei conti: "Rischi gravi dal taglio shock delle tasse"

È fuggi fuggi dalle Poste: disagi ovunque

Nota di protesta inviata da Slp Cisl


ALESSANDRIA - "La situazione degli uffici postali in provincia di Alessandria ha toccato il punto di non ritorno: una vertiginosa escalation, nel generale e preoccupante silenzio aziendale, con gravi danni alla qualità del servizio offerto alla clientela e alla qualità di vita degli addetti".
È quanto si legge in una nota inviata da Slp Cisl. Il Sindacato lavoratori poste aggiunge: "Oramai siamo al collasso e a ridosso del boom delle ferie estive per tanti colleghi non ci resta che dichiarare fallimento e portare i libri in tribunale per assenza di sportellisti. Esodi, Quota 100, Opzione Donna: tutto contribuisce a favorire il quotidiano stillicidio di risorse che, in preda a disaffezione e demotivazione, decidono di lasciare l’Azienda".
E, secondo i sindacati "Poste italiane fa orecchie da mercante. Non solo non assume, garantendo il necessario turnover, ma pretende il raggiungimento di tutti gli obiettivi commerciali e gestionali senza se e senza ma".

domenica 23 giugno 2019

Il ghiaccio dell'Himalaya si sta sciogliendo più velocemente del previsto

Lo hanno scoperto alcuni ricercatori della Columbia University paragonando foto satellitari attuali e immagini scattate durante la Guerra fredda

Alcune persone minimizzano fenomeni come lo scioglimento dei ghiacciai dicendo egoisticamente che non ci riguardano in modo diretto: il livello del mare si alzerà solo tra diversi anni, quando noi non saremo più in giro. In realtà, la scomparsa di alcune città a rischio sommersione non è l’unica conseguenza cui l’umanità sta andando incontro su questo fronte, e alcune parti di mondo stanno facendo già ora i conti con l’assottigliamento dei ghiacciai. In Himalaya, per esempio – una zona da cui dipende la sopravvivenza di 1 miliardo di persone – l’ambiente è a rischio a causa della progressiva diminuzione di scorte d’acqua dolce.
Un rischio che fino a vent’anni fa non esisteva.
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Bergamo, il carabiniere musulmano che ha realizzato il sogno di arruolarsi nell’Arma

Badar Eddine Mennani, originario del Marocco, ha giurato a Torino accanto alla mamma e alla sorella col velo. Vive a Chiuduno

Badar Eddine Mennani, 23 anni, con la sorella
Ha sempre voluto fare il carabiniere per essere al servizio dei cittadini. E oggi Badar, 23 anni, musulmano praticante, ha coronato il suo sogno giurando fedeltà alla Repubblica insieme ad altri 396 allievi in una cerimonia che si è svolta a Torino nella caserma Cernaia. Badar Eddine Mennani, nato a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) da una famiglia originaria del Marocco, risiede a Chiuduno, in provincia di Bergamo. Nell’Arma, dice, ha trovato integrazione, accoglienza e comprensione per lui e per le sue tradizioni. «Ha incontrato i valori che sono propri di ogni famiglia», spiega la mamma, che oggi, come da cerimoniale, gli ha sistemato gli alamari sulla divisa. «Mio figlio — racconta — mi ha spiegato che rappresentano ufficialmente la sua appartenenza all’Arma. Per noi è stato un onore».

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Prendono il reddito di cittadinanza e puliscono le strade: "Non vogliamo soldi regalati"


Prendono il reddito di cittadinanza e puliscono le strade: "Non vogliamo soldi regalati"
L'iniziativa di un gruppo di ragazzi del quartiere Zen di Palermo, beneficiari del reddito di cittadinanza. Non è la prima volta che accade: i Comuni aspettano da mesi la norma attuativa sui lavori di pubblica utilità


Prendono il reddito di cittadinanza e puliscono le strade: "Non vogliamo soldi regalati"
Il lavoro manca, ma i beneficiari del reddito di cittadinanza rispondono lo stesso, mettendosi a disposizione del Comune e della collettività. Perché "i soldi non li vogliamo regalati". Così un gruppo di ragazzi del popoloso quartiere Zen di Palermo ha preso carta e penna e ha scritto al sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando, per informarlo della propria disponibilità ad offrire un "contributo concreto", mettendosi a disposizione della città. A cominciare dalla pulizia delle strade del quartiere. "Non vogliamo percepire il reddito di cittadinanza restando sdraiati tutto il giorno sul divano - sottolinea Francesco Sidoti, il portavoce del gruppo di volontari -. I soldi vogliamo guadagnarli, non vogliamo che ci siano regalati".


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Prende reddito di cittadinanza e disoccupazione, ma lavora in nero: interviene la Finanza
Prende reddito di cittadinanza e disoccupazione, ma lavora in nero: interviene la Finanza

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sabato 22 giugno 2019

Il dramma lungo 18 ore della donna incinta e della sua bimba: 7 medici indagati, ecco chi sono

L’inchiesta su Ingrid Vazzola, morta all’ottavo mese di gravidanza con la sua bambina: lunedì l’autopsia

ALESSANDRIA
Sette medici dell’ospedale di Alessandria – due del Pronto soccorso, quattro ginecologi e un chirurgo vascolare - sono indagati per la morte dell’insegnante astigiana quarantunenne, abitante a Oviglio, che era all’ottavo mese di gravidanza e della sua bambina.
Gli avvisi di garanzia, firmati dal pm Andrea Trucano, in cui vengono ipotizzati i reati di omicidio colposo (anche con l’aggiunta della specifica contestazione che riguarda le responsabilità colpose in ambito sanitario) e di procurato aborto, sono stati notificati ieri. E’ un «atto dovuto» emesso dalla magistratura a tutela degli indagati che consente loro di difendersi e spiegare le proprie ragioni fin dall’inizio delle indagini.
Due autopsie
Lunedì, alle otto e mezza, sarà assegnato al medico legale Luca Tajana e al ginecologo Carlo Bulgheroni l’incarico di eseguire l’autopsia sulle salme della donna e del feto. I legali della famiglia – Francesco Sangiacomo, Gabriella Angela Massa e Vittorio Spallasso – nomineranno, come consulente di parte, Roberto Testi. Gli esami saranno eseguiti nella stessa mattinata all’obitorio dell’ospedale.
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Pesante maltempo in atto in Lombardia: disagi e allagamenti su mezza regione

La perturbazione di origine atlantica in atto sull'Italia settentrionale sta dispensando i primi intensi fenomeni nel corso della mattinata odierna.
Abbondanti precipitazioni accompagnate da frequenti fulminazioni stanno interessando la Lombardia, dove un vasto sistema temporalesco (multicellulare) sta colpendo in particolare i settori centro-settentrionali della regione. 
Il temporale, muovendosi lentamente verso Est, ha arrecato precipitazioni ingenti fra le province di Lecco, Como, Milano, Monza e Bergamo. In alcune località si sono raggiunti picchi di 80-100 millimetri di pioggia in poco tempo, con conseguenti disagi. 
Il maltempo ha colpito anche la città di Milano e il suo hinterland. A tratti, oltre alla pioggia battente, ha anche grandinato. Un'auto, alle porte di Milano, è rimasta intrappolata all'interno di un sottopasso e la conducente si è salvata scappando fuori prima di finire sommersa. Tombini e cantine si sono allagati e molte sono state le chiamate ai Vigili del fuoco e alla Polizia Locale.
Nel Bergamasco la situazione più critica negli ultimi minuti: chiusa in via precauzionale la provinciale Madone-Chignolo per una possibile esondazione del torrente Dordo. Molte le strade allagate soprattutto nell'isola bergamasca.

Landini: “Basta campagna elettorale e basta condoni, per il lavoro bisogna ripartire dal Sud”

Il segretario generale della Cgil chiede per l’Italia un piano straordinario di investimenti pubblici. Furlan e Barbagallo: «Il Nord da solo non ce la farà»


REGGIO CALABRIA
«Bisogna ripartire dal Sud, bisogna ripartire con gli investimenti, con un piano straordinario di investimenti perché il punto è creare lavoro e creare uno sviluppo vero che duri nel tempo. Basta campagna elettorale, ne abbiamo fin sopra i capelli, i problemi non si sono risolti. La situazione è peggio di un anno fa ed è necessario che il governo ascolti questo popolo, queste piazze, e si discuta assieme a chi li rappresenta come cambiare insieme questo Paese». Così il segretario della Cgil, Maurizio Landini, a margine della manifestazione dei sindacati a Reggio Calabria.
Il segretario generale della Cgil chiede un piano straordinario di investimenti pubblici per l’Italia: «Le diseguaglianze sono aumentate ci sono ormai dei ritardi strutturali, pensiamo alle infrastrutture ma non solo quelle materiali, ferrovie, strade, aeroporti, ma pensiamo anche alle infrastrutture sociali, le università, le scuole, gli asili. Siamo davvero di fronte alla necessità di costruire davvero un Paese fondato sul diritto delle persone». «Abbiamo criticato il reddito di cittadinanza - prosegue il segretario generale della Cgil - perché secondo noi è fatto male, del resto i dati che indicano che nonostante il reddito la povertà relativa è aumentata vuol dire che non è quello lo strumento giusto così come è stato fatto per affrontare questo tema, perché la povertà l’affronti se anche sui territori crei le condizioni, non c’è solo il reddito ma ci sono altre cose». Ma il primo dovere «è creare lavoro, evitare che i giovani intelligenti e i giovani in generale se ne vadano dal nostro Paese come sta succedendo e quindi il punto decisivo è ricostruire la fiducia che ce la si può fare e un piano straordinario di investimenti pubblici è la condizione per far ripartire l’economia».
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Dal salario minimo alla ex Ilva: il governo contro le imprese

Dal salario minimo alla nuova proposta di scala mobile, dal destino dell’ex Ilva al cambiamento delle regole per le concessionarie (autostradali e petrolifere come quelle dell’Eni in Val D’Agri), dalle grandi opere che non si sbloccano alle norme fiscali che producono incertezza e usano spesso l’impresa come un bancomat per lo Stato (split payment, reverse charge, Iva persa in caso di procedure concorsuali): si moltiplicano i dossier, le norme, le proposte che colpiscono le imprese e le loro attività. Per non parlare delle promesse fatte e (finora) non mantenute, come la correzione al decreto dignità o un robusto taglio al cuneo fiscale.

Il salario minimo 
Il fronte più caldo è ora quello del salario minimo, diventato una priorità nei giochi di governo nonostante la ferma opposizione delle parti sociali. Il provvedimento, spinto dal M5S, è il Ddl Catalfo, all’esame del Senato, che fissa la misura, ex lege e quindi valida per tutti, a 9 euro lordi l’ora. L’impatto sulle imprese porterebbe a un’impennata del costo del lavoro di 6,7 miliardi, secondo le stime elaborate dall’Inapp. L’intervento riguarderebbe 2,6 milioni di lavoratori dipendenti privati, a esclusione di agricoltura e lavoro domestico. Comprendendo anche questi due settori - che la norma escluderà - il costo per le aziende, secondo l’Inps, salirebbe a 9,7 miliardi per il 28% dei lavoratori.


A ciò vanno aggiunti gli effetti sugli altri livelli di inquadramento, che gioco forza potrebbero essere rivisti al rialzo dalla contrattazione. I 9 euro lordi l’ora corrispondono all’80% del salario mediano. In Germania, ad esempio, si scende al 48%. In media nei Paesi Ocse i salari minimi variano tra il 40% e il 60 % del salario mediano, in Italia ciò vorrebbe dire tra i 5 e i 7 euro l’ora. La misura non piace alla Lega. Per le aziende la previsione di un salario minimo legale, oltre all’aggravio di costo, rischierebbe di spiazzare la contrattazione, che nel nostro paese, storicamente, regola gli aspetti retributivi negoziali (e non solo, anche, diritti e tutele).

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PER SAPERNE DI PIÙ / Salario minimo a 9 euro: quanto costa alle imprese


Salario minimo, l’Istat stima il costo in 4 miliardi. Ma secondo l’Inps sono 10 e per l’Istituto analisi politiche pubbliche 6,7

Salario minimo? No, grazie. Perché le piccole imprese bocciano la proposta M5s
Salario minimo? No, grazie. Perché le piccole imprese bocciano la proposta M5s

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L’allarme di Boccia su Ilva e autostrade: “Così il governo blocca le imprese”


venerdì 21 giugno 2019

Ultim'ora: nubifragio su Torino, diversi quartieri sott'acqua. Le immagini.

Come vi avevamo illustrato in un precedente articolo, forti temporali si sono formati sul Piemonte e sulla provincia di Torino. 
Un autentico nubifragio ha colpito l'area nord di Torino, paralizzando parte della città piemontese e creando tanti disagi e anche danni. Sulla zona si sono riversati in poco tempo, grazie all'intensità della precipitazione temporalesca, circa 80 millimetri di pioggia in poco più di un'ora. 
Molte strade si sono trasformate in fiume di acqua e grandine, caduta in notevoli quantità. Particolarmente colpiti i quartieri Barriera di Milano e Aurora. Fortemente colpita anche la località di San Mauro Torinese, comune a nord-est di Torino. 
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L'ONDATA di CALDO della settimana prossima: le ULTIMISSIME dai modelli

Questa mattina il modello americano riduce ulteriormente la portata del caldo sull'Italia, mentre il canadese e l'europeo tornano ad intensificarla. La situazione resta quindi ancora un po' confusa.


Il tempo passa, ma le bizze modellistiche in merito all'ondata di caldo attesa in Europa la prossima settimana non finiscono.
Questa mattina due modelli tornano a prevedere scenari abbastanza preoccupanti, anche se a distanze previsionali impervie. Insomma, in questi casi bisogna armarsi di pazienza ed aspettare che le mappe riescano a trovare una linea comune.
Iniziamo con il modello più "tranquillo", ovvero il MODELLO AMERICANO. Dopo aver suonato la carica per primo con temperature atroci, da circa 48 ore ha iniziato a ridurre la portata dell'onda calda sull'Italia, deviandola con i suoi effetti più preoccupanti verso l'Europa centro-occidentale.
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Meteo fine settimana: i TEMPORALI di SABATO al nord e il CALDO al sud


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Istat, l'Italia in recessione demografica, per le nascite record negativo

Il calo delle nascite che sta colpendo il paese dal 2015 è pari a quello del 1917-18. Nel 2018 nati 439mila bambini, -140mila rispetto al 2018. Sono i migranti ad attutire il calo demografico

La recessione demografica che sta colpendo l'Italia, ormai dal 2015, appare "significativa" e si sta traducendo in "un vero e proprio calo numerico di cui si ha memoria nella storia d'Italia solo risalendo al lontano biennio 1917-1918, un'epoca segnata dalla Grande Guerra e dai successivi drammatici effetti dell'epidemia di 'spagnola'". Così il presidente dell'Istat, Gian Carlo Blangiardo, presentando il Rapporto annuale. Per trovare una situazione comparabile occorre tornare indietro di circa un secolo.

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giovedì 20 giugno 2019

“Caro Presidente, o noi o Feltri: ci autosospendiamo dall’Ordine dei Giornalisti”. La lettera di Borrometi e Ruotolo

“Caro Presidente,
abbiamo deciso di autosospenderci dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti perché ci consideriamo incompatibili con l’iscrizione all’albo professionale di Vittorio Feltri. Proprio noi, che più di altri, ci battiamo per la difesa dell’articolo 21 della  Costituzione, riteniamo gli scritti e il pensiero del direttore Feltri veri e propri crimini contro la dignità del giornalista. Le parole di Vittorio Feltri su Andrea Camilleri e le sue opere hanno rappresentato per noi la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ne va della credibilità di ognuno di noi e della nostra categoria. Adesso basta. O noi o lui. Quel “terrone che ci ha rotto i coglioni” per noi figli del Sud è inaccettabile. Non è in gioco la libertà di pensiero. Sono in gioco i valori della nostra Costituzione. Ogni suo scritto trasuda di razzismo, omofobia, xenofobia. “Dopo la miseria portano le malattie” (rivolto ovviamente ai migranti), l’ormai tristemente celebre “Bastardi islamici” o, uscendo dal seminato delle migrazioni, robaccia come “Più patate, meno mimose” in occasione dell’8 marzo (e le diverse varianti dedicate anche a Virginia Raggi, con il “patata bollente”) o “Renzi e Boschi non scopano”. Poi gli insulti a noi del sud con il celebre “Comandano i terroni” e infine il penultimo, di qualche mese fa, “vieni avanti Gretina” (dedicato alla visita a Roma di Greta Thunberg).
L’idea che Vittorio Feltri offre è che si possa, impunemente, permettersi questo avvelenamento chirurgico. E non è un problema solo suo. Almeno, non lo è più. A lui non frega niente: il limite, la deontologia, la misura, il buon senso, diremmo perfino la dignità sembrano saltate da tempo. Noi siamo convinti che resti intatta la bellissima frase che recita “Non condivido le tue idee ma darei la vita per permetterti di esprimerle”. Continuiamo a batterci contro la censura e gli editti, ma non possiamo accettare tra noi chi istiga all’odio. Ne va della nostra credibilità”.
Paolo Borrometi e Sandro Ruotolo 

Maltrattamenti nella comunità terapeutica di Pratolungo di Gavi, 25 indagati: per 13 ordinanza di custodia

Operazione dei carabinieri di Novi Ligure, le vittime sono affette da gravi disabilità


NOVI LIGURE
NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO
Venticinque persone indagate per gravi maltrattamenti nella comunità terapeutica dPratolungo di Gavi. Di queste 25, 13 sono state colpite da ordine di custodia cautelare: di queste 13, sette sono agli arresti domiciliari. Nei loro confronti, i carabinieri della compagna di Novi, in particolare i militari della stazione di Gavi, in queste ore, hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare emesse dalla procura della Repubblica che coordina le indagini.