Dal mese prossimo si allenerà con la squadra dei suoi sogni, il
Barcellona, e potrà conoscere il suo idolo, Lionel Messi. Ques'invito se
l'è guadagnato impressionando con il suo talento gli osservatori della
squadra catalana in Brasile. Eppure Gabriel Muniz, 11 anni, originario
di Campos Dos Goytacazes, una città a 275 Km da Rio, ha una grave
malformazione dalla nascita: non ha i piedi. Tutte le mattine, alle
6.30, per poter andare a scuola, in bicicletta, indossa delle protesi.
Non ama particolarmente fare i compiti, però, raccontano i suoi genitori
e passa tutto il tempo libero al campo di calcio. Sul rettangolo
nonostante la disabilità corre, dribla e tira come tutti i suoi
compagni. "Gabriel sta sfidando le convenzioni sociali", racconta il suo
allenatore, "ha dimostrato che può competere con chiunque". Il
Barcellona, che ha un rapporto storico con l'Unicef, gli ha aperto le
sue porte. Gabriel sa che non potrà mai diventare un calciatore
professionista, ma proprio per questo spera che un giorno alle
Paralimpiadi, al via oggi a Londra, possa esserci anche il calcio a 11.
Le foto
Nessun commento:
Posta un commento