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mercoledì 18 novembre 2009

Cosentino, rinviata la decisione sull'autorizzazione all'arresto

ROMA - La giunta per le Autorizzazioni della Camera ha ascoltato il sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino, per il quale i magistrati campani hanno chiesto l'autorizzazione all'arresto, e ha rinviato la seduta a mercoledì prossimo. "Per noi - avverte il deputato del Pd Donatella Ferranti - si potrebbe anche esprimere un voto già in quella sede". Ma Nicola Cosentino si dice certo che "il provvedimento di custodia cautelare in carcere verrà cassato" e annuncia: "Io rimango al mio posto. L'unico che può decidere sul mio destino e su quello della Campania è Berlusconi".

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martedì 17 novembre 2009

«Virus A, mio padre morto tre giorni dopo il vaccino»

Paolo Manconi è deceduto sabato, stroncato da encefalite. I familiari: vogliamo sapere se è stato l’antidoto

SALERNO — Paolo Manconi, 64 anni, è morto tre giorni dopo essersi sottoposto alla som­ministrazione del vaccino contro l'influenza A-H1N1 in uno dei cen­tri predisposti dall'Asl di Salerno. Aveva sofferto in passato di asma bronchiale, motivo per il quale il suo medico curante gli aveva con­sigliato il vaccino, ma è deceduto per tutt’altra malattia: menin­go-encefalite. Negli ultimi mesi, l’uomo non aveva mai manifesta­to sintomi che potessero far pen­sare a questo tragico decorso. E al­lora perché tutto questo? Quali so­no le cause di questa morte ina­spettata? Potrebbe esserci un col­legamento tra il decesso e l'antido­to assunto qualche giorno fa? Per queste domande, il figlio della vit­tima, Francesco Manconi, chiede risposte chiare. Che solo una inda­gine medica approfondita, dopo l’autopsia, potrebbe fornire.

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lunedì 16 novembre 2009

Gb: preso stupratore seriale


Preferiva vittime anziane, una aveva 93 anni


(ANSA) - LONDRA, 16 NOV - E' stato arrestato 'the night stalker' - 'il cacciatore della notte' - che per 17 anni avrebbe compiuto stupri su donne anziane. Delroy Grant, 52 anni, e' stato formalmente incriminato dai magistrati di Greenwich che gli contestano cinque stupri, sei aggressioni e 11 furti in appartamenti. La sua 'carriera' inizia nel 1992, ed e' terminata con il suo arresto nelle prima ore di domenica, da parte di Scotland Yard. Una delle donne aggredite aveva 93 anni.

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domenica 15 novembre 2009

Giovani mammoni? Problema lavoro in Italia

Secondo il bilancio Istat 7 giovani su 10 in un’età compresa tra i 20 e i 34 anni vivono ancora in famiglia. Il dato è certamente preoccupante ma, in Italia i giovani sono davvero cosi “mammoni”?

Che i giovani in Italia siano mammoni non v’è dubbio ma è necessario anche indagare le cause di questa situazione.

Certamente il problema del lavoro, la disoccupazione e il precariato in Italia, non aiuta i giovani a staccarsi dalla famiglia in tempi consoni all’età.

Il precariato spinge i giovani italiani a restare in famiglia perché non possono permettersi un mutuo ad esempio o di poter vivere con la certezza economica di uno stipendio.

Giovani mammoni in Italia dunque si, ma per tanti buoni ragionevoli motivi.

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venerdì 13 novembre 2009

Tre medici e tre agenti penitenziari indagati per la morte di Cucchi


I sanitari sono accusati di omicidio colposo, gli agenti di omicidio preterintenzionale

Fondamentale il racconto del supertestimone. Nessun riscontro sui carabinieri

di MARINO BISSO e CARLO PICOZZA

ROMA - A tre agenti carcerari che lo hanno avuto in custodia e ad altrettanti medici del reparto di detenzione dell'ospedale Sandro Pertini sono arrivati gli avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi, il trentunenne arrestato in buone condizioni di salute alle 23.30 del 15 ottobre (in possesso di pochi grammi di droga) e deceduto alle 6.45 del 22, denutrito, disidratato, con la schiena rotta e altri traumi.

I sanitari sono accusati di omicidio colposo: destinatari dei provvedimenti sono Aldo Fierro, 60 anni, primario del servizio di Medicina protetta del Pertini e i suoi collaboratori Stefania Corbi, 42, e Rosita Caponetti, 38. Secondo il capo di imputazione, i tre, "omettendo le dovute cure, cagionavano la morte di Cucchi".

In particolare per il contrasto alla denutrizione e alla disidratazione, i sanitari disponevano degli strumenti e avrebbero potuto mettere in campo le azioni necessarie per curarlo anche se il paziente avesse rifiutato le cure. L'avviso di garanzia, spiegano in Procura è dovuto a "un eccesso di garanzia per consentire agli interessati di nominare un consulente in vista della riesumazione della salma".
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giovedì 12 novembre 2009

Eutelia, Fiom: il governo intervenga subito


Conferenza stampa nella fabbrica occupata. I lavoratori sono senza stipendio da mesi

torino
Hanno le facce stanche e tirate, dietro le maschere bianche che indossano per protesta, per dire che si sentono invisibili: sono tanti i lavoratori della Agile che questa mattina hanno incontrato i giornalisti nella sede occupata dell'azienda.
Molti di loro sono ingegneri, tecnici superspecializzati che si occupano da anni di telecomunicazioni ed informatica, rimbalzati per acquisizioni e fusioni successive tra aziende di cui ormai han perso, dicono, il conto: Noicom, Bull, Getronics, poi Eutelia ed infine Agile.
Non vedono lo stipendio da mesi, almeno nella sede di Torino: «Siamo stati spostati nella Agile a giugno, ci hanno dato lo stipendio solo quel mese, anzi la prima metà ce l'ha data la vecchia azienda, Eutelia e gli altri 15 giorni erano della nuova azienda, Agile. Poi più niente». Loro però sono rimasti al lavoro, per paura di perdere le commesse, per paura di non avere più un futuro.
Tra i clienti, ci dicono, abbiamo anche delle istituzioni, dobbiamo dare continuità al servizio, ma non ce la facciamo più.

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Ucciso da rom nel teramano: due arresti, caccia a latitante


di Roberto Almonti

ALBA ADRIATICA (TERAMO) - L'ennesima tragedia provocata dai Rom ha fatto traboccare il pentolone in ebollizione della difficile convivenza ad Alba: quella che doveva essere la fiaccolata in memoria della seconda vittima di un pestaggio di nomadi si è trasformata in una spedizione punitiva. Per gli oltre 200 residenti l'obiettivo sono diventati due dei tre indagati e le abitazioni dei rispettivi parenti. Respinto il tentativo di linciare all'uscita dalla caserma due dei tre giovani zingari accusati dell'omicidio - arrestati in serata con l'accusa di omicidio volontario - la sommossa si è trasferita nella zona nord della cittadina: auto rovesciate e danneggiate, pietre e altri oggetti lanciati contro le abitazioni dei rom. Lui, Emanuele Fadani, commerciante di 37 anni, sposato e padre di una bimba di sei anni, è stato ammazzato di botte, sotto il balcone di casa del fratello. Emanuele Fadani come Antonio De Meo, cameriere di 23 anni: tutti e due morti, tutti e due massacrati da tre zingari ubriachi.

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martedì 10 novembre 2009

Frana ad Ischia, muore una ragazza

ROMA - Una ragazzina di 15 anni morta annegata e undici feriti. E' il bilancio provvisorio della frana che questa mattina si è staccata dal monte Epomeo sopra Casamicciola, ad Ischia. Erano circa le 8.30 quando fango e detriti hanno investito la strada tra Forio ed Ischia, isolando la frazione di Casamicciola che è raggiungibile solo via mare. Almeno una cinquantina, secondo i primi accertamenti dei vigili del fuoco, le autovetture coinvolte, molte delle quali però erano ferme in un parcheggio e vuote.

Diverse le auto che sono finite in mare, così come quelle che sono rimaste sepolte sotto la massa di fango. In una di queste viaggiava Anna De Felice, la 15enne che per il momento è l'unica vittima ufficiale: nei polmoni della ragazza i medici hanno trovato acqua e sabbia. Secondo fonti della protezione civile regionale, in mare sarebbero ancora dispersi un'altra ragazzina e un'altra persona, ma non ci sono conferme. I sommozzatori dei vigili del fuoco e delle Capitanerie di Porto stanno proseguendo le ricerche, rese però difficili dalla grande quantità di terreno e detriti che ha intorbidito l'acqua. Dal fango sono invece state estratte vive una quindicina di persone, tra cui un bambino di 6 anni che in un primo momento era stato dato per disperso, e una bimba, trasportata in ospedale in gravi condizioni. Complessivamente sarebbero una ventina le persone che sono state portate in ospedale, una decina delle quali sono state ricoverate. La frana ad Ischia "mi fa grande rabbia perché significa che tutto il lavoro che è stato fatto fino ad oggi non è stato sufficiente" dice il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso.

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Omicidio di Simonetta Cesaroni l'ex fidanzato rinviato a giudizio

Omicidio di Simonetta Cesaroni l'ex fidanzato rinviato a giudizio

Simonetta Cesaroni


ROMA -
Svolta nell'inchiesta per il delitto di via Poma. Raniero Busco, ex fidanzato di Simonetta Cesaroni, uccisa con 30 coltellate il 7 agosto 1990 a Roma, è stato rinviato a giudizio per omicidio volontario. Il processo comincerà il 3 febbraio prossimo davanti ai giudici della Terza corte d'Assise. A disporre il processo è stato il Gup Maddalena Cipriani.

Il giudice dell'udienza preliminare ha dunque accolto l'impostazione accusatoria e la ricostruzione del pm Ilaria Calò che contestava a Busco il reato di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà. Simonetta Cesaroni, all'epoca 21enne, fu uccisa con 29 coltellate: il suo corpo fu trovato nella palazzina di via Poma dove lavorava negli uffici degli ostelli della gioventù. Busco, oggi 44enne e sposato, non si è presentato all'udienza preliminare: difeso dall'avvocato Paolo Loria, si è sempre proclamato innocente.

Il morso sul seno Tra gli elementi decisivi per la decisione del Gup, a quanto sembra, è la perizia sul segno di un morso che fu riscontrato sul seno di Simonetta. Quel segno, secondo i consulenti dell'accusa, corrisponde all'arcata dentaria di Busco. In generale, la svolta nell'inchiesta è arrivata dopo l'applicazione delle nuove tecniche investigative, a partire dai test di rilevazione delle tracce biologiche e le analisi di quelle ematiche.

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lunedì 9 novembre 2009

Giovanardi: "Cucchi? Morto perché drogato" La famiglia: "Vogliamo solo giustizia"

Il sottosegretario liquida così i misteri intorno alla morte del ragazzo romano
"Era uno spacciatore ed era anche anoressico". Idv: "Dimissioni"

Il presidente della Provincia di Roma Zingaretti: "Si scusi o intervenga Berlusconi"


Giovanardi: "Cucchi? Morto perché drogato" La famiglia: "Vogliamo solo giustizia"

Carlo Giovanardi

ROMA - Il sottosegretario Giovanardi ne è sicuro: Stefano Cucchi è morto perché "anoressico, drogato e sieropositivo". Parole pesantissime, che per la sorella del ragazzo morto misteriosamente "si commentano da sole". Fra l'altro, la famiglia ha sempre smentito la sieropositività.

Giovanardi non concede spazio al dubbio: "Era in carcere perché era uno spacciatore abituale. La verità verrà fuori, e si capirà che è morto soprattutto perché era di 42 chili". Così il sottosegretario alla Presidenza alla trasmissione "24 Mattino" su Radio 24.

Giovanardi segue le politiche giovanili del governo e la lotta alla droga. E non ha alcun dubbio. Non ci sono responsabilità umane nella morte di Cucchi. Quel corpo pieno di lividi e fratture di cui è ancora ignota la causa, quelle cartelle cliniche apparentemente manomesse, quella coltre di dubbi che circonda la morte del ragazzo romano, per il sottosegretario, non significano nulla. Se c'è un colpevole, per Giovanardi, è la droga: "Che ha devastato la sua vita, era anoressico, tossicodipendente, poi c'è il fatto che in cinque giorni sia peggiorato, certo bisogna vedere come i medici l'hanno curato. Ma sono migliaia le persone che si riducono in situazioni drammatiche per la droga, diventano larve, diventano zombie: è la droga che li riduce così".

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Vent'anni fa cadeva il Muro, festa a Berlino

di Gateano Stellacci

BERLINO - Una nuova barriera si snoda in questi giorni a Berlino su un percorso di 1,5 km davanti alla Porta di Brandeburgo, fra il Bundestag e la Potsdamer Platz, là dove una volta si ergeva il Muro di cemento che ha diviso per 28anni l'attuale capitale della Germania. Ieri per tutto il giorno una folla festosa si è aggirata intorno alla barriera, scattando foto ricordo o bevendo un vino caldo per combattere il freddo.

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sabato 7 novembre 2009

Virus A, oggi nuovi decessi

Pneumologi: "E' meno aggressivo del previsto"

ROMA - Sale a 32 il bilancio delle vittime da influenza A in Italia: oggi, infatti, sono deceduti un anziano affetto da mieloma ricoverato a Torino ed una bambina di 8 mesi a Napoli. Ma, sempre a Napoli, è stata anche disposta l'autopsia su un bimbo di 4 mesi morto oggi, per stabilire se la causa sia il virus A/H1N1, in questo caso sarebbe la 33ma vittima. Un neonato di 25 giorni è stato ricoverato all'ospedale Cardarelli con una polmonite risultando positivo al test del virus A/H1n1. "L'epidemia influenzale e nel pieno della sua azione: almeno 700 mila italiani si sono ammalati, di questi 200mila bambini sotto i 14 anni": è il bilancio dell'epidemiologo Donato Greco dell'Istituto superiore di sanità, indicato dal ministero della Sanità come consulente per l'influenza A in Campania. A Roma, intanto, sono stati ricoverati due medici di base che, non vaccinati, avrebbero contratto il virus dai pazienti.

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giovedì 5 novembre 2009

Scontro fra treni, dieci feriti "Ci hanno detto: tenetevi forte"

BRESCIA - Tanta paura ma per fortuna nessuno è grave tra i dieci passeggeri rimasti feriti in uno scontro fra due treni, un passeggeri delle Ferrovie Nord e una motrice, avvenuto questa mattina nella zona del lago di Iseo, nel Bresciano, fra le stazioni di Vello e Marone. A bordo c'erano circa duecento persone tra studenti e pendolari. Tanti passeggeri sono rimasti coinvolti nell'impatto ma, dai primi accertamenti, nessuno ha riportato lesioni importanti. Circa dieci persone sono state ricoverate negli ospedali di Lovere, Ome e Iseo. Una trentina i contusi.

Erano le 7.44, come riferisce il 118 di Brescia, quando alla sala operativa è arrivata la telefonata di emergenza. Come ha raccontato uno dei passeggeri in un'intervista a Sky Tg24, "i macchinisti si erano resi conto che l'impatto era imminente, allora sono venuti nella prima carrozza e ci hanno detto: tenetevi forte, tenetevi forte".

A destare più preoccupazione, ma si tratta di un codice giallo, è il macchinista del treno passeggeri. Gli altri feriti lievi sono soprattutto studenti. Per i passeggeri del convoglio coinvolto nello scontro, circa 200, è stata messa a disposizione, come punto di assistenza, una sala del Comune di Marone. Ancora da stabilire le cause dell'impatto.

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mercoledì 4 novembre 2009

Italiani preoccupati dall'influenza A ma sul vaccino prevale lo scetticismo

Italiani preoccupati dall'influenza A ma sul vaccino prevale lo scetticismo
ROMA - Gli italiani sono preoccupati per l'influenza A. Ma sono anche scettici sull'efficacia del vaccino. Un sondaggio realizzato da Ipr Marketing per Repubblica.it rivela soprattutto incertezza e dubbi: più della metà degli interpellati teme per la pericolosità del virus H1N1 e uno su tre si spinge a prevedere che provocherà molte vittime nel nostro Paese, ma al contempo cresce il timore di vaccinarsi.

Oltre la metà degli intervistati, da Nord a Sud, pensa di poter essere colpito dall'influenza A, in particolare i più giovani. Ma in molti ammettono la scarsa conoscenza della malattia: quasi due italiani su tre non saprebbero come comportarsi in caso di contagio. Il 42 per cento delle persone coinvolte nell'indagine accusa le istituzioni responsabili di non dire tutta la verità e addirittura di nascondere qualcosa. Di qui l'allarme, ma anche il diffuso scetticismo sulla vaccinazione. Il ricorso al vaccino è infatti escluso da più della metà degli intervistati: il 56 per cento si dichiara contrario, contro il 33 per cento favorevole e l'11 per cento senza opinione in proposito. La ragione di questa forte opposizione è da cercare nelle controindicazioni: la maggioranza ritiene che sia un vaccino poco sperimentato e dunque potenzialmente in grado di provocare danni alla salute.

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martedì 3 novembre 2009

"Un detenuto non si picchia in sezione" Audio shock dal carcere di Teramo

La Procura abruzzese ha aperto un'inchiesta sulle voci registrate
di due guardie carcerarie che discutono sul pestaggio di un uomo

"Queste cose si fanno sotto... Abbiamo rischiato la rivolta, perché il negro ha visto..."

Il comandante delle Guardie ammette: "Quella voce è la mia"
di GIUSEPPE CAPORALE

"Un detenuto non si picchia in sezione" Audio shock dal carcere di Teramo

TERAMO
- "Abbiamo rischiato una rivolta perché il negro ha visto tutto. Un detenuto non si massacra in sezione, si massacra sotto...". Parole dal carcere di Castrogno a Teramo, parole registrate all'interno di uno degli uffici degli agenti di polizia penitenziaria. Frasi spaventose impresse in un nastro. Ora questo audio è nelle mani della Procura della Repubblica di Teramo che ha aperto un'inchiesta sulla vicenda. Sono parole che raccontano di un "pestaggio" ai danni di un detenuto, quasi come fosse la "prassi", un episodio che rientra nella "normalità" della gestione del penitenziario. Un concitato dialogo tra il comandante delle guardie del penitenziario, Giuseppe Luzi e un agente che svelerebbe un gravissimo retroscena all'interno di un carcere già alle prese con carenze di organico e difficoltà strutturali.

ASCOLTA L'AUDIO

Il nastro è stato recapitato al giornale locale La Città di Teramo, ed è scoppiata la bufera. Il plico era accompagnato da una lettera anonima.

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lunedì 2 novembre 2009

Alda Merini consacrata dalla tv, abile a sfruttarla

MAURIZIO CUCCHI
La scomparsa di un poeta è difficilmente oggetto di un interesse diffuso, nella società d’oggi. Così come lo è in genere, purtroppo, la sua opera. Alda Merini costituisce un’evidente eccezione, perché proprio in questi ultimi vent’anni, in tempi di ben poca presenza pubblica del poeta e della poesia, aveva saputo oltrepassare i confini del semianonimato per imporsi quasi come una star. Lo aveva fatto utilizzando in modo abilissimo il mezzo televisivo (e poi non solo quello, ovviamente), che le aveva consentito di esprimere un personaggio - se stessa - in grado di coincidere quasi perfettamente con l’idea che in genere la gente ha del poeta: bizzarro e maledetto, insolito e sfortunato, estroso ai limiti della follia (e nel suo caso anche dentro la follia), ispirato e estraneo alle convenzioni.

Alda Merini era un poeta già presente da ragazza in quella che era allora una vera società letteraria: era entrata infatti in un’antologia generazionale (Quarta generazione, del ’54) ancora giovanissima. Poi un periodo di oblìo molto lungo, quindi il successo. Che fosse una poetessa vera non c’è dubbio, ma di una specie particolare. E cioè, indisciplinata negli esiti, dove sapeva colpire con improvvise immagini vibranti e forti accensioni suggestive, ma dove anche poteva concedersi, più o meno consapevolmente, soluzioni piuttosto facili e di non meno facile ascolto. La sua scomparsa è dolorosa, come dolorosa e travagliata è stata la sua esistenza. Speriamo che l’attenzione che è stata capace di suscitare si possa ora anche rivolgere a quanto di importante e spesso messo in ombra sa realizzare la nostra poesia contemporanea.

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domenica 1 novembre 2009

Virus A, morta a Napoli una bambina di undici anni

Dal mese di settembre è la sesta vittima a Napoli Dodicesimo decesso in Italia, primo fra bambini

di Maria Emilia Bonaccorso

ROMA - E' una undicenne di Pompei la dodicesima vittima dell'influenza A in Italia, dal mese di settembre è la sesta morte a Napoli, la prima fra i bambini nel nostro Paese. Preoccupazione per un'altra bimba bolzanina della stessa età in condizioni molto critiche, ricoverata da una settimana alla Clinica universitaria di Innsbruck in Austria. Mentre le regioni si apprestano, fra i ritardi, a far partire nei prossimi giorni, a macchia di leopardo, la "fase 2" della vaccinazione contro la pandemia, aumentano le vittime del virus.

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sabato 31 ottobre 2009

Facebook vince su "re spam"

Sanford Wallace dovrà pagare 711 milioni di dollari

30 ottobre

di Marcello Campo

WASHINGTON - Dopo My Space, anche Facebook vince la sua battaglia legale contro Sanford Wallace, il 're dello spam', dichiarato colpevole di aver mandato illegalmente milioni di 'mail spazzatura' agli utenti del più noto social network al mondo. Un giudice di San Jose, in California, lo ha condannato a pagare la maxi multa di 711,2 milioni di dollari. In piu, 'Spamford', così comé chiamato qui negli Usa, rischia il carcere per aver oltraggiato la Corte. Non è la prima volta che questo spegiudicato criminale della rete ha guai con la giustizia: nel 2008, assieme al suo socio Walter Rines, fu costretto a versare a My Space la considerevole cifra di 234 milioni di dollari, per aver sparso sul web più di 800 mila inserzioni pubblicitarie.

La sua tecnica è sempre la stessa: entra abusivamente nei siti degli utenti dei social network, rubando migliaia di password, quindi invia milioni di messaggi commerciali. Azioni apertamente vietate da una legge americana, il Can-Spam Act, varata nel 2003 da George W.Bush. "Tutta la documentazione raccolta - ha detto il giudice Jeremy Fogel - dimostra che Wallace ha intenzionalmente violato la legge, disprezzando vergognosamente Facebook e i suoi abbonati".

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venerdì 30 ottobre 2009

Russia per tre volte si sposa e uccide mariti

Russia, per tre volte si sposa per tre volte uccide marito

russia_pluriomicida

Ha scelto sempre delle serate di festa per liberarsi della sua dolce metà. Per tre volte si è sposata e in tutti casi ha fatto fuori il marito di turno a coltellate.

Lo racconta il quotidiano popolare russo Komsomolskaia Pravda.

Per tre volte una donna siberiana, Irina Rybalko, si e’ sposata e per altrettante volte ha ucciso a coltellate il marito, finendo sempre in prigione.

La donna, 45 anni, ha scelto per tutte e tre le occasioni una giornata di festa.

Il giorno di Pasqua del 1992 ha piantato un coltello nel petto della sua dolce meta’: quattro anni di carcere.

Ad Halloween ha ucciso il secondo marito: condannata a dieci anni.

A Capodanno 2009 ha ucciso il terzo consorte, dovra’ scontare ora 12 anni.

da L’ UNITA’


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giovedì 29 ottobre 2009

Multa in moto: "Andava a 616 km/h"

Lecco, incredibile errore nel verbale

Sapeva di andare piuttosto forte in sella alla sua Moto Guzzi, quando il 10 ottobre la polizia municipale di Cernusco Lombardone, nel Lecchese, l'ha immortalato con l'autovelox. Ma non immaginava così tanto: una velocità tale da abbattere quasi il muro del suono. A Paolo Turina, lecchese di Montevecchia, è stata infatti recapitata una multa con l'indicazione di un eccesso di velocità stratosferico: addirittura 616 chilometri l'ora.

Un vero e proprio record, evidentemente generato da un errore tecnico. E Turina, parlando al Giornale di Merate che riporta la notizia, commenta divertito la multa: "Pensavo di lasciar finire il Motomondiale a Valentino Rossi e poi di sfidarlo. In effetti mi sembrava di andare un po’ forte, ma non così tanto. Per fortuna non ho esagerato, altrimenti chissà che velocità avrei toccato!". L'uomo ha trascorso la settimana a mostrare il verbale ad amici e conoscenti. "L’ho portato anche alla concessionaria che mi ha venduto la moto: hanno fatto una fotocopia e l’hanno appeso in bacheca...".

Ovviamente Turina è andato a chiedere spiegazioni ai vigili: "Mi hanno detto che la rilevazione è stata effettuata correttamente, perché sulla foto si vede che andavo a 87 all’ora. Probabilmente è stato un semplice errore di trascrizione da parte dell’agente. Alla fine questa vicenda mi ha anche fatto passare il dispiacere per la multa, che mi è comunque costata cinque punti in meno sulla patente e più di 200 euro di sanzione...".

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U2: concerto gratuito a Berlino

Il 5/11 davanti Porta di Brandeburgo, a 20 anni da caduta muro

(ANSA) - BERLINO, 28 OTT - Gli U2 terranno il 5 novembre un concerto gratuito davanti alla Porta di Brandeburgo, a Berlino,in contemporanea con gli Mtv Music Awards. L'evento del 5 novembre giunge quattro giorni prima del ventesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, simbolo della Guerra fredda che divideva in due la citta'. I biglietti per il concerto saranno gratuiti e saranno disponibili sui siti www.u2.com e www.mtvema.com. Durante lo show si esibiranno anche Jay-Z e Robbie Williams.

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mercoledì 28 ottobre 2009

ROMA: INTERROGAZIONE RADICALI SU MORTE STEFANO CUCCHI

(Adnkronos) - Ancora, la parlamentare chiede se sia vero "che ai genitori del signor Cucchi non sia stato consentito di vedere il figlio; che l'autorizzazione al colloquio sia giunta per il giorno 23 ottobre 2009, troppo tardi perche' il signor Cucchi muore la notte tra il 22 e il 23 ottobre; che i genitori quando hanno possibilita' di vedere il corpo del figlio, per il riconoscimento all'obitorio, si trovano di fronte a un viso-devastato; che ai consulenti di parte e' stata negata la possibilita' di fare le-fotografie di quel viso".

"Se quanto sopra premesso corrisponde a verita'", Farina Coscioni chiede di sapere "che tipo di traumi presentava il signor Stefano Cucchi e chi glieli ha provocati? Perche' il signor Cucchi e' stato ricoverato all'ospedale Pertini? La morte e' dipesa da possibili violenze subite? Per quale motivo ai genitori e' stato impedito di incontrare il figlio per ben sei giorni? Per quale motivo non sono stati concessi gli arresti domiciliari al signor Cucchi, neanche fosse il piu' efferato criminale? Per quale motivo non vengono rese pubbliche le foto del viso-tumefatto posto che in Italia capita spesso che i verbali degli interrogatori a base di inchieste importanti vengono immediatamente-trascritti sui giornali?".

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lunedì 26 ottobre 2009

Famiglie, una vita a rate l'emergenza ora è il debito

Il 58 per cento del reddito degli italiani se ne va in rate

E il popolo dei risparmiatori non esiste più. Ecco cosa rischiamo
di ETTORE LIVINI

Famiglie, una vita a rate l'emergenza ora è il debito


L'allarme, al momento, non è ancora rosso. Ma nell'Italia dove migliaia di piccole e medie imprese rischiano di chiudere bottega e dove in un anno si sono bruciati 577mila posti di lavoro, l'emergenza prossima ventura rischia di essere quella del debito personale degli italiani. Un anno fa - con i mercati a secco di liquidità - ci si preoccupava per l'impennata delle rate, con gli interessi schizzati oltre il 6%. Oggi i tassi sono ai minimi storici (0,73% l'Euribor a tre mesi), le banche sono tornate ad allargare i cordoni della borsa, le tranche di rimborso mensile sono calate. Eppure i problemi per pagarle, invece che diminuire, sono aumentati.

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sabato 24 ottobre 2009

Giallo Garlasco: udienza, respinte tutte eccezioni su perizie

Il processo è ripreso con l'esame sulla perizia informatica

VIGEVANO (PAVIA) - Il gup Stefano Vitelli ha respinto tutte le eccezioni presentate da Procura e parte civile sulle superperizie in discussione da oggi alla ripresa del processo per l'omicidio di Chiara Poggi, trovata morta il 13 agosto del 2007 nella sua villetta di Garlasco. Unico imputato il fidanzato Alberto Stasi.

Il processo è ripreso oggi con l'esame sulla perizia informatica. A quanto si è appreso la Procura avrebbe sollevato alcune eccezioni perché la perizia sarebbe andata oltre i quesiti richiesti. La parte civile (la famiglia Poggi) avrebbe sollevato eccezioni più generiche su tutte le superperizie perché alcune attività si sarebbero svolte senza la presenza dei propri consulenti. Tutte le eccezioni sono state respinte da Vitelli e quindi l'udienza prosegue. Il processo a Stasi, che nell'ultima udienza preliminare aveva chiesto il rito abbreviato, è cominciato il 9 aprile scorso, con la richiesta di condanna a trent'anni di reclusione da parte del pm Rosa Muscio. Nelle udienze successive ha parlato la difesa. Il 30 aprile era attesa la sentenza ma il gup, dopo quattro ore di camera di consiglio, ha deciso di predisporre quattro nuove superperizie aggiornando il processo a verifiche terminate. Oggi la prima udienza dopo la pausa.

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