Il 9 novembre 1989 inizia lo smantellamento del Muro di Berlino, principale simbolo della Guerra fredda che vedeva contrapposte le due superpotenze egemoni sulla scena mondiale dalla sconfitta del nazismo: Stati Uniti e Unione Sovietica.
Il 9 novembre 1989 cade il Muro di Berlino. L'iconografia scolpita nei ricordi è quella dei giovani che si arrampicano tirandosi su a vicenda, dei picconi che sollevano polvere dalla granitica e affollata sommità della barriera, dei martelli dei primissimi "Mauerspechte", i "picchi del Muro", e degli idranti a cui rispondono ombrelli irridenti alzati in segno di sfida a un regime ormai agonizzante: in tre giorni, due milioni di persone passano il confine sancendo la fine di un'epoca segnata dalla Guerra Fredda e dalla contrapposizione tra le due superpotenze egemoni sulla scena mondiale: Stati Uniti e Unione Sovietica. La verità, racconta la storia, è che il muro cadde quando nessuno se l'aspettava anche se in qualche modo era stato preannunciato dalle fughe estive di tedeschi orientali attraverso Ungheria e Cecoslovacchia e dalle dimissioni, il 18 ottobre, del leader della Ddr, Erich Honecker, che ancora a gennaio aveva preconizzato vanamente altri "cento anni di Muro".
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Fuga da Berlino Est, i tunnel dehttp://www.rainews.it/dl/rainews/media/Fuga-da-Berlino-Est-i-tunnel-della-liberta-scavati-sotto-al-Muro-3d31be48-b529-40fc-9246-5e5029c95451.html#foto-1lla libertà scavati sotto al Muro
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