domenica 24 aprile 2011
Masi richiama Annunziata, Floris e Santoro Dal Pd all'Udc, l'opposizione protesta
Il dg del servizio pubblico ha inviato una lettera ai direttore di Tg3 e Tg2 Bianca Berlinguer e Mario De Scalzi, citando i dettami della par condicio per le trasmissioni "Potere", "Ballarò" e "Annozero". Ammonimento anche per il telegiornale della terza rete
ROMA - Il direttore generale della Rai Mauro Masi ha inviato una lettera di richiamo, in tema di par condicio, a Bianca Berlinguer, direttore del Tg3, e a Mario De Scalzi, direttore ad interim del Tg2, per le trasmissioni Potere di Lucia Annunziata (Tg3), Ballarò (Tg2) di Giovanni Floris e Annozero (Tg2) di Michele Santoro. In periodo di par condicio infatti i talk show e i programmi di approfondimento sono ricondotti sotto la responsabilità delle testate giornalistiche.
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sabato 23 aprile 2011
Arrestato capo Sacra corona unita
Francesco Campana fermato stamattina dalla polizia in un'abitazione di Oria
ORIA (BRINDISI) - Colui che viene ritenuto l'attuale capo della Sacra corona unita, Francesco Campana, di 38 anni, e' stato arrestato stamattina dalla polizia in un'abitazione di Oria. La 'primula rossa' della mafia brindisina deve scontare una condanna esecutiva a nove anni per associazione mafiosa. Aveva assunto le redini dell'organizzazione dai capi storici, Giuseppe Rogoli e Salvatore Buccarella.
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Sequestrate 19 tonnellate di dolci di Pasqua Colombe e uova tra sporcizia e parassiti
I controlli sono stati effettuati dai Nas in tutta Italia. Per carenze igienico sanitarie, cattiva conservazione dei cibi e stato di alterazione, su 853 strutture 316 sono state segnalate all'autorità giudiziaria
ROMA - Diciannove tonnellate di dolci di Pasqua - per un valore di circa mezzo milione di euro - sequestrati, e 32 strutture (pasticcerie, industrie dolciarie, attività di produzione e vendita, depositi) chiuse con i sigilli perché prive di autorizzazioni o carenti sotto l'aspetto igienico sanitario. E' il bilancio di un'operazione condotta in tutta Italia dai Nas di Torino che hanno controllato nel periodo che precede le feste, aziende di produzione e commercializzazione di prodotti tipici.
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"Misurata è libera, le forze di Gheddafi lasciano" tribù locali in campo per il controllo della città
L'annuncio del portavoce degli insorti. Secondo la testimonianza di un militare catturato dai ribelli, l'esercito del Colonnello aveva ricevuto venerdì l'ordine di lasciare l'importante centro commerciale. I leader tribali all'esercito del raìs: "Ce ne occupiamo noi". Raid nella notte a Tripoli, tre morti
TRIPOLI - "Misurata è libera". Le forze di Muammar Gheddafi stanno lasciando la città della Libia occidentale, importante centro commerciale e porto della Tripolitania, dopo quasi due mesi di combattimenti. Lo ha annunciato un portavoce dei ribelli libici. In precedenza, un militare del regime catturato dai rivoltosi aveva riferito che l'ordine del ritiro dalla città era arrivato venerdì, a conferma di quanto anticipato dal viceministro degli Esteri libico, Khaled Kaim, su un cambio di strategia, legato alla volontà del regime di affidare le decisioni sul controllo della terza città libica alle tribù locali. "La situazione a Misurata sarà allentata e ad occuparsene con le buone o le cattive saranno le tribù e la gente di Misurata e non più l'esercito libico", ha affermato Kaim. "L'esercito libico sarà rapidamente fuori da questa situazione che il popolo libico attorno a Misurata non può più sostenere", ha aggiunto. L'assedio alla città che si trova 200 chilometri a est di Tripoli ha già causato diverse centinaia di morti nei bombardamenti: una grave crisi umanitaria 1 denunciata più volte nelle scorse settimane dalle organizzazioni umanitarie.
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Ciancimino: "Mai manomessi documenti" e svela di aver ricevuto un pacco bomba
Il supertestimone della trattativa finito in manette ha spiegato: "Avevo paura che l'ennesima minaccia mi si rivoltasse contro e si dicesse che l'avevo costruita io". Gli investigatori della Dia hanno trovato tre candelotti nel giardino di casa Ciancimino. Adesso, gli artificeri della polizia li stanno esaminando
Si è concluso dopo circa tre ore l'interrogatorio di Massimo Ciancimino da parte dei pm di Palermo che l'accusano di calunnia aggravata nei confronti dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro. Ciancimino nega di aver falsificato documenti. "Ho presentato tantissimi fogli, di moltissimi non conosco l'origine", ha spiegato.
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Mediatrade, da un nuovo teste accuse nei confronti del Cavaliere
Il produttore Sardi ai pm: "Diritti tv, prezzi gonfiati senza giustificazioni". E Berlusconi anche dopo essere approdato a Palazzo Chigi "mantiene il controllo e rapporti diretti coi venditori americani"
di EMILIO RANDACIOMILANO - Format televisivi americani acquistati a prezzi quasi cinque volte superiori al loro valore. Una gestione economica da parte dei vertici Mediaset "senza giustificazioni plausibili", e in cui Silvio Berlusconi, anche dopo essere approdato a Palazzo Chigi, continua a mantenere il controllo e i "rapporti diretti con i venditori americani".
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Rilasciato il rimorchiatore Asso 22 Era sotto sequestro da più di un mese
Sulla nave undici marinai, tra i quali otto italiani. Il comandante contatta un pattugliatore Nato: "Siamo liberi". L'equipaggio era costretto in acque libiche dal 17 marzo
ROMA - "Siamo liberi". L'attesa conferma arriva dalla voce dei marinai a bordo del rimorchiatore italiano "Asso 22", da più di un mese sotto sequestro di fatto nel porto di Tripoli. Il comandante ha avuto un primo contatto radio con una nave militare italiana, alla quale avrebbe detto, secondo quanto si è appreso, che il rimorchiatore è stato liberato e che sta ora dirigendo verso acque internazionali. La nave militare - il pattugliatore "Bettica", che fa parte del dispositivo Nato che incrocia al largo della Libia - dovrebbe ricongiungersi con l'Asso 22 nelle prossime ore.
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venerdì 22 aprile 2011
Pasqua, 8 milioni di italiani in viaggio
Al via il mini-esodo con il rischio di pioggia. In partenza l'8% in meno del 2010. Solo il 20%
delle famiglie fa una vera vacanza. Gita fuori porta di un solo giorno per 15 milioni di persone. In campo 15 mila pattuglie di poliziotti
Secondo tradizione anche quest’anno saranno tantissimi gli italiani che lasceranno le grandi città - soprattutto in macchina, come peraltro hanno già cominciato a fare da ieri - per trascorrere fuori casa le festività di Pasqua. Teatro dell’esodo saranno principalmente le autostrade, caratterizzate da traffico intenso fino a domani. Il tutto nonostante le previsioni meteo non propriamente incoraggianti che non hanno fatto desistere tanti nostri connazionali che, anche quest’anno, informa la Coldiretti, si recheranno numerosi negli agriturismi. Non mancano inoltre gli affezionati dello sci, che affolleranno soprattutto le stazioni alpine.
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L'ex governatore insiste "Tra i ministri non sono solo"
E un collega sussurra: se vinciamo a Milano lo ridimensioniamo
FABIO MARTINI
ROMANon fa retromarcia, deve piacergli l’idea di passare alla «storia» come l’anti-Tremonti. Dopo la fiammeggiante intervista al «Giornale», Giancarlo Galan non nasconde il cerino, neppure quando gli dicono che il ministro dell’Economia se l’è presa: «Lui può dire quel che crede, ma nel governo c’è un problema di collegialità e Tremonti non può presentarsi sempre col pacchetto già chiuso. Parliamone in Consiglio dei ministri, non credo che sarò solo...». Ecco il punto, ecco la novità lievitata nel corso degli anni e giunta a maturazione: contro il più potente ministro del governo oramai si sono coalizzate due entità. Il presidente del Consiglio, affiancato da Gianni Letta e da quasi tutta la “guardia repubblicana” raccolta a Palazzo Chigi. Ma anche buona parte dei ministri del Pdl, diversi dei quali hanno litigato - pubblicamente e riservatamente - con Tremonti. Un fronte formato dal premier più diversi ministri, non è poco. Certo, ieri di prima mattina il Presidente del Consiglio non era entusiasta dell’intervista di Galan al “Giornale”: a Berlusconi è parsa l’ennesima rappresentazione di un governo diviso, ma soprattutto il premier ha capito che Tremonti avrebbe colto l’occasione - e così è stato - per lamentarsi di un attacco a freddo. La giornata si è conclusa con un faccia a faccia tra i due, culminato in una interlocutoria stretta di mano.
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Melania, spunta una seconda sim card "Forse la donna conosceva l'assassino"
Si sgonfia la pista del serial killer. Gli inquirenti: delitto passionale
ASCOLI
Una seconda sim card telefonica è stata trovata dagli investigatori che stanno indagando sulla morte di Carmela Rea, detta Melania, la donna di 29 anni uccisa con 35 coltellate nella notte tra lunedì 18 e martedì 19 aprile, tra Colle San Marco (Ascoli Piceno) e Ripe di Civitella (Teramo). Una novità che potrebbe portare a una svolta.
Gli inquirenti hanno trovato la scheda telefonica a casa della donna, tra i suoi vestiti. Il marito non ne era a conoscenza. Intanto, dall'esame autoptico condotto ieri dall'anotomopatologo Adriano Tagliabracci, emerge che alcuni colpi sarebbero stati inferti sul cadavere a morte già sopraggiunta. A questo punto prende sempre più corpo l'ipotesi del delitto passionale, mentre pare indebolirsi la pista del serial killer.
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Massacro in Siria, decine di morti
Cortei e violenze in tutto il Paese bruciano le statue del presidente
Venerdì Santo di sangue in Siria: la protesta popolare contro il regime di Bashar al Assad, a cui hanno partecipato migliaia di persone in molte città del Paese, è stata repressa brutalmente dalle forze di sicurezza che hanno ucciso, secondo un bilancio provvisorio, almeno 60 persone. La protesta, che gli organizzatori hanno battezzato come "Grande Venerdì" è stata la più ampia dall'inizio delle manifestazioni contro il regime di Bashar al Assad, il 14 marzo scorso, la cui repressione finora ha provocato oltre 230 vittime.
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Romani: referendum superato In piazza gli operai del solare
Approvato al Senato l'emendamento che ferma il ritorno del nucleare. Il ministro: "Abrogate le norme del quesito di giugno". Primo sciopero nazionale dei metalmeccanici del fotovoltaico contro il decreto "ammazza rinnovabili". Protestano anche gli imprenditori: "La nuova bozza non va bene"
ROMA - Sciopero generale nazionale e sit in davanti al ministero dello Sviluppo Economico. I lavoratori del settore fotovoltaico sono scesi in piazza oggi a Roma per protestare contro il decreto del marzo scorso 1 che rivede la politica di incentivi alle rinnovabili, fissando un tetto alla potenza installabile nel corso dell'anno. Striscioni, grida e bandiere davanti ad uffici vuoti, visto che il ministro Paolo Romani era al Senato per illustrare nel dettaglio la scelta annunciata ieri dal governo 2 di cancellare tutte le norme varate per reintrodurre in Italia l'energia nucleare.
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Referendum, a rischio anche quello sull'acqua Romani: "Meglio approfondimento legislativo"
Dopo quella sul nucleare, l'esecutivo vorrebbe vanificare anche la consultazione sulla privatizzazione delle risorse idriche. Il ministro delle Sviluppo economico prospetta un intervento ad hoc. Rivolta dell'opposizione
di ANTONIO CIANCIULLOROMA - Dopo il nucleare l'acqua. Il governo apre alla possibilità di un secondo intervento legislativo ad hoc, per bloccare sul filo del traguardo anche il referendum sulla privatizzazione delle risorse idriche. Lo ha detto chiaramente il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani a Radio Anch'io: "Su questo tema, di grande rilevanza, sarebbe meglio fare un approfondimento legislativo". Sulla stessa lunghezza d'onda si era già espresso il sottosegretario Stefano Saglia.
La sortita di Romani è servita a raccogliere le sollecitazioni venute da Roberto Bazzano, presidente di Federutility, la federazione che riunisce i gestori degli acquedotti ("Chiediamoci seriamente se non sia il caso di evitare un referendum che ha sempre più un taglio puramente ideologico"). Ma ha suscitato le proteste del Comitato referendario e dell'opposizione.
"E' un colpo di mano, si vuole togliere la voce ai cittadini: evidentemente c'è chi ritiene che le consultazioni popolari sui temi concreti facciano saltare le decisioni prese da pochi nell'interesse di pochi", accusa il presidente del Wwf, Stefano Leoni.
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giovedì 21 aprile 2011
Trovata sgozzata la donna scomparsa ad Ascoli Piceno
Di Carmela Rea si erano perse le tracce un paio di giorni fa. Era in gita con il marito e la figlia a Colle San Marco. Dopo le ricerche di carabinieri, agenti di polizia, vigili del fuoco, speleologi e Protezione civile, la 29enne è stata trovata con due siringhe conficcate nel corpo e il volto sfigurato. Molti i segni di violenza, anche il simbolo di una svastica sulla schiena. A far rintracciare il cadavere una telefonata anonima.
ASCOLI PICENO - Il volto sfigurato, due siringhe conficcate nel corpo e segni di violenza, tra cui il simbolo di una svastica inciso sulla schiena. Così è stato trovato, senza vestiti, il cadavere di Carmela Rea - detta Melania - la ventinovenne originaria di Napoli scomparsa due giorni fa a Colle San Marco, in provincia di Ascoli Piceno, dove si era recata in gita con il marito, Salvatore Parolisi, caporal maggiore dell'esercito in servizio presso il 235esimo Reggimento Piceno, e la loro bambina di 18 mesi. Il cadavere è stato trovato a Ripe di Civitella, nel Teramano, a una decina di chilometri dal luogo della scomparsa, dopo una telefonata anonima giunta al 113 di Teramo.
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mercoledì 20 aprile 2011
Morte Arrigoni, blitz Hamas contro salafiti Suicida il giordano, ucciso un altro ricercato
L'uomo si sarebbe fatto esplodere per sfuggire alla cattura, il secondo sarebbe deceduto per le lesioni riportate. Ferito un terzo. Mohammad Salfiti si è arreso. Ieri erano state diffuse le foto dei ricercati per l'uccisione del volontario italiano. La mamma: "Giustizia nel rispetto della dignità della vita umana"
GAZA - È di due morti il bilancio del blitz condotto oggi da Hamas contro gli ultimi tre salafiti ricercati
per l'uccisione di Vittorio Arrigoni 1. Lo riferiscono fonti mediche da Gaza, precisando che due dei salafiti erano stati feriti nell'operazione: uno dei due è spirato a causa delle lesioni riportate. L'altra vittima è il giordano Abu Abdel Rahman Bereitz, che si sarebbe suicidato facendosi esplodere per evitare la cattura. Arrestato Mohammad Salfiti, che si è arreso durante la sparatoria.
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Il Cavaliere preferiva la linea dura "Meglio se fosse rimasto al suo posto"
CASO LASSINI
Bossi avverte Berlusconi: "Troppi errori, così il governo cade". Il presidente del Consiglio: "A Milano farò il miracolo come per la Polverini" di CARMELO LOPAPA
ROMA - "Quel Lassini avrebbe fatto bene a non dimettersi, fosse dipeso da me...". Chi entra ed esce da Palazzo Grazioli e ascolta il presidente del Consiglio ringrazia il cielo che non ripeta in pubblico cosa ne pensi di tutta questa storia. Dei manifesti di Milano. Di chi lo difende "e finisce sulla graticola". E del monito senza precedenti del presidente della Repubblica Napolitano. Ecco, non è un caso se su quella lettera dai toni assai ultimativi il Cavaliere ha fatto calare una cappa di silenzio, fanno notare i più fidati consiglieri.
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martedì 19 aprile 2011
Nucleare, stop del governo alle centrali
MILANO - Il Governo ha deciso di fermare il programma di realizzazione delle centrali nucleari e ha inserito nella moratoria già prevista nel decreto legge Omnibus, all'esame dell'aula del Senato, l'abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione degli impianti nucleari nel Paese.
RINNOVABILI - Tremonti poco prima aveva anche lanciato l'idea di un grande piano europeo per le fonti rinnovabili e la ricerca di energie alternative e in pratica chiude la porta al programma nucleare. Il ministro dell'Economia, nel corso di un'audizione alla commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo a Bruxelles, ha detto che il piano potrebbe essere finanziamento anche con gli Eurobond, l'emissione comune di titoli di Stato europei. «Credo sia il momento per un passaggio storico», ha aggiunto Tremonti. «Credo sia arrivato il momento di ragionare su una versione applicata del vecchio e glorioso piano Delors e di investire in piani di investimento in ricerche alternative, anche combinandoli con la nuova struttura geopolitica del Mediterraneo».
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RINNOVABILI - Tremonti poco prima aveva anche lanciato l'idea di un grande piano europeo per le fonti rinnovabili e la ricerca di energie alternative e in pratica chiude la porta al programma nucleare. Il ministro dell'Economia, nel corso di un'audizione alla commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo a Bruxelles, ha detto che il piano potrebbe essere finanziamento anche con gli Eurobond, l'emissione comune di titoli di Stato europei. «Credo sia il momento per un passaggio storico», ha aggiunto Tremonti. «Credo sia arrivato il momento di ragionare su una versione applicata del vecchio e glorioso piano Delors e di investire in piani di investimento in ricerche alternative, anche combinandoli con la nuova struttura geopolitica del Mediterraneo».
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Giustizia, il monito di Napolitano "Siamo al limite dell'esasperazione"
La giornata del 9 maggio dedicata dal presidente della Repubblica ai magistrati vittime del terrorismo."Il manifesti affissi a Milano che paragonano i giudici alle Br sono, secondo il capo dello Stato "un'ignobile provocazione". "Nello scontro politico c'è il pericolo di degenerazioni". Fini: "Interpreta il sentimento di tutti gli italiani". L'Anm: "Un grazie a nome di tutta la magistratura"
ROMA - Dopo un fine settimana segnato dagli attacchi di Silvio Berlusconi alla magistratura 1, e nel giorno in cui tre persone sono state iscritte nel registro degli indagati per la vicenda dei poster che assimilano i pm alle Brigate rosse 2 - e fra questi c'è un candidato del Pdl nelle liste pro Moratti - si fa sentire la voce del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Che interviene con una lettera indirizzata al vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Michele Vietti. "Siamo al limite dell'esasperazione", osserva il capo dello Stato, che definisce come una "ignobile provocazione" quella dei manifesti affissi a Milano e avverte: "Nello scontro politico c'è il pericolo di degenerazioni". E più tardi lo stesso Vietti: "Tutti riflettano su queste parole".
IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA
Minetti consegna memoria difensiva "Le ragazze le portavano Fede e Mora"
In 12 pagine il consigliere regionale della Lombardia si difende soprattutto dalla contestazione di avere indotto alla prostituzione Ruby. "Ma non ho accusato nessuno". La replica del direttore del Tg4: "Da psichiatra"
MILANO - Erano Emilio Fede e Lele Mora a portare le ragazze ad Arcore. Lo sostiene, secondo quanto ricostruito dalle agenzie di stampa, Nicole Minetti in una memoria difensiva, consegnata - tramite il suo legale Daria Pesce - ai pm, nell'ambito del filone di inchiesta 1 appena chiuso sul caso Ruby, in cui la consigliera regionale della Lombardia è indagata insieme agli stessi Fede e Mora per induzione e favoreggiamento della prostituzione di trentadue ragazze e di Karima el Morhoug detta Ruby.
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lunedì 18 aprile 2011
Tepco: "Tre mesi per raffreddare i reattori" Per stabilizzare l'impianto ne serviranno 6 o 9
La societrà che gestisce la centrale ha reso noto un piano con cui stima di fermare del tutto la perdita di radioattività nel giro di tre mesi. Il presidente dell'azienda annuncia le dimissioni, ma non indica la data
TOKYO - Ci vorranno "sei-nove mesi" per mettere in sicurezza i reattori della centrale di Fukushima: è questo l'impegno della Tepco, a cinque settimane dal sisma e dallo tsunami che hanno provocato un'emergenza nucleare. Il colosso elettrico che gestisce il disastrato impianto giapponese ha reso noto un piano con cui stima di fermare del tutto la perdita di radioattività nel giro di tre mesi, contestualmente all'avvio del sistema "stabile di raffreddamento dei reattori e delle barre di combustibile".
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Berlusconi, c'è un crollo di fiducia Intenzioni di voto: centrosinistra avanti
Opinioni in movimento nella rilevazione di aprile eseguita da Ipr Marketing. Pesanti minimi storici per il Cavaliere (dimezza il consenso rispetto al 2008) e per il governo. E un'eventuale coalizione Pd-Sel-Idv-Verdi-radicali supererebbe di mezzo punto l'attuale maggioranza
di MASSIMO RAZZIROMA - Fiducia in Berlusconi e nel governo in calo verticale e ai minimi storici, centrosinistra in lievissimo vantaggio (0,5%) sul centrodestra nelle intenzioni di voto. Il sondaggio Ipr di aprile rivela uno scenario in forte movimento in cui l'esecutivo e i partiti che lo sostengono (anche la Lega) appaiono decisamente sotto pressione soprattutto a causa delle vicende (Libia, gestione dei rifugiati tunisini, giustizia) al centro della battaglia politica nelle ultime settimane.
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domenica 17 aprile 2011
L’antimafia blocca azienda che finanziò la Lega nord
Stop ai lavori per un'azienda vicina al Carroccio e impegnata nella costruzione della tangenziale a Novellara. Evento che ha scosso il mondo politico. E che ha portato il prefetto di Reggio Emilia a dire senza mezzi termini: "La mafia nella nostra provincia c'è"
Le infiltrazioni mafiose – o i tentativi – al Nord continuano a destare allarme nella politica. Questa volta la bufera si abbatte sul Reggiano. Proprio ieri, durante un convegno della Cna il prefetto di Reggio Emilia, Antonella De Miro, ha rilanciato: “A Reggio la mafia c’è”. A corollario dell’ultima notizia che riguarda lo stop imposto dalla Dia all’appalto per la costruzione della circonvallazione a Novellara. Evento che ha scosso il mondo politico. Le amministrazioni locali hanno chiesto di “continuare i lavori della tangenziale”. L’ex vicesindaco di Guastalla ed ex leghista Marco Lusetti, espulso dal Carroccio la scorsa estate e fondatore del movimento “Agire Comune”, ha difeso a spada tratta la ditta che ha vinto l’appalto. Nessun commento sulla vicenda è arrivato ad oggi dal segretario della Lega Nord Emilia, l’onorevole leghista Angelo Alessandri, presidente della Commisione lavori pubblici ed Ambiente della Camera dei Deputati ed originario di Guastalla, paesi a pochi chilometri dal Po e da Boretto. Invece il consigliere regionale Andrea Defranceschi (Movimento 5 Stelle) annuncia una interrogazione in Regione chiedendo il “check-in” di tutti gli appalti sulle estrazioni di sabbie dal Po negli ultimi anni.
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Le infiltrazioni mafiose – o i tentativi – al Nord continuano a destare allarme nella politica. Questa volta la bufera si abbatte sul Reggiano. Proprio ieri, durante un convegno della Cna il prefetto di Reggio Emilia, Antonella De Miro, ha rilanciato: “A Reggio la mafia c’è”. A corollario dell’ultima notizia che riguarda lo stop imposto dalla Dia all’appalto per la costruzione della circonvallazione a Novellara. Evento che ha scosso il mondo politico. Le amministrazioni locali hanno chiesto di “continuare i lavori della tangenziale”. L’ex vicesindaco di Guastalla ed ex leghista Marco Lusetti, espulso dal Carroccio la scorsa estate e fondatore del movimento “Agire Comune”, ha difeso a spada tratta la ditta che ha vinto l’appalto. Nessun commento sulla vicenda è arrivato ad oggi dal segretario della Lega Nord Emilia, l’onorevole leghista Angelo Alessandri, presidente della Commisione lavori pubblici ed Ambiente della Camera dei Deputati ed originario di Guastalla, paesi a pochi chilometri dal Po e da Boretto. Invece il consigliere regionale Andrea Defranceschi (Movimento 5 Stelle) annuncia una interrogazione in Regione chiedendo il “check-in” di tutti gli appalti sulle estrazioni di sabbie dal Po negli ultimi anni.
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La Francia blocca i treni degli immigrati
Ventimiglia - Le autorità francesi hanno sospeso tutti i treni che si recano in Francia. Nessun convoglio, secondo quanto confermato dalla Polfer e dalla polizia di frontiera italiana, può varcare la frontiera di Mentone.
Un reparto della “Compagnie republicaine de securité” (Crf) si sta schierando al confine ferroviario di Mentone. È quanto si apprende da fonti francesi.
Disagi per centinaia di passeggeri diretti in Francia.
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Disagi per centinaia di passeggeri diretti in Francia.
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Premier: "Pm, associazione a delinquere" Lo sdegno dell'Anm: "Siamo senza parole"
Berlusconi, nuovo attacco alla magistratura: "Eversiva, serve una commissione d'inchiesta". E poi: "L'opposizione è sempre la stessa, nasce dall'ideologia più disumana che c'è mai stata al mondo, il comunismo". Replica l'Associazione nazionale magistrati: "Siamo sconcertati". Le opposizioni: "L'unico eversivo è lui"
ROMA - Attacca di nuovo i magistrati, invoca una commissione d'inchiesta che verifichi la portata eversiva di parte delle toghe e la possibilità che queste si configurino come "un'associazione a delinquere", si scaglia contro l'opposizione e poi ancora contro la scuola pubblica 1. E' un Silvio Berlusconi scatenato, che ripropone i suoi cavalli di battaglia, quello che parla al meeting del Pdl, titolo "Al servizio degli italiani", organizzato a Roma dal ministro Michela Brambilla. Ma le reazioni non si fanno attendere. Se le opposizioni girano a lui l'accusa di eversione, per l'Associazione nazionale magistrati "non esistono parole e aggettivi nuovi - dice il presidente Luca Palamara - per esprimere lo sconcerto e lo sdegno di fronte a queste affermazioni".
VIDEO "Magistratura eversiva" 2
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