La primavera non uscirà tanto a breve dalla crisi in cui è stata intrappolata fino a questo momento, caratterizzata da precipitazioni a ripetizione e, soprattutto, da temperature sotto tono per il periodo, addirittura con fasi quasi autunnali.
Gli ultimi aggiornamenti stanno infatti caricando la dose, confermando che almeno fino al 20 maggio non se ne uscirà. Anzi, potrebbe addirittura andare peggio, con un vero e proprio ciclone destinato ad impattare sull'Italia intorno alla metà del mese in corso, con il suo carico temporali e grandinate.
Cerchiamo di capire insieme soprattutto i motivi di questa situazione, tracciando poi anche una tendenza per le prossime settimane.
Cosa sta accadendo a livello emisferico in questa pazza (ma attenzione, non così anomala) primavera? Per capire le cause di questa reiterata instabilità dobbiamo allargare il nostro sguardo fino ad arrivare in pieno Oceano atlantico. A Ovest/Nord Ovest delle Isole Britanniche è tutt'ora attiva una ferita (una profonda anomalia di bassa pressione) chiamata in termine tecnico "Depressione d'Islanda" (o ciclone subpolare), in grado di fabbricare e pilotare perturbazioni temporalesche dapprima verso l'Europa occidentale e poi anche sul nostro Paese. Con questo tipo di configurazione maggiormente esposte sono le regioni centro-settentrionali trovandosi direttamente sulla traiettoria dei peggioramenti. Ebbene, l'anticiclone non sta riuscendo a suturare questa ferita.
Cosa dobbiamo aspettarci dunque sull'Italia nelle prossime settimane?
Già nel corso della settimana non mancheranno le precipitazioni, specie durante le ore pomeridiane a ridosso dei rilievi, in locale estensione alle vicine pianure del Nord. Successivamente, dopo una breve pausa con condizioni meteo decisamente più stabili e soleggiate, la nostra attenzione si sposta dal 12 in avanti, quando un vasto ciclone ricolmo di aria fredda punterà il nostro Paese.
Visti i forti contrasti che si potrebbero venire a creare tra masse d'aria opposte (caldo africano da una parte, correnti fredde ed instabili dall'altra) non escludiamo la possibilità di eventi meteo estremi come nubifragi e grandinate.
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