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domenica 21 novembre 2010

Caso Carfagna, l'attacco di Vendola Nel Pdl c'è una questione criminale

Il leader di Sel: "La guerra per bande è diventata la cifra del centrodestra". Cosentino difende il ministro delle Pari Opportunità: "Leale, occorre nuova classe dirigente". Scintille con la Mussolini: "Vaiassa? Stia attenta"

ROMA - Il caso Carfagna divide sempre più il Pdl e provoca attacchi durissimi da parte delle opposizioni. E non sembra che le parole di Berlusconi 1, che da Lisbona ha sminuito la minaccia di dimissioni 2 della sua pupilla come una questione non preoccupante, siano veritiere. Nel Pdl c'è una "guerra per bande" 3, dice il ministro delle Pari Opportunità, che ieri ha ribadito: voterà la fiducia al premier ma il 15 dicembre si dimetterà. E Vendola attacca: nel partito di Berlusconi esiste una "questione criminale". 

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Treviso, scritta shock: Aeroclub cita Auschwitz

Polemiche a Treviso per l'iniziativa dell'Aeroclub locale il quale, nell'ambito di una protesta, ha riprodotto sulla cancellata la scritta che sovrasta l'ingresso di Auschwitz, mutando la frase 'Il lavoro rende liberì in 'Fliegen Macht Freì - 'Il volo rende liberì -. Una scelta che voleva essere provocatoria, nell'ambito di un contenzioso con l'Enac e la società di gestione dell'aeroporto. ''Il richiamo ai campi di concentramento è tutt'altro che una mancanza di rispetto verso i martiri del nazismo - si difende il presidente dell'Aeroclub, Francesco Montagner -, ma un atto di devozione nei loro confronti''. 

La foto

Giulio, una vita sotto scorta in Lombardia

Tra Milano e Lodi vive Giulio Cavalli, attore costretto a vivere protetto da due ombre armate, per aver denunciato la presenza e il potere della 'ndrangheta in Lombardia. Giulio Cavalli continua a fare politica e spettacoli di teatro civile, rivendicando un’impossibile normalità
Foto di Cristina Vatielli / Prospekt


LEGGI Sotto scorta "giù al Nord"

Afghanistan, Nato approva avvio transizione Obama ringrazia Berlusconi per istruttori

Il documento prevede il trasferimento della responsabilità della sicurezza agli afghani. Le operazioni si concluderanno nel 2014. Il presidente Usa al premier italiano: "Vostra leadership fa la differenza". Il Cavaliere: "Presto altri 200 addestratori". Talebani: "Nato destinata a sconfitta"

 

LISBONA I capi di Stato e di governo della Nato e i rappresentanti della missione Isaf hanno dato il via libera oggi al processo di transizione in Afghanistan, che dovrà cominciare all'inizio del prossimo anno per concludersi entro la fine del 2014. La transizione, ha detto il presidente afghano, Hamid Karzai, sarà un processo ''irreversibile''. Un ringraziamento "personale" a Berlusconi è giunto dal presidente americano Barack Obama per l'impegno sugli istruttori in Afghanistan dove l'Italia - come ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini  - invierà altri 200 addestratori: quelli del presidente del Consiglio e del premier canadese Harper sono sforzi, ha detto il capo della Casa Bianca, da salutare "con molto favore" poiché "grazie alla loro leadership stanno facendo veramente la differenza". Poche ore dopo, la risposta dei Talebani: la Nato è ''destinata alla sconfitta''. 

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Sesso in aula con cinque studenti in carcere la professoressa 37enne

La docente fu sorpresa da una collega durante una supplenza in una scuola media nel Milanese. E' stata arrestata nel suo paese d'origine in Molise. "I ragazzi mi avevano costretto a fare quelle cose"


Finisce in carcere l'insegnante di matematica che nel novembre del 2006 fu sorpresa da una collega in una aula della scuola media Segantini, a Nova Milanese (Milano), mentre era in atteggiamenti compromettenti con cinque suoi studenti minorenni durante una supplenza.

La donna, D.E.G., 37 anni, è stata arrestata nel suo paese, Pietracatella (Campobasso), dai carabinieri della stazione di Sant'Elia a Pianisi (Campobasso) in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale di Milano, perché deve scontare la pena di due anni e quattro mesi di reclusione per i reati di atti sessuali con minorenne e calunnia. L'insegnante molisana aveva sempre respinto le accuse sostenendo di essere stata costretta a fare certe cose dagli alunni.

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Save the Children presenta l'Atlante per conoscere il pianeta infanzia

L'organizzazione ha presentato a Roma "L'isola dei tesori", quasi 70 mappe - consultabili anche online - che illustrano pregi e difetti di ogni provincia italiana dove vivono oltre dieci milioni di minori. Napoli è la città più giovane con il 22% di under 18. Roma invasa dal cemento ma più verde. In 10 anni triplicati gli stranieri di seconda generazione di RITA CELI

 


ROMA - È un tesoro di inestimabile valore e una risorsa da tutelare. Uno scrigno prezioso composto da oltre dieci milioni di minori che vivono in Italia, di cui 1.756.000 in povertà: un variegato universo di esigenze, comportamenti, problemi e disagi delineati da Save the Children che ha presentato oggi il primo Atlante dedicato al pianeta infanzia nel nostro Paese. Il risultato è un volume di 66 pagine, L'isola dei tesori - Atlante dell'infanzia (a rischio) in Italia 1, scaricabile in versione integrale e corredata da una mappa interattiva che mostra in pochi clic uno schema sintetico per ogni provincia italiana, oltre a indicare i forzieri contenenti i Tesori dell'infanzia e i Pirati che li "derubano", evidenziando le località più o meno "ricche" con la possibilità di approfondire ogni voce.

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sabato 20 novembre 2010

Sale età per assegno 2011, almeno 61 anni

Effetto combinato di 'scalino' e 'finestra mobile'


ROMA - Doppio scalino in arrivo per i lavoratori che vogliono andare in pensione: dal prossimo gennaio per ottenere l'assegno bisognera' aver compiuto almeno 61 anni. Dal 2011 infatti entreranno in vigore sia le nuove regole per l'accesso alla pensione di anzianita' previste dalla riforma del 2007 (l'eta' minima per uscire passa da 59 a 60 anni per i lavoratori dipendenti a fronte di almeno 36 anni di contributi) sia quelle sulle finestre per l'uscita previste dalla manovra di luglio. Si devono ora aspettare almeno 12 mesi dal raggiungimento dei requisiti, sia di anzianita' sia di vecchiaia.

Mobilitazione per riaccendere le luci sulla ricostruzione

Manifestazione per riaccendere le luci sulla ricostruzione post-terremoto e sulla situazione economica sempre più critica


L'AQUILA  - Decine di pullman stanno arrivando da tutta la penisola per partecipare alla mobilitazione nazionale "L'Aquila chiama Italia" che vuole riaccendere le luci sulla ricostruzione post-terremoto e sulla situazione economica sempre più critica. Tra le prime delegazioni arrivate davanti a Piazza d'Armi sono quelle di Terzigno (Napoli) e Boscoreale (Napoli): ad accogliere i manifestanti c'é una lavatrice gigante fatta in cartone con dei panni appesi e uno striscione con la scritta "Basta speculare sui nostri panni". Dall'altro lato c'é invece uno stand per raccogliere le firme per la legge di iniziativa popolare elaborata dai cittadini sulla ricostruzione, affinché si abbiano finalmente regole e fondi certi, diversamente da quanto accade oggi. Il resto lo fanno le immancabili carriole e gli striscioni con le scritte 'Macerie di democrazia'.

A Venezia attesa acqua alta, 120 cm

A Venezia attesa acqua alta, 120 cm

CAPRI (NAPOLI)  - Una violenta grandinata ha colpito per circa un'ora Capri provocando una serie di disagi. Tutte le strade dell'isola si sono in breve tempo ricoperte di grossi chicchi e la coltre è diventata via via sempre più spessa fino ad intasare letteralmente alcune stradine e tra queste quelle del centro storico intorno alla Piazzetta. Problemi in via Le Botteghe dove la grandine ha raggiunto anche i 20-30 centimetri di altezza: la stradina pedonale è stata chiusa al transito per consentire ai volontari della protezione civile di spalare la grandine e liberare la sede stradale. La presenza della grandine, che ha imbiancato i tavolini dei bar in Piazzetta, via Camerelle e le strade dello shopping, non ha creato solo disagi ma ha anche suscitato la curiosità dei pochi turisti che hanno fotografato con telefonini e macchine digitali l'insolito evento. Detriti, foglie e terreno hanno invaso la carreggiata in via Provinciale Capri-Anacapri determinando grossi problemi alla circolazione veicolare. La grandinata è stata preceduta da un nubifragio che ha mandato in tilt la rete fognaria, soprattutto a Marina Grande dove sono saltati alcuni tombini e dove le caditoie non hanno retto al peso dell'acqua. Ad Anacapri invece sono stati segnalati numerosi allagamenti. Decine di interventi in varie zone sono stati effettuati dai vigili del fuoco e della polizia municipale di Capri.


Il Papa apre al preservativo: in alcuni casi è giustificato

"Che una prostituta lo usi è atto responsabile, ma serve un'umanizzazione della sessualità"


CITTA' DEL VATICANO - In alcuni ''singoli casi'' il profilattico puo' essere ''giustificato''. Lo dice Benedetto XVI nel libro-intervista ''Luce del mondo'' del giornalista tedesco Peter Seewald, di cui l'Osservatore Romano ha anticipato alcuni stralci.

La strana fiaba della Dama e il Cav.

La ministra Mara Carfagna, monumento vivente del berlusconismo, si ritrova protagonista della crisi. Ma la favola volge al termine.E se davvero la Carfagna molla Silvio lo può fare anche l'Italia


Mara CarfagnaMara CarfagnaSuccede così sul palcoscenico, nella vita e nella politica: Isso ama Issa, tra di loro si insinua il cattivo, 'O Malamente, e finisce a coltellate. Riassunto degli atti precedenti: Isso (Silvio) conosce Essa (Mara) un giorno a Palazzo, lei accompagnata dal papà suona al piano "Era de maggio", Isso si commuove e la fa principessa: prima deputata, poi addirittura ministro del suo reame. «Guardatela, se non fossi già sposato me la sposerei», si lascia andare sfidando le ire dell'allora moglie. Essa è bellissima ma anche sgobbona, studia studia, si cala bene nella parte, ci prende gusto. E a un certo punto non ci sta più fare la casalinga delle pari opportunità. Era solo un volto, comincia a parlare, a dire la sua. E qui, un giorno, la incontra 'O Malamente (Italo)...


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I nuovi sprechi della cricca

Mille bottiglie di vini pregiati per una spesa di 55mila euro. Ricche consulenze all'ex collaboratore di Cosentino. Ecco come il commissario straordinario voluto da Bondi ha usato i fondi per il sito archeologico


Guido BertolasoGuido BertolasoMentre Pompei cadeva a pezzi, nelle ambasciate italiane sparse per il mondo si brindava. Con il vino "Villa dei misteri Igt", che l'ex commissario straordinario della Protezione civile Marcello Fiori, responsabile del sito fino a qualche mese fa, aveva comprato dalla pregiata ditta Mastroberardino e spedito come gentile cadeau. Nell'elenco delle uscite effettuate negli ultimi mesi, in effetti, risulta un impegno di ben 55 mila euro verso l'azienda vitivinicola, soldi usati per acquistare uno stock di mille bottiglie.

Non sono state bevute tutte, però: quando un mese fa la nuova sovrintendente Jeannette Papadopoulos ha messo piede nel suo ufficio, ha scoperto che tra i beni da amministrare c'erano ancora 650 bottiglie di rosso pompeiano.



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Le mani sul federalismo

"La 'ndrangheta corteggia la Lega. E investe in Lombardia. Ma c'è un fenomeno più inquietante di cui dovrebbe occuparsi Maroni: le mafie puntano su un'Italia divisa". Così Roberto Saviano si rivolge al ministro, che lunedì parteciperà a 'Vieni via con me'


La 'ndrangheta al Nord? "Certo, cerca di interloquire con la Lega, ma le inchieste mostrano come in tutte le Regioni si stia manifestando un fenomeno molto più inquietante, quello sì che dovrebbe indignare il ministro dell'Interno: le mafie scommettono sul federalismo". 


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Ascesa e caduta del sultano Lele



Lele Mora con Patty Pravo a Verona negli anni  80Lele Mora con Patty Pravo a Verona negli anni '80Cuoco a Verona. Parrucchiere alla moda. Re della notte. Spacciatore di cocaina. Scopritore di talenti. Detenuto. Agente delle star. Evasore totale. Grande burattinaio della tv-spettacolo. Amico di Silvio Berlusconi. Nostalgico di Benito Mussolini. Socio di malavitosi. Milionario con ville da sultano. Imprenditore fallito senza un soldo in cassa. E nello stesso tempo benefattore di "Ruby Rubacuori".

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Esplosione di Paderno, è morto a Torino anche l'operaio albanese


Arun Zeqiri aveva 44 anni: si tratta della seconda vittima dopo il 63enne Sergio Scapolan
Restano ancora gravi le condizione degli altri due operai rimasti feriti il 4 novembre scorso

di GABRIELE CEREDA
L'esplosione nella fabbrica di Paderno Dugnano avvenutail 4 novembre scorso ha fatto un'altra vittima. La seconda. Si tratta di Arun Zeqiri, 44 anni, albanese, morto nella notte al Cto di Torino. Qualche giorno fa, all'ospedale di Sampierdarena a Genova, era invece deceduto il 63enne Sergio Scapolan. Restano ancora gravi le condizioni di altri due feriti.

Il reportage dei vigili del fuoco I soccorsi dopo l'esplosione

Dell’Utri: Mangano mafioso? Non aveva mica un distintivo


Marcello Dell’Utri è tornato a negare ogni rapporto con la mafia, all’indomani della sentenza della corte d’Appello di Palermo. Quando Vittorio Mangano è stato assunto ad Arcore, ha raccontato il senatore del Pdl in un’intervista al Tg2, «non si sapeva assolutamente la sua vita». Sapeva che era un mafioso?, gli è stato chiesto. «Assolutamente no, non aveva un distintivo», ha replicato.
Da YouTube, l’intercettazione della telefonata tra Dell’Utri , Confalonieri e Berlusconi 
in cui si parla di Mangano
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Berlusconi e il gradimento: in Europa sono il numero uno


«Incompreso? No. L’ultimo sondaggio mi dà al 56% del gradimento. Sono il primo in Europa per l’apprezzamento del suo popolo. Semmai sono incompreso da coloro che hanno capito che la mia presenza è un ostacolo insormontabile perché la sinistra riesca ad andare al governo», ha dichiarato Berlusconi rispondendo a chi gli chiedeva se si sentisse incompreso in Italia.
«Avremo una buona fiducia anche senza Fini» 
«Con tutte le notizie e i sondaggi che abbiamo ci sarebbe un’ottima affermazione sia alla Camera che al Senato». Silvio Berlusconi ribadisce di voler scongiurare il voto anticipato, ma in ogni caso si dice pronto a tale evenienza ed è convinto che anche a palazzo Madama otterrebbe un’ampia vittoria. Anche senza Fini? «Anche con un’alleanza che sia solo un’alleanza di centrodestra», dice il presidente del consiglio.
Il caso Carfagna 
«La Carfagna? Non mi ha fatto tribolare. È una cosa a cui non annetto particolare difficoltà». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, rispondendo ai giornalisti in conferenza stampa dopo il vertice Nato. «Semmai mi ha fatto stropicciare gli occhi - ha aggiunto - il fatto che i principali giornali italiani nel giorno dell’approvazione della Finanziaria e di questo storico vertice della Nato abbiano titolato a piena pagina sulla signora Carfagna. E finiamola qui».

Pestaggio Verona, ribaltata sentenza

Morto due volte

Tre assolti, uccisero di botte un 28enne

 

Con tre assoluzioni e due condanne la corte d'Assise d'Appello di Venezia ha in parte ribaltato l'esito del processo di primo grado contro i cinque giovani accusati del pestaggio di Nicola Tommasoli, 28enne di Santa Maria di Negrar (Verona), morto dopo cinque giorni di agonia in seguito ad una rissa avvenuta nel 2008 a Verona. Il ragazzo fu picchiato per una sigaretta rifiutata. Sorprese le parti civili che ora attendono le motivazioni.

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Cade dal quinto piano, muore bimbo

Trieste, il piccolo non ce l'ha fatta

 

E' morto all'ospedale di Cattinara, dove era ricoverato in condizioni disperate, il bimbo di due anniTrieste. Il piccolo è caduto da un'altezza di circa trenta metri sull'asfalto. A causare l'incidente, probabilmente, un momento di distrazione della madre, che non si è accorta che il bambino si era pericolosamente avvicinato a una finestra socchiusa. precipitato dal quinto piano di un condominio nel rione di S.Giacomo a a Trieste.

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Iovine, poliziotta-eroina a Casale

Per mesi si è mischiata ai Casalesi

Per mesi ha lavorato in silenzio e nell'ombra, fingendo di essere una cittadina di Casal di Principe per non dare nell'occhio. In questo modo una poliziotta napoletana ha svolto un ruolo chiave nella cattura del boss della camorra casalese Antonio Iovine, preso dopo 14 anni di latitanza. Per mesi ha pedinato le due donne della famiglia Borrata, il cui capofamiglia Marco Borrata è stato arrestato per favoreggiamento avendo ospitato Iovine.


Giovane, piccoletta, carina, per 3 o 4 mesi questa poliziotta-eroina - scelta dal capo della criminalità organizzata della Squadra mobile di Napoli, Andrea Curtale - ha vissuto in simbiosi con le due donne di casa Borrata. Ha preso casa a Casal di Principe, ha finto di avere un lavoro e come ogni massaia ogni giorno si mischiava tra le donne del paese per fare la spesa. Ha finto bene, dialogava e ascoltava i discorsi della gente del paese ma, senza mai perdere di vista un solo momento Rosa Cantiello e Benedetta Borrata.

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Lea T., la trans nuda per Vogue Ha un segreto: è la figlia di Cerezo

Da quando ha cominciato a circolare questa foto di Lea T. che posa senza veli su Vogue Francia (agosto 2010), fotografata da Mert & Marcus, l'interesse per lei è andato alle stelle.

Lea è uno dei trans più famosi del Brasile ed il sito del magazine brasiliano Extra ha svelato il suo segreto: Lea (all'anagrafe, Leonardo), è il figlio del calciatore Toninho Cerezo, ex Roma e Sampdoria.


E su Facebook la modella scrive: «Stanno tartassando i miei genitori di telefonate per interviste in Brasile, solo perché mio padre non ha voluto parlarne, hanno detto che mi odia e che non mi riconosce come padre, lasciateci in pace».

p.tao.

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Michele conferma: Sabrina è l'assassina "Feci fare il segno della croce a Sarah"

Dopo l'incidente probatorio emerge il nuovo particolare: l'uomo, usando le mani della vittima, già morta, fece il segno della croce e poi gettò il cadavere nel pozzo

Si è concluso dopo 11 ore a Taranto l'incidente probatorio di Michele Misseri: il contadino di Avetrana ha raccontato la sua versione definitiva sul delitto della nipote Sarah. Tutto ciò che ha detto non potrà più essere modificato in vista del processo. Ad ascoltare il padre c'era anche Sabrina, a debita distanza dall'uomo. linkLegali Scazzi: "Michele nasconde ancora qualcosa"fotoL'interrogatorio in disegni

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Maxi evasione nel mondo dei rally Arrestato Errani: frode da 19 milioni

Il pilota e team manager residente a Montecarlo fermato nell'autodromo di Monza: un giro di 34 milioni e risultava nullatenente. La Finanza sequestra l'intera scuderia e conti correnti in Italia e all'estero.

ROMA - Il pilota di rally e team manager Riccardo Errani è stato arrestato per una maxi frode fiscale. Avrebbe evaso imposte per ben 19 milioni di euro attraverso un'associazione specialiazzata in sponsorizzazioni sportive. Il blitz della Finanza durante le prove del rally shoe in corso all'autodromo di Monza: per Errani, residente a Montecarlo, l'accusa di evasione fiscale internazionale.

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Mafia, la Corte su Dell'Utri "Mediatore tra boss e Berlusconi"

Depositate le motivazioni con cui i giudici di Palermo hanno condannato a 7 anni il senatore Pdl per concorso esterno in associazione mafiosa. Era uno "specifico canale di collegamento" tra Cosa nostra e il premier. "Ma non è stato provato il patto di scambio". E la notizia non compare nei titoli di TG1 e Tg5



PALERMO
- Il senatore Marcello Dell'Utri avrebbe svolto una attività di "mediazione" e si sarebbe posto quindi come "specifico canale di collegamento" tra Cosa nostra e Silvio Berlusconi. Lo scrivono i giudici della Corte d'Appello di Palermo nelle motivazioni, depositate oggi, della sentenza con la quale Dell'Utri è stato condannato il 29 giugno scorso a sette anni 1 di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.

Nelle 641 pagine depositate in cancelleria i giudici di Palermo spiegano il perché della condanna, legata ai fatti avvenuti fino al 1992, mentre il senatore è stato assolto per quelli successivi. Il collegio presieduto da Claudio Dall'Acqua, a latere Sergio La Commare e il relatore Salvatore Barresi, gli hanno ridotto la pena dai nove anni comminati in primo grado a sette anni.


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venerdì 19 novembre 2010

Il Giornale contro Saviano: perfetto esempio della macchina del fango




Roberto Saviano può essere contento: neanche a due settimane dalla prima puntata di Vieni via con me, dove lo scrittore antimafia descriveva i meccanismi della cosiddetta “macchina del fango”, ecco che l’illustrissimo Feltri - per il quale continuiamo a chiederci: ma non era sospeso? - gli offre subito un esempio perfetto.
Lo scrittore l’aveva previsto, quando in trasmissione aveva chiosato:
Se attacchi questo governo ti ritrovi sotto il fuoco della macchina del fango.

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