domenica 26 ottobre 2014
La cucina locale in tv su Rete 4: Davide Mengacci parte alla scoperta delle ricette di Novi Ligure (AL)
Sono in programma tre puntate che andranno in onda entro novembre
Novi e il suo territorio saranno protagonisti la prossima settimana di una serie di trasmissioni televisive che andranno in onda sulle reti Mediaset. L’opportunità, legata alla promozione e allo sviluppo della cultura e del turismo locale, è stata propiziata dalla Fondazione Cassa di risparmio di Alessandria. Sono in programma tre puntate, che andranno in onda entro novembre su Rete 4, durante la trasmissione «Ricette all’italiana» condotta da Davide Mengacci, che si occuperà della parte enogastronomica, e da Cristina Coppa, per l’aspetto turistico.
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Novi e il suo territorio saranno protagonisti la prossima settimana di una serie di trasmissioni televisive che andranno in onda sulle reti Mediaset. L’opportunità, legata alla promozione e allo sviluppo della cultura e del turismo locale, è stata propiziata dalla Fondazione Cassa di risparmio di Alessandria. Sono in programma tre puntate, che andranno in onda entro novembre su Rete 4, durante la trasmissione «Ricette all’italiana» condotta da Davide Mengacci, che si occuperà della parte enogastronomica, e da Cristina Coppa, per l’aspetto turistico.
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Roma, Cgil: “In piazza un milione di persone”. Camusso: siamo pronti alla sciopero generale
Al corteo anche una parte di Pd. Fassina: non è una manifestazione contro il governo
Lavoratori, studenti, pensionati, sindacalisti, ma anche un parte del Pd. Hanno sfilato nelle strade della Capitale per partecipare alla manifestazione indetta dalla Cgil contro le politiche del governo Renzi. In mano striscioni che raccontano storie di mobilità, cassa integrazione, precariato. Tanti gli slogan contro il premier: “Renzi pifferaio”, “Pd partito di destra” si legge su alcuni cartelli. Ad accompagnare il corteo l’immancabile “Bella Ciao”. Secondo gli organizzatori in piazza c’erano un milione di persone. «La giornata di oggi non è solo una fermata. La Cgil è pronta a continuare la sua protesta per cambiare il Jobs act e la politica di questo governo anche con lo sciopero generale», dice Susanna Camusso sul palco.
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Lavoratori, studenti, pensionati, sindacalisti, ma anche un parte del Pd. Hanno sfilato nelle strade della Capitale per partecipare alla manifestazione indetta dalla Cgil contro le politiche del governo Renzi. In mano striscioni che raccontano storie di mobilità, cassa integrazione, precariato. Tanti gli slogan contro il premier: “Renzi pifferaio”, “Pd partito di destra” si legge su alcuni cartelli. Ad accompagnare il corteo l’immancabile “Bella Ciao”. Secondo gli organizzatori in piazza c’erano un milione di persone. «La giornata di oggi non è solo una fermata. La Cgil è pronta a continuare la sua protesta per cambiare il Jobs act e la politica di questo governo anche con lo sciopero generale», dice Susanna Camusso sul palco.
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sabato 25 ottobre 2014
Incidente sulla A1 vicino a Roma: sei morti, tra cui una bimba di 15 mesi, e otto feriti
Tragedia tra Valmontone e la Diramazione Roma Sud. Scontro tra un Ducato e
un minubus su cui viaggiavano le vittime, di nazionalità romena, tra
cui una bambina che aveva poco più di un anno. I due conducenti indagati
per omicidio colposo.
ROMA - Sei persone hanno perso la vita e otto sono rimaste ferite in un gravissimo incidente stradale avvenuto intorno alle 5 sull'A1, nei pressi dello svincolo di Colleferro, in direzione Roma. Secondo la ricostruzione fornita da Autostrade per l'Italia, nel tratto tra Valmontone e la Diramazione Roma Sud c'è stato uno scontro tra un van e un autocarro leggero, in cui cinque persone a bordo sono morte sul colpo e una bimba di 15 mesi è deceduta in ospedale.
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ROMA - Sei persone hanno perso la vita e otto sono rimaste ferite in un gravissimo incidente stradale avvenuto intorno alle 5 sull'A1, nei pressi dello svincolo di Colleferro, in direzione Roma. Secondo la ricostruzione fornita da Autostrade per l'Italia, nel tratto tra Valmontone e la Diramazione Roma Sud c'è stato uno scontro tra un van e un autocarro leggero, in cui cinque persone a bordo sono morte sul colpo e una bimba di 15 mesi è deceduta in ospedale.
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Iran, Reyhaneh impiccata: aveva ucciso l’uomo che tentò di stuprarla
L'esecuzione è avvenuta all'alba. Secondo alcune fonti il figlio della
vittima ha tolto lo sgabello da sotto i piedi della condannata. A nulla è
servita la campagna internazionale per salvare la donna. A firmare la
mobilitazione anche papa Francesco. La procura di Teheran ha motivato la
sentenza dicendo che si è trattato di omicidio premeditato e non
legittima difesa
La giovane iraniana Reyhaneh Jabbari è stata impiccata all’alba del 25 ottobre. La ragazza, di 26 anni, era stata condannata a morte per l’uccisione dell’uomo che voleva stuprarla. Secondo alcune fonti, il figlio della vittima ha tolto lo sgabello da sotto i piedi della ragazza. A dare la notizia della morte è stata la famiglia della donna. La madre della condannata, Shole Pakravan, non ha assistito all’esecuzione ed è rimasta tutta la notte fuori dalla prigione. Poco dopo l’alba ha scritto su Facebook: “Mia figlia con la febbre ha ballato sulla forca”. I genitori erano stati convocati nel carcere di Rajayi Shahr a Karajper, vicino a Teheran per vedere Reyhaneh l’ultima volta prima di essere trasferita nel carcere Gohardasht a Karaj dove è avvenuta l’impiccagione. Fuori dal penitenziario, un centinaio di persone si è raccolto intorno alla famiglia.
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La giovane iraniana Reyhaneh Jabbari è stata impiccata all’alba del 25 ottobre. La ragazza, di 26 anni, era stata condannata a morte per l’uccisione dell’uomo che voleva stuprarla. Secondo alcune fonti, il figlio della vittima ha tolto lo sgabello da sotto i piedi della ragazza. A dare la notizia della morte è stata la famiglia della donna. La madre della condannata, Shole Pakravan, non ha assistito all’esecuzione ed è rimasta tutta la notte fuori dalla prigione. Poco dopo l’alba ha scritto su Facebook: “Mia figlia con la febbre ha ballato sulla forca”. I genitori erano stati convocati nel carcere di Rajayi Shahr a Karajper, vicino a Teheran per vedere Reyhaneh l’ultima volta prima di essere trasferita nel carcere Gohardasht a Karaj dove è avvenuta l’impiccagione. Fuori dal penitenziario, un centinaio di persone si è raccolto intorno alla famiglia.
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Studente spara e uccide in liceo Seattle poi si suicida
Un morto, diversi feriti, arma s'inceppa. Killer vittima bullismo
Ancora sangue in una scuola in America. E' accaduto in un liceo di Marysville, a nord di Seattle, nello stato di Washington, dove uno studente è entrato nella caffetteria e ha cominciato a sparare, mirando a un tavolo. Il ragazzo che ha sparato si chiamava Jaylen Fryberg ed era uno studente del primo anno di liceo. Nativo americano, discendente della tribù Tulalip, Jaylen aveva un profilo su Twitter. Inquietante l'ultimo messaggio, scritto ieri: "Non durerà, non potrà mai durare". Pare che avesse problemi con la propria ragazza.Continua qui
venerdì 24 ottobre 2014
Crisi senza fine: nel 2013 +67,4% di suicidi per motivi economici
Nel biennio 2012-2013 il numero di suicidi legati alla crisi in Italia sale a 238
Nel 2013 in Italia sono state 149 le persone che si sono tolte la vita per motivazioni economiche, il 67,4% in piu' rispetto agli 89 casi registrati nel 2012: un suicidio ogni 2 giorni e mezzo. Sono alcuni dei dati Censis elaborati da Link Lab, il Laboratorio di Ricerca Socio-Economica dell'Universita' degli Studi Link Campus University e contenuti nell'ultima Relazione del commissario straordinario per le persone scomparse, presentata oggi.Un suicida su 2 e' imprenditore ma in un anno e' raddoppiato il numero dei suicidi senza lavoro e triplicato anche quello degli "occupati". Nel biennio 2012-2013 il numero complessivo di suicidi per motivi legati alla crisi economica registrati in Italia sale a 238: negli ultimi quattro mesi dell'anno passato i suicidi riconducibili a motivazioni economiche rappresentano il 40% del totale registrato nell'intero anno. Nel 2013 il numero piu' elevato di suicidi per ragioni economiche si e' registrato nel nord ovest, che vede triplicato il numero delle vittime, ma il numero di suicidi e' aumentato in modo allarmante anche al sud, dove il tasso dei suicidi per crisi economica e' sempre stato piu' basso.
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Il giallo di Elena Ceste, indagato il marito
Arriva la notifica dell’avviso di garanzia. Lui: “Me lo aspettavo, speriamo che serva per cercare la verità”
Indagato per omicidio il marito di Elena Ceste, il cui corpo è stato ritrovato otto mesi dopo la scomparsa in un canale di scolo a 800 metri dalla casa di famiglia. I carabinieri di Asti, stamane alle 7,50, hanno bussato alla porta della villetta di Costigliole d’Asti. Ad aprire Michele Buoniconti, 44 anni. I militari gli hanno notificato l’avviso di garanzia, oltre alla notifica che domani mattina, alle 8, comincerà l’autopsia sul corpo della donna, effettuata dal medico legale Franco Romanazzi di Alba. “Me lo aspettavo, speriamo che serva per cercare la verità”, ha detto. Nell’atto giudiziario non sarebbe invece stato contestato l’occultamento di cadavere. Nella casa di Costigliole, assieme a Michele, ci sono anche i familiari di Elena, i genitori, la sorella Daniela e i quattro figli. Fuori, continua l’assedio di tv e cronisti.
Orari e contraddizioni
Sono le 8,10 del 24 gennaio quando alcuni testimoni la vedono in cortile vestita troppo leggera per le temperature invernali. Sarà l’ultima volta. Aveva detto al marito che non si sentiva bene chiedendogli di accompagnare i figli. Il suo corpo è stato ritrovato nudo (vicino una scatolina con unghie di plastica) alle 9,50 di sabato scorso, nove mesi dopo, a meno di due chilometri dall’abitazione di famiglia, nel territorio di Isola. Nove mesi di angoscia per i familiari e gli amici. Ieri, a pochi centimetri dal canale di scolo (Rio Mersa) dove è stato ritrovato il corpo, Laura, Patrizia, Rosalia, Grazia, Caterina e «tutte le persone che assieme hanno saputo volerti bene» hanno lasciato un mazzo di rose bianche e poche righe su un biglietto, con un gattino disegnato e una citazione: «Gli amici sono come le stelle, non li vedi sempre ma sai che ci sono». Ancora: «La pace, la dignità, la purezza, in quella maternità sciupata dalla volgare cattiveria. Da tutti noi che in questo cammino abbiamo pianto e riso insieme e soprattutto difeso il tuo nome».
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ANSA
24/10/2014
Massimo Numa, Elisa Schiffo
Indagato per omicidio il marito di Elena Ceste, il cui corpo è stato ritrovato otto mesi dopo la scomparsa in un canale di scolo a 800 metri dalla casa di famiglia. I carabinieri di Asti, stamane alle 7,50, hanno bussato alla porta della villetta di Costigliole d’Asti. Ad aprire Michele Buoniconti, 44 anni. I militari gli hanno notificato l’avviso di garanzia, oltre alla notifica che domani mattina, alle 8, comincerà l’autopsia sul corpo della donna, effettuata dal medico legale Franco Romanazzi di Alba. “Me lo aspettavo, speriamo che serva per cercare la verità”, ha detto. Nell’atto giudiziario non sarebbe invece stato contestato l’occultamento di cadavere. Nella casa di Costigliole, assieme a Michele, ci sono anche i familiari di Elena, i genitori, la sorella Daniela e i quattro figli. Fuori, continua l’assedio di tv e cronisti.
Orari e contraddizioni
Sono le 8,10 del 24 gennaio quando alcuni testimoni la vedono in cortile vestita troppo leggera per le temperature invernali. Sarà l’ultima volta. Aveva detto al marito che non si sentiva bene chiedendogli di accompagnare i figli. Il suo corpo è stato ritrovato nudo (vicino una scatolina con unghie di plastica) alle 9,50 di sabato scorso, nove mesi dopo, a meno di due chilometri dall’abitazione di famiglia, nel territorio di Isola. Nove mesi di angoscia per i familiari e gli amici. Ieri, a pochi centimetri dal canale di scolo (Rio Mersa) dove è stato ritrovato il corpo, Laura, Patrizia, Rosalia, Grazia, Caterina e «tutte le persone che assieme hanno saputo volerti bene» hanno lasciato un mazzo di rose bianche e poche righe su un biglietto, con un gattino disegnato e una citazione: «Gli amici sono come le stelle, non li vedi sempre ma sai che ci sono». Ancora: «La pace, la dignità, la purezza, in quella maternità sciupata dalla volgare cattiveria. Da tutti noi che in questo cammino abbiamo pianto e riso insieme e soprattutto difeso il tuo nome».
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Provinciale 170, per il nuovo ponte mancano 80 mila euro
Lerma (AL) - I problemi che l’alluvione si è lasciata dietro sono tanti anche nell'Ovadese.
Dopo giorni frenetici di ricerca in ogni angolo d'Italia, il ponte
metallico prefabbricato per superare la voragine aperta sulla strada che
collega la provinciale 170 alla località Cirimilla e altre
borgate e frazioni lungo il torrente Piota e la sua vallata per
toglierle in modo definitivo dall'isolamento, è stato finalmente
trovato.
Però al problema della ricerca è subentrato subito un altro: il costo del ponte in ferro è di ben 80 mila euro più le spese di trasporto. Pressoché proibitivo per un piccolo Comune come Lerma sostenerlo.
Per effettuare i rilevamenti preventivi, l'altro giorno sul posto erano giunti i militari del Genio Pontieri che sono poi quelli che il ponte metallico dovrebbero installarlo.
Da quel momento si apriva il rebus: dove trovare il manufatto adatto alla bisogna. «Dopo il buon lavoro svolto dai militari da noi chiamati - spiega il sindaco di Lerma, Bruno Alloisio - c'è stata mobilitazione da parte nostra e delle istituzioni per individuare il ponte. Ora ne abbiamo trovato uno disponibile nei pressi di Venezia ma è subito emerso lo "scoglio" del costo dell'operazione: trovare 80 mila euro più il costo del trasporto. I militari in cinque giorni sarebbero in grado di metterlo in opera. però i problemi si sovrappongono».
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Però al problema della ricerca è subentrato subito un altro: il costo del ponte in ferro è di ben 80 mila euro più le spese di trasporto. Pressoché proibitivo per un piccolo Comune come Lerma sostenerlo.
Per effettuare i rilevamenti preventivi, l'altro giorno sul posto erano giunti i militari del Genio Pontieri che sono poi quelli che il ponte metallico dovrebbero installarlo.
Da quel momento si apriva il rebus: dove trovare il manufatto adatto alla bisogna. «Dopo il buon lavoro svolto dai militari da noi chiamati - spiega il sindaco di Lerma, Bruno Alloisio - c'è stata mobilitazione da parte nostra e delle istituzioni per individuare il ponte. Ora ne abbiamo trovato uno disponibile nei pressi di Venezia ma è subito emerso lo "scoglio" del costo dell'operazione: trovare 80 mila euro più il costo del trasporto. I militari in cinque giorni sarebbero in grado di metterlo in opera. però i problemi si sovrappongono».
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Alluvione. Stazzano, "Servono interventi dalla Provincia"
Alluvione, i moduli vanno consegnati entro il 15 novembre
Droga, maxi operazione dei carabinieri: sequestrati 55 chili
Un'autovettura elude un posto di blocco, ma viene ritrovata pochi minuti
dopo a Stazzano, con il motore ancora acceso. Il conducente non c'era
più, ma a bordo i militari hanno trovato due borsoni con sostanze
stupefacenti per un valore di circa mezzo milione di euro.
STAZZANO – Stazzano, ieri. Posto di blocco dei carabinieri. La paletta che si alza per fermare un’autovettura. Il conducente, con una manovra improvvisa, riesce a eludere il controllo. I militari si mettono subito alla ricerca dell’auto, che viene ritrovata pochi minuti dopo nei pressi della stazione ferroviaria: il motore è ancora acceso, ma di chi la guidava non c’era più traccia.
A bordo della vettura, nel bagagliaio, i carabinieri della Compagnia di Novi Ligure trovano due borsoni: dentro, ben 55 chilogrammi di droga. Hashish confezionato e suddiviso in tavolette da cento grammi ciascuna, che – una volta venduto al dettaglio – avrebbe garantito agli spacciatori qualcosa come mezzo milione di euro.
Attualmente sono in corso le ricerche del possessore dell’auto, che nella notte si è reso irreperibile.
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STAZZANO – Stazzano, ieri. Posto di blocco dei carabinieri. La paletta che si alza per fermare un’autovettura. Il conducente, con una manovra improvvisa, riesce a eludere il controllo. I militari si mettono subito alla ricerca dell’auto, che viene ritrovata pochi minuti dopo nei pressi della stazione ferroviaria: il motore è ancora acceso, ma di chi la guidava non c’era più traccia.
A bordo della vettura, nel bagagliaio, i carabinieri della Compagnia di Novi Ligure trovano due borsoni: dentro, ben 55 chilogrammi di droga. Hashish confezionato e suddiviso in tavolette da cento grammi ciascuna, che – una volta venduto al dettaglio – avrebbe garantito agli spacciatori qualcosa come mezzo milione di euro.
Attualmente sono in corso le ricerche del possessore dell’auto, che nella notte si è reso irreperibile.
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giovedì 23 ottobre 2014
Famiglia travolta da un tir sull’autostrada di Londra
Una manovra azzardata poteva costare molto cara a una famiglia a bordo
di una vettura che, immettendosi in autostrada , la M25 a nord di
Londra, ha urtato un tir che ha iniziato a trascinarla sulla corsia.
L’incidente è stato ripreso dalla telecamera posta sul camion coinvolto,
il cui conducente è riuscito a mantenere la calma e a gestire al meglio
la situazione. Nessun ferito, solo tanta paura e spavento, secondo
quanto riferito dal giornale inglese “Mailonline” che ha riportato la
notizia.
Il video
Il video
Il test del Dna conferma: è di Elena Ceste il corpo ritrovato nella piana di Isola
Gli esami autoptici avrebbero confermato la “compatibilità” con i resti
umani scoperti in un rio ad un chilometro di distanza dalla casa a Motta
della donna scomparsa il 24 gennaio scorso
I familiari della donna sono stati informati dai Carabinieri di Asti. Le indagini continuano nel più stretto riserbo.
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Franco Binello
isola d’asti
Adesso non ci sono più dubbi: sono di Elena Ceste, 37 anni,
sposata, 4 figli, i resti del corpo ritrovato sabato in un rio nella
piana di Isola, a circa un chilometro dalla casa di frazione Motta di
Costigliole, dove la donna era misteriosamente scomparsa la mattina del
24 gennaio. A confermarlo è stato l’esame autoptico che avrebbe
accertato la “compatibilità” del Dna con quello della donna. Sgombrata
ogni altra ipotesi, gli accertamenti dei carabinieri e del pm Laura
Deodato, dovranno ora fare luce sulle cause della morte della donna. I familiari della donna sono stati informati dai Carabinieri di Asti. Le indagini continuano nel più stretto riserbo.
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Cadavere nell'Astigiano, il Dna conferma: si tratta di Elena Ceste
Ebola, nuovo bollettino Oms, quasi 10mila casi
Guarito il cameraman della Nbc, verrà presto dimesso
Si avvicina sempre più a quota 10mila vittime l'epidemia di Ebola in Africa occidentale. Secondo l'ultimo bollettino dell'Oms appena pubblicato i casi accertati sono 9936, con 4877 morti.Il documento certifica ufficialmente le dichiarazioni di 'Ebola free' per Nigeria e Senegal, ma anche il fatto che in Sierra Leone ormai tutti i distretti hanno avuto almeno un caso. ''La trasmissione del virus rimane persistente e diffusa in Guinea, Liberia e Sierra Leone - afferma l'agenzia - in tutti i distretti in Liberia tranne uno e in tutti quelli in Sierra Leone c'è stato almeno un caso mentre in Guinea il numero di casi è relativamente minore, ma sempre alto in termini assoluti''. Particolarmente alto, spiega il rapporto, la diffusione fra gli operatori sanitari, fra cui si registrano 443 contagi e 244 morti.
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mercoledì 22 ottobre 2014
Canada sotto attacco: sparatoria in Parlamento e al Memorial War, due morti
Ad aprire il fuoco alcuni uomini armati, forse un commando. Deceduti uno
degli aggressori e un soldato. Spari anche in un centro commerciale
vicino. Le forze di sicurezza circondano il palazzo dal quale non si può
entrare né uscire. Per precauzione chiuse al pubblico alcune basi
militari
OTTAWA - Palazzi del potere sotto attacco in Canada. Ad Ottawa, la capitale del Paese, un gruppo di uomini armati ha ucciso un soldato nei pressi del National Memorial War e si è introdotto in Parlamento. All'interno dell'edificio sono stati avvertiti almeno una trentina di colpi d'arma da fuoco. Uno dei membri del commando sarebbe stato ucciso mentre altri sarebbero in fuga in automobile. Le teste di cuoio canadesi sono a caccia degli altri attentatori (video), mentre si fa sempre più strada l'ipotesi di un commando organizzato.
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OTTAWA - Palazzi del potere sotto attacco in Canada. Ad Ottawa, la capitale del Paese, un gruppo di uomini armati ha ucciso un soldato nei pressi del National Memorial War e si è introdotto in Parlamento. All'interno dell'edificio sono stati avvertiti almeno una trentina di colpi d'arma da fuoco. Uno dei membri del commando sarebbe stato ucciso mentre altri sarebbero in fuga in automobile. Le teste di cuoio canadesi sono a caccia degli altri attentatori (video), mentre si fa sempre più strada l'ipotesi di un commando organizzato.
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Niente da fare, piccolo commercio e ristorazione in provincia di Alessandria non decollano
Non si smuove la situazione del commercio e della ristorazione in provincia di Alessandria.
La variazione media del fatturato delle imprese del comparto, nel secondo trimestre 2014 rispetto al secondo trimestre 2013, ha registrato un +0,4%, anche se la media piemontese è decisamente più alta: +1,1%.
I dati svelano anche che sono le medie e grandi strutture di vendita a tirare su le percentuali visto che la ristorazione ha incassato un -2.6% e il piccolo commercio è rimasto al palo (0%). Il dettaglio del fatturato degli esercizi di vicinato evidenzia un deciso calo di cultura e tempo libero (-5%) e un lieve calo dell’abbigliamento (-0,3%). Meglio gli altri prodotti (+3.5%) e i prodotti della casa e tecnologici (+1,6%). Infine per l'alimentare un aumento dell'1%.
La rilevazione è stata condotta a luglio 2014 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2014, e ha coinvolto 126 imprese della provincia di Alessandria dei settori del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione, per un volume d’affari complessivo di oltre 270 milioni di euro (€ 273.453.974).
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La variazione media del fatturato delle imprese del comparto, nel secondo trimestre 2014 rispetto al secondo trimestre 2013, ha registrato un +0,4%, anche se la media piemontese è decisamente più alta: +1,1%.
I dati svelano anche che sono le medie e grandi strutture di vendita a tirare su le percentuali visto che la ristorazione ha incassato un -2.6% e il piccolo commercio è rimasto al palo (0%). Il dettaglio del fatturato degli esercizi di vicinato evidenzia un deciso calo di cultura e tempo libero (-5%) e un lieve calo dell’abbigliamento (-0,3%). Meglio gli altri prodotti (+3.5%) e i prodotti della casa e tecnologici (+1,6%). Infine per l'alimentare un aumento dell'1%.
La rilevazione è stata condotta a luglio 2014 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2014, e ha coinvolto 126 imprese della provincia di Alessandria dei settori del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione, per un volume d’affari complessivo di oltre 270 milioni di euro (€ 273.453.974).
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Non si smuove la situazione del commercio e della ristorazione in provincia di Alessandria. La variazione media del fatturato delle imprese del comparto, nel secondo trimestre 2014 rispetto al secondo trimestre 2013, ha registrato un +0,4%, anche se la media piemontese è decisamente più alta: +1,1%.
I dati svelano anche che sono le medie e grandi strutture di vendita a tirare su le percentuali visto che la ristorazione ha incassato un -2.6% e il piccolo commercio è rimasto al palo (0%). Il dettaglio del fatturato degli esercizi di vicinato evidenzia un deciso calo di cultura e tempo libero (-5%) e un lieve calo dell’abbigliamento (-0,3%). Meglio gli altri prodotti (+3.5%) e i prodotti della casa e tecnologici (+1,6%). Infine per l'alimentare un aumento dell'1%.
La rilevazione è stata condotta a luglio 2014 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2014, e ha coinvolto 126 imprese della provincia di Alessandria dei settori del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione, per un volume d’affari complessivo di oltre 270 milioni di euro (€ 273.453.974).
- See more at: http://www.radiogold.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=68345:niente-da-fare-piccolo-commercio-e-ristorazione-in-provincia-di-alessandria-non-decollano&Itemid=148#sthash.oTnGpM6H.dpuf
I dati svelano anche che sono le medie e grandi strutture di vendita a tirare su le percentuali visto che la ristorazione ha incassato un -2.6% e il piccolo commercio è rimasto al palo (0%). Il dettaglio del fatturato degli esercizi di vicinato evidenzia un deciso calo di cultura e tempo libero (-5%) e un lieve calo dell’abbigliamento (-0,3%). Meglio gli altri prodotti (+3.5%) e i prodotti della casa e tecnologici (+1,6%). Infine per l'alimentare un aumento dell'1%.
La rilevazione è stata condotta a luglio 2014 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2014, e ha coinvolto 126 imprese della provincia di Alessandria dei settori del commercio al dettaglio in sede fissa e della ristorazione, per un volume d’affari complessivo di oltre 270 milioni di euro (€ 273.453.974).
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Dramma dopo la partita. Padre e figlio di 7 anni travolti e uccisi
Stavano tornavano a casa dopo la partita di Champions della Roma. Un'auto ha invaso la carreggiata opposta e li ha investiti
Incidente mortale a Roma dove martedì sera un automobilista ha centrato in pieno uno scooter sul quale viaggiavano un papà e il figlio di 7 anni. Il piccolo è morto sul colpo mentre il padre è morto poco dopo in ospedale. I due stavano tornando a casa dopo la partita Roma-Bayern di Champions League.Il bambino aveva 7 anni, ne avrebbe compiuti 8 tra pochi giorni, ed è morto sul colpo, il padre 38enne era uno steward è deceduto dopo il ricovero in ospedale. Sul posto per i rilievi sono intervenuti i carabinieri della stazione di Mentana. L'incidente è avvenuto intorno alle 23.30 al chilometro 22 di via Nomentana, in zona Mentana.
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Pensione il 10 del mese soltanto per chi ha l’assegno Inps-Inpdap
Riguarda 800 mila pensionati. Per gli altri 15 milioni non cambia nulla.
Sindacati e associazioni dei consumatori in rivolta contro lo
slittamento dei pagamenti
Solo chi ha la doppia pensione Inps-Inpdap (circa 800.000 persone) la riceverà, dall’anno prossimo, il 10 del mese. Gli altri 15 milioni la riceveranno come ora, il 1 se la pensione è Inps, il 16 se hanno un assegno Inpdap. Lo fa sapere l’Inps.
Sindacati e associazioni dei consumatori in rivolta contro lo slittamento del pagamento della pensione dal primo al 10 del mese previsto nel ddl di stabilità: si tratta - affermano i segretari generali dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima di «un vero e proprio accanimento nei confronti degli anziani». La manovra - sottolineano - non solo non prevede alcun sostegno per i pensionati come ad esempio l’estensione del bonus di 80 euro, ma li penalizza con il rinvio del pagamento dell’assegno e i tagli alle Regioni che si tradurranno in una riduzione dei servizi assistenziali e in tagli alla sanità. Per il 5 novembre è stata fissata una giornata di mobilitazione dei pensionati con iniziative a Roma, Milano e Palermo per chiedere al Governo politiche di sostegno agli anziani alle quali si aggiungerà la richiesta di modificare questa parte della manovra. Con qualche speranza di avere successo visto che solo i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil possono contare su sei milioni di iscritti.
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Solo chi ha la doppia pensione Inps-Inpdap (circa 800.000 persone) la riceverà, dall’anno prossimo, il 10 del mese. Gli altri 15 milioni la riceveranno come ora, il 1 se la pensione è Inps, il 16 se hanno un assegno Inpdap. Lo fa sapere l’Inps.
Sindacati e associazioni dei consumatori in rivolta contro lo slittamento del pagamento della pensione dal primo al 10 del mese previsto nel ddl di stabilità: si tratta - affermano i segretari generali dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima di «un vero e proprio accanimento nei confronti degli anziani». La manovra - sottolineano - non solo non prevede alcun sostegno per i pensionati come ad esempio l’estensione del bonus di 80 euro, ma li penalizza con il rinvio del pagamento dell’assegno e i tagli alle Regioni che si tradurranno in una riduzione dei servizi assistenziali e in tagli alla sanità. Per il 5 novembre è stata fissata una giornata di mobilitazione dei pensionati con iniziative a Roma, Milano e Palermo per chiedere al Governo politiche di sostegno agli anziani alle quali si aggiungerà la richiesta di modificare questa parte della manovra. Con qualche speranza di avere successo visto che solo i sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil possono contare su sei milioni di iscritti.
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Pensioni, l’inutile panico e le troppe imprecisioni
Quelle pensioni d’oroda 3 mila euro al giornoche non si possono tagliare
Da McDonald's a Coca Cola, crisi non risparmia nessuno
Male i conti del 'Re dell'hamburger', taglio costi per leader bollicine
Il junk food non tira piu': sulle tavole piu' salutiste di tutto il mondo, insalate e cibi sani sostituiscono hamburger e patatine. E le bibite gassate e zuccherate lasciano il posto all'acqua o bevande piu' sane. Un trend in atto da tempo che si fa sentire, in tutta la sua forza, sui conti di colossi come McDonald's e Coca-Cola, che perdono terreno anche a fronte di una concorrenza piu' agguerrita.
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martedì 21 ottobre 2014
Meteo: temporali in arrivo, crollo delle temperature oltre 10 gradi
Una perturbazione in discesa dal Nord Europa, collegata all’ex uragano Gonzalo e accompagnata da aria decisamente più fredda, sarà responsabile di un brusco cambiamento delle condizioni meteo-climatiche sull’Italia
Addio all’Estate tardiva, tornano piogge, temporali e netto calo delle temperature – “Una perturbazione in discesa dal Nord Europa, collegata all’ex uragano Gonzalo e accompagnata da aria decisamente più fredda, sarà responsabile di un brusco cambiamento delle condizioni meteo-climatiche sull’Italia” – conferma il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara che spiega – “ i primi effetti si faranno vedere martedì sera con qualche rovescio o temporale anche forte su Alpi, Lombardia e Nordest; attenzione particolare a Veneto orientale e Friuli Venezia Giulia, dove i fenomeni saranno più intensi e diffusi con rischio grandinate.
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Liguria: vento forte, domani chiudono i parchi, niente moto in Sopraelevata
Slitta al 10 del mese il pagamento delle pensioni
Il provvedimento è previsto dal disegno di legge di Stabilità: la norma
scatterà dal primo gennaio dell'anno prossimo. Protestano le
associazioni dei pensionati secondo cui l'assegno serve per pagare
affitti e mutui che scadono prima
Il provvedimento è previsto dal disegno di legge di Stabilità: la norma scatterà dal primo gennaio dell'anno prossimo. Protestano le associazioni dei pensionati secondo cui l'assegno serve per pagare affitti e mutui che scadono prima
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Il provvedimento è previsto dal disegno di legge di Stabilità: la norma scatterà dal primo gennaio dell'anno prossimo. Protestano le associazioni dei pensionati secondo cui l'assegno serve per pagare affitti e mutui che scadono prima
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Genova, "via Burlando e Doria, licenziamoli", Cristiano De André e Baccini guidano il corteo
Un migliaio in piazza, prima sotto la Regione e poi a Tursi con lo
slogan #orabasta. Lancio di monetine contro il palazzo comunale.
Cristiano: un grande concerto per aiutare gli alluvionati
Cristiano De André alla testa del corteo che chiede le dimissioni degli amministratori
Lancio di uova, monetine, bottigliette di plastica e altri oggetti, verso il palazzo comunale di Genova. E' accaduto oggi a Genova nel corso della manifestazione per chiedere le dimissioni di tutti gli amministratori - la giunta regionale e comunale e i dirigenti dell'Arpal - a seguito dell'alluvione che ha colpito Genova il 9 ottobre causando un morto e danni pubblici per oltre 250 milioni e danni a privati per oltre 100 milioni. Chieste a gran voce le dimissioni del sindaco Marco Doria e del governatore Claudio Burlando "per manifesta incapacità di governo". Dai manifestanti anche un applauso per Antonio Campanella, la vittima dell'alluvione.
In testa al corteo Cristiano De André e Francesco Baccini che hanno sfilato assieme a un migliaio di genovesi in piazza con lo slogan #orabasta, "Vergogna" "Licenziamoli". "Cercheremo di organizzare un grande concerto per aiutare le persone che hanno subito danni", ha detto De André, che sul blocco dei lavori sul Bisagno ha aggiunto che "il Tar non c'entra nulla, qualcuno non si è assunto le proprie responsabilità".
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Lancio di uova, monetine, bottigliette di plastica e altri oggetti, verso il palazzo comunale di Genova. E' accaduto oggi a Genova nel corso della manifestazione per chiedere le dimissioni di tutti gli amministratori - la giunta regionale e comunale e i dirigenti dell'Arpal - a seguito dell'alluvione che ha colpito Genova il 9 ottobre causando un morto e danni pubblici per oltre 250 milioni e danni a privati per oltre 100 milioni. Chieste a gran voce le dimissioni del sindaco Marco Doria e del governatore Claudio Burlando "per manifesta incapacità di governo". Dai manifestanti anche un applauso per Antonio Campanella, la vittima dell'alluvione.
In testa al corteo Cristiano De André e Francesco Baccini che hanno sfilato assieme a un migliaio di genovesi in piazza con lo slogan #orabasta, "Vergogna" "Licenziamoli". "Cercheremo di organizzare un grande concerto per aiutare le persone che hanno subito danni", ha detto De André, che sul blocco dei lavori sul Bisagno ha aggiunto che "il Tar non c'entra nulla, qualcuno non si è assunto le proprie responsabilità".
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"Farete una brutta fine", Primocanale querela Burlando
Caso Pistorius, ecco la pena: 5 anni di carcere per omicidio colposo
Dopo sette mesi di processo il giudice Masipa ha deciso il destino del 27enne paralimpico che il giorno di San Valentino 2013 aveva ucciso la fidanzata Reeva Steenkamp
Oscar Pistorius è stato condannato a 5 anni di carcere con l’accusa di omicidio colposo della fidanzata Reeva Steenkamp, uccisa con 4 colpi di pistola il 14 febbraio 2013. La Kgosi Mampuru II, conosciuta come Pretoria Central, potrebbe essere il carcere di destinazione del ventisettenne già da questo pomeriggio: subito dopo la lettura della sentenza Pistorius è stato accompagnato in una cella provvisoria in attesa del trasferimento.
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Pistorius condannato a 5 anni per omicidio. Ma fa 10 mesi potrebbe già uscire dal carcere
lunedì 20 ottobre 2014
Ilva, allarme della Fiom: «Il rischio fallimento è concreto»
Genova - «Gli scenari possono essere diversi, ma tutti preoccupanti. Le banche, da quello che capiamo, non sarebbero disposte a dare la seconda tranche di prestito all’Ilva,
da novembre in poi. E questo vuol dire che si blocca la produzione, si
rischiano gli stipendi, si blocca tutto». Il segretario della Fiom di
Genova, Bruno Manganaro, delinea una situazione complessa per la
vicenda Ilva anche perché, in attesa che sia fatta chiarezza sulla
vendita, il problema adesso sembra essere quello della liquidità.
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Tirreno Power, centrale di Vado verso la chiusura: a rischio 800 posti di lavoro
Meridiana fly, i giorni della verità per 1600 dipendenti a rischio licenziamento
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Tirreno Power, centrale di Vado verso la chiusura: a rischio 800 posti di lavoro
Pastificio Agnesi, decretati quattro giorni di sciopero a seguito dell’annuncio di chiusura
Terni, migliaia in piazza contro i licenziamenti ThyssenKrupp
Meridiana fly, i giorni della verità per 1600 dipendenti a rischio licenziamento
Eni, a Livorno sciopero e 300 operai in piazza: “L’azienda dica se vuole vendere”
Opera Roma conferma i 182 licenziamenti di coro e orchestra
Strangola la fidanzata. Poi confessa: "L'ho uccisa. Ora cosa faccio?"
Ha strangolato la convivente con un laccio. L'uomo era già stato fermato perché la picchiava
Un uomo di 42 anni ha ucciso la sua convivente, strangolandola con un laccio, poi ha telefonato a un amico per raccontandogli il delitto. E' successo domenica sera nel cuore della notte, nel centro di Milano, in via della Commenda. Subito dopo l'omicidio - avvenuto pare per motivi passionali - l'uomo si è poi allontanato, andando in piazza Sant'Ambrogio, e ha chiamato al cellulare un conoscente.Gli agenti delle volanti lo hanno raggiunto e lo hanno arrestato. L'uomo era già stato fermato due mesi fa per aver picchiato la fidanzata, che era stata salvata dall'intervento di alcuni vicini del palazzo di via della Commenda.
Due mesi fa, racconta un conoscente del palazzo di fronte, scappava insanguinata e trovava rifugio nell’androne di un condominio grazie ai vicini. Gli agenti avevano fermato il fidanzato. Ieri, spiegano i poliziotti, non ha fatto in tempo a uscire di casa: l’ha ammazzata nell’appartamento al quarto e ultimo piano, per poi telefonare a un amico, raccontare il delitto ("L’ho uccisa io, adesso cosa faccio?"), e andarsene a pochi metri dalla Basilica di Sant’Ambrogio. Lì s’è seduto su una panchina e ha aspettato. Gli agenti, che intanto avevano ricevuto la chiamata dell’amico, l’hanno rintracciato grazie al cellulare.
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Comuni alluvionati, ora il ministero chiede i soldi indietro
Genova - Parole
molte. Soldi, invece, davvero pochi. A tal punto che neanche si fa in
tempo a raccogliere i cocci dell’ultimo disastro che se ne scatena uno
nuovo. In cifre, si parla di poco più di 10 milioni arrivati da Roma su
180 necessari solo per riparare alla penultima alluvione. Significa che molti degli interventi
essenziali non sono mai state realizzati. Ed è una spirale che adesso sta sfociando nel paradosso, dato che perfino i pochi fondi erogati rischiano di essere revocati,
almeno per quei Comuni che avevano parte della disponibilità promessa
ma non l’hanno spesa attendendo - tipicamente - un’altra tranche mai
arrivata. O perché, per altri versi, non avevano la capacità finanziaria
per anticipare nell’attesa di essere “risarciti”.
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