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domenica 4 novembre 2018

Maltempo, esondano fiumi nel Palermitano: dieci morti e due dispersi

Veneto in ginocchio. Allerta arancione in sei regioni

Nove persone, tra cui donne e bambini, sarebbero morti in una villa in contrada Cavallaro a Casteldaccia (Palermo) a causa dell'esondazione del fiume Milicia ingrossato dalle piogge cadute ieri. Vigili del fuoco, Carabinieri, Protezione civile e sanitari del 118 sono sul posto. Altre tre persone che si trovavano nella villa si sarebbero salvate. La villa si trova al confine dei comuni di Altavilla Milicia e Casteldaccia, non distante dall'autostrada Palermo-Catania. Nell'abitazione si trovavano amici e parenti per trascorrere insieme la serata. Due persone, un uomo e una bambina, si sarebbero salvate perché uscite per andare ad acquistare dei dolci. Una terza persona rimasta fuori dalla casa ha lanciato l'allarme col cellulare aggrappandosi a un albero quando l'abitazione è stata sommersa dall'acqua. Le vittime sarebbero annegate perché l'acqua è arrivata veloce raggiungendo il soffitto.

E' stato trovato morto uno dei due uomini che erano dispersi a Vicari (Palermo) a causa del maltempo: è Alessandro Scavone, titolare del distributore di carburanti. L'auto in cui si trovavano è stata investita dall'acqua esondata dal fiume San Leonardo. I due erano andati a recuperare un giovane rimasto al distributore. Quando l'auto, che stava rientrando verso le abitazioni, è stata travolta dalle acque quest'ultimo è riuscito a lanciarsi dalla vettura salvandosi.

sabato 3 novembre 2018

Tir contromano su A7, multa e patente ritirata a camionista

Alcuni automobilisti hanno chiesto intervento polizia stradale

Camion in contromano questa mattina in A7. Il conducente è uscito dalla direzione sbagliata dall'area di servizio Busalla Giovi Ovest, per andare verso Genova. L'uomo si è reso conto di avere sbagliato strada e ha proceduto fino alla prima piazzola di sosta. Nel frattempo alcuni automobilisti che si sono ritrovati a schivare il mezzo pesante hanno chiamato la polizia stradale. Gli agenti hanno raggiunto il camionista e dopo averlo multato lo hanno aiutato a fare manovra e a ritornare sulla corsia giusta. Una volta ultimata la manovra e messo, la polizia stradale di Sampierdarena ha anche ritirato la patente al camionista, un lituano trentenne.

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Nel decreto fiscale spunta un taglio da 30 milioni per la scuola e l’università

Il decreto fiscale già approvato dal Governo e su cui oggi parte l’esame al Senato in commissione Industria prevede tra le sue pieghe anche una sforbiciata alle risorse del Miur per scuola e università. Si tratta di un “risparmio” di 29 milioni: 14 per l’istruzione scolastica e 15 milioni per la formazione universitaria e post universitaria.
Il taglio alle risorse del Miur è quello più alto tra tutti i ministeri se si eccettua quello dell’Economia (di 469 milioni) che comunque è il dicastero a cui è affidata la gestione di molti fondi per altre amministrazioni. La sforbiciata si legge nelle tabelle allegate al decreto che finanziano le misure, come a esempio il rifinanziamento delle missioni militari dell’Italia all’estero. In particolare il taglio per la scuola si divide in 8 milioni per l’istruzione del primo ciclo. 3 milioni per il secondo ciclo e 3 per il reclutamento e aggiornamento dei dirigenti scolastici e del personale scolastico per l’istruzione. Gli altri 15 come detto per l’uniuversità. «Non bastavano le dichiarazioni del Ministro Bussetti sul fatto che in scuola e università non ci saranno investimenti: ora arrivano, puntualissimi, anche i tagli. Come facciamo a scaldarci con la legna che abbiamo se il Governo ce la toglie? Questo Governo sta mettendo giù la maschera e mostrando come prenda in tutto e per tutto ispirazione, in materia di istruzione, dalla Riforma Gelmini: evidentemente il famoso “cambiamento” tanto sbandierato prevede l'usare il futuro dei giovani italiani come fondo cassa», avverte Giammarco Manfreda, Coordinatore Nazionale della Rete degli Studenti Medi. Per Enrico Gulluni, Coordinatore Nazionale Unione degli Universitari «questo governo dimostra una volta per tutte quale sia il suo vero volto. Infatti troviamo 29 milioni di tagli netti in istruzione contenuti in questo decreto fiscale: nessun alibi, nessun colpevole da ricercare altrove. 

venerdì 2 novembre 2018

Giorgetti: “Il reddito di cittadinanza è complicato da attuare”

Il sottosegretario: «Se riuscirà a produrre posti di lavoro, bene. Altrimenti resterà fine a se stesso». Di Maio: «A breve proposta per tagliare lo stipendio ai parlamentari»

«Il reddito di cittadinanza? Ha complicazioni attuative non indifferenti. Se riuscirà a produrre posti di lavoro, bene. Altrimenti resterà un provvedimento fine a se stesso». Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti nel libro di Bruno Vespa.


“Rinuncia a flat tax più estesa per la quota 100”  
«Per un naturale bilanciamento abbiamo dovuto portare avanti la quota 100 sulle pensioni, rinunciando, con questo, a una “flat tax” più estesa. Se l’avessimo fatta al posto delle pensioni, l’atteggiamento dell’Europa e dei mercati sarebbe stato diverso» sostiene Giorgetti. 




Novara, nel nuovo regolamento di polizia divieti su alcol in vetro, abiti succinti e bici legate ai pali

È stato approvato in Consiglio comunale. Le associazioni di categoria protestano: lunedì è convocato un incontro


Il regolamento è stato approvato durante l’ultimo Consiglio comunale
NOVARA
Divieto di vendita di bevande in contenitori di vetro per i negozi d’attività artigianali del settore alimentare, divieto di bere alcolici all’aperto in parecchie zone della città, di legare bici ai pali o a elementi d’arredo urbano, vietati gli abiti che offendono il comune senso del pudore. Sono articoli del nuovo regolamento di polizia municipale approvato dal Consiglio comunale di Novara tra mille polemiche. Ci sono già proteste delle associazioni di categoria. Il regolamento è composto da 60 articoli. L’assessore alla sicurezza Mario Paganini l’ha presentato come «necessario aggiornamento del vecchio regolamento». Concetto ribadito dal comandante di polizia municipale, Pietro Di Troia. 

Il regolamento sostenuto dall’amministrazione di centrodestra, a guida Lega Nord, è stato al centro delle critiche dell’opposizione, in particolare per articoli su commercio e sicurezza. «L’articolo 34 è incredibile - ha osservatore Sara Paladini, Pd - perché vieta ai circoli e ad attività artigianali dell’alimentare, come le panetterie, di vendere qualsiasi bevanda in contenitori di vetro: allora non devono più vendere latte, vino e birra? E’ una penalizzazione grave per i piccoli negozi». Paladini ha anche contestato l’articolo 37 che punisce con sanzione da 100 a 500 euro chi sosta in gruppo davanti ad esercizi pubblici al di fuori degli spazi autorizzati: «I vigili vadano in piazza Martiri, multeranno centinaia di giovani e bloccheranno tutto. Non ha senso».  

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Yemen: è morta Amal, la bambina simbolo della guerra dimenticata

"Il mio cuore è infranto", ha detto sua madre, Mariam Ali. "Amal sorrideva sempre. Ora sono preoccupata per i miei altri figli". 1,8 milioni di bambini nel paese soffrono di malnutrizione a causa del conflitto

La sua foto è diventata il simbolo della guerra dimenticata nello Yemen, un conflitto di cui non si parla ma che secondo le Nazioni Uniti ha ridotto alla fame 1,8 milioni di bambini, la più grave crisi umanitaria degli ultimi anni. Ieri la piccola Amal Hussain, sette anni, è morta di fame nel campo profughi in cui viveva con la famiglia.

Il New York Times aveva raccontato la sua storia in un reportage del 26 ottobre scorso, "La Tragedia della guerra saudita", sul conflitto nello Yemen che è diventato una feroce guerra per procura tra Arabia Saudita e Iran, e i rispettivi alleati, anche occidentali.


La foto di Amal, che ne ritraeva il corpicino emaciato, era stata scattata dal premio Pulitzer Tyler Hicks, che nei giorni scorsi aveva anche spiegato quanto fosse stato "difficile" ma "importante" fotografarla. La sua immagine "riassume davvero come fame e malnutrizione siano diventate una tragedia nello Yemen", aveva dichiarato il fotografo. 

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Antartide, ricercatore russo accoltella il collega: ''Mi rivelava il finale dei gialli''

I due scienziati hanno condiviso per mesi la solitudine e il gelo dell'Antartide, poi il violento litigio legato alla passione per la lettura del russo che ora è il primo uomo mai arrestato in Antartide per tentato omicidio


Per un pelo non c'è scappato il morto, ma c'è il primo uomo arrestato in Antartide per tentato omicidio. E' lo scienziato russo Sergey Savitsky, 55 anni. La vittima è il collega Oleg Beloguzov, 52 anni. Lo scrive il Sun.

Nella solitudine e nel gelo dell'Antartide, una volta esaurite le mansioni giornaliere, resta una sola distrazione che i due colleghi hanno in comune: la lettura di libri gialli in gran quantità.A questo svago, Beloguzov, aveva aggiunto il suo diletto di rivelare a Savitsky come andasse a finire il libro che stava leggendo.

Dopo svariati 'scherzi' e altrettante liti, Savitsky si è arrabbiato oltre misura. E' andato in cucina, ha preso un coltello e ha pugnalato al petto il collega. La lama lo ha ferito al cuore, ma miracolosamente non ha ucciso lo scienziato 'dispettoso'.


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MALTEMPO: forte perturbazione tra martedi e mercoledi!

La prima parte della settimana inizierà con il maltempo su molte regioni.


L'autunno alza la voce sul Mediterraneo e lo fa con una serie di impulsi perturbati. Uno di questi sta interessando l'Italia nella giornata odierna, ma altri ne arriveranno nei prossimi giorni.
Il più intenso viene inquadrato tra le giornate di martedi e mercoledi della settimana prossima.
La prima mappa mostra i rovesci intensi che approcceranno il nord-ovest e la Sardegna nelle ore centrali di martedi 6 novembre.
Piogge saranno già presenti sul nord-est e al centro, mentre sul resto d'Italia il tempo sarà asciutto.
Nella serata di martedi 6 novembre (seconda mappa) il maltempo sarà presente su tutto il nord-ovest, la Sardegna, la Corsica e il versante tirrenico.
Qualche rovescio insisterà anche sul nord-est e sulle regioni centrali del versante tirrenico, per il resto avremo tempo asciutto.
Un abbraccio di venti sciroccali farà aumentare la temperatura specie al meridione e sulla Sicilia.
Nella notte tra martedi 6 e mercoledi 7 novembre il maltempo colpirà tutto il nord e il Tirreno con rovesci intensi e temporali.

M5S, l'intervista inventata a Dijsselbloem. L'attacco del Pd: "Movimento di falsari"

La reazione dei dem al caso delle dichiarazioni distorte dai pentastellati dell'ex presidente dell'Eurogruppo. Rosato: "Strategia della menzogna"

Manovra, Bruxelles vede un deficit verso il 3%. Obbligherà l’Italia a 5 anni di sacrifici



Maltempo: frana nel bellunese, paesi isolati. Zaia: 'Siamo in ginocchio'

E' ancora allerta maltempo. Particolarmente colpito il Veneto. Una frana di terra e fango ha completamente ostruito nelle ultime ore la strada regionale 203 che collega Cencenighe con Agordo, nel bellunese. Al momento risultano isolati i comuni a nord dello smottamento, causato dalle piogge che continuano a cadere incessanti.
"Siamo in ginocchio, abbiamo già previsto la chiusura di tutte le scuole - ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ai microfoni di Radio anch'io (Rai Radio 1) -. Ho chiesto già domenica scorsa l'intervento della protezione civile nazionale quando ancora c'era una situazione di calma totale. Ho chiesto agli istituti di credito dei finanziamenti speciali e di sospendere le rate dei mutui. Ho chiesto al Governo di procrastinare tutto il procrastinabile". "Dopodichè tutti gli interventi: non abbiamo solo il problema di ripristinare lo status quo, cioè di far tornare tutto come prima - continua il governatore -. Se non interveniamo velocemente con finanziamenti rapidi le nostre valli si spopoleranno perché non hanno più servizi".
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Maltempo, lo scolmatore del Garda salva Verona


Maltempo, strage di abeti sulle Dolomiti. Il boscaiolo degli Stradivari: “Per riaverli ci vorranno due secoli”


I sommozzatori tra i relitti degli yacht a Rapallo


Londra, pilota ubriaco arrestato: prima del volo ha bevuto 2 litri di vino e 5 lattine di birra

Il tasso alcolemico era dieci volte superiore al massimo consentito: è stato un autista a denunciare l'uomo, un giapponese, perchè "puzzava di alcol". L'aereo era diretto a Tokio. Le scuse della compagnia Jal
di LUCIO CILLISROMA - I passeggeri del volo Londra-Tokyo della Jal, la Japan Airlines, devono aver tirato un sospiro di sollievo una volta saputo che il copilota dell'aereo che doveva portarli in Giappone era stato arrestato perché ubriaco fradicio.

Il pilota, nelle sei ore precedenti il decollo si è letteralmente attaccato alla bottiglia, anzi alle bottiglie: due di vino e poi 5 lattine di birra ed è risultato positivo ai test superando i massimi consentiti di 10 volte. Una storia incredibile, avvenuta nei giorni scorsi, che supera i record negativi stabiliti nelle precedenti vicende del genere. L'uomo, un giapponese di 42 anni che lavora da alcuni anni per la compagnia, è stato denunciato da un autista del bus che lo aveva lasciato al terminal di Heatrow: "Aveva l'alito pesante", insomma "puzzava di alcol" avrebbe detto il driver che potrebbe aver salvato la vita di passeggeri e equipaggio.
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Molestie a Google: la protesta dei dipendenti

Dopo i casi di abusi denunciati dal "New York Times" e il modo in cui l'azienda li ha gestiti


La protesta dei dipendenti di Google fuori dalla sede di Dublino, 1 novembre 2018 (Niall Carson/PA via AP)

Mobilitazione globale dei dipendenti di Google contro le molestie in azienda. Da Dublino a Singapore, da Londra a Tokyo, ma anche a Berlino, Zurigo, Haifa e Gerusalemme centinaia di impiegati hanno aderito alla 'Walkout For Real Change', cioè la 'Sospensione del lavoro per un cambiamento reale', uno stop dell'attività per protestare contro la gestione dei casi di molestie sessuali all'interno dell'azienda. L'iniziativa giunge dopo che la settimana scorsa il New York Times ha pubblicato una lunga inchiesta in cui si afferma che Google negli ultimi anni avrebbe coperto dei casi di molestie sessuali che hanno coinvolto alcuni alti responsabili, fra cui Andy Rubin, creatore di Android, che sarebbe andato via nel 2014 per questa ragione ma con un'indennità di 90 milioni di dollari; accuse respinte da Rubin, che sostiene di essere andato via da Google di sua iniziativa.

Dissesto idrogeologico, più di 3 milioni di famiglie sono a rischio

Nel 2017, dice l'Ispra, è a rischio il 91% dei Comuni italiani (88% nel 2015) ed oltre 3 milioni di nuclei familiari risiedono in queste aree ad alta vulnerabilità

Si aggiorna lo scenario del dissesto idrogeologico in Italia: nel 2017 è a rischio il 91% dei comuni italiani (88% nel 2015) ed oltre 3 milioni di nuclei familiari risiedono in queste aree ad alta vulnerabilità. Aumenta la superficie potenzialmente soggetta a frane (+2,9% rispetto al 2015) e quella potenzialmente allagabile nello scenario medio (+4%); tali incrementi sono legati a un miglioramento del quadro conoscitivo effettuato dalle Autorità di Bacino Distrettuali con studi di maggior dettaglio e mappatura di nuovi fenomeni franosi o di eventi alluvionali recenti. Complessivamente, il 16,6% del territorio nazionale è mappato nelle classi a maggiore pericolosità per frane e alluvioni (50 mila km2). Quasi il 4% degli edifici italiani (oltre 550 mila) si trova in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata e più del 9% (oltre 1 milione) in zone alluvionabili nello scenario medio.  
  
E’ l’ISPRA ad aggiornare la mappa nazionale del rischio nella seconda edizione del Rapporto “Dissesto idrogeologico in Italia”, presentato questa mattina in conferenza stampa alla Camera dei Deputati.  
  
Complessivamente, sono oltre 7 milioni le persone che risiedono nei territori vulnerabili: oltre 1 milione vive in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata (PAI - Piani di Assetto Idrogeologico) e più di 6 in zone a pericolosità idraulica nello scenario medio (ovvero alluvionabili per eventi che si verificano in media ogni 100-200 anni). I valori più elevati di popolazione a rischio si trovano in Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Lombardia, Veneto e Liguria. 

Le industrie e i servizi posizionati in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata sono quasi 83 mila, con oltre 217 mila addetti esposti a rischio. Il numero maggiore di edifici a rischio si trova in Campania, Toscana, Emilia-Romagna e Lazio. Al pericolo inondazione, sempre nello scenario medio, si trovano invece esposte ben 600 mila unità locali di impresa (12,4% del totale) con oltre 2 milioni di addetti ai lavori, in particolare nelle regioni Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Lombardia e Liguria dove il rischio è maggiore. 
  
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giovedì 1 novembre 2018

MALTEMPO, ITALIA NELLA MORSA DI VENTO E PIOGGIA. DEVASTATO L’ALTOPIANO DI ASIAGO

DI ANNA LISA MINUTILLO
Solo una tregua, durata poche ore quella che il meteo avverso che sta interessando tutto lo stivale, ci ha concesso.
Infatti lo scenario meteo continua a riservare piogge e forti raffiche di vento in molte regioni della penisola.
Allerta rossa per il Veneto e temporali da allerta arancione su Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Umbria, Campania, Liguria e settori occidentali di Abruzzo e Molise. Portofino è di nuovo isolata con la chiusura del sentiero d’emergenza aperto dopo il crollo della strada rendendo possibile arrivare al borgo solo via mare.

Si registrano anche quattro vittime: due in Valle d’Aosta, una nel Bresciano e una a Bolzano.
Nella serata di ieri piante divelte, una decina di automobilisti bloccati nelle auto, costretti a passare la notte presso un’osteria, poiché sulla linea che separa il Trentino dal Vicentino era impossibile sia proseguire che ritornare indietro. 26 chilometri di strada che ieri sera sono diventati un inferno di raffiche di vento e rovesci di pioggia.
Sulla strada della Val d’Assa che porta a Lavarone (Trento) sono venuti giù i boschi e c’è mancato poco che qualcuno ci lasciasse la vita.
In molte zone dell’Altopiano dei Sette Comuni a causa delle violente raffiche di vento che hanno spazzato via i tralicci, la corrente è mancata per oltre 24 ed i disagi per gli abitanti delle zone non sono mancati. Ad Asiago la corrente è tornata solo in centro grazie a centinaia di generatori provvisori installati nelle cabine elettriche, ma la situazione resta critica.
Vigili del fuoco e protezione civile hanno ultimato lo sgombero dei pini caduti sulla sp 349 che da Asiago e Camporovere porta al Trentino. Le prime stime dei danni parlano di tremila piante cadute in tutto l’Altopiano.
Nel resto della montagna vicentina continuano a permanere criticità.
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Val d'Assa, in volo sul cimitero degli abeti: abbattuti dal vento come stuzzicadenti

mercoledì 31 ottobre 2018

Maltempo, “strage” di alberi e blackout. Tremila case al buio, oltre 200 interventi

Alessandria - È di nuovo allerta meteo, passata da arancione a gialla, in tutto il basso Piemonte. Il nuovo bollettino di Arpa Piemonte indica una ripresa del maltempo a partire da oggi, per le prossime 36 ore. Le piogge dovrebbero essere di minore intensità ma si temono ripercussioni per le raffiche di vento e il rischio frane nelle zone al confine con la Liguria, anche in pianura. Ieri il maltempo ha concesso una tregua consentendo agli uomini della Protezione civile di intervenire sulle centinaia di situazione segnalate.
I vigili del fuoco, insieme ai volontari, hanno lavorato incessantemente per sgomberare le strade da alberi e massi caduti nella notte tra lunedì e martedì a causa delle raffiche di vento che hanno toccato punte massime di 120 chilometri orari. Circa 3mila abitazioni sono rimaste senza corrente elettrica in seguito alla caduta di pali della luce.

«Dalla mezzanotte di lunedì fino a martedì mattina (ieri, ndr) – spiega Ciro Bolognese, vicecomandante provinciale dei vigili del fuoco – abbiamo ricevuto oltre 200 segnalazioni». Solo nella serata di ieri la situazione è tornata lentamente alla normalità.
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Modena: minacciò la madre che faceva il ragù, condannata figlia vegana

Bologna - Divenuta vegana non sopportava più l’aroma del ragù rigirato a fuoco lento dalla madre - una pensionata modenese 69enne - tanto da arrivare a minacciare di accoltellarla. Per quei fatti, risalenti al 2016, la donna, una 48enne che non mangia carne da tempo, è stata condannata dal Giudice di Pace a pagare alla mamma 400 euro di multa e 500 euro di ammenda.
Quelle minacce da parte della figlia - che aveva abbracciato con convinzione la causa vegana - aveva spinto la donna a presentare denuncia nei suoi confronti.
Nel corso di uno dei tanti litigi andati avanti per mesi la 48enne era arrivata a gridare alla madre, riporta il quotidiano, «adesso ci penso io a farti smettere: se non la pianti di fare il ragù ti pianto un coltello nella pancia!».
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Bialetti a rischio chiusura?

Non se la passa bene la Bialetti, azienda simbolo della storia italiana. I conti in rosso emergono dai 'risultati consolidati al 30 giugno 2018'. "I ricavi consolidati del primo semestre 2018 - si legge nella nota - sono pari a 67,3 milioni di euro rispetto a 76,6 milioni di euro del medesimo periodo del 2017 e registrano una riduzione del 12, 1%. "Il risultato netto di Gruppo del primo semestre 2018 è negativo per 15,3 milioni di euro rispetto al risultato negativo di 1,6 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente".
Numeri che risentono "principalmente della generale contrazione dei consumi - spiegano dall'azienda nel comunicato -, che si è registrata sul mercato interno ed estero, nonché della situazione di tensione finanziaria che ha determinato ritardi nell'approvvigionamento, nella produzione e nelle consegne di prodotti destinati alla vendita".

E' il 1933 quando dal genio di Alfonso Bialetti viene alla luce Moka Express. Dal design Art Decò rivoluziona il modo di preparare il caffè a casa e permette all'azienda, grazie anche all'ambizione dei figlio Renato, di affermarsi immediatamente tra i principali produttori italiani di caffettiere.

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Meteo a 7 giorni: altro MALTEMPO in arrivo!

Tutte le ultimissime notizie sulla nuova fase di maltempo in arrivo sull'Italia.


Si è appena spento l'eco della tempesta che nelle ultime 24 ore ha letteralmente flagellato la Penisola, che già si avvicina un nuovo fronte perturbato, frenato nella sua avanzata dall'azione di blocco parziale operata dall'alta pressione presente sull'est del Continente.

Ne conseguirà ancora una pericolosa persistenza dei fenomeni nelle aree già severamente colpite dalle intense precipitazioni delle ultime giornate. 

Il nuovo peggioramento prenderà corpo nel corso di mercoledì sul nord-ovest e sulla Sicilia, per l'azione di masse d'aria umide ed instabili a precedere l'ingresso di un fronte molto attivo, previsto in transito per giovedì 1° novembre.

In particolare nella notte su giovedì sono previsti nuovi nubifragi sulla Liguria e sulla Lombardia, mentre nelle ore successive potrebbero essere Lazio e Campania a fare i conti con pesanti temporali di origine marittima.

NON insorgeranno per fortuna i venti tempestosi di lunedì, ma questa volta saranno le piogge e gli eventuali temporali a preoccupare, visto soprattutto il calore messo ancora a disposizione dal mare.

La ventilazione meridionale mite terrà le temperature su valori ancora superiori alle medie del periodo. Nel corso di venerdì il temporaneo aumento della pressione atmosferica finirà per localizzare le precipitazioni su Sardegna e regioni centrali, mentre per sabato e domenica potrebbero coinvolgere soprattutto Sardegna, medio e basso Tirreno.


Emanuela Orlandi, ritrovate ossa nella sede della Nunziatura

Rinvenute durante i lavori di ristrutturazione

Sono in corso in Vaticano "accertamenti" sul rinvenimento di alcune ossa in area extraterritoriale vaticana in un edificio di proprietà della Santa Sede. Si tratta di un locale annesso alla sede della Nunziatura apostolica di via Po a Roma. Lo apprende l'ANSA. Allo stato attuale non è ancora certo a che epoca risalgano i resti e se riguardino una sola persona. In passato si sarebbero verificati altri episodi analoghi. Si stanno eseguendo comparazioni, concentrate in particolare sul cranio e sui denti, per verificare se i resti rinvenuti si ricolleghino al caso di Emanuela Orlandi. Le indagini si svolgono in collaborazione con la magistratura italiana.

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Lanciano sedie contro la prof

Un'insegnante di italiano e storia di 55 anni dell'Istituto secondario superiore 'Floriani' di Vimercate, provincia di Monza, è stata ferita ieri mattina alla spalla da alcune sedie lanciate dai suoi alunni. Uscita dall'aula, la donna ha prima denunciato l'accaduto ai carabinieri e poi si è recata in ospedale dove le hanno dato cinque giorni di prognosi. Secondo quanto raccontato ai carabinieri, l'insegnante stava scrivendo alla lavagna, dando le spalle alla classe, quando alcuni alunni hanno spento la luce e iniziato a scagliarle addosso più sedie.

Gli studenti, di una classe del terzo anno, spiega il comandante della compagnia dei carabinieri di Vimercate, Antonio Stanizzi, sono in un età compresa tra i 15 e i 18 anni. I carabinieri stanno indagando per capire chi siano esattamente gli autori del gesto in un istituto dove, poco tempo fa, avevano tenuto un incontro sulla legalità.

"La nostra si può definire una scuola di frontiera". A precisarlo all'Adnkronos è Daniele Zangheri, preside dell'Istituto superiore "Floriani". "Nel nostro istituto - continua - abbiamo studenti difficili da gestire. Sono ragazzi che hanno problemi di apprendimento scolastico. Tanto che gli insegnanti lavorano soprattutto sul piano educativo e psicologico degli studenti". L'insegnante, ferita a una spalla durante l'aggressione e guaribile con una prognosi di 5 giorni, non è alla sua prima esperienza di insegnamento: nella scuola lavora da circa 15 anni. "È il primo vero caso di bullismo nel nostro istituto - conclude il preside -. Prima si sono verificati piccoli episodi, ma tutti in linea con gli altri istituti professionali".

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