Un'ampia circolazione di bassa pressione rinnova condizioni di tempo instabile sullo stivale italiano. Le temperature rimangono ancora inferiori alle medie del periodo, con scarti negativi più importanti al nord. Una via di uscita a questa situazione di instabilità soltanto nel lungo termine ma ancora tutta da verificare.
Il tempo sull'Europa almeno fino al termine della seconda decade di aprile continuerà a rimanere incerto, le condizioni atmosferiche infatti appaiono ancora influenzate da una circolazione di aria fredda di derivazione artica. Le temperature resteranno complessivamente inferiori alle medie del periodo, con scarti termici negativi che si faranno sentire anche sul nostro Paese per gran parte della settimana. Lo scivolamento di aria fredda verso l'Europa centrale e meridionale sarà favorito dalla posizione anomala degli anticicloni sull'oceano Atlantico e sulla penisola scandinava. In particolare su questi settori affluirà aria calda di origine subtropicale oceanica, mentre sulle latitudini meridionali europee la circolazione sarà di tipo nord-orientale, associata alla presenza di un'ansa depressionaria che tra martedì e giovedì collocherà il proprio perno appena al i là dell'arco alpino. Analisi in quota del modello europeo riferita a mercoledì 14:
Mercoledì 14 e giovedì 15 avremo ancora instabilità in agguato specie nelle aree interne e montuose dell'Italia centrale e settentrionale, la presenza di aria piuttosto fredda in quota favorià ancora la caduta di fiocchi di neve fino a bassa quota lungo l'arco alpino e l'Appennino settentrionale (500 - 700 metri).
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