Per l'Ingv in totale sono 16.597, un numero simile al 2019
Sono stati in media 45 al giorno, all’incirca uno ogni mezz’ora, i terremoti registrati nel 2020 dalla rete sismica nazionale sul territorio italiano e nelle zone limitrofe: il numero complessivo è di 16.597, simile a quello dell’anno precedente. Lo rende noto l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
“Nonostante la grave crisi sanitaria, la sorveglianza sismica effettuata dall’Ingv nel 2020 non si è fermata neanche un secondo”, sottolinea il presidente dell’Ingv, Carlo Doglioni. L’Ingv ha pubblicato on line sul blog ‘Ingv terremoti’ uno speciale in cui è possibile documentarsi sui diversi eventi sismici attraverso mappe interattive e infografiche.
“Nella mappa - precisa Alessandro Amato, sismologo dell’Ingv - si evidenzia come anche nel 2020 i più forti terremoti siano stati localizzati al di fuori del territorio italiano. Gli eventi sismici di magnitudo pari o superiore a 5.0 - precisa l’esperto - sono, infatti, avvenuti in Albania, in Algeria e in Croazia, durante la sequenza sismica di fine dicembre con il forte terremoto di magnitudo 6.3 del 29 dicembre, nei pressi della città croata di Petrinja”.
La Sardegna, spiega l’Ingv, si conferma la regione italiana con il minor numero di terremoti, appena 4 in tutto il 2020, contando anche le aree marine intorno all’isola. Il primo terremoto del 2020 si è verificato l’1 gennaio 2020 a Sefro (Macerata), solo un minuto e mezzo dopo lo scoccare della mezzanotte. L’ultimo, invece, è del 31 dicembre 2020 alle 23:41 a Ragalna (Catania), entrambi con una magnitudo inferiore a 2.0.
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