lunedì 6 agosto 2018
Cade in grotta: speleologo ferito e prigioniero a 200 metri di profondità
ALTO FRIULI (Udine) - Uno speleologo triiestino, S.G., ha subito un infortunio in una grotta in esplorazione sotto la cima del Monte Canin a quota 2200 metri, in Alto Friuli. L’allarme è arrivato intorno alle 16 di oggi, sabato 4 agosto. L’uomo è caduto per una ventina di metri e ha subito un trauma cranico. Si trova a circa 200 metri di profondità.
Il Soccorso Speleologico sì è attivato subito e sul posto è arrivato l’elicottero della Protezione civile Fvg e anche una squadra disostruzioni: l’ingresso alla grotta, infatti, presenta alcune strettoie. Si sta anche portando sul posto il medico specializzato nei soccorsi in grotta.
Proseguono nella notte le operazioni di soccorso nelle viscere del del Monte Canin, nelle Alpi Giulie. Il Soccorso Alpino e Speleologico è al lavoro con la squadra dei sanitari composta dal medico specializzato speleologo - prelevato in Slovenia con l’elicottero della Protezione Civile - e da un infermiere che sono entrati nella grotta e si spera che siano già riusciti a raggiungere il ferito. Nel frattempo la squadra alpina del CNSAS FVG ha liberato dall’esterno un secondo varco d’ingresso, che era ostruito dal ghiaccio, per avere una eventuale seconda possibilità di passaggio.
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venerdì 3 agosto 2018
Napoli, spari contro ambulante senegalese
È successo vicino alla stazione ferroviaria della città. L’uomo, di 22 anni, è stato raggiunto da un colpo di pistola esploso da due sconosciuti a bordo di uno scooter
Un ambulante senegalese di 22 anni è stato ferito a una gamba da un colpo di pistola esploso da due sconosciuti su uno scooter. I due si sono affiancati all’uomo, che era in compagnia di amici nei pressi della stazione centrale, e hanno sparato diversi colpi, uno dei quali ha raggiunto lo ha raggiunto. L’uomo, Cissè Elhadji Diebel, in possesso di regolare permesso di soggiorno, non è in pericolo di vita. Gli amici della vittima hanno riferito alla polizia che gli assalitori erano di pelle bianca. Il ferito è stato condotto nell’ospedale San Giovanni Bosco, dove sarà sottoposto a intervento chirurgico per l’estrazione del proiettile.
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giovedì 2 agosto 2018
METEO A 7 GIORNI: solleone e caldo estivo ma un cambiamento si prospetta a partire dal nord
Serviti su un piatto d'argento le giornate più calde dell'estate. La canicola "morde" su quasi tutto il Paese e su parecchie località dell'Europa centrale e meridionale. Nei prossimi giorni previste ancora temperature molto elevate ma ci sono delle novità all'orizzonte.
Dopo la frescura di giugno, l'instabilità con forti temporali nella prima e nella seconda decade di luglio, il cuore della stagione estiva per antonomasia, riserva all'Europa una forte ondata di CALDO con valori particolarmente elevati previsti dai modelli proprio in questi giorni sulla Penisola Iberica. Qui le temperature nel fine settimana potrebbero superare la soglia critica dei +45°C, un valore pericoloso per la salute delle persone più debilitate. Sull'Italia fortunatamente non verranno registrati valori di questo genere ma farà ugualmente molto caldo ed in molti casi i tassi elevati di umidità relativa accentueranno la sensazione di AFA con disagio considerevole previsto sulle località pianeggianti padane, nelle zone interne del centro, l'alto Adriatico, la costa ligure e sull'alto Tirreno.
Il caldo intenso ci accompagnerà almeno sino all'inizio della prossima settimana ma quantomeno sui rilievi sarà accompagnato da fenomeni di natura temporalesca che faranno capolino soprattutto durante le ore pomeridiane e serali, accompagnati da precipitazioni anche intense. Questi fenomeni che saranno comunque localizzati, porteranno effimeri benefici sul lato termico. Il giorno successivo, col levarsi del sole, il ciclo riprenderà da zero e saranno nuovamente presenti valori intensi di caldo.
Bomba d'acqua a Cortina: ponte crolla, tanti danni, case e il "Tivoli" evacuati
Bomba d'acqua violentissima con scrosci impressionanti il primo agosto intorno alle 22.30 a Cortina, nella zona ovest della perla delle Dolomiti. Un temporale impressionante che ha causato moltissimi danni - allagamenti, smottamenti -ma che ha colpito "settorialmente" solo una parte della città. 22.30 ieri sera cortina zona ovest. I danni maggiori si sono avuti a Lacedel, Col, Mortiza, Meleres, e a Val. Un48enne è stato trovato morto a Livinallongo, le circostanze del decesso potrebbero essere legate al maltempo: l'uomo sarebbe uscito per osservare gli animali con il binocolo e - stando alle prime informazioni - sarebbe stato colpito da un fulmine.
IL PONTE PORTATO VIA DALL'ACQUA, CASA E RISTORANTE EVACUATI, REGIONALE CHIUSA
Un ponte tra Crignes e Mortisa è stato letteralmente portato via dall'acqua durante il temporale di ieri sera. Diverse le case allagate. A Val un'intera famiglia è stata evacuata dalla priopria abitazione, e si è ritrovata senza un tetto sulla testa a tarda ora, la stessa identica situazione l'aveva vissuta 10 anni prima per il medesimo motivo.
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IL PONTE PORTATO VIA DALL'ACQUA, CASA E RISTORANTE EVACUATI, REGIONALE CHIUSA
Un ponte tra Crignes e Mortisa è stato letteralmente portato via dall'acqua durante il temporale di ieri sera. Diverse le case allagate. A Val un'intera famiglia è stata evacuata dalla priopria abitazione, e si è ritrovata senza un tetto sulla testa a tarda ora, la stessa identica situazione l'aveva vissuta 10 anni prima per il medesimo motivo.
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mercoledì 1 agosto 2018
Malagò, Daisy Osakue è a forte rischio Europeo
''Ho parlato oggi con Alfio Giomi (il presidente della Fidal, ndr) che mi ha detto che la partecipazione di Daisy Osakue agli Europei di atletica è fortemente a rischio'': lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò durante i lavori della Giunta. "Lei - ha spiegato il n.1 del Coni - deve fare una dose massiccia di cortisone e malgrado ci sia la possibilita' dell'esenzione la quantità è troppo elevata. Quello che è successo è un fatto estremamente grave''.
Presidente Fidal, venerdì si decide se andrà a Europei - Daisy Osakue, l'atleta azzurra aggredita giorni fa a Moncalieri "sosterrà venerdì 3 agosto una visita medica al fine di valutare se le condizioni cliniche e la terapia in atto siano compatibili con la sua partecipazione agli Europei di atletica".
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La bufala del cartone al posto del gesso all’ospedale di Reggio Calabria
Nel reparto di ortopedia dell'ospedale di Reggio Calabria il cartone non è uno strumento di cura né di medicamento». Il primario Angelo Ianni sgonfia in un attimo la bufala che da ieri impazza sul web: «Nell'ospedale calabrese i pazienti sono medicati con pezzi di cartone» titola la stampa locale e nazionale. Un post dietro l'altro e in bella vista la foto di un arto (che poi diventano due) immobilizzato con stecche di cartone. La notizia diventa virale sui social suscitando clamore, scandalo e indignazione.
GUARDA IL VIDEO - Fake news: la bufala del cartone al posto del gesso all'ospedale di Reggio Calabria
Il bersaglio facile della sanità calabrese
La sanità calabrese è un bersaglio facile: un lungo commissariamento, soglia minima dei livelli essenziali di assistenza, servizi territoriali indeboliti, 88 milioni di debiti e una migrazione sanitaria che pesa sulle casse regionali per oltre 300 milioni di euro. Intervengono i sindacati e la questione si fa macroscopica: «La situazione creatasi al pronto soccorso di Reggio Calabria è l'infelice evidenza di un male già più volte denunciato: l'accumularsi di scarsa programmazione, cattiva organizzazione e carenze di dotazioni adeguate, frutto di tagli costanti ai finanziamenti del servizio sanitario nazionale», dichiara in prima battuta Guido Quici, il presidente del sindacato dei medici, veterinari e odontoiatri Cimo (Coordinamento italiano medici ospedalieri).
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Il bersaglio facile della sanità calabrese
La sanità calabrese è un bersaglio facile: un lungo commissariamento, soglia minima dei livelli essenziali di assistenza, servizi territoriali indeboliti, 88 milioni di debiti e una migrazione sanitaria che pesa sulle casse regionali per oltre 300 milioni di euro. Intervengono i sindacati e la questione si fa macroscopica: «La situazione creatasi al pronto soccorso di Reggio Calabria è l'infelice evidenza di un male già più volte denunciato: l'accumularsi di scarsa programmazione, cattiva organizzazione e carenze di dotazioni adeguate, frutto di tagli costanti ai finanziamenti del servizio sanitario nazionale», dichiara in prima battuta Guido Quici, il presidente del sindacato dei medici, veterinari e odontoiatri Cimo (Coordinamento italiano medici ospedalieri).
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Il SUPER CALDO non molla ma in serata al nord possibili temporali
Tra la serata e la notte possibili rovesci o temporali in Valpadana, da giovedì spostamento dell'instabilità verso il centro e soprattutto il sud, dove colpirà soprattutto tra venerdì e sabato, quando saranno coinvolte anche le isole maggiori. Per il resto ancora tanto sole e caldo, a tratti intenso.
SITUAZIONE: una zona di alta pressione caratterizzata da una bolla di aria molto calda di matrice africana abbraccia il nostro Paese. Infiltrazioni di aria meno calda in quota interverranno nel corso della giornata odierna, segnatamente al nord, favorendo lo sviluppo serale e notturno di qualche temporale.EVOLUZIONE: giovedì le condizioni di lieve instabilità si andranno a localizzare gradualmente al centro e soprattutto al sud, dove insisteranno sino a sabato, sino a coinvolgere anche le Isole Maggiori, favorendovi qualche spunto temporalesco.
CALDO: rimarrà comunque protagonista per tutta la settimana, nonostante lievi ed effimere attenuazioni durante e subito dopo gli eventuali momenti temporaleschi. Potranno anche raggiungersi picchi di 38-39°C.
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CALDO: rimarrà comunque protagonista per tutta la settimana, nonostante lievi ed effimere attenuazioni durante e subito dopo gli eventuali momenti temporaleschi. Potranno anche raggiungersi picchi di 38-39°C.
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Meteo a 15 giorni: OCCHIO ai temporali, poi anche una svolta meteo!
martedì 31 luglio 2018
Bar difende il suo cameriere nero: "Non volete essere serviti da lui? Potete andarvene"
Un altro atto di razzismo, ma per fortuna senza violenza. E con un aspetto positivo: la reazione del proprietario del locale
DORGALI (NU)- "Qui non facciamo di queste distinzioni". Ha risposto così, a quattro clienti che avevano chiesto di non essere serviti da un cameriere nero, il proprietario di un bar di Cala Gonone, sulla costa est della Sardegna. Lo riporta l'Unione Sarda.
I quattro ragazzi, tutti sardi, ricevuta la secca risposta del proprietario, hanno deciso di alzarsi e cambiare locale.
È successo l'altra sera nel centro turistico di Dorgali in quello che è solo uno dei tanti gesti di intolleranza verso i neri di questi giorni per fortuna in questo caso senza violenza. E con l'aspetto positivo della reazione del proprietario che non ha ceduto.
Fonte
DORGALI (NU)- "Qui non facciamo di queste distinzioni". Ha risposto così, a quattro clienti che avevano chiesto di non essere serviti da un cameriere nero, il proprietario di un bar di Cala Gonone, sulla costa est della Sardegna. Lo riporta l'Unione Sarda.
I quattro ragazzi, tutti sardi, ricevuta la secca risposta del proprietario, hanno deciso di alzarsi e cambiare locale.
È successo l'altra sera nel centro turistico di Dorgali in quello che è solo uno dei tanti gesti di intolleranza verso i neri di questi giorni per fortuna in questo caso senza violenza. E con l'aspetto positivo della reazione del proprietario che non ha ceduto.
Fonte
Abruzzo, italo-senegalese respinto alla Asl: "Vai via, questo non è l'ufficio del veterinario"
lunedì 30 luglio 2018
L’atleta Daisy Osakue aggredita a Moncalieri
L'atleta italo-nigeriana Daisy Osakue è stata aggredita la scorsa notte da un individuo che su un'auto in corsa le ha lanciato sul volto delle uova colpendola all'occhio.
E’ successo tutto la scorsa notte a Moncalieri, in provincia di Torino, l’aggressione all’atleta di origini nigeriane ma nata in Italia, Daisy Osakue. La ragazza stava tornando a casa quando all’improvviso è stata colpita al volto.
Un individuo – non ancora identificato – ha lanciato un uovo da un’auto in corsa, una fiat doblò. L’uovo ha colpito in pieno volto l’atleta che ha riportato una lesione alla cornea e dovrà essere operata per rimuovere un frammento di guscio dell’uovo entratole nell’occhio.
Un episodio molto grave che, oltre ad avere contorni fortemente razzisti, secondo la giovane atleta, ha messo in pericolo la salute fisica e psicologica della stessa che ora rischia di non poter partecipare agli Europei a causa dell’infortunio. Sull’accaduto stanno indagando le forze dell’ordine di Moncalieri che – si spera – possano identificare il responsabile e/o i responsabili di un tale comportamento criminoso.
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VATTENE VIA, VATTENE VIA, VATTENE VIA
DI LUCIO GIORDANO
Poche ore prima che venisse diffusa la notizia della morte del cittadino marocchino di 43 anni ad Aprilia, il ministro dell’interno Matteo Salvini aveva minimizzato l’emergenza razzismo, definendola un’invenzione della sinistra. Bene, quello che è capitato domenica in provincia di Latina, fa capire con totale chiarezza che l’emergenza esiste ed è assolutamente seria. E che non c’è nessuna invenzione. Anzi.
Certo, saranno gli inquirenti a stabilire le cause del decesso dell’uomo. La dinamica è ancora avvolta nella nebbia. “Erano le due di notte quando un residente della zona di via Guardapasso segnalava al 112 dei carabinieri che una Renault Megane sospetta con targa straniera e alcune persone a bordo, si stava aggirando da quelle parti. Seguivano altre telefonate al 112 per segnalare gli spostamenti della vettura che era fuggita dopo aver capito di essere oggetto di attenzione da parte dei residenti”. Questo è ciò che hanno raccontato al quotidiano locale Il Messaggero, gli uomini dell’arma. Quindi l inseguimento, l’auto che va a sbattere contro un muretto, due italiani poi denunciati a piede libero, che pare colpiscono con calci e pugni il marocchino. Aprilia, Alabama, anni ’60.
E’ morto a causa dell’incidente o per le probabjli percosse ? Importa poco, a questo punto, se non per l’immenso dolore della famiglia del cittadino Nord Africano. Importa molto, invece, per quel che riguarda il clima che si respira in Italia ora dopo ora: odio, voglia di giustizia fai a te, caccia al migrante. Perchè è facile immaginare cosa sia accaduto la notte tra sabato e domenica. Una psicosi collettiva, frutto del bombardamento mediatico. Un marocchino che si aggira furtivo per strada, la certezza di avere a che fare con un ladro, l inseguimento, la tragica fatalità. Ad Aprilia, come a Partinico, a Caserta, a Roma, a Vicenza, il copione in fondo è sempre lo stesso. Gli italiani brava gente, da qualche settimana è come se si sentissero autorizzati a sparare ad aria compressa, percuotere, insultare migranti, rom e qualsiasi persona considerata diversa.
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Poche ore prima che venisse diffusa la notizia della morte del cittadino marocchino di 43 anni ad Aprilia, il ministro dell’interno Matteo Salvini aveva minimizzato l’emergenza razzismo, definendola un’invenzione della sinistra. Bene, quello che è capitato domenica in provincia di Latina, fa capire con totale chiarezza che l’emergenza esiste ed è assolutamente seria. E che non c’è nessuna invenzione. Anzi.
Certo, saranno gli inquirenti a stabilire le cause del decesso dell’uomo. La dinamica è ancora avvolta nella nebbia. “Erano le due di notte quando un residente della zona di via Guardapasso segnalava al 112 dei carabinieri che una Renault Megane sospetta con targa straniera e alcune persone a bordo, si stava aggirando da quelle parti. Seguivano altre telefonate al 112 per segnalare gli spostamenti della vettura che era fuggita dopo aver capito di essere oggetto di attenzione da parte dei residenti”. Questo è ciò che hanno raccontato al quotidiano locale Il Messaggero, gli uomini dell’arma. Quindi l inseguimento, l’auto che va a sbattere contro un muretto, due italiani poi denunciati a piede libero, che pare colpiscono con calci e pugni il marocchino. Aprilia, Alabama, anni ’60.
E’ morto a causa dell’incidente o per le probabjli percosse ? Importa poco, a questo punto, se non per l’immenso dolore della famiglia del cittadino Nord Africano. Importa molto, invece, per quel che riguarda il clima che si respira in Italia ora dopo ora: odio, voglia di giustizia fai a te, caccia al migrante. Perchè è facile immaginare cosa sia accaduto la notte tra sabato e domenica. Una psicosi collettiva, frutto del bombardamento mediatico. Un marocchino che si aggira furtivo per strada, la certezza di avere a che fare con un ladro, l inseguimento, la tragica fatalità. Ad Aprilia, come a Partinico, a Caserta, a Roma, a Vicenza, il copione in fondo è sempre lo stesso. Gli italiani brava gente, da qualche settimana è come se si sentissero autorizzati a sparare ad aria compressa, percuotere, insultare migranti, rom e qualsiasi persona considerata diversa.
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domenica 29 luglio 2018
Senegalese picchiato a Partinico: fermato uno degli aggressori
Il giovane portato in caserma avrebbe preso parte al pestaggio dell’immigrato che serviva ai tavoli di un bar: interrogato
Sarebbe stato identificato uno degli autori dell'aggressione del 19enne senegalese, picchiato e insultato tre giorni fa a Partinico, in provincia di Palermo.
I carabinieri della compagnia di Partinico hanno rintracciato e portato in caserma una persona, ritenuta fra gli aggressori del 19enne, aggredito mentre serviva ai tavoli in un bar. anni picchiato e insultato,tre giorni fa, mentre serviva ai tavoli in un bar. Il migrante, che si trova in una comunità nel comune in provincia di Palermo, era stato aggredito da un gruppo di giovani. «Vattene nel tuo paese, sporco negro», gli avevano urlato, per poi aggredirlo anche fisicamente.
Ragazza di 21 anni travolta da auto mentre cammina lungo la provinciale
Per la giovane, purtroppo, non è stato possibile fare nulla
AGGIORNAMENTO – I Carabinieri di Cassine sono ancora impegnati a far luce sulla dinamica deldrammatico incidente in cui ha perso la vita Enza Gaibazzi, la ragazza di 21 anni di Cassine travolta e uccisa da un’auto poco dopo mezzanotte e mezza sulla provinciale per Acqui. In base alle informazioni raccolte, venerdì notte la giovane si era incamminata a piedi dal suo paese lungo la strada che porta alla città termale. Nel suo stesso senso di marcia è poi sopraggiunta la Kia Sportage guidata da un uomo di 42 di Acqui Terme che stava tornando a casa al termine del turno di lavoro. L’uomo non aveva bevuto ma non è riuscito a evitare l’impatto con la giovane. In base a quanto emerso fino a questo momento, la ragazza stava camminando in mezzo alla strada e potrebbe non aver sentito il sopraggiungere dell’auto forse perché ascoltava musica con gli auricolari. Sono stati comunque disposti ulteriori accertamenti per capire perché la giovane procedesse al centro della carreggiata.
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AGGIORNAMENTO – I Carabinieri di Cassine sono ancora impegnati a far luce sulla dinamica deldrammatico incidente in cui ha perso la vita Enza Gaibazzi, la ragazza di 21 anni di Cassine travolta e uccisa da un’auto poco dopo mezzanotte e mezza sulla provinciale per Acqui. In base alle informazioni raccolte, venerdì notte la giovane si era incamminata a piedi dal suo paese lungo la strada che porta alla città termale. Nel suo stesso senso di marcia è poi sopraggiunta la Kia Sportage guidata da un uomo di 42 di Acqui Terme che stava tornando a casa al termine del turno di lavoro. L’uomo non aveva bevuto ma non è riuscito a evitare l’impatto con la giovane. In base a quanto emerso fino a questo momento, la ragazza stava camminando in mezzo alla strada e potrebbe non aver sentito il sopraggiungere dell’auto forse perché ascoltava musica con gli auricolari. Sono stati comunque disposti ulteriori accertamenti per capire perché la giovane procedesse al centro della carreggiata.
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mercoledì 25 luglio 2018
Sergio Marchionne è morto
Addio a Sergio Marchionne. Il manager si è spento nella clinica di Zurigo nella quale era era ricoverato da diverse settimanela clinica di Zurigo dove era ricoverato da diverse settimane
martedì 24 luglio 2018
Atene, bruciano le foreste vicine alla capitale: almeno 50 morti e 150 feriti, migliaia in fuga
Le autorità greche hanno chiesto lʼaiuto dellʼUnione europea. Trovati 26 corpi carbonizzati nel cortile di una villa nei pressi della Capitale
E' di almeno 50 morti e oltre 150 feriti il bilancio degli incendi divampati in due grandi foreste che lambiscono Atene. Ad alimentare i roghi forti venti che soffiano a est e a nordovest della capitale mentre un'ondata di calore ha innalzato le temperature intorno ai 40 gradi. Le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza e chiesto l'aiuto dell'Unione Europea. Migliaia di persone sono in fugamentre la macchina dei soccorsi è al lavoro.
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Migranti, Josepha non aveva lo smalto quando è stata salvata: ecco perché
Una delle ultime fake news diffuse in Rete mostra un’immagine della donna in mare con le unghie colorate di rosso. Lo smalto in realtà è stato messo a bordo della Open Arms nei giorni successivi al naufragio, durante la rotta verso Maiorca
Sui social network sono state diffuse negli ultimi giorni diverse immagini che mostrano Josefa, la donna camerunense soccorsa al largo della Libia dopo aver trascorso 48 ore aggrappata a una tavola di legno, con le unghie smaltate di rosso. Nelle fotografie twittate in diretta dai volontari di Open Arms e nei video che la ritraggono appena dopo il naufragio, però, le sue mani presentano i chiari segni dei momenti trascorsi in acqua. Josefa non ha nessuno smalto alle unghie quando viene salvata. Da lì la montatura virale: «È un'attrice», «non c'è stato alcun naufragio». Una montatura che acquista toni che vanno oltre le fake news. Lo smalto — però — appare qualche giorno dopo, quando la donna è stata presa in carico dalla nave diretta a Maiorca, il principale delle Isole Baleari. «Lo smalto sulle mani di Josepha è stato messo dal alcune volontarie a bordo della Open Arms, nei giorni dopo il salvataggio, per aiutare Josepha a rilassarsi, distrarsi e provare a dimenticare per qualche istante il dramma vissuto, raccontando quanto le era successo», racconta al Corriere della Sera Veronica Alfonsi, dell'Ufficio stampa italiano di Open Arms. «Le immagini che ritraggono la donna in acqua con lo smalto sono state ritoccate e sono chiaramente false, come il video che sta girando in questi giorni e che denunceremo. La storia era già stata raccontata tra gli altri anche da Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale, a bordo della missione», continua. Camilli ha scritto su Twitter: «Josepha ha le unghie laccate perché nei quattro giorni di navigazione per raggiungere la Spagna le volontarie di Open Arms le hanno messo lo smalto per distrarla e farla parlare. Non aveva smalto quando è stata soccorsa. Serve dirlo?». Nemmeno questo ha placato l'odio dei commenti diffusi in Rete: «Sulla Open Arms ci si diletta con lo smalto», ha — tristemente — ironizzato qualcuno.
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lunedì 23 luglio 2018
Spari in strada a Toronto, 2 morti e 14 feriti. Ucciso l'attentatore
Colpita anche una giovane ragazza. Non è esclusa la matrice terroristica
Quattordici persone sono state colpite dai colpi di pistola esplosi in strada alla periferia di Toronto, nel quartiere conosciuto come Greektown. Alcuni dei feriti sono stati medicati in strada, mentre altri sono stati trasportati negli ospedali della zona. L'attentatore è stato ucciso, mentre una donna è morta. Il portavoce della polizia, Mark Pugash, ha chiarito che è ancora troppo presto per capire se si tratti di un atto terroristico o di altro. L'uomo che ha aperto il fuoco in strada alla periferia di Toronto, ferendo nove persone, è stato ripreso in un video amatoriale mentre apre il fuoco contro le persone. Nel filmato, che è stato pubblicato sui principali social network, si vede un uomo vestito di nero, a volto scoperto, e con un cappello in testa mentre si avvicina ad un edificio estrae la pistola ed esplode alcuni colpi.
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domenica 22 luglio 2018
Il caso della bambina scomparsa a Serle, vicino a Brescia
Da quattro giorni si cerca Iuschra Gazi: ha 12 anni, è affetta da autismo e si è persa in un'area boschiva piena di grotte
Da quattro giorni sono in corso le ricerche di Iuschra Gazi, una bambina di 12 anni che risulta dispersa in provincia di Brescia. Gazi, figlia di genitori originari del Pakistan, è affetta da autismo e giovedì 19 luglio si è persa sull’altopiano di Cariadeghe, nel territorio del comune di Serle, in provincia di Brescia. Si trovava lì per una gita organizzata dalla FOBAP, la Fondazione bresciana Assistenza psicodisabili. Le operazioni sono rese particolarmente difficili da una serie di ragioni.
Per prima cosa, l’area in cui si è persa Gazi è piena di boschi e ci sono anche pericolosi crepacci e molte grotte: i giornali parlano di «22 chilometri di grotte in parte esplorabili», alcune censite e altre no, in cui la ragazza potrebbe essere andata per cercare rifugio per il maltempo di questi giorni. In gran parte dell’area in cui Gazi risulta dispersa la ricezione dei telefoni cellulari è inoltre scarsa o assente. Un altro problema, ha raccontato SkyTg24, è che a causa della sua condizione la bambina di solito non risponde agli estranei. Repubblica ha scritto: «Molti nei telefoni [dei soccorritori] hanno un messaggio vocale registrato da Midliton per la figlia. Vengono anche diffuse le musiche dei cartoni preferiti da Iuschra, nella speranza di attirare la sua attenzione».
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INTENSI TEMPORALI sull'Italia: ecco le immagini più sorprendenti delle ultime ore
Una figura di bassa pressione ha determinato lo sviluppo di temporali anche molto intensi. Vediamo DOVE nelle ultime 36 ore il maltempo ha colpito più duramente.
Luglio ed agosto sono i mesi dell'anno caratterizzati dalle temperature più elevate; anche in assenza di forti anticicloni, a scaldare l'aria ci pensa la radiazione solare che in questo periodo dell'anno è ancora piuttosto intensa e contribuisce ad innalzare le temperature negli strati d'aria prossimi al suolo. Tuttavia l'annata estiva 2018 si riconferma profondamente diversa rispetto a quelle che sono state le caratteristiche principali delle estati recenti, tra le quali citiamo proprio il 2017 che passerà alla storia come una delle più calde sull'Europa meridionale ed il Mediterraneo. Quest'anno gli anticicloni preferiscono le latitudini settentrionali e pertanto vengono agevolate discese
d'aria più fresca che riescono a spingersi alle basse latitudini, arrivando a coinvolgere anche il nostro Paese.
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Terribile grandinata a Bonassola (video)
I soldi dei terremotati...
Hem...
I soldi degli SMS ai terremotati documentati euro per euro dalla Protezione Civile. Eppure questa storia degli SMS ancora gira, gira, gira....
Fonte
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Il meccanico non gli ripara bene lo scooter, lui gli spara
Avrebbe riparato male il suo scooter, e non contento del lavoro ha deciso di sparare al meccanico per vendicarsi.
La bizzarra vicenda vede l’arresto di Alfio Sanfilippo disposto su ordine della Procura distrettuale di Catania che ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto. L’arresto è stato eseguito dai poliziotti della Squadra Mobile di Catania.
L’uomo è accusato di tentato omicidio, con l’aggravante di avere agito con premeditazione e di aver commesso il fatto per motivi abietti o futili e per detenzione e porto illegale in luogo pubblico di un’arma da sparo.
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sabato 21 luglio 2018
Lampi e tuoni al NORD; CALDO al meridione
Giornata temporalesca al settentrione con temporali anche intensi, bel tempo e caldo al centro e soprattutto al sud
L'attesa ondata temporalesca al settentrione è puntualmente arrivata tra la serata di ieri e la notte. Cieli illuminati a giorno da fulmini assai frequenti, che hanno scaricato al suolo ingenti quantitativi di pioggia e grandine.
Non tutte le zone del nord sono state coinvolte, a testimoniare la realtà abbastanza locale e puntiforme di questi fenomeni.
Un po' di nuvolosità si è spinta anche lungo il versante tirrenico, mentre al meridione il tempo è buono e fa anche molto caldo.
Il festival del temporali al nord continuerà per tutta la giornata odierna (sabato) e in parte anche domenica. Lunedi 23 invece sarà la volta del centro e parte del meridione per via dello spostamento della saccatura
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Meteo: intensi temporali in atto al nord, allerta anche stasera. Gran caldo al sud
...nello spezzino già 70 mm
Temporale violentissimo su Asti con venti furiosi : gravi danni e alberi sradicati
venerdì 20 luglio 2018
Toninelli, sì a seggiolino antiabbandono, sconto fisco
Sarà obbligatorio sulle auto ma arriva detrazione fino a 200euro
Il seggiolino con dispositivo anti abbandono per i bambini in auto "sarà obbligatorio". Lo ha detto il ministro dei trasporti Danilo Toninelli a Radio24, che ha aggiunto: "ma penso che quelle poche decine di euro che madri e padri dovranno spendere lo faranno con gioia". "Penso che lo Stato interverrà dando una detrazione fino a 200 euro, siamo dalla parte dei cittadini ma è una norma fondamentale", ha aggiunto il ministro.
Gia nei giorni scorsi Toninelli, durante una diretta Facebook, aveva sottolineato la volontà di mettere mano al Codice della Strada su questo tema (8 i decessi in Italia per 'abbandono' negli ultimi 10 anni) con un disegno di legge che potrebbe comportare varie modifiche diventando - aveva detto - legge "già in autunno".
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Il ministro Savona indagato per usura bancaria
Coinvolte altre 22 persone in una inchiesta a Campobasso relativa ai parchi eolici. Ci sono anche i banchieri Profumo e Gallia, tra gli altri. Il legale dal quale è partita la denuncia: "E' un atto dovuto sui vertici dell'istituto"
CAMPOBASSO - Indagato a Campobasso il ministro degli Affari Europei, Paolo Savona, nell'inchiesta del pm Rossana Venditti che coinvolge altre 22 persone per presunta usura bancaria. Savona all'epoca dei fatti contestati era al vertice di Unicredit, dove siedeva a seguito della fusione con Capitalia, in particolare alla presidenza della Banca di Roma.
Secondo quanto riporta l'Ansa citando fonti legali, a conferma dalle indiscrezioni rimbalzate a livello locale, il nome del ministro Savona risulta presente dell'atto della Procura della Repubblica di Campobasso relativo alla richiesta di proroga dei termini di durata delle indagini preliminari nell'inchiesta relativa ai parchi eolici di Molise, Puglia e Campania. L'iscrizione del ministro nel registro degli indagati, resa pubblica dalla richiesta di proroga delle indagini fatta dal magistrato, sarebbe "un atto dovuto".
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CAMPOBASSO - Indagato a Campobasso il ministro degli Affari Europei, Paolo Savona, nell'inchiesta del pm Rossana Venditti che coinvolge altre 22 persone per presunta usura bancaria. Savona all'epoca dei fatti contestati era al vertice di Unicredit, dove siedeva a seguito della fusione con Capitalia, in particolare alla presidenza della Banca di Roma.
Secondo quanto riporta l'Ansa citando fonti legali, a conferma dalle indiscrezioni rimbalzate a livello locale, il nome del ministro Savona risulta presente dell'atto della Procura della Repubblica di Campobasso relativo alla richiesta di proroga dei termini di durata delle indagini preliminari nell'inchiesta relativa ai parchi eolici di Molise, Puglia e Campania. L'iscrizione del ministro nel registro degli indagati, resa pubblica dalla richiesta di proroga delle indagini fatta dal magistrato, sarebbe "un atto dovuto".
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mercoledì 18 luglio 2018
Manca il personale: il Forte “chiuso per ferie”.
Non era mai successo: tra malattia e riposo, la fortezza è rimasta senza dipendenti disponibili. La direttrice: “Ho fatto il possibile ma non ci sono state alternative”. Di Raimondo (Amici del Forte): “Una cosa assurda”.
Probabilmente non era mai successo: il Forte di Gavi chiuso per due settimane, proprio nel bel mezzo della stagione turistica e con all’interno una importante mostra d’arte moderna. Pochi giorni fa è apparsa sul sito web del Polo museale del Piemonte la notizia che simbolo di Gavi è chiuso da domenica 15 luglio e che resterà così fino al primo agosto “a causa di intervenute esigenze di servizio”. In soldoni, manca il personale. Da quando, alcuni anni fa, uno dei dipendenti è andato in pensione, l’orario è stato ridotto e il Forte resta chiuso persino alcune domeniche al mese. Ora la situazione del personale, già precaria, è andata definitivamente in crisi. “Purtroppo – spiega la direttrice, Annamaria Aimone – da tempo uno dei tre dipendenti del Polo operanti al Forte è in malattia e gli altri due devono prima o poi andare in ferie. Ho fatto richieste per avere un sostituto dalle altre residenze piemontesi gestite dal Polo e persino al ministero ma ho ricevuto risposte negative”. A dicembre la direttrice aveva annunciato di aver richiesto ufficialmente al Ministero dei Beni culturali l’assunzione di un quarto custode, ma il bando non è stato pubblicato.
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Probabilmente non era mai successo: il Forte di Gavi chiuso per due settimane, proprio nel bel mezzo della stagione turistica e con all’interno una importante mostra d’arte moderna. Pochi giorni fa è apparsa sul sito web del Polo museale del Piemonte la notizia che simbolo di Gavi è chiuso da domenica 15 luglio e che resterà così fino al primo agosto “a causa di intervenute esigenze di servizio”. In soldoni, manca il personale. Da quando, alcuni anni fa, uno dei dipendenti è andato in pensione, l’orario è stato ridotto e il Forte resta chiuso persino alcune domeniche al mese. Ora la situazione del personale, già precaria, è andata definitivamente in crisi. “Purtroppo – spiega la direttrice, Annamaria Aimone – da tempo uno dei tre dipendenti del Polo operanti al Forte è in malattia e gli altri due devono prima o poi andare in ferie. Ho fatto richieste per avere un sostituto dalle altre residenze piemontesi gestite dal Polo e persino al ministero ma ho ricevuto risposte negative”. A dicembre la direttrice aveva annunciato di aver richiesto ufficialmente al Ministero dei Beni culturali l’assunzione di un quarto custode, ma il bando non è stato pubblicato.
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martedì 17 luglio 2018
Open Arms, Libia lascia morire donna e bimbo
Ong twitta foto corpi in mare dopo l'intervento della Guardia Costiera di Tripoli. Fonti Viminale, versione Ong è fake news
La Libia avrebbe lasciato morire una donna e un bambino che erano a bordo di un gommone in difficoltà. Lo denunciaProactiva Open Arms pubblicando su twitter le foto dei due corpi in mare, tra i resti di una barca. "La Guardia Costiera libica ha detto di aver intercettato una barca con 158 persone fornendo assistenza medica e umanitaria - ha scritto il fondatore della Ong Oscar Camps - ma non hanno detto che hanno lasciato due donne e un bambino a bordo e hanno affondato la nave perché non volevano salire sulle motovedette".
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