Il Comitato di cittadini del sobborgo alessandrino lamenta l'assenza di percorsi per poter raggiungere la città in bici. "Abbiamo una possibilità e non la sfruttiamo"
ALESSANDRIA – Costruire una pista ciclabile sull’argine del fiume Tanaro. Il Comitato Casalbagliano ha rilanciato questa proposta in una lettera inviata al ministro dell’Ambiente Sergio Costa. In occasione della Settimana della Mobilità, infatti, i cittadini del sobborgo alessandrino hanno lamentato l’assenza di percorsi per poter raggiungere la città in bici. “Potremmo sfruttare l’argine” ha sottolineato il presidente del Comitato Giovanni Gigantino“stiamo parlando di un tratto di quasi quattro chilometri, basterebbero solo delle piccole opere di interconnessione”. Al ministro Costa i cittadini chiedono chiarezza: l’argine è di proprietà del Demanio e non può essere percorso nè in bici nè a piedi, perché normato da un Decreto Regio. L’area è gestita dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po, ma potrebbe eventualmente passare in carico al Comune qualora Palazzo Rosso lo richiedesse. “Nessuna amministrazione comunale, però” si legge nella lettera “farebbe una scelta del genere visti i rigidi vincoli di bilancio, cosi ai cittadini non resta che avventurarsi in bici in strade prive di protezione“.
“Qualora il Comune volesse prendere l’argine in carico” ha confermato a Radio Gold il dirigente Aipo Alessandria Carlo Condorelli “dovrebbe anche provvedere alla sua manutenzione, assumendosene la piena responsabilità. Al momento l’argine ha solo una funzione idraulica“. Per questo, infatti, l’erba è molto alta ed è praticamente impossibile da percorrere. “Nel caso lo si volesse trasformare in una pista ciclabile occorrerebbe più manutenzione, totalmente a carico dell’eventuale nuovo gestore”.
Il Comitato Casalbagliano ha invocato quindi un intervento dell’esponente del Governo Conte, “in quello che appare più un problema burocratico e di competenze“. L’auspicio dei cittadini della frazione alessandrina è infine la creazione di una rete di piste ciclabili, “utilizzando anche quello che già si ha, come gli argini dei fiumi (…) strutture che valorizzerebbero il territorio, itinerari interessanti anche per turisti per far diventare Alessandria più attrattiva“.
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