Francesco Giuliano mi disse che erano stati dei politici a dirgli questi obiettivi, questi suggerimenti”, per le stragi del 1993 “e in un’altra occasione mi fece il nome di Berlusconi”. Lo ha detto il pentito Giovanni Ciaramitaro, deponendo a Firenze al processo sulle stragi del 1993 a Firenze, Roma e Milano.“La ragione delle stragi – ha aggiunto – era l’abolizione del 41 bis, l’abolizione delle leggi sulla mafia. Le bombe le mettevano per scendere a patti con lo Stato. C’erano dei politici che indicavano quali obiettivi colpire con le bombe: andate a metterle alle opere d’arte”. In un’altra circostanza, durante una latitanza, “chiesi a Giuliano – ha detto Ciaramitaro – perché dovevamo colpire i monumenti e le cose di valore fuori dalla Sicilia. Lui mi disse che ci stava questo politico, che ancora non era un politico, ma che quando sarebbe diventato presidente del Consiglio avrebbe abolito queste leggi. Poi mi disse che era Berlusconi”.
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martedì 18 gennaio 2011
Ruby disse ad un'amica "Sesso con Berlusconi"
Il Colle: c'è turbamento, si faccia chiarezza Bersani attacca: premier si ritiri a vita privata
ROMA - "Ruby mi disse di aver fatto sesso" con Silvio Berlusconi. Lo dice in uno dei verbali contenuti nell'invito a comparire inviato al premier dalla procura di Milano, Caterina Pasquino, la donna che ha denunciato la giovane marocchina per il furto di 3mila euro e di alcuni oggetti in oro.
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Bankitalia, crescita fiacca fino al 2012 "A rischio la ripresa dell'occupazione"
Alla fine dell'anno prossimo verrà recuperata solo la metà del Pil perso con la recessione. E quindi il lavoro cala, soprattutto per i giovani che devono accontentarsi di contratti precari. Nel prossimo biennio bene le esportazioni, ma male i consumi. Entrate in calo, ma i conti pubblici vanno verso l'assestamento: deficit sotto il 5% già nel 2010. Ma il debito è al 119%
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Afghanistan, soldato italiano ucciso. Forse è stato fuoco amico
Aggressore con divisa dell'esercito afgano. Ferito un altro militare, ma non rischia la vita
ROMA - Un militare italiano è stato ucciso e un altro è rimasto ferito oggi in Afghanistan nell'avamposto italiano nella zona di Bala Murghab.
"E' stato ucciso da un terrorista in uniforme dell'esercito afgano" l'alpino Luca Sanna, colpito oggi a morte in un avamposto italiano nell'Ovest dell'Afghanistan. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Secondo La Russa, sono due le ipotesi ancora al vaglio degli investigatori: o che il terrorista non fosse un militare ma indossasse l'uniforme, oppure - "meno probabile" - che fosse un infiltrato nell'esercito afgano, arruolatosi proprio per compiere azioni di questo tipo.
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Sakineh, Iran smentisce agenzia stampa «Nessuna sospensione dell'impiccagione»
ROMA (17 gennaio) - La magistratura iraniana ha smentito che la condanna a morte per impiccagione di Sakineh Mohammadi-Ashtiani sia stata sospesa: lo riferisce l'agenzia Irna. «Tutto resta come prima» ha detto il procuratore generale, Gholamhossein Mohseni-Ejei, aggiungendo che la Corte suprema si sta ancora occupando del caso.
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Federalismo, un tetto a tariffe e fisco comuni; bonus affitto a famiglie con figli
Riordino della tariffa sui rifiuti e dell'addizionale Irpef comunale. Le proposte di Calderoli domani alla bicamerale
ROMA (17 gennaio) - Il ministro Roberto Calderoli si appresta a portare domani al tavolo della bicamerale per il federalismo fiscale, tra le proposte principali, un bonus fiscale per le famiglie in affitto con figli a carico e i cui padroni di casa abbiano optato per la cedolare secca. Gli affitti a canone libero verrebbero infatti tassati al 23% e il gettito riscosso, corrispondente al 3% della cedolare secca al 23% «sarà destinato in favore delle famiglie del locatario prima casa, con figli».
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lunedì 17 gennaio 2011
Ruby, ecco i primi atti 'Pronta a tutto o te ne vai'
Le ammissioni della giovane in intercettazioni: soldi per aver rovinato la mia reputazione
MILANO -"Un rilevante numero di giovani donne si sono prostituite con Silvio Berlusconi". E' quanto si legge nella domanda di autorizzazione ad eseguire perquisizioni domiciliari inviata alla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera che si riunirà mercoledì. Secondo quanto si legge nella richiesta i pm avrebbero trovato "ampi riscontri investigativi" anche sulle case date ad alcune ragazze che partecipavano alle serate. Nelle intercettazioni di una conversazione, riportata nei documenti, una ragazza dice all'altra: "E' allucinante. Non sai. Lo chiamano tutte 'amore', 'tesorino'. Non puoi nemmeno immaginare quello che avviene lì... Nei giornali dicono molto meno della verità anche quando lo massacrano". Oggi la Procura di Milano ha fatto sapere che prosegue il suo lavoro con serenità "nel saldo riferimento ai principi costituzionali dell'uguaglianza di tutti davanti alla legge, dell' obbligatorietà dell'azione penale, della presunzione di non colpevolezza". Ieri Berlusconi aveva parlato di 'persecuzione giudiziaria'.
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Silvio Berlusconi- Ruby Rubacuori, Fido Emilio ci scherza su
Emilio Fede parla dello scandalo che l’ha visto coinvolto insieme al premier Silvio Berlusconi nella vicenda Ruby Rubacuori.
Il direttore del TG4, sicuro che l’inchiesta si chiuderà presto grazie ad un chiarimento sulla faccenda ha trovato persino il tempo di scherzarci sopra.
Dopo aver infatti affermato di essere stato testimone di cene più che rigorose a cada del Presidente, Fede ha affermato di voler parlare al più presto con un magistrato riguardo le notizie, a suo parere al limite della fantasia, che stanno circolando in questi giorni.
In ogni caso le domande incalzano e quando Fede deve rispondere a quelle che riguardano una sua precedente conoscenza con Ruby, il direttore lo fa in maniera piuttosto scherzosa, affermando che forse non si ricorda di lei perché non l’aveva particolarmente colpito.
Riguardo le cene ad Arcore comunque Emilio Fede smentisce tutto, dall’esistenza delle stanze segrete agli eventuali incontri con le ragazze,che partecipavano, a suo dire, liberamente ad una cena tra amici in qualità di invitate come gli altri.
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Il direttore del TG4, sicuro che l’inchiesta si chiuderà presto grazie ad un chiarimento sulla faccenda ha trovato persino il tempo di scherzarci sopra.
Dopo aver infatti affermato di essere stato testimone di cene più che rigorose a cada del Presidente, Fede ha affermato di voler parlare al più presto con un magistrato riguardo le notizie, a suo parere al limite della fantasia, che stanno circolando in questi giorni.
In ogni caso le domande incalzano e quando Fede deve rispondere a quelle che riguardano una sua precedente conoscenza con Ruby, il direttore lo fa in maniera piuttosto scherzosa, affermando che forse non si ricorda di lei perché non l’aveva particolarmente colpito.
Riguardo le cene ad Arcore comunque Emilio Fede smentisce tutto, dall’esistenza delle stanze segrete agli eventuali incontri con le ragazze,che partecipavano, a suo dire, liberamente ad una cena tra amici in qualità di invitate come gli altri.
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Ruby: attesa per atti a Camera Premier: mai pagato donne
Alfano: c'è contrasto politica-magistratura. Pm: giovani donne si sono prostituite con premier
MILANO - "La Procura della Repubblica di Milano prosegue nel suo lavoro quotidiano, in piena serenità, nel saldo riferimento ai principi costituzionali dell'uguaglianza di tutti davanti alla legge, dell'obbligatorietà dell'azione penale, della presunzione di non colpevolezza". E' quanto dice il procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati in una nota diffusa all'indomani degli attacchi del premier Berlusconi ai pm milanesi che indagano sul caso Ruby. Il procuratore della Repubblica di Milano nel comunicato firmato all'indomani dei duri attacchi del premier nei confronti della magistratura milanese ha sottolineato dunque non solo che si va avanti "in piena serenità" ma anche seguendo i principi dettati dalla costituzione e cioé quelli che stabiliscono che tutti sono uguali davanti alla legge (art.3), che l'azione penale è obbligatoria (art.112) e che esiste la presunzione di non colpevolezza (art.27). Il procuratore nella sua nota ha anche sottolineato che sono "tuttora in corso le attività di indagine ai sensi degli Art 326 e 358 Cdp", gli articoli del codice di procedura penale che regolano le attività e le finalità delle indagini preliminari. Il primo recita che pm e polizia giudiziaria "svolgono, nell' ambito delle rispettive attribuzioni, le indagini necessarie per le determinazioni inerenti all'esercizio dell'azione penale". Il secondo invece afferma che il pm "compie ogni attività necessaria ai fini indicati nell'art. 326 e svolge altresì accertamenti su fatti e circostanze a favore della persona sottoposta alle indagini".
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Golden Globes, "The Social Network" trionfa con quattro premi vinti
Standing ovation per De Niro, caloroso applauso a Douglas per aver sconfitto il cancro
LOS ANGELES
Le attese della vigilia non sono state smentite: "The Social Network", il film che racconta la storia di Facebook, ha trionfato alla 68ma edizione dei Golden Globes, i premi organizzati dall’Hollywood Foreign Press, associazione che riunisce i giornalisti stranieri a Los Angeles. Il film diretto da David Fincher ha portato a casa il premio più importante, quello per il miglior film drammatico insieme ai Golden Globe per il miglior regista, per miglior sceneggiatore e per la migliore colonna sonora.
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Famiglia distrutta, investitore ubriaco
Morti donna e due figli, marito rischia rimanere paralizzato
(ANSA) - TRAPANI 16 GEN - E' stato denunciato dai carabinieri per omicidio colposo plurimo, aggravato dallo stato di ebbrezza alcolica, Fabio Gulotta, il giovane di 21 anni che ieri sera ha travolto a Campobello di Mazara, con la sua Bmw 320 B, una 600 sterminando una famiglia. Nell'incidente sono morti due fratellini di 12 e 10 anni, e la loro mamma di 37, mentre e' rimasto gravemente ferito il marito della donna, 43 anni, che rischia di rimanere paralizzato.
Fonte
Muore dopo cena di amici, forse overdose
Uomo in coma non piu' in pericolo. I due erano una coppia gay
(ANSA) - ROMA, 16 GEN - E' fuori pericolo il 42enne ricoverato in coma farmacologico al Santo Spirito di Roma dopo aver partecipato, la scorsa notte, a un festino gay con altre sei persone, conclusosi con la morte del suo compagno. E la causa della morte di quest'ultimo potrebbe essere stata overdose. La coppia ieri, in chat, aveva conosciuto gli altri cinque uomini.
I sette dopo aver comunicato per un po', si sono poi dati appuntamento alcune ore piu' tardi nel mini appartamento al Flaminio per dar vita a un festino.
Fonte
Usa, 86 teenager incinte nella stessa scuola
Curioso record di un liceo di Memphis dove il 26 per cento delle studentesse è in dolce attesa. Le autorità scolastiche allarmate lanciano la campagna di prevenzione "Just say no to sex" (Di' no al sesso)
Il video
Il video
Berlusconi: "Volontà persecutoria" Fini: chiarisca tutto dai magistrati
Il videomessaggio
Berlusconi durante il videomessaggio
MILANO - Silvio Berlusconi attacca i giudici da Studio Aperto e dal sito deI Promotori della Libertà, in un messaggio registrato da Arcore. Il premier parla di una "volontà persecutoria dei giudici", di accuse infondate e risibili. "Non ho mai pagato una donna in vita mia - sostiene il premier, che scagiona anche Fede, Lele Mora e la consigliere regionale Nicole Minetti. In un'intervista al tg2, Bersani definisce "imbarazzante e desolante" il discorso di Berlusconi. "Una aggressione vergognosa ai pm, il premier evidentemente pensa che gli Italiani siano imbecilli, visto che nega l'evidenza". E Rosy Bindi aggiunge: "Si difenda in tribunale, non in tv".
In serata Gianfranco Fini è intervenuto alla trasmissione di Fabio Fazio: "Mi spiace che sia questa l'attualità. E' evidente che si tratti di un fatto, che riempie i giornali internazionali. Il presidente del Consiglio ha una sola cosa da fare: vada dai magistrati, dica la sua opinione, chiarisca la sua versione, dimostri la sua estraneità. Chi sbaglia paga, al pari di tutti".
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Il premier usa il tg di Italia 1 "Studio Aperto" e il sito dei Promotori della libertà. "Accuse infondate e risibili. E comunque, dopo la separazione ho un rapporto stabile con una donna. Ai pm non è piaciuto il voto di fiducia". Bersani: "Spettacolo desolante".
Berlusconi durante il videomessaggio
MILANO - Silvio Berlusconi attacca i giudici da Studio Aperto e dal sito deI Promotori della Libertà, in un messaggio registrato da Arcore. Il premier parla di una "volontà persecutoria dei giudici", di accuse infondate e risibili. "Non ho mai pagato una donna in vita mia - sostiene il premier, che scagiona anche Fede, Lele Mora e la consigliere regionale Nicole Minetti. In un'intervista al tg2, Bersani definisce "imbarazzante e desolante" il discorso di Berlusconi. "Una aggressione vergognosa ai pm, il premier evidentemente pensa che gli Italiani siano imbecilli, visto che nega l'evidenza". E Rosy Bindi aggiunge: "Si difenda in tribunale, non in tv".
In serata Gianfranco Fini è intervenuto alla trasmissione di Fabio Fazio: "Mi spiace che sia questa l'attualità. E' evidente che si tratti di un fatto, che riempie i giornali internazionali. Il presidente del Consiglio ha una sola cosa da fare: vada dai magistrati, dica la sua opinione, chiarisca la sua versione, dimostri la sua estraneità. Chi sbaglia paga, al pari di tutti".
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sabato 15 gennaio 2011
Ruby, premier indagato per rapporti con minore. La testimone che incastra il Cavaliere
Inchiesta a Milano per concussione e prostituzione minorile (documento). Il presidente del Consiglio convocato per la prossima settimana. Nel pc della giovane foto e filmati di feste, sui tabulati la prova della sua presenza a villa San Martino, anche nei giorni in cui c'era Putin. La Minetti in questura (foto). Ghedini: "Intrusione in vita privata". La Sorcinelli (foto) "Ci sono stata anch'io". Il Pdl contro i giudici. Bersani: "Un uomo in fuga da se stesso" di P.COLAPRICO, G. D'AVANZO ed E.RANDACIO / audio
VIDEOINTERVISTA ESCLUSIVA A KARIMA "RUBY" EL MAHROUG: "UN UOMO SOLO" di PAOLO BERIZZIFede: "I pm devono andare..." DOSSIER. TUTTI I PROTAGONISTI - BLOG MOVIMENTI
I siti internazionali Libera Arcore di M. BRACCONI Cetto Laqualunque pare Moro di A. CAPORALEENGLISH VERSION 1) The investigation 2) "My nights in Arcore" 3) The story
I siti internazionali Libera Arcore di M. BRACCONI Cetto Laqualunque pare Moro di A. CAPORALEENGLISH VERSION 1) The investigation 2) "My nights in Arcore" 3) The story
Benzina: ancora rialzi, sfonda 1,5 euro al litro
Lo rileva Quotidiano energia. Questa mattina a muoversi sono state IP e Q8
ROMA - Proseguono gli aumenti sulla rete carburanti, con la benzina che sfonda quota 1,50 euro al litro. Questa mattina a muoversi sono state IP e Q8. E' quanto emerge dal monitoraggio di Quotidiano energia, precisando che oggi la media nazionale dei prezzi praticati della benzina (in modalità servito) va dall'1,488 euro/litro degli impianti Eni all'1,5 di Tamoil (no-logo a 1,419 euro/litro).
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Wojtyla: sara' beatificato il primo maggio
ROMA - Giovanni Paolo II sara' beatificato il primo maggio di quest'anno. Lo ha annunciato il Vaticano. Il rito nella domenica della Divina Misericordia.
La beatificazione di Karol Wojtyla avverrà dopo sei anni dalla morte, il 2 aprile del 2005. Benedetto XVI infatti ha derogato alle norme canoniche che prevedono si aspettino cinque anni dalla morte per aprire il processo canonico per la beatificazione.
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La beatificazione di Karol Wojtyla avverrà dopo sei anni dalla morte, il 2 aprile del 2005. Benedetto XVI infatti ha derogato alle norme canoniche che prevedono si aspettino cinque anni dalla morte per aprire il processo canonico per la beatificazione.
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Alluvioni in Brasile, oltre 530 le vittime
RIO DE JANEIRO - Sono saliti a 534 i morti causati dalle inondazioni e dagli smottamenti verificatisi per le piogge in cinque citta' della zona collinare dello stato di Rio de Janeiro. ''Ma sappiamo che ci sono ancora molti cadaveri coperti dalla melma'', hanno dichiarato all'unisono autorita' di Teresopolis e Nova Friburgo, le due localita' piu' colpite con 226 e 227 vittime rispettivamente. Si tratta ormai della piu' grave catastrofe naturale della storia del Paese.
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Fiat, referendum Mirafiori: vince il sì col 54%
Affluenza quasi al 95%. Bruciate bandiere del fronte favorevole all'accordo
L'accordo sul rilancio dello stabilimento di Mirafiori e' stato approvato con il 54% dei si'. Lo riferiscono fonti sindacali. L'accordo era stato firmato da Fim, Uilm, Fismic e Ugl mentre non hanno firmato l'intesa la Fiom e i Cobas. Hanno votato, secondo gli ultimi conteggi 5.139 persone (il 94,6%). Sostenitori del 'no' hanno bruciato bandiere del fronte del 'sì' davanti lo stabilimento. Alle ultime battute dello spoglio del referendum della Fiat di Mirafiori, quando la vittoria del si' era ormai matematica, lo scrutinio e' stato momentaneamente sospeso per l'esultanza dei sostenitori del si' che e' stata contesta con proteste dal fronte del no.
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Giallo su Ben Ali: "E' a Cagliari" Poi la soluzione: è in Arabia Saudita
Nuove manifestazioni e scontri. Il potere affidato a un direttorio di sei persone. L'ex presidente lascia il Paese. Un Falcon proveniente da Tunisi atterra in Sardegna. Parigi nega l'accoglienza e l'aereo resta a Elmas. Una persona a bordo, ma il capitano impedisce alla polizia italiana di verificarne l'identità.Alla fine, la Farnesina smentisce: non si tratta di Ben Ali. E le autorità saudite annunciano: è arrivato a Gedda
TUNISI - Caos in Tunisia, e una serata di dubbi sulla sorte dell'ormai ex presidente Ben Ali. Al potere dal 1987, ha lasciato il Paese dopo l'ennesima giornata di scontri e manifestazioni contro il carovita, che vanno avanti da settimane e hanno provocato la morte di decine di persone. Per alcune ore il viaggio del raìs ha assunto i contorni del giallo. Dopo che un Falcon proveniente da Tunisi ha fatto uno scalo tecnico all'aeroporto di Cagliari Elmas, e ne è seguito un lungo tira e molla con la polizia italiana, alla quale il capitano non consentiva di salire a bordo per verificare l'identità di un misterioso passeggero. Poi, la notizia dall'Arabia Saudita: il volo con a bordo Ben Ali è arrivato a Gedda.
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venerdì 14 gennaio 2011
Ruby, Berlusconi indagato dal 21 dicembre Nel pc della giovane foto party in Sardegna
Pm: il premier avrebbe avuto rapporti sessuali con la giovane dal febbraio al maggio 2010, ad Arcore. Informazione di garanzia a Emilio Fede e Lele Mora
Politica --
Il presidente del Consiglio è indagato per i reati di concussione e prostituzione minorile. Perquisizioni in ufficio e casa del consigliere regionale della Lombardia Minetti. I legali: gravissima intromissione nel privatoLista Falciani, indagano 120 procure "È la fotografia dell'Italia che evade"
Un terzo dei titolari dei conti svizzeri ha aderito allo scudo fiscale. Altri nomi noti, da Claudio Panatta a Eduardo Montefusco, titolare di Rds
di CARLO BONINIROMA - Ora che il segreto ha cominciato a cedere, raccontano che i 5.595 nomi della "lista Falciani" con i loro 5 miliardi e mezzo di euro di depositi nella filiale ginevrina della "Hsbc" siano "la fotografia dell'Italia della porta accanto". Che quel "database della vergogna" documenti drammaticamente la "normalità dell'evasione fiscale", la sua "sistematicità" in intere aree produttive del Paese. Come la Brianza, il varesotto e il comasco, dove - riferisce chi ha avuto accesso alla lista - "figurano come correntisti della Hsbc interi blocchi familiari delle piccola e media impresa lombarda. Come pure della borghesia delle libere professioni. Dal nonno ai nipoti". Evasori per cifre importanti (mediamente tra i 10 e i 20 milioni di euro), impermeabili alla ciclicità dei condoni, se è vero, come ha sin qui accertato la Guardia di Finanza, che di quegli oltre cinquemila esportatori di valuta, solo un terzo (circa 1.500) ha aderito allo scudo fiscale.
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Mirafiori, al voto gli operai del mattino I sindacati: "Stanotte ha votato il 90%"
TORINO - E' al momento alta la partecipazione al referendum a Mirafiori. Secondo fonti sindacali ha votato "la grandissima maggioranza" del turno di notte, "circa il 90% degli aventi diritto". Si tratta di poco meno di 200 persone, che nella prima mattinata usciranno dallo stabilimento. Sono invece circa la metà dei 5.431 lavoratori Fiat quelli che stanno votando dalle 7.30 di questa mattina. Poi toccherà al turno del pomeriggio, che completerà il voto, i cui risultati finali sono attesi per la tarda serata.
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Donazioni e volontariato È il Facebook della bontà
Social Network
MILANO - Il Facebook della bontà sarà pronto tra poche settimane. Si chiama Shiny Note, ed è un progetto che ha l'ambizione di conquistare il mondo, partendo, stavolta, dall'Italia. Se Time ha incoronato il ragazzino Marck Zuckerberg come uomo dell'anno, inventore di una rivoluzione nel modo di comunicare, il nuovo social network che alla fine di gennaio sarà operativo su internet, ha tutte le caratteristiche per essere la novità di questi anni. Sul sito, che non è ancora operativo, ma che ha già raccolto un piccolo drappello di sostenitori, viene spiegato così: "Abbiamo immaginato un social network fondato su basi etiche. Lo abbiamo costruito intorno alle storie delle persone, e lo abbiamo destinato a coloro che sanno rintracciare nel quotidiano una scintilla di speranza". Se su Facebook si cercano i vecchi compagni di scuola, su Shiny Note di troveranno, come in un salotto virtuale, gli amici con i quali lavorare.
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Si chiamerà "Shiny Note" e sarà pronto tra poche settimane, abbracciando un mondo rilevante in Italia. Utile a chi vuole raccontare belle storie o entrare in contatto con il mondo non-profit. "Tutto si fonderà su basi etiche e sarà destinato a chi ha ancora una scintilla di speranza" di CINZIA SASSO
MILANO - Il Facebook della bontà sarà pronto tra poche settimane. Si chiama Shiny Note, ed è un progetto che ha l'ambizione di conquistare il mondo, partendo, stavolta, dall'Italia. Se Time ha incoronato il ragazzino Marck Zuckerberg come uomo dell'anno, inventore di una rivoluzione nel modo di comunicare, il nuovo social network che alla fine di gennaio sarà operativo su internet, ha tutte le caratteristiche per essere la novità di questi anni. Sul sito, che non è ancora operativo, ma che ha già raccolto un piccolo drappello di sostenitori, viene spiegato così: "Abbiamo immaginato un social network fondato su basi etiche. Lo abbiamo costruito intorno alle storie delle persone, e lo abbiamo destinato a coloro che sanno rintracciare nel quotidiano una scintilla di speranza". Se su Facebook si cercano i vecchi compagni di scuola, su Shiny Note di troveranno, come in un salotto virtuale, gli amici con i quali lavorare.
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giovedì 13 gennaio 2011
Reazioni alla sentenza, Il Pdl insorge Berlusconi: "Un compromesso accettabile"
Legittimo impedimento
ROMA - Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, Silvio Berlusconi prepara la sua controffensiva. Stando ai retroscena, avrebbe così commentato con i suoi collaboratori più stretti: "E' un compromesso accettabile. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno. Sono tranquillo, andiamo avanti". Il presidente del Consiglio, spiegano le stesse fonti, si attendeva un esito di questo tipo e ha ribadito che la decisione non influenzerà in alcun modo l'esecutivo.
Domattina il premier sarà a Mattino Cinque per commentare la decisione della Consulta e dire la sua verità su quella che da anni definisce "la persecuzione giudiziaria". Ma dal Pdl i toni si alzano subito. Il coordinatore Sandro Bondi parla di "rovesciamento dell'ordine democratico", più cauto Niccolò Ghedini: "L'impianto della legge è stato riconosciuto valido". Per il Partito democratico è stata di fatto resa "inoffensiva" la legge. Per i democratici è stata di fatto smontata la legge salva-premier. E' questo il senso delle prime reazioni alla bocciatura parziale da parte della Consulta 1 della norma sul legittimo impedimento.
Le reazioni alla sentenza della Consulta. Per Bondi, violati i "principi fondamentali della Costituzione". Ghedini "La Corte ha equivocato". Il Pd: "Smontato l'impianto della legge". Vietti del Csm: "Decisione saggia e equilibrata", Vendola parla di "Bocciatura dell'arroganza". Viespoli (Fli): "Aprire una nuova fase"
ll'arroganza". Viespoli (Fli): "Aprire una nuova fase"
ROMA - Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, Silvio Berlusconi prepara la sua controffensiva. Stando ai retroscena, avrebbe così commentato con i suoi collaboratori più stretti: "E' un compromesso accettabile. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno. Sono tranquillo, andiamo avanti". Il presidente del Consiglio, spiegano le stesse fonti, si attendeva un esito di questo tipo e ha ribadito che la decisione non influenzerà in alcun modo l'esecutivo.
Domattina il premier sarà a Mattino Cinque per commentare la decisione della Consulta e dire la sua verità su quella che da anni definisce "la persecuzione giudiziaria". Ma dal Pdl i toni si alzano subito. Il coordinatore Sandro Bondi parla di "rovesciamento dell'ordine democratico", più cauto Niccolò Ghedini: "L'impianto della legge è stato riconosciuto valido". Per il Partito democratico è stata di fatto resa "inoffensiva" la legge. Per i democratici è stata di fatto smontata la legge salva-premier. E' questo il senso delle prime reazioni alla bocciatura parziale da parte della Consulta 1 della norma sul legittimo impedimento.
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