mercoledì 31 gennaio 2018
Euro rari da collezione: se li avete, possedete una fortuna
Attenzione a trattare con superficialità le monetine da un centesimo o a liberarsi in fretta degli spiccioli. In circolazione ci sono delle monete da 1 centesimo o da 2 euro che valgono parecchio: stiamo parlando delle monete commemorative create appositamente in occasioni speciali, rilasciate a partire dal 2004. Prima di disfarsene al supermercato o di conservarle in un salvadanaio, è sempre meglio guardarle con attenzione: è possibile incappare in due euro che ne valgono 1500 o in 1 centesimo con la Mole Antonelliana e ritrovarsi con almeno 2.500 euro in tasca da un momento all’altro.
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martedì 30 gennaio 2018
Nel 2017 il Piemonte perde quasi mille imprese
In base ai dati delle Camere di commercio, in Piemonte nel 2017 sono
nate 25.011 aziende. Al netto delle 25.976 cessazioni, il saldo è
risultato negativo di 965 unità.
PIEMONTE – Per il sesto anno consecutivo il Piemonte perde imprese. In base ai dati delle Camere di commercio, nel 2017 sono nate 25.011 aziende in Piemonte, a fronte delle 26.447 nuove iscrizioni registrate nel corso del 2016. Al netto delle 25.976 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio, in leggero aumento rispetto alle 26.966 del 2016), il saldo è risultato negativo di 965 unità.
Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine dicembre 2017 al Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 436.043 unità, confermando il Piemonte in 7ª posizione tra le regioni italiane, con oltre il 7,2% delle imprese nazionali.
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PIEMONTE – Per il sesto anno consecutivo il Piemonte perde imprese. In base ai dati delle Camere di commercio, nel 2017 sono nate 25.011 aziende in Piemonte, a fronte delle 26.447 nuove iscrizioni registrate nel corso del 2016. Al netto delle 25.976 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio, in leggero aumento rispetto alle 26.966 del 2016), il saldo è risultato negativo di 965 unità.
Lo stock di imprese complessivamente registrate a fine dicembre 2017 al Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 436.043 unità, confermando il Piemonte in 7ª posizione tra le regioni italiane, con oltre il 7,2% delle imprese nazionali.
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Vicenza, trovati nel garage di un portalettere 600 chili di posta non recapitata
Vicenza - Da almeno otto anni, a partire dal 2010, ha nascosto
parte della corrispondenza che da dipendente delle Poste Italiane
avrebbe dovuto consegnare. Ora un portalettere «infedele», un 56enne di
origini napoletane residente in provincia di Vicenza, è stato denunciato
dalla Polizia del capoluogo berico.
Gli investigatori hanno trovato più di mezza tonnellata, precisamente 573 chilogrammi, di invii postali nascosti all’interno del suo garage ma anche nella sua abitazione. Per il compartimento della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Venezia si tratta del più ingente sequestro di materiale postale mai effettuato in Italia.
Gli agenti hanno trovato pubblicità relativa alle elezioni regionali 2010, edizioni delle Pagine Bianche 2013-2014, posta commerciale di Onlus sino a una serie di plichi ancora sigillati con il nastro in plastica bianca di Poste Italiane. Ma anche lettere di banche, comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, bollette telefoniche e dell’Enel, contravvenzioni, comunicazioni della Rai, il tutto indirizzati ad enti, aziende e privati.
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Gli investigatori hanno trovato più di mezza tonnellata, precisamente 573 chilogrammi, di invii postali nascosti all’interno del suo garage ma anche nella sua abitazione. Per il compartimento della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Venezia si tratta del più ingente sequestro di materiale postale mai effettuato in Italia.
Gli agenti hanno trovato pubblicità relativa alle elezioni regionali 2010, edizioni delle Pagine Bianche 2013-2014, posta commerciale di Onlus sino a una serie di plichi ancora sigillati con il nastro in plastica bianca di Poste Italiane. Ma anche lettere di banche, comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, bollette telefoniche e dell’Enel, contravvenzioni, comunicazioni della Rai, il tutto indirizzati ad enti, aziende e privati.
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L'alta pressione si scosta, da giovedì moderate perturbazioni in transito
Ancora nebbie sparse al nord, velature sulle Alpi orientali. Nubi basse su Liguria e parte del Tirreno, per il resto tempo buono. Mercoledì ulteriore aumento delle nubi sui versanti tirrenici, giovedì transito di una moderata perturbazione al nord e al centro con fenomeni su nord-est e centrali tirreniche, in trasferimento venerdì al sud. Sabato tempo migliore, domenica nuova perturbazione con effetti da valutare.
SITUAZIONE: l'alta pressione si indebolisce e
consentirà a breve il passaggio di alcuni impulsi perturbati provenienti
dal nord Europa, in un contesto variabile. Attualmente è ancora
presente nebbia su molte zone della Valpadana sino alla Romagna, mentre
delle velature sono in transito sulle Alpi orientali. Nubi basse si
segnalano tra la Liguria e l'alto Tirreno.
EVOLUZIONE: mercoledì verrà richiamata aria
ulteriormente umida sul Tirreno, segnale dell'avvicinamento del fronte
che giovedì interesserà nord-est e regioni centrali tirreniche e che
venerdì attraverserà il meridione. Previsto un calo del limite delle
nevicate sulle Alpi centrali ed orientali sin verso gli 800-1000m.
FINE SETTIMANA:
secondo il modello americano sabato ci sarà un intervallo di tempo più
tranquillo mentre per domenica è atteso un nuovo moderato
peggioramento, che si prolungherà anche nella giornata di lunedì,
determinando precipitazioni anche nevose a quote collinari al nord e
lungo la dorsale appenninica del centro.
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Tendenza a 15 giorni: TENDENZA meteo. Avvio di febbraio con probabile perturbazione dal Nord Europa
Cinema Moderno, si apre giovedì con Tom Hanks e Meryl Streep
NOVI LIGURE (AL) – Giovedì 1° febbraio, ore 17.00. Segnatevelo in agenda, perché quel
giorno a Novi Ligure succederà qualcosa che non accade da ormai 12
anni: la proiezione di un film in una vera e propria sala
cinematografica. L’appuntamento è in via Girardengo, al Multisala Moderno appena finito di restaurare.
«Stamattina abbiamo ricevuto la visita della commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo ed è andato tutto bene», spiega il titolare Alberto Passalacqua [nella foto]. L’apertura ufficiale sarà giovedì 1° febbraio, ma già mercoledì pomeriggio sarà possibile fare un “giro turistico” nella struttura ed accedere alla prevendita dei biglietti.
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«Stamattina abbiamo ricevuto la visita della commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo ed è andato tutto bene», spiega il titolare Alberto Passalacqua [nella foto]. L’apertura ufficiale sarà giovedì 1° febbraio, ma già mercoledì pomeriggio sarà possibile fare un “giro turistico” nella struttura ed accedere alla prevendita dei biglietti.
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lunedì 29 gennaio 2018
Pompeiana, il sindaco si inventa una strada per dare la residenza a un clochard
Pompeiana (IM) - Il sindaco di un piccolo borgo ligure, Pompeiana
(Imperia), Pasquale Restuccia, ha creato una strada ad hoc per dare la
residenza a un clochard italiano di circa 40 anni e permettergli di
accedere a una serie di servizi dei quali non avrebbe potuto beneficiare
in mancanza di domicilio.
«Me lo permette la legge - ha spiegato il sindaco -. Questa persona da qualche mese vive a Pompeiana in un’autorimessa; mi è stata segnalata dai residenti e ho ritenuto opportuno dargli una mano». La nuova strada si chiama Largo Comunale. Essendo regolarmente residente l’uomo potrà accedere ai servizi sociali e partecipare a un bando per l’assegnazione di un alloggio. In base alla legge 1228/1954, il sindaco ha creato «un’area di `circolazione comunale´ convenzionale e territorialmente non esistente chiamata Largo Comunale».
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«Me lo permette la legge - ha spiegato il sindaco -. Questa persona da qualche mese vive a Pompeiana in un’autorimessa; mi è stata segnalata dai residenti e ho ritenuto opportuno dargli una mano». La nuova strada si chiama Largo Comunale. Essendo regolarmente residente l’uomo potrà accedere ai servizi sociali e partecipare a un bando per l’assegnazione di un alloggio. In base alla legge 1228/1954, il sindaco ha creato «un’area di `circolazione comunale´ convenzionale e territorialmente non esistente chiamata Largo Comunale».
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Anziano travolto e ucciso da Suv a Milano: l’autista ubriaco, con patente sospesa e senza assicurazione
L'omicida, il 44enne Alessandro Ghezzi, è stato arrestato due ore e mezza dopo. Era già a casa, gli abiti insanguinati. Aveva bevuto quasi quattro volte oltre il limite. Disoccupato, guidava ad alta velocità con la patente sospesa e senza assicurazione
I silenzi del killer insanguinato. Due ore e mezza dopo aver investito, ucciso e abbandonato agonizzante in via Michelino da Besozzo, alle 20.05 di sabato, l’88enne Sandro Orlandi, la polizia locale si è presentata nell’abitazione di Alessandro Ghezzi. È la casa della mamma, dove vive il 44enne disoccupato che campa della pensione della donna. In cortile c’era parcheggiata la macchina dell’incidente, la sua Bmw serie 3 con danni alla carrozzeria causati dalla botta con la vittima; nell’appartamento c’erano i vestiti con ampie tracce ematiche: il corpo dell’anziano, prima di venir scaraventato quindici metri lontano, è «rimbalzato» sul parabrezza e sono state le schegge di vetro a ferire lievemente Ghezzi e lasciar una «conferma» sugli abiti.
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domenica 28 gennaio 2018
Amanda Knox nei college Usa, 9mila dollari per parlare di Meredith
Famiglia della Kercher indignata: 'Cerca solo fama e denaro'
Più di 9 mila dollari per ogni discorso sull'omicidio di Meredith Kercher. Amanda Knox è 'impegnata' in un tour a pagamento nei college americani per parlare del caso del 2007, quando si trovava a Perugia per studiare e la sua coinquilina Meredith e' stata uccisa. Amanda Knox e' stata inizialmente incriminata e poi definitivamente assolta. Amanda ha siglato un contratto con un'agenzia che sta organizzando le sue apparizioni. La decisione di Amanda di raccontare la sua storia non e' ben accolta dalla famiglia Kercher. "Knox dovrebbe pensare alla sua vita senza tornare continuamente su questo caso dal quale ha solo da trarre profitti, in termini di fama e denaro" afferma il legale della famiglia Kercher al Daily Mail.
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sabato 27 gennaio 2018
Maxi tamponamento in A26, inferno in autostrada: la vittima è un giovane di 19 anni del Milanese
Josué Emanuele Martinez Mencu era nato a Legnano e abitava a Cerro
Maggiore. Una ventina i mezzi coinvolti (fra cui due camion) e lunga la
lista dei feriti, secondo i dati diffusi alle 15,30 dalla Regione
Liguria: 29, di cui 3 bambini, ricoverati tutti in ospedali genovesi
Daniele Prato
È un giovane di 19 anni, residente in Lombardia, la vittima del
maxi incidente che si è verificato stamattina, alle 10,20, sulla
carreggiata Sud dell’A26, tra il casello di Masone e lo svincolo con la
A10. La vittima si chiamava Josué Emanuele Martinez Mencu, era nato a Legnano e residente a Cerro Maggiore in provincia di Milano. Una
ventina i mezzi coinvolti (tra cui 2 camion) e lunga la lista dei
feriti, secondo i dati diffusi alle 15,30 dalla Regione Liguria: 29, di
cui 3 bambini, ricoverati tutti in ospedali genovesi. Otto sono
stati trasportati al San Martino (5 in codice rosso, uno in codice
giallo, 2 in codice verde), 4 al Galliera (uno in codice rosso, uno in
codice giallo e 2 verdi), 7 al Villa Scassi (5 in codice giallo e 2 in
codice verde) e 7, tutti in codice giallo, al San Carlo di Voltri. I tre
minori, in codice giallo, sono stati trasferiti al Gaslini.
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Daniele Prato
Ovada (AL)
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Treni vecchi, manutenzione all’osso, conflitti d’interesse. Ecco a voi Trenord, la società che controlla se stessa
Di chi è la colpa del deragliamento di Pioltello costato la vittima a tre passeggere?
È la domanda che, dopo la strage, tv, giornali e gente comune, continuano a farsi. In molti hanno azzardato una risposta, soprattutto la politica, che del deragliamento ha fatto da subito materia di scontro elettorale.
Ma una risposta oggi non è possibile.
Per ora, di sicuro c’è che a causare il deragliamento del treno 10452 partito da Cremona e diretto a Milano-Porta Garibaldi è stata una frattura nei binari, circa 23 cm di rotaia mancante. Lì le due carrozze centrali del convoglio lanciato a 140 km/h sono uscite dai binari e da lì il convoglio ha iniziato una folle corsa lunga 2,6 km, fino al punto dove le carrozze si sono accartocciate su sé stesse. Se è chiaro il fattore scatenante, sono tutte da stabilire cause e responsabilità: quei 23 cm sono saltati via perché non c’è stata la manutenzione dovuta da parte di Rfi, oppure sono stati divelti da un pezzo di treno staccatosi dal convoglio assai datato, e quindi la responsabilità ricade su Trenord? Impossibile dirlo.
Si può invece dire che la linea dell’incidente, la Cremona-Milano, è una delle 10 peggiori d’Italia, come testimonia il rapporto Pendolaria 2017 di Legambiente.
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È la domanda che, dopo la strage, tv, giornali e gente comune, continuano a farsi. In molti hanno azzardato una risposta, soprattutto la politica, che del deragliamento ha fatto da subito materia di scontro elettorale.
Ma una risposta oggi non è possibile.
Per ora, di sicuro c’è che a causare il deragliamento del treno 10452 partito da Cremona e diretto a Milano-Porta Garibaldi è stata una frattura nei binari, circa 23 cm di rotaia mancante. Lì le due carrozze centrali del convoglio lanciato a 140 km/h sono uscite dai binari e da lì il convoglio ha iniziato una folle corsa lunga 2,6 km, fino al punto dove le carrozze si sono accartocciate su sé stesse. Se è chiaro il fattore scatenante, sono tutte da stabilire cause e responsabilità: quei 23 cm sono saltati via perché non c’è stata la manutenzione dovuta da parte di Rfi, oppure sono stati divelti da un pezzo di treno staccatosi dal convoglio assai datato, e quindi la responsabilità ricade su Trenord? Impossibile dirlo.
Si può invece dire che la linea dell’incidente, la Cremona-Milano, è una delle 10 peggiori d’Italia, come testimonia il rapporto Pendolaria 2017 di Legambiente.
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Treno deragliato, operai sorpresi al lavoro in area sequestrata
Nelle prossime ore miglioramento e parentesi anticiclonica sino a fine mese
Le piogge sul nord-ovest finiranno per traslare a ridosso della Sardegna sino ad abbandonare del tutto l'Italia entro la serata. Da domenica a mercoledì bel tempo salvo qualche addensamento al sud e sulle Alpi, oltre a locali situazioni nebbiose sul catino padano. Clima mite per la stagione. Dal primo febbraio probabile affondo perturbato da nord ma con esito ancora incerto.
COMMENTO: si allontanano stamane nei modelli gli
scenari crudi invernali dipinti nei giorni scorsi, segnatamente dal
modello americano, ma l'impressione è che sia ancora tutto in gioco e
ben poco definito. Al momento l'ipotesi più probabile vede l'affondo di
una depressione in discesa dalla Scandinavia per i primi giorni di
febbraio con annessa qualche precipitazione e un moderato calo termico.
Per tutti i dettagli vi rimandiamo all'approfondimento on-line su questo
giornale nel corso del mattino.
SITUAZIONE: nelle prossime ore la saccatura che
ha coinvolto le regioni nord-occidentali evolverà in un vortice
depressionario chiuso in quota che migrerà verso la Sardegna e poi il
nord Africa, allontanandosi dal nostro Paese. Da ovest nel frattempo si
farà strada una lingua anticiclonica che riporterà tempo stabile.
EVOLUZIONE: tempo sostanzialmente stabile sino a
mercoledì 31 tranne addensamenti irregolari al sud, velature nelle Alpi,
nubi basse o nebbie sul catino padano e, a tratti, sulla Liguria.
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ULTIMISSIME meteo: il tempo dal 29 gennaio al 4 febbraio in sintesi!
Kabul, 63 morti e 151 feriti per attacco kamikaze
I talebani rivendicano l'attentato, per portare l'esplosivo è stata usata una ambulanza
Attacco kamikaze a Kabul vicino alla vecchia sede del ministero dell'Interno che ora ospita l'Alto Consiglio di pace (Hpc) e sorge nei pressi di un ospedale e di numerosi negozi. L'attacco suicida, rivendicato dai talebani, ha un bilancio di 63 morti e 151 feriti secondo quanto reso noto da fonti ministeriali nella capitale afghana.
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Espropriati e beffati dal Terzo valico: “Mai visti i soldi che ci spettano”.
Dopo sei anni di battaglie e dopo aver ceduto le loro proprietà a Cociv e
Rfi, devono ancora ricevere le somme: “Ci hanno detto che sono stati
depositati ma non li abbiamo ricevuti”
Sarebbero in molti, dopo quasi sei anni di battaglie attraverso presidi popolari, avvocati e trattative, i cittadini che, espropriati da Cociv e Rfi per i lavori del Terzo valico, non hanno ancora visto un soldo. Nell’estate del 2012 il Cociv fece la sua comparsa in Valle Scrivia, a Libarna, nel Comune di Serravalle Scrivia, con i suoi tecnici ma davanti ai cancelli della villa di Jole Perassolo, la prima espropriata, trovò decine di manifestanti decisi a bloccare, come poi avvenne, le prime procedure di esproprio. Nelle settimane precedenti, senza alcun preavviso, furono decine le famiglie che ricevettero la lettera con la quale si annunciava che parte di terreni, cortili, giardini sarebbero stati presi per la realizzazione dei lavori del Terzo valico, sia stradali che per i cantieri. All’inizio, l’opposizione fu quasi totale, anche perché i soli a spiegare cosa stava succedendo a queste persone erano i comitati No Tav, che riuscirono a far rinviare di mesi le procedure. Alla fine, i proprietari hanno ceduto, anche perché, dal punto di vista legale, il Cociv e Rfi avevano il coltello dalla parte dei manico. Oltretutto, le due società misero sul piatto un bel po’ di soldi, almeno in alcuni casi.
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Sarebbero in molti, dopo quasi sei anni di battaglie attraverso presidi popolari, avvocati e trattative, i cittadini che, espropriati da Cociv e Rfi per i lavori del Terzo valico, non hanno ancora visto un soldo. Nell’estate del 2012 il Cociv fece la sua comparsa in Valle Scrivia, a Libarna, nel Comune di Serravalle Scrivia, con i suoi tecnici ma davanti ai cancelli della villa di Jole Perassolo, la prima espropriata, trovò decine di manifestanti decisi a bloccare, come poi avvenne, le prime procedure di esproprio. Nelle settimane precedenti, senza alcun preavviso, furono decine le famiglie che ricevettero la lettera con la quale si annunciava che parte di terreni, cortili, giardini sarebbero stati presi per la realizzazione dei lavori del Terzo valico, sia stradali che per i cantieri. All’inizio, l’opposizione fu quasi totale, anche perché i soli a spiegare cosa stava succedendo a queste persone erano i comitati No Tav, che riuscirono a far rinviare di mesi le procedure. Alla fine, i proprietari hanno ceduto, anche perché, dal punto di vista legale, il Cociv e Rfi avevano il coltello dalla parte dei manico. Oltretutto, le due società misero sul piatto un bel po’ di soldi, almeno in alcuni casi.
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Cranberries, cantante morta per overdose di Fentanyl
Dolores O'Riordan sarebbe morta per avvelenamento da Fentanyl, la
sostanza che ha ucciso Prince e Michael Jackson. Sono queste le
indiscrezioni del Santa Monica Observer a dieci giiorni
dalla morte della cantante dei Cranberries mentre si aspettano ancora i
risultati degli esami tossicologici condotti sul corpo della 47enne.
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Risarcimenti alluvione, la Regione Liguria perde 15 milioni perché non legge le mail
Il Dipartimento Nazionale di
Protezione civile ha segnalato ben tre volte la disponibilità alla pec
del presidente Giovanni Toti: invano. Il Governatore risponde: "Abbiamo
già rimediato", ma è investito dalle polemiche
di MICHELA BOMPANIQuindici milioni di euro pubblici per risarcire le imprese liguri che hanno subìto le alluvioni 2013- 2015 erano già stanziati dal governo: alle imprese, però, non sono mai arrivati. La Regione Liguria li ha « di fatto, persi » per sempre. Perché? Perché la presidenza della Regione Liguria non legge le mail. Neppure quelle che il Dipartimento nazionale di Protezione civile, l’estate scorsa, ha inviato per offrire proprio alla Regione quei quindici milioni di euro e in cui spiegava come fare per ottenerli. Inviate all’indirizzo presidente@ pec. regione. liguria. it e dunque indirizzate direttamente a Giovanni Toti l’opportunità di ricevere questi finanziamenti straordinari per aiutare le imprese colpite dai disastri. Tre mail: cui nessuno, però, ha mai risposto.
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venerdì 26 gennaio 2018
Rincari Tim, Vodafone, Wind e Tre Italia: ecco cosa sta succedendo
#tim, #wind, Tre e #vodafone
torneranno alla fatturazione mensile da marzo/aprile ma alzeranno le
tariffe dell’8%. In questi giorni gli operatori stanno inviando gli
avvisi ai propri clienti sul cambiamento futuro ma con la postilla di
aumenti tariffari. Ebbene, con le bollette a 28 giorni gli operatori
incassavano 13 mensilità, ora obbligati a tornare alla fatturazione mensile [VIDEO]
per non incorrere in sanzioni, hanno deciso di alzare le tariffe per
non perdere il guadagno. Tutto ciò ha provocato un mare di polemiche sui
Social, dove tantissimi abbonati stanno protestando contro questi
aumenti ingiustificati.
Tramite una nota ha segnalato che le compagnie telefoniche [VIDEO] hanno deciso di aumentare i costi per la telefonia fissa e mobile per aggirare la legge, promettendo di segnalare l'abuso all'Autorità garante. E c’è di più, Federcontribuenti invita tutti i clienti a scioperare e sospendere le offerte. Di recente anche il Pd ha inviato un esposto ad Antitrust e Agcom.
È poi intervenuto il Codacons, accusando Tim, Wind, Tre e Vodafone di aver aumentato le tariffe nello stesso momento e nelle medesime misure, annullando tutti i vantaggi per i consumatori con il ritorno alla fatturazione mensile. Il Codacons sottolinea il peggioramento delle condizioni contrattuali per i clienti e rispetto a quanto dichiarato da Federcontribuenti, in merito allo sciopero e l’abbandono delle offerte, ritiene che in queste condizioni il consumatore non troverà di meglio, considerato che tutti gli operatori hanno aumentato le tariffe.
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La burla di Tim, Wind, Tre e Vodafone al danno del consumatore
A rincarare la dose è Federcontribuenti.Tramite una nota ha segnalato che le compagnie telefoniche [VIDEO] hanno deciso di aumentare i costi per la telefonia fissa e mobile per aggirare la legge, promettendo di segnalare l'abuso all'Autorità garante. E c’è di più, Federcontribuenti invita tutti i clienti a scioperare e sospendere le offerte. Di recente anche il Pd ha inviato un esposto ad Antitrust e Agcom.
È poi intervenuto il Codacons, accusando Tim, Wind, Tre e Vodafone di aver aumentato le tariffe nello stesso momento e nelle medesime misure, annullando tutti i vantaggi per i consumatori con il ritorno alla fatturazione mensile. Il Codacons sottolinea il peggioramento delle condizioni contrattuali per i clienti e rispetto a quanto dichiarato da Federcontribuenti, in merito allo sciopero e l’abbandono delle offerte, ritiene che in queste condizioni il consumatore non troverà di meglio, considerato che tutti gli operatori hanno aumentato le tariffe.
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Fastweb: si passa alla fatturazione mensile, le novità per gli abbonati
Samsung Galaxy S9, ciò che c'è da sapere ad un mese dalla presentazione
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giovedì 25 gennaio 2018
Deraglia un treno nel Milanese, due morti e dieci feriti gravi
L’incidente tra Pioltello e Segrate. Il convoglio Trenord partito da
Cremona era diretto a Porta Garibaldi. Soccorsi al lavoro per estrarre
le persone dalle lamiere
Grave incidente ferroviario alle porte di Milano. Questa mattina, poco prima delle 7, un treno delle ferrovie Trenord è deragliato all’altezza di Seggiano di Pioltello. Il bilancio, diffuso dal 118, è pesantissimo e potrebbe essere destinato a salire: due morti e dieci feriti in gravi condizioni. Altre cento persone sono rimaste coinvolte in modo lieve e sono state ricoverate in codice verde. Il regionale 10452 era partito da Cremona ed era diretto a Milano Porta Garibaldi con centinaia di pendolari a bordo.
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Aggiornamento:
Grave incidente ferroviario alle porte di Milano. Questa mattina, poco prima delle 7, un treno delle ferrovie Trenord è deragliato all’altezza di Seggiano di Pioltello. Il bilancio, diffuso dal 118, è pesantissimo e potrebbe essere destinato a salire: due morti e dieci feriti in gravi condizioni. Altre cento persone sono rimaste coinvolte in modo lieve e sono state ricoverate in codice verde. Il regionale 10452 era partito da Cremona ed era diretto a Milano Porta Garibaldi con centinaia di pendolari a bordo.
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Aggiornamento:
Treno deragliato a Pioltello: tre i morti. Quarantasei feriti, 4 gravi
In fiamme il monastero della Sacra di San Michele
Monumento simbolo della Regione Piemonte e luogo che ha ispirato lo scrittore Umberto Eco per il best-seller Il nome della Rosa
Gianni Giacomino
«Io per la Sacra sono disposto a morire». I bagliori gli
illuminano il volto mentre guarda lassù, sul tetto che brucia come il
monastero descritto da Umberto Eco del Nome della Rosa. Padre Giuseppe
Bagatini, 82 anni, rettore del monastero, indossa un cappotto blu per
coprire la vestaglia, sulla testa e un berretto di lana scura. «Vivo qui
da quindici anni. Avevamo appena finito di cenare quando abbiamo visto
il fumo». Ha lasciato il monastero insieme agli altri due padri
rosminiani che abitano l’Abbazia, Joseph Vinod e Camillo Modesto. «Ero
andato a preparare le cose per la messa di domani e mi sarei andato a
dormire - racconta - Avevo acceso il computer che a un tratto si è
spento. Era saltata la corrente. Ho guardato fuori dalla finestra e ho
visto che eravamo avvolti da una nebbia. Quando ho capito che invece era
fumo, abbiamo subito dato l’allarme».
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Gianni Giacomino
inviato a Sant’Ambrogio
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mercoledì 24 gennaio 2018
Peggioramento in arrivo sulla Liguria, neve a quote collinari sul basso Piemonte
E' confermato il peggioramento che andrà a colpire il Nord Italia nelle prossime ore, ad iniziare già dal pomeriggio di domani, giovedì 25 Gennaio. Si tratterà inizialmente di una fase pre-frontale con precipitazioni solo di debole intensità sul settore di nord-ovest, nevose mediamente oltre i 1000-1200m sulle Alpi.
Il fronte perturbato vero e proprio dovrebbe giungere sulla Liguria ed il Nord Ovest, tra la giornata di venerdì e le prime ore di sabato. La formazione di un minimo di bassa pressione tra il Mar di Corsica ed il Mar Ligure, favorirà una recrudscenza del maltempo su Piemonte, Liguria, e Lombardia e possibilità di precipitazioni anche localmente intense, nevose fin sotto i 1000.
Tra venerdì e sabato, le preciitazioni più intense colpiranno il settore di nord-ovest con neve fino a 600m nel Cuneese, ed attorno ai 900-1000 metri dell'Appennino Ligure. Qualche fiocco fino a quota 700-800m non è escluso anche in Val Bormida.
La mattinata di sabato 27 gennaio sarà ancora interessata da moderato maltempo con piogge diffuse su buona parte del Centro-Nord Italia.
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Freddo e gelo con l'avvio di Febbraio, "GFS18" crede nell'arrivo del burian dalla Russia
Neve
Mentre qui la neve la stiamo vedendo col binocolo, sulle Alpi è tutta un'altra musica.
Grazie al passaggio di continue perturbazioni verso il centro Europa e i Balcani, la catena alpina (soprattutto nelle zone più verso i confini esteri) si prende "addosso" tutte le correnti da nordovest e da nord (proteggendo la Valpadana), con nevicate a tratti anche record.
Sicuramente una grande cosa per i ghiacciai, ma anche per la pianura visto che potenzialmente è una buona riserva idrica per l'estate...
Nella foto siamo a Livigno.
Grazie al passaggio di continue perturbazioni verso il centro Europa e i Balcani, la catena alpina (soprattutto nelle zone più verso i confini esteri) si prende "addosso" tutte le correnti da nordovest e da nord (proteggendo la Valpadana), con nevicate a tratti anche record.
Sicuramente una grande cosa per i ghiacciai, ma anche per la pianura visto che potenzialmente è una buona riserva idrica per l'estate...
Nella foto siamo a Livigno.
Livigno, vacanza nelle camere di ghiaccio: un brivido che piace
Valanghe, incubo sulle Alpi. Turisti evacuati con gli elicotteri
Autobombe a Bengasi, tra le vittime i vertici dell’Intelligence del generale Haftar
Due autobombe sono esplose a Bengasi ieri sera, uccidendo almeno
22 persone e ferendone 43. Tra le vittime esponenti dei vertici della
sicurezza libica: ucciso il capo delle unità investigative, feriti il
capo dell’intelligence e un dirigente del direttorato della sicurezza.
L’attentato sarebbe opera di una cellula terroristica dello Shura
Council of Benghazi Revolutionary, coalizione di milizie integraliste
islamiche tra cui la più nota è Ansar al-Sharia ma che comprende anche
la brigata 17 Febbraio, la brigata Rafallah al-Sahati e altri gruppi
terroristici..
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Afghanistan, attacco a Save the Children. Il bilancio: 2 morti e almeno 11 feriti
Un commando armato ha attaccato oggi la sede della ong Save The Children a Jalalabad City, capoluogo della provincia di Nangarhar, nell’Est dell’Afghanistan. Il bilancio provvisorio è di almeno due morti e undici feriti.
«Siamo devastati dalla notizia dell’attacco all’ufficio
di Save the Children nella città di Jalalabad, in Afghanistan, dove
questa mattina un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nel nostro
compound. - è la dichiarazione della Ong in una nota - L’attacco é
avvenuto intorno alle ore 9 locali, l’alba in Italia. La nostra prima
preoccupazione è la sicurezza del nostro staff. Siamo in attesa di
ricevere ulteriori informazioni dal nostro team e, considerando che la
situazione è ancora in fase di evoluzione, non siamo al momento in grado
di fornire ulteriori informazioni».
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martedì 23 gennaio 2018
Giappone: vulcano in eruzione. Pioggia di sassi su pista da sci, un morto
Almeno 16 persone sono rimaste ferite in una località sciistica giapponese nel distretto di Agatsuma District. Il vulcano Kusatsu-Shirane è tornato attivo dopo 35 anni
Un soldato, impegnato in un allenamento sulla pista da sci, è morto e almeno 16 persone (tra cui 6 militari che si stavano allenando) sono rimaste ferite a causa dell'eruzione di un vulcano in una località sciistica giapponese nel distretto di Agatsuma District (centro): lo riporta l'Agenzia meteorologica del Paese.
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Uccide la moglie, spara sui passanti e poi si toglie la vita
Far west a Bellona IL VIDEO DEGLI SPARI L'uomo, armato di un fucile, ha sparato dal balcone della sua abitazione: ferite 5 persone
Si è ucciso con un colpo di pistola al capo Davide Mango, l'uomo che nel
pomeriggio ha seminato il terrore a Bellona, nel Casertano, ammazzando
la moglie e ferendo cinque persone.
E' stato un far west: il
48enne, ex guardia giurata, un passato di sostenitore di Forza Nuova, in
preda ad un raptus ha prima ammazzato la moglie Anna Carusone, di 45
anni, poi ha sparato diversi colpi di fucile e di pistola dal balcone
ferendo cinque persone. La figlia di 14 anni è riuscita a salvarsi dalla
furia del padre e a fuggire in strada; qui ha urlato disperata: "Mamma è
a terra per le scale". Poi è rimasta sotto choc.
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