mercoledì 22 novembre 2017
martedì 21 novembre 2017
Esuberi Carige, lavoratori in piazza. In campo i nuovi fondi, il titolo vola
Genova - I 4.800 lavoratori di Banca Carige si spaccano sullo sciopero contro il piano industriale che prevede la chiusura di 120 filiali e il taglio di 1000 dipendenti. Oggi a incrociare le braccia sono solo i bancari che aderiscono all’appello di Fisac Cgil,
che ha confermato l’iniziativa chiesta dalle assemblee dei dipendenti
organizzando un presidio stamattina davanti al Teatro Carlo Felice di
Genova. In mattinata la protesta si è anche spostata davanti alla sede
della banca. Tutte le altre sigle - Fabi, First Cisl, Uilca e Unisin -
hanno invece revocato lo sciopero a valle di un’intesa sottoscritta in
extremis ieri mattina con l’azienda.
Primo sciopero dopo 15 anni
È il primo sciopero da 15 anni, la prima manifestazione di piazza da 20. Il corteo si è mosso dalla centrale piazza De Ferrari ed ha raggiunto la vicina sede della banca proprio mentre arrivava l’Ad Paolo Fiorentino. Per lui fischi e applausi ironici. In un primo tempo questa mattina si è parlato di un incontro alle 14 tra l’Ad e una delegazione della Cgil. Ma alla fine l’incontro non ci sarà.
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Primo sciopero dopo 15 anni
È il primo sciopero da 15 anni, la prima manifestazione di piazza da 20. Il corteo si è mosso dalla centrale piazza De Ferrari ed ha raggiunto la vicina sede della banca proprio mentre arrivava l’Ad Paolo Fiorentino. Per lui fischi e applausi ironici. In un primo tempo questa mattina si è parlato di un incontro alle 14 tra l’Ad e una delegazione della Cgil. Ma alla fine l’incontro non ci sarà.
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Non c’è pace per Tavecchio, una dipendente della Figc lo accusa di molestie sessuali
Non c’è pace per Carlo Tavecchio,
il presidente dimissionario della Figc. Secondo quanto riportato dal
Corriere della sera, una dipendente della Federazione sarebbe pronta a
sporgere denuncia per molestie contro di lui, portando a testimonianza
anche una prova video.
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Gelo siderale in Siberia : sfiorati i -50°C, nei prossimi giorni termometro ancora piu' giu'!
Inverno sempre più vicino. In Russia si sfiorano i -50°C. Nei prossimi giorni ancora più in basso i termometri in Siberia!
Mentre in Italia ci apprestiamo a vivere una settimana stabile e soleggiata grazie all'anticiclone delle Azzorre, la stagione invernale sta ormai entrando nel vivo alle alte latitudini, in particolare tra Scandinavia e Russia, dove si fa sentire il costante accorciamento delle giornate che raggiungerà l'apice nel giorno del solstizio d'inverno, il 21 dicembre. È proprio il mese di dicembre quello solitamente più freddo per la fascia sub-polare, che attraversa l'estremo nord Europa, la Groenlandia, il Canada e la Russia, dove si raggiungono agevolmente temperature anche inferiori ai -50°C.
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Libri: la prossima era glaciale? Sta arrivando
Situazione sull'Italia:
L'alta pressione non impedirà la formazione di NUBI BASSE, attenti a fine mese!
lunedì 20 novembre 2017
Il dramma di Rigopiano in una lettera di addio di un ex generale suicida
La vicenda dell'hotel Rigopiano
compare sullo sfondo del suicidio del generale dei Carabinieri
Forestali, Guido Conti, nelle campagne di Pacentro (L'Aquila) due giorni
fa. "Da quando è accaduta la tragedia di Rigopiano la mia vita è
cambiata. Quelle vittime mi pesano come un macigno. Perché tra i tanti
atti ci sono anche prescrizioni a mia firma. Non per l'albergo, di cui
non so nulla, me per l'edificazione del centro benessere. Vivo con
cruccio", aveva scritto Conti in una delle due lettere ai familiari il
cui testo è stato pubblicato su diversi organi di stampa. "Stupisce che
questa correlazione sia stata da taluno ipotizzata in assenza di
qualsiasi collegamento diretto e indiretto. Tutto ciò aggiunge dolore al
dolore", dice un familiare di Conti.
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Figc, Tavecchio lascia e attacca: 'La speculazione è al limite'
L'ira del presidente: Prendo atto del cambiato atteggiamento di alcuni di voi. Io mi sono dimesso, Consiglio federale no'. Elezioni entro 90 giorni. Ulivieri: 'Non mi dimetto o c'è pericolo arrivi Malagò'. Coni: "Commissariare la Figc"
Dimissioni e accuse. Carlo Tavecchio lascia la sua poltrona alla Figc e attacca. Le Leghe, che gli hanno 'voltato le spalle'; la 'speculazione politica ormai arrivata al limite'; il presidente del Coni Giovanni Malagò: 'Vuole commissariare? E' molto grave. In Italia ci sono gli statuti e le garanzie', dice nella conferenza stampa dopo il Consiglio federale. 'Ho chieste le dimissioni anche al Consiglio, ma nessuno le ha date'.
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È morto Charles Manson, il 'guru' sanguinario
Il serial killer americano Charles Manson è morto a 83 anni. Lo
riportano i media americani. Era stato ricoverato in un ospedale in
California qualche giorno fa per l'aggravarsi delle sue condizioni di
salute.
L'uomo che terrorizzò l'America
Leader di una setta conosciuta con il nome di 'Family', Manson è stato uno dei killer più sanguinari della storia degli Stati Uniti.
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L'uomo che terrorizzò l'America
Leader di una setta conosciuta con il nome di 'Family', Manson è stato uno dei killer più sanguinari della storia degli Stati Uniti.
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domenica 19 novembre 2017
«7 tentativi di chiamate poi il nulla»: corsa contro il tempo per trovare il sottomarino scomparso
Sette tentativi di chiamate satellitari provenienti dal sottomarino argentino disperso nell’Atlantico
sono state registrate tra le 10 del mattino di sabato e le 3 del pomeriggio. Lo rendono noto i media locali citando il Ministero della Difesa argentino.
Al momento si sta lavorando per cercare di utilizzare i segnali per
determinare la posizione del sottomarino disperso al largo della
Patagonia.
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Entroterra di genova 19 novembre 2017 Rossiglione, uomo aggredito da un cinghiale, è grave in ospedale
Rossiglione (GE)- Un cacciatore sui 60 anni, che stava prendendo parte ad una battuta al cinghiale è stato aggredito e ferito in modo grave da un ungulato nei boschi della valle Berlino, sopra Rossiglione, comune dell’entroterra di Genova. Il fatto è accaduto pochi minuti prima delle 14.
L’uomo, Pietro Puppo, di Masone, è stato soccorso dai compagni di battuta e poi dai medici della centrale operativa del 118 e trasferito in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale San Martino grazie all’impiego dell’elicottero dei vigili del fuoco. Ha ferite da morso sulle gambe e un braccio fratturato, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Abbattuto l’animale
È stato ucciso dagli altri cacciatori impegnati nella battuta il cinghiale che nel pomeriggio ha aggredito e ferito un componente della squadra.
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L’uomo, Pietro Puppo, di Masone, è stato soccorso dai compagni di battuta e poi dai medici della centrale operativa del 118 e trasferito in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale San Martino grazie all’impiego dell’elicottero dei vigili del fuoco. Ha ferite da morso sulle gambe e un braccio fratturato, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Abbattuto l’animale
È stato ucciso dagli altri cacciatori impegnati nella battuta il cinghiale che nel pomeriggio ha aggredito e ferito un componente della squadra.
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Terremoto nel parmense, scossa avvertita in tutta la Liguria
Genova - Un terremoto di magnitudo 4.4 è stato registrato alle 13.37 con epicentro nella zona di Fornovo di Taro, in provincia di Parma.
È quanto si legge sul sito dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Al momento non ci sono segnalazioni di danni.
La scossa è stata avvertita in tutta la Liguria, nel ponente, nello spezzino e fino a Genova. Il sisma è stato avvertito anche a Reggio Emilia, Milano e Torino.
Ovviamente nettamente superiore il movimento tellurico in
tutta la provincia di Parma, con molti cittadini che sono scesi in
strada, ma al momento non ci sono segnalazioni di danni a persone e
cose. Molte le telefonate ricevute dai Vigili del Fuoco, ma non ci sono interventi in atto.
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È quanto si legge sul sito dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Al momento non ci sono segnalazioni di danni.
La scossa è stata avvertita in tutta la Liguria, nel ponente, nello spezzino e fino a Genova. Il sisma è stato avvertito anche a Reggio Emilia, Milano e Torino.
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sabato 18 novembre 2017
Carabiniere uccide tre parenti e si spara: lite per questioni patrimoniali
Tragedia familiare nel Tarantino
Un carabiniere di 53 anni ha ucciso con colpi di pistola la sorella, il cognato e il padre. Poi ha rivolto l'arma contro se stesso e si è sparato. Il militare è ora in fin di vita. E' successo a Sava (Taranto), in via Giulio Cesare. Il carabiniere è in servizio al reparto radiomobile di Manduria.
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venerdì 17 novembre 2017
Siracusa: si è spento il re degli abissi Enzo Maiorca
News Siracusa: E’ morto Enzo Maiorca,
l’apneista siracusano che ha scritto la storia esplorando gli abissi.
Aveva compiuto 85 anni, infrangendo l’ennesimo record, lo scorso 21
giugno.
La sua passione per il mare comincia presto, a soli 4 anni. Quell’enorme distesa blu che lambiva l’orizzonte ha incuriosito presto Enzo bambino a scoprire cosa celava al suo interno, diventandone una seconda casa.
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La sua passione per il mare comincia presto, a soli 4 anni. Quell’enorme distesa blu che lambiva l’orizzonte ha incuriosito presto Enzo bambino a scoprire cosa celava al suo interno, diventandone una seconda casa.
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Salta il consorzio di garanzia, Carige a un passo dal baratro
Malacalza non firma l’impegno a ricapitalizzare e si scontra con le
banche. Padoan: lunedì rischio di risoluzione, l'Italia non può
permettersi un’altra crisi
In Carige salta l’accordo con il consorzio di garanzia per
l’aumento di capitale da 560 milioni, Malacalza Investimenti va allo
strappo con Barclays, Deutsche Bank e Credit Suisse, il titolo viene
sospeso in via cautelativa in Borsa e sulla vicenda interviene il
governo, con il ministro dell’Economia in azione su Genova. Da quanto
risulta, Pier Carlo Padoan ha avvertito i protagonisti spiegando loro
che hanno tempo sino a domenica per ricomporre lo strappo perché il
Paese non può permettersi che una banca come Carige vada in risoluzione.
La conferma del drammatico scontro in atto in Carige tra Malacalza, che
controlla il 17,6% del capitale e si dice interessato a salire sino al
28%, e le tre banche del consorzio è arrivata ieri sera, quando il cda
ha «preso atto di quanto comunicato dall’ad Paolo Fiorentino in merito
ai progressi nel dialogo con gli azionisti di riferimento, con gli
investitori istituzionali e con le banche del consorzio di garanzia».
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Gilda Ferrari
Genova
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Il gigantesco iceberg nelle foto Nasa. Cambia per sempre la mappa Antartica
La Nasa ha pubblicato le foto del gigantesco iceberg A68, staccatosi dalla piattaforma Larsen C nel luglio 2017. Lo ha ripreso il team dell'operazione Ice bridge dell'Agenzia spaziale americana, che ogni anno sorvola e studia la dinamica dei ghiacci nelle regioni polari. L'iceberg è considerato uno dei più grandi mai osservati, con una superficie di circa 5.800 chilometri quadrati, è più vasto dell'intera Liguria. Anche dallo spazio, ora che non incombe più la notte artica, A68 è ben visibile. Le immagini scattate dal satellite Terra della Nasa che si è separato dalla piattaforma e ora lontano alcuni chilometri. E come questo singolo evento abbia modificato per sempre la 'forma' di quella regione dell'Antartide che, con questo distacco, ha perso oltre il 12% della sua estensione
Tutte le foto
Di Maio, nuova gaffe al Tg1: la Russia diventa «un Paese del Mediterraneo»
La sai l'ultima su Giggino? Ha detto che la Russia è nel Mediterraneo. Cioè, usando la penultima gaffe di Di Maio, è come dire che la Russia è geograficamente una alter ego (che in dimaiese significa omologa) della Grecia o della Spagna. Insomma il candidato premier dei 5 stelle inciampa ancora in geografia. No, non c'entra il Venezuela di Pinochet. Stavolta così ha esternato Di Maio, appena reduce dal viaggio negli Stati Uniti (non sono ubicati in Oceania): "Noi non siamo una forza isolazionista. Siamo un Paese alleato degli Stati Uniti, ma interlocutore dell'Occidente con tanti Paesi del Mediterraneo come la Russia". A parte l'uso un po' approssimativo dell'italiano (la trascrizione di cui sopra è fedele alle parole pronunciate da Di Maio), ciò che impressiona è scoprire che forse la Russia è una isola delle Cicladi e Mosca si trova a Malta.
Mafia, è morto Totò Riina
Era in coma dopo due interventi chirurgici, aveva 87 anni
Riina era malato da anni, ma negli ultimi tempi le sue condizioni erano peggiorate tanto da indurre i legali a chiedere un differimento di pena per motivi di salute. Istanza che il tribunale di Sorveglianza di Bologna ha respinto a luglio. Ieri, quando ormai era chiaro che le sue condizioni erano disperate, il ministro della Giustizia ha concesso ai familiari un incontro straordinario col boss. Riina stava scontando 26 condanne all'ergastolo per decine di omicidi e stragi tra le quali quella di viale Lazio, gli attentati del '92 in cui persero la vita Falcone e Borsellino e quelli del '93, nel Continente. Sua la scelta di lanciare un'offensiva armata contro lo Stato nei primi anni '90. Mai avuto un cenno di pentimento, irredimibile fino alla fine, solo tre anni fa, dal carcere parlando con un co-detenuto, si vantava dell'omicidio di Falcone e continuava a minacciare di morte i magistrati.
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L'ultima beffa dei Riina: "Nei conti sequestrati solo pochi euro"
giovedì 16 novembre 2017
L’Inps chiede un centesimo ad un’azienda di Imperia: “Noi prigionieri del Durc”
Imperia. Un computer preciso fino al centesimo. E’
proprio il caso di dirlo. Tanto preciso che ha bloccato le commesse di
un’azienda di Imperia, la “Neon Riviera” di via Magenta. Impresa
artigianale storica rimasta “prigioniera” della burocrazia tanto da
vedersi negare il Durc, ovvero l’attestazione della regolarità
contributiva Inps per l’aggiudicazione dell’appalto o per la stesura del
contratto. Trattandosi spesso di lavori che si protraggono nel tempo,
il documento di regolarità contributiva viene richiesto anche per
il pagamento delle fatture e dello stato avanzamento lavori e per il
saldo finale.
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Veronica perde l’assegno mensile. E deve restituire 60 milioni a Silvio
Milano - Veronica Lario non ha più diritto all’assegno di divorzio da 1,4 milioni di euro al mese e dovrà restituire oltre 60 milioni di euro: lo ha stabilito la corte d’Appello di Milano, che ha accolto l’istanza dei legali di Silvio Berlusconi, che chiedevano di applicare la recente sentenza “Grilli-Lowenstein” della Cassazione.
Sulla base di questa pronuncia, l’ex Cavaliere sosteneva che l’ex moglie non avesse più diritto agli alimenti in quanto, avendo liquidità per 16 milioni (come è spiegato nella sentenza di separazione del tribunale del dicembre 2012), gioielli e società immobiliari, godrebbe di certo di una determinata “tranquillità economica” e sarebbe autosufficiente.
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Sulla base di questa pronuncia, l’ex Cavaliere sosteneva che l’ex moglie non avesse più diritto agli alimenti in quanto, avendo liquidità per 16 milioni (come è spiegato nella sentenza di separazione del tribunale del dicembre 2012), gioielli e società immobiliari, godrebbe di certo di una determinata “tranquillità economica” e sarebbe autosufficiente.
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Cinghiali sull’A7 Genova-Milano: due auto si schiantano contro branco ungulati
Ieri due auto si sono schiantate contro un branco di cinghiali che stavano attraversando un tratto dell’autostrada A7 Milano-Genova nella carreggiata diretta al capoluogo lombardo L’incidente è stato registrato nelle vicinanze del casello di Bereguardo (Pavia). Una delle due auto, dopo lo schianto, si è ribaltata.
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Oggi due auto si sono
schiantate contro un branco di cinghiali che stavano attraversando un
tratto dell’autostrada A7 Milano-Genova nella carreggiata diretta al
capoluogo lombardo
L’incidente è stato registrato nelle vicinanze del casello di Bereguardo
(Pavia). Una delle due auto, dopo lo schianto, si è ribaltata.
Articolo completo: http://www.ligurianotizie.it/cinghiali-sulla7-genova-milano-due-auto-si-schiantano-contro-branco-ungulati/2017/11/15/267470/
Articolo completo: http://www.ligurianotizie.it/cinghiali-sulla7-genova-milano-due-auto-si-schiantano-contro-branco-ungulati/2017/11/15/267470/
Oggi due auto si sono
schiantate contro un branco di cinghiali che stavano attraversando un
tratto dell’autostrada A7 Milano-Genova nella carreggiata diretta al
capoluogo lombardo
L’incidente è stato registrato nelle vicinanze del casello di Bereguardo
(Pavia). Una delle due auto, dopo lo schianto, si è ribaltata.
Articolo completo: http://www.ligurianotizie.it/cinghiali-sulla7-genova-milano-due-auto-si-schiantano-contro-branco-ungulati/2017/11/15/267470/
Articolo completo: http://www.ligurianotizie.it/cinghiali-sulla7-genova-milano-due-auto-si-schiantano-contro-branco-ungulati/2017/11/15/267470/
Genova, chiodo nel panino della mensa della scuola elementare Daneo
Genova - Un chiodo nel panino a tavola. Alla mensa della scuola. È successo all’ora di pranzo alla scuola elementare Daneo, nel centro di Genova, durante il secondo turno di ristorazione.
Sul posto sono intervenuti la polizia e la Asl3, chiamati dalla Commissione mensa.
I pubblici ufficiali hanno controllato tutto il lotto di pane. E redatto un verbale della verifica.
Fonte
Sul posto sono intervenuti la polizia e la Asl3, chiamati dalla Commissione mensa.
I pubblici ufficiali hanno controllato tutto il lotto di pane. E redatto un verbale della verifica.
Fonte
L’Inps lancia l’allarme, la classe 1980 rischia il pensionamento a 75 anni
A causa del vuoto contributivo dovuto alla disoccupazione, pari in media a due anni per i lavoratori che hanno oggi 36 anni. Boeri, la flessibilità in uscita va introdotta ora.
La disoccupazione giovanile potrebbe avere effetti devastanti sull’età di raggiungimento della pensione per le generazioni più giovani. Secondo il presidente dell’Inps, Tito Boeri, chi è nato dopo il 1980 rischia di andare in pensione con i requisiti minimi non a 70 anni, ma «due, tre, forse anche cinque anni dopo». L’Inps ha condotto uno studio apposito sulla classe 1980, «una generazione indicativa» ha detto Boeri prendendo a riferimento «un universo di lavoratori dipendenti, ma anche artigiani», ed è emerso come per un lavoratore tipo «ci sia una discontinuità contributiva, legata probabilmente a episodi di disoccupazione, di circa due anni. Il vuoto contributivo pesa sul raggiungimento della pensione, che a seconda della sua lunghezza, «può slittare anche fino a 75 anni».
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Una malattia stronca l'artista del rame a soli 44 anni
Se n'è andato ad appena 44 anni Domenico Chioetto, l'idraulico con la
passione per le creazioni artistiche in rame. Originario di Novi Ligure,
residente da tempo a Cantalupo in val Borbera, Domenico era famoso per
gli oggetti che realizzava nel tempo libero
CANTALUPO LIGURE (AL) – Se n'è andato a soli 44 anni Domenico Chioetto, l'idraulico con la passione per le creazioni artistiche in rame. Una grave malattia non gli ha lasciato scampo e se l'è portato via in poco tempo: è morto all'ospedale di San Martino, a Genova, dove era ricoverato. Originario di Novi Ligure, residente da tempo a Cantalupo in val Borbera, Domenico era famoso per gli oggetti che realizzava nel tempo libero. Le sue lampade, in particolare, si possono ammirare in dimore prestigiose e locali pubblici, sono creazioni uniche e poetiche, spesso ispirate alla natura: fiori che sembrano bagnati dalla rugiada, foglie delicate, farfalle che si posano con grazia su radici di alberi.
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CANTALUPO LIGURE (AL) – Se n'è andato a soli 44 anni Domenico Chioetto, l'idraulico con la passione per le creazioni artistiche in rame. Una grave malattia non gli ha lasciato scampo e se l'è portato via in poco tempo: è morto all'ospedale di San Martino, a Genova, dove era ricoverato. Originario di Novi Ligure, residente da tempo a Cantalupo in val Borbera, Domenico era famoso per gli oggetti che realizzava nel tempo libero. Le sue lampade, in particolare, si possono ammirare in dimore prestigiose e locali pubblici, sono creazioni uniche e poetiche, spesso ispirate alla natura: fiori che sembrano bagnati dalla rugiada, foglie delicate, farfalle che si posano con grazia su radici di alberi.
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mercoledì 15 novembre 2017
Auto in panne travolta da un camion: un ferito grave
Roberto Paravagna, musicista e autore, è rimasto coinvolto in un
incidente che si è verificato tra Serravalle Scrivia e Vignole Borbera.
La sua auto, ferma in panne, è stata investita da un autocarro
SERRAVALLE SCRIVIA (AL) – L'auto in panne, forse senza benzina, si è fermata proprio dopo una curva, lungo la provinciale che collega Vignole Borbera e Serravalle Scrivia, all'altezza dello stabilimento Nuova Solmine. E' stata travolta questa mattina, mercoledì 15 novembre, verso le 7.30, da un autocarro che seguiva a breve distanza. E' stato trasportato in ospedale Roberto Paravagna, il "Topo Roberto" di Telecity negli anni Ottanta, rimasto ferito nello scontro.
Paravagna, 64 anni, era a bordo della sua auto, una Fiat Seicento quando il mezzo si è improvvisamente fermato. Si trovava proprio all'uscita di una curva, lungo la provinciale 143. L'auto è stata investita da un autocarro condotto da P. D., 47enne di Serravalle Scrivia. Forse il conducente non ha visto la Fiat o non ha fatto in tempo a frenare: l'auto è stata sbalzata fuori strada e Paravagna è stato a sua volta urtato e ha riportato lesioni giudicate gravi. Sul posto sono arrivati i soccorsi, insieme ai vigili del fuoco e alla polizia municipale di Serravalle, che sta indagando sulla dinamica.
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SERRAVALLE SCRIVIA (AL) – L'auto in panne, forse senza benzina, si è fermata proprio dopo una curva, lungo la provinciale che collega Vignole Borbera e Serravalle Scrivia, all'altezza dello stabilimento Nuova Solmine. E' stata travolta questa mattina, mercoledì 15 novembre, verso le 7.30, da un autocarro che seguiva a breve distanza. E' stato trasportato in ospedale Roberto Paravagna, il "Topo Roberto" di Telecity negli anni Ottanta, rimasto ferito nello scontro.
Paravagna, 64 anni, era a bordo della sua auto, una Fiat Seicento quando il mezzo si è improvvisamente fermato. Si trovava proprio all'uscita di una curva, lungo la provinciale 143. L'auto è stata investita da un autocarro condotto da P. D., 47enne di Serravalle Scrivia. Forse il conducente non ha visto la Fiat o non ha fatto in tempo a frenare: l'auto è stata sbalzata fuori strada e Paravagna è stato a sua volta urtato e ha riportato lesioni giudicate gravi. Sul posto sono arrivati i soccorsi, insieme ai vigili del fuoco e alla polizia municipale di Serravalle, che sta indagando sulla dinamica.
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Roberto Paravagna, dal piccolo schermo ai libri di storia
Meno soldi per infissi e caldaie, vince chi ha il terrazzo: fisco e casa come cambiano le detrazioni dal 2018
Arriva il bonus verde. La guida: i lavori da fare subito e quelli da rinviare da gennaio in poi
di ANTONELLA DONATICorsa contro il tempo per approfittare del bonus mobili se la casa è stata ristrutturata nel 2016. E chi ha in mente di cambiare gli infissi o la caldaia dovrà pagare i lavori entro il 31 dicembre se vuol ancora approfittare dell'ecobonus al 65%. Con la legge di Bilancio per il 2018, infatti, si annunciano novità per alcune detrazioni destinate ad essere in parte rimodulate. In compenso arriva il bonus verde per risistemare terrazzi e giardini, anche in condominio. Le norme sono all'esame del Parlamento, e non sono escluse novità. E' bene, però, preparasi per evitare di perdere le migliori occasioni.
Come cambia il bonus mobili. Il bonus mobili è stato confermato anche per il 2018, ma nella versione più restrittiva già introdotta dallo scorso anno, per cui si applicherà solo in caso di lavori recenti. L'agevolazione consiste nella detrazione, in 10 anni, del 50% della spesa per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici da destinare ad immobili ristrutturati. Previsto un tetto massimo di spesa di 10.000 euro per ciascun appartamento. Per chi acquista mobili nel 2018 la detrazione è ammessa solo in caso di lavori iniziati dal 1° gennaio 2017, o effettuati nel 2018. Chi ha ristrutturato casa nel 2016, invece, non potrà più godere della detrazione per gli acquisti che dovesse effettuare il prossimo anno. Sarà quindi il caso di procedere subito con i nuovi arredi.
Infissi e riscaldamento autonomo. Corsa alla spesa anche per chi ha in mente di cambiare le finestre o la caldaia. Il governo ha infatti deciso di ridurre dal 65% al 50% l'ecobonus per questi interventi. La decisione è stata presa con l'obbiettivo di incentivare i lavori sugli immobili in grado di assicurare un maggior risparmio energetico come quelli di isolamento termico dell'intero immobile. Quindi per approfittare del bonus del 65% su infissi, caldaie a condensazione o a pellet occorre fare in fretta. C'è però da dire che se il Parlamento non introdurrà modifiche alla norma, si potrà almeno risparmiare sulla burocrazia, evitando di effettuare la pratica all'Enea. A parità di aliquota di detrazione, infatti, sarà molto più semplice chiedere l'agevolazione nell'ambito delle detrazioni per ristrutturazione senza ulteriori complicazioni.
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martedì 14 novembre 2017
Fausto Brizzi e le dieci donne che lo accusano di molestie alle Iene
"E numerose altre mail arrivate in redazione riguardano lui"
I volti sono oscurati, le voci camuffate, ma l'accusa è chiara: ''Il regista è Fausto Brizzi''. Dieci delle testimonianze raccolte dalle Iene nell'inchiesta su violenze e abusi nel mondo del cinema italiano chiamano in causa il cineasta romano, che ieri era uscito allo scoperto per difendersi dai sospetti, sostenendo di non aver ''mai avuto rapporti non consenzienti''. Una presa di posizione che Brizzi ribadisce anche oggi in tarda serata, in una dichiarazione diffusa dal suo legale Antonio Marino, dopo la puntata del programma di Italia 1 che ha rimesso in fila in una sequenza scioccante le denunce, facendo per la prima volta il nome del regista. E l'autore dell'inchiesta, Dino Giarrusso, spiega che ''delle decine di mail'' arrivate poi in redazione da altre attrici pronte a vuotare il sacco, ''una gran parte riguarda ancora una volta Brizzi''. ''Non vogliamo accanirci su uno solo, non avrebbe senso, i personaggi coinvolti sono molti più di uno - premette Giarrusso - . Lui ha subito replicato, noi vogliamo credergli, ma il racconto di dieci attrici, che pure non si conoscono fra di loro, si somiglia in maniera impressionante''.
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