martedì 28 aprile 2015
Auchan, 1.420 licenziamenti in Italia. Sindacati: “Politiche aziendali sbagliate”
La catena di ipermercati francese motiva la decisione sostenendo che al Sud è penalizzata da "pratiche di concorrenza sleale". Ma secondo la Uiltucs "se il mercato è drogato, devono essere potenziati i controlli, non possono essere i lavoratori a farne le spese". Il 9 maggio sciopero in tutti i punti vendita del Paese
La catena di ipermercati francese Auchan, che in Italia dà lavoro a oltre 11.400 dipendenti e ha 51 sedi, ha annunciato 1.426 licenziamenti. I sindacati hanno proclamato una giornata di sciopero per il 9 maggio in tutto il Paese e non escludono ulteriori mobilitazioni. Gli esuberi, si legge in una nota della Cgil di Bergamo, saranno “distribuiti in maniera omogenea tra nord, sud e centro Italia e non, invece, concentrati al sud, come inizialmente previsto”. Tuttavia ben 267 posti di lavoro sono a rischio in Sicilia, dove la società conta 1.137 lavoratori in sei punti vendita.
Il sindacato ricorda nel comunicato che il 12 marzo la trattativa in corso per superare la crisi interna all’azienda aveva subito una battuta d’arresto di fronte alla richiesta di Auchan di procedere a deroghe al contratto nazionale in materia di demansionamento, rinuncia alla quattordicesima mensilità strutturale per il sud e temporanea per i punti vendita del nord e sospensione degli scatti di anzianità e del contratto integrativo.
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lunedì 27 aprile 2015
Almeno tre italiani morti, la Caritas teme 6000 vittime
Nepal, oltre 3.700 le vittime del violento sisma
Trovato il corpo di uno dei quattro speleologi del Soccorso alpino
Due connazionali sono stati travolti da una frana durante un'escursione nella valle di Rolwailing (IL RACCONTO DEI TESTIMONI). Trovato il corpo di uni dei quattro speleologi del Soccorso alpino che erano scomparsi nel villaggio di Langtang. Ancora scosse e panico nella notte, i feriti sono oltre 6.600. In arrivo aiuti da tutto il mondo. Polemico Messner: "No a soccorsi di serie A e di serie B"
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Immigrazione, perché il "modello" Australia proposto da Salvini non è esportabile in Italia
Per usare un'espressione prettamente televisiva, Matteo Salvini è un leader che certamente buca lo schermo.
Che si tratti di TV o di social network, la presenza tentacolare del
segretario della "nuova" Lega Nord è un macchina di consensi, costruiti e
raccolti su di un linguaggio semplice ma efficace, che attraverso un
utilizzo esemplare del Caps Lock si rivolge direttamente alla pancia di
chi lo ascolta. Scoccando così frecce che, avvelenate di populismo e
semplificazione, centrano immancabilmente il bersaglio, contagiandolo.
Peccato però che ciò che arriva appunto alla pancia, spesso tradisce e trae in inganno la testa. Una realtà che in questi giorni si palesa a più riprese, favorita dall'ennesimo e tragico naufragio tra le acque del mar Mediterraneo. E' così ad esempio che si arriva a partorire la "soluzione" del blocco navale per rispondere all'eterna "emergenza" immigrazione. Ma nonostante lo sbraitare mediatico di Salvini e di alcuni suoi degni compagni di merende, tolte le lenti del populismo e della banalizzazione appaiono evidenti i limiti di una simile strategia.
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Peccato però che ciò che arriva appunto alla pancia, spesso tradisce e trae in inganno la testa. Una realtà che in questi giorni si palesa a più riprese, favorita dall'ennesimo e tragico naufragio tra le acque del mar Mediterraneo. E' così ad esempio che si arriva a partorire la "soluzione" del blocco navale per rispondere all'eterna "emergenza" immigrazione. Ma nonostante lo sbraitare mediatico di Salvini e di alcuni suoi degni compagni di merende, tolte le lenti del populismo e della banalizzazione appaiono evidenti i limiti di una simile strategia.
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Gli immigrati sono un peso o una risorsa?
Everest, la valanga e i soccorsi
Terremoto in Nepal, le strade si sbriciolano
Terremoto Nepal, i racconti dei turisti italiani: "Vivi per miracolo"
Nepal, esclusive immagini aree riprese dal drone della devastazione causata dal sisma (video)
Da Expo raccolta fondi per il Nepal
Follia e violenza a Torino, bomba carta allo stadio: undici feriti. Cinque arresti
Tensione prima del derby e durante il primo tempo. Colpito il pullman
bianconero: sassi contro un vetro. Nessun problema per i giocatori.
Esplosione all'interno dell'Olimpico nel corso della partita. Scontri
anche a fine gara: altri tre feriti. Marotta: "Colpa del clima intorno a
noi"
TORINO - Una domenica di folle violenza a Torino in occasione del derby della Mole: tensioni e scontri prima e durante la partita. Prima l'assalto al pullman della Juventus da parte di un gruppo di tifosi granata, poi all'interno dello stadio Olimpico si è sfiorato il dramma quando è esplosa una bomba carta: otto feriti.
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TORINO - Una domenica di folle violenza a Torino in occasione del derby della Mole: tensioni e scontri prima e durante la partita. Prima l'assalto al pullman della Juventus da parte di un gruppo di tifosi granata, poi all'interno dello stadio Olimpico si è sfiorato il dramma quando è esplosa una bomba carta: otto feriti.
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domenica 26 aprile 2015
Sisma in Nepal, morte e distruzione. Angoscia per un ligure disperso
Kathmandu - È di almeno 3.218 morti il bilancio delle vittime del sisma in Nepal
. I feriti sono almeno 6.538. Lo hanno riferito le autorità di polizia.
Il bilancio aggiornato è stato fornito da Rameshwor Dangal, che dirige la divisione emergenza del ministero dell’Interno del paese asiatico. Il bilancio precedente era di 2.430 morti. Un centinaio di persone ha perso la vita nei paesi vicini, tra i quali India e Cina.
Continuano le scosse
Una scossa di magnitudo 4,2 gradi sulla scala aperta Richter, con epicentro a 42 chilometri ad ovest di Katmandu, è stata l’ultima replica sismica registrata oggi alle 6:24 locali (le 2:39 italiane) in Nepal dal Centro sismologico mediterraneo europeo (Emsc). Lo stesso Emsc precisa che dopo la prima scossa di magnitudo 7,9 Richter di sabato, sono state 45 le repliche superiori a 4,5 gradi e 15 quelle sopra 6,5 gradi.
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Il bilancio aggiornato è stato fornito da Rameshwor Dangal, che dirige la divisione emergenza del ministero dell’Interno del paese asiatico. Il bilancio precedente era di 2.430 morti. Un centinaio di persone ha perso la vita nei paesi vicini, tra i quali India e Cina.
Continuano le scosse
Una scossa di magnitudo 4,2 gradi sulla scala aperta Richter, con epicentro a 42 chilometri ad ovest di Katmandu, è stata l’ultima replica sismica registrata oggi alle 6:24 locali (le 2:39 italiane) in Nepal dal Centro sismologico mediterraneo europeo (Emsc). Lo stesso Emsc precisa che dopo la prima scossa di magnitudo 7,9 Richter di sabato, sono state 45 le repliche superiori a 4,5 gradi e 15 quelle sopra 6,5 gradi.
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Terremoto Nepal, il diario dell'inviata ANSA a Kathmandu
I terremoti più devastanti degli ultimi 115 anni
Nepal, terremoto sul tetto del mondo: 1900 morti. Nuove scosse nella notte
Sisma di magnitudo 7.8. Ha colpito anche India, Tibet e Bangladesh.
Corsa contro il tempo per cercare persone ancora vive sotto le macerie.
Crollata l'antica torre di Dharahara. Valanghe sull'Everest
KATHMANDU - Sono oltre 1.900 i morti provocati dal terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito ieri il Nepal. Più di 700 nella capitale Kathmandu, devastata dal sisma. I feriti sono 4.718. Sale ancora il bilancio delle vittime secondo gli ultimi dati forniti dal ministero dell'Interno del paese asiatico. L' epicentro è a metà strada tra Kathmandu e la città di Pokhara, in un'area densamente abitata. È il più forte sisma nel Paese negli ultimi 81 anni. Talmente violento da aver procurato danni e vittime anche in India (51), Tibet (17) Bangladesh (2).
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KATHMANDU - Sono oltre 1.900 i morti provocati dal terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito ieri il Nepal. Più di 700 nella capitale Kathmandu, devastata dal sisma. I feriti sono 4.718. Sale ancora il bilancio delle vittime secondo gli ultimi dati forniti dal ministero dell'Interno del paese asiatico. L' epicentro è a metà strada tra Kathmandu e la città di Pokhara, in un'area densamente abitata. È il più forte sisma nel Paese negli ultimi 81 anni. Talmente violento da aver procurato danni e vittime anche in India (51), Tibet (17) Bangladesh (2).
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Nepal, terremoto causa crollo della torre Dharahara, patrimonio Unesco
Nepal: la placca indiana all'origine del disastro
venerdì 24 aprile 2015
Anas: neanche quattro anni di lavoro, 1.398.862 euro di liquidazione a Pozzi
Per di più pagata all'allora presidente prima delle dimissioni
effettive dall'incarico. Come dimostra un documento che
ilfattoquotidiano.it pubblica. E come sostiene la deputata Agostinelli
del M5S. Che ha presentato un'interrogazione. Chiedendo ai ministri
Delrio e Padoan di "perseguire eventuali responsabilità riferite anche
al pagamento anticipato della ingentissima somma "
Come si fa a lavorare 3 anni e 7 mesi per un’azienda di Stato e portarsi a casa una liquidazione netta di 1 milione 398 mila 862 euro, più 70 centesimi? Basta chiamarsi Vincenzo Pozzi (nella foto sopra con Silvio Berlusconi e Pietro Lunardi) ed essere stato presidente dell’Anas dal 19 dicembre 2002 al 20 luglio 2006. Perché una cosa c’è da dire a proposito della società controllata al 100 per cento dal ministero dell’Economia e che deve gestire «la rete stradale ed autostradale italiana di interesse nazionale»: forse non sarà bravissima a costruire viadotti o autostrade (Matteo Renzi: «L’autostrada Salerno-Reggio Calabria negli anni è costata più della sonda spaziale Curiosity, ma c’è una differenza: la sonda è andata nello Spazio invece la Salerno-Reggio no. La sonda l’ha creata la Nasa mentre l’autostrada l’Anas. C’è una differenza di una sola vocale, eppure è tutta un’altra cosa»…), ma è sicuramente una specialista nell’erogare trattamenti d’oro ai suoi dirigenti. E liquidazioni addirittura di platino.
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Come si fa a lavorare 3 anni e 7 mesi per un’azienda di Stato e portarsi a casa una liquidazione netta di 1 milione 398 mila 862 euro, più 70 centesimi? Basta chiamarsi Vincenzo Pozzi (nella foto sopra con Silvio Berlusconi e Pietro Lunardi) ed essere stato presidente dell’Anas dal 19 dicembre 2002 al 20 luglio 2006. Perché una cosa c’è da dire a proposito della società controllata al 100 per cento dal ministero dell’Economia e che deve gestire «la rete stradale ed autostradale italiana di interesse nazionale»: forse non sarà bravissima a costruire viadotti o autostrade (Matteo Renzi: «L’autostrada Salerno-Reggio Calabria negli anni è costata più della sonda spaziale Curiosity, ma c’è una differenza: la sonda è andata nello Spazio invece la Salerno-Reggio no. La sonda l’ha creata la Nasa mentre l’autostrada l’Anas. C’è una differenza di una sola vocale, eppure è tutta un’altra cosa»…), ma è sicuramente una specialista nell’erogare trattamenti d’oro ai suoi dirigenti. E liquidazioni addirittura di platino.
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Il tempo del Primo Maggio? Ahi ahi ahi...
I modelli attuali danno fuoco alle polveri per venerdì 1 maggio in Italia. Instabile anche sabato 2, mentre domenica 3 è atteso un miglioramento.
Dopo la fase di incertezza che ha pervaso le elaborazioni nella giornata di ieri, questa mattina i modelli sono tornati a prevedere una situazione non bella per il ponte del Primo Maggio in Italia.
Si sperava che i nostri dubbi fossero infondati, invece gli elaborati di oggi ci danno ragione e piazzano una depressione abbastanza intensa che dal Mar Ligure si muoverà verso levante con il suo carico di fenomeni tra venerdì 1 e sabato 2 maggio.La giornata peggiore sembra essere venerdì 1 maggio. La cartina a fianco inquadra la situazione attesa per le ore centrali della giornata in parola.(Clicca sulle cartine per ingrandirle: le piogge deboli sono in azzurro, quelle più intense in verde, in grigio scuro le nubi dense, in grigio più chiaro nubi e schiarite, le aree bianche sono quelle soleggiate)
Notate il minimo di pressione piazzato in prossimità del Golfo Ligure e il ventaglio di piogge e rovesci che abbraccerà praticamente tutto il centro-nord e parte del meridione. Anche le temperature non saranno sicuramente all'altezza del periodo in corso, anzi, su alcune aree dell'Italia settentrionale potrebbe fare addirittura freddo.
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Lo Porto ucciso in raid Usa, Gentiloni: 'L'Italia onorerà la sua memoria'. Ma l'Aula è deserta
L'informativa del ministro degli Esteri sulla morte del cooperante siciliano Giovanni Lo Porto in un'Aula semivuota: volontario generoso e esperto
Si è svolto nell'Aula della Camera il dibattito dopo l'informativa urgente del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sulla morte di Giovanni Lo Porto. L'Aula era praticamente vuota. C'erano sono una quarantina di deputati, oltre a due membri del governo e alla presidente Laura Boldrini. Il gruppo più rappresentato era quello del Pd con 16 deputati. Tutti gli altri avevano meno di dieci deputati presenti.
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Macedonia: almeno 14 immigrati morti investiti da treno
I clandestini seguono linea ferroviaria per non perdersi. Incidente a una cinquantina di km dalla capitale Skopje
Almeno 14 persone, tutti immigrati clandestini, sono morte in Macedonia investite da un treno a una cinquantina di km dalla capitale Skopje. Come ha riferito il minister dell'interno, l'incidente e' avvenuto nella tarda serata di ieri nel tratto Veles-Skopje. Il convoglio internazionale partito da Gevgelija (sud della Macedonia al confine con la Grecia) e diretto a Belgrado (Serbia) ha investito un gruppo di una cinquantina di immigrati clandestini, che nel loro viaggio a piedi verso nord e la Serbia seguono la linea ferroviaria per non sbagliarsi e perdersi nei boschi.
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giovedì 23 aprile 2015
L’ultimo dono di Paolo: ha ridato la vita a un malato di cuore
Genova - Il cuore di Paolo Ceccarelli
continuerà a battere e permettendo a un giovane milanese di continuare
a vivere. Grazie alla decisione dei genitori, il calciatore del
Cogoleto, morto a soli 22 anni per la rottura di un aneurisma, salverà
molti malati in attesa di trapianto: «È un gesto di amore perché mio
fratello amava la vita ed era molto attento ai problemi degli altri», ha
detto con la voce rotta dall’emozione Ivan Argiolas davanti
all‘obitorio del San Martino.
Gli organi del ragazzo sono stati inviati agli ospedali Niguarda di Milano e al Borgo Trento di Verona.
Il ricordo degli amici
«Paolo farà stare bene tante persone», hanno commentato gli amici di “Cecca”. Da domenica, giorno in cui il giovane ha iniziato a stare male, non hanno mai lasciato l’ospedale. Una staffetta della solidarietà che ha coinvolto decine e decine di ragazzi: «Sono rimasto davvero impressionato e grazie a loro ho capito quanto mio figlio fosse amato e conosciuto», ha detto il padre Fabio.
I compagni di squadra hanno deciso di ricordare Paolo Ceccarelli anche sul campo da gioco: «Per rispetto nei suoi confronti nessuno indosserà la sua maglietta, la numero 9. E fino alla partita di domenica prossima, con il Ceriale Progetto Calcio, salteremo gli allenamenti. Stiamo cercando di capire se sarà possibile giocare in dieci senza violare il regolamento». La società, per quel giorno, sta organizzando un breve match tra i “piccoli amici” del Cogoleto nati nel 2005, i bambini che allenava “Cecca”, e il settore giovanile del Genoa, in cui Ceccarelli ha giocato quando era piccolo. «Sarà una piccola festa – spiega Simone Aloe, allenatore del Cogoleto – Paolo avrebbe voluto così».
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Il ricordo degli amici
«Paolo farà stare bene tante persone», hanno commentato gli amici di “Cecca”. Da domenica, giorno in cui il giovane ha iniziato a stare male, non hanno mai lasciato l’ospedale. Una staffetta della solidarietà che ha coinvolto decine e decine di ragazzi: «Sono rimasto davvero impressionato e grazie a loro ho capito quanto mio figlio fosse amato e conosciuto», ha detto il padre Fabio.
I compagni di squadra hanno deciso di ricordare Paolo Ceccarelli anche sul campo da gioco: «Per rispetto nei suoi confronti nessuno indosserà la sua maglietta, la numero 9. E fino alla partita di domenica prossima, con il Ceriale Progetto Calcio, salteremo gli allenamenti. Stiamo cercando di capire se sarà possibile giocare in dieci senza violare il regolamento». La società, per quel giorno, sta organizzando un breve match tra i “piccoli amici” del Cogoleto nati nel 2005, i bambini che allenava “Cecca”, e il settore giovanile del Genoa, in cui Ceccarelli ha giocato quando era piccolo. «Sarà una piccola festa – spiega Simone Aloe, allenatore del Cogoleto – Paolo avrebbe voluto così».
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Giovanni Lo Porto ucciso da raid Usa al confine tra Pakistan e Afghanistan
A riferirlo è la Casa Bianca, che spiega come nell'attacco contro al
Qaeda, avvenuto lo scorso gennaio, abbia perso la vita anche l'americano
Warren Weinstein. Wall Street Journal: "Operazione condotta con drone
della Cia". E sarebbe la prima volta in cui il dispositivo utilizzato
per fini militare uccide un ostaggio. Obama: "Ieri ne ho parlato con
Renzi. Mi assumo la piena responsabilità di quanto successo"
Ucciso “per errore” da un raid Usa. Il cooperante italiano Giovanni Lo Porto ha perso la vita in un’operazione antiterrorismo americana contro al Qaeda, avvenuta al confine tra Pakistan e Afghanistan lo scorso gennaio. Oltre a lui, ha riferito un comunicato della Casa Bianca prima della conferenza stampa di Barack Obama, è stato ucciso anche un ostaggio americano, Warren Weinstein, 72 anni. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal citando fonti dell’amministrazione di Washington, l’operazione è stata condotta con un drone della Cia e si tratterebbe del primo episodio – quanto meno del primo reso pubblico – in cui il dispositivo utilizzato per fini militari uccide accidentalmente un ostaggio.
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Ucciso “per errore” da un raid Usa. Il cooperante italiano Giovanni Lo Porto ha perso la vita in un’operazione antiterrorismo americana contro al Qaeda, avvenuta al confine tra Pakistan e Afghanistan lo scorso gennaio. Oltre a lui, ha riferito un comunicato della Casa Bianca prima della conferenza stampa di Barack Obama, è stato ucciso anche un ostaggio americano, Warren Weinstein, 72 anni. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal citando fonti dell’amministrazione di Washington, l’operazione è stata condotta con un drone della Cia e si tratterebbe del primo episodio – quanto meno del primo reso pubblico – in cui il dispositivo utilizzato per fini militari uccide accidentalmente un ostaggio.
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Arezzo, la scomparsa di Guerrina Piscaglia: arrestato padre Gratien per omicidio
A quasi un anno dalla scomparsa di Guerrina Piscaglia, è finito in carcere l'unico indagato dell'inchiesta da parte della Procura di Arezzo: il sacerdote Alabi Kumbayo Gratien, chiamato dai parrocchiani padre Graziano, 45enne, originario della Repubblica del Congo.
Nel primo pomeriggio di oggi a Roma, dove dimorava da circa due mesi, i carabinieri del comando provinciale di Arezzo hanno proceduto all'arresto del religioso africano in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Arezzo, Piergiorgio Ponticelli.
L'arresto di padre Graziano è avvenuto alla vigilia della scadenza dei termini del divieto di espatrio. Padre Graziano è accusato di omicidio volontario e di soppressione, distruzione o sottrazione di cadavere, per aver cagionato la morte di Guerrina Piscaglia, 50enne, originaria di Novafeltria (Pesaro Urbino), scomparsa il 1° maggio 2014 dalla località Cà Raffaello, frazione del comune di Badia Tedalda (Ar), distruggendone il cadavere.
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Crotone, incassava la pensione della mamma e della zia morte: due denunce
Un uomo è stato denunciato dalla Guardia di finanza a Crotone per aver
incassato la pensione della mamma e della zia morte da oltre dieci anni.
I finanzieri hanno denunciato anche l'impiegato di una banca che ha
rilasciato una carta bancomat sette anni dopo la morte di una delle due
donne. Il bancomat era utilizzato per prelevare la pensione che veniva
accreditata sul conto corrente. La truffa ai danni dell'Inps ammonta a
oltre 132 mila euro. I militari della Guardia di finanza di Crotone
hanno chiesto alla Procura della Repubblica il sequestro delle somme
percepite dall'uomo.
Nel corso delle indagini i finanzieri ed il personale dell'Inps hanno accertato che l'uomo aveva omesso di segnalare la morte della zia avvenuta nel 2002 e quella della mamma, titolare di una pensione Inpdap, deceduta nel 2004.
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Nel corso delle indagini i finanzieri ed il personale dell'Inps hanno accertato che l'uomo aveva omesso di segnalare la morte della zia avvenuta nel 2002 e quella della mamma, titolare di una pensione Inpdap, deceduta nel 2004.
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Calabria, co.co.co. chiede stipendio, n.1 di Confindustria le consiglia: “Si dimetta”
E' accaduto a una collaboratrice del quotidiano "Cronache del Garantista" diretto da Piero Sansonetti. La cronista aveva lamentato per mail di non aver ricevuto compensi per 5 mesi e Andrea Cuzzocrea, presidente del cda della cooperativa e numero uno degli industriali in Calabria, rispondeva parlando del "sintomo di un malessere curabile ricorrendo a delle dimissioni". Ora nega, ma ci sono le email
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Rapina in tabaccheria, gli abitanti lo fanno arrestare
Un 19enne ha portato via 3 mila euro in "gratta & vinci" alla rivendita di tabacchi Bagnasco a Cassano Spinola. Grazie a alcuni passanti e all'immediato intervento dei carabinieri, il ragazzo è stato arrestato con il bottino ancora tra le mani.
CASSANO SPINOLA (AL) – Rapina in tabaccheria a Cassano Spinola: grazie però agli abitanti del paese e all’intervento immediato dei carabinieri, il responsabile è stato arrestato con il bottino ancora in tasca.
Intorno alle 19.40 di ieri, mercoledì 22 aprile, il 19enne Vasile Dorinel Sion è entrato nella tabaccheria Bagnasco di via Circonvallazione a Cassano, poco prima dell’orario di chiusura, con il pretesto di acquistare delle sigarette e un “gratta & vinci”.
La titolare ha così preso un biglietto da un contenitore, ma il ragazzo, un rumeno senza fissa dimora, ne ha approfittato per trattenere la donna per le braccia, strapparle il contenitore e scappare via. Dentro, c’erano 10 blocchetti di tagliandi per un valore di circa 3 mila euro.
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CASSANO SPINOLA (AL) – Rapina in tabaccheria a Cassano Spinola: grazie però agli abitanti del paese e all’intervento immediato dei carabinieri, il responsabile è stato arrestato con il bottino ancora in tasca.
Intorno alle 19.40 di ieri, mercoledì 22 aprile, il 19enne Vasile Dorinel Sion è entrato nella tabaccheria Bagnasco di via Circonvallazione a Cassano, poco prima dell’orario di chiusura, con il pretesto di acquistare delle sigarette e un “gratta & vinci”.
La titolare ha così preso un biglietto da un contenitore, ma il ragazzo, un rumeno senza fissa dimora, ne ha approfittato per trattenere la donna per le braccia, strapparle il contenitore e scappare via. Dentro, c’erano 10 blocchetti di tagliandi per un valore di circa 3 mila euro.
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mercoledì 22 aprile 2015
Meteo a 7 giorni: aprile si congederà sotto l'impeto di TEMPORALI e ROVESCI
Prende sempre più corpo la tesi instabile e più fredda che ci traghetterà in una fase primaverile davvero movimentata. La prima perturbazione è attesa al centro-nord tra domenica e lunedì, ma ne seguiranno altre...
Il tempo in Italia tenderà lentamente a deteriorarsi nel corso dei prossimi giorni; il sereno lascerà il posto prima alla variabilità, successivamente all'instabilità, che potrebbe sfociare addirittura in "tempo perturbato" sul finire della settimana.
L'alta pressione che ci ha protetto nei giorni scorsi verrà lentamente smantellata da correnti perturbate provenienti dal nord Atlantico.
Un primo debole corpo nuvoloso attraverserà la nostra Penisola tra giovedì e venerdì, portando la variabilità sopra descritta e qualche pioggia sparsa specie sulle Alpi e al centro-sud.
Si tratterà solo di un avamposto, che preparerà il terreno ad un sistema frontale più intenso, che sarà ospitato in una vasta saccatura in ingresso sul Continente nella giornata di sabato 25 aprile.
Le prime precipitazioni al nord saranno già attive durante la festa della Liberazione, segnatamente lungo i rilievi, ma il grosso del fronte agirà prima al nord e poi al centro tra le giornate di domenica 26 e lunedì 27 aprile (prima cartina in alto a sinistra).
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Meteo fine settimana: correnti meridionali e possibili piogge su alcune zone del nord
Meteo a 15 giorni: guardate cosa potrebbe piombarci addosso!
Parigi: arrestato studente islamista, progettava imminenti attentati contro chiese
Fermato perchè sospettato dell'omicidio di una istruttrice di fitness, gli sono state trovate armi da guerra
Un fondamentalista islamico è stato arrestato a Parigi con un arsenale di armi da guerra: pianificava attentati contro una o due chiese ritenuti imminenti dagli investigatori. Si tratta di uno studente di informatica algerino, di 23 anni, già noto ai servizi per attività vicine all'islam radicale. I ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve ha reso noto che l'arresto è avvenuto domenica scorsa.
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martedì 21 aprile 2015
Naufragio a Rodi, 200 a bordo, vittime
Barcone migranti, per ora recuperati 3 corpi e 57 superstiti
Un barcone con 200 migranti è naufragato davanti alla costa orientale di Rodi, in Grecia. Lo riferiscono i media locali. Per ora sono stati recuperati tre corpi, tra cui quello di un bambino, mentre 57 sono stati messi in salvo ma si temono molte vittime.Stando alle prime informazioni fornite da testimoni che al momento del naufragio si trovavano sulla spiaggia di Zephyros di fronte alla quale il barcone ha cominciato ad inabissarsi dopo aver urtato contro uno scoglio, sull'imbarcazione c'erano almeno 200 persone che sono saltate in acqua senza attendere i soccorsi ed hanno cominciato a dirigersi a nuoto verso terra sotto gli occhi sbigottiti di residenti e turisti accorsi sul posto. Dalla Guardia costiera si è appreso che i tre cadaveri recuperati sono quelli di un bambino, di un uomo e di una donna. Secondo le autorità greche il barcone era partito dalle coste della vicina Turchia ma i trafficanti avevano abbandonato l'imbarcazione quando ancora si trovava al largo dell'isola di Rodi.
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Naufragio migranti: sopravvissuti arrivati a Catania, arrestati due scafisti
'Un milione pronti a partire dalla Libia'. Usa: aiutare l'Europa
La nave Gregoretti, della Guardia costiera, con a bordo 27 dei 28 superstiti del naufragio a largo della Libia è nel porto di Catania. Ad accogliere l'imbarcazione sulla banchina del molo etneo il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, in rappresentanza del governo."Fermati i due scafisti dell'imbarcazione affondata. Si tratta del comandante, tunisino, e di un suo assistente, siriano". Lo afferma in una dichiarazione il ministro dell'interno Angelino Alfano. Sono accusati di omicidio colposo plurimo, naufragio e favoreggiamento d'immigrazione clandestina. I due, ha spiegato il procuratore di Catania Giovanni Salvi, sono stati indicati dai sopravvissuti che erano a bordo della nave Gregoretti e riconosciuti anche dal giovane del Bangladesh ricoverato in ospedale a Catania a cui sono state mostrate delle fotografie.
"Aggrappati ai morti per non finire a fondo": si sono salvati così due dei 28 sopravvissuti alla strage di due giorni fa al largo della Libia. Secondo quanto si apprende dai soccorritori che li hanno recuperati, i due annaspavano in mezzo ai cadaveri, urlando con le ultime forze per attirare i gommoni che perlustravano la zona
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lunedì 20 aprile 2015
Immigrazione, naufragio nel Canale di Sicilia: si temono 900 morti. A Malta le salme
Salvati 28 immigrati. Recuperati 24 cadaveri. Ban ki-Moon: alto impatto sull'Italia, serve solidarietà. Renzi a Ue: Operazione mirata contro scafisti. Oggi vertice europeo, Mogherini: evitare che barconi partano
E' terminato lo sbarco a Malta delle 24 salme dalla Nave Gregoretti. Lo rende noto un comunicato della Guardia Costiera. Confermato nuovamente, alle 12, il bilancio del naufragio avvenuto nella notte tra sabato e domenica nelle acque libiche.Nell'ospedale Mater Dei saranno eseguiti gli esami autoptici. A bordo dell'unità italiana è salito anche il personale medico per valutare le condizioni dei 27 superstiti, che si trovano sotto coperta.
Ultimate le operazioni la nave Gregoretti dovrebbe ripartire per il porto di Catania, dove ieri è stato trasferito in elicottero uno dei sopravvissuti in gravi condizioni.
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La classifica dei comuni con i redditi medi più ricchi
PROVINCIA DI ALESSANDRIA - La provincia di Alessandria non se la passa poi male quanto a ricchezza. I dati Istat, rielaborati dal Sole 24ore, hanno infatti permesso di stilare una classifica degli 8.058 comuni in base ai redditi medi dichiarati nel 2014 (e quindi riferiti all'anno precedente). Se Portofino è il comune con la ricchezza media più alta l'alessandrino sfoggia, nelle prime cento posizioni, ben tre comuni: Gavazzana al 20esimo posto con reddito medio di 28.291 euro, Terruggia al 47esimo posto 25.902 euro e Pietra Marazzi al 56esimo posto 25.514 euro.
I dati si riferiscono al reddito imponibile medio pro-capite del 2013 e naturalmente premiano i paesi dove uno o più redditi alti possono far schizzare al vertice della classifca i singoli comuni.
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Dove vivono i più ricchi d’Italia? La classifica dei Comuni con i redditi più alti
I dati si riferiscono al reddito imponibile medio pro-capite del 2013 e naturalmente premiano i paesi dove uno o più redditi alti possono far schizzare al vertice della classifca i singoli comuni.
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Dove vivono i più ricchi d’Italia? La classifica dei Comuni con i redditi più alti
Enrico Letta, annuncio a sorpresa: “Mi dimetto da parlamentare, e niente pensione”
"Non mi dimetto dalla politica ma da questo Parlamento". Assente dalla tv da un anno, l'ex presidente del Consiglio a "Che tempo che fa" rivela la decisione di abbandonare l'impegno parlamentare e pure la pensione da deputato. "Voglio vivere del mio lavoro". E sarà quello di rettore a Parigi. Ha informato il Capo dello Stato. Renzi lo apprende in diretta tv
“Dal 1 settembre mi dimetto dal Parlamento. Non mi dimetto dalla politica ma da questo Parlamento”. Così Enrico Letta ha annunciato alla trasmissione di Fazio “Che tempo che fa” la rinuncia al suo posto da deputato. E anche alla pensione che ne verrà. “Voglio vivere del mio lavoro”. Che sarà anche quello di guidare la prestigiosa Scuola di Affari Internazionali, facoltà di Scienze Politiche, Parigi. Letta, assente da un anno e tornato per presentare il suo libro “Andare insieme, andare lontani” ha spiegato anche i retroscena minimi delle dimissioni. Ha confidato di averne parlato con il Presidente della Repubblica, non con Matteo Renzi che “lo saprà stasera, come molti nel PD, ma non sarà un problema, #siamosereni nel nostro rapporto”. Letta previene anche le facili contestazioni dell’annuncio: “Qualcuno dice che prenderò la pensione, non ne prenderò alcuna. Io vivrò del mio lavoro. Sarà un’avventura professionale avvincente, nuova”. Infine ha precisato “non mi dimetto “contro” questo parlamento che ritengo eserciti le sue funzioni. Ho fatto il ministro, il capo di un governo nato in circostanze straordinarie. Penso che essendo stato in quella funzione sia utile che mi rigeneri in altre attività, che sia più utile “fuori”.
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