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mercoledì 16 settembre 2020

Coronavirus, 1.452 contagi in 24 ore, 100mila tamponi. Dodici le vittime

 

Nessuna regione a zero casi. Il totale dei medici morti sale a 177, ultimo decesso urologo attivo in Zambia per studiare Covid-19



Sono 1.452 i contagiati dal Covid nelle ultime 24 ore, in aumento rispetto ai 1.229 di ieri ma individuati con un numero maggiore di tamponi: oltre centomila rispetto agli 80mila di martedì. Il numero complessivo dei contagiati, comprese vittime e guariti, sale dunque a 291.442 mentre quello dei dimessi e guariti è di 215.265, 620 più di ieri. In aumento anche l'incremento dei morti: 12 in un giorno mentre ieri erano stati 9. Nessuna regione fa registrare zero casi.

Gli attualmente positivi al Covid in Italia hanno superato i 40mila, un numero mai così alto dall'inizio di giugno (il 2, per la prima volta dopo mesi, i malati scesero a 39.893). Secondo i dati del ministero della Salute gli attuali malati sono 40.532 con un incremento rispetto a martedì di 820. In aumento anche il numero dei ricoverati nei reparti ordinari - 63 in più rispetto a ieri per un totale di 2.285 - e nelle terapie intensive: ora ci sono 207 pazienti, 6 più di ieri. E' invece di 751 l'incremento delle persone in isolamento domiciliare che ad oggi sono 38.040.

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Coronavirus: Oms, record casi nel mondo, 307.930 in 24h 

Scuolabus lo investe, morto bimbo di 4 anni

 

Nel Livornese, piccolo sbucato in strada con bicicletta



Un bambino di 4 anni è morto oggi a Castagneto Carducci, frazione di Donoratico (Livorno), dopo che uno scuolabus lo ha investito vicino a casa. L'incidente è accaduto intorno alle 13. Secondo quanto ricostruito dai primi soccorritori, il bambino sarebbe stato in sella alla sua bicicletta e sarebbe sbucato in strada tra le auto posteggiate vicino al marciapiede quando è stato investito dallo scuolabus che stava transitando in quel momento.
    Il piccolo è stato subito soccorso dai volontari del 118 ma è deceduto sul posto a causa dei traumi riportati. 

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Coronavirus – Scoperti 141 nuovi contagi in un solo giorno

Genova – Ancora un record negativo per la Liguria che, nelle ultime 24 ore, ha evidenziato ben 141 nuovi cadi di contagio da coronavirus-covid 19.

A preoccupare è soprattutto la concentrazione di gran parte dei contagi nella zona di La Spezia dove si sono registrati 91 nuovi casi di tampone positivo al virus.

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Genova, maestra d’asilo positiva coronavirus. In quarantena altre 6 insegnanti con cui è stata in contatto

martedì 15 settembre 2020

Prete accoltellato e ucciso dopo lite a Como

A sferrare le coltellate mortali sarebbe stato un cittadino straniero che si è poi costituito ai carabinieri

Don Roberto Malgesini, 'prete degli ultimi', 51 anni, è stato ucciso questa mattina in centro a Como. A sferrare le coltellate mortali sarebbe stato un senzatetto di origini straniere con problemi psichici che si è poi costituito ai carabinieri. E' un tunisino di 53 anni con vari decreti di espulsione alle spalle dal 2015. Don Malgesini era conosciuto in città per il suo impegno a favore dei migranti.

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lunedì 14 settembre 2020

Standing ovation per Mattarella nella scuola di Vo' Euganeo: "Sfida decisiva per la ripartenza"

La visita del presidente della Repubblica con il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina nel Comune veneto dove le scuole hanno chiuso per prime causa Covid

VO' EUGANEO - "Un Paese non può dividersi sull'esigenza di sostenere e promuovere la sua scuola. Oggi la riapertura della scuola è una prova per la Repubblica. Per tutti. Nessuno escluso". Sergio Mattarella guarda negli occhi gli alunni di Vo', ma parla alla nazione e al mondo politico, squassato dalle polemiche nel giorno della riapertura della scuola dopo il doloroso lockdown. Vo', dove tutto è cominciato - qui c'è stato il primo morto per Covid, il pensionato Adriano Trevisan, 78 anni, e questa, insieme a Codogno, è stata la prima zona rossa d'Italia - lo accoglie con i tricolori affissi ad ogni balcone e un lungo applauso.

 

Aria di festa all'ombra dei Colli Euganei, i bambini con i cappellini bianchi o rossi o verdi, attendono pazienti il discorso del Presidente. Mattarella ricorda che la "scuola è una sfida decisiva per la società e ripartire da Vo' dà ancora più il senso di come questa sfida riguardi l'intero Paese".

 

Chiudere la scuola è stata una decisione "necessaria e dolorosa". Non sono parole vuote. La scuola è per un cattolico democratico come il Capo dello Stato il fondamento morale del nostro vivere civile, il primo mattone dello Stato. Mattarella è stato ministro della Pubblica istruzione e conosce benissimo un mondo che "è lo specchio della società, di cui riflette difficoltà e aspettative".

C'è un passaggio che può essere letto come un affondo contro i negazionismi, laddove dice che "la scuola deve formare cittadini consapevoli s sconfiggere l'ignoranza con la conoscenza e a fermare le paura con la cultura".

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CORONAVIRUS: MASCHERINE, Zangrillo fa un Clamoroso PASSO INDIETRO. Ecco COSA ha dichiarato il Primario del San Raffaele

 


E' tornato alla ribalta Alberto ZANGRILLO, primario dell'Ospedale San Raffaele di Milano, dove si trova attualmente ricoverato Silvio Berlusconi. Ma le ultime dichiarazioni di ZANGRILLO non riguardano l'ex premier, ma le MASCHERINE. A giugno aveva dichiarato che entro la fine del mese avremmo fatto a meno delle mascherine, almeno all’aperto. Tale convinzione nasceva dal fatto che, come aveva sentenziato il mese prima, suscitando grandi polemiche, il CORONAVIRUS ormai era CLINICAMENTE MORTO. Adesso il medico pare procedere con più cautela.

Cosa è accaduto? Su Twitter Zangrillo ha infatti pubblicato una foto di lui che indossa una mascherina con un commento a corredo della foto. Quale? "L’unico vero effetto collaterale della mascherina sono le orecchie a sventola". Come a voler dire che indossando le mascherine i rischi per la salute sono di molto inferiori ai benefici: un mea culpa per aver sminuito la pericolosità del Covid e quindi l’importanza delle misure protettive? Fosse il primo!

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Zangrillo: "Per Berlusconi situazione poteva sfuggire di mano"

Mia Khalifa e la bufala dei centri sociali che rompono il naso all'attivista della Lega a Pontedera

Mia Khalifa e la bufala dei centri sociali che rompono il naso all'attivista della Lega a Pontedera
Una pagina troll su Facebook spaccia l'attrice per una militante del Carroccio aggredita dai centri sociali

Una pagina troll su Facebook spaccia l'attrice per una militante del Carroccio aggredita dai centri social
Mia Khalifa e la bufala dei centri sociali che rompono il naso all'attivista della Lega a Pontedera
La pagina troll su Facebook Inps per la famiglia tradizionale ha pubblicato il 12 settembre scorso un appello in cui si raccontava di una certa "Maria Califfi", "aggredita in pieno centro mentre distribuiva volantini della Lega". Maria Califfi veniva descritta come "attivista di Pontedera" e si raccontava come fosse stata "attaccata dai centri sociali", rimediando alla fine "un naso rotto". L'appello finale era in stile Lega: "E questi sarebbero i veri democratici? Vergogna!"

Scuola: dai banchi alle cattedre vuote, tutti i numeri della riapertura

Dai 2,2 milioni di banchi monoposto ancora da consegnare alle 60mila cattedre non assegnate, ai 70mila alunni con disabilità (il 59% del totale) che non avranno più il docente di sostegno che li seguiva l'anno scorso, i nodi da sciogliere sono più di uno. La ministra Azzolina: «Piccole criticità nessuno le nega: le stiamo risolvendo in un periodo difficilissimo»

Una ripartenza con qualche incognita. Rimasta per oltre sei mesi chiusa a causa del lockdown imposto dal Covid-19, la scuola riapre. Non ovunque e, anche dove tutto è pronto, con modalità a macchia di leopardo. Orari ridotti per la prima settimana, attesa di banchi e mascherine ma soprattutto dei docenti perché le nomine degli insegnanti di ruolo sono ancora in corso. Oltre 5,6 milioni di alunne e alunni riprenderanno le lezioni, stando ai dati forniti dal ministero dell'Istruzione. Al di là delle dichiarazioni e delle polemiche politiche che non sono nuove in un settore che coinvolge la quotidianità delle famiglie, sono infatti i numeri che, in una situazione complessa come questa, possono far capire a che punto siamo.

È la scuola capace di intercettare diversi ambiti: l'istruzione appunto, ma anche la salute, il trasporto, la sfera sociale. Ed è la scuola che, per queste sue caratteristiche, diventa un banco di prova per la ripartenza dopo gli amari giorni della pandemia. «Piccole criticità nessuno le nega: le stiamo risolvendo in un periodo difficilissimo», ha sottolineato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. «Ci saranno difficoltà, disagi, soprattutto all'inizio», ha riconosciuto il premier Giuseppe Conte in un messaggio su Fb pubblicato alla vigilia della riapertura.

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domenica 13 settembre 2020

Auto giù in una scarpata a Brignano Frascata: morto un pensionato, ferito il nipote. Avevano deciso di andare per funghi

Il ragazzo ferito non grave è stato trasportato all’ospedale di Alessandria

BRIGNANO FRASCATA. E’ di un morto e un ferito il bilancio di un incidente stradale avvenuto stamattina, 13 settembre, nel territorio di Brignano Frascata, in Val Curone. La vittima si chiamava Daniele Cresta, 62 anni, abitante a Brignano Frascata, pensionato, due figlie. Fungaiolo e cacciatore. Con il nipote era partito in auto per andare per funghi. 

La vettura sulla quale viaggiavano le due persone, zio e nipote, è finita in una scarpata.

È stato il nipote, il ferito, a dare l'allarme, lo zio è morto sul colpo. Il ragazzo, ferito non grave, è stato trasportato all’ospedale di Alessandria.

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Speronata dal fratello perché ha una relazione con trans, cade da scooter e muore

 Dramma nel Napoletano.

E' stata inseguita e speronata dal fratello per una relazione lgbt, è caduta dallo scooter ed è morta. A bordo c'era anche un transgender con cui aveva una relazione: Cira che però ha scelto di farsi chiamare Ciro.  E' questa l'origine dell'incidente avvenuto nel Napoletano, secondo quanto riportano oggi organi di stampa, nel quale è deceduta Maria Paola Gaglione, 18 anni,mentre il compagno è rimasto ferito e, ancora sanguinante per terra, è stato anche picchiato dal fratello della vittima, Antonio Gaglione, 22 anni, fermato dai carabinieri.

Il post di Ciro su Instagram

"Amore mio..., oggi sono esattamente 3 anni di noi, 3 anni. A prenderci e lasciarsi in continuazione... avevo la mia vita come tu avevi la tua.. ma non abbiamo mai smesso di amarci.. dopo 3 anni ti stavo vivendo ma la vita mi ha tolto l'amore mio più grande la mia piccola. Non posso accettarlo, perché Dio non ha chiamato me? Perché proprio a te amore mio.. non riesco più a immaginare la mia vita senza te.. non ci riesco". Così su Instagram Ciro, col quale Maria Paola Gaglione, la ragazza morta ad Acerra (Napoli), aveva una relazione Lgbt, una relazione malvista dal fratello della giovane che ha speronato lo scooter sul quale viaggiavano i due.

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sabato 12 settembre 2020

Alessandria, medico col Covid va a lavorare in ospedale con la febbre

Ai colleghi aveva detto: «E’ una semplice infulenza». Nel frattempo sono stati effettuati  controlli tempestivi a personale e pazienti  in reparto

ALESSANDRIA. È andato a lavorare con la febbre dicendo che era una semplice influenza, poi la scoperta del Covid quando i sintomi si sono aggravati.

È successo nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria. Un medico si è presentato al lavoro come ogni giorno, ma aveva la febbre.

Resta da capire come abbia potuto superare i controlli. Sembra che sia stato lui a tranquillizzare tutti dicendo si trattasse solo di un’influenza.

Ora, però, è ricoverato, «sta male», riferiscono dall’Ospedale dove nel frattempo sono stati fatti tutti i controlli tempestivi a personale e pazienti ricoverate in reparto.

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Medico positivo al Covid all’ospedale di Alessandria: sarebbero 4 le infermiere contagiate

Pavia: bimba positiva al Covid, classe asilo in quarantena

 

Il resto della scuola resta regolarmente aperto

Una bambina di 4 anni che frequenta un asilo di Pavia è risultata positiva al Coronavirus. La piccola, a quanto si apprende, sarebbe asintomatica.
    Ats (l'ex Asl) e Comune di Pavia hanno già provveduto a mandare in quarantena gli altri 13 bambini di quattro e cinque anni della sua sezione e le maestre, provvedendo alla disinfezione. Il resto della scuola resterà regolarmente aperto

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“Contagi in aumento e torna a salire età media che si attesta a 35 anni. Attivi 2.280 focolai. Pronti a nuovi interventi in caso di ulteriore peggioramento”. Il nuovo Report Iss-Ministero della Salute

 

Pubblicato il nuovo monitoraggio relativo al periodo 31 agosto - 6 settembre. Si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la sesta settimana consecutiva. Rispetto alla scorsa settimana 691 focolai in più. Indice Rt nazionale a quota 1,14. “Importanti segnali di allerta. Sebbene, non siano ancora stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali, la tendenza osservata potrebbe riflettersi a breve tempo in un maggiore impegno”.

11 SET - Casi in crescita, focolai attivi che superano quota 2mila insieme ad un’età media dei contagiati che torna a crescere e si attesta a 35 anni. E ancora indice Rt che supera l’1 e primi segnali preoccupanti di sofferenza delle strutture sanitarie. Il nuovo report di monitoraggio Iss-Ministero relativo alla settimana di monitoraggio dal 31 agosto al 6 settembre rimarca con forza come l’epidemia da Covid 19 anche in Italia sta riprendendo forza al punto da non escludere il ritorno di misure contenitive più rigide.
 
“L’aumento dell’età dei casi diagnosticati – si legge - riflette la trasmissione del virus dalle fasce di età più giovanili a quelle più anziane, soprattutto all’interno della famiglia. Si raccomanda quindi di adottare tutte le opportune precauzioni anche in ambito familiare”.

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venerdì 11 settembre 2020

11 settembre, tributo di luci a New York. Al World Trade Center solo famiglie vittime

Sono passati 19 anni da uno dei più gravi attentati terroristici contro gli Stati Uniti che causò la morte di quasi tremila persone

Due lievi scosse di terremoto: la prima con epicentro tra Serravalle Scrivia e Cassano Spinola, la seconda a Tassarolo

La prima di magnitudo ML 3.1 a 25 km di profondità, la seconda di 2.0, alla profondità di 27 km

SERRAVALLE SCRIVIA (AL). Due scosse sismiche  nel Basso Piemonte. La prima è stata avvertita dall’INVG, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 11,30 tra Cassano Spinola e Serravalle Scrivia di intensità pari a 3.1 della scala Richter a una profondità di 25 chilometri. La seconda scossa, di magnitudo 2, quinndi più lieve della prima, si è verificata alle 12,21 nei pressi di Tassarolo, alla profondità di 27 km.

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Negazionisti Covid, la deputata Sara Cunial cerca di baciare l'inviato di Piazzapulita

La parlamentare Sara Cunial (ex M5S, ora Gruppo Misto) ha aggredito l'inviato di Piazzapulita Alessio Lasta saltandogli addosso e provando a baciarlo nel tentativo di dimostrare che il virus non esiste. Nel filmato Cunial rivendica il fatto di non indossare mai la mascherina, per poi avvicinarsi improvvisamente al giornalista, costretto a respingerla. Le immagini sono tratte da un'inchiesta sui negazionisti in onda stasera su La7.

Rivedi tutte le puntate e le clip su rivediLa7.it


Video


Positiva al virus va comunque a fare surf: la giovane viene arrestata in spiaggia e portata via

Lega sotto shock. Arrestati tre commercialisti vicini al partito

Svolta nell'inchiesta Lombardia Film Commission, ai domiciliari anche il cognato di uno di loro. Al centro dell'indagine la vendita a prezzo gonfiato di un immobile. In manette Alberto Di Rubba, ex revisore dei conti del Carroccio, Andrea Manzoni e Michele Scillieri


La richiesta della procura risale al 15 luglio e la risposta del gip arriva ieri alle 12.40. È un fulmine a ciel sereno, quello che scaturisce dalla cancelleria del settimo piano del palazzo di giustizia e fa tremare la trincea della Lega di Matteo Salvini, colpendone i fedelissimi commercialisti. Sono tutti e tre bergamaschi, e vanno agli arresti domiciliari.


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Fondi Lega in Lombardia, arrestati tre commercialisti e un prestanome


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giovedì 10 settembre 2020

Zangrillo-Scanzi, 'duello' in tv sul covid

 

Alberto Zangrillo e Andrea Scanzi, botta e risposta sul tema Covid nello studio di Cartabianca. “Ho detto che il virus è clinicamente morto, ho fatto mea culpa per un’espressione stonata ma nel significato la ribadisco. Ho sempre evocato il buon senso: se qualcuno va in discoteca senza mascherina e senza precauzioni, non credo sia colpa mia. Poi se volete il capro espiatorio…”, dice il direttore della Terapia intensiva del San Raffaele.


“Zangrillo è una persona competente e efficace in televisione. Credo che abbia fatto un grande errore: divenire per molti negazionisti e minimizzatori una sorta di faro. Lei non doveva andare in quella baracconata del 27 luglio al Senato dove c’erano anche persone che si vantano di non indossare le mascherine. Se le ci va, in qualche modo avalla il pensiero per me pericoloso di Sgarbi e di tutti quelli che dicono che il Covid non c’è”, dice Scanzi riferendosi al celeberrimo convegno che è stato definito da alcuni 'negazionista'.

“La Costa Smeralda ha fatto notizia perché è stata incarnata mediaticamente da figure forti mediaticamente, come Briatore, che sono andate settimane in tv per dire che non c’erano rischi. Poi si è ammalato Briatore e si è ammalato quasi tutto il Billionaire: per colpa di alcuni personaggi, a cui auguro ogni fortuna medica ma che dovrebbero chiedere scusa, ha incarnato il peggio di questo approccio minimizzatore. Non si può continuare a vivere come prima”, afferma ancora il giornalista.

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Covid, nel mondo 27,8 mln di contagi e oltre 900mila morti

I casi di coronavirus accertati a livello globale sono 27.766.325, con 902.468 decessi. Sono i dati dell'osservatorio della Johns Hopkins University, che dall'inizio della pandemia monitora costantemente l'andamento dei contagi. Il Paese più colpito sono sempre gli Usa, con 6.359.720 contagi accertati e 190.815 decessi.

Fonte

Milano, studente di liceo positivo al Coronavirus: quarantena per lui e per 10 compagni


Lombardia, confermato fino al 15 ottobre obbligo di mascherina quando non c’è distanziamento




Genova, casellante di Autostrade si uccide lanciandosi da un viadotto della A26

Rossiglione: l'uomo ha lasciato biglietto per l'ultimo saluto agli anziani genitori

Tragedia nel tratto di autostrada A26 che collega Alessandria e Genova: un casellante di Autostrade di 51 anni alla guida della sua auto ha raggiunto il viadotto Gargassa, all'altezza di Rossiglione, in Valle Stura, ha posteggiato la vettura ai bordi della carreggiata e si è tolto la vita lanciandosi nel vuoto.

Un volo di almeno trenta metri che non gli ha dato scampo. Il corpo è finito sulla strada per Tiglieto. L'allarme lanciato da un automobilista che ha visto quel corpo volare nel vuoto.

Inutili il tempestivo intervento dei militi della Croce Rossa di Rossiglione e dei medici del 118.

Sono poi stati gli agenti della polizia stradale a rinvenire sul viadotto la vettura, un'utilitaria, con dentro i documenti e il biglietto con cui l'uomo, residente nel ponente di Genova, aveva voluto salutare i suoi anziani genitori. Uno struggente addio che ha commosso tutti, anche gli stessi agenti della stradale che pure con il dolore sono abituati a convivere.

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Mette in salvo i tre fratelli dalle fiamme ma lei muore per asfissia

 La vittima è una cinquantenne, la tragedia nel Beneventano

E' riuscita a mettere in salvo i suoi tre fratelli, uno dei quali affetto da disabilità, ma poi, sopraffatta dal fumo dell'incendio sviluppatosi in casa, una donna cinquantenne è morta per asfissia. La tragedia è avvenuta intorno alle 4,30 in un'abitazione di Dugenta, in provincia di Benevento.

 Patrizia Napolitano, 49 anni, è il nome della vittima. In seguito ad un incendio in casa, sviluppatosi con ogni probabilità a causa di un corto circuito del frigorifero, la donna ha dato l'allarme ai tre fratelli con i quali viveva. Uno di loro è uscito subito di casa alla ricerca di aiuto, mentre la donna insieme all'altro fratello è riuscita a portare al sicuro un terzo fratello, cieco.

    Poi - stando al racconto dei sopravvissuti - la donna è rimasta intrappolata in casa, probabilmente svenuta per le forti esalazioni da fumo che l'hanno portata alla morte.

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Maestra di 45 anni si uccide lanciandosi dal quinto piano: era convinta di avere il coronavirus

La donna trovata morta ieri a Colli Portuensi e per la quale si era ipotizzato potesse aver avuto un malore, si è lanciata dal quinto piano della sua abitazione. A trovare il corpo era stato un passante, che ha avvertito immediatamente i soccorsi. Per lei, purtroppo, non c’era però più nulla da fare.

Chiuso il giallo della donna trovata morta a Colli Portuensi da un passante ieri mattina. La signora, per la quale inizialmente si era ipotizzato un malore, si è lanciata dal quinto piano della sua abitazione, decidendo così di porre fine alla sua vita. Secondo quanto riportato da Il Messaggero si tratterebbe di una maestra d'asilo di 45 anni ossessionata dall'idea di aver contratto il coronavirus. Al marito, che aveva provato a calmarla durante il giorno, aveva detto che era sicura di avere il Covid-19. A nulla erano valse le rassicurazioni del medico: questo, unito al fatto che non sapeva quando sarebbe potuta tornare a lavorare, l'ha spinta in una spirale di disperazione e panico tali da spingerla a compiere il gesto estremo.

Non è chiaro se la donna soffrisse di depressione. Sempre ne Il Messaggero, si legge che non avrebbe avuto problemi psichiatrici e che la crisi sarebbe sopraggiunta con l'avvento della pandemia. Sotto shock il marito, che non si era reso inizialmente conto di cosa fosse accaduto. Dopo una notte insonne passata a cercare di calmarla, era convinto si fosse addormentata. E anche lui, sfinito, aveva ceduto al sonno. Verso le 7 lei si è alzata e si è lanciata dalla finestra. A trovare il corpo, un passante che ha dato l'allarme.

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Serie A, De Laurentiis positivo al Covid. In assemblea di Lega con sintomi: ''Ho fatto indigestione di ostriche"

Il presidente del Napoli, in riunione a Milano con tutti i suoi colleghi, era in attesa dell'esito del tampone che ha confermato il contagio. Ora è a Capri, contagiata anche la moglie. Test ed eventuale isolamento per tutti gli altri partecipanti alla riunione

E' Aurelio De Laurentiis il presidente di serie A positivo al Covid che ieri, nonostante i sintomi riconducibili al virus, si è presentato a Milano ed ha partecipato all'assemblea dei club. E' stato il Napoli, con una nota, ad ufficializzare la notizia: "La SSC Napoli comunica che il Presidente Aurelio De Laurentiis è risultato positivo al Covid-19 in seguito al tampone effettuato martedì".
La comunicazione della positività al coronavirus di uno dei partecipanti alla riunione andata in scena all'hotel Hilton -  incontro in cui si è deciso di creare una società, partecipata da fondi d'investimento, per gestire i diritti tv del campionato - è stata data ieri sera. De Laurentiis - che non avrebbe indossato la mascherina in diversi momenti della giornata - aveva i sintomi ed era in attesa dei risultati del tampone arrivati in serata. Avrebbe giustificato il suo malessere con un'indigestione da ostriche. Nonostante questo si è presentato alla riunione di Milano. Solo alle 20 ha informato gli altri partecipanti della sua positività. Il presidente del Napoli, che come la squadra e gli altri dirigenti del club si sottopone a tampone ogni martedì e giovedì - è tornato a Capri, suo quartier generale da alcuni mesi. Al momento gli unici sintomi che avverte sono debolezza e dolori articolari. Positiva anche la moglie di De Laurentiis, Jacqueline. Il produttore cinematografico - che non ha contatti con la squadra da venerdì scorso - sta valutando insieme ai medici se andare a Roma per controlli più approfonditi all'ospedale Gemelli.

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"Goccia fredda" in azione sull'Italia: le precipitazioni di VENERDI e SABATO

 

Sarà ancora la Sardegna ad avere i temporali più forti...


Ecco la piccola depressione mediterranea (in gergo tecnico "goccia fredda") che si posizionerà nei pressi della Sardegna nelle ore centrali di domani, venerdi 11 settembre: 

La struttura instabile sarà circondata dall'alta pressione che campeggerà su gran parte d'Europa. Il suo perno dovrebbe trasferirsi molto lentamente verso levante, attenuandosi progressivamente. 

Nella giornata di venerdì 11 settembre sarà ancora la Sardegna ad essere interessata da temporali anche consistenti.


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Incidenti lavoro: cade da impalcatura, muore operaio 74enne

74 anni lavorava ancora in un cantiere e non si sottrae a neppure ai lavori piu' pesanti o rischiosi, come salire su un'impalcatura.

Un operaio edile di Marzano di Nola è morto oggi in ospedale per le ferite riportate proprio cadendo da un'impalcatura. E' accaduto questa mattina poco dopo l'apertura del cantiere. L'uomo per cause non ancora accertate è  caduto da un'altezza di diversi metri. I colleghi gli hanno prestato i primi soccorso e hanno chiesto l'intervento di un'ambulanza del 118 che in pochi minuti ha raggiunto il cantiere e portato il 74enne all'ospedale di Nola. Li' l'operaio e' spirato per le gravi lesioni.

Sull'accaduto indagano i carabinieri della compagnia di Baiano che hanno avviato i rilievi e sequestrato l'impalcature. Bisognera' verificare se siano, state rispettate tutte le norme di sicurezza sul lavoro e la posizione dell'operaio anziano.

Fonte