La crisi di governo fa paura ai mercati Spread sale ancora a 360, Milano crolla -3%
L'annuncio delle dimissioni di Monti scuote le piazze finanziarie
Italia sotto il fuoco dei mercati. I timori di una reazione negativa per
via dell'incertezza politica, si sono materializzati all'apertura delle
contrattazioni con lo spread fra i Btp italiani e i Bund tedeschi che
ha aperto subito a 340 punti contro i 323 di venerdì e si è allargato
progressivamente per toccare a metà giornata quota 362 punti. Il
differenziale italiano si è trascinato dietro anche quello dei bonos
spagnoli, salito a 437 punti. Il ministro dell'economia di Madrid De
Guindos ha spiegato come le incertezze a Roma "contagiano
immediatamente" la Spagna.
L'impennata dello spread si è portato dietro anche Piazza Affari oramai
diventata "un derivato" del differenziale sia perché questo esprime,
seppure in maniera imperfetta, la sfiducia verso l'Italia e la sua
economia sia per ragioni tecniche. La forte presenza dei titoli bancari
sul listino (in caduta libera con punte del 6% per Intesa Sanpaolo e
Unicredit) ha un effetto depressivo immediato sugli indici. Le banche
sono doppiamente colpite da un alto spread: per il deprezzamento dei
titoli di stato posseduti in forti quantità nel portafoglio e per gli
alti costi che devono affrontare per raccogliere denaro rispetto alle
rivali europee comprimendo così ulteriormente i margini.
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