Inchieste in ospedale e in procura. I genitori: fiducia nei magistrati, ma vogliamo la verità
GIAMPIERO MAGGIO
TORINO
«Sospetta embolia polmonare», recita adesso il referto dei medici. Una diagnosi impietosa e fredda vergata a penna sulla cartella clinica. Tre parole che adesso pesano come un macigno e non bastano a spiegare la fine di un ragazzino di 17 anni.
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