sabato 14 marzo 2015
Terni, giovane ucciso in piazza: colpito con una bottiglia
Arrestato il presunto aggressore: un marocchino fermato poco lontano a torso nudo e ubriaco
TERNI - Ucciso con un colpo di bottiglia rotta al collo mentre stava passando in una delle piazze del centro di Terni: è morto così nella notte un ventisettenne ternano, David Raggi. Per l'omicidio la polizia ha subito fermato e poi arrestato uno straniero di 29 anni, Amine Aassoul. Tra le ipotesi la vaglio degli investigatori anche quella che l'uomo possa avere colpito a caso tra i passanti. L'uomo fermato, un marocchino che non aveva con sé documenti, era stato espulso dall'Italia nel 2007. Aveva fatto ricorso contro la decisione di respingere la sua richiesta di asilo politico in Italia. Lo straniero era quindi in attesa di una decisione in merito. Il marocchino era arrivato a Terni nel 2007 dove aveva raggiunto la madre sposata con un uomo del posto. Dopo alcuni furti compiuti tra Porto Recanati, Fermo e Civitanova Marche gli era stato revocato il permesso di soggiorno e rimpatriato.
Assoul - secondo quanto si è appreso - era tornato in Italia nel maggio dell'anno scorso, sbarcando a Lampedusa. La sua richiesta di asilo politico era stata respinta a ottobre e la squadra volante di Terni gli aveva notificato la decisione. Il marocchino aveva però fatto ricorso nei 30 giorni previsti ed era in attesa di una decisione in merito
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TERNI - Ucciso con un colpo di bottiglia rotta al collo mentre stava passando in una delle piazze del centro di Terni: è morto così nella notte un ventisettenne ternano, David Raggi. Per l'omicidio la polizia ha subito fermato e poi arrestato uno straniero di 29 anni, Amine Aassoul. Tra le ipotesi la vaglio degli investigatori anche quella che l'uomo possa avere colpito a caso tra i passanti. L'uomo fermato, un marocchino che non aveva con sé documenti, era stato espulso dall'Italia nel 2007. Aveva fatto ricorso contro la decisione di respingere la sua richiesta di asilo politico in Italia. Lo straniero era quindi in attesa di una decisione in merito. Il marocchino era arrivato a Terni nel 2007 dove aveva raggiunto la madre sposata con un uomo del posto. Dopo alcuni furti compiuti tra Porto Recanati, Fermo e Civitanova Marche gli era stato revocato il permesso di soggiorno e rimpatriato.
Assoul - secondo quanto si è appreso - era tornato in Italia nel maggio dell'anno scorso, sbarcando a Lampedusa. La sua richiesta di asilo politico era stata respinta a ottobre e la squadra volante di Terni gli aveva notificato la decisione. Il marocchino aveva però fatto ricorso nei 30 giorni previsti ed era in attesa di una decisione in merito
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venerdì 13 marzo 2015
Vercelli, disabile presa a calci e sputi in classe: denunciati gli aggressori
E' successo in una scuola di Varallo, dove i tre ragazzi aggressori hanno ripreso la scena e pubblicato il video in rete, poi rimosso dai carabinieri
Sputi e botte in classe a una ragazzina disabile, davanti all'insegnante che non interviene. E' successo in una scuola di Varallo, nel Vercellese. La scena è stata ripresa e poi diffusa tramite WhatsApp e sui social network. Il video è stato rimosso dai carabinieri, che hanno denunciato i responsabili del pestaggio: due ragazze e un ragazzo, di sedici anni. Nel filmato compare anche l'insegnante, che però non interviene.
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METEO A 7 GIORNI: weekend di tempo PERTURBATO, poi...
Atteso imminente cambiamento delle condizioni atmosferiche già a partire dalla prossima notte, si preannuncia un fine settimana di tempo PERTURBATO soprattutto sulle regioni centro-settentrionali italiane, con NEVE a BASSA QUOTA su alcuni settori dell'angolo nord-occidentale italiano. Rovesci e temporali anche al centro Italia, con particolare riferimento alle aree tirreniche, maggiori schiarite lungo i settori adriatici e sul Mezzogiorno d'Italia.
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Il run di controllo del modello americano dà i numeri, maltempo continuo!
Ruby ter, i pm accusano: "Da Berlusconi alle olgettine due milioni di euro in quattro anni"
Agli atti dell'inchiesta ci sono anche le lettere scritte a ciascuna
delle venti ospiti alle feste ad Arcore in cui l'ex Cavaliere le informa
di non poter più continuare a versare denaro
Oltre due milioni di euro, tra assegni e bonifici, sono stati versati da Silvio Berlusconi alle ragazze ospiti delle serate di Arcore, Ruby esclusa, nel periodo compreso tra il 2010 e i primi mesi del 2014. E' quanto si evince dagli atti della Procura di Milano che riguardano l'inchiesta 'Ruby ter' e che sono stati appena depositati al tribunale del Riesame. I magistrati che indagano hanno da poco chiesto una proroga delle indagini per poter analizzare la "mole" di indizi raccolti sul caso.
Il premier, unica fonte di reddito. Le indagini bancarie eseguite fino ad ora porterebbero a dire che non sono documentate fonti di reddito "delle indagate che non siano riconducibili in modo diretto e indiretto" a Berlusconi che stato assolto in terzo grado per il primo filone d'indagine, il caso Ruby. Gli accertamenti bancari sono stati disposti dai magistrati sui conti correnti di una ventina di 'olgettine' da poco depositati al Riesame. Le ragazze tra assegni e bonifici, dal 2010 al 2014, avrebbero ricevuto una somma che, per la precisione, è stata fissata in 2 milioni e 150 mila euro.
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Oltre due milioni di euro, tra assegni e bonifici, sono stati versati da Silvio Berlusconi alle ragazze ospiti delle serate di Arcore, Ruby esclusa, nel periodo compreso tra il 2010 e i primi mesi del 2014. E' quanto si evince dagli atti della Procura di Milano che riguardano l'inchiesta 'Ruby ter' e che sono stati appena depositati al tribunale del Riesame. I magistrati che indagano hanno da poco chiesto una proroga delle indagini per poter analizzare la "mole" di indizi raccolti sul caso.
Il premier, unica fonte di reddito. Le indagini bancarie eseguite fino ad ora porterebbero a dire che non sono documentate fonti di reddito "delle indagate che non siano riconducibili in modo diretto e indiretto" a Berlusconi che stato assolto in terzo grado per il primo filone d'indagine, il caso Ruby. Gli accertamenti bancari sono stati disposti dai magistrati sui conti correnti di una ventina di 'olgettine' da poco depositati al Riesame. Le ragazze tra assegni e bonifici, dal 2010 al 2014, avrebbero ricevuto una somma che, per la precisione, è stata fissata in 2 milioni e 150 mila euro.
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Avvenire vs Berlusconi: "Assoluzione caso Ruby? Resta condanna morale"
Emilio Fede: «Io condannato, Silvio assolto, spero in una sua telefonata»
Tragico incidente, la triatleta Scattolin non ce l'ha fatta
Il mondo dello sport è in lutto.
Nella notte è deceduta all'ospedale di Città del Capo la triatleta
Linda Scattolin, investita nella giornata di sabato da un pullman che
trasportava una squadra di rugby. Le condizioni dell'atleta padovana
erano stazionarie, ma nella notte la situazione è precipitata.
Nell'incidente hanno perso la vita tre componenti del Franschhoek Rugby
Club ed è rimasta coinvolta anche la compagna di allenamenti Edith
Niederfriniger che versa in condizioni stazionarie ma, per fortuna, non
gravi.
Fonte
Brasile, Cesare Battisti arrestato e poi liberato
Fermato dalla polizia brasiliana in seguito all'annullamento del
permesso di soggiorno, l'ex terrorista rosso è stato poi rilasciato dopo
l'accoglimento del ricorso dei suoi legali
SAN PAOLO - Un altro colpo di scena nella lunga vicenda di Cesare Battisti, anzi doppio. L'ex terrorista rosso condannato all'ergastolo in Italia è stato arrestato ieri dalla polizia federale brasiliana in seguito all'annullamento del suo permesso di soggiorno in Brasile. Il fermo sembrava preludere all'espulsione in Francia o Messico, sue ultime residenze prima di entrare in Brasile. E invece dopo 7 ore è stato liberato, in seguito all'accoglimento del ricorso dei suoi legali.
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SAN PAOLO - Un altro colpo di scena nella lunga vicenda di Cesare Battisti, anzi doppio. L'ex terrorista rosso condannato all'ergastolo in Italia è stato arrestato ieri dalla polizia federale brasiliana in seguito all'annullamento del suo permesso di soggiorno in Brasile. Il fermo sembrava preludere all'espulsione in Francia o Messico, sue ultime residenze prima di entrare in Brasile. E invece dopo 7 ore è stato liberato, in seguito all'accoglimento del ricorso dei suoi legali.
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giovedì 12 marzo 2015
Caso Ragusa, il marito all'amante: "Hai un difetto, la verità non va detta"
Così Antonio Logli al telefono con l'amante - l'ex babysitter - due giorni dopo la scomparsa della moglie Roberta
Sono passati solo pochi giorni dal proscioglimento di Antonio Logli per la scomparsa della moglie Roberta Ragusa e la trasmissione "Chi l'ha Visto?" dà voce alla Procura e alle cugine della donna. La sentenza emessa in sede di udienza preliminare - nei confronti del marito della Ragusa - è di "non luogo a procedere". Logli quindi non sarà processato secondo la procura, con ogni probabilità perché manca il cadavere della donna.
LE INTERCETTAZIONI
Nel corso della trasmissione sono state ascoltate le intercettazioni delle telefonate tra Logli e Sara Calzolaio - l'amante ex babysitter - due giorni dopo la scomparsa di Roberta Ragusa.
"Tu hai un difetto - dice Antonio Logli all'amante al telefono - dici la verità e la verità non va detta",
I due stavano parlando dell'allontanamento dei Testimoni di Geova da
Sara dopo aver scoperto la sua relazione con un uomo sposato.
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Calciatore di A denuncia: "Mi ha allenato un pedofilo"
Antonio Floro Flores è un fiume in piena, non può dimenticare la sua infanzia difficile tra innumerevoli disagi sociali.
Dalle pagine de ‘Il calciatore’, rivista di Assocalciatori, l’attaccante napoletano del Sassuolo ha raccontato i suoi primi passi nel mondo del calcio, tra un allenatore arrestato per pedofilia e il rapporto discutibile con la scuola: “Avevo 10-11 anni quando sono entrato per la prima volta in una scuola calcio, l'Atletico Toledo. E' stato uno dei periodi peggiori della mia vita, i miei lavoravano ma la ditta di mio padre stava per fallire e i soldi per la scuola calcio erano troppi. Ma dopo che mi avevano visto giocare, gli dissero che non c'erano problemi. Ricordo che poi non passò molto tempo e saltò fuori che l'allenatore era un pedofilo - ha proseguito -. Me la rivedo ancora la scena, mentre stavamo giocando, la marea di carabinieri che è arrivata. Così tornai a giocare per strada”.
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Dalle pagine de ‘Il calciatore’, rivista di Assocalciatori, l’attaccante napoletano del Sassuolo ha raccontato i suoi primi passi nel mondo del calcio, tra un allenatore arrestato per pedofilia e il rapporto discutibile con la scuola: “Avevo 10-11 anni quando sono entrato per la prima volta in una scuola calcio, l'Atletico Toledo. E' stato uno dei periodi peggiori della mia vita, i miei lavoravano ma la ditta di mio padre stava per fallire e i soldi per la scuola calcio erano troppi. Ma dopo che mi avevano visto giocare, gli dissero che non c'erano problemi. Ricordo che poi non passò molto tempo e saltò fuori che l'allenatore era un pedofilo - ha proseguito -. Me la rivedo ancora la scena, mentre stavamo giocando, la marea di carabinieri che è arrivata. Così tornai a giocare per strada”.
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Tornano gli scatti e sgravi parziali alle private: la lunga notte prima del Cdm sulla scuola
Ministero e tecnici al lavoro per chiudere il pacchetto da presentare al
tavolo del governo. Si parla anche di assunzioni in due tranche e più
potere ai presidi
Salta il blocco degli scatti di stipendio dei docenti. Resta, ma solo in parte, la detrazione fiscale per coloro che manderanno i figli nelle scuole paritarie. E compare anche la "chiamata diretta" degli insegnanti da parte dei presidi. Mentre sul Piano assunzioni, che rappresenta il cuore della Buona scuola del governo Renzi, è tutto ancora in alto mare. Insomma, i 134mila precari inseriti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento non sapranno neppure domani se saranno assunti dal primo settembre 2015 o dal primo settembre 2016.Se la discussione in Parlamento del disegno di legge che verrà presentato domani mattina sarà sufficientemente rapida, si potranno effettuare tutte le 120mila assunzioni ipotizzate dal provvedimento. Ma se, come appare più probabile, non si farà in tempo, le assunzioni verranno effettuate in due tranche.
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Salta il blocco degli scatti di stipendio dei docenti. Resta, ma solo in parte, la detrazione fiscale per coloro che manderanno i figli nelle scuole paritarie. E compare anche la "chiamata diretta" degli insegnanti da parte dei presidi. Mentre sul Piano assunzioni, che rappresenta il cuore della Buona scuola del governo Renzi, è tutto ancora in alto mare. Insomma, i 134mila precari inseriti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento non sapranno neppure domani se saranno assunti dal primo settembre 2015 o dal primo settembre 2016.Se la discussione in Parlamento del disegno di legge che verrà presentato domani mattina sarà sufficientemente rapida, si potranno effettuare tutte le 120mila assunzioni ipotizzate dal provvedimento. Ma se, come appare più probabile, non si farà in tempo, le assunzioni verranno effettuate in due tranche.
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mercoledì 11 marzo 2015
METEO A 7 GIORNI: il tempo non troverà pace in Italia
Ancora situazioni favorevoli alle piogge e all'instabilità sull'Italia, in un primo tempo al sud, poi al nord-ovest e sui settori di ponente tra il week-end e l'inizio della settimana prossima.
La sfera di cristallo - Oggi, ore 15.00Ancora condizioni meteo non ottimali sulla neonata primavera italica. Anche in questa sede confermiamo il forte aumento pressorio che nel fine settimana interesserà la Scandinavia, con conseguenze opposte per la nostra Penisola e l'Europa centro-meridionale.
Andiamo però con ordine, parlando dell'impulso freddo che nella giornata di domani (giovedì), interesserà il medio Adriatico e il meridione. Sarà l'ultimo sistema perturbato che seguirà questa traiettoria, prima del cambiamento radicale di configurazione atteso per il week-end.
Altra neve cadrà sull'Appennino centro-meridionale al di sopra dei 500-700 metri, neve accompagnata da forti venti e un calo delle temperature. A quote inferiori avremo ovviamente piogge sparse, anche a carattere di rovescio sulla Calabria e il nord della Sicilia. Su tutte le altre regioni non avremo effetti e il tempo resterà nel complesso buono, anche se con vento in intensificazione e temperature in moderato calo.
Si tratterà solo del primo atto della "baraonda" perturbata attesa sull'Italia nei prossimi giorni. Dopo un venerdì accettabile, ancora ventoso al centro-sud, ma senza precipitazioni, il sabato annuncerà un cambiamento che questa volta interesserà maggiormente i settori occidentali della Penisola, la Sardegna e il nord-ovest.
Le correnti orientali facenti capo al vasto anticiclone sulla Scandinavia daranno luogo ad una depressione da contrasto che i modelli attuali individuano per domenica tra la Corsica e il Mar Ligure.
Il riscontro precipitativo lo vediamo raffigurato nella seconda cartina, che ci mostra la sommatoria delle precipitazioni in Italia tra le 7 e le 19 di domenica 15 marzo.
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Il tempo di marzo potrebbe prendere una brutta piega...
Dopo l’alluvione, solo il deserto: viaggio a Borghetto Borbera, il paese fantasma
Case abbandonate per colpa di una frana, il sindaco Bussalino: “Aiutateci”
«Vietato abitare»
L’ordinanza del sindaco, affissa ad ogni porta, non ammette eccezioni: nessuno può abitare a San Martino, compreso chi ha la seconda casa e trascorre nella valle gran parte dei week end e dell’estate. E sono altre venti famiglie. Sul paese fantasma incombe una frana enorme. Una ferita nella collina, che sembra inferta dal terremoto. Squarci così segnano ovunque questo lembo della Val Borbera. Non solo tre delle sei frazioni di Borghetto (con San Martino, la più colpita, Sabbione e Pessina), anche Gavi, Stazzano e altri comuni vicini, hanno subito danni ingenti. Ma è il paese fantasma, appollaiato nel fianco della collina ferita, a turbare il sindaco Enrico Bussalino, 38 anni, operatore di dogana all’interporto di Rivalta Scrivia, al secondo mandato. Sindaco a capo di una lista civica, come è giusto che sia nei piccoli comuni, «perché la frana non la si affronta con l’ideologia». Ma l’orientamento è leghista. Non il Carroccio secessionista, tantomeno la versione lepenista di Salvini. Ecco, il federalismo andrebbe bene ma con Bussalino convivono anime agli antipodi, come «il mio capogruppo che è della Fiom».
Servono 500 mila euro
Quanto costa ridare la casa alle venti famiglie sfrattate dall’alluvione di ottobre? Peggiorata dagli scrosci violenti di metà novembre, proprio come è capitato a Genova. «Quattrocentomila euro, forse cinquecentomila» risponde Bussalino. E in sei mesi San Martino potrà tornare a popolarsi. Ma poi si sale a un milione per restituire la residenza ad altre sei famiglie, evacuate nelle altre frazioni. Mica è finita qui. Ci sono strade da sistemare, verificare le fenditure anche a valle. «Diciamo cinque milioni in tutto». Per tornare come prima. «Entro la fine del mandato vorrei che fosse tutto a posto». Quattro anni.
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Vittorio De Benedictis
Borghetto Borbera (AL)
Il borgo del Seicento è intatto. Ma è un paese fantasma. Le venti
famiglie che ci vivono sono evacuate da metà ottobre: viuzze vuote,
qualche cane che abbaia, rimasto nelle case abbandonate ma costantemente
vigilate dai proprietari. Costretti «da un’alluvione mai vista», come
si sforzano di ricordare i più anziani, a trovare ospitalità da amici o
da parenti. Come Mariangela Ferrarazzo, che è nata qui, a San Martino
frazione di Borghetto Borbera, ed è stato un dolore abbandonare la sua
casa. I figli risiedono non distante, a Serravalle Scrivia e a
Castelnuovo. E possono accoglierla. «Ma vuole tornare qui» dice il
figlio Fabio Tamburini. «Vietato abitare»
L’ordinanza del sindaco, affissa ad ogni porta, non ammette eccezioni: nessuno può abitare a San Martino, compreso chi ha la seconda casa e trascorre nella valle gran parte dei week end e dell’estate. E sono altre venti famiglie. Sul paese fantasma incombe una frana enorme. Una ferita nella collina, che sembra inferta dal terremoto. Squarci così segnano ovunque questo lembo della Val Borbera. Non solo tre delle sei frazioni di Borghetto (con San Martino, la più colpita, Sabbione e Pessina), anche Gavi, Stazzano e altri comuni vicini, hanno subito danni ingenti. Ma è il paese fantasma, appollaiato nel fianco della collina ferita, a turbare il sindaco Enrico Bussalino, 38 anni, operatore di dogana all’interporto di Rivalta Scrivia, al secondo mandato. Sindaco a capo di una lista civica, come è giusto che sia nei piccoli comuni, «perché la frana non la si affronta con l’ideologia». Ma l’orientamento è leghista. Non il Carroccio secessionista, tantomeno la versione lepenista di Salvini. Ecco, il federalismo andrebbe bene ma con Bussalino convivono anime agli antipodi, come «il mio capogruppo che è della Fiom».
Servono 500 mila euro
Quanto costa ridare la casa alle venti famiglie sfrattate dall’alluvione di ottobre? Peggiorata dagli scrosci violenti di metà novembre, proprio come è capitato a Genova. «Quattrocentomila euro, forse cinquecentomila» risponde Bussalino. E in sei mesi San Martino potrà tornare a popolarsi. Ma poi si sale a un milione per restituire la residenza ad altre sei famiglie, evacuate nelle altre frazioni. Mica è finita qui. Ci sono strade da sistemare, verificare le fenditure anche a valle. «Diciamo cinque milioni in tutto». Per tornare come prima. «Entro la fine del mandato vorrei che fosse tutto a posto». Quattro anni.
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Genny 'a carogna torna in libertà: per lui solo l'obbligo di firma
La decisione di sospendere gli arresti domiciliari è stata presa dal Gup che dovrà giudicare l'ultras del Napoli il 15 aprile con rito direttissimo
"Genny 'a carogna" torna libero. L'ultras napoletano, accusato di una serie di violenze avvenute a poche ore dalla finale di coppa Italia e dal ferimento, poi rivelatosi mortale, di Ciro Esposito, potrà lasciare gli arresti domiciliari. La decisione è stata presa dal gup Cinzia Parasporo che ha sostituito la misura di detenzione con l'obbligo di firma accogliendo dunque la richiesta del difensore del tifoso.
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Salvini: "Tosi è fuori dalla Lega" Sindaco: lui Caino travestito da Abele
"Prendo atto delle sue decisioni. Nord. Se insisterà nel volersi candidare contro Zaia, penso che ben pochi lo seguiranno", spiega il segretario del Carroccio. Fondazione Tosi: ora candidatura
"Tosi è fuori dalla Lega". Lo ha detto il segretario del Carroccio, Matteo Salvini. "Sono costretto a prendere atto delle sue decisioni", ha spiegato riferendosi a dissidi ormai non più sanabili tra il sindaco di Verona "ribelle" e la Lega. Tosi non ha accettato di sciogliere la sua fondazione e ora potrebbe candidarsi contro Zaia alla guida del Veneto.
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Fisco, a gennaio crollano le nuove partite Iva: -30% rispetto a un anno fa
Disfatta del nuovo regime forfetario con la "corsa all'apertura" di dicembre 2014
Il nuovo regime forfetario, poi modificato, affossa le partite Iva. Dopo il boom registrato nei mesi di novembre e dicembre, a gennaio ne sono state aperte 56.717, il 29,7% in meno rispetto allo stesso mese del 2014. Sul forfait è stato poi corretto il tiro nell'esame parlamentare del Milleproroghe.
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martedì 10 marzo 2015
La “pochette” da viaggio per promuovere il numero anti-violenza in 7.500 supermercati
L’idea di Mara Mayer della Paglieri Sell System e di Me.Dea, l’associazione alessandrina, si estende in tutta Italia
«Con sette milioni di “atti di vendita all’anno” - ha spiegato alla presentazione il direttore marketing della Paglieri, Stefano Giubertoni - contiamo di raggiungere proprio il pubblico di donne più esposto alla violenza, soprattutto quella famigliare». La Paglieri ha effettuato uno sforzo promozionale su questo progetto, sia sui punti vendita che attraverso inserzioni su riviste femminili. Una parte del ricavato delle vendite andrà poi a Me.Dea, la cui presidentessa Sarah Sclauzero ha sottolineato l’importanza del fatto «che un’azienda privata affronti un tema sociale come questo». Annunciando inoltre l’arrivo di fondi regionali per l’attività istituzionale. In provincia, ha ricordato, solo da gennaio Me.Dea segue 40 nuovi casi di donne maltrattate.
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Piero Bottino
Alessandria
Una «pochette» porta trucco che diventa arma per sconfiggere la
violenza sulle donne. L’idea di Mara Mayer della Paglieri Sell System e
di Me.Dea, l’associazione alessandrina, si estende in tutta Italia.
Sono 7500 i supermercati in cui, nei «corner» Paglieri della linea
Beauty Fantasy, saranno messe in vendita le pochette Me.Dea (a 6,50
euro) con materiale promozionale del numero telefonico 1522 che su
tutto il territorio nazionale mette in contatto con i centri
anti-violenza. «Con sette milioni di “atti di vendita all’anno” - ha spiegato alla presentazione il direttore marketing della Paglieri, Stefano Giubertoni - contiamo di raggiungere proprio il pubblico di donne più esposto alla violenza, soprattutto quella famigliare». La Paglieri ha effettuato uno sforzo promozionale su questo progetto, sia sui punti vendita che attraverso inserzioni su riviste femminili. Una parte del ricavato delle vendite andrà poi a Me.Dea, la cui presidentessa Sarah Sclauzero ha sottolineato l’importanza del fatto «che un’azienda privata affronti un tema sociale come questo». Annunciando inoltre l’arrivo di fondi regionali per l’attività istituzionale. In provincia, ha ricordato, solo da gennaio Me.Dea segue 40 nuovi casi di donne maltrattate.
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Isis, ancora un bambino usato come killer: uccide una «spia del Mossad»
Roma - L’Isis ha diffuso un nuovo video in cui mostra un bambino, in
tuta mimetica e a volto scoperto, che uccide a colpi di pistola una
presunta spia del Mossad, il palestinese Mohammad Ismail. Lo riferisce
Rita Katz, direttrice del Site, su Twitter pubblicando alcuni
fotogrammi.
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Previsioni meteo primavera 2015: scenari
SCENARIO GENERALE. La Primavera
2015 sarà nel complesso fresca con una piovosità maggiore
su area alpina, Nord Est e regioni centro meridionali. La prima parte
sarà condizionata dall'alta pressione sull'Europa centro occidentale
che farà da scudo all'arrivo delle perturbazioni. In tal frangente
si aspetta un clima più secco e relativamente tranquillo al Nord e
su medio alto Tirreno; il Sud e le Adriatiche invece risulteranno
influenzate da venti freddi dai Balcani.
Nella seconda parte è invece atteso un cambio scenario; l'alta pressione sull'Europa centrale si metterà da parte e si aprirà un canale di bassa pressione dal Nord Atlantico verso il Mediterraneo. Le perturbazioni, seppure veloci, saranno più frequenti e seguite da masse d'aria fresca oceanica. La piovosità sarà in aumento e si avranno episodi temporaleschi. Le temperature subiranno repentine variazioni a causa delle diverse masse d'aria e per le timide rimonte dell'alta pressione.
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Previsioni a breve termine: l'aria fredda da est ritarderà l'arrivo della primavera sull'Italia e nel week-end torneranno nevicate a quote basse
Tra SABATO e LUNEDI il MALTEMPO abbraccerà nuovamente lo Stivale
Nella seconda parte è invece atteso un cambio scenario; l'alta pressione sull'Europa centrale si metterà da parte e si aprirà un canale di bassa pressione dal Nord Atlantico verso il Mediterraneo. Le perturbazioni, seppure veloci, saranno più frequenti e seguite da masse d'aria fresca oceanica. La piovosità sarà in aumento e si avranno episodi temporaleschi. Le temperature subiranno repentine variazioni a causa delle diverse masse d'aria e per le timide rimonte dell'alta pressione.
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Previsioni a breve termine: l'aria fredda da est ritarderà l'arrivo della primavera sull'Italia e nel week-end torneranno nevicate a quote basse
Tra SABATO e LUNEDI il MALTEMPO abbraccerà nuovamente lo Stivale
Altro intenso MALTEMPO nell'ultima decade del mese?
Argentina, dramma nei cieli: strage al reality della tv francese
Almeno 10 morti in un incidente nel nord del Paese. A bordo i vip
sportivi di una trasmissione d’avventura “Dropped” in onda su Tf1
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Filippo Fiorini
Buenos Aires
Era un reality show di sopravvivenza quello che una troupe di 10
persone stava girando oggi in Argentina, ma un incidente in volo tra due
elicotteri non ha lasciato alcun superstite nei loro equipaggi. La
tragedia è avvenuta attorno alle 17,00 locali (le 21,00 in Italia) nei
pressi della spettacolare Quebrada del Yeso, una valle desertica della
provincia vinicola e turistica di La Rioja. Continua qui
Argentina, scontro di elicotteri: morti Muffat, Arthaud e Vastine
In un anno è morta 36 volte: la drammatica storia di Sarah
Ogni volta è come se moriresse, ma il burlesque e gli amici le permettono di andare avanti con coraggio
A soli 21 anni Sarah Brautigam, è stata dichiarata clinicamente morta per 36 volte in un anno. La ragazza soffre di una sindrome cardiaca che a volte porta il cuore a smettere di battere per alcuni minuti. "Una volta - racconta Sarah - ha impiegato mezz'ora prima di ricominciare a pompare sangue". Da quando i medici, quattro anni fa le hanno diagnosticato la tachicardia posturale ortostatica - che provoca un'accelerazione anomala dei battiti cardiaci e un crollo della pressione - per Sarah è diventato impossibile avere una vita normale.
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lunedì 9 marzo 2015
Sepolti dalla neve, escono dalle finestre.
Capracotta, paesino in provincia di Isernia, è letteralmente sommerso dalla neve
Capracotta, in provincia di Isernia, si trova a 1.421 metri sul livello del mare ed è il secondo comune più alto dell'Appennino (dopo Rocca di Cambio, in Abruzzo).
Foto e video
Dai cappelli al gas, il buco da 3 miliardi del signor Borsalino
In un capannone alla periferia di Asti c’è un buco che potrebbe arrivare fino a tre miliardi e mezzo di euro, la seconda più grande bancarotta della storia d’Italia dopo Parmalat. Un sistema di truffe e raggiri a catena in un settore ultra-regolamentato e strategico per la sicurezza nazionale come il mercato dell’energia. E i costi - in parte - scaricati sui consumatori sottoforma di maggiorazione nella bolletta del gas. È la storia della voragine nascosta sotto i cappelli Borsalino, lo storico marchio della moda italiana ad un passo dal fallimento. Protagonista di tutto questo, il signor Marco Marenco, azionista di Borsalino che da piccolo imprenditore che vende tubi in rame diventa uno dei principali operatori del mercato del gas prima e un latitante e bancarottiere da record poi.
Le truffe
Fino a un paio di anni fa, nessuno sapeva bene chi fosse davvero Marco Marenco. Neppure ad Asti, la sua città. I primi ad accorgersi che qualcosa non va sono i funzionari dell’agenzia delle dogane di Alessandria. Mettono insieme i puntini e si accorgono che quella fila di società che fanno trading di gas e non pagano le accise fanno tutte capo alla stessa persona: Marco Marenco, appunto. All’Erario mancano almeno 200 milioni di euro. Intanto, c’è anche qualcun altro che si accorge che qualcosa non va. È Snam, la società che tra le altre cose gestisce il mercato del gas in Italia. Il sistema degli stoccaggi è in mano a Stogit, una controllata di Snam. È un settore chiave della sicurezza nazionale che garantisce una fetta importante del nostro fabbisogno di energia. Il sistema prevede delle compensazioni, per cui se un operatore non riceve la fornitura attinge alle riserve comuni, con l’obbligo di pagare in denaro o gas, pena pesanti sanzioni. Marenco non paga. Lo fa ripetutamente e per un bel po’ di tempo e accumula almeno 355 milioni di euro di debiti tra il 2009 e il 2011. Cambiano le società: prima la Speia, poi la Service, la Exergia e altre. In totale, il buco per il sistema del gas potrebbe superare il miliardo, in gran parte per sanzioni non pagate. Non basta. All’inizio del 2012 un pronunciamento del Tar apre una «falla» normativa nel sistema delle compensazioni. Marenco e altri operatori truffaldini s’infilano anche lì e fanno un altro buco. Oltre 400 milioni di forniture non pagate. Almeno 250 milioni sono società del gruppo Marenco. È la parte nota alle cronache come «i furbetti del gas». Meno noto è che il buco, ridotto a 280 milioni, finisce nella bolletta del gas. Sono 0,001 euro a metro cubo spalmati su tre anni che pagano i consumatori.
La donazione a mamma
Intanto Marenco non sta con le mani in mano. Siamo a metà del 2012. Snam si rivolge al tribunale per riavere i soldi, ma Marenco fa partire una lunga battaglia legale che ancora va avanti. In quei giorni, parte un bonifico di 40 milioni di euro dalla Speia ad un conto della madre di Marenco. Causale: «donazione». Si arriva al 2013 e le società dell’imprenditore vengono dichiarate fallite dal tribunale. Sono una decina in tutte. Oltre alla Speia c’è Finind, Baltea Energia, Service srl, Camarfin, Camar. La voragine del «sistema Marenco» appare in tutta la sua enormità: almeno 3,5 miliardi di euro in totale, debiti con il fisco, con Snam, con le banche (circa 340 milioni suddivisi tra Intesa, Unicredit, Banco Popolare, Mps, Banca Marche e altri), con fornitori di gas italiani e stranieri, grandi e piccoli.
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Le truffe
Fino a un paio di anni fa, nessuno sapeva bene chi fosse davvero Marco Marenco. Neppure ad Asti, la sua città. I primi ad accorgersi che qualcosa non va sono i funzionari dell’agenzia delle dogane di Alessandria. Mettono insieme i puntini e si accorgono che quella fila di società che fanno trading di gas e non pagano le accise fanno tutte capo alla stessa persona: Marco Marenco, appunto. All’Erario mancano almeno 200 milioni di euro. Intanto, c’è anche qualcun altro che si accorge che qualcosa non va. È Snam, la società che tra le altre cose gestisce il mercato del gas in Italia. Il sistema degli stoccaggi è in mano a Stogit, una controllata di Snam. È un settore chiave della sicurezza nazionale che garantisce una fetta importante del nostro fabbisogno di energia. Il sistema prevede delle compensazioni, per cui se un operatore non riceve la fornitura attinge alle riserve comuni, con l’obbligo di pagare in denaro o gas, pena pesanti sanzioni. Marenco non paga. Lo fa ripetutamente e per un bel po’ di tempo e accumula almeno 355 milioni di euro di debiti tra il 2009 e il 2011. Cambiano le società: prima la Speia, poi la Service, la Exergia e altre. In totale, il buco per il sistema del gas potrebbe superare il miliardo, in gran parte per sanzioni non pagate. Non basta. All’inizio del 2012 un pronunciamento del Tar apre una «falla» normativa nel sistema delle compensazioni. Marenco e altri operatori truffaldini s’infilano anche lì e fanno un altro buco. Oltre 400 milioni di forniture non pagate. Almeno 250 milioni sono società del gruppo Marenco. È la parte nota alle cronache come «i furbetti del gas». Meno noto è che il buco, ridotto a 280 milioni, finisce nella bolletta del gas. Sono 0,001 euro a metro cubo spalmati su tre anni che pagano i consumatori.
La donazione a mamma
Intanto Marenco non sta con le mani in mano. Siamo a metà del 2012. Snam si rivolge al tribunale per riavere i soldi, ma Marenco fa partire una lunga battaglia legale che ancora va avanti. In quei giorni, parte un bonifico di 40 milioni di euro dalla Speia ad un conto della madre di Marenco. Causale: «donazione». Si arriva al 2013 e le società dell’imprenditore vengono dichiarate fallite dal tribunale. Sono una decina in tutte. Oltre alla Speia c’è Finind, Baltea Energia, Service srl, Camarfin, Camar. La voragine del «sistema Marenco» appare in tutta la sua enormità: almeno 3,5 miliardi di euro in totale, debiti con il fisco, con Snam, con le banche (circa 340 milioni suddivisi tra Intesa, Unicredit, Banco Popolare, Mps, Banca Marche e altri), con fornitori di gas italiani e stranieri, grandi e piccoli.
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Uccide agricoltore e poi si spara. Una tragica lite per motivi di lavoro
Un muratore 35enne di Scaldasole ha ucciso il 60enne nella sua azienda
di Sannazzaro, sparandogli mentre era sul trattore. Poi è andato al
cimitero di Scaldasole e si è tolto la vita
SANNAZZARO (PV)
Doppia tragedia tra Sannazzaro e Scaldasole. Matteo Zanini, 35 anni, muratore, residente a Scaldasole, intorno alle 13 ha prima ucciso Maurizio Varesi, 60 anni, agricoltore della frazione Buscarella di Sannazzaro, e qualche ora dopo si è tolto la vita. Il suo corpo è stato trovato vicino al cimitero di Scaldasole.
Alla base del tragico episodio potrebbe esserci una lite per motivi di affari. Il muratore stava eseguendo dei lavori nell'azienda della vittima, a proposito dei quali sabato aveva avuto un violento alterco con il proprietario. La discussione era finita tra gli insulti. Zanini è così tornato il giorno dopo da Varesi e lo ha ucciso con alcuni colpi di fucile da caccia, esplosi a pochi metri di distanza mentre l'agricoltore si trovava nella cabina del trattore.
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SANNAZZARO (PV)
Doppia tragedia tra Sannazzaro e Scaldasole. Matteo Zanini, 35 anni, muratore, residente a Scaldasole, intorno alle 13 ha prima ucciso Maurizio Varesi, 60 anni, agricoltore della frazione Buscarella di Sannazzaro, e qualche ora dopo si è tolto la vita. Il suo corpo è stato trovato vicino al cimitero di Scaldasole.
Alla base del tragico episodio potrebbe esserci una lite per motivi di affari. Il muratore stava eseguendo dei lavori nell'azienda della vittima, a proposito dei quali sabato aveva avuto un violento alterco con il proprietario. La discussione era finita tra gli insulti. Zanini è così tornato il giorno dopo da Varesi e lo ha ucciso con alcuni colpi di fucile da caccia, esplosi a pochi metri di distanza mentre l'agricoltore si trovava nella cabina del trattore.
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Triathlon, incidente in Sudafrica: due azzurre ferite
Edith Niederfriniger e Linda Scattolin si stavano allenando in
bicicletta quando un pullman che trasportava una squadra di rugby, che
successivamente su è ribaltato, le ha investite. Due rugbisti e un
tifoso al seguito sono morti
Sono ore di ansia nel mondo del triathlon Due azzurre, Edith Niederfriniger e Linda Scattolin, sono rimaste gravemente ferite in un incidente avvenuto in Sudafrica nella regione del Capo. Le due triatlete, mentre stavano svolgendo una seduta di allenamento in bicicletta, sono state investite da un pullman che stava trasportando una squadra di rugby. Il pullman è uscito di strada e si è ribaltato. Tre componenti della squadra del Franschhoek Rugby Club (due giocatori ed un supporter) sono morti: si stavano recando a Grabouw per disputare un incontro. Gli altri feriti, si parla di 26 persone, sono stati trasferiti negli ospedali di Paarl, Stellenbosch e Città del Capo.
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Sono ore di ansia nel mondo del triathlon Due azzurre, Edith Niederfriniger e Linda Scattolin, sono rimaste gravemente ferite in un incidente avvenuto in Sudafrica nella regione del Capo. Le due triatlete, mentre stavano svolgendo una seduta di allenamento in bicicletta, sono state investite da un pullman che stava trasportando una squadra di rugby. Il pullman è uscito di strada e si è ribaltato. Tre componenti della squadra del Franschhoek Rugby Club (due giocatori ed un supporter) sono morti: si stavano recando a Grabouw per disputare un incontro. Gli altri feriti, si parla di 26 persone, sono stati trasferiti negli ospedali di Paarl, Stellenbosch e Città del Capo.
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sabato 7 marzo 2015
Atletica, Euroindoor: meravigliosa Trost, argento nell'alto
La friulana perde lo spareggio con la russa Kuchina, ma centra la prima medaglia di peso tra i grandi. Entrambe centrano al primo salto la misura di 1.97 e poi si affrontano in un duello per il gradino più alto del podio. Bronzo alla polacca Licwinko
Alessia Trost è splendido argento europeo: la 21enne pordenonese, alla vigilia del compleanno, si fa proprio un bel regalo. Per lei, dopo tanti podi importanti nelle categorie giovanili, è il primo risultato di peso in quella assoluta. Arriva al termine di una gara tiratissima, che si decide addirittura allo spareggio. Su quote non altissime, ma al cospetto di avversarie di qualità. L’azzurra, con 1.97 e a pari misura, è preceduta dalla russa Maria Kuchina. Al di là del risultato (prestigiosissimo) è la conferma di un talento cristallino, sul quale l’atletica tricolore può continuare a investire con slancio e sicurezza. E per tutto l’ambiente, che vive un periodo difficile, è una bella boccata d’ossigeno.
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