Due feriti non gravi. Uno è l'attentatore
Un'esplosione è avvenuta a Port Authority,
la stazione centrale dei bus a New York, tra la 42esima strada e
l'ottava Avenue, a Manhattan. La polizia e i vigili del fuoco sono sul
posto, secondo i media americani, che hanno riferito di scene di panico.
Secondo Cnn, l'esplosione a Manhattan sarebbe stata causata da un
ordigno artigianale, un 'tubo-bomba', che sarebbe esploso prima del
previsto. La polizia ha confermato l'arresto di una persona. L'uomo
indossava un giubbotto esplosivo e ha riportato anche lievi ferite.
Nella zona è presente un massiccio dispiegamento di forze di sicurezza
che stanno cercando l'eventuale presenza di altri ordigni
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lunedì 11 dicembre 2017
Catena di incidenti sulla tangenziale di Alessandria perché nessuno ha messo il sale per palleggio di responsabilità
La vicenda ha davvero dell’incredibile: siamo nel 2017 col mondo dell’informazione in mano grazie agli smartphone e grazie ad internet, eppure non si riesce ancora a capire chi deve provvedere a spargere il sale su tutta la tangenziale di Alessandria: se Comune, Provincia o Regione e così, visto che non si sa, nessuno l’ha messo dove andava.
Il risultato è stata una catena di incidenti stradali che si è verificata a partire dalle sei di questa mattina lunedì 11 dicembre, fino a dopo le 8. Una decina di piccoli incidenti stradali con auto fuori strada e feriti di poco conto per fortuna che hanno visto impegnate in più occasioni le ambulanze del 118 e la Polizia stradale di Alessandria che per evitare ulteriori incidente ha chiuso l’accesso alla tangenziale da chi proveniva da Spinetta Marengo e in altri tratti.
Qualcuno potrà obiettare che la responsabilità è sempre degli automobilisti che evidentemente andavano a velocità non adeguata al fondo stradale, me perché in altri tratti di strada il sale è stato messo e sulla tangenziale no?
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Rischio gelicidio, chiudono le scuole: ecco l'elenco. Stop anche ai treni
Al Nord neve e gelo mandano in tilt le ferrovie
Fiocchi bianchi in Piemonte. Molte scuole restano chiuse
Traffico ferroviario in tilt in Piemonte a causa di neve e pioggia, pericolo valanghe in Trentino, vento a 150 km orari nello spezzino, collegamenti sospesi da e per molte isole: il maltempo sta flagellando l’Italia, soprattutto al centro nord. In Piemonte in particolare la circolazione è fortemente rallentata sul nodo di Torino, in direzione Genova, a causa di un guasto tra le stazioni Lingotto e Porta Nuova.
Traffico sospeso sulla Torino-Savona, da San Giuseppe di Cairo, mentre le linee Genova-Milano e Genova-Torino (via Mignanego) sono sospese nel tratto tra Ronco e Arquata Scrivia. Problemi anche alla viabilità, con disagi sulle strade e forti rallentamenti sulle principali autostrade. Migliora invece gradualmente la situazione ferroviaria sulla linea Bologna-Prato dove la circolazione dei treni era fortemente rallentata dalla tarda serata di ieri. A Trieste un muro di contenimento nella zona della pineta di Barcola è crollato parzialmente in mattinata, a causa delle abbondanti piogge che cadono da ieri sul capoluogo giuliano. A causa del gelicidio che nella notte ha provocato una poltiglia di ghiaccio sulle carreggiate e la caduta di alberi e rami, stamane ci sono pesanti problemi alla viabilità su tutte le autostrade liguri.
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Traffico ferroviario in tilt in Piemonte a causa di neve e pioggia, pericolo valanghe in Trentino, vento a 150 km orari nello spezzino, collegamenti sospesi da e per molte isole: il maltempo sta flagellando l’Italia, soprattutto al centro nord. In Piemonte in particolare la circolazione è fortemente rallentata sul nodo di Torino, in direzione Genova, a causa di un guasto tra le stazioni Lingotto e Porta Nuova.
Traffico sospeso sulla Torino-Savona, da San Giuseppe di Cairo, mentre le linee Genova-Milano e Genova-Torino (via Mignanego) sono sospese nel tratto tra Ronco e Arquata Scrivia. Problemi anche alla viabilità, con disagi sulle strade e forti rallentamenti sulle principali autostrade. Migliora invece gradualmente la situazione ferroviaria sulla linea Bologna-Prato dove la circolazione dei treni era fortemente rallentata dalla tarda serata di ieri. A Trieste un muro di contenimento nella zona della pineta di Barcola è crollato parzialmente in mattinata, a causa delle abbondanti piogge che cadono da ieri sul capoluogo giuliano. A causa del gelicidio che nella notte ha provocato una poltiglia di ghiaccio sulle carreggiate e la caduta di alberi e rami, stamane ci sono pesanti problemi alla viabilità su tutte le autostrade liguri.
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Maltempo: la situazione del traffico ferroviario
Maltempo, la Liguria col fiato sospeso
Subdolo e pericoloso, ecco cos’è il gelicidio
Meteo Alessandria: piogge lunedì, molte nubi martedì, bel tempo mercoledì
Bloccati 4 ore sul Thello ghiacciato, malori e scene di panico: «Abbandonati al buio»
Genova - Mancano pochi chilometri alla prossima fermata e l’annuncio del
capotreno sembra incoraggiante: «Tra pochi minuti il treno arriverà a
Genova-Principe». Invece è solo l’inizio di un incubo. Poco più
avanti il convoglio si ferma alla stazione di Piano Orizzontale, sul
passo dei Giovi. Sembra una sosta momentanea, è in realtà il segnale di
un guasto, legato al congelamento dei cavi di alta tensione. Oltre 400 passeggeri, che viaggiavano sul “Thello” partito da Milano e diretto a Marsiglia, rimangono segregati al gelo, talvolta al buio,
per quattro interminabili ore. Con pochissime informazioni, senza cibo,
senza poter andare in bagno. Un paio di anziani accusano malori.
A bordo scoppia la rivolta e sul posto intervengono i carabinieri. A quel punto una parte di passeggeri riesce a scendere dal treno e si allontana come può, in taxi o facendosi venire prendere: «Non possono succedere cose simili nel 2017 - tuona Elisa Serafini, assessore alla Cultura del Comune di Genova, fra i viaggiatori intrappolati - a bordo c’erano anziani e bambini».
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A bordo scoppia la rivolta e sul posto intervengono i carabinieri. A quel punto una parte di passeggeri riesce a scendere dal treno e si allontana come può, in taxi o facendosi venire prendere: «Non possono succedere cose simili nel 2017 - tuona Elisa Serafini, assessore alla Cultura del Comune di Genova, fra i viaggiatori intrappolati - a bordo c’erano anziani e bambini».
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Treno bloccato a Mignanego, così hanno viaggiato i passeggeri
Ultimi aggiornamenti
LIGURIA: situazione CRITICA per il gelicidio (pioggia congelante) in alcune zone dell'entroterra. Particolarmente critica la situazione in Val Bormida, Orba e Stura dove si segnala la caduta di alberi sulla sede stradale. Situazione critica anche per il vento forte e le mareggiate che stanno colpendo il litorale di levante (fono a 5 metri d'onda a terra con raffiche di Ostro potenti)
Allerta rossa in tutta la provincia: piogge, vento e gelo. Scuole chiuse
domenica 10 dicembre 2017
MALTEMPO: accumuli pluviometrici MOLTO ELEVATI su alcune aree del nord (LE MAPPE)
Massima attenzione nella giornata di lunedi 11 soprattutto al nord
La prima mappa mostra gli accumuli piovosi previsti per la giornata di domani, lunedi 11 dicembre. Non capita tutti i giorni di vedere uno scenario simile paventato dalle elaborazioni modellistiche.
Focalizziamo subito lo sguardo sulla Liguria che vedrà accumuli imponenti (anche localmente superiori a 200mm) nelle zone appenniniche centro - orientali della regione.
Sotto torchio anche il settore delle Alpi Marittime e l'Imperiese dove l'effetto stau delle correnti da sud porterà piogge molto intense e abbondanti nevicate in quota.
Il secondo settore da tenere sotto controllo sarà la parte centro-orientale alpina. Qui agiranno abbondanti nevicate specie sul settore orobico, sui Lessini e sul Trentino, dove le cumulate nevose saranno davvero ragguardevoli indicativamente sopra i 1000-1200 metri.
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Cuscino freddo sulla pianura Padana: tanta neve in arrivo nelle prossime ore!
Liguria, l’attesa della tempesta perfetta
Genova - Regola numero uno: tenersi il più possibile alla larga da spiagge e scogliere. Lo dice l’allerta per mareggiata intensa che con ogni probabilità sarà diramata oggi dalla Protezione civile, se le previsioni meteo si manterranno quelle attuali. Nulla di straordinario, la Liguria è abituata a fenomeni del genere in questa stagione anche se per domani l’intensità si preannuncia particolarmente alta, come spiega Federico Grasso dell’Arpal, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale. «Il vento dall’Africa soffierà per ore su tutto il Mediterraneo in direzione del Mar ligure, con una velocità superiore ai 100 chilometri l’ora». A partire dalle quattro di domani pomeriggio le onde potranno raggiungere altezze comprese tra i quattro e i sei metri, in particolare lungo la costa da Recco a Ventimiglia.
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Maltempo: disagi per piogge e neve, stop collegamenti isole
In Emilia Romagna preoccupa la pioggia che subito gela
Una nuova perturbazione proveniente dall'Atlantico raggiungerà nelle prossime ore l'Italia portando piogge, venti forti e anche nevicate, prima sulle regioni nord-occidentali e successivamente sul resto del nord e del centro. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso una nuova allerta meteo che prevede. a partire dalle prime ore di domani. nevicate al di sopra dei 200-400 metri e successivamente a quote di pianura su Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige. Attese inoltre precipitazioni diffuse, che localmente potrebbero essere molto intense e accompagnate da fulmini e forti raffiche di vento, su Liguria, Emilia-Romagna e Toscana. Venti forti e di burrasca, infine, interesseranno a partire dal pomeriggio Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Marche, Veneto, Umbria e Lazio.
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Archeologia: Egitto, scoperte due tombe di 3.500 anni fa
Usa, incendi in California: le fiamme viste dallo spazio
Circa cinquecento edifici distrutti e migliaia di persone costrette a
fuggire dalle loro case. Queste le conseguenze degli incendi divampati
in California (sei di grandi dimensioni e altri più piccoli) da lunedì 4
dicembre. Le immagini satellitari mostrano le fiamme, spinte da
condizioni metereologiche estreme, tra cui - come riporta la Bbc
- bassa umidità, forti venti e aridità. Al lavoro circa 5.700 vigili
del fuoco. Il "Thomas Fire", nella contea di Ventura a nord di Los
Angeles, è il più grande tra gli incendi scoppiati.
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Sondrio, ubriaco in auto travolge i passanti in una zona pedonale: tre feriti
Il conducente ha tentato di fuggire a piedi prima di essere arrestato dalla polizia. Grave una delle persone investite
Strage sfiorata in centro a Sondrio: un uomo ha travolto con la sua auto alcune persone nella zona pedonale dei mercatini di Natale nella centralissima piazza Garibaldi. Oltre al conducente, sono tre le persone rimaste ferite: tra loro una donna di 44 anni versa in gravi condizioni ed è in prognosi riservata. Il conducente della vettura, che guidava ubriaco, ha tentato di fuggire a piedi prima di essere arrestato per tentato omicidio plurimo.
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Novi Ligure, il compagno è malato di tumore: la classe si vaccina per proteggerlo
Plauso del ministro Lorenzin: "Eʼ una storia esemplare, bellissima, di senso civico e generosità che parte dai giovani"
Novi Ligure (AL) - Un gesto di amicizia e responsabilità che ha commosso tutti quello compiuto dai ragazzi della 5E del liceo Amaldi di Novi Ligure nei confronti di un loro compagno di classe malato di tumore. I liceali, per proteggerlo, hanno deciso di vaccinarsi tutti insieme contro l’influenza. Un’iniziativa che ha ricevuto anche il plauso del ministro Lorenzin: "E' una storia esemplare, bellissima, di senso civico e generosità che parte dai giovani".
"Fra gli studenti della 5E Liceo linguistico ce n'è uno speciale che sta reagendo con forza e serenità ad una grave patologia oncologica. Simone non può essere sottoposto al vaccino antinfluenzale perché il suo sistema immunitario, in questo momento, è compromesso dalle terapie. Allo stesso tempo, contrarre l'influenza sarebbe per lui più invalidante che per una persona sana, la quale avrebbe a disposizione tutte le armi per combattere il virus ‘invasore’, e significherebbe perdere ancora tanti giorni di scuola, oltre a quelli dedicati obbligatoriamente alle terapie", si legge sul sito della scuola.
Al ragazzo speciale di cui si parla - Simone, 18 anni - è stato diagnosticato un osteosarcoma, un tumore maligno dell’osso, come riporta Alessandria News. Per non fargli perdere giorni di lezioni, "i suoi compagni e docenti si sono sottoposti volontariamente al vaccino antinfluenzale, andando a costituire quel gregge che lo proteggerà come uno scudo dall'attacco del virus".
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sabato 9 dicembre 2017
Scoperta a Cerreto Ratti: il crocifisso ha almeno mezzo millennio
Era un gioiello di cui si ignorava il
valore il crocifisso ligneo conservato nella chiesa di Cerreto Ratti,
frazione di Borghetto Borbera: ha almeno cinquecento anni di storia alle
spalle. La scoperta durante i lavori di restauro
BORGHETTO BORBERA (AL) – Era un gioiello di cui si ignorava il valore il crocifisso ligneo conservato nella chiesa di Cerreto Ratti, frazione di Borghetto Borbera. A scoprire che il crocifisso custodito a Santo Stefano ha almeno mezzo millennio di storia alle spalle sono stati i restauratori alessandrini Michele Martella e Stefania Pietroniro, cui all’inizio dell’estate il parroco don Fulvio Berti ha affidato il manufatto per la sistemazione.
«Il crocifisso era stato ridipinto nei primi del Novecento – spiega Michele Martella – Ed eseguendo alcune analisi stratigrafiche abbiamo scoperto che al di sotto si trovava uno strato risalente all’inizio dell’Ottocento. Ancora sotto, uno settecentesco». Ma la vera scoperta arriva quando i restauratori si rendono conto che dopo questi tre strati c’è l’opera originale, databile tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento.
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Neofascismo, a Como canti partigiani e bandiere contro l'intolleranza: "Siamo oltre 10mila"
Comitati, associazioni, rappresentanti dei partiti e delle istituzioni fanno sentire la loro voce dopo il blitz dei naziskin contro i volontari dell'accoglienza. Forza Nuova in un hotel dopo il no della questura. Dal palco i ragazzi leggono brani di Calamandrei e Pertini. Il livetwitting
di ZITA DAZZI
Sul lungolago di Como si intonano i canti partigiani e sventolano le bandiere. "Siamo oltre 10mila", dicono dal palco. E' il giorno della manifestazione contro ogni forma di fascismo e intolleranza a Como; la risposta all'irruzione squadrista contro le associazioni impegnate per l'accoglienza dei migranti, i primi a prendere la parola oggi, ma anche a tutte quelle forme di intimidazione di stampo neofascista che da più parti sono arrivate, non ultimo l'attacco diretto a Repubblica con il blitz di Forza Nuova. I neofascisti di Roberto Fiore che hanno provato a organizzare una contromanifestazione vietata dalla questura, sono invece all'hotel Palace, circondati dalla polizia. Mentre da lontano arriva ancora l'eco delle giustificazioni di chi ritiene di non dover condannare. "In piazza oggi a como c'è chi sostiene l'immigrazione fuori controllo", ripete ad esempio Matteo Salvini, quello dei "quattro ragazzi che leggono un volantino".
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Sul lungolago di Como si intonano i canti partigiani e sventolano le bandiere. "Siamo oltre 10mila", dicono dal palco. E' il giorno della manifestazione contro ogni forma di fascismo e intolleranza a Como; la risposta all'irruzione squadrista contro le associazioni impegnate per l'accoglienza dei migranti, i primi a prendere la parola oggi, ma anche a tutte quelle forme di intimidazione di stampo neofascista che da più parti sono arrivate, non ultimo l'attacco diretto a Repubblica con il blitz di Forza Nuova. I neofascisti di Roberto Fiore che hanno provato a organizzare una contromanifestazione vietata dalla questura, sono invece all'hotel Palace, circondati dalla polizia. Mentre da lontano arriva ancora l'eco delle giustificazioni di chi ritiene di non dover condannare. "In piazza oggi a como c'è chi sostiene l'immigrazione fuori controllo", ripete ad esempio Matteo Salvini, quello dei "quattro ragazzi che leggono un volantino".
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Blitz e provocazioni, sfida tra neofascisti per l’egemonia a destra
Paura a Forlì, polizia anti sommossa al mercatino di Natale per il sit-in di Forza Nuova
Il fascismo è un pericolo per un italiano su due
venerdì 8 dicembre 2017
Gerusalemme capitale, scontri in Cisgiordania: un palestinese ucciso, oltre 200 feriti
Israele ha mobilitato centinaia di poliziotti. Ma non ha imposto restrizioni per l'accesso alla Spianata della Moschee. Musulmani in piazza contro Trump in molti Paesi
dalla nostra inviata FRANCESCA CAFERRI
GERUSALEMME - Gerusalemme ha vissuto oggi una delle tante giornate tese della sua storia: migliaia di palestinesi si sono radunati sulla Spianata delle Moschee per pregare ma anche per protestare contro la decisione del presidente americano Donald Trump di spostare l'ambasciata americana dal Tel Aviv a Gerusalemme e di riconoscere la città santa come capitale dello Stato ebraico. Centinaia di uomini di polizia, a piedi e a cavallo, hanno controllato le strade già delle prime ore del mattino. La tensione era altissima, ma fortunatamente non ci sono stati incidenti gravi. Scontri si sono invece verificati a Betlemme, in varie località della Cisgiordania dove i feriti sono oltre 200. Sul confine Israele-Gaza è stato ucciso un palestinese.
Il Grande Imam di al-Azhar, Ahmad Muhammad al-Tayyeb (la più alta autorità dell'Ash'arismo in Egitto considerato da alcuni come una sorta di 'portavoce' del governo egiziano) ha intanto rifiutato di incontrare il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence (che si recherà in Israele e Egitto nella seconda metà di dicembre) in segno di protesta contro la decisione degli Stati Uniti di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele.
UN PALESTINESE UCCISO DA SOLDATI ISRAELIANI A GAZA
Nella Striscia di Gaza, sul confine, un palestinese è stato ucciso dai soldati israeliani e 15 persone sono rimaste ferite. L'esercito israeliano ha detto che centinaia di palestinesi stanno facendo rotolare pneumatici in fiamme e lanciando pietre contro i soldati. "Durante i disordini - hanno dichiarato fonti dell'Esercito - i soldati dell'Idf hanno sparato 'selettivamente' contro due principali istigatori". Il ministero della sanità di Gaza ha confermato che uno è stato ucciso, il 30enne Mahmud al Masri. Mentre il secondo, inizialmente dato per morto, è stato portato in sala operatoria in gravissime condizioni.
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GERUSALEMME - Gerusalemme ha vissuto oggi una delle tante giornate tese della sua storia: migliaia di palestinesi si sono radunati sulla Spianata delle Moschee per pregare ma anche per protestare contro la decisione del presidente americano Donald Trump di spostare l'ambasciata americana dal Tel Aviv a Gerusalemme e di riconoscere la città santa come capitale dello Stato ebraico. Centinaia di uomini di polizia, a piedi e a cavallo, hanno controllato le strade già delle prime ore del mattino. La tensione era altissima, ma fortunatamente non ci sono stati incidenti gravi. Scontri si sono invece verificati a Betlemme, in varie località della Cisgiordania dove i feriti sono oltre 200. Sul confine Israele-Gaza è stato ucciso un palestinese.
Il Grande Imam di al-Azhar, Ahmad Muhammad al-Tayyeb (la più alta autorità dell'Ash'arismo in Egitto considerato da alcuni come una sorta di 'portavoce' del governo egiziano) ha intanto rifiutato di incontrare il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence (che si recherà in Israele e Egitto nella seconda metà di dicembre) in segno di protesta contro la decisione degli Stati Uniti di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele.
UN PALESTINESE UCCISO DA SOLDATI ISRAELIANI A GAZA
Nella Striscia di Gaza, sul confine, un palestinese è stato ucciso dai soldati israeliani e 15 persone sono rimaste ferite. L'esercito israeliano ha detto che centinaia di palestinesi stanno facendo rotolare pneumatici in fiamme e lanciando pietre contro i soldati. "Durante i disordini - hanno dichiarato fonti dell'Esercito - i soldati dell'Idf hanno sparato 'selettivamente' contro due principali istigatori". Il ministero della sanità di Gaza ha confermato che uno è stato ucciso, il 30enne Mahmud al Masri. Mentre il secondo, inizialmente dato per morto, è stato portato in sala operatoria in gravissime condizioni.
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Gerusalemme, il debito incendiario di Trump
Caos a Gerusalemme, in cambio di che cosa?
Gerusalemme contesa: perché è importante per ebrei, cristiani e musulmani (video)
Uccide i figli, la madre arrestata rifiuta le cure
La tragedia familiare nella Bassa tra le province di Mantova e Reggio Emilia
Antonella Barbieri, 39enne che ieri ha ucciso la figlia di due anni Kim e
il fratellino di cinque Lorenzo Zeus, e poi ha tentato il suicidio, è
stata sottoposta ad arresto nella tarda serata. Ricoverata nell'ospedale
di Reggio Emilia e piantonata dai Carabinieri, la donna rifiuta le cure
e non è stato possibile operarla Proseguono le indagini nel Reggiano
seguite dai carabinieri nel nucleo operativo di Guastalla, in
coordinamento con i colleghi dell'Arma mantovana.
La donna è accusata
di duplice infanticidio e l'arresto è stato disposto dal Pm di Reggio
Emilia Maria Rita Pantani, che si sta muovendo d'intesa con la Procura
mantovana, coordinando le indagini dei militari. Secondo quanto
ricostruito sin qui la madre, che soffriva di problemi psichici, nella
tarda mattinata di ieri ha ucciso la figlia Kim, soffocandola con un
cuscino e poi lasciandola coperta nel letto matrimoniale della casa di
Suzzara dove viveva col marito Andrea Benatti, ex rugbista. E' stato
l'uomo a ritrovarne il corpo, più tardi, insieme ai carabinieri. Poi,
senza cellulare, ma portando con sè un coltello da cucina, è uscita in
auto con il primogenito Lorenzo Zeus e ha raggiunto un argine del Po in
una sperduta zona golenale, in località Fogarino, e nel primo pomeriggio
c'è stato il secondo omicidio.
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giovedì 7 dicembre 2017
Gerusalemme, Netanyahu: "Altri Paesi seguiranno Trump". Hamas lancia intifada. Scontri e poteste: più di 100 feriti
Autorità palestinesi proclamano lo sciopero generale. Preoccupazione internazionale per la decisione Usa
TEL AVIV - "Sono in contatto con molti Stati che hanno intenzione di spostare le loro sedi diplomatiche a Gerusalemme. Anche prima degli Stati Uniti". A dirlo è il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che dopo giorni, per la prima volta, ha commentato la decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme capitale d'Israele, spostando lì l'ambasciata Usa di Tel Aviv. Quali siano questi Paesi, non lo ha specificato. Ma mercoledì 6 dicembre, sia il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte sia la Repubblica Ceca, hanno espresso la volontà di riconoscere Gerusalemme ovest, capitale del Paese. Il premier israeliano ha continuato dicendo che Donald Trump con questa mossa "è entrato per sempre nella storia di Gerusalemme".
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TEL AVIV - "Sono in contatto con molti Stati che hanno intenzione di spostare le loro sedi diplomatiche a Gerusalemme. Anche prima degli Stati Uniti". A dirlo è il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che dopo giorni, per la prima volta, ha commentato la decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme capitale d'Israele, spostando lì l'ambasciata Usa di Tel Aviv. Quali siano questi Paesi, non lo ha specificato. Ma mercoledì 6 dicembre, sia il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte sia la Repubblica Ceca, hanno espresso la volontà di riconoscere Gerusalemme ovest, capitale del Paese. Il premier israeliano ha continuato dicendo che Donald Trump con questa mossa "è entrato per sempre nella storia di Gerusalemme".
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Pyeongchang, Vonn a Cnn: "Invito da Trump dopo l'oro? Assolutamente no!
Avvelenamenti da tallio in Brianza, nell'albero genealogico il disegno criminale del 27enne arrestato
Nelle carte dell'inchiesta, l'albero genealogico e i legami di parentela nella famiglia di Mattia Del Zotto arrestato per triplice omicidio e cinque tentati omicidi - LEGGI L'ARTICOLO
Il pedaggio per l’Aosta-Courmayeur aumenterà del 14%, l’ira di Viérin: “Stop a un ritocco indegno”
La Regione vuole fermare l’aumento previsto dalla Rav, oggi è in programma il Consiglio di amministrazione
Il 2018 porterà con sé vigorosi aumenti dei pedaggi autostradali che lo stesso presidente della Regione ha definito stamattina «indegni».
Laurent Viérin ha annunciato oggi in Consiglio Valle che la Rav, la
società che gestisce la tratta Aosta-Courmayeur della A5, ha intenzione
di aumentare nel nuovo anno il pedaggio del 14 per cento:
«Oggi - ha spiegato Viérin - è prevista la convocazione del consiglio
di amministrazione della Rav. Facendoci interpreti come governo delle
istanze emerse in quest’aula, abbiamo indirizzato ieri una nota ai
rappresentanti regionali che siedono nel cda Rav per rappresentare la nostra contrarietà agli aumenti che si prospettano fissati sul 14 per cento.
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Ddaniele Mammoliti
Aosta
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Ultime ore tranquille, poi il MALTEMPO si risveglierà su molte regioni
Nei prossimi giorni l'atmosfera tenderà a risvegliarsi sulla nostra Penisola: arriveranno piogge, venti forti e neve a bassa quota prima al centro e poi anche al nord...
Ultime ore di alta pressione in Italia. L'immagine satellitare di questa mattina mostra la nostra Penisola sgombra da nuvolosità significativa, a parte nubi basse che agiscono tra la Liguria e l'alta Toscana.
Osservando però sulla sinistra dell'immagine, si notano diverse perturbazioni che nei prossimi giorni prenderanno di mira l'Europa centro-occidentale e l'Italia.La prima sta già interessando la Francia e agirà sulla nostra Penisola nella giornata di domani (venerdì 8 dicembre).
La seconda è ancora in pieno Atlantico e si farà sentire in Italia tra lunedì 11 e martedì 12 dicembre, con la neve che potrebbe cadere anche in pianura al nord; al centro e parte del meridione arriveranno invece intense piogge.
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MALTEMPO: FOCUS sulla perturbazione di VENERDI 8 dicembre (le mappe)
WEEKEND: due stime sul calo della temperatura e sui valori che sarà possibile raggiungere al suolo
martedì 5 dicembre 2017
Sestri Levante: ucciso «per soldi» al secondo tentativo, arrestati la moglie e il nuovo compagno
Sestri Levante - Attirato in un vero e proprio agguato e ucciso a sangue freddo per una questione di soldi. La svolta per l’omicidio di Antonio Olivieri
, l’imbianchino di Sestri Levante di 50 anni strangolato con tre fascette da elettricista due settimane fa nello scantinato del suo palazzo di viale Roma, è arrivata nelle ultime ore.
Nella notte squadra mobile ha arrestato la moglie Gesonita Barbosa, 35 anni, disoccupata di origini brasiliane e il suo nuovo compagno Paolo Ginocchio, 45 anni, ex barista, ora montatore di mobili a chiamata, residente a Cogorno nell’entroterra di Lavagna.
L’arresto è avvenuto su ordine di custodia cautelare chiesta dal pubblico ministero Piercarlo Di Gennaro. La donna è stata portata nel carcere di Pontedecimo, mentre l’uomo in quello di Marassi.
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Nella notte squadra mobile ha arrestato la moglie Gesonita Barbosa, 35 anni, disoccupata di origini brasiliane e il suo nuovo compagno Paolo Ginocchio, 45 anni, ex barista, ora montatore di mobili a chiamata, residente a Cogorno nell’entroterra di Lavagna.
L’arresto è avvenuto su ordine di custodia cautelare chiesta dal pubblico ministero Piercarlo Di Gennaro. La donna è stata portata nel carcere di Pontedecimo, mentre l’uomo in quello di Marassi.
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Tallio in una tisana nella casa degli intossicati
Due anziani ancora ricoverati, tre i morti nella stessa famiglia
Tracce di tallio in quantità superiore alla soglia minima di sicurezza sono state trovate in una tisana 'campionata' a casa di Alessio Palma e Maria Lina Pedon, coniugi ultraottantenni di Nova Milanese (Monza) ricoverati da metà novembre per avvelenamento da tallio. I due anziani sono gli ultimi due casi, in ordine di tempo, che si sono verificati all'interno della stessa famiglia, nella quale sono morte tre persone e cinque in totale sono finite in ospedale. La tisana "al tallio", contenuta in una terrina priva di marca e di indicazioni circa la provenienza, è stata 'campionata' dai tecnici dell'Agenzia Tutela Salute per la provincia di Monza e Brianza, nel corso dell'ultimo sopralluogo effettuato dai carabinieri.
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Centro di documentazione della Benedicta: la parola ai sindaci e alle Unioni montane
Oggi alle 18,30 seduta del Consiglio del Parco aperta agli amministratori locali: si decide se firmare o meno l'accordo con Provincia e Regione sugli ulteriori 750 mila euro e sulla gestione dell'”ecomostro”.
Sul futuro del centro di documentazione della Benedicta, a Capanne di Marcarolo (Bosio) le Aree protette dell’Appennino Piemontese (l’ex Parco Capanne) oggi ascolteranno i sindaci dei sette Comuni dell’area protetta. È infatti convocata a Bosio alle 18,30 la seduta del Consiglio dell’ente alla quale sono stati inviati gli amministratori di Bosio, Mornese, Lerma, Casaleggio, Voltaggio, Gavi e Tagliolo nonché i presidenti delle Unioni montane Val Lemme e Dal Tobbio al Colma e la Provincia. L’orientamento dei consiglieri del Parco, già espresso in due sedute, è quello di fermare i lavori di questo cantiere aperto nel 2011 sotto i ruderi della ex cascina, nel sacrario della Resistenza, finora costato 750 mila euro e fermo per carenza di fondi. Provincia e Regione ne hanno annunciati altrettanti ma per una destinazione che non piace al Parco, cioè una sorta di archivio di documenti sulla Benedicta e la Resistenza, collocato a 700 metri d’altitudine e quindi poco fruibile per la maggior parte dell’anno.
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Addio a Giuseppe Ingrassia “clochard dagli occhi buoni”
Giuseppe Ingrassia se n’è andato in silenzio nei giorni scorsi a 60
anni, così come silenziosa e discreta è stata tutta la sua vita.
Tutti, a Novi Ligure e a Serravalle, lo conoscevano. Immigrato siciliano, pur affetto da una lieve disabilità psichica, non si perse mai d’animo e si prestò per svolgere lavori saltuari dovunque lo chiamassero. Da giovane collaborò per anni come attacchino per diverse imprese di onoranze funebri.
La sua immagine rimane infatti legata, al ricordo degli “anta”, a un ragazzo trasandato che circolava per la città su una bicicletta nera, trasportando l’immancabile secchio di colla e il rotolo dei manifesti mortuari.
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Tutti, a Novi Ligure e a Serravalle, lo conoscevano. Immigrato siciliano, pur affetto da una lieve disabilità psichica, non si perse mai d’animo e si prestò per svolgere lavori saltuari dovunque lo chiamassero. Da giovane collaborò per anni come attacchino per diverse imprese di onoranze funebri.
La sua immagine rimane infatti legata, al ricordo degli “anta”, a un ragazzo trasandato che circolava per la città su una bicicletta nera, trasportando l’immancabile secchio di colla e il rotolo dei manifesti mortuari.
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lunedì 4 dicembre 2017
Inchiesta: i lavori meno pagati 04 dicembre 2017 Dai camerieri ai fattorini, quei mestieri da schiavi da 4 euro l’ora
Torino - Li chiamano lavori “low cost”,
però sono low cost solo per i datori di lavoro. Per migliaia di persone
in tutt’Italia si tratta di mestieri faticosi e pagati male, malissimo.
Una top ten di occupazioni da incubo, messa assieme da La Stampa-Il Secolo XIX incrociando
ultimi studi ufficiali, dati sui minimi di settore, interviste con
sindacati e lavoratori. Sono i «settori con retribuzione media annua più
bassa» censiti a novembre dall’Inps. È la «paga minima oraria di
settore in Italia», secondo le medie dei vari contratti del settore
elaborate su dati Istat-Fls (per esempio, operaio manifatturiero 9,47
euro l’ora, lavoratore edile 8,55). Ne è uscita la fotografia di un
mondo con poche regole e ancora meno tutele.
Non esiste un
salario minimo stabilito per legge, solo la contrattazione collettiva.
Che però spesso viene aggirata. E anche gli stessi contratti sono una
giungla: con i braccianti agricoli la paga cambia da provincia a
provincia. «Almeno il 12 % dei lavoratori sono sottopagati rispetto ai
minimi orari di settore», sostiene Andrea Garnero, economista dell’Ocse.
E questo stando solo nell’alveo dei contratti “regolari”. Agricoltura,
ristorazione, alberghiero, attività sportive e culturali sono i settori
più spremuti. Ma chi sono questi lavoratori a prezzi stracciati, nuovi
schiavi del cosiddetto “turbocapitalismo”? Li trovi al ristorante come
lavapiatti o in casa, come fattorini. Macinano chilometri in bici o sul
furgone, spesso con contratti atipici, o con contratti regolari sulla
carta ma di fatto svuotati nella pratica. Sbarcare il lunario è una
impresa. Sia Marco, cameriere di catering, sia Enrico, fattorino in
bici, valgono meno di 7 euro l’ora. E non c’è capacità o conoscenza che
tenga.
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Call center “aggressivi”, il videoforum col Secolo XIX
Genova - Per contrastare
il fenomeno del telemarketing aggressivo, le telefonate che ci giungono
ogni giorno, continuamente, a ogni ora, per proporci offerte, sconti,
servizi, nuove forniture, potrebbe arrivare presto una nuova legge con
regole precise. ma attenzione, mancano poche settimane e il rush finale
in parlamento sarà al cardiopalma per giungere all’approvazione.
Intanto però com’è possibile provare a difendersi con le regole attuali?
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