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lunedì 11 gennaio 2010

Jacko, fu omicidio

Lo riporta il certificato di morte della popstar, vittima di "forte intossicazione da Propofol

Jacko, fu omicidio

LONDRA - Il certificato di morte di Michael Jackson afferma che la popstar fu vittima di un omicidio: lo rivela il domenicale britannico News of the World, pubblicando il documento e una rettifica allo stesso, nella quale c'é scritto esplicitamente che si trattò di omicidio.

Nel certificato originale, datato 7 luglio 2009 e mai reso pubblico, il vice coroner Cheryl MacWillie non indicò la causa della morte. Ma dopo ulteriori indagini, il 31 agosto il documento fu emendato dal medico legale Christopher Rogers, che scrisse chiaramente "omicidio".

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domenica 10 gennaio 2010

Esodo da Rosarno. Ancora spari e paura

Inquirenti: ipotesi 'ndrangheta sulla protesta


Esodo da Rosarno. Ancora spari e paura
(dall'inviato Matteo Guidelli)


ROSARNO (REGGIO CALABRIA) - A bordo di pullman, con le auto proprie scortate dalle volanti della polizia, sui treni e anche a piedi: gli immigrati che per mesi hanno lavorato negli aranceti lasciano Rosarno per sfuggire alle violenze e alle rappresaglie degli abitanti, seguite alla rivolta dei 'neri' di giovedì sera. Un esodo che non è una fuga ma molto ci assomiglia, con la paura di rimanere vittime di un agguato, soprattutto tra gli stranieri che vivevano nei casolari sperduti nelle campagna, che ha fatto da detonatore. Dopo i 320 partiti nella notte, hanno raggiunto i centri di prima accoglienza di Crotone e Bari altri 590 immigrati: praticamente tutti quelli che occupavano l'ex Opera Sila e la ex Rognetta. Stranieri che sono stati tutti controllati, come prevede la legge, e che se hanno già lasciato le strutture è perché o avevano il permesso di soggiorno in regola o avevano già avanzato la richiesta di asilo politico.

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sabato 9 gennaio 2010

Rosarno, caccia al nero 38 feriti, due gravi


Rosarno, caccia al nero 38 feriti, due gravi

ROSARNO - E' salito a 38, di cui 20 immigrati, il bilancio dei feriti degli scontri scoppiati a Rosarno dopo la rivolta degli stranieri partita giovedì sera. Nella notte infatti un extracomunitario si è presentato agli uomini della polizia dicendo di essere stato picchiato a colpi di bastone diverse ore prima. L'uomo, ferito alla testa, è stato portato in ospedale, ma le sue condizioni non sarebbero gravi.

Dopo gli scontri di ieri è stata comunque una notte abbastanza tranquilla: con la partenza di circa 310 immigrati che erano ospitati alla ex "Rognetta", è calata l'attenzione e i cittadini di Rosarno hanno anche abbandonato la barricata costruita sulla statale 18 e presidiata per tutta la serata di ieri da uomini con bastoni e spranghe.

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venerdì 8 gennaio 2010

Raffica di rincari, benzina a 1,35/l

ROMA - Raffica di rialzi per la benzina dopo gli aumenti decisi dall'Agip martedì. Dal monitoraggio diffuso da quotidianoenergia.it emerge che i prezzi di riferimento per la benzina e il diesel sono aumentati per tutte le compagnie e sono ormai nella fascia tra 1,336 euro al litro e 1,352 euro. Al livello più alto di prezzo la Shell (+0,015 a 1,352 euro) mentre la Esso vende il carburante a 1,336 euro al litro (+0,012).

Aumenti "fuori controllo" che peseranno per 171 euro annui a famiglia tra costi diretti e indiretti, secondo Federconsumatori e Adusbef . "Infatti ancora una volta - dichiarano Elio Lannutti e Rosario Trefiletti - con una rapidità incredibile, la benzina é passata, nel giro di una settimana, da 1,27 euro al litro a 1,35 di oggi, con un ricarico di 8 centesimi". I consumatori ricordano che il petrolio il 29 dicembre si attestava a 78 dollari al barile con un prezzo della benzina a 1,27 mentre oggi è a 82 Dollari (+4%) mentre la benzina ha raggiunto in alcuni distributori quota 1,35 (+7%). L'aumento dei carburanti da gennaio 2009 e' stato del 22,7%, dice l'Adoc che chiede urgentemente il taglio di Iva e accise per un totale di 20 centesimi al litro. Cosi' ogni automobilista potrebbe risparmiare 500 euro l'anno.

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giovedì 7 gennaio 2010

NOVI L.: FALEGNAME TENTA IL SUICIDIO POI, AL PRONTO SOCCORSO, AGGREDISCE IL PERSONALE MEDICO


mannella_loris.jpg (red. 7/1) - Il 6 Gennaio, i Carabinieri di Novi Ligure arrestavano in flagranza per tentato omicidio DI BARI Pasquale, 34enne, residente a Samarate (VA), celibe, pregiudicato, falegname. L’interessato, giunto presso il locale pronto soccorso con numerose ferite lacero contuse procuratesi nel tentativo di suicidarsi, durante la fase di medicazione si impossessava di un paio di forbici da sutura aggredendo e causando lesioni gravi al personale medico operante. L’arrestato è stato ricoverato presso il reparto psichiatrico della stessa struttura medica a disposizione dell’A.G. .

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Giappone, morto sopravvissuto alle due atomiche

In Giappone. Tsutomu Yamaguchi era l'unico superstite ufficialmente riconosciuto


Giappone, morto sopravvissuto alle due atomiche

TOKYO - Tsutomu Yamaguchi, l'unico sopravvissuto ai due ordigni atomici di Hiroshima e Nagasaki, almeno in base al riconoscimento ufficiale delle autorità nipponiche, è deceduto lunedì 4 gennaio, all'età di 93 anni, a causa del cancro allo stomaco che lo aveva colpito diversi mesi. Nato a Nagasaki nel 1916, Yamaguchi, ingegnere presso la Mitsubishi Heavy Industries, aveva subito il 6 agosto del 1945 il bombardamento di Hiroshima durante un viaggio d'affari e, tornato a casa tre giorni dopo, aveva assistito anche a quello della sua città, a sud dell'arcipelago.

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mercoledì 6 gennaio 2010

"Verona mi fa schifo". Scoppia il nuovo caso Balotelli

  • "Verona mi fa schifo". Scoppia il nuovo caso Balotelli
  • ROMA - Scoppia un nuovo "caso" Balotelli, che dopo le contestazioni dei tifosi del Chievo non ha usato giri di parole: "Ogni volta che vengo qui a Verona mi rendo conto che questo pubblico mi fa sempre più schifo". E' stato proprio l'attaccante nerazzurro, autore del gol partita che ha laureato inm anticipi l'Inter come campione d'inverno, a voler denunciare davanti alle telecamere di Sky il clima secondo lui ostile nella città veneta.
"Mario Balotelli deve guardare soprattutto a se stesso, perché ovunque va gli dicono sempre qualcosa: perciò penso che Mario debba capire che deve essere lui a cambiare atteggiamento - commenta Domenico Di Carlo, allenatore del Chievo -. Penso anche che sia una cosa normale contestare un giocatore avversario in ambito sportivo".

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Casa studente crollò per mancanza pilastro

Consulenti procura confermano indiscrezioni sulle cause



Casa studente crollò per mancanza pilastro

L'AQUILA - L'ala nord della casa dello studente dell'Aquila ha collassato anche per la mancanza di un pilastro portante, causando la morte di 8 studenti la notte del 6 aprile scorso. Lo si afferma nella perizia consegnata alla Procura della Repubblica dell'Aquila dai consulenti Francesco Benedettini e Antonello Salvatori, nell'ambito dell'inchiesta che vede indagati, per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni, 15 tra tecnici e costruttori con l'ipotesi di reato di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni.

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martedì 5 gennaio 2010

Versa 100£,nipoti ereditano fortuna

Genova, dopo 103 anni sono 500mila euro

Ha depositato, nel 1907, cento lire su un libretto di risparmio presso la Banca Popolare di Sampierdarena a un tasso del 3,50% netto. Oggi, dopo 103 anni quella cifra vale ben 500mila euro. A beneficiarne saranno i pronipoti della avveduta risparmiatrice, ormai defunta, che cercheranno di farsi restituire il denaro dalla Banca d'Italia, visto che l'istituto di credito genovese a cui si è rivolta la donna è ormai solo sui libri di storia.

(Ansa)Il 1 maggio del 1907 (naturalmente allora le banche erano aperte perché non esisteva ancora la Festa dei Lavoratori) la signorina Ida Giovanna Mantelli, classe 1881, nel fior fiore dell'età, deposita una ingente somma di denaro di allora (100 lire) sul libretto a risparmio n. 0069 acceso presso l'agenzia di Bolzaneto.

Passano gli anni, due guerre mondiali, l'Italia che diventa Repubblica, gli indimenticabili anni sessanta, poi settanta, infine alla veneranda età di 103 anni compiuti la signora Ida passa a miglior vita (è il 7 giugno 1984) nominando con un testamento olografo erede universale la pronipote Umiltà Morazzini, classe 1927, originaria di Siena.

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Il 'punto-G'? E' solo un mito

A dare la notizia è la Bbc che cita uno studio

ROMA - Il 'punto-g', croce e delizia di chi dell'amore vuol fare un'arte, sarebbe "solo un mito". A dare la destabilizzante notizia è la Bbc che cita uno studio pubblicato sul 'Journal of Sexual Medicine'. La 'sfuggente' zona erogena delle donne sarebbe solo un 'luogo della ragione' secondo il team del King's College di Londra che ha fatto uno studio su 1800 donne, non riuscendo a trovare prova scientifica della sua esistenza.

Una "immaginazione delle donne, incoraggiata dalle riviste e dai terapisti sessuali". Immediata la reazione della sessuologa Beverley Whipple, che molto ha avvalorato l'idea del punto-g. Secondo il suo giudizio lo studio fatto dai ricercatori del King's College "é pieno di crepe": avrebbero ignorato le esperienze delle lesbiche o delle donne bisessuali ed errato nel considerare gli effetti di avere differenti partner sessuali con differenti tecniche amatorie.

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lunedì 4 gennaio 2010

Gruppo su Facebook lancia sciopero stranieri

Iniziativa nata a Milano sulla falsariga di un'esperienza francese

MILANO - Un giorno senza immigrati, senza le braccia e la testa dei 4,5 milioni di lavoratori stranieri che vivono nel nostro Paese "per vedere e toccare con mano cosa succederebbe se tornassero davvero a casa loro": la proposta nasce online, da un blog e da un gruppo su Facebook, cui, in meno di un mese, hanno aderito oltre 6 mila persone, stranieri e italiani. Un'iniziativa che nasce da Milano, capitale italiana dell'immigrazione, dove si trova il coordinamento nazionale, ma ci sono già diversi comitati locali, tra cui quelli di Roma, Palermo, Napoli e poi Vicenza, Prato, Perugia e Imola in via di costituzione.

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Maltempo, torna la neve

ROMA - Dalle prime ore di questa mattina nevica sul nord-ovest del Paese. Ne da' notizia un comunicato di Autostrade per l'Italia, che fa il punto della situazione sulla propria rete alle ore 7.30.
Le tratte interessate sono le seguenti: neve moderata in A5 tra Aosta e la diramazione con la SS 26; A7 tra Serravalle Scrivia e Genova Sampierdarena; A26 tra il bivio con la A10 e Vercelli est; A10 tra Genova e Savona; D26, tutta la diramazione Predosa-Bettole; D36, tutta la diramazione Stroppiana Santhia'; Traforo del Monte Bianco, piazzale italiano e piazzale francese. Al centro: A24 tra Vicovaro Mandela e San Gabriele Colledara.

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domenica 3 gennaio 2010

Ora vogliono esiliare Berlusconi

A meno di 48 ore dall’appello presidenziale ad abbassare i toni, arriva la risposta misurata di Luigi De Magistris, eurodeputato dell’Idv: «Ecco il mio Lodo: garantiamo a Berlusconi la possibilità di lasciare l’Italia senza conseguenze, un volo di Stato con annessi Apicella e magari una graziosa signorina. Finalmente torneremo ad essere un Paese normale». Insomma, una proposta di esilio. E scoppia la polemica.

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Un morto per infortuni ogni 2 minuti Ue, incidenti in casa e tempo libero

Cala invece la mortalità in seguito ad infortuni stradali. 15 mld all'anno spesi per i ricoveri

ROMA - Ogni anno nell'Unione europea circa sette milioni di persone sono ricoverate in ospedale e 35 milioni giungono in pronto soccorso a causa di traumi o avvelenamenti conseguenti a incidente (soprattutto incidenti domestici o legati al tempo libero) o violenza: il che corrisponde ad una vittima per infortuni ogni due minuti. Il dato, pubblicato sul sito dell'Istituto superiore di sanità (Iss), è contenuto nel Rapporto europeo 'Injury Database 2009 Eurosafe'. L'associazione europea per la prevenzione degli infortuni e la promozione della sicurezza e la rete del sistema europeo di sorveglianza degli incidenti 'Injury DataBase' (IDB), supportati dalla Commissione Europea, presentano infatti il rapporto 2009 'Infortuni nell'Unione Europeà, contenente i dati rilevati dal sistema nel periodo 2005-07. L'Iss, coordinatore per l'Italia dell'IDB, ha reso disponibile sul proprio sito il rapporto, da cui emergono alcuni importanti risultati.

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sabato 2 gennaio 2010

Fausto Coppi, 50 anni dopo

Un mito che il trascorrere degli anni non appanna, anzi continua a crescere. In oltre 3 mila oggi sono saliti a Castellania, il piccolo paese delle colline tortonesi per ricordare, insieme ai figli Marina e Faustino, Fausto Coppi nel cinquantesimo anniversario della morte.

CYCLING Paris Roubaix Fausto Coppi - 0

venerdì 1 gennaio 2010

Niente carne di cavallo a tavola

Proposta bipartisan, presto una legge

Addio alla carne di cavallo a tavola. E' quanto potrebbe accadere se diventerà realtà una proposta di legge per vietare la macellazione degli equini. Il cavallo, nelle intenzioni del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, verrà di fatto equiparato a cani e gatti, un modo per "assicurare dignità e rispetto". E' un partito trasversale che, però, si scontra con chi, sul solco di una lunga tradizione culinaria, ama la carne da cavallo.

La proposta incontra anche il favore del ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, che da anni si dichiara contrario alla macellazione. L'iniziativa è partita a novembre, racconta il Corriere della Sera, grazie a Paola Frassinetti, vicepresidente della Commissione Cultura alla Camera. Lo scopo è di "spezzare quella terribile catena vecchiaia-macello".

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giovedì 31 dicembre 2009

Autostrade, aumentano i pedaggi rincari fino al 15,83% in più

L'istruttoria dell'Anas ha fissato le nuove tariffe per ciascuna Società
Autostrade per l'Italia 2,40%. Sulla Novara-Milano stangata per gli automobilisti

Adusbef e Federconsumatori: "Un maggiore esborso di 60 euro annui a famiglia"
Su anche i carburanti: 1,325 euro al litro per la benzina e 1,169 per il gasolio

Autostrade, aumentano i pedaggi rincari fino al 15,83% in più
ROMA - Dal primo gennaio scattano gli adeguamenti delle tariffe di pedaggio autostradale delle società concessionarie. Gli aumenti variano tra lo 0,74% della Centropadane al 15,83% della Novara est-Milano. Sono stati firmati, infatti, i decreti di concerto dei ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell'Economia e delle Finanze che, sulla base dell'istruttoria condotta dall'Anas, fissano il livello degli aumenti tariffari. Ma per i consumatori sono "inaccettabili" gli aumenti delle tariffe autostradali. Su anche la benzina: pieno più caro a Capodanno.

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mercoledì 30 dicembre 2009

Quel ragazzo senza braccia sul treno dell'indifferenza

Privo di biglietto perché impossibilitato a farlo mostra i soldi
al controllore. Ma viene costretto a scendere dalla polizia ferroviaria


di SHULIM VOGELMANN


Quel ragazzo senza braccia sul treno dell'indifferenza
CARO direttore,
è domenica 27 dicembre. Eurostar Bari-Roma. Intorno a me famiglie soddisfatte e stanche dopo i festeggiamenti natalizi, studenti di ritorno alle proprie università, lavoratori un po' tristi di dover abbandonare le proprie città per riprendere il lavoro al nord. Insieme a loro un ragazzo senza braccia.


Sì, senza braccia, con due moncherini fatti di tre dita che spuntano dalle spalle. È salito sul treno con le sue forze. Posa la borsa a tracolla per terra con enorme sforzo del collo e la spinge con i piedi sotto al sedile. Crolla sulla poltrona. Dietro agli spessi occhiali da miope tutta la sua sofferenza fisica e psichica per un gesto così semplice per gli altri: salire sul treno. Profondi respiri per calmare i battiti del cuore. Avrà massimo trent'anni.

Si parte. Poco prima della stazione di (...) passa il controllore. Una ragazza di venticinque anni truccata con molta cura e una divisa inappuntabile. Raggiunto il ragazzo senza braccia gli chiede il biglietto. Questi, articolando le parole con grande difficoltà, riesce a mormorare una frase sconnessa: "No biglietto, no fatto in tempo, handicap, handicap". Con la bocca (il collo si piega innaturalmente, le vene si gonfiano, il volto gli diventa paonazzo) tira fuori dal taschino un mazzetto di soldi. Sono la cifra esatta per fare il biglietto. Il controllore li conta e con tono burocratico dice al ragazzo che non bastano perché fare il biglietto in treno costa, in questo caso, cinquanta euro di più. Il ragazzo farfugliando le dice di non avere altri soldi, di non poter pagare nessun sovrapprezzo, e con la voce incrinata dal pianto per l'umiliazione ripete "Handicap, handicap".

I passeggeri del vagone, me compreso, seguono la scena trattenendo il respiro, molti con lo sguardo piantato a terra, senza nemmeno il coraggio di guardare. A questo punto, la ragazza diventa più dura e si rivolge al ragazzo con un tono sprezzante, come se si trattasse di un criminale; negli occhi ha uno sguardo accusatorio che sbatte in faccia a quel povero disgraziato. Per difendersi il giovane cerca di scrivere qualcosa per comunicare ciò che non riesce a dire; con la bocca prende la penna dal taschino e cerca di scrivere sul tavolino qualcosa. La ragazza gli prende la penna e lo rimprovera severamente dicendogli che non si scrive sui tavolini del treno. Nel vagone è calato un silenzio gelato. Vorrei intervenire, eppure sono bloccato.

La ragazza decide di risolvere la questione in altro modo e in ossequio alla procedura appresa al corso per controllori provetti si dirige a passi decisi in cerca del capotreno. Con la sua uscita di scena i viaggiatori riprendono a respirare, e tutti speriamo che la storia finisca lì: una riprovevole parentesi, una vergogna senza coda, che il controllore lasci perdere e si dedichi a controllare i biglietti al resto del treno. Invece no.
Tornano in due. Questa volta però, prima che raggiungano il giovane disabile, dal mio posto blocco controllore e capotreno e sottovoce faccio presente che data la situazione particolare forse è il caso di affrontare la cosa con un po' più di compassione.

Al che la ragazza, apparentemente punta nel vivo, con aria acida mi spiega che sta compiendo il suo dovere, che ci sono delle regole da far rispettare, che la responsabilità è sua e io non c'entro niente. Il capotreno interviene e mi chiede qual è il mio problema. Gli riepilogo la situazione. Ascoltata la mia "deposizione", il capotreno, anche lui sulla trentina, stabilisce che se il giovane non aveva fatto in tempo a fare il biglietto la colpa era sua e che comunque in stazione ci sono le macchinette self service. Sì, avete capito bene: a suo parere la soluzione giusta sarebbe stata la macchinetta self service. "Ma non ha braccia! Come faceva a usare la macchinetta self service?" chiedo al capotreno che con la sua logica burocratica mi risponde: "C'è l'assistenza". "Certo, sempre pieno di assistenti delle Ferrovie dello Stato accanto alle macchinette self service" ribatto io, e aggiungo che le regole sono valide solo quando fa comodo perché durante l'andata l'Eurostar con prenotazione obbligatoria era pieno zeppo di gente in piedi senza biglietto e il controllore non è nemmeno passato a controllare il biglietti. "E lo sa perché?" ho concluso. "Perché quelle persone le braccia ce l'avevano...".

Nel frattempo tutti i passeggeri che seguono l'evolversi della vicenda restano muti. Il capotreno procede oltre e raggiunto il ragazzo ripercorre tutta la procedura, con pari indifferenza, pari imperturbabilità. Con una differenza, probabilmente frutto del suo ruolo di capotreno: la sua decisione sarà esecutiva. Il ragazzo deve scendere dal treno, farsi un biglietto per il successivo treno diretto a Roma e salire su quello. Ma il giovane, saputa questa cosa, con lo sguardo disorientato, sudato per la paura, inizia a scuotere la testa e tutto il corpo nel tentativo disperato di spiegarsi; spiegazione espressa con la solita esplicita, evidente parola: handicap.

La risposta del capotreno è pronta: "Voi (voi chi?) pensate che siamo razzisti, ma noi qui non discriminiamo nessuno, noi facciamo soltanto il nostro lavoro, anzi, siamo il contrario del razzismo!". E detto questo, su consiglio della ragazza controllore, si procede alla fase B: la polizia ferroviaria. Siamo arrivati alla stazione di (...). Sul treno salgono due agenti. Due signori tranquilli di mezza età. Nessuna aggressività nell'espressione del viso o nell'incedere. Devono essere abituati a casi di passeggeri senza biglietto che non vogliono pagare. Si dirigono verso il giovane disabile e come lo vedono uno di loro alza le mani al cielo e ad alta voce esclama: "Ah, questi, con questi non ci puoi fare nulla altrimenti succede un casino! Questi hanno sempre ragione, questi non li puoi toccare". Dopodiché si consultano con il capotreno e la ragazza controllore e viene deciso che il ragazzo scenderà dal treno, un terzo controllore prenderà i soldi del disabile e gli farà il biglietto per il treno successivo, però senza posto assicurato: si dovrà sedere nel vagone ristorante.

Il giovane disabile, totalmente in balia degli eventi, ormai non tenta più di parlare, ma probabilmente capisce che gli sarà consentito proseguire il viaggio nel vagone ristorante e allora sollevato, con l'impeto di chi è scampato a un pericolo, di chi vede svanire la minaccia, si piega in avanti e bacia la mano del capotreno.

Epilogo della storia. Fatto scendere il disabile dal treno, prima che la polizia abbandoni il vagone, la ragazza controllore chiede ai poliziotti di annotarsi le mie generalità. Meravigliato, le chiedo per quale motivo. "Perché mi hai offesa". "Ti ho forse detto parolacce? Ti ho impedito di fare il tuo lavoro?" le domando sempre più incredulo. Risposta: "Mi hai detto che sono maleducata". Mi alzo e prendo la patente. Mentre un poliziotto si annota i miei dati su un foglio chiedo alla ragazza di dirmi il suo nome per sapere con chi ho avuto il piacere di interloquire. Lei, dopo un attimo di disorientamento, con tono soddisfatto, mi risponde che non è tenuta a dare i propri dati e mi dice che se voglio posso annotarmi il numero del treno.

Allora chiedo un riferimento ai poliziotti e anche loro si rifiutano e mi consigliano di segnarmi semplicemente: Polizia ferroviaria di (...). Avrei naturalmente voluto dire molte cose, ma la signora seduta accanto a me mi sussurra di non dire niente, e io decido di seguire il consiglio rimettendomi a sedere. Poliziotti e controllori abbandonano il vagone e il treno riparte. Le parole della mia vicina di posto sono state le uniche parole di solidarietà che ho sentito in tutta questa brutta storia. Per il resto, sono rimasti tutti fermi, in silenzio, a osservare.

L'autore è scrittore ed editore

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Tariffe: aumenta il gas, luce in calo

Primo incremento dopo un anno di ribassi, +26 euro spesa annua

ROMA - Dopo un anno di ribassi le tariffe del gas tornano a crescere. Dal primo gennaio i prezzi aumenteranno infatti del 2,8%. In calo, invece, le tariffe di riferimento per l'energia elettrica: -2,2% per il primo trimestre 2010. Lo ha stabilito l'Autorità per l'energia e il gas.

I rialzi delle quotazioni internazionali degli idrocarburi - spiega l'Autorità in una nota - avrebbero comportato un incremento del 3,2% per il gas; tale incremento, tuttavia, è stato in parte compensato da diminuzioni delle componenti tariffarie di trasporto e distribuzione gas, decise dall'Autorità.

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martedì 29 dicembre 2009

Italiani rapiti, l'ombra di Al Qaida

L'organizzazione terroristica ha rivendicato il rapimento di Sergio Cicala e la moglie in Mauritania


Italiani rapiti, l'ombra di Al Qaida

di Eloisa Gallinaro

ROMA - L'ombra di al Qaida si allunga sul rapimento della coppia italiana sequestrata in Mauritania il 19 dicembre scorso e prende la forma di un messaggio audio di rivendicazione e di una foto: un gruppo di uomini armati a volto coperto che sorvegliano gli ostaggi. Sullo sfondo il deserto, forse quello mauritano, forse quello di un Paese vicino, dove potrebbero anche essere stati trasferiti, come è avvenuto in casi analoghi. Entrambi, messaggio e foto, diffusi dalla Tv satellitare al Arabiya. La voce di Slah Abu Mohammed, che si definisce responsabile media di al Qaida per il Maghreb, avverte che il rapimento è una risposta ai "crimini compiuti dal governo italiano in Afghanistan e in Iraq". Pur rivendicando "la linea del riserbo assoluto al fine di tutelare l'incolumità degli ostaggi" (Sergio Cicala,65 anni, e Philomene Kabore,39 anni), il ministro degli Esteri Franco Frattini ritiene "verosimile" lo scenario che si sta delineando, anche se precisa: "stiamo verificando anzitutto l'attendibilità" della rivendicazione.

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lunedì 28 dicembre 2009

"Molti altri come me pronti a colpire" Allarme del NyP: "Pronte cellule inglesi"

"Molti altri come me pronti a colpire" Allarme del NyP: "Pronte cellule inglesi"

Crescono le misure di sicurezza negli aeroporti Usa

NEW YORK - "Ci sono molti altri come me pronti a colpire". La paura per l'attentato fallito non è ancora passata e un nuovo incubo si affaccia sull'America. La rivelazione che altri martiri sono pronti a immolarsi nel nome di Al Qaeda arriva direttamente da Umar Farouk Abdulmuttalab. Il giovane nigeriano che il 26 dicembre ha tentato di farsi esplodere a bordo del volo Delta-Northwestern da Amsterdam a Detroit, lo avrebbe rivelato agli uomini dell'Fbi che lo stanno interrogando. L'ex studente di ingegneria a Londra avrebbe confermato di essere stato istruito da una cellula di Al Qaeda in Yemen dopo avere preso contatti con un imam: gli investigatori non sono ancora sicuri che si tratti dello stesso Anwar Al Awlaki che Steven Emerson, uno dei più autorevoli studiosi di terrorismo, già definisce "il nuovo Bin Laden".

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Valanghe, ira Bertolaso: "Basta con le imprudenze"

'Stop a morti per colpa di sprovveduti'

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Valanghe, ira Bertolaso: "Basta con le imprudenze"

ROMA - All'ennesima tragedia di questo 2009, il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso non ce la fa più e dice: "sono stufo che i nostri soccorritori perdano la vita per colpa degli sprovveduti che non tengono conto degli allarmi e degli appelli delle istituzioni. Basta morire per gli errori di altri". Uno sfogo che ha un motivo preciso, perché è chiaro a tutti che se i due turisti friulani avessero dato ascolto ai bollettini meteorologici che parlavano di un rischio massimo di valanghe in Trentino, avrebbero avuto salva la vita e soprattutto non avrebbero costretto i quattro soccorritori del Soccorso Alpino ad andare a cercarli, trovando la morte.

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sabato 26 dicembre 2009

Maltempo, allerta fiumi Slavina uccide ragazzo

Maltempo, allerta fiumi Slavina uccide ragazzo

Centinaia di sfollati in Liguria, Toscana, Emilia

Maltempo, allerta fiumi Slavina uccide ragazzo

Dopo la neve e il gelo, la pioggia. Il maltempo che ha investito l'Italia nei giorni scorsi non ha dato tregua neanche a Natale: dopo 48 ore di temporali praticamente ininterrotti, sott'acqua sono finite Liguria, Toscana e parte dell'Emilia Romagna e del Friuli Venezia Giulia, con decine di frane che hanno bloccato strade e ferrovie e diversi fiumi che hanno rotto gli argini, esondando e provocando allagamenti di intere zone.

E sono proprio le piene di fiumi e torrenti, assieme al rischio di valanghe che è elevato su tutto l'arco alpino, a preoccupare in queste ore gli esperti del Dipartimento della Protezione Civile, che stanno monitorando la situazione in stretto contatto con le autorità locali. Purtroppo però c'é da registrare una vittima, un ragazzino tedesco di 12 anni, travolto da una slavina nella zona di Solda in Alto Adige mentre stava sciando insieme a un fratello e a un conoscente; quest' ultimo è ricoverato in gravi condizioni. Le situazioni più gravi si sono verificate in Liguria - nello spezzino, dove il fiume Magra è straripato costringendo centinaia di cittadini ad abbandonare le proprie abitazioni - e in Toscana, nelle province di Lucca e Pisa, dove il fiume Serchio è esondato in più punti.

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E' morto a Udine Carlo Sgorlon


Autore di grande successo, aveva vinto oltre 40 premi letterari


E' morto a Udine Carlo Sgorlon (ANSA) - UDINE, 26 DIC - E' morto a Udine a 79 anni lo scrittore Carlo Sgorlon. Con i suoi libri aveva vinto oltre 40 premi letterari. Tra questi, Sgorlon aveva vinto il Supercampiello (due volte, unico tra gli scrittori italiani contemporanei), lo Strega, il Nonino, e per molti anni e' stato professore di italiano nelle scuole. Lo scrittore e' morto ieri sera, al termine di un lungo periodo di ricovero in ospedale. I funerali si svolgeranno martedi' a Udine.

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L'Aquila, il mio primo Natale da solo aspettando gli auguri della mia famiglia

PUBBLICHIAMO la lettera che Maurizio Cora ha scritto per Natale, il primo senza sua moglie Patrizia e le due figlie, Alessandra, 22 anni, e Antonella, 27, morte lo scorso aprile nel terremoto dell'Aquila. Maurizio è l'unico a essersi salvato, è rimasto solo con i suoi ricordi e le poche cose recuperate tra le macerie della sua abitazione. Non ha più nulla, e con la casa ha perso anche lo studio di avvocato. Il testo è sul quotidiano online "Il sussidiario.net".

Caro direttore,
La vigilia di Natale la trascorrevamo nel tinello, che era il cuore della nostra casa di via 20 settembre 79. L'unica parte non travolta dal crollo. La sera del 24 Antonella e Alessandra apparecchiavano la tavola e vi ponevano al centro rametti di pino e agrifoglio illuminati dalla fiammella di una candelina rossa che ardeva per tutta la cena. In un angolo del tinello mia moglie Patrizia allestiva un grazioso presepe che a mezzanotte risplendeva per la presenza di Gesù bambino.

Oggi, in quella stanza dalle pareti squarciate dal sisma, regna vento e neve. Sulla tavola, se è rimasta, dovrebbe esserci ancora qualche piccola traccia dell'ultima nostra cena insieme: chissà, forse la tovaglia o forse qualche piatto e qualche posata. Sola testimonianza di una famiglia che si amava e si ama e che la notte di Natale si raccoglieva attorno al presepe come a una cattedra di vita da cui costantemente apprendeva che, unita nell'amore per il Signore, la famiglia è al centro della vita e della società e costituisce un naturale attrattore dell'amicizia sia degli angeli che dei pastori. Nell'umiltà, nella letizia, nel disagio.

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