Le compagnie petrolifere si ribellano quando lo sentono dire, dicono che
loro si limitano a seguire il mercato, ma invece noi automobilisti
abbiamo conferma, anno dopo anno, che il rincaro al distributore sotto
Pasqua è un appuntamento fisso, a prescindere da ogni considerazione di
mercato. Questo 2015 si presenta da manuale: prezzi del greggio in
calo, prezzi internazionali Platts dei carburanti giù (la benzina) o
statici (il gasolio auto) mentre i prezzi al distributore in Italia
crescono. L’impressione è che le compagnie pregustino il maggiore uso
della macchina nel prossimo weekend e aumentino i listini per
approfittarne.
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lunedì 30 marzo 2015
Sciopero dei lavoratori di Mercatone Uno: svendono la merce
Si complica la vicenda del Mercatone Uno, la catena di negozi di
mobili in profonda crisi, che lo scorso 19 gennaio ha chiesto il
concordato preventivo.
I sindacati hanno deciso di proclamare lo sciopero nazionale per il prossimo 1° aprile per protestare contro la gestione aziendale, colpevole del collasso, ma soprattutto perchè, senza alcun confronto, la proprietà “ha avviato le vendite promozionali in una trentina di negozi, un vero e proprio smantellamento fino ad esaurimento merci”.
“L’atteggiamento posto in essere - affermano le organizzazioni sindacali - da chi dovrebbe gestire la società con equilibrio e lungimiranza per ora miete vittime fra le lavoratrici e i lavoratori impiegati presso i negozi spogliati di merce e fa temere anche per il futuro dei negozi per il momento scampati.” La catena commerciale conta su 79 punti vendita in tutta Italia con circa 3.500 dipendenti.
Lo sciopero nazionale di mercoledì 1° aprile sarà una giornata di mobilitazione articolata a livello territoriale e saranno organizzati presidi presso le prefetture, le sedi comunali e il ministero dello Sviluppo economico.
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I sindacati hanno deciso di proclamare lo sciopero nazionale per il prossimo 1° aprile per protestare contro la gestione aziendale, colpevole del collasso, ma soprattutto perchè, senza alcun confronto, la proprietà “ha avviato le vendite promozionali in una trentina di negozi, un vero e proprio smantellamento fino ad esaurimento merci”.
“L’atteggiamento posto in essere - affermano le organizzazioni sindacali - da chi dovrebbe gestire la società con equilibrio e lungimiranza per ora miete vittime fra le lavoratrici e i lavoratori impiegati presso i negozi spogliati di merce e fa temere anche per il futuro dei negozi per il momento scampati.” La catena commerciale conta su 79 punti vendita in tutta Italia con circa 3.500 dipendenti.
Lo sciopero nazionale di mercoledì 1° aprile sarà una giornata di mobilitazione articolata a livello territoriale e saranno organizzati presidi presso le prefetture, le sedi comunali e il ministero dello Sviluppo economico.
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Nube nera dal polo chimico di Spinetta Marengo. "Nessun ferito e situazione sotto controllo"
Situazione sotto controllo a Spinetta Marengo (AL) dopo l’esplosione nel reparto lavorazione perossidi della ditta Arkema. L’incendio di questa mattina è stato domato in pochi minuti e non ha fortunatamente provocato feriti. All’interno del polo chimico, dove opera l’azienda, sono ancora al lavoro due squadre dei Vigili del fuoco che, con la collaborazione dell'azienda, stanno provvedendo al raffreddamento dell'impianto.
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Ferroviere licenziato perché non voleva guidare da solo. Il giudice gli dà ragione
Non si era presentato a lavoro dopo che Trenitalia aveva eliminato la
figura del secondo macchinista: se avesse avuto un malore nessuno poteva
guidare il convoglio incontro ai soccorsi. Il Tribunale di Genova ha
annullato il licenziamento e 'bocciato' la strategia dell'azienda
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MotoGp 2015, Qatar: trionfa Valentino Rossi e due Ducati salgono sul podio
Dopo la strepitosa vittoria targata Ferrari a Sepang, si replica in Qatar: Rossi, Dovizioso e Iannone. Tre Italiani e due moto made in Italy salgono sul podio. Lorenzo resta dietro, Marquez non recupera. Gara storica per lo sport nazionale, grande esordio per il campionato. Il prodigio di Tavullia: "L'ho detto spesso, ma questa è la gara più bella della mia vita"
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Sepang, magia di Vettel! Trionfo Ferrari, battuti Hamilton e Rosberg
Meredith Kercher, la madre: “Delusa, è sconfitta del sistema giudiziario italiano”
La signora non ritiene che sia stata fatta giustizia sulla morte di sua
figlia: "Non c'è una soluzione del delitto. Finisce tutto così, con un
punto interrogativo". Diverso il pensiero di Giulia Bongiorno, legate di
Sollecito, che soddisfatta afferma: "Chi sbaglia paga. Però, non
chiunque paga"
La madre di Meredith non ci sta. Dopo l’assoluzione di Raffaele Sollecito e Amanda Knox dall’accusa di concorso nell’omicidio della figlia – uccisa a Perugia la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre del 2007 con una coltellata alla gola – punta il dito contro la sentenza della Cassazione: “Sono rimasta molto sorpresa. Sono tuttora sotto choc. Quei due giovani erano stati condannati già due volte da tribunali differenti per l’omicidio di Meredith. Non mi aspettavo che ora sarebbero stati definitivamente assolti. Non riesco a capire la motivazione“.
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La madre di Meredith non ci sta. Dopo l’assoluzione di Raffaele Sollecito e Amanda Knox dall’accusa di concorso nell’omicidio della figlia – uccisa a Perugia la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre del 2007 con una coltellata alla gola – punta il dito contro la sentenza della Cassazione: “Sono rimasta molto sorpresa. Sono tuttora sotto choc. Quei due giovani erano stati condannati già due volte da tribunali differenti per l’omicidio di Meredith. Non mi aspettavo che ora sarebbero stati definitivamente assolti. Non riesco a capire la motivazione“.
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domenica 29 marzo 2015
Boldrini al Bardo: «Non cancellate i segni delle pallottole, la memoria insegna»
La presidente della Camera, Laura Boldrini, è stata ricevuta sabato al
Parlamento della Tunisia, dove ha incontrato alcuni rappresentanti delle
autorità tunisine, fra cui il presidente del Parlamento Mohamed
Ennaceur e il deputato Mohamed Ben Souf. All’incontro era presente anche
l’ambasciatore italiano a Tunisi Raimondo de Cardona
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Tunisi, il giorno della marcia contro il terrorismo: sale a 22 il numero delle vittime del Bardo
Nigeria, elezioni: Boko Haram attacca i seggi. Decapitate oltre 30 persone in un villaggio del Borno
Venerdì, vigilia del voto, uomini armati hanno attaccato il villaggio di
Buratai, nel Borno. Per l'esecuzione hanno utilizzato una motosega.
Violenze proseguite sabato, con spari sulla gente in fila ai seggi in
diversi villaggi del Gombe. Voto in difficoltà anche per il cattivo
funzionamento dello sperimentale riconoscimento biometrico: il
presidente Goodluck Jonathan e consorte hanno atteso mezz'ora per essere
identificati
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Infrastrutture, per completare le grandi opere mancano 134,6 miliardi
E' la stima della Cgia di Mestre che ha analizzato 27 progetti che per
essere completati necessitano ancora del 60% del budget complessivo.
Dalla Legge obiettivo del 2001, infatti, i costi hanno subito una vera
impennata
MILANO - Nonostante siano state ben poche le principali opere completate tra quelle incluse nel Programma delle infrastrutture strategiche definite dalla Legge Obiettivo nel 2001 i costi, invece, hanno subito una vera e propria impennata. A indicarlo è la Cgia di Mestre, che ha analizzato 27 grandi opere italiane per completare le quali, a fronte di un costo per l'ultimazione dei lavori stimato al 31 dicembre 2014 in 223,6 miliardi di euro, mancano 134,6 miliardi, pari al 60% del totale.
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MILANO - Nonostante siano state ben poche le principali opere completate tra quelle incluse nel Programma delle infrastrutture strategiche definite dalla Legge Obiettivo nel 2001 i costi, invece, hanno subito una vera e propria impennata. A indicarlo è la Cgia di Mestre, che ha analizzato 27 grandi opere italiane per completare le quali, a fronte di un costo per l'ultimazione dei lavori stimato al 31 dicembre 2014 in 223,6 miliardi di euro, mancano 134,6 miliardi, pari al 60% del totale.
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sabato 28 marzo 2015
L’auto decolla, muore un tifoso. Terrore al Nurburgring.
Un incidente spaventoso al Nurburgring ha causato la
morte di uno spettatore accorso al circuito Nordschleife per assistere
alla gara di endurance VLN.
Né lui né i suoi vicini di posto rimasti feriti si sarebbero mai aspettati di vedersi piombare addosso la Nissan numero 23 del pilota 23enne Jann Mardenborough: il britannico ha perso il controllo della vettura, che si è impennata atterrando oltre le barriere di protezione e investendo i tifosi appostati all'altezza della curva Flugplatz.
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Né lui né i suoi vicini di posto rimasti feriti si sarebbero mai aspettati di vedersi piombare addosso la Nissan numero 23 del pilota 23enne Jann Mardenborough: il britannico ha perso il controllo della vettura, che si è impennata atterrando oltre le barriere di protezione e investendo i tifosi appostati all'altezza della curva Flugplatz.
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Il tempo in sintesi sino a Pasqua!
La settimana comincerà con una bella performance primaverile:
tanto sole e temperature in progressivo rialzo grazie all'inserimento
di aria mite e al concomitante effetto favonico indotto dalle correnti
nord-occidentali: sono attesi localmente anche picchi di 25-26°C.
Il bel tempo insisterà anche mercoledì 1 e giovedì 2 aprile, con temperature sempre miti ma con qualche grado in meno. Annuvolamenti si limiteranno a lambire il settentrione e soprattutto l'arco alpino, dove sui crinali di confine la nuvolosità risulterà più insistente ma con basso rischio di fenomeni.
Venerdì 3 un fronte freddo si avvicinerà al settentrione e, nella notte su sabato, porterà rovesci sul Triveneto e sull'Emilia-Romagna ed anche qualche nevicata nelle Alpi oltre i 1000m circa.
Sabato 4 l'instabilità si porterà lungo le regioni adriatiche, favorendo qualche spunto temporalesco e un rinforzo dei venti da nord, che piloteranno aria fredda lungo tutta la Penisola, specie in quota. Dunque le temperature caleranno di diversi gradi, in particolare lungo le regioni adriatiche.
La Domenica di Pasqua e il Lunedì di Pasquetta ancora addensamenti lungo l'Adriatico e al sud con qualche locale spunto temporalesco possibile e neve in Appennino oltre i 500-600m. Bel tempo invece lungo i versanti tirrenici e sulla Sardegna.
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Il bel tempo insisterà anche mercoledì 1 e giovedì 2 aprile, con temperature sempre miti ma con qualche grado in meno. Annuvolamenti si limiteranno a lambire il settentrione e soprattutto l'arco alpino, dove sui crinali di confine la nuvolosità risulterà più insistente ma con basso rischio di fenomeni.
Venerdì 3 un fronte freddo si avvicinerà al settentrione e, nella notte su sabato, porterà rovesci sul Triveneto e sull'Emilia-Romagna ed anche qualche nevicata nelle Alpi oltre i 1000m circa.
Sabato 4 l'instabilità si porterà lungo le regioni adriatiche, favorendo qualche spunto temporalesco e un rinforzo dei venti da nord, che piloteranno aria fredda lungo tutta la Penisola, specie in quota. Dunque le temperature caleranno di diversi gradi, in particolare lungo le regioni adriatiche.
La Domenica di Pasqua e il Lunedì di Pasquetta ancora addensamenti lungo l'Adriatico e al sud con qualche locale spunto temporalesco possibile e neve in Appennino oltre i 500-600m. Bel tempo invece lungo i versanti tirrenici e sulla Sardegna.
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Fiammata CALDA primaverile tra lunedì e martedì!
Aggiornamento del sabato sera: qualche giorno di anticiclone, poi...
Schianto Airbus, tutte le bugie di Lubitz: era malato, ma lo tenne nascosto
(lapresse) |
BERLINO - Si fa sempre più fitta la rete di misteri che circonda la figura di Andreas Lubitz, il copilota della Germanwings, che ha deciso di far schiantare l'Airbus A320 sulle Alpi francesi, suicidandosi e provocando la morte di altre 149 persone. Con il passare delle ore aumentano i dubbi sull'idoneità al volo del 27enne e sulla veridicità delle certificazioni conseguite, mentre gli investigatori hanno trovato, nel corso delle perquisizioni nelle due abitazioni in cui viveva, certificati di malattia che il giovane pare abbia tenuto nascosti alla compagnia aerea e ai colleghi. La sua abitazione di Montabaur è stata di nuovo perquisita dalla Procura di Duesseldorf. Nel pomeriggio gli inquirenti sono entrati nella casa per uscirne con un sacco di plastica blu pieno di reperti e una borsa.
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Omicidio Meredith, assoluzione definitiva per Amanda Knox e Raffaele Sollecito
La sentenza della Cassazione. Dopo le arringhe dei difensori, lunga
camera di consiglio dei giudici. Il giovane ha atteso il verdetto a casa
sua. L'americana è stata condannata per calunnia nei confronti di
Lumumba, è in Usa. L'esultanza in casa del ragazzo, il disappunto dei
familiari della giovane uccisa
ROMA - La Quinta sezione penale della corte di Cassazione presieduta da Gennaro Marasca ha assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito, imputati nel processo per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. Solo la Knox è stata condannata a tre anni per il reato di calunnia, pena già scontata.
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ROMA - La Quinta sezione penale della corte di Cassazione presieduta da Gennaro Marasca ha assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito, imputati nel processo per l'omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher. Solo la Knox è stata condannata a tre anni per il reato di calunnia, pena già scontata.
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venerdì 27 marzo 2015
A Novi Ligure la Pernigotti chiude il magazzino logistico?
In questi giorni si susseguono voci più o meno fondate di una imminente
chiusura del magazzino logistico del sito di Novi Ligure dove si svolge
l’attività di confezionamento e spedizioni dei prodotti finiti. Il
magazzino è gestito dall’operatore logistico DHL ed occupa stabilmente
25 addetti, numero che però arriva a 50 addetti con le stagionali nel
periodo pasquale e per le festività natalizie. Sembrerebbe che queste
attività saranno destinate a sparire dal magazzino di Novi Ligure e di
fatto, dislocate a Parma dove verrebbero affidate ad un nuovo operatore
logistico.
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Casale, muore di mesotelioma a 42 anni. È la seconda vittima dell’eternit in una settimana
Massimo Brollo abitava a Treville. Lunedì lo stesso male ha ucciso Stefano Gasparetto di 45 anni
Non c’è tregua, appunto, a Casale. Nessuna tregua all’angoscia, al dolore di una collettività che vive appesa al filo della paura ed è continuamente lacerata dal distacco da tanti innocenti che il mal d’amianto continua a inghiottire senza scampo.
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Silvana Mossano
CASALE MONFERRATO (AL)
«Questa città non ci dà tregua. Un’altra persona d’oro se ne va.
Ma rimarrai sempre vivo negli occhi di tutti». È uno dei moltissimi
messaggi postati oggi pomeriggio su Facebook nel profilo di Massimo
Brollo, morto, a soli 42 anni, di mesotelioma. Attualmente abitava a
Treville con la moglie e lavorava a Casale con uno dei fratelli, ma
aveva vissuto a Ibiza per qualche tempo. Un paio di anni fa, dopo aver
corso la maratona di Barcellona, erano comparse le prime avvisaglie del
male. Non c’è tregua, appunto, a Casale. Nessuna tregua all’angoscia, al dolore di una collettività che vive appesa al filo della paura ed è continuamente lacerata dal distacco da tanti innocenti che il mal d’amianto continua a inghiottire senza scampo.
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L’ultima vittima dell’Eternit: “Un eroe che è stato d’esempio”. Così lo ricordano gli amici
Il mesotelioma “frena” stabile il numero di casi. Forse già raggiunto il picco atteso nel 2020
Mal d’amianto, muoiono i “bambini degli Anni 80”: già quindici vittime in questo primo trimestre
Airbus, Lubitz lasciato dalla fidanzata e malato: non doveva volare. Il 10 marzo l’ultima visita medica
Nella casa della famiglia del copilota trovato un certificato medico
stracciato. I giornali tedeschi: era depresso e seguiva cure
psichiatriche, ma lo teneva nascosto. L’ospedale di Dusseldorf: «In cura
da noi ma non per la depressione»
Dietro alla tragedia dell’Airbus c’è un mix di bugie, depressione e misteri. Andreas Lubitz, il copilota 27enne, martedì non avrebbe dovuto essere sul volo 9525 perché era in malattia. Quel malessere era stato messo nero su bianco da un medico, ma il certificato non è mai stato presentato alla Germanwings. Lo hanno trovato oggi, strappato, gli inquirenti che stanno indagando nel suo passato. E non è tutto. I documenti rivelano che Lubitz stava seguendo delle terapie psicologiche. E anche questo all’insaputa della compagnia. Depressione, appunto. Un male che lo aveva già colpito in passato e ora spiegherebbe almeno in parte la decisione di uccidersi.
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Dietro alla tragedia dell’Airbus c’è un mix di bugie, depressione e misteri. Andreas Lubitz, il copilota 27enne, martedì non avrebbe dovuto essere sul volo 9525 perché era in malattia. Quel malessere era stato messo nero su bianco da un medico, ma il certificato non è mai stato presentato alla Germanwings. Lo hanno trovato oggi, strappato, gli inquirenti che stanno indagando nel suo passato. E non è tutto. I documenti rivelano che Lubitz stava seguendo delle terapie psicologiche. E anche questo all’insaputa della compagnia. Depressione, appunto. Un male che lo aveva già colpito in passato e ora spiegherebbe almeno in parte la decisione di uccidersi.
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Cabine blindate anti-terroristi, se la sicurezza è una trappola
Delitto Meredith, oggi sentenza in Cassazione
Per l'avvocato Bongiorno, Raffaele Sollecito è come Forrest Gump: non si rende conto
E' terminata l'udienza in Cassazione per il processo a Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l'omicidio di Meredith Kercher. A breve il collegio della quinta sezione penale della cassazione si riunirà in camera di consiglio Il presidente, Gennaro Marasca, non fornito indicazioni sui tempi, ha solo specificato che un'ora prima della lettura del verdetto i difensori dei due imputati saranno avvertiti.
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giovedì 26 marzo 2015
Florida, 13enne uccide il fratellino di 6 anni e si suicida
A colpi di arma da fuoco, dopo una lite per cosa mangiare a cena. Ha ferito anche l'altro fratello sedicenne
NEW YORK - Orrore negli Usa dove una lite famigliare tra fratelli, tutti minorenni, innescata da un assurdo dissidio su cosa mangiare a cena, ha portato un 13enne a sparare ed uccidere il fratellino di 6 per poi rivolgere l'arma contro se stesso e suicidarsi. Non prima di aver colpito e ferito il secondo fratello, di 16 anni, che ha poi chiamato la polizia. Teatro di questa ennesima tragedia legata all'eccessiva diffusione delle armi negli Usa è Hudson, una cittadina della Florida. A dare la notizia la rete locale Wfts, affiliata della Cnn.
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NEW YORK - Orrore negli Usa dove una lite famigliare tra fratelli, tutti minorenni, innescata da un assurdo dissidio su cosa mangiare a cena, ha portato un 13enne a sparare ed uccidere il fratellino di 6 per poi rivolgere l'arma contro se stesso e suicidarsi. Non prima di aver colpito e ferito il secondo fratello, di 16 anni, che ha poi chiamato la polizia. Teatro di questa ennesima tragedia legata all'eccessiva diffusione delle armi negli Usa è Hudson, una cittadina della Florida. A dare la notizia la rete locale Wfts, affiliata della Cnn.
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Lega: Sei parlamentari vicini a Tosi via dai gruppi di Camera e Senato. Salvini: 'Mi salutino Alfano'
"Decisione lunga e sofferta. Incomprensibile espulsione sindaco Verona"
Diaspora nel Carroccio dopo la frattura tra Matteo Salvini e Flavio Tosi. Sei parlamentari veneti escono dalla Lega Nord per entrare nel gruppo misto. "Auguri. Mi salutino Fini e Alfano", è il commento caustico del segretario della Lega Matteo Salvini.I 'fuoriusciti' sono al Senato: Emanuela Munerato (Rovigo), Patrizia Bisinella (Treviso), la compagna del sindaco di Verona, e Raffaela Bellot (Belluno); alla Camera: Roberto Caon (Padova), Emanuele Prataviera (Venezia) e Matteo Bragantini (Verona).
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Lupi, Ballarò chiama società a New York: “Figlio del ministro non lo conosciamo”
Il ministro Maurizio Lupi, riguardo al figlio Luca e a certe accuse mosse nei suoi confronti per aiutarlo nella carriera, aveva dichiarato: “Non ho mai chiesto all’ingegner Perotti né a chicchessia di far lavorare mio figlio. Mio figlio Luca si è laureato al Politecnico di Milano
nel dicembre 2013 con 110 e lode dopo un periodo di sei mesi presso lo
studio americano SOM (Skidmore Owings and Merrill LLP) di San Francisco.
Da febbraio 2014 a febbraio 2015 – spiega – ha lavorato presso lo
Studio Mor (di architettura ed ingegneria di Genova, via Assotti) per un
corrispettivo di 1300 euro netti al mese. Nel gennaio 2015 gli è stata
ritirata l’offerta dallo studio SOM e dai primi di marzo lavora a New
York”. Ma ieri sera Ballarò (Rai3) ha chiamato l’ azienda negli Usa
(SOM) dove il figlio del ministro lavorerebbe e, chiedendo di Luca Lupi,
è stato risposto alla cronista Francesca Biagiotti: “Mi spiace il signore non lavora qui, non abbiamo nessun con questo nome nella nostra lista”.
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Nyt: "Un pilota dell'A320 è rimasto chiuso fuori dalla cabina di pilotaggio"
Nyt: "Un pilota dell'A320 è rimasto chiuso fuori dalla cabina di pilotaggio"
UNO DEI DUE piloti dell'Airbus A320 Germanwings ha lasciato la cabina prima della discesa dell'aereo, senza poi riuscire a rientrare nonostante i tentativi di aprire la porta, anche con la forza. Questa la ricostruzione degli eventi secondo una registrazione vocale recuperata dal CVR, il cockpit voice recorder nella scatola nera recuperata dopo il disastro aereo in cui sono rimaste uccise 150 persone. A ricostruire gli eventi è il New York Times attraverso una fonte, un alto funzionario militare che lavora sul caso. Intanto si procede all'estrazione di informazioni dalla scatola nera.
Un altro mistero. Al momento dello scontro dunque da quanto riferirebbe l'audio, c'era solo un pilota nella cabina dell'A320. Il mistero del disastro si infittisce e aggiunge punti da chiarire a un quadro già complesso, ma l'audio potrebbe imprimere una svolta all'inchiesta. Secondo la Cnn emergono due opzioni fra tutte: che il pilota rimasto all'interno sia stato colto da un malore e non sia stato più in grado di sbloccare (con l'interruttore posto sul quadro comandi) la porta (blindata su tutti i jet commerciali dopo l'11 settembre). O che - ipotesi definita "atroce" da Cnn - si sia trattato di un atto deliberato di terrorismo, una missione suicida. Ipotesi, quest'ultima, finora non esclusa dalle autorità ma ritenuta altamente improbabile.
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Disastro aereo GermanWings, copilota chiuso in cabina dell'airbus: 'Voleva distruggere l'aereo'. Comandante ha tentato invano di entrare
Aereo Germanwings, copilota Andreas Guenter Lubitz è il colpevole del disastro: 'Si è schiantato di proposito'
Andreas Lubitz, amico del copilota tedesco: ‘Non riesco a crederci. Era felice’
Quella lotteria della morte per il viaggio a Barcellona: “Gli studenti estratti a sorte”
Daniela Santanché: "Che origini hanno i piloti dell'autobus caduto?". La doppia gaffe su Twitter
Napoli, sparatoria e inseguimento dopo una rapina, fermati due carabinieri. Un morto e nove feriti
Panico in un supermercato a Ottaviano. I militari, fuori servizio,
tentano un colpo a mano armata. Deceduto il figlio del titolare del
punto "Etè", che ha dato la caccia ai banditi in auto, accompagnato dal
fratello e da un dipendente
Una rapina finita male. Una sparatoria e un inseguimento. Scia di paura e di sangue nel napoletano. E una svolta inquietante: i malviventi sono due carabinieri. Ci sono almeno nove feriti - di cui quattro in prognosi riservata - in un conflitto a fuoco e un incidente, durante la fuga, dopo l'irruzione a mano armata in un supermercato in via delle Querce a Ottaviano, in provincia di Napoli. E' morto il figlio del titolare del supermercato, Pasquale Prisco di 28 anni. Il titolare con il fratello e un dipendente, dopo la tentata rapina ha inseguito e speronato i malviventi. In serata svolta nelle indagini: i rapinatori sono due carabinieri fuori servizio.
Secondo quanto si è appreso, intorno alle 13.30 è scattato l'allarme in un supermercato della catena "Etè" e i banditi per guadagnarsi la fuga hanno sparato dei colpi di pistola
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Una rapina finita male. Una sparatoria e un inseguimento. Scia di paura e di sangue nel napoletano. E una svolta inquietante: i malviventi sono due carabinieri. Ci sono almeno nove feriti - di cui quattro in prognosi riservata - in un conflitto a fuoco e un incidente, durante la fuga, dopo l'irruzione a mano armata in un supermercato in via delle Querce a Ottaviano, in provincia di Napoli. E' morto il figlio del titolare del supermercato, Pasquale Prisco di 28 anni. Il titolare con il fratello e un dipendente, dopo la tentata rapina ha inseguito e speronato i malviventi. In serata svolta nelle indagini: i rapinatori sono due carabinieri fuori servizio.
Secondo quanto si è appreso, intorno alle 13.30 è scattato l'allarme in un supermercato della catena "Etè" e i banditi per guadagnarsi la fuga hanno sparato dei colpi di pistola
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mercoledì 25 marzo 2015
METEO A 7 GIORNI: la STABILITA' incalzerà da ovest...
Fino a venerdì ancora un po' di maltempo sull'Italia, specie sui settori orientali e al meridione. A partire dal prossimo fine settimana alta pressione in rimonta e condizioni progressivamente più stabili e miti sulla nostra Penisola.
Il meridione si lecca le ferite dopo il passaggio di un'intensa perturbazione che risalendo dal nord Africa ha dato luogo a piogge torrenziali, venti forti e mareggiate.
Da tempo non si ricordava un periodo così piovoso per il nostro Mezzogiorno...e purtroppo non sembra essere finita.
La depressione presente sul Mediterraneo tenderà lentamente a muoversi verso levante, sotto la spinta di un solido anticiclone atlantico che avrà grande importanza sui nostri lidi a partire dal prossimo week-end.
La giornata di venerdì si annuncia nuovamente molto instabile al meridione e su parte del versante adriatico, proprio a causa del transito depressionario ben visibile nella prima cartina. Torneranno piogge e rovesci che tra la Sicilia e la Calabria potrebbero essere anche di forte intensità.
Si tratterà probabilmente dell'ultimo atto di questa lunga sequenza perturbata, scaturita dal contrasto tra aria fredda in arrivo dalle alte latitudini e correnti caldo-umide di matrice afro-mediterranea.
A partire dal prossimo fine settimana, l'alta pressione delle Azzorre dovrebbe mettere le cose a posto nel Nostro Mare; la spallata del pachiderma stabile sposterà l'asse del maltempo in sede ellenica e consentirà sull'Italia un miglioramento ad iniziare dai settori occidentali.
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Brasile: autobus inghiottito da un enorme cratere in strada
Una scena apocalittica quella a cui hanno
assistito i fortunati passeggeri dell'autobus inghiottito da una
voragine al centro della strada che porta da Itaituba a Ruropolis, nello
stato brasiliano di Parà. Tutti sani e salvi, hanno fatto giusto in
tempo a scendere dal bus prima che fosse risucchiato e trascinato dalle
acque del fiume che scorre sotto la strada
Il video
Il video
Arrestato il leader del commando della strage al museo Bardo
Tunisi - Le autorità tunisine hanno arrestato il leader della cellula terroristica responsabile dell’attentato della settimana scorsa al museo del Bardo. Lo afferma al quotidiano “Al Maghreb” Rafik Chelli, segretario di stato presso il ministero degli Interni.
Secondo il segretario di Stato il gruppo ideatore e realizzatore del piano sarebbe composto di 16 persone, di cui almeno due tunisini tornati in patria dai territori di combattimento in Siria a fianco dei jihadisti.
È ancora in fuga il terzo autore dell’attacco, evocato dal Presidente della Repubblica Beji Caid Essebsi nel corso di un’intervista.
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Annuncio del governo: il gruppo composto da 16 persone. Almeno due tunisini tornati dai territori di combattimento in Siria. Domenica la marcia "Le monde est Bardo"
Secondo il segretario di Stato il gruppo ideatore e realizzatore del piano sarebbe composto di 16 persone, di cui almeno due tunisini tornati in patria dai territori di combattimento in Siria a fianco dei jihadisti.
È ancora in fuga il terzo autore dell’attacco, evocato dal Presidente della Repubblica Beji Caid Essebsi nel corso di un’intervista.
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Annuncio del governo: il gruppo composto da 16 persone. Almeno due tunisini tornati dai territori di combattimento in Siria. Domenica la marcia "Le monde est Bardo"
Tunisi, la visita al museo poi gli spari: il video dei turisti al Bardo
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