Le auto come le carrozze dell'800, difficili da mantenere: troppi costi,
in aggiunta alla spesa per l'acquisto iniziale. A darci la misura di
quanto l'automobile possa essere ormai considerato un bene di lusso, o
quasi, ci pensa il Conto nazionale delle Infrastrutture e dei trasporti,
che fa in pratica i conti tasca agli italiani sul fronte della spesa
per manutenzione ed uso dell'automobile, più che raddoppiata tra il 1990
e il 2010: da 47 a 103 miliardi di euro. Stesso discorso, in dettaglio,
per la spesa alla pompa di benzina (quasi triplicata, da 14 a 41
miliardi di euro, +170%) e al casello autostradale (i pedaggi dono
passati da 1,47 a 4,38 miliardi di euro).
Il ruolo del'Rc auto
Nel 2010, l'ultimo anno preso in considerazione dal Cnit 2011 appena pubblicato dal ministero dei Trasporti, il totale di 103 miliardi di euro per le spese di esercizio e la manutenzione ordinaria delle auto private degli italiani deriva dalla sommatoria di varie voci. Le più "pesanti" risultano i carburanti (41 miliardi già ricordati), i costi per riparazioni e manutenzioni ordinarie (16 miliardi di euro; erano 7,3 nel 1990), anche se un ruolo non da poco lo svolgono i costi per l'assicurazione Rc auto, passati da 5 miliardi di euro nel 1990 agli oltre 15 del 2010.Tra le altre voci considerate i lubrificanti (1,1 mld, unica voce in calo rispetto a dieci anni prima); gli pneumatici (3,35 mld); le tasse automobilistiche (5,6 mld); interessi sul capitale investito (9,7 mld, praticamente invariato). Il Conto del ministero dei Trasporti rende confrontabili le cifre di anni con valute diverse - lire ed euro - ricorrendo alle cosiddette eurolire, il controvalore in lire di un euro come divisore fisso delle serie storiche precedentemente espresse in miliardi di lire.
Carburante prima voce di spesa
Al netto della spesa relativa agli interessi sul capitale investito, - si legge nel Conto - la valutazione delle spese di esercizio delle autovetture si quantifica, per il 2010, in 93,934 miliardi di euro dei quali circa il 44% e da attribuire a spese per carburanti, quasi il 18% a spese per manutenzione ordinaria, circa il 17% a spese per assicurazioni, poco meno del 6% a tasse automobilistiche ed il restante 15% circa a spese per il ricovero, per pneumatici, per lubrificanti e pedaggi autostradali.
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