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giovedì 7 gennaio 2021

Scontri al Campidoglio, 68 arresti. Verso un’ondata di dimissioni a catena nell’amministrazione

La polizia ha promesso una "indagine approfondita" sulle falle nella sicurezza che hanno consentito a centinaia di estremisti pro Trump di irrompere nelle sale del Congresso

Washington – Sono 68 le persone arrestate nella notte americana di mercoledì a seguito dell'assalto al Campidoglio di sostenitori di Donald Trump. Lo ha annunciato una portavoce della sindaca di Washington Muriel Bowser.

Secondo quanto riporta la Cnn, la maggior parte degli arresti sono avvenuti per violazioni del coprifuoco imposto dalla sindaca dalle 18, mentre fra le altre accuse ci sono quelle legate al possesso di armi e all'ingresso illegale nella sede del Congresso.

Verso un’ondata di dimissioni a catena nell’amministrazione
E un’ondata di dimissioni è attesa all'interno dell'amministrazione Usa, dove anche i fedelissimi stanno valutando di lasciare prima del 20 gennaio dopo le violenze in Campidoglio. Secondo indiscrezioni, in cima alla lista dei papabili dimissionari ci sarebbe il consigliere alla sicurezza nazionale Robert O'Brien. Stanno valutando un'uscita di scena anche il ministro dei Trasporti Elaine Chao, la moglie di Mitch McConnell, e Chris Liddell, assistente del presidente e vice capo dello staff.

Finora hanno lasciato il vice consigliere per la sicurezza nazionale Matt Pottinger, la vice portavoce della Casa Bianca Sarah Matthews e l'inviato speciale in Irlanda del Nord ed ex capo dello staff Mick Mulvaney.

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