di Lorenzo Trombetta
BEIRUT - La Siria evoca l'Iraq, con il governo che definisce le
preoccupazioni americane sull'uso delle armi chimiche un pretesto per
invadere il Paese, come avvenne contro Saddam nel 2003. Ma sul terreno
le forze fedeli al presidente Bashar al Assad continuano indisturbate la
loro ''caccia ai terroristi'', uccidendo secondo gli attivisti 183
persone, di cui almeno 40 giustiziate in modo sommario nei pressi della
capitale.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento