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domenica 10 ottobre 2010

Bimba nella lavatrice: sta bene e pesa 2,4 chilogrammi

Roma, 10 ott. (Apcom) - Sta bene e pesa 2,430 chilogrammi la neonata che, appena venuta al mondo, è stata infilata dalla madre in una lavatrice piena di panni sporchi nel mantovano. I sanitari, temporaneamente, l'hanno chiamata Rosa. L'azienda ospedaliera Carlo Poma, dove è stata trasportata la piccola alle 15.30 di ieri, precisa in una nota all'approccio con i sanitari la neonata "non presentava lesioni esterne, appariva in condizioni generali discrete, era vivace e reattiva e presentava respiro spontaneo". Dopo la consulenza neonatologica è stata trasferita nella struttura di patologia neonatale, dove è stata sottoposta a specifici controlli e monitoraggio. Attualmente la piccola è ricoverata in condizioni generali stabili, respira spontaneamente e si alimenta senza particolari problemi.
Quanto alla madre, una romena di 32 anni, è stata trasportata ieri attorno alle 13 nella sala parto dell'ospedale di Mantova dai medici del 118 intervenuti per primi nell'agriturismo dove si è sentita male dopo il parto. All'esame obiettivo i sanitari hanno riscontrato segni compatibili con recente parto vaginale - da lì l'allarme ai carabinieri sulla necessità di trovare la neonata - dopo le cure del caso la paziente veniva trasferita nel Reparto di Ostetricia, dove ora si trova ricoverata "in condizioni generali buone, con decorso puerperale regolare". 

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Abusi su bimba di 2 anni Arrestato il baby-sitter

Cairo Montenotte, ha violentato la sorellina di 2 anni della sua fidanzata. Iscritto a Pedagogia, famiglia borghese, denunciato dalla madre della bimba che si è accorta di quanto stava accadendo. La confessione in caserma: "Aiutatemi a smettere". La fidanzata era invece ignara degli abusi sulla sorellina

di LUCIA MARCHIO'


Faceva il baby-sitter, il ragazzo di 21 anni arrestato per aver compiuto atti di libidine su una bimba di 2 anni, sorellina della sua fidanzata. I carabinieri sono intervenuti ieri sera nella casa di Carcare, in provincia di Savona, chiamati dalla madre della piccola che ha sorpreso il ragazzo toccare la bambina mentre le cambiava il pannolino.

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sabato 9 ottobre 2010

Farah, strage di italiani: morti 4 soldati - "Prima una bomba poi la sparatoria"




 Afghanistan, altri due militari feriti. Sebastiano Ville, Marco Pedone, Francesco Vannozzi, Gianmarco Manca erano tutti alpini, facevano parte di un contingente di 70 automezzi della logistica. Prima i colpi di arma da fuoco, poi l'esplosione di un ordigno. Napolitano: "Profondo cordoglio". Berlusconi: "Vicini alle famiglie". Bersani: "Ripensare strategia". La Russa: "Sciacallo chi parla di ritiro" Commenta

Ungheria, è allarme fango tossico

Il fiume di fango velenoso


Evacuato il viallaggio di Kolontar
Il villaggio di Kolontar, epicentro del disastro ambientale provocato dall’impianto di alluminio di Ajka in Ungheria, è stato evacuato. Lo riferisce l’agenzia nazionale Mti.L’evacuazione del villaggio è stata decisa dalle squadre di soccorritori dopo aver constatato un ulteriore cedimento della parte già danneggiata dell’impianto di alluminio dal quale lunedì scorso sono fuoriusciti oltre un milione di metri cubi di fango tossico. Il timore, ha dichiarato il portavoce della protezione civile ungherese Tibor Tobson, è quello di una seconda inondazione. Secondo l’agenzia Mti, il premier ungherese Viktor Orban è arrivato nel villaggio questa mattina. 

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Cile, nel circo che aspetta il ritorno dei 33 minatori

Iniziano le ultime operazioni, la trivella ha raggiunto i minatori.
La capsula speciale dovrebbe portarli fuori per martedì prossimo
EMILIANO GUANELLA
MINIERA DI SAN JOSE' (Cile)
La notizia più attesa al «campamento Esperanza» arriva alla fine di una giornata lunghissima e piena d’aspettative. a trivella del «Piano B» ha toccato nella notte il rifugio dove si trovano i 33 minatori, ora non resta che assicurare la prima parte del lungo foro nella montagna per proteggere la discesa della capsula nelle viscere della montagna che li porterà fuori, uno a uno. Un'operazione che potrebbe durare, al massimo, tre giorni: martedì prossimo potrebbe essere il D-Day. I minatori lo sanno e si stanno preparando al gran momento. Il loro «trasloco» è già iniziato: da un paio di giorni le sonde arrivano in superficie con i ricordi raccolti in più di due mesi di permanenza sottoterra. Piccoli frammenti di roccia, carte, oggetti minuscoli, ma preziosi, che li accompagneranno per il resto della loro vita. Settecento metri sopra di loro si è formata una piccola città, la babele del grande circo mediatico, i soccorritori, i volontari, i famigliari e gli amici, i rappresentanti del governo e di tutte le istituzioni chiamate in causa nella più grande operazione di salvataggio che il Cile ricordi. 


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venerdì 8 ottobre 2010

Domani pomeriggio i funerali di Sarah Lo zio: "L'avevo già toccata un'altra volta"

Le esequie si svolgeranno al campo sportivo comunale. Oggi la camera ardente nell'auditorium. La madre, testimone di Geova, ha acconsentito al rito cattolico. Messeri accusato anche di vilipendio di cadavere. Il padre: "Mai sospettato di mio cognato"

 

TARANTO - Si terranno domani alle 15.30 al campo sportivo comunale di Avetrana i funerali di Sarah Scazzi, 1 la 15enne uccisa dallo zio Michele Misseri. La camera ardente è stata allestita nell'auditorium 'Caduti di Nassiriya'. In serata la bara bianca è arrivata in paese, accolta da un lunghissimo applauso. L'avvocato della famiglia, Walter Biscotti, ha annunciato che "la madre, che è testimone di Geova, ha acconsentito al rito cattolico". Il sindaco della cittadina pugliese proclamerà il lutto cittadino. 

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Il corpo trovato in mare è di Paolo Marchini

Lo hanno cercato per più di tre giorni, senza sosta, anche di notte, tra il fango della cava di di Panigaro, a Sestri Ponente, da dove era scomparso e la foce del torrente Chiaravagna. Ma solo questa mattina dopo 72 ore di ricerche il mare ha restituito il corpo di Paolo Marchini, 44 anni, operaio di via Rollino a Sestri Ponente con la passione per il body building, vittima dell’alluvione che ha messo in ginocchio l’intero ponente genovese. 

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Fonte. Il Secolo XIX.it

Il Nobel per la pace al cinese Liu Xiaobo simbolo della lotta per i diritti umani

Esponente di punta del movimento di piazza Tianamen, sta scontando in carcere una condanna a 11 anni per "sovversione". Il comitato di Oslo: "Il nuovo status della Cina implica maggiori responsabilità"

OSLO - Il comitato di Oslo lo aveva lasciato capire: quella di quest'anno sarebbe stata una scelta controversa. E infatti il Nobel per la pace è stato assegnato al dissidente cinese Liu Xiaobo, simbolo della battaglia per i diritti umani e civili in Cina. Un vero schiaffo al regime di Pechino, destinato a provocare reazioni a catena in tutto il mondo 1. L'attivista si trova in prigione, dove sta scontando una condanna ad 11 anni 2 per "sovversione". Secondo testimonianze raccolte via Twitter la polizia è giunta subito nella sua abitazione per impedire alla moglie di parlare con i giornalisti. Subito dopo l'annuncio, in Cina le trasmissioni di Cnn e Bbc sono state oscurate. 3   

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Tre anni, ucciso dalla mamma

Ha ucciso in casa il figlioletto di 3 anni, Andrea, strangolandolo; poi lo ha caricato in auto e si è diretta verso i boschi sulle alture di Savona, dove ha tentato di togliersi la vita lasciando scivolare la vettura in un dirupo. Ma è rimasta solo ferita. Nel frattempo era accorso sul posto il marito della donna, che si è trovato davanti il corpicino, ormai rigido, del figlioletto, deposto sul ciglio della strada.
Elisabetta Bertolotto, 36 anni, nata a Genova e poi trasferita a Savona, dove faceva l’impiegata, aveva partorito venti giorni fa il secondogenito. Una delle possibili motivazioni dell’infanticidio è che la donna avrebbe ucciso il primo figlio perché il bambino aveva difficoltà a esprimersi: «Sì, l’ho ucciso. Non parlava bene», avrebbe detto. La depressione post partum, ipotizzata in un primo momento, non c’entrerebbe nulla. La donna è crollata davanti agli agenti di polizia.

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L'assassino dall'orrore ai rimorsi "Dovevo far ritrovare quel telefonino"

Michele Misseri racconta come ha ucciso la nipote Sarah Scazzi: "Quel pomeriggio nel garage non so che cosa mi è scattato, lei mi intrigava. L'ho toccata, ha reagito e io ho perso la testa. A un certo punto si è affacciata Sabrina, ma non ha visto il cadavere. Poi l'ho caricata nel bagagliaio della mia Panda rossa" dal nostro inviato GIULIANO FOSCHINI

 


AVETRANA - "L'ho sognata queste sere Sarah, due, tre volte di seguito: mi diceva zio coprimi, ho tanto freddo. L'ho sognata così tante volte che ora vorrei morire: non ce la faccio più, basta". È cominciata così alle otto della sera di mercoledì, la confessione fiume di Michele Misseri, 57 anni, lo zio, l'assassino di Sarah Scazzi.

Da quasi due ore i carabinieri del comando provinciale di Taranto lo stavano ascoltando su quel 26 agosto, inchiodandolo davanti a una serie di contraddizioni e omissioni. Misseri ha prima negato anche l'evidenza, cercato di sminuire le intercettazioni ambientali (tre) nelle quali persino le sue figlie adombravano sospetti su di lui. Poi, anche per evitare ingiusti sospetti sulle sua famiglia, è crollato e ha raccontato tutta la verità.


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Dossier Marcegaglia, perquisito "Il Giornale" Indagati Sallusti e Porro: violenza privata

Carabinieri nella sede del quotidiano su richiesta della Procura di Napoli. L'accusa è che si cercasse di raccogliere un dossier sul presidente di Confindustria, che aveva criticato il governo. Il direttore querela il procuratore Lepore e accusa: "Contro di noi violenza riservata nemmeno ai criminali". Porro: "Minacce al telefono solo frasi scherzose". Feltri: "Marcegaglia? Non me ne frega niente. Anzi, ha rotto i..."

MILANO - Il direttore del quotidiano Il Giornale Alessandro Sallusti e il vicedirettore Nicola Porro sono indagati nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Napoli su presunte minacce al presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. L'ipotesi formulata dai pm è di concorso in violenza privata. La sede del quotidiano e le abitazioni dei giornalisti sono state perquisite dai carabinieri del Noe, il nucleo operativo ecologico che indagava su un traffico di rifiuti, alla ricerca di documenti a sostegno dell'accusa: la presunta raccolta di un dossier riguardante il presidente di Confindustria, dopo che l'imprenditrice aveva formulato critiche nei confronti del governo 1

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giovedì 7 ottobre 2010

Sarah stuprata e strangolata dallo zio Il cadavere nascosto in una buca

Misseri crolla davanti ai giudici dopo un interrogatorio durato ore.
La madre scopre la notizia in tv


TARANTO
Una lunga notte di ricerche, una caccia nel buio per mettere fine, dopo due mesi, al giallo di Avetrana. Dopo un interrogatorio fiume, dalla Procura è arrivata la svolta: il cadavere di Sarah Scazzi, la ragazzina scomparsa il 26 agosto prima di andare al mare con la cugina, è sepolto in una buca nei boschi di Avetrana. A crollare, dopo una giornata sotto torchio, è stato lo zio Michele Misseri. Lo stesso uomo che trovò il cellulare della ragazza un mese dopo la scomparsa, un cellulare che non ha mai convinto gli inquirenti: il telefonino era parzialmente bruciacchiato e privo di batteria e di scheda Sim. Una coincidenza, forse, ma molto più probabilmente un tentativo di depistaggio da parte dello zio, che a tarda sera è crollato: «L'ho uccisa nella cantina di casa, poi l'ho portata in campagna e ho sotterrato il corpo». Ora è in caserma; con lui la moglie Cosima Spagnolo. 



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La storia infinita di Sarah è finita. E’ stato lo zio! Raptus visto nei minimi particolari da Rosemary

La storia infinita di Sarah è finita. E’ stato lo zio! Raptus visto nei minimi particolari da Rosemary che individua anche la città di ERCHIE, al bivio  si scava alla ricerca del corpo. La svolta clamorosa che tutti attendevano, c’è stata: dopo 15 ore di interrogatori che oggi hanno visto lo zio di Sarah Scazzi, la moglie Cosima Spagnolo con la loro figlia Valentina,(genitori e sorella di Sabrina), ha dato finalmente dei risultati. Purtroppo, i carabinieri stanno cercando il cadavere sulla base delle dichiarazioni fatte, si scava al bivio per ERCHIE. Chiesto l'aiuto dei sub.

Dal ritrovamento del cellulare della piccola Sarah, l’uomo, con dichiarazioni che parevano sincere e tra le lacrime, ma che di fatto, avevano insospettito gli inquirenti. Alle 22.30 circa, la notizia lanciata dall’agenzia AGI, e poi ANSA. Si parla di due fermi, si ipotizza che la ricerca sia stata effettuata sulla base delle indicazioni ricevute dallo zio di Sarah, che ancora si trova in caserma. Uno, non due gli indagati, lo zio di Sarah, secondo le parole dei giornalisti sul posto. Si è parlato di un pozzo, e del luogo tra Avetrana e Pancrazio, e poco distante da podere del Misseri dove sarebbe stato occultato il cadavere della sfortunata ragazza. Ore 22.56 di nuovo l’agenzia AGI conferma la notizia del ritrovamento del corpo:"Il corpo di Sarah Scazzi sarebbe stato rinvenuto questa notte in un podere sulla provinciale tra Avetrana e Nardo', in una zona a poca distanza da luogo in cui lo zio della quindicenne, Michele Misseri, disse di avere trovato il telefonino della nipote. La svolta sarebbe arrivata proprio nel corso dell'interrogatorio del Misseri, il quale avrebbe dato indicazioni precise del luogo in cui avrebbero trovato il cadavere di Sarah". 

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Sarah, trovato il cadavere in una buca Lo zio confessa: "L'ho uccisa"

Sarah, trovato il cadavere in una buca  Lo zio confessa: 
"L'ho uccisa" -  Foto      
"L'ho strangolata in garage, poi ho seppellito il corpo". La svolta dopo il lungo interrogatorio di Michele Misseri, fermato per omicidio volontario. Probabile il movente sessuale. Il corpo in una fossa a Mutunato, vicino ad Avetrana, nella campagna pugliese. La ragazza era scomparsa il 26 agosto di MARIO DILIBERTO

mercoledì 6 ottobre 2010

Ospedale dell'Aquila crollato nel sisma Sei indagati per "disastro colposo"

Gli avvisi di garanzia consegnati a direttori dei lavori e del cantiere e a tecnici. Pilastri corti e senza supporti, carenze di calcestruzzo, violazione delle norme antisismiche. L'opera costò nove volte più del previsto di GIUSEPPE CAPORALE

L'AQUILA - Pilastri corti e pilastri senza supporti, senza staffe. Carenza di calcestruzzo, violazioni delle norme antisismiche. L'ospedale San Salvatore dell'Aquila fu uno spreco di denaro pubblico, colpevolmente mal costruito: per questo il giorno del terremoto non fu d'aiuto alla popolazione martoriata dal sisma, ma anzi fu chiuso poche ore dopo la tragedia. Per questo, con l'accusa di disastro colposo, sono stati notificati sei avvisi di garanzia a Marcello Vittorini (ingegnere e direttore dei lavori dal '72 al '91), Gaspare Squadrilli (ingegnere), Michele Tundo (geometra e direttore del cantiere nel '72 e '74), Domenico Ciccocioppo (geometra e direttore del cantiere negli anni '73 e '79), Giorgio Innamorati (presidente commissione collaudo nel '79), Luciano Rocco (componente commissione collaudo). Altri sette indagati, tutti tecnici e componenti della commissione collaudo sono morti.

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Mondello, Tir sul lungomare nonna salva i nipoti e muore

L'incidente è avvenuto in una parte del litorale tra le più frequentate di Palermo. I testimoni: "Una scena raccapricciante. La donna era immobile sotto il camion, i nipotini distesi a pancia in giù sulla sabbia"

di ALESSANDRA ZINITI

Avrebbe salvato i suoi nipoti dal tir impazzito che li stava travolgendo. Ma sotto l'autotreno è finita lei, morendo sul colpo. La tragedia è avvenuta in piazza Valdesi sul lungomare di Mondello, la borgata marinara di Palermo. Il tir ha finito la sua corsa sulla spiaggia dove ha sede il bar Mida. La donna si chiamava Maria Claudia Pensabene e aveva 69 anni. Lo spaventoso incidente è avvenuto nel pomeriggio. I nipotini della donna, Giuseppe e Sergio Bayona, rispettivamente di uno e tre anni, hanno riportato varie contusioni e sono stati trasportati all'ospedale dei Bambini, in attesa di essere sottoposti ad alcuni accertamenti diagnostici. Secondo i medici, tuttavia, non sarebbero in pericolo di vita.


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Nasce il partito di Futuro e Libertà Fini: "Non An in piccolo, Pdl in grande"

Nella sede di "Farefuturo" l'insediamento del comitato promotore del partito, organismo che dovrà seguire la nascita della nuova formazione. Il presidente della Camera: "Penso ad un movimento d'opinione radicato sul territorio. Spero che il governo duri, ma siamo pronti a tutto". Bocchino: "Alleanza con centrosinistra per cambiare la legge elettorale"

 

ROMA - "Non sarà una An in piccolo, ma un Pdl in grande". Con queste parole Gianfranco Fini ufficializza l'inizio della trasformazione di Futuro e Libertà da gruppo parlamentare a vero e proprio partito. Non usa la parola partito, il presidente della Camera. Puntando piuttosto su "un movimento d'opinione". Non un partito tradizionale, con una struttura gerarchica piramidale. Ma qualcosa di più agile: "Non possiamo mettere in moto una struttura così pesante" sintetizza. Ma qualcosa andava fatto. Se non altro per non restare "in mezzo al guado" e per rispondere ai molti "che ci chiedono di aderire". E a chi pensa a una possibile alleanza con il centrosinistra, replica senza esitazione il presidente dei deputati di Futuro e Libertà, Italo Bocchino: "Le alleanze spurie sono possibili solo sulle regole - dice durante la registrazione della puntata di Porta a porta - quindi per cambiare la legge elettorale".

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martedì 5 ottobre 2010

Nigeria, l'allarme di Medici senza frontiere "400 bambini morti avvelenati da piombo"

Ma potrebbero essere molti di più secondo un responsabile dell'organizzazione umanitaria. Sono le piccole vittime di un avvelenamento di massa emerso nei mesi scorsi, provocato dalla ricerca dell'oro nelle miniere abbandonate. Oltre 18mila le persone contaminate secondo l'Onu.

 
KANO (Nigeria) - Avvelenamento di massa in Nigeria a causa del piombo: sono almeno 400 i bambini morti negli ultimi sei mesi nel nord del Paese. A lanciare l'allarme è stato oggi un responsabile dell'organizzazione Medici senza frontiere (Msf), El Shafii Muhammed Ahmad. "Oltre 400 bambini sono morti negli ultimi mesi avvelenati dal piombo" nello Stato di Zamfara, ha dichiarato Ahmad, coordinatore di Msf ad Anka, città di quello Stato. "Noi di Msf riteniamo però che le cifre siano molto più elevate", ha aggiunto, precisando che numerosi casi di contaminazione da piombo non sono stati censiti in quanto non individuati come tali dalle comunità colpite.

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Ungheria, fanghi chimici in un villaggio

Le immagini del fango chimico fuori uscito da una fabbrica che ha invaso Kolontar, un villaggio dell'Ungheria occidentale

Le foto

Maltempo, allagamenti a Prato tre donne morte in un sottopassaggio

Le vittime, tutte donne di nazionalità cinese, bloccate in una Y10  in un'area alla periferia della città
Estratta una seconda vettura da cui gli occupanti sono riusciti a fuggire dal portellone posteriore

di LAURA MONTANARI

Intrappolate nel sottopassaggio ferroviario completamente allagato. Tre donne, tutte di nazionalità cinese, due sorelle e la figlia di una di loro, sono morte così a Prato, in una notte di pioggia battente, prigioniere nell'auto sulla quale viaggiavano. Via Ciulli è un'area della periferia ovest della città, fra Galciana e i capannoni di Chinatown. I loro corpi sono stati recuperati all'alba ed è stato necessario anche un intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco.


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Alluvione, un uomo disperso I commercianti: danneggiati oltre 150 negozi

C’è una persona dispersa nel ponente genovese a causa dell’ondata di maltempo che ieri si e abbattuta su Genova. Vigili del fuoco e squadre di soccorso sono impegnate nelle ricerche di un uomo che sarebbe rimasto sotto una frana in località Panigaro sulle alture di Sestri Ponente. Secondo le prime informazioni, sono stati ritrovati lo scooter, lo zaino e il cellulare di un dipendente di una cava di 44 anni sotto un cumulo di detriti. L’uomo risulta disperso.

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Trento, uccide il figlio neonato Arrestata insegnante trentina di 41 anni

La donna è accusata di omicidio volontario aggravato: l'infanticidio durante una cena di famiglia

MILANO - I carabinieri di Trento hanno arrestato una donna trentina di 41 anni ritenuta responsabile di omicidio volontario aggravato nei confronti del figlio appena nato. Il fatto sarebbe avvenuto lo scorso giugno. La donna è insegnante presso una scuola dell'infanzia del capoluogo. Le indagini, coordinate dalla locale Procura della repubblica, avrebbero appurato che nel giugno scorso la donna aveva partorito il bambino in un'abitazione privata e subito dopo lo avrebbe fatto morire. Di qui l'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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Il Cavaliere straripa nei tg in nove mesi 16 ore e mezza

Il Cavaliere straripa nei tg in nove mesi 16 ore e mezza

I dati Vidierre: Berlusconi come l'intera opposizione. Solo a settembre ha parlato per tre ore e sei minuti, di cui due ore e 29 da Fede. Per Bersani un terzo del tempo destinato al capo del governo, solo spiccioli per Fini sulla Rai di GOFFREDO DE MARCHIS

lunedì 4 ottobre 2010

Alluvione nel ponente Bimbo rischia di annegare

Salvati una donna e il figlio di tre anni a Cogoleto. Macchine e scooter sott'acqua ad Arenzano. Allagata l'autostrada ad Albisola. Colpita soprattutto Varazze. Allagati box e cantine. Alberi abbattuti, scuole chiuse. Black out per telefoni e internet. I fulmini hanno mandato in tilt le centraline elettriche. Mare in burrasca, rinforzati gli ormeggi al Salone Nautico. Chiuso l'aeroporto.

l'aeroporto


E' iniziata alle prime ore del mattino nel Savonese e si è estesa rapidamente a tutta la regione, con conseguenze pesanti, la violenta ondata di maltempo che si sta abbattendo sulla Liguria con forti pioggie, vento e mare in tempesta e corsi d'acqua straripati. Tutto il ponente è in ginocchio. Si registrano allagamenti di box e cantine, automobili e scooter sommersi dall'acqua, black out per telefonini e internet. I fulmini hanno mandato in tilt le centraline elettriche. Una donna e suo figlio di tre anni, travolti dall'impeto delle acque del torrente Lerone a Cogoleto, sono stati salvati da alcune persone del posto. Al Salone Nautico, a Genova, il vento ha provocato il crollo di uno stand: un uomo è rimasto ferito e trasportato in ospedale. 

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Le foto dei lettori


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Varazze spazzata dalla pioggia, straripano due torrenti

Come previsto, forti piogge hanno spazzato questa mattina il Ponente ligure, in particolare tra Varazze e Celle: è straripato il rio Arzocco e per motivi di sicurezza alcuni alloggi ai piani bassi dei palazzi sono stati fatti evacuare, compresa la sede della Croce Rossa. Monitorato, invece, il fiume Teiro, che scorre lungo la cittadina: «La situazione è gravissima, non ho mai visto un temporale così violento», ha detto Il sindaco, Giovanni Delfino. clicca e ascoltalo, da Radio19

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