lunedì 31 gennaio 2011
"Soldi da Berlusconi a Nicole" la nuova pista dei magistrati
Decine di migliaia di euro alla consigliera, per i pm proverebbero il ruolo di arruolatrice delle prostitute. Fino ad ora si era parlato solo del denaro ricevuto da Spinelli per pagare affitti e bollette
di EMILIO RANDACIONicole Minetti
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Rubygate, cresce la mobilitazione Dal web alle piazze le donne dicono basta
Dopo l'esplosione dello scandalo dei festini ad Arcore un mese di febbraio di manifestazioni per rivedicare la dignità e il rispetto di CARMINE SAVIANO
PROVE tecniche di indignazione. La manifestazione delle donne a Milano. Le loro sciarpe bianche sventolate in segno di lutto per il Paese. Poi le pentole e i coperchi di Firenze. Ieri è stato solo l'inizio, la prima di una lunga serie di giornate di mobilitazione. "Berlusconi, dimettiti". Una richiesta che attraversa parti sempre più consistenti della società italiana. Con le donne in prima fila. A rivendicare dignità e rispetto. E a chiedere al premier un passo indietro. Il calendario delle proteste contro Silvio Berlusconi va aggiornato di continuo. Occhi puntati sulla manifestazione di Libertà e Giustizia, a Milano, sabato 5 febbraio. Poi domenica 13 febbraio. probabile data di una grande mobilitazione nazionale. Una lunga rincorsa per saltare oltre il berlusconismo.
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Bimbo di 6 anni colpito in un agguato, è grave
Si tratterebbe di un atto di tampo mafioso. Leggermente feriti gli zii di 16 e 30 anni del piccolo
Sono ancora gravi le condizioni del piccolo Salvatore, 6 anni, rimasto gravemente ferito ieri sera in un agguato avvenuto a Sant'Elisabetta, paese dell'entroterra agrigentino. Il bimbo viaggiava in auto insieme allo zio, Carmelo Marotta, di 30 anni, e al fratello maggiore Vincenzo, di 16. All'improvviso da un'altra vettura che si e' affiancata sono partiti alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni. Uno e' andato a conficcarsi nella testa del bimbo, mentre il fratello e lo zio sono rimasti feriti di striscio. Il piccolo, operato d'urgenza nell'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, e' stato trasferito in nottata con l'eliambulanza al Civico di Palermo, dove si trova ricoverato nel reparto di neurochirurgia. Gli investigatori della squadra mobile di Agrigento sembrano privilegiare la pista mafiosa, anche se non vengono esclusi altri moventi: le vittime dell'agguato sono infatti legate da rapporti di parentela con il boss Salvatore Fragapane, 54 anni, condannato all'ergastolo, ex capo provinciale di Cosa nostra.
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El Baradei: "Pronto a presidenza"
Tra la folla in piazza Tahrir anche l'ex premio Nobel. Obama telefona ai leader della regione
Non si placa in Egitto la rivolta contro il regime di Hosni Mubarak. Anche ieri migliaia di manifestanti sono scesi in piazza sfidando il coprifuoco, in vigore fino alle 8 di stamani e poi di nuovo dalle 15. In piazza Tahrir al Cairo anche il leader d'opposizione Mohammed El Baradei, che si dice pronto alla presidenza. Almeno 150 i morti dall'inizio della crisi. Oggi in strada al fianco dell'esercito tornerà anche la polizia. Sul fronte dei rientri, stamattina dovrebbero partire per l'Italia circa 250 familiari di dipendenti Eni; scatterà un piano d'evacuazione per i cittadini Usa; oltre 600 giapponesi verranno evacuati con scalo intermedio a Roma. Le tensioni egiziane saranno oggi sul tavolo dei ministri degli Esteri dell'Ue; in Israele attesa il cancelliere tedesco Angela Merkel.
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domenica 30 gennaio 2011
Monte Beigua, muore travolto dallo spazzaneve
Savona
Si chiamava Riccardino Gaspari, aveva 48 anni ed era originario di Bolzano, l’uomo morto schiacciato dal suo trattore in via Pratorotondo, sulle alture di Varazze (alle pendici del Monte Beigua), mentre ripuliva dalla neve una stradina davanti a casa.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, Gaspari, verso l’ora di pranzo, stava pulendo la strada che porta verso la sua abitazione dalla neve caduta in abbondanza nella notte sulle alture della cittadina del levante savonese. All’improvviso una ruota del mezzo sarebbe finita fuori strada e quindi il trattore è precipitato in una scarpata sottostante. Ribaltandosi, il mezzo ha schiacciato Gaspari che è deceduto per i traumi.
Inutile la macchina dei soccorsi che si era messa in moto poco dopo l’incidente e che ha visto impegnati la Croce Rossa, i vigili del fuoco e l’automedica del 118 di Savona Soccorso. Da Genova era anche decollato l’elicottero dei vigili del fuoco che è però dovuto rientrare per le forti turbolenze che ha incontrato nella zona dove si è verificato l’incidente. La salma è ora a disposizione della magistratura di Savona.
Fonte
Si chiamava Riccardino Gaspari, aveva 48 anni ed era originario di Bolzano, l’uomo morto schiacciato dal suo trattore in via Pratorotondo, sulle alture di Varazze (alle pendici del Monte Beigua), mentre ripuliva dalla neve una stradina davanti a casa.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, Gaspari, verso l’ora di pranzo, stava pulendo la strada che porta verso la sua abitazione dalla neve caduta in abbondanza nella notte sulle alture della cittadina del levante savonese. All’improvviso una ruota del mezzo sarebbe finita fuori strada e quindi il trattore è precipitato in una scarpata sottostante. Ribaltandosi, il mezzo ha schiacciato Gaspari che è deceduto per i traumi.
Inutile la macchina dei soccorsi che si era messa in moto poco dopo l’incidente e che ha visto impegnati la Croce Rossa, i vigili del fuoco e l’automedica del 118 di Savona Soccorso. Da Genova era anche decollato l’elicottero dei vigili del fuoco che è però dovuto rientrare per le forti turbolenze che ha incontrato nella zona dove si è verificato l’incidente. La salma è ora a disposizione della magistratura di Savona.
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Morto il maestro travolto dalla slavina. Cade l’elicottero che doveva portarlo in salvo
Santo Stefano d'Aveto (Ge)
E’ morto il maestro di sci, ritrovato in stato di ipotermia dopo essere stato investito da una valanga mentre si accingeva a scendere fuori pista a Santo Stefano d’Aveto, nel chiavarese, l’elisoccorso dei Vigili del fuoco a causa tormenta di neve che in questo momento interessa tutta l’area, a 1600 metri con le pale ha toccato un bosco di faggi.
Il mezzo è stato costretto ad un atterraggio di emergenza ed avrebbe toccato pesantemente il suolo. Non si registra al momento nessun ferito ma il velivolo è in avaria, quindi non più in grado di effettuare il soccorso.
La vittima si chiamava Marco Corvisiero, 30 anni, sposato. L’uomo è stato recuperato con un grave principio di ipotermia. Dopo l’incidente è stato trasportato fino al centro del paese dal gatto delle nevi e caricato sull’ambulanza della Tigullio Soccorso diretto al pronto soccorso dell’ospedale dell’ ospedale San Martino a Genova. Gli uomini del soccorso alpino lo hanno trovato nei pressi di un canalone accanto ad alcuni alberi. Determinanti per il ritrovamento l’uso delle sonde. Corvisiero era un maestro di sci di Santo Stefano D’Aveto molto conosciuto nella zona.
Fonte
E’ morto il maestro di sci, ritrovato in stato di ipotermia dopo essere stato investito da una valanga mentre si accingeva a scendere fuori pista a Santo Stefano d’Aveto, nel chiavarese, l’elisoccorso dei Vigili del fuoco a causa tormenta di neve che in questo momento interessa tutta l’area, a 1600 metri con le pale ha toccato un bosco di faggi.
Il mezzo è stato costretto ad un atterraggio di emergenza ed avrebbe toccato pesantemente il suolo. Non si registra al momento nessun ferito ma il velivolo è in avaria, quindi non più in grado di effettuare il soccorso.
La vittima si chiamava Marco Corvisiero, 30 anni, sposato. L’uomo è stato recuperato con un grave principio di ipotermia. Dopo l’incidente è stato trasportato fino al centro del paese dal gatto delle nevi e caricato sull’ambulanza della Tigullio Soccorso diretto al pronto soccorso dell’ospedale dell’ ospedale San Martino a Genova. Gli uomini del soccorso alpino lo hanno trovato nei pressi di un canalone accanto ad alcuni alberi. Determinanti per il ritrovamento l’uso delle sonde. Corvisiero era un maestro di sci di Santo Stefano D’Aveto molto conosciuto nella zona.
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Arriva la neve, anche in Liguria
Genova
Il servizio meteorologico dell’Aeronautica ha comunicato le previsioni del tempo sull’Italia per i prossimi giorni, con un sistema nuvoloso che dalle Baleari si muove verso levante, interessando principalmente la Sardegna e successivamente le regioni più a ovest della Penisola.
Sulla Liguria, i primi fiocchi neve sono già caduti. Nevica tra Ceva (Cuneo) e Altare (Savona) sull’A6 Torino-Savona. I mezzi spargisale stanno intervenendo su tutto il tratto. Nevica anche sul Colle di Cadibona tra la Riviera e la Valbormida. La neve, dopo aver imbiancato nel primo pomeriggio Calizzano e Bardineto, ora ha interessato anche a Murialdo, Altare e Carcare. La situazione, secondo quanto annunciato dagli esperti meteo, che hanno dato l’allerta neve, è destinata a peggiorare nelle prossime ore. L’allerta riguarda soprattutto la transitabilità delle strade. La polizia stradale raccomanda la massima prudenza per coloro che si devono mettere in viaggio nelle prossime ore verso il Piemonte.
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Il servizio meteorologico dell’Aeronautica ha comunicato le previsioni del tempo sull’Italia per i prossimi giorni, con un sistema nuvoloso che dalle Baleari si muove verso levante, interessando principalmente la Sardegna e successivamente le regioni più a ovest della Penisola.
Sulla Liguria, i primi fiocchi neve sono già caduti. Nevica tra Ceva (Cuneo) e Altare (Savona) sull’A6 Torino-Savona. I mezzi spargisale stanno intervenendo su tutto il tratto. Nevica anche sul Colle di Cadibona tra la Riviera e la Valbormida. La neve, dopo aver imbiancato nel primo pomeriggio Calizzano e Bardineto, ora ha interessato anche a Murialdo, Altare e Carcare. La situazione, secondo quanto annunciato dagli esperti meteo, che hanno dato l’allerta neve, è destinata a peggiorare nelle prossime ore. L’allerta riguarda soprattutto la transitabilità delle strade. La polizia stradale raccomanda la massima prudenza per coloro che si devono mettere in viaggio nelle prossime ore verso il Piemonte.
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Donne in piazza contro Berlusconi una sciarpa bianca per la dignità
Quasi diecimila in piazza Scala per chiedere le dimissioni del premier e una svolta. Alla manifestazione hanno aderito personaggi della cultura, associazioni e la Cgil
Per "ridare dignita' all'Italia" e per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi da presidente del Consiglio migliaia di persone, su iniziativa di diverse associazioni femminili, si sono trovate in piazza Scala a Milano per un appuntamento che promette di essere il primo di una serie. Segno di riconoscimento delle partecipanti una sciarpa bianca, simbolo di lutto per lo stato del Paese. L'idea è nata dal basso, da un appello di uomini e donne a cui hanno aderito subito le associazioni femminili (come Usciamo dal silenzio) e non (incluso Arcigay), i partiti del centrosinistra e la Cgil.
La manifestazione di piazza della Scala
Uccisi due rapinatori uno aveva sedici anni
QUALIANO
Finisce in tragedia il tentativo di rubare l'incasso in un supermercato. Ad aprire il fuoco sono stati padri e figlio, una guardia giurata e un allievo carabiniere, entrambi fuori servizio. L'altra vittima aveva 24 anni. Entrambi erano incensurati
Erano entrambi molto giovani i due rapinatori uccisi durante la rapina avvenuta in un supermarket a Qualiano, comune a nord di Napoli. Domenico Volpicelli era nato nel '94, aveva dunque poco più di 16 anni. Il complice si chiamava Lello Topo e aveva 24 anni.
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Il Cairo, 50mila in piazza: "Mubarak via" finora oltre 100 morti, è sfida al coprifuoco
Egitto
Il governo si è dimesso, il capo dei servizi segreti nominato vicepresidente. La famiglia del leader sarebbe fuggita a Londra. Carri armati circondano piazza Tahir. El Baradei: "Torno in strada per il cambiamento". Appello Ue: "Cessi la violenza"
IL CAIRO - L'Egitto è in fiamme. Non solo in senso figurato. Secondo quanto riporta la tv Al Jazeera, il quartier generale del partito nazionale democratico del presidente egiziano Hosni Mubrak, che si trova al Cairo, nei pressi del museo nazionale egiziano, è stato incendiato. Sono in corso anche scontri tra forze di sicurezza e manifestanti al ministero dell'interno.
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Il governo si è dimesso, il capo dei servizi segreti nominato vicepresidente. La famiglia del leader sarebbe fuggita a Londra. Carri armati circondano piazza Tahir. El Baradei: "Torno in strada per il cambiamento". Appello Ue: "Cessi la violenza"
IL CAIRO - L'Egitto è in fiamme. Non solo in senso figurato. Secondo quanto riporta la tv Al Jazeera, il quartier generale del partito nazionale democratico del presidente egiziano Hosni Mubrak, che si trova al Cairo, nei pressi del museo nazionale egiziano, è stato incendiato. Sono in corso anche scontri tra forze di sicurezza e manifestanti al ministero dell'interno.
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sabato 29 gennaio 2011
Ambam, il gorilla che cammina come un uomo
È diventato la star del Port Lymphe Wild Animal Park in Inghilterra. Il gorilla maschio 21enne si trova perfettamente a suo agio in un'insolita posizione eretta.
Il video
Pizzaiolo palermitano crea 'pizza Ruby'
Pomodoro e due mozzarelle di bufala, boom di ordinazioni
(ANSA) - PALERMO, 28 GEN - Dalla cronaca alla tavola. Arriva la pizza 'Ruby' ispirata all'inchiesta dei pm di Milano. Su uno strato di pomodoro spiccano due mozzarelle di bufala. L'idea e' di Ron Garofalo, patron di un noto ristorante di Palermo e vincitore di numerosi concorsi per pizzaioli. Lo rende noto il giornale online di enogastronomia Cronache di Gusto.it. 'La pizza - ha detto Ron - e' nata da uno scherzo con alcuni miei amici ma sta avendo un successo enorme'.
Fonte
Premier, sarà respinta offensiva toghe nessun timore per giudizio magistrati
Anm: pm aggrediti da chi rifiuta legge. Berlusconi ai ministri: non siamo in stato polizia
di Federico Garimberti
Silvio Berlusconi tiene alti i toni dello scontro con le "toghe rosse" e con Gianfranco Fini, ma non li alza ulteriormente. Segno che la moral suasion del Quirinale - che in queste ore, con la mediazione di Gianni Letta, ha cercato in tutti i modi di abbassare la temperatura nel Paese - ha in qualche modo sortito i suoi effetti. A cominciare dalla manifestazione di piazza del 13 febbraio contro la "giustizia politicizzata" che proprio per non indispettire il Colle (oltre che per i dubbi di Umberto Bossi) sarà con tutta probabilità declassata a mobilitazione nazionale sotto forma di gazebo. Ma Fli, con Italo Bocchino, lo attacca accusandolo di "non conoscere le regole" e chiedendogli di presentarsi davanti ai giudici. Mentre il leader Udc Pier Ferdinando Casini rivendica il primato della politica ammonendo: "Guai a pensare di affidare ai giudici la liquidazione di una fase politica che è fallita". Per parte sua, il premier ancora una volta affida la sua controffensiva mediatica ad un video-messaggio ai Promotori della Libertà. Ribadisce di voler "andare avanti" incurante della "montagna di fango" contenuta negli atti dei pm milanesi. Lancia stoccate a Fini ("Non siamo noi ad aver tradito chi ci ha eletto"), ma non affonda il colpo. Cosa che però fa nel chiuso del Consiglio dei ministri: "Si deve dimettere", dice accendendo un dibattito sul tema.
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Santoro: il 13 in piazza a Milano per la libertà
Romani si appella all'Agcom: regole violate
ROMA - Scontro in diretta su Raidue tra Michele Santoro, conduttore di Annozero che stasera torna sul caso Ruby, e il direttore generale Mauro Masi. Dopo l'anteprima, in cui sono stati proposti stralci delle intercettazioni sulle feste di Arcore, Masi ha telefonato in trasmissione dissociarsi dall'impostazione della puntata.
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Egitto, calma apparente. Mubarak cambia governo
E' di almeno 20 morti e un migliaio di feriti il bilancio della seconda "giornata della collera"
IL CAIRO - La scena che si presenta davanti agli occhi dopo la battaglia che è infuriata nel centro del Cairo per tutta la notte è di carcasse incendiate di auto e autoblindo lungo le strade, rese quasi inagibili da sassi, pietre e cartelli divelti, e di carri armati e soldati in assetto di guerra a presidiare i luoghi nevralgici. Poco dopo la fine del coprifuoco decretato dal presidente Hosni Mubarak per cercare di arginare le violente manifestazioni di piazza, continuano ad uscire nuvole nere ed acri di fumo dalla sede del partito del Rais ed è in fiamme anche l'edificio accanto, quello del Consiglio supremo delle donne.
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venerdì 28 gennaio 2011
Caso Ruby, Fede querela il suo ex caposcorta
È accusato di aver pronunciato dichiarazioni «non corrispondenti al vero e lesive della propria dignità umana e professionale». Si tratta del brigadiere in servizio presso l’Ufficio scorta, Luigi Sorrentino, che Emilio Fede ha querelato in seguito alle sue dichiarazioni rese di fronte ai pm della Procura di Milano.
Dopo l’interrogatorio per l’inchiesta sul caso “Ruby”, il direttore del Tg4 è intervenuto per smentire le accuse che gli erano state rivolte dal suo ex caposcorta, ascoltato riguardo alle cene, che si tenevano nella villa di Arcore.Sorrentino, a quanto si legge dagli atti, ha dichiarato che oltre a svolgere l’incarico di scorta rivestiva anche il ruolo di autista ed era solito riaccompagnare a casa non solo Fede, ma anche le ragazze che prendevano parte alle feste organizzate dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il brigadiere racconta chiaramente ai pm i lunghi turni di lavoro a cui erano sottoposti lui e i suoi uomini: in praticolare ricorda un episodio del 14 febbraio dello scorso anno.
Quel giorno era entrato in servizio alle 8 di mattina ed era rimasto a disposizione fino alle 4 della mattina successiva: infatti, ricorda di aver riaccompagnato Fede in compagnia di due ragazze, di cui una era marocchina, probabilmente Ruby. Contro queste accuse il direttore del Tg4 è subito intervenuto tramite i suoi legali, dichiarando di non essere mai tornato a casa alle 4 del mattino e di non aver preteso che la sua scorta svolgesse anche l’incarico di suo autista personale.
«Quell’uomo», ha dichiarato Emilio Fede, «dice cose gravissime, io non sono mai tornato a casa alle 4 del mattino, ho la scorta perché sono stato minacciato di morte e mai l’ho usata per altri motivi». Con rabbia il direttore ha poi commentato: «Ora mi sono rotto le scatole, non si possono denigrare le persone in questo modo».Continua a leggere
Per 35% famiglie insormontabile arrivare fine mese
Due 'bombe' su Italia, crisi istituzioni e debito
ROMA - In Italia, che sta vivendo ''una grave crisi politica, istituzionale, economica e sociale'', ci sono due ''bombe'' pronte ad esplodere: lo scontro istituzionale e il debito pubblico. Ora agli ''anatemi e alle invettive bisogna sostituire le idee e i progetti'', bisogna rallentare perche' ''non vediamo l'uscita, che invece c'e'''. E' l'analisi che il presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara, ha fatto in occasione della presentazione, oggi a Roma, del Rapporto Italia 2011.
La crisi che l'Italia sta vivendo, ha spiegato Fara, porta a tre percorsi che ''si intrecciano, si alimentano e si avviluppano l'uno con l'altro fino a formare un tutt'uno solido, resistente, refrattario ad ogni tentativo di districarlo, di venirne a capo''. La responsabilita' e' della "classe dirigente generale della quale fanno parte con ruoli e responsabilità tutti coloro che sono in grado, per le funzioni che esercitano, per il senso che possono affidare al loro impegno, per l'esempio che possono trasferire alla società, di esercitare un ruolo, anche pedagogico, di guida e di orientamento. Questa classe dirigente generale deve ri-costituirsi in una vera e propria grande agenzia di senso e ri-prendere in mano il destino e il futuro dell'Italia''. Rispetto alle "bombe innescate", Fara ricorda che e' stata fatta ''terra bruciata intorno alle Istituzioni repubblicane e ora i nodi vengono drammaticamente al pettine.
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Ruby: a breve richiesta processo per premier
Anm: pm aggrediti da chi rifiuta legge. Berlusconi ai ministri: non siamo in stato polizia
MILANO - I pm di Milano che indagano sul caso Ruby formuleranno a breve, gia' nei prossimi giorni, la richiesta di processo con rito immediato per Silvio Berlusconi. E' quanto si apprende da fonti a palazzo di giustizia.ANM, PM AGGREDITI DA CHI RIFIUTA LEGGE - ''Non c'e' uno scontro istituzionale. C'e' un'aggressione alla magistratura da parte di chi rifiuta il principio di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge''. Lo ha detto il segretario dell'Anm Giuseppe Cascini rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulle polemiche legate all'inchiesta dei pm di Milano che ha coinvolto Silvio Berlusconi.
''Noi non siamo in guerra con nessuno, ma applichiamo la legge - ha detto Cascini - e chi non vuole che questo principio valga per tutti ci aggredisce''. Secondo Cascini l'aggressione viene ''dalla politica e da alcuni organi di informazione nei confronti di singoli magistrati''. Il rappresentate della Anm ha fatto esplicito riferimento al Pm di Milano Ilda Boccassini ''nei cui confronti c'e' stata la pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento disciplinare vecchio di trent'anni''. Si tratta di ''una barbarie inaccettabile, che respingiamo con forze con fermezza''. Cascini ha assicurato che ''la magistratura continuera' a svolgere il suo lavoro con serenita', nel pieno rispetto delle regole e in applicazione del principio dell'obbligatorieta' dell'azione penale. Certo - ha aggiunto - aggressioni e campagne denigratorie di questo tipo fanno tremare le vene ai polsi di chiunque''.
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Rifiuti: arrestati Corrado Catenacci e Marta Di Gennaro
Accordo illecito per sversare il percolato in mare. Indagato anche Bassolino
NAPOLI - Marta Di Gennaro, ex vice di Guido Bertolaso alla Protezione Civile e il prefetto Corrado Catenacci, ex commissario ai rifiuti della Regione Campania sono stati arrestati nell'ambito di un'operazione per reati ambientali eseguita in varie zone d'Italia dai carabinieri del Noe (Nucleo Operativo Ecologico) e dalla Guardia di Finanza di Napoli, coordinata dalla procura della Repubblica di Napoli.Ai due e' stato concesso il beneficio degli arresti domiciliari. Nella stessa operazione sono state arrestate altre 12 persone. Le accuse sono di associazione per delinquere, truffa e reati ambientali.
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Lite Masi-Santoro Boom di ascolti Annozero
Garimberti: Sì regole, no a valutazioni diretta tv. Romani: Santoro oltre ogni limite
ROMA - Scontro in diretta su Raidue tra Michele Santoro, conduttore di Annozero che stasera torna sul caso Ruby, e il direttore generale Mauro Masi. Dopo l'anteprima, in cui sono stati proposti stralci delle intercettazioni sulle feste di Arcore, Masi ha telefonato in trasmissione dissociarsi dall'impostazione della puntata.
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"Fini lasci". "Berlusconi è mandante" Sulla casa a Montecarlo guerra Pdl-Fli
Frattini in Aula: "I documenti da Santa Lucia sono autentici". Le opposizioni lasciano il Senato
ROMA
«Silvio Berlusconi è il mandante di un dossieraggio a orologeria. Il manovale è Valter Lavitola. Franco Frattini è il fattorino. E insieme a Renato Schifani si presta a essere il falso testimone del premier». Il fuoco di fila dello stato maggiore di Fli arriva in serata, dopo che un militante aveva denunciato il ministro degli Esteri per abuso d’ufficio. È la risposta a quanto dichiarato in mattinata dal ministro degli Esteri nell’Aula del Senato: «Sono veri» i documenti provenienti da Santa Lucia che attribuiscono la proprietà della casa di Montecarlo a Giancarlo Tulliani.
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Pronta la "vendetta" di Berlusconi Tutti in piazza il 13 febbraio
Il Pdl si mobilita e rilancia su processo breve e intercettazioni
FRANCESCO GRIGNETTI
ROMAIl Pdl scende in piazza a difesa di Silvio Berlusconi. «Non cedo di un millimetro, gli italiani sono con me. Tutti devono prendere posizione perchè sia chiaro che io non ho fatto nulla di male», ha detto il premier durante una cena con esponenti del Pdl. Il partito sta preparando una manifestazione in piazza Duomo a Milano il 13 febbraio alla quale prenderà parte anche il premier. L’obiettivo, spiega un dirigente del partito, «è quello di scendere in piazza per difendere il premier contro la giustizia politicizzata».
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giovedì 27 gennaio 2011
Così Berlusconi pagava le donne. E ad Arcore spunta un'altra minorenne
Sesso, soldi e ricatti. Il secondo atto del Rubygate che demolisce il Cavaliere. Nelle nuove carte dei pm spunta anche la droga. Una teste dice di un'altra ragazza: "La costringeva a rapporti plurimi che lei non gradiva"
di GIUSEPPE D'AVANZOLO SCIAME investigativo che sempre segue la discovery di un'inchiesta demolisce alla lettera il fondale di cartapesta che Silvio Berlusconi ha fabbricato, in fretta e molto confusamente, per salvarsi dall'accusa di concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile. La lettura delle 227 pagine di "integrazioni" istruttorie inviate dalla procura di Milano alla Camera per ottenere la perquisizione di Giuseppe Spinelli (il "ragioniere" retribuisce le falene che allietano le notti al Sultano) sono un'arma decisiva nelle mani dell'accusa.
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Quei dodici chili di cocaina tra casa Polanco e l'auto di Nicole
L'ira della Minetti: "Tradita da Silvio si libera di noi, ci fa pagare dallo Stato"
Quando Fede disse: "Io commossodalla storia dell'egiziana tredicenne"
"Le serate hard negli atti" Così la procura smentisce la difesa
Via Poma, Busco condannato a 24 anni La madre di Simonetta: "Fatta giustizia"
La terza sezione della Corte d'assise di Roma emette la sentenza per l'ex fidanzato della ragazza assassinata con 29 coltellate il 7 agosto del 1990 e riconosce le attenuanti generiche. Il pm aveva chiesto l'ergastolo
ROMA - Dopo più di vent'anni, c'è un verdetto per l'omicidio di Simonetta Cesaroni, la ragazza trovata cadavere in via Carlo Poma 2, a Roma, il 7 agosto del 1990. Raniero Busco è stato condannato a 24 anni di reclusione. Lo ha deciso la terza sezione della Corte d'assise di Roma concedendo all'imputato le attenuanti generiche. Il pm Ilaria Calò, in sede di requisitoria, aveva chiesto la condanna all'ergastolo. Alla lettura della sentenza, Busco ha avuto un malore, la moglie lo ha sorretto ed è stato trascinato via dall'aula bunker di Rebibbia dal fratello Paolo. Alcuni amici e familiari hanno urlato "no!" alla parola "condanna". Molti sono scoppiati in lacrime. "Mi chiedo perché devo esere la vittima - ha detto Busco - trovo tutto questo profondamente ingiusto. Dire che sono deluso è poco, davvero non me lo aspettavo".
LE TAPPE DEL CASO 1
LO SPECIALE 2
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