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domenica 31 ottobre 2010

Genova, Ruby, quei 5000 euro e l’ombra di Vallettopoli

Era stata identificata lo scorso settembre, in piazza Caricamento, nel capoluogo ligure, Ruby, la ragazza marocchina al centro dell’inchiesta della Procura di Milano che coinvolge il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. La notizia è riportata dal Secolo XIX in edicola oggi, dove si può leggere che la ragazza era in macchina con un uomo di 44 anni, residente in Valbisagno.
Sospetti e coincidenze nella vicenda di Ruby.
Coincidenze. A partire dall’identità del `facoltoso imprenditore genovese´ che venne `pizzicato´ dalla polizia in macchina con Ruby in piazza Caricamento a Genova, nel settembre scorso. Un caso, ma il cognome dell’imprenditore, Silvestri, è identico a quello di un personaggio, anch’esso genovese, coinvolto in Vallettopoli. Una coincidenza, che pure non è la sola. L’identità di quell’uomo resta nascosta nelle pagine di un verbale di identificazione redatto dagli agenti che quella notte fermarono l’Audi dell’imprenditore in piazza Caricamento al Porto Antico. La polizia ferma l’auto: a bordo ci sono un uomo e una ragazzina. L’uomo - a quanto trapela - è appunto un facoltoso imprenditore genovese, la ragazzina è Ruby e nella sua borsetta ha 5000 euro in biglietti da 500. Un po’ troppi. Vengono chieste spiegazioni all’uomo. Che dice di aver conosciuto la ragazza nella discoteca Albikokka di Genova dove Ruby lavora come ragazza immagine. Si erano scambiati il cellulare e dopo qualche messaggio i due si erano incontrati.


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Genova, maltempo a ponente

Rami e cartelli divelti dal forte vento, due frane e allagamenti in diversi quartieri cittadini: questo il primo bilancio della notte di maltempo (meno violento del previsto) che si è abbattuta ieri su Genova.
Forti piogge sin dalle prime ore di ieri sera, che sono proseguite per tutta la nottata (sono caduti 30/40 millimetri d’acqua), accompagnate da raffiche di scirocco sino a 80 km/h. Decine gli interventi dei vigili del Fuoco e della polizia Municipale.

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Ruby, premier sotto assedio: «Vado avanti»

Il sabato più nero di Silvio Berlusconi si è concluso allo stadio di San Siro con la sconfitta del Milan a opera della Juventus. Ma non è certo il calcio, la prima preoccupazione del premier, che nel gorgo dell’affaire Ruby si trova ormai assediato da ogni parte: alle opposizioni storiche (Pd e Idv) si è unita nella richiesta di dimissioni del governo l’Udc, mentre tacciono gli alleati scomodi di Fli e non spende parole di comprensione la Lega Nord. Chiedono «dignità» la Confindustria di Emma Marcegaglia e «sobrietà» il quotidiano dei vescovi, Avvenire.
Dal “bunker” di Arcore, Berlusconi non fa uscire alcuna dichiarazione, ma con qualcuno dei fedelissimi si dice «schifato» da tutte le polemiche e deciso a non mollare.

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Marcegaglia: «L'Italia è alla paralisi»


CAPRI - Un Paese in preda alla paralisi, azione del governo assente in un momento molto difficile per l'economia. È un nuovo duro intervento quello che la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha pronunciato al convegno dei giovani imprenditori a Capri, sollecitando un «cambiamento di passo».

SFIDUCIA - «A Genova avevo detto che la nostra pazienza stava finendo - ha ricordato la numero uno degli industriali -, a Prato avevo detto che finalmente qualcosa si era mosso, con l'elezione del ministro dello Sviluppo economico, ma ora ci risiamo, una nuova ondata di fango lambisce la credibilità delle istituzioni e del governo. C'è un senso di sfiducia forte, un senso di smarrimento. L'Italia è in preda alla paralisi». Marcegaglia rincara la dose: «Per non perdere posizioni competitive il Paese non deve perdere il senso di sé e in questo momento il rischio mi sembra forte. Se ogni giorno il dibattito politico viene travolto da questioni che nulla hanno a che fare con un'agenda seria, noi ci arrabbiamo e ci indigniamo». E rivendica: «Anche in questa situazione difficile, quando la sostanza e lo stile si allontanano da una soglia minimale di decoro, la nostra azione è di misurare parole e di parlare di cose serie».

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"Trovai il papello di Ciancimino ma il colonnello mi disse: lascialo lì"

Patto Stato-mafia, la testimonianza di un carabiniere

di SALVO PALAZZOLO

PALERMO - Il capitano Angeli teneva in mano il "papello", l'aveva appena trovato nella casa di Massimo Ciancimino durante una perquisizione. Era il 2005. Telefonò al suo superiore, il colonnello Sottili, ma quello gli ordinò di lasciare perdere. Gli disse: «Non c'è bisogno di prenderlo, l'abbiamo già». È un racconto dai toni clamorosi: l'ha fatto un maresciallo dei carabinieri, il 20 luglio scorso, ai magistrati che indagano sulla trattativa Stato-mafia, Antonio Ingroia e Nino Di Matteo. E adesso la Procura chiede che il maresciallo Saverio Masi, così si chiama, venga presto chiamato a deporre al processo Mori.

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Pacchi bomba, arrestata donna in Yemen "Potevano esplodere durante il volo"

La donna avrebbe effettuato le spedizioni. Confermata la presenza nei dispositivi del Petn, un esplosivo sintetico già utilizzato dai terroristi della rete di Bin Laden. Il consigliere Usa alla Sicurezza John Brennan chiama il presidente yemenita: "Usa pronti a sostenere lotta contro Al Qaeda". "Niente ingerenze"

DUBAI - A Sanaa, le forze speciali yemenite hanno arrestato una donna sospettata di aver spedito i pacchi bomba che venerdì hanno fatto scattare l'allarme sicurezza negli aeroporti inglesi e americani. Lo ha reso noto un funzionario della sicurezza, che ha spiegato come la donna sia stata localizzata seguendo la traccia lasciata dal suo numero di telefono presso una non specificata compagnia di spedizioni internazionali. Fermata anche la madre della donna. Intanto, seguendo l'esempio americano, inglese, francese ed egiziano, anche l'Italia si appresterebbe a sospendere i voli cargo provenienti dallo Yemen.

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sabato 30 ottobre 2010

L'ira di Bossi: pronti all'esecutivo tecnico "Il governo non può telefonare alla polizia"

«Dobbiamo prepararci. Il governo tecnico è alle porte. E noi andremo all'opposizione. Per certi versi è pure un bene». La sua analisi è spietata. E non lascia spazio a vie di fuga. Fini valuta la rottura col Pdl, ma vuole arrivarci sulla giustizia e non sul Rubygate

di CLAUDIO TITO

EPPURE il quadro dipinto ieri da Umberto Bossi ha colto di sorpresa pochi dei membri della segreteria della Lega riunita d'emergenza ieri a Via Bellerio. Il braccio di ferro ininterrotto con Gianfranco Fini, gli esodi che stanno travagliando il Pdl e ora lo shock del «Rubygate» stanno facendo crollare le azioni del quarto esecutivo Berlusconi.

Tutti fattori che l'istinto politico del Senatur ha captato con nettezza. Infatti, davanti ad un centrodestra che un "colonnello" berlusconiano definisce «sfinito e depresso», si sta facendo sempre più largo la tentazione del blitz, della spallata al governo. Nelle ultime 48 ore, i contatti tra il segretario del Pd Bersani, il leader Udc Casini, il presidente della Camera Fini e il capogruppo democratico Franceschini si sono via via intensificati.

Soprattutto si è accelerato il pressing sul capo di Futuro e Libertà. Che mai come in questo momento ha iniziato concretamente a valutare l'idea di «rompere». Nei colloqui che Fini ha avuto con i vertici del suo movimento e con i rappresentanti dell'opposizione, ha fatto capire che stavolta «qualcosa è cambiato». «Ma il campo su cui far cadere il governo - è il suo ragionamento - non può essere quello delle compagnie femminili del premier». Il «Rubygate», insomma, non può essere l'appiglio per disarcionare il Cavaliere. I finiani, semmai, ora alzeranno il tiro su due fronti: la giustizia (lo stesso Fini ha dato il primo segnale ieri), e su «l'abuso di potere».


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Eurozona, disoccupazione al 10,1% a settembre Italia all'8,3%, tasso giovanile al 26,4%

Nella Ue 27 il tasso è al 9,6%. In tutta l'Unione i disoccupati salgono a 23 milioni 109 mila, 71 mila in più da agosto e 656 mila in più rispetto a un anno prima. Per gli under 25 italiani aumento mensile dell'1,4%. Sacconi polemizza ancora con dati Bankitalia: "Non si facciano forzature"

BRUXELLES - Nei sedici Paesi che compongono l'area dell'euro il tasso di disoccupazione in settembre si è attestato a quota 10,1%, in leggero aumento rispetto al 10% di agosto. Lo rileva Eurostat, l'ufficio europeo di statistica. Un anno fa la percentuale dei disoccupati di Eurolandia era al 9,7%.  Disoccupazione stabile, al 9,6%, invece nell'Unione Europea dove un anno fa era al 9,3%.

Il tasso per l'Italia è all'8,3%, rileva Istat. Cresce in modo più che consistente il tasso di disoccupazione giovanile, sotto i 25 anni di età, passato dal 25% di agosto al 26,4% di settembre. Per l'Eurozona è pari al 20% e per l'Ue 27 al 20,3%. 

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Usa, torna la paura di al Qaeda Fermato esplosivo a Dubai e Londra

Una giornata da altissima tensione. Obama: "Minaccia credibile". Imponenti controlli alla ricerca di almeno 13 pacchi sospetti, il materiale individuato  su un cargo dallo Yemen nel Golfo. Smentite dalla capitale inglese, poi la conferma che anche lì è stato trovato esplosivo. Servizi in preallarme da giorni. Innalzate misure di sicurezza: due caccia scortano a New York un volo passeggeri proveniente dagli Emirati

WASHINGTON - Per l'intelligence Usa potrebbe essere un "test" di Al Qaeda sull'efficacia dei controlli aeroportuali a cui sono soggetti i jet commerciali. Lo strumento, pacchi inviati negli Usa dallo Yemen attraverso il gigante delle spedizioni Ups, con sede ad Atlanta. Almeno 13, stando a fonti americane vicine alle indagini citate da Cnn. Mittente, un'unica persona che, sempre secondo l'emittente, avrebbe noti legami con i terroristi. Una prova generale per un attentato in stile 11 Settembre, ma anche un messaggio minaccioso alla comunità ebraica americana: secondo fonti citate da Cnn, i pacchi erano indirizzati alla sinagoga di Chicago. 

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venerdì 29 ottobre 2010

Donna uccide la sua bimba di 3 mesi per averla interrotta dal gioco Farmville

Una donna di 22 anni di Jacksonsville, in Florida, si è dichiarata colpevole di aver ucciso la sua bambina perchè è stata interrotta mentre giocava a Farmville, noto Social Game di Facebook.





 
Alexandra V. Tobias dice che sua figlia di tre mesi, Dylan Lee Edmondson, aveva pianto mentre cercava di giocare al noto SocialGame di Facebook, Farmville. Il pianto aveva distratto Tobias dal Gioco facendola infuriare, alle autorita ha detto che scosse la bambina violentemente ( per farla calmare ). Le indagini poi dicono che la piccola ha subito un trauma sul cranio.
 

Uefa: Italia-Serbia, 3-0 a tavolino

Il ritorno si giocherà a porte aperte

Italia-Serbia

Tutto come previsto. La Disciplinare Uefa ha deciso su Italia-Serbia del 12 ottobre scorso a Genova valida per la qualificazioni a Euro 2012, sospesa dopo 7'  per le intemperanze dei tifosi serbi. 3-0 a tavolino a favore dgli azzurri, 2 partite a porte chiuse per la Serbia di cui una con la condizionale. C'è anche una gara da disputare a porte chiuse per l'Italia ma con la sospensione condizionale della pena. Il ritorno si giocherà a porte aperte.
La Disciplinare ha anche inflitto alla Federcalcio serba 120mila euro di multa e il divieto di acquisto di biglietti per i suoi tifosi per le trasferte all'estero. Multa anche all'Italia di 100mila euro. La sospensione condizionale della pena di giocare una partita a porte chiuse vale sia per la Serbia sia per l'Italia due anni: diventerà cioè effettiva se nell'arco di questo periodo si ripeteranno episodi di violenza. Ora l'Italia ha tre giorni di tempo per valutare se ricorrere contro la decisione e ulteriori sei per presentare le controdeduzioni. 

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Paese con il record di autovelox

Nel Vicentino 7 dispositivi in un km

 

Castelgomberto, in provincia di Vicenza, potrebbe entrare nel guinness dei primati come spauracchio per gli automobilisti. Il Comune ha fatto installare ben 7 autovelox in poco più di 1 km di asfalto sullaprovinciale Peschiera dei Muzzi. "Lo scopo di tutti questi dispositivi - precisa tuttavia l'assessore comunale alla sicurezza, Gabriele Vencato - non è vessatorio. E' piuttosto una politica di dissuasione verso chi guida in modo indisciplinato".

Paese con il record di autovelox 

La decisione di monitorare strettamente il flusso dei veicoli in transito è stata presa dall'Amministrazione comunale dopo le proteste dei residenti della provinciale, esasperati dall'elevata velocità dei veicoli in transito (quella media rilevata sul tratto cittadino è di 75 km/h) sulla strada molto trafficata.

Ora, quindi, chi passerà sul quell'arteria - riferisce il Giornale di Vicenza - saranno osservati dal Grande Fratello sottoforma di cinque box arancioni "speed check" installati nel tratto cittadino di Castelgomberto, più altri due messi in funzione nella vicina frazione di Valle, distanziati di circa 200 metri l'uno dall'altro. Difficile, in questo modo, non attenersi scrupolosamente al codice della strada.

L'assessore Vencato prosegue: "Certo, questi totem sperimentali hanno all'interno la telecamera, ma per ora non fanno multe, funzionano solo come dissuasori, illuminandosi di notte al passaggio delle auto". "Saremmo dei pazzi - aggiunge - se mettessimo sette autovelox in un chilometro, in realtà un chilometro e mezzo, perché gli "speed check" sono distanziati tra loro di 4-500 metri". "Ma non è così - sottolinea l'assessore - Si tratta di sette totem arancioni che si illuminano, e che funzioneranno in questo primo periodo sperimentale come dissuasori della velocità. Speriamo che la gente capisca".


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Sabrina nascose il diario di Sarah

Fu dato ai Cc solo dopo alcuni giorni

Sabrina Misseri trovò in casa della cugina Sarah, scomparsa da poche ore, un diario che non venne consegnato subito agli investigatori. La 22enne, infatti, decise di conservarlo per alcuni giorni prima di darlo ai carabinieri. La circostanza è emersa dopo gli interrogatori ad alcune persone "informate sui fatti". La giovane è accusata, finora, di aver aiutato il padre nell'omicidio di Sarah.

Sabrina nascose il diario di Sarah
Nel pomeriggio Concetta Serrano Spagnolo, madre di Sarah, è entrata negli uffici della procura di Taranto per un colloquio con i magistrati. Non si conoscono i motivi per i quali gli inquirenti hanno deciso di parlare con la madre della 15enne. Negli ultimi giorni la mamma di Sarah, nel corso di interviste, ha ribadito la convinzione che la nipote Sabrina Misseri stia mentendo e che continuerà a mentire.

Sabrina è in carcere con l'accusa di sequestro di persona e concorso nell'omicidio di Sarah che sarebbe stata strangolata dal papà di Sabrina, Michele Misseri, anche lui detenuto.

Authority: "Basta spettacolarizzazioni"Basta con la spettacolarizzazione tv della vicenda di Sarah Scazzi: è il duro richiamo del Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che ha inviato una segnalazione sul caso al Comitato per l'applicazione del codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni televisive. "Lo spazio che gli organi di informazione hanno dedicato al delitto di Avetrana - sottolinea tra l'altro l'Agcom in una nota - ha suscitato polemiche che impongono una seria riflessione sulla trasposizione mediatica dei fatti tragici e delittuosi, sulla diffusione di indiscrezioni e illazioni che pongono sotto nuovi aspetti il problema della tutela della dignità umana e della protezione dei minori".


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Violentata durante tonsillectomia

Padova, 25enne denuncia abusi

Una ragazza di Padova di 25 anni, dopo un'operazione alle tonsille, si è risvegliata dall'anestesia scoprendo di essere stata violentata. La violenza è stata confermata da un referto clinico, ma del colpevole non c'è traccia. Il pm, Sergio Dini, e i carabinieri del Nas non sono riusciti a trovare alcun riscontro. Impossibile individuare chi avrebbe approfittato del torpore della giovane per abusare di lei.

Violentata durante tonsillectomia
Lara, nonostante l'archiviazione del reato subito, ha deciso di raccontare la sua storia al Mattino di Padova.

Ma la giovane non se ne rende conto. Solo dopo dieci giorni, non riuscendo a portare a termine un rapporto sessuale con il fidanzato, Lara decide di farsi visitare da un medico che le riscontra una lesione di probabile natura traumatica.

Anche se i responsabili sono rimasti inpuniti, Lara ha cercato di fare in modo che questa brutta storia non finisca nel dimenticatoio. "Voglio - ha detto la ragazza al Mattino di Padova - che altre giovani pazienti stiano in guardia e denuncino senza indugio qualsiasi situazione anomala a livello sessuale dovessero riscontrare durante la loro degenza, sia in strutture sanitarie pubbliche che private". La ragazza ha spiegato come poche ore dopo l'intervento si sia resa conto di avere gli slip tagliati. Tutto è cominciato il 20 Luglio del 2009. Lara dopo l'operazione, durata circa 30 minuti più del previsto, viene riportata in camera. Al risveglio non c'è solo dolore alla gola ma anche agli organi sessuali. 


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"Nessuna pressione sulla Questura Amo la vita e le donne, non temo attacchi"

Il presidente del Consiglio: "C'è l'abitudine della sinistra di fare attacchi, hanno un motto ben preciso: 'un attacco al giorno leva Berlusconi di torno'. Idv: "Sfiducia". La maggioranza: "Solo spazzatura". Famiglia Cristiana: "Premier malato, senza autocontrollo".  Bersani: "Spieghi quella telefonata"

BRUXELLES - "C'è l'abitudine della sinistra di fare attacchi, hanno un motto ben preciso: 'un attacco al giorno leva Berlusconi di torno'. Oggi ho subito due attacchi e io dico: due attacchi al dì mi faranno restare sempre lì". A Bruxelles Silvio Berlusconi torna sul "caso-Ruby" 1. Si difende il premier, si dice "sereno", bolla l'affaire come "spazzatura mediatica" e, a proposito della telefonata 2di Palazzo Chigi alla Questura per far rilasciare la giovane marocchina, la nega. Rivendicando la sua buona fede: "Non ho mai fatto interventi di un certo tipo: ho semplicemente segnalato che c'era una persona che si proponeva per l'affidamento. Tutto qui. C'è solo stata una telefonata per trovare qualcuno che potesse rendersi disponibile all'affidamento per una persona che ci aveva fatto a tutti molta pena perché aveva raccontato a tutti una storia drammatica a cui noi avevamo dato credito". 

LE FOTO DI RUBY SU FACEBOOK 3
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Si suicida una tenente Carabinieri

La giovane fu Miss Abruzzo Rocchetta

Si è tolta la vita con un colpo della pistola d'ordinanza nel suo ufficio, nella caserma di Roma in cui prestava servizio. E' morta così la tenente dell'Arma dei carabinieri, Claudia Racciatti. Una bella ragazza di 29 anni che era stata Miss Abruzzo Rocchetta e che partecipò come finalista al concorso di Miss Italia del 1999. Claudia era anche testimonial ufficiale dell'Arma. Per ora sono ignoti i motivi del gesto.

Si suicida una tenente Carabinieri

Sgomento e sconcerto a Vasto dopo aver appreso la notizia del suicidio di Claudia Racciatti. La ragazza, vivace ed estroversa, era molto nota in città: lo scorso anno il suo volto sorridente era apparso su un manifesto dei carabinieri distribuito non solo a Vasto, ma in tutti i Comuni d'Italia, per lanciare il il corso per Allievi ufficiali dell'Arma presso l'Accademia militare di Modena. La notizia della sua morte ha colto di sorpresa specialmente i commilitoni di Vasto.

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Clinica degli orrori, 15 anni e 6 mesi all'ex primario di Chirurgia toracica

La richiesta del pm per Brega Massone, il principale imputato della Santa Rita, era stata di 21 anni. La vicenda era cominciata nel giugno del 2008 con l'arresto di 14 persone fra medici e amministratori.

 

Clinica degli orrori, 15 anni e 6 mesi all'ex primario di Chirurgia toracica
L'ex primario Pier Paolo Brega Massone


E' stato condannato a 15 anni e mezzo di carcere l'ex primario di Chirurgia toracica della Santa Rita, la cosiddetta "clinica degli orrori" di Milano, Pier Paolo Brega Massone. Nella requisitoria, lo scorso aprile, i pm Tiziana Siciliano e Grazia Pradella aveva chiesto 21 anni di reclusione. Ai suoi vice, Marco Pansera e Pietro Fabio Presicci, sono stati inflitti rispettivamente sei anni anni e nove mesi e dieci anni anni di carcere. I tre medici - interdetti per cinque anni dalla professione - erano accusati a vario titolo di 83 casi di lesioni ai danni di altrettanti pazienti, ma sono stati assolti da quattro imputazioni e parzialmente da una quinta imputazione. La sentenza è stata accolta con apparente indifferenza dal principale imputato. La moglie, invece, è scoppiata a piangere.

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giovedì 28 ottobre 2010

Caso Ruby, la polizia a Genova «Dispiaciuta per chi mi ha aiutato»

Tre agenti di Polizia della questura di Milano si sono recati nel pomeriggio nella casa famiglia Kinderheim di Sant’Ilario, quartiere residenziale del levante genovese, dove per qualche tempo ha soggiornato Ruby, la minorenne marocchina al centro delle cronache di questi giorni. La direttrice della casa famiglia è stata richiamata in sede all’arrivo dei poliziotti e nulla trapela sul motivo della visita degli investigatori. Alcune delle ragazze ospiti della struttura di accoglienza, che si erano affacciate da una finestra per conversare con i giornalisti, sono state prontamente richiamate in casa. Ruby era stata affidata alla casa famiglia di Sant’Ilario dal tribunale dei minori di Milano nel maggio scorso. «Sto male». Così, con un filo di voce, ha detto Ruby, che si trova in una località fuori Milano, parlando al telefono con l’Ansa. La ragazza ha poi aggiunto che in questi giorni in tanti continuano a cercare di contattarla. «Ma ho rifiutato» ha detto riferendosi agli inviti: «Sono dispiaciuta per quanto sta accadendo. Mi spiace soprattutto perché vedo che sono state coinvolte persone che mi hanno aiutato senza chiedere niente in cambio». 

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Berlusconi e la minorenne, Ruby per ora fa altri nomi: indagati Lele Mora e Emilio Fede




Emilio Fede e Lele Mora sono indagati per favoreggiamento della prostituzione. L’ipotesi di reato formulata dalla Procura di Milano si inserisce nell’inchiesta per la quale negli ultimi giorni si è fatto il nome del premier Silvio Berlusconi: il presidente del Consiglio è stato chiamato in causa da una ragazza minorenne marocchina che ha detto di aver avuto incontri con lui (ma non rapporti sessuali, come ha precisato ai giudici che l’hanno interrogata). Ma la Procura milanese ha già smentito che Berlusconi sia iscritto nel registro degli indagati. Oltre all’agente dei vip e al direttore del Tg4, è indagata anche Nicole Minetti, consigliere regionale del Pdl in Lombardia.

Come spiega Luigi Ferrarella, in un articolo pubblicato dal Corriere della Sera, sia Mora che Fede sono stati tirati in ballo dalla stessa ragazza marocchina (che è stata convenzionalmente indicata sugli organi di stampa con il nome di Ruby). Sia Mora che Fede sarebbero stati indicati da Ruby come habitué delle feste organizzate ad Arcore con ospiti noti e ragazze avvenenti.


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Bova, "Non userò mai l'auto blu io!" Ora chiede il rimborso e gli dobbiamo 211 mila euro.


Aveva promesso che non avrebbe utilizzato l’auto blu. L’aveva promesso e l’ha mantenuto. Giuseppe Bova, presidente del Consiglio Regionale della Calabria, ha utilizzato sempre e solo la sua auto per percorrere, quotidianamente o quasi, la tratta tra Catanzaro e Reggio Calabria.

Ha fatto. come tutti noi, rifornimento, ha conservato gli scontrini, e, alla fine, ha presentato il conto: 211.000 euro di benzina consumati in quattro anni.

Per capire l’entità del consumo basta armarsi di calcolatrice: quattro anni, considerando quello bisestile, sono 1461 giorni. Significa che il presidente Bova ha speso circa 144 euro di benzina al giorno. Che, considerando un costo medio di 1.350 al litro, fa circa 106 litri al giorno. Ora se una macchina di grande cilindrata può percorrere, sempre in media, circa 10 chilometri con un litro di benzina allora il calcolo è presto fatto.

Per aver speso 211.000 euro in quattro anni Bova avrebbe dovuto guidare per 1060 km ogni giorno, compresi Natale, Ferragosto e le domeniche tutte. Possibile? Forse. Più probabile che nel conto ci sia stato qualche piccolo errore. Sempre che Bova non si sia sbagliato ed abbia addebitato alla Regione le spese di carburante di un elicottero. A conti fatti, forse ai contribuenti conveniva che il presidente usasse l’auto blu.


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La polizia ci spia su Facebook

di Giorgio Florian
Un patto segreto con il social network. Che consente alle forze dell'ordine di entrare arbitrariamente e senza mandato della magistratura in tutti i profili degli utenti italiani. Lo hanno appena firmato in California

(28 ottobre 2010)
Negli Stati Uniti, tra mille polemiche, è allo studio un disegno di legge che, se sarà approvato dal Congresso, permetterà alle agenzie investigative federali di irrompere senza mandato nelle piattaforme tecnologiche tipo Facebook e acquisire tutti i loro dati riservati. In Italia, senza clamore, lo hanno già fatto. I dirigenti della Polizia postale due settimane fa si sono recati a Palo Alto, in California, e hanno strappato, primi in Europa, un patto di collaborazione che prevede la possibilità di attivare una serie infinita di controlli sulle pagine del social network senza dover presentare una richiesta della magistratura e attendere i tempi necessari per una rogatoria internazionale. Questo perché, spiegano alla Polizia Postale, la tempestività di intervento è fondamentale per reprimere certi reati che proprio per la velocità di diffusione su Internet evolvono in tempo reale. 


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In Italia fuma il 19% dei quindicenni

Prioritario puntare a campagne di sensibilizzazione contro il tabagismo


In Italia fuma il 19% dei quindicenni
In Italia fuma il 19% dei quindicenni
In Italia fuma il 19% dei quindicenni
ROMA - In Italia fuma il 19% dei quindicenni: è dunque prioritario puntare a campagne di sensibilizzazione contro il tabagismo mirate ai giovani ed in cui siano i giovani stessi a veicolare il messaggio. A sottolinearlo è stato oggi il ministro della Salute Ferruccio Fazio in occasione di una conferenza stampa per la conclusione della campagna europea di prevenzione al tabagismo 'Help - per una vita senza tabacco'. Sulla base di una indagine svolta nelle scuole attraverso 70 mila questionari, ha ricordato Fazio, si evince che dichiara di fumare almeno una volta a settimana l'1% dei maschi e lo 0,2% delle femmine di 11 anni; il 4,14% dei maschi e il 3,68% delle femmine di 13 anni; il 19,8% dei maschi e il 19,42% delle femmine di 15 anni. Dunque, ha rilevato Fazio, "il problema tra i giovani è significativo ed è fondamentale promuovere campagne mirate soprattutto ai più giovani. Poiché vogliamo essere persuasivi e non repressivi - ha aggiunto - è importante che siano i giovani stessi a veicolare il messaggio dell'anti-tabagismo convincendo i propri coetanei".

Draghi: occupazione tema centrale, sottoutilizzo sopra all'11%

"Tra 2008 e 2009 persi in Italia 560.000 posti"


ROMA - Per rilanciare i consumi e quindi la crescita "la condizione del mercato del lavoro è il tema centrale". A dirlo, nel suo intervento alla Giornata mondiale del risparmio, è il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, che torna sul tema del vero livello degli occupati: "si calcola per l'Italia un tasso di sottoutilizzo superiore all'11% delle persone potenzialmente occupabili - dice il governatore Cconteggiando anche la Cig e i lavoratori scoraggiati - come in Francia , più che nel Regno Unito e in Germania".


TRA 2008 E 2009 PERSI IN ITALIA 560.000 POSTI LAVORO - "Tra il secondo trimestre del 2008 e il quarto del 2009 il numero di occupati si è ridotto in Italia di 560.000 persone": è quanto ha detto il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi alla Giornata mondiale del risparmio. Secondo il numero uno di Bankitalia le persone che hanno perso il proprio posto di lavoro sono "in gran parte appartenenti a quell'area che include i contratti di lavoro a tempo determinato e parziale e il lavoro autonomo con caratteristiche di lavoro dipendente occulto". Tuttavia, secondo Draghi, "nel primo semestre dell'anno in corso si è registrata una debole ripresa, con 40.000 occupati in più".

Muore a 17 anni dopo l'intervento

Inchieste in ospedale e in procura. I genitori: fiducia nei magistrati, ma vogliamo la verità

GIAMPIERO MAGGIO

TORINO
«Sospetta embolia polmonare», recita adesso il referto dei medici. Una diagnosi impietosa e fredda vergata a penna sulla cartella clinica. Tre parole che adesso pesano come un macigno e non bastano a spiegare la fine di un ragazzino di 17 anni. 

Spatuzza riconosce un uomo dei servizi "Era vicino all'autobomba per Borsellino"

Il mafioso oggi collaboratore di giustizia indica il funzionario dell'Aisi Lorenzo Narracci: "Somiglia all'estraneo presente nel garage dove fu preparato l'attentato". Ma non c'è la certezza che si tratti della stessa persona. Salvatore Borsellino: "Siamo a un passo dalla verità"

 

PALERMO - C'era un uomo estraneo a Cosa Nostra nel garage in cui si preparava l'autobomba che avrebbe ucciso il giudice Paolo Borsellino in via D'Amelio. Un uomo che, secondo il pentito di mafia Gaspare Spatuzza, somiglia a Lorenzo Narracci, funzionario dei servizi segreti attualmente in servizio all'Aisi. Spatuzza lo ha indicato per due volte: prima in foto, poi, oggi, in un confronto all'americana presso la Dia di Caltanissetta. La procura raccomanda prudenza, sottolineando che il pentito non ha potuto dirsi certo "al cento per cento" che Narracci e l'estraneo che vide nel garage nel '92 siano la stessa persona. Ma Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso, dichiara che "forse oggi siamo a un passo dalla verità".

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