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mercoledì 6 ottobre 2010

Ospedale dell'Aquila crollato nel sisma Sei indagati per "disastro colposo"

Gli avvisi di garanzia consegnati a direttori dei lavori e del cantiere e a tecnici. Pilastri corti e senza supporti, carenze di calcestruzzo, violazione delle norme antisismiche. L'opera costò nove volte più del previsto di GIUSEPPE CAPORALE

L'AQUILA - Pilastri corti e pilastri senza supporti, senza staffe. Carenza di calcestruzzo, violazioni delle norme antisismiche. L'ospedale San Salvatore dell'Aquila fu uno spreco di denaro pubblico, colpevolmente mal costruito: per questo il giorno del terremoto non fu d'aiuto alla popolazione martoriata dal sisma, ma anzi fu chiuso poche ore dopo la tragedia. Per questo, con l'accusa di disastro colposo, sono stati notificati sei avvisi di garanzia a Marcello Vittorini (ingegnere e direttore dei lavori dal '72 al '91), Gaspare Squadrilli (ingegnere), Michele Tundo (geometra e direttore del cantiere nel '72 e '74), Domenico Ciccocioppo (geometra e direttore del cantiere negli anni '73 e '79), Giorgio Innamorati (presidente commissione collaudo nel '79), Luciano Rocco (componente commissione collaudo). Altri sette indagati, tutti tecnici e componenti della commissione collaudo sono morti.

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