La transessuale - coinvolta nella vicenda che ha fatto dimettere
il governatore del Lazio - è stata trovata senza vita, asfissiata
La Procura di Roma indaga per omicidio volontario. Forse voleva scappare: aveva le valigie pronte. Il suo computer immerso nell'acqua. Scoperte tracce di liquidoinfiammabile
ROMA - Si infittisce il mistero sul caso Marrazzo. E' stata trovata morta asfissiata nella sua casa invasa dal fumo, la trans brasiliana Brenda, 32 anni, coinvolta nella vicenda di sesso, droga e ricatti che ha portato alle dimissioni del presidente della Regione. La Procura di Roma sta indagando sull'ipotesi di omicidio volontario. In questura sono state convocate 15 persone attualmente sottoposte a interrogatorio. tra loro una trans che si chiama Veronica, che sarebbe stata in compagnia di Brenda fino alle 4 di stanotte.
Il computer. I magistrati hanno disposto l'autopsia, gli esami tossicologici e ordinato il sequestro del computer della vittima, trovato immerso nell'acqua in un lavandino. Rispetto a questo particolare si avanzano due ipotesi, una opposta all'altra: il tentativo di renderlo inutilizzabile, da parte di chi non è al corrente che che, comunque, l'hard disk si può salvare; oppure per la ragione opposta, salvare il computer dal fuoco.
Il luogo. Tracce di liquido infiammabile sarebbero state trovate nell'appartamento, non lontano dal cadavere di Brenda. Secondo quanto si apprende, l'incendio avrebbe causato solo qualche danno alla casa. La porta d'ingresso, al momento dell'arrivo dei vigili del fuoco, era chiusa.
Brenda giaceva su un letto collocato in un soppalco di 8 metri quadrati, costruito nella stanza del piccolo appartamento che è di 10 metri quadrati. Secondo quanto accertato le fiamme e il fumo sono scaturite vicino ad un borsone nell'ingresso dell'appartamento. La combustione, lenta, ha provocato fumi che avrebbe soffocato Brenda, che aveva il corpo annerito dalla fuligine. In un primo momento si era inmvece pensato che fosse carbonizzato.
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