Un terzo dei titolari dei conti svizzeri ha aderito allo scudo fiscale. Altri nomi noti, da Claudio Panatta a Eduardo Montefusco, titolare di Rds
di CARLO BONINIROMA - Ora che il segreto ha cominciato a cedere, raccontano che i 5.595 nomi della "lista Falciani" con i loro 5 miliardi e mezzo di euro di depositi nella filiale ginevrina della "Hsbc" siano "la fotografia dell'Italia della porta accanto". Che quel "database della vergogna" documenti drammaticamente la "normalità dell'evasione fiscale", la sua "sistematicità" in intere aree produttive del Paese. Come la Brianza, il varesotto e il comasco, dove - riferisce chi ha avuto accesso alla lista - "figurano come correntisti della Hsbc interi blocchi familiari delle piccola e media impresa lombarda. Come pure della borghesia delle libere professioni. Dal nonno ai nipoti". Evasori per cifre importanti (mediamente tra i 10 e i 20 milioni di euro), impermeabili alla ciclicità dei condoni, se è vero, come ha sin qui accertato la Guardia di Finanza, che di quegli oltre cinquemila esportatori di valuta, solo un terzo (circa 1.500) ha aderito allo scudo fiscale.
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