L'ergastolano, detenuto al carcere di Fossano e protagonista della Roma
criminale degli anni Ottanta, era in fuga dal 30 giugno: si era
dileguato approfittando della semilibertà. Si nascondeva a Taverne
D'Arbia con Giovanna Truzzi, la donna con cui aveva una relazione, evasa
a sua volta. Determinanti le intercettazioni dei parenti di lei. E
l'ordine di un nuovo materasso. Minniti si congratula con Gabrielli
È finita la fuga di Giuseppe Mastini, alias 'Johnny lo Zingaro', in fuga dal 30 giugno scorso: l'ergastolano non si era presentato alla scuola di polizia penitenziaria
di Cairo Montenotte, nel savonese, dove era stato assegnato per
svolgere un periodo di lavoro esterno. E' stato catturato, meno di un
mese dopo la sua evasione. L'annuncio in un tweet della polizia di
Stato. La cattura è avvenuta a Taverne d'Arbia, in provincia di Siena, a
casa di parenti di Giovanna Truzzi, 58 anni, evasa a sua volta dagli
arresti domiciliari che stava scontando a Pietrasanta, in provincia di
Lucca. Mastini e Truzzi avevano una relazione ed erano fuggiti insieme.
Il loro nascondiglio è stato localizzato grazie alle intecettazioni del
flusso di telefonate dei parenti di lei. La donna e gli altri
fiancheggiatori sono stati a loro volta arrestati. L'operazione è stata
portata a termine da agenti dello Sco della Polizia, delle squadre
mobili di Cuneo, Lucca e Siena e dagli uomini del Nucleo investigativo
centrale della Polizia Penitenziaria.
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