Corretti con un nuovo modello di machine learning gli errori nei dati della Nasa sulle coste. Per l'Italia le previsioni variano di poco, ma l'autore del paper di Climate Central, Scott Kulp, avverte: il rischio attorno a Venezia è grave
Com'è triste Venezia |
«Waterworld» esce dalla fantascienza o dalla scienza del futuro per diventare un pericolo imminente, molto più ravvicinato e devastante di quanto finora immaginato. Il mondo potrebbe apparire così al visitatore della Terra già nel 2050: il Vietnam del Sud sottacqua, con i suoi venti milioni di persone, un quarto della popolazione, e la città di Ho Chi Minh trasformata in una novella Atlantis. Sepolta dalla acque finirebbero in Cina la capitale economica Shanghai e 30 milioni di persone.
In India Mumbai verrebbe inondata e in Tailandia il 10% della popolazione, compresa buona parte di Bangkok, vive oggi su una terraferma che svenirà entro 30 anni. In Medio Oriente sarebbero divorati centri storici da Alessandria a Bassra. In Europa il rischio maggiore lo corre la Gran Bretagna, dove la popolazione nel mirino dell'innalzamento degli oceani è tre volte superiore a quanto finora ipotizzato. Mentre per l’Italia ci sono quantomeno conferme dell'allarme per Venezia e la costa di nord-ovest.
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