Nei prossimi giorni non mancheranno altre occasioni per nevicate a quote basse, specie al centro e al sud. Il freddo invece riguarderà tutta l'Italia.
Il freddo e l'instabilità non molleranno tanto facilmente la presa in Italia.
La vasta circolazione depressionaria che abbraccia gran parte dell'Europa centro-orientale e che risulta alimentata da aria fredda di diretta estrazione artica, continuerà a rinnovare sistemi nuvolosi anche nel prossimo futuro.
Il peggioramento che tingerà di bianco molte regioni durante il ponte dell'Immacolata, potrebbe essere solo l'antipasto di quello che potrebbe succedere verso la metà del mese. La situazione appare (in tutto e per tutto) compromessa e le alte pressioni sembrano non avere ne la forza ne la voglia di sovvertire tali scenari.
A titolo di esempio, vi mostriamo la cartina di previsione valida per la giornata di martedì 11 dicembre.
Oltre a notare il classico "blu freddo" che avvolgerà non solo l'Italia, ma buona parte del nostro Continente, vi invitiamo ad osservare la posizione anomala che assumerà l'alta pressione; essa migrerà addirittura a nord del Regno Unito, favorendo l'arrivo di correnti ulteriormente fredde che scenderanno attraverso il fianco orientale della medesima struttura stabilizzante.
Oltre al freddo, ci sarà da tenere conto della variabile "Mediterraneo ancora caldo"; le correnti fredde, una volta giunte sul Mare Nostrum, daranno sicuramente luogo a minimi da contrasto di difficile localizzazione. Saranno proprio queste depressioni la forza motrice dell'instabilità e delle possibili nevicate che avverranno anche a bassa quota, specie al centro e al sud.
Successivamente, cosa potrebbe succedere? La situazione sembra restare compromessa anche sul medio e lungo termine, anzi, ci potrebbe essere un ulteriore aggravamento della situazione medesima.
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