La storia di Vladimir Nesterenko morto a 12 anni insieme al papà mentre su una barca stavano attraversando il fiume Dnipro per fuggire dal loro villaggio, occupato dai russi, nella regione di Kherson: sono stati colpiti da razzi, sopravvissuta la mamma.
Era partito insieme alla mamma e al papà su una barca per fuggire dall'occupazione russa, ma un razzo li ha colpiti e il loro sogno di libertà si è infranto. È morto a 12 anni Vladimir Nesterenko. A raccontare la sua storia è stata la CNN: era il 7 aprile scorso quando insieme ai genitori, Oleh e Julia, era salito a bordo di una imbarcazione che li avrebbe dovuti portare dall'altro lato del fiume Dnipro, tra i più lunghi d'Europa, ancora sotto il controllo ucraino. Restare nel loro villaggio, a Verkhnii Rohachyk, nella regione di Kherson, era diventato troppo pericoloso dopo l'arrivo delle truppe di Putin.
La traversata in barca, iniziata sulla riva del villaggio di pescatori di Pervomaivka, avrebbe dovuto essere semplice. Secondo Oleksandr Vilkul, capo dell'amministrazione militare di Kryvyi Rih, nella vicina regione di Dnipropetrovsk, quello era il settimo viaggio di evacuazione in barca dal villaggio verso un'area controllata dall'Ucraina sulla riva nord del fiume Dnipro dall'inizio della guerra. Ma si è trasformato in un bagno di sangue. I razzi russi hanno preso di mira la barca dopo che era andata alla deriva involontariamente. Tre i sopravvissuti quel giorno, tra cui Julia.