Un’indagine della
International Geology Review sull’attività sismica del
Mar Morto, a circa 20 chilometri da
Gerusalemme, avrebbe rivelato la data esatta della morte di
Gesù Cristo. Nel vangelo di “
Matteo 27, 45-51”,
le scritture indicano che si fece buio da mezzogiorno alle quindici, la
Terra si scosse e le rocce si spezzarono, alludendo, soprattutto in
questi ultimi punti ad un forte evento tellurico. I ricercatori hanno
analizzato i documenti geologici e i dati astronomici per trovare la
data più probabile a cui si riferisca questo giorno. Il geologo
Jefferson Williams
della Supersonic Geophysical e i suoi colleghi, del centro di ricerca
tedesco per le geoscienze, hanno studiato i campioni di terreno,
profondi 19 metri, della spiaggia di
Ein Gedi Spa,
adiacente al Mar Morto. La ricerca ha evidenziato due terremoti rilevati
negli strati più profondi del suolo, in particolare in alcuni strati
annui di rocce sedimentarie. Pare che un forte terremoto sia avvenuto
nel 31 d.C., mentre un altro è stato rilevato tra il 26 ed il 36 d.C.
Raccolti questi dati che forniscono una visione di base del periodo di
riferimento, ma che non possiedono una risoluzione così evidente da
stabilirne il giorno esatto, i ricercatori si sono affidati alle vicende
storiche riportate nei documenti, cercando di ricostruire la storia
come un grande puzzle. Williams ha riferito alla Discovery che il
terremoto dovrebbe essersi verificato durante gli ultimi anni in cui
Ponzio Pilato fu procuratore della Giudea.
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