La Banca centrale europea fisserà un limite segreto ai rendimenti,
oltre il quale acquisterà titoli. A volte il meccanismo potrà attivarsi a
costo zero, ma altre volte prevederà vincoli più pesanti. Da qui la
cautela di Monti e Rajoy. Intanto si fa più pesante la situazione della
Grecia
di ALBERTO D'ARGENIO
ROMA
- La Banca centrale europea affila le armi per affrontare il nuovo
autunno caldo dell'euro. Le misure dovranno essere pronte per la
riunione del direttivo dell'Eurotower del 6 settembre. Probabile la
decisione di fissare un tetto limite agli spread per ogni Paese,
superato il quale partiranno gli acquisti dei titoli di Stato "made in
Bce" chiamati ad abbassare i tassi dei Paesi sotto attacco. Un tetto che
non dovrebbe essere reso pubblico in modo da non dare riferimenti agli
speculatori.
Il meccanismo funzionerà così: un Paese alle prese
con tassi insostenibili chiede l'intervento del fondo salva-Stati nella
funzione anti-spread. Una volta avanzata la richiesta, verrà firmato un
Memorandum of understanding
tra istituzioni Ue e governo. Ma su questo memorandum ci sarà un
negoziato, per evitare quanto successo lo scorso anno quando, dopo
l'intervento della Bce, il governo Berlusconi è rimasto inerte. Un
passaggio ad alto rischio (da qui la cautela di Monti e Rajoy) perché
può avvenire a costo zero, ovvero senza diktat su nuove manovre e tagli
spietati, o con condizioni durissime. Per capirlo basta leggere le linee
guida dell'Efsf-Esm anticipate da
Repubblica.