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sabato 20 novembre 2010

Iovine, poliziotta-eroina a Casale

Per mesi si è mischiata ai Casalesi

Per mesi ha lavorato in silenzio e nell'ombra, fingendo di essere una cittadina di Casal di Principe per non dare nell'occhio. In questo modo una poliziotta napoletana ha svolto un ruolo chiave nella cattura del boss della camorra casalese Antonio Iovine, preso dopo 14 anni di latitanza. Per mesi ha pedinato le due donne della famiglia Borrata, il cui capofamiglia Marco Borrata è stato arrestato per favoreggiamento avendo ospitato Iovine.


Giovane, piccoletta, carina, per 3 o 4 mesi questa poliziotta-eroina - scelta dal capo della criminalità organizzata della Squadra mobile di Napoli, Andrea Curtale - ha vissuto in simbiosi con le due donne di casa Borrata. Ha preso casa a Casal di Principe, ha finto di avere un lavoro e come ogni massaia ogni giorno si mischiava tra le donne del paese per fare la spesa. Ha finto bene, dialogava e ascoltava i discorsi della gente del paese ma, senza mai perdere di vista un solo momento Rosa Cantiello e Benedetta Borrata.

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