Simonetta Cesaroni
ROMA - Svolta nell'inchiesta per il delitto di via Poma. Raniero Busco, ex fidanzato di Simonetta Cesaroni, uccisa con 30 coltellate il 7 agosto 1990 a Roma, è stato rinviato a giudizio per omicidio volontario. Il processo comincerà il 3 febbraio prossimo davanti ai giudici della Terza corte d'Assise. A disporre il processo è stato il Gup Maddalena Cipriani.
Il giudice dell'udienza preliminare ha dunque accolto l'impostazione accusatoria e la ricostruzione del pm Ilaria Calò che contestava a Busco il reato di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà. Simonetta Cesaroni, all'epoca 21enne, fu uccisa con 29 coltellate: il suo corpo fu trovato nella palazzina di via Poma dove lavorava negli uffici degli ostelli della gioventù. Busco, oggi 44enne e sposato, non si è presentato all'udienza preliminare: difeso dall'avvocato Paolo Loria, si è sempre proclamato innocente.
Il morso sul seno Tra gli elementi decisivi per la decisione del Gup, a quanto sembra, è la perizia sul segno di un morso che fu riscontrato sul seno di Simonetta. Quel segno, secondo i consulenti dell'accusa, corrisponde all'arcata dentaria di Busco. In generale, la svolta nell'inchiesta è arrivata dopo l'applicazione delle nuove tecniche investigative, a partire dai test di rilevazione delle tracce biologiche e le analisi di quelle ematiche.
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