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martedì 30 aprile 2019

Benzina, "Lega boccia riduzione delle accise"


La riduzione delle accise sulla benzina? "Bocciata" in Commissione Bilancio alla Camera. Questo quanto afferma, puntando il dito contro la Lega, il deputato Pd Luigi Marattin, che ha twittato in diretta il voto alla proposta della collega di partito e di Aula Alessia Rotta "per realizzare le proposte di Lega e M5S: ridurre le accise sulla benzina e drastico taglio di auto blu. Come avevano promesso".
Proposta, almeno stando a quanto spiega Marattin in una serie di tweet, che sarebbe stata respinta al mittente: "La relatrice leghista (la deputata Silvana Comaroli, ndr.) si dice contraria - scrive infatti il deputato dem - alla riduzione delle accise sulla benzina perché 'ci sono 5 anni di tempo' per mantenere le promesse. Ma Matteo Salvini aveva promesso che lo avrebbe fatto nel primo consiglio dei ministri", fa notare ancora, per poi confermare la bocciatura della proposta in un tweet successivo. "Bocciata riduzione di accise su benzina (promessa Lega) e riduzione auto blu (promessa M5S). Ma allora - si chiede Marattin - cosa l'hanno detto a fare in campagna elettorale? Solo per prendere voti?".

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"Nel Po inquinanti 2mila volte superiori alla norma"

La Regione del Veneto porterà alla Procura i dati dei rilevamenti nelle acque che confermano una presenza di Pfas a livelli anomali

La Regione del Veneto porterà alla Procura della Repubblica i dati dei rilevamenti nelle acque del Po che confermano una presenza di PFAS di nuova generazione a livelli anomali. Lo sottolinea Nicola Dell’Acqua, commissario delegato per i primi interventi urgenti di Protezione civile in conseguenza alla contaminazione da PFAS nelle province di Vicenza, Verona e Padova: “In tema di PFAS, la Regione del Veneto sta cercando di spiegare a tutta Italia che se non saranno definiti dei limiti nazionali non si potrà limitare l’uso di queste sostanze e agire con le necessarie bonifiche dei siti già inquinati. Nel Po ci sono PFAS in quantità 100 volte superiori a quelle di Miteni mentre il C6O4 (PFAS di nuova generazione) in quantità quasi 2000 volte superiore. È nostro dovere far rilevare questa situazione e lo faremo la settimana prossima alla Procura, così come l’Arpav lo ha già fatto nel 2013 per le sostanze PFOA e PFOS”.
“Sono dati che parlano chiaro – prosegue - Come Veneto, con l’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) alla Miteni siamo intervenuti bloccando l’attività riguardante il GenX e il C604. Ma con questo provvedimento regionale non possiamo fermare tutti gli sversamenti che raggiungono il Po. Soltanto ogni singola regione può intervenire sulle aziende che si trovano nel suo territorio. E questo conferma anche che non è vero che sarebbero bastati limiti posti dal Veneto per contenere l’inquinamento da queste sostanze; noi, infatti, avevamo fermato la produzione di queste sostanze ma nel Po continuano ad esserci quantità eccezionalmente superiori a quelle del sito Miteni”.

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Lavoro, Istat: "Oltre un lavoratore su due ha il contratto scaduto"

Nei primi tre mesi del 2019 sono scaduti 27 contratti collettivi nazionali, sommandosi ai 14 ancora in attesa di rinnovo. La quota dei dipendenti con contratto scaduto torna così a superare il 50% del totale, come non accadeva dal 2016. Lo riferisce l'Istat, precisando che tra i contratti monitorati sono stati recepiti due accordi (editoria e Fiat) mentre 27 sono scaduti (15 del pubblico impiego, quattro nell'industria e otto nei servizi privati).

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Ragusa, agente di polizia spara alla moglie e poi si suicida

Lʼallarme è stato lanciato dai due figli, di 6 e 7 anni. Prima del folle gesto, lʼuomo aveva scritto su Facebook: "Ti ho dedicato tutta la mia vita. Ti amo"


Un poliziotto in servizio a Ragusa, il 42enne Simone Cosentino, ha ucciso la moglie, la 33enne Alice Bredice, e poi si è suicidato con la pistola d'ordinanza. E' accaduto nella notte tra domenica e lunedì nell'abitazione della coppia: i due avevano due figli di sei e sette anni che erano in casa al momento del tragico evento. Sono stati loro infatti a chiamare in lacrime i soccorsi.

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lunedì 29 aprile 2019

Stupro di gruppo a Viterbo, arrestati 2 esponenti di Casapound: espulsi

Un consigliere comunale e un militante del movimento di estrema destra Casapoundsono stati arrestati per lo stupro di una 36enne a Viterbo. La vittima è italiana. Il reato si è consumato all'interno di un circolo privato di Viterbo, di cui gli autori del reato avevano in quel momento l'uso esclusivo. Uno dei due arrestati è Francesco Chiricozzi, 21 anni, consigliere comunale eletto con Casapound nel comune viterbese di Vallerano. L'altro è Marco Licci, 19 anni, che avrebbe commesso gli abusi insieme a Chiricozzi. Entrambi sono stati espulsi dal movimento di estrema destra.

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«All’inferno Pertini e Audisio», bufera sul consigliere di Fi Passalacqua. La minoranza: «Si dimetta»

Alessandria - «Sono appassionato di storia e guardo Rai Storia che problema c’è? Quel post poi era sul mio profilo, io non ho amicizia con l’ex sindaco Rita Rossa, qualcuno ha fatto la spia mandandole lo screenshot».
Il problema, per Carmine Passalacqua, Forza Italia e presidente della Commissione cultura al Comune di Alessandria c’è eccome se scrive: «All’inferno l’alessandrino Walter Audisio in buona compagnia con Pertini, Longo e tutti i vigliacchi come loro»: un post che ieri aveva il sapore della commemorazione, il 28 aprile del ’45 fu giustiziato il Duce.

Walter Audisio il «colonnello Valerio» è il «ragioniere della Borsalino a cui è toccato il compito storico di giustiziare Benito Mussolini» così ne parla un documentario dell’Istituto Luce, e in città è considerato un eroe. E un altro documentario, quello su Rai storia citato da Passalacqua, ne rievocava la figura e quei giorni che finirono con piazzale Loreto. «Mi sembra eccessivo il clamore di questo post, mi sento dell’idea di tanti storici, secondo i quali il Duce non andava barbaramente trucidato ma caso mai processato come a Norimberga - ribatte placidamente Passalacqua -. Pertini in quel documentario sosteneva che Mussolini andasse giustiziato, quella è stata una strage come tante coperta dalla censura di Stato. Ci sono state altre stragi come Sant’Anna di Stazzema, era una guerra di civile». Il monarchico consigliere di Forza Italia non comprende il clamore amplificato dal fatto che ieri era a Tortona a una rievocazione storica per la commemorazione del 25 Aprile, in rappresentanza di Alessandria. Il sindaco Gianfranco Cuttica aveva parlato del valore della Resistenza dal palco del 25 Aprile, con le parole di Piero Calamandrei: «Il compito degli uomini della Resistenza non è finito, tutti sentiamo che c’è ancora molto da fare». E ieri ha detto: «Prendo le distanze da quanto affermato dal consigliere Passalacqua. Mi sento personalmente offeso perché mio nonno era un fiancheggiatore di Duccio Galimberti».
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I macchinisti sono ubriachi, Frecciarossa soppresso prima della partenza a Brescia

Brescia - I macchinisti erano ubriachi e il treno è stato soppresso. Lo rende noto la Polfer, raccontando che il Frecciarossa 9604 che doveva partire alle 5.17 da Brescia per Napoli è stato «soppresso in stazione a Brescia perché i macchinisti erano ubriachi», come è stato segnalato alla polizia ferroviaria dal capotreno.
La Polfer è intervenuta insieme alla Polstrada per effettuare il test dell’etilometro, poi i 65 passeggeri sono stati trasferiti in treno a Milano Centrale per proseguire infine su un frecciarossa per Napoli.
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Uccide il figlio di un mese, 19enne incastrata dalle ricerche su Google: «Come affogare un neonato»

Viene arrestata per aver ucciso il suo bambino di appena un mese, ma durante le indagini la polizia scopre un dettaglio choc. Una giovane madre di 19 anni avrebbe prima cercato su Google un modo per poter ammazzare il figlio: sul suo pc sono state trovate oltre 100 ricerche sulle modalità più efficaci per togliere la vita a un neonato.

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Libia, Amsi: 300 morti, è strage di donne e bambini

Sale ancora il bilancio delle vittime dall'inizio degli scontri

Sale a 300 il numero dei morti in Libia a causa degli scontri in atto: tra le vittime si contano 90 bambini e 100 donne. È il bilancio aggiornato ad oggi reso noto dal presidente dell'associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) Foad Aodi, in diretto contatto con i medici libici negli ospedali e nelle zone del conflitto.   I medici libici, afferma Aodi, riferiscono che la notte scorsa è stata caratterizzata da "attacchi aerei su Tripoli da parte dell'esercito utilizzando aerei senza pilota con numerosi danni alle abitazioni, morti e feriti sotto le macerie". Gli sfollati, secondo l'Amsi, sono più di 40 mila, di cui il 50% donne e il 25% minorenni. 

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domenica 28 aprile 2019

Lega-M5S, scontro anche sulle Province. Salvini: servono. Di Maio: no, sono poltronificio

Lega e M5S ora litigano anche sulle Province, con la prima che vorrebbe farle rinascere così com'erano prima della riforma Delrio e il secondo che invece è per l'abolizione. Per Salvini «servono per dare servizi ai cittadini». Per Di Maio altro non sono che un poltronificio da abolire.

«Vogliamo dare i servizi ai cittadini. Se i Comuni non riescono a farlo, servono le Province», ha detto Matteo Salvini, a Biella, dove è andato per un incontro a sostegno del candidato sindaco del centrodestra Claudio Corradino. «L'abolizione delle province è una buffonata di Renzi, che ha portato disastri soprattutto nelle scuole e alle strade. Io voglio che in tutta Italia ritornino condizioni normali. I 5 stelle è importante che si mettano d'accordo. Qualche viceministro dice sì e qualcuno no sull'autonomia, come bisticciano sui porti aperti o chiusi».

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sabato 27 aprile 2019

Vescovo impedisce messa suffragio a Mussolini a Ventimiglia

Chiesta da alcuni nostalgici. Critiche dall'Anpi

Il vescovo della diocesi di Ventimiglia-Sanremo Antonio Suetta annuncia all'ANSA di aver negato una messa in suffragio a Benito Mussolini, nei 74 anni dalla sua morte, che avrebbe dovuto essere celebrata domani nella chiesa di Sant'Agostino a Ventimiglia. Polemica sulla messa, chieste da un gruppo di nostalgici del ventennio guidati da un avvocato ventimigliese, erano state sollevate dall'Anpi come riportano oggi Il Secolo XIX e La Stampa.
    "La messa è un atto di culto a Dio e come tale deve rimanere.
    Ogni fedele ha il diritto di richiedere una messa o una preghiera per chiunque perché il suffragio è un'opera di misericordia che non viene negata a nessuno. Questo atto, però, deve essere sempre rispettato nella sua specificità e deve essere scevro da qualsiasi strumentalizzazione che ne travisi il senso. Per questo motivo riteniamo preferibile non accondiscendere a questa richiesta, perché ne è stato fatto un motivo di strumentalizzazione e la messa non deve diventare occasione di pubblicità".

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Birrificio Adda offende i genovesi con un post sul ponte Morandi, scuse e pagina rimossa

Genova – Una fotografia delle rovine del ponte Morandi, con l’ormai celebre camion della Basko bloccato a pochi metri dal disastro, accompagnata da una frase choc che ha indignato i genovesi: “Questo sabato siamo chiusi. Ponte anche per noi”.
Prima hanno provato a chiedere scusa sulla stessa pagina Facebook dove avevano pubblicato il post con la foto drammatica del crollo di ponte Morandi ed una frase che voleva essere simpatica ma che ha suscitato l’indignazione dei familiari delle vittime del crollo avvenuto lo scorso 14 agosto e poi di tutti i genovesi, ma poi hanno deciso di rimuovere completamente il post dalla pagina a causa delle decine di insulti e messaggi inviati a commento dell’epic fail, l’errore storico.
Il Birrificio Adda al centro di roventi polemiche

Incidenti sul lavoro: Taranto prima per cancro

Osservatorio Consulenti lavoro. Crotone per incidenti mortali

Nel 2018 circa 641mila lavoratori hanno subito un incidente sul lavoro: l'84,6% di questi sono avvenuti durante l'attività lavorativa, mentre il 15,4% durante il tragitto casa-lavoro. E' quanto emerge dall'indagine dell'Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro secondo cui gli incidenti sono saliti dell'0,9% ma l'aumento degli occupati rende l'incidenza degli infortuni pari a quella del 2017. L'aumento più significativo è quello che riguarda gli incidenti con esito mortale (+10,1% nel 2018), soprattutto quando si utilizzano mezzi di trasporto.
La maglia nera per il numero assoluto di malattie cancerogene imputabili all'attività lavorativa spetta a Taranto, seguita da Torino, Napoli, Milano, Genova e Venezia. 

Via gli atleti africani dalla 'Trieste running festival'

Shaurli e De Monte contro la decisione degli organizzatori di non far partecipare atleti professionisti provenienti dall'Africa


"Mancava questo al Friuli Venezia Giulia: essere la Regione che non fa correre gli atleti africani. Con motivazioni che hanno un retrogusto d'ipocrisia all'ennesima potenza, la nostra regione apre la stagione della discriminazione nello sport. Il fatto che questa scelta sia frutto di un organizzatore che è anche giornalista dipendente della Regione rende ancora più imbarazzante tutta la situazione". Lo afferma il segretario regionale del Pd Fvg Cristiano Shaurli, commentando la decisione degli organizzatori della "Trieste running festival" di non far partecipare atleti professionisti provenienti dall'Africa alla mezza maratona in programma fra 10 giorni a Trieste.
Per Shaurli "nemmeno si prova a risolvere i problemi di sfruttamento che vengono accampati, e si sceglie di annunciare con becera soddisfazione, con la benedizione del presidente Fedriga e dell'assessore Roberti, una corsa “senza africani” come fosse un vanto. Le colpe di manager disonesti, che peraltro andrebbero denunciati alla federazione ed alle autorità competenti, vengono fatte ricadere con soddisfazione sugli atleti di colore, e questo sarebbe il segnale che si vuole dare contro lo sfruttamento. Questo l'ideale dello sport che unisce tutti gli uomini".
"Non sappiamo quanto contribuisca la Regione a questa manifestazione ma - aggiunge - possiamo scommettere che per l’ennesima volta finiremo all’attenzione nazionale come la Regione più retriva e reazionaria d’Italia e il peggio - conclude - temo non sia ancora stato raggiunto".

Piazzapulita, Formigli manda in onda Di Battista dalla Gruber: i 39 secondi che affondano il M5s

Pochi secondi per mettere in grosso imbarazzo Luigi Di MaioAlessandro Di Battista e il Movimento 5 Stelle. A Piazzapulita su La7 Corrado Formigli manda in onda un video "d'archivio" di Otto e mezzo, maggio 2018. In studio Dibba precisa a Lilli Gruber chi sono i candidati a guidare il Ministero dell'Economia del governo gialloverde, a fronte del no del Colle a Paolo Savona

"Abbiamo presentato i nomi del professor Bagnai e di Siri". La Gruber fa notare come il Quirinale abbia smentito e Di Battista, secco, assicura: "Il Quirinale mente". Curioso notare come un anno dopo Siri sia, per i 5 Stelle e per il loro organo semi-ufficiale Fatto quotidiano, un "condannato" e un "impresentabile" da far dimettere a ogni costo perché indagatio.

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Ilva, Marescotti (Peacelink) contro Di Maio: "Ministro mi guardi, avete fatto pubblicità ingannevole" (video)

Segregato in casa e picchiato a morte da baby-gang

Indagati 14 giovanissimi,trasmettevano video sevizie su Whatsapp

Lo avrebbero segregato in casa per giorni, seviziandolo e picchiandolo fino alla morte. Per questo 14 giovanissimi, 12 minorenni e due maggiorenni, sono indagati in relazione alla morte di un 66enne di Manduria, nel Tarantino, deceduto tre giorni fa in seguito al ricovero in ospedale, dopo essere stato trovato dagli agenti di polizia legato ad una sedia in casa. Al vaglio degli investigatori anche alcuni video delle sevizie che la baby-gang avrebbe condiviso in chat su Whatsapp.
L'uomo, secondo quanto riferito dalla polizia ad alcuni quotidiani locali, ha subito una serie di assalti nella sua abitazione da parte del branco di ragazzi che lo avrebbero aggredito, rapinato e bullizzato. L'anziano, che soffriva di disagio psichico, era stato costretto a rinchiudersi in casa e a non alimentarsi per giorni. Gli agenti del locale Commissariato il 6 aprile scorso, su segnalazione di alcuni vicini, sono intervenuti nell'appartamento e hanno trovato il 66enne seduto su una sedia dalla quale probabilmente non si muoveva da giorni.
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venerdì 26 aprile 2019

Chernobyl, 33 anni fa il disastro nucleare

Commemorazioni nella cittadina di Slavutych

Video

Alitalia, sono le bollette elettriche a finanziare la quota pubblica

Il decreto Crescita consente di usare le risorse della Cassa dei servizi energetici e ambientali

25 Aprile, le piazze piene dell'Italia che festeggia la Liberazione. Mattarella: "Fu una rivolta morale. No al baratto della libertà con l'ordine"

Centinaia di migliaia di persone alle manifestazioni nelle città italiane, al Nord come al Sud. Il capo dello Stato: "Ripudio del razzismo fondamento dell'Italia". Il leader 5S attacca Salvini: "Divide chi non vuole festeggiare". Zingaretti: "Oggi una risposta alle provocazioni". A Milano contestazione per la brigata ebraica da parte degli antagonisti di ALBERTO CUSTODERO

Settantamila persone solo alla manifestazione di Milano. E decine di migliaia in tutta Italia, a Nord come al Sud. Come e più degli anni scorsi. La giornata dedicata alla Liberazione è stata più commossa e partecipata del solito. Nell'anno in cui una forza politica di governo - la Lega - ha deciso di non partecipare alle cerimonie. Mentre si moltiplicano le provocazioni di formazioni neofasciste. Ma a segnare la giornata sono state, prima di tutto, le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di Vittorio Veneto, per il 74esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
 

Mattarella: "Fu il ritorno alla libertà"

"Festeggiare il 25 aprile - dice Mattarella - significa celebrare il ritorno dell'Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent'anni di dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. Significa ricordare la fine di una guerra ingiusta, tragicamente combattuta a fianco di Hitler". E il capo dello Stato ammonisce: "La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva".

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giovedì 25 aprile 2019

In Sicilia Salvini scappa dalla piazza e si rifugia in teatro

Il leghista Matteo Salvini doveva tenere un comizio nella piazza centrale di Acicastello, comune della Riviera dei Ciclopi, a pochi chilometri dal centro di Catania. Avrebbe dovuto avere accanto il senatore Francesco Attaguille e il sindaco castellese Filippo Drago. Ma, lo speaker leghista e i suoi ascari, forse impauriti dall'annunciata manifestazione "MAI CON SALVINI" e dalla scarsità degli “ascoltatori” raccolti, hanno deciso di radunarsi all'interno di un noto hotel della scogliera, a due chilometri dal centro castellese, ben lontano dalla protesta annunciata.
I manifestanti non hanno naturalmente desistito e si sono concentrati in piazza Micale, nel cuore di Acicastello, a pochi metri dalla piazza da dove l'esponente leghista e i pochiaficionados locali avrebbero dovuto esibirsi. Il corteo, nonostante fosse autorizzato, è iniziato con notevole ritardo a causa di un vero e proprio blocco stradale messo in atto tramite un'asfissiante presenza di polizia e carabinieri che hanno occupato tutte le traverse del comune castellese. Centinaia di poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa, con la regia della Digos, hanno impedito al pacifico corteo di raggiungere piazza del Castello (nonostante Salvini, scappando, l’avesse lasciata “libera”). Dopo una "trattativa", il corteo, ha proseguito cercando di raggiungere l'hotel dove era in corso il raduno para-leghista. Ma, la decisione della Questura di Catania era chiara: il corteo non doveva raggiungere nessuna meta.

"Abbiamo scelto – si legge in un comunicato degli organizzatori del "Mai con Salvini"- di attraversare le strade che Drago, Attaguille e Salvini, volevano riempire di odio razzista e fascista. Abbiamo scelto di ricordare a Matteo Salvini, con orgoglio e determinazione, che questa terra lo schifa e lo ripudia. Siamo orgogliosi, siciliani e siciliane, terroni e terrone, di vivere in questa terra: una terra di ricchezze, di amore e di bellezza. Oggi Matteo Salvini, per potere parlare, deve rifugiarsi allo Sheraton, in un hotel privato. Domani, dovrà avere paura a mettere piede in tutto il Meridione. I terroni, i terremotati, i colerosi: siamo questo, e siamo molto altro. Siamo gli studenti e le studentesse, le donne e gli uomini, che lottano ogni giorno per la difesa della loro terra, perché questa nostra Sicilia sia libera da chi viene qui a mangiare e cercare voti, perché i traditori di questa stessa terra vanno messi al bando e cacciati dalle nostre città. 
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Ex Ilva di Taranto, mamma rifiuta la stretta di mano a Di Maio: "Si ricorda di mio figlio morto?"

Il vicepremier: "Per i vertici dell'acciaieria non c'è più immunità penale. C'è un miliardo ma non è stato speso"

"Servono provvedimenti urgenti per evitare che altri bambini come mio figlio muoiano". Lo ha detto Carla Lucarelli, mamma di Giorgio Di Ponzio, il 15enne morto lo scorso 25 gennaio a Taranto a causa di un sarcoma raro. La donna ha partecipato all'incontro in prefettura a Taranto, tra i ministri del governo Conte in particolare il ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio, e alcune associazioni cittadine che ha fatto seguito al tavolo permanente del Contratto istituzionale di sviluppo dell'area jonica.

"Le porto i saluti di Mauro, si ricorda di lui si commosse ascoltandolo?", ha affermato rivolgendosi a Di Maio e ricordando di quando a settembre il vicepresidente del Consiglio a Roma si commosse ascoltando Mauro Zaratta, un altro papà di un bimbo scomparso dopo una malattia che sarebbe legata all'inquinamento. "Da allora non è cambiato nulla, l'unica cosa è che altri bambini sono morti come mio figlio", ha aggiunto Lucarelli e ai giornalisti che le riferivano le parole del ministro Di Maio che ha detto di non aver mai avuto intenzione di chiudere il siderurgico ha commentato: "C'è solo da riderci sopra, perché ci sono i filmati dove parla durante la campagna elettorale che ha fatto su Taranto. E la solita presa in giro, ora ci sono le europee ed è venuto a fare passerella. Di nuovo Taranto si presta ad essere una campagna elettorale". "L'abbraccio non lo accetto", ha continuato. "Accetterò una stretta di mano seria nel momento in cui prenderà le decisioni serie per Taranto, cioè la chiusura delle fonti inquinanti, adesso basta. Taranto è bella quando serve".


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"Diossina nel latte materno, a Taranto concentrazione più alta", allarme per i neonati che vivono in zona Ilva

25 Aprile, bruciata corona ricordo per un partigiano a Milano. Ma l'Anpi la rimette

Nel quartiere Stadera, sotto la lapide che ricorda Carlo Ciocca. La polizia: "Gesto di una sola persona"

La corona posta accanto alla lapide che ricorda un partigiano, Carlo Ciocca, è stata incendiata la scorsa notte a Milano. I danni sono stati limitati alla sola lapide che si trova in via Palmieri, nel popolare quartiere Stadera. Secondo la Polizia, intervenuta intorno a mezzanotte, ad appiccare il fuoco con un accendino sarebbe stata una sola persona vista allontanarsi in fretta da due testimoni che poi hanno spento le fiamme. In mattinata l'Anoi ha organizzato una cerimonia per deporre una nuova corona, con un cartello: "Tranquillo Carlo, ci pensiamo noi".

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mercoledì 24 aprile 2019

25 aprile, Mattarella: 'No a riscritture della storia'

'Onore a Mussolini',striscione vicino piazzale Loreto. Saluti romani e slogan,19 ultrà Lazio e 3 interisti identificati

"I giovani facciano propri i valori costituzionali. La festa del 25 aprile ci stimola a riflettere come il nostro Paese seppe risorgere dopo la tragedia della seconda guerra mondiale. Un vero secondo risorgimento: lo ha detto il presidente Mattarella al Quirinale ricevendo gli ex-combattenti. "Conoscere la tragedia il cui ricordo è ancora vivo ci aiuta a comprendere le tante sofferenze che si consumano alle porte dell'Europa che coinvolgono popoli a noi vicini", ha aggiunto Mattarella, "Domani in moltissime località verranno ricordati le donne e gli uomini, i civili e i militari, i sacerdoti che contribuirono al riscatto del nostro Paese".
"Onore a Mussolini". A poca distanza da piazzale Loreto, luogo simbolo della Resistenza, e il giorno prima del 25 aprile questo lo striscione, con tanto di saluti romani e 'presente', di alcuni ultrà della Lazio degli Irriducibili, in trasferta a Milano. Subito sono scattate le indagini della Digos di Milano e Roma, coordinate dal capo del pool antiterrorismo milanese Alberto Nobili, che hanno portato a identificare il capo degli ultrà laziali, 'mente' del blitz fascista, altri 18 Irriducibili e tre supporter dell'Inter. Gli Irriducibili, ultrà laziali di estrema che da oltre 30 anni si contraddistingue per saluti romani, croci celtiche, cori e azioni razziste e antisemite, fuori e dentro gli stadi, oggi hanno scelto per la loro azione fascista quella piazza dove furono esposti i cadaveri di 15 partigiani e poi quelli dello stesso Mussolini e di Claretta Petacci.

Incendio Notre-Dame, l'impresa ammette: "Gli operai fumavano sull'impalcatura"

Ma l'azienda esclude un rapporto diretto fra le sigarette e il rogo che ha devastato la cattedrale


PARIGI - "Le Bras Freres", la società edile che montava l'impalcatura attorno alla guglia di Notre-Dame, ha ammesso davanti agli inquirenti che alcuni dei suoi operai fumavano nel cantiere. La società si è detta "rammaricata" per il fatto che alcuni operai abbiano violato il divieto di fumare nel cantiere, ma ha "escluso" ogni legame fra le sigarette e l'incendio della cattedrale.

"Effettivamente - ha dichiarato Marc Eskenazi, portavoce dell'impresa - ci sono operai che ogni tanto hanno violato il divieto ma in nessun caso all'origine dell'incendio ci potrebbe essere un mozzicone spento male". Un articolo del Canard Enchainé di ha rivelato che gli inquirenti avrebbero ritrovato sette mozziconi nella zona dei lavori.

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Un 25 APRILE con ampi spazi soleggiati, ma...

Tempo nel complesso buono o discreto al centro e al sud, un po' instabile invece su alcune aree del nord.


Il tempo del 25 aprile godrà di una sorta di intervallo tra una perturbazione e l'altra. Al centro e al meridione non dovrebbero esserci precipitazioni, mentre le regioni settentrionali non saranno esenti dalle bizze del cielo, specie durante il pomeriggio. 


In aumento il prezzo della benzina, sulle autostrade arriva a 2 euro al litro

In aumento i prezzi dei carburanti. Dopo l’inasprimento delle sanzioni Usa all’Iran e le tensioni in Libia, le quotazioni del greggio e quindi dei prodotti petroliferi sono in rialzo. E sulle autostrade, alla vigilia del ponte del 25 aprile, i prezzi arrivano anche a superare i 2 euro al litro per la benzina: sull’A1 Milano-Napoli, è il caso dei 2,041 euro al litro segnalati nell’area Lucignano est (Arezzo) al servito; 2,051 euro al litro ad Arno ovest (Firenze); 2,071 a San Pietro (Napoli); 2,020 San Zenone est (Milano), come emerge dall’Osservatorio carburanti del Mise.
A segnalare gli aumenti anche il Quotidiano energia: i prodotti petroliferi nel Mediterraneo segnano un nuovo passo avanti e le compagnie si muovono di conseguenza. Oggi, segnala, tocca a Eni, Ip e Italiana Petroli ritoccare i prezzi raccomandati di benzina e diesel, con rialzi di 1 centesimo per entrambi i carburanti.
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